Sbocchi lavorativi

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Ordini professionali - Riconoscimento della figura dell'ingegnere clinico e biomedico.
Sono stati consultati, l'Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma, quello di Rieti e quello di Viterbo in merito alla definizione delle figure professionali dell'ingegnere clinico e biomedico. Presso l'Ordine di Viterbo è stata istituita una commissione di Ingegneria biomedica, presieduta da un docente del corso di Ingegneria clinica.
E' stato ascoltato anche il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) (riunione del 05/4/2016) nella persona del delegato alla Sanità Ing. Angelo Valsecchi con l'intento di sensibilizzare l'Ordine degli ingegneri per una valorizzazione e definizione della figura dell'ingegnere clinico. Nel corso della riunione l'Ing. Valsecchi ha riferito che recentemente la Commissione Sanità del Senato ha approvato l'emendamento col quale si istituisce, presso l'Ordine degli ingegneri, l'elenco nazionale certificato degli ingegneri clinici e biomedici iscritti all'ordine.

Il D.Lgs. 328/2001, art. 46, descrive tra le attività professionali che formano oggetto della professione di ingegnere quelle legate agli apparati e alla strumentazione per la diagnostica e per la terapia medico-chirurgica, a disposizione della classe medica. I dispositivi medici non possono essere considerati semplici prodotti industriali o farmaci. Il rapido processo evolutivo richiede un continuo aggiornamento delle competenze a supporto della medicina, per consentire la valutazione di impatto delle nuove tecnologie sulla salute umana. I vantaggi offerti dalla professionalità degli ingegneri clinici e biomedici all'industria e ai servizi di assistenza sanitaria sono quelli di garantire un uso sicuro, appropriato ed economico delle tecnologie al servizio della classe medica.
A tale proposito si segnala che in data 22/12/2017 è stato approvato il DDL 1324-B “Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della Salute” che cita nell’ambito dell’art.10: "È istituito presso l’Ordine degli ingegneri l’elenco nazionale certificato degli ingegneri biomedici e clinici".
Tale elenco nazionale (Audizione dell'Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) – Commissione 12° Igiene e Sanità – 8/7/2014, Roma) "a fronte della delicatezza del ruolo dell'Ingegnere Clinico, garantisce la presenza di professionisti che siano accreditati e che sappiano gestire nel modo più appropriato tutte le problematiche regolamentate con le misure adottate dal presente DDL, in particolare:
- innovazioni tecnologiche e scientifiche;
- salvaguardia delle aspettative degli utenti in relazione ai bisogni di salute;
- sicurezza per i pazienti e gli operatori nell'utilizzo appropriato ed economico dei dispositivi medici e delle tecnologie biomediche, inclusi i medical device software, durante tutto il ciclo di vita, dalla fase di valutazione con approccio HTA, collaudo, manutenzione e gestione operativa, fino alla dismissione;
- gestione del rischio clinico e risk management connessi all'utilizzo di dispositivi medici, medical device software, tecnologie biomediche e processi sanitari complessi a supporto della corretta esecuzione dell'atto medico;
- sperimentazione clinica di medicinali per uso umano e dispositivi medici, con particolare rilievo per i Comitati etici;
- regolamentazione e riconoscimento delle professioni per attribuire compiti e responsabilità appropriati.

Si segnala anche la Certificazione Volontaria delle Competenze dell'ingegnere biomedico (ai sensi dell'art.9 del regolamento per l'aggiornamento della competenza professionale) redatto dal gruppo di coordinamento delle commissioni ordinariali di ingegneria biomedica
https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg17/attachments/do...

Il Comitato Economico e Sociale Europeo sul tema «Promuovere il mercato unico europeo combinando l'ingegneria biomedica con il settore dei servizi medici e di assistenza» (gazzetta ufficiale dell'Unione Europea 2015/C 291/07 http://docplayer.it/4890812-2015-c-291-07-relatore-edgardo-maria-iozia-c...) ha espresso l'esigenza di personale in grado di svolgere la sua attività sia in ambito ospedaliero e industriale sia nell'ambito della ricerca applicata. Questa tipologia professionale deve avere come caratteristica fondamentale la capacità di coordinare gruppi tipicamente interdisciplinari essendo chiamata a lavorare nella gestione e organizzazione di sistemi complessi quali quelli operanti nelle industrie biomedicali e farmaceutiche, nelle grandi aziende ospedaliere, nelle aziende del Servizio Sanitario Nazionale, in cui, in particolare, i problemi di ottimizzazione dei servizi e delle risorse, nonché della sicurezza e manutenzione rivestono una importanza fondamentale per l'economia nazionale e la salute dei cittadini.
Tali esigenze sono state rappresentate adeguatamente nella definizione del piano formativo. Le prospettive occupazionali nel manifesto degli studi hanno corrispondenza con le stime di occupazione espresse dalle Parti Interessate e le consultazioni delle Parti Interessate sono state fatte in tempo per essere considerate nel manifesto degli studi.

Organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni consultate
Nella formulazione dell'Offerta Didattica del Corso si è tenuto conto delle esigenze derivanti dalle attività professionali, istituzionali e di ricerca nell'ambito dell'Ingegneria clinica e della Bioingegneria più in generale.
L'incidenza delle attività istituzionali, professionali e di ricerca in questo ambito sulla spesa sostenuta dal Paese sono state dedotte e valutate dai documenti di programmazione economico finanziaria (DPEF) e dal piano sanitario nazionale (PSN), estrapolandone e valutando singolarmente i contributi relativi alle varie voci.
L'individuazione delle esigenze è stata sviluppata in particolar modo attraverso l'analisi di dati ed informazioni derivanti dalla Spesa Sanitaria Nazionale e dalle attività di ricerca nel medesimo ambito, effettuandone anche il confronto con il resto d'Europa e del Mondo.
Come ulteriore riferimento sono stati utilizzati il Decreto ministeriale n. 270/2004 e le disposizioni di applicazione ad esso collegate, gli Studi e ricerche di Alma Laurea sui laureati e sulle condizioni occupazionali e gli Studi di settore.
La spesa sanitaria pubblica del Servizio Sanitario nazionale a carico dello Stato Italiano ammonta a circa 113 miliardi di euro, corrispondente al 7,3% del Prodotto Interno Lordo. Il Lazio è al secondo posto nella Spesa Sanitaria con circa 11 miliardi (situazione al 2014). I costi che hanno inciso maggiormente sono stati, tra gli altri: dispositivi medici (3,41%), manutenzioni e riparazioni (+5,62%) (fonte: Agenas
http://www.agenas.it/aree-tematiche/monitoraggio-e-valutazione/spesa-san...)
Per quanto attiene ai dati relativi alla produzione industriale in ambito nazionale in questo settore, si sono utilizzati i dati forniti da Assobiomedica
(http://www.assobiomedica.it/static/upload/pri/pri-2015.pdf).
In particolare, l'importanza per il Paese della formazione di una adeguata élite di professionisti e studiosi in questo settore è testimoniata dalle cifre che caratterizzano il mercato nazionale dei dispositivi Medici che relativamente alle importazioni ammonta a circa 8,1 miliardi di euro (variazione 2011-2014, +7%) e pari a 9,4 miliardi relativamente alle esportazioni (variazione 2011-2014, +20%). Nello stesso settore la produzione si attesta nel 2014 a 9,8 miliardi di euro, con un mercato interno di circa 10 miliardi e un investimento in ricerca e innovazione di 1,2 miliardi di euro.

Riferimenti normativi, standard tecnici e linee guida
- D.P.R. n. 554 del 21/12/1999 - art. 187, secondo cui il collaudo ha lo scopo di verificare e certificare che l'opera o il lavoro siano stati eseguiti a regola d'arte e secondo le prescrizioni tecniche prestabilite in conformità del contratto (capitolato speciale d'appalto);
- riforma Ter (Decreto Bindi) D.Lgs n. 229 del 19/6/99 in materia di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie.
- D.Lgs 81/08, D.P.R. 14/1/1997 e D.Lgs. 46/97 sull'obbligo al collaudo di sicurezza e manutentivo delle apparecchiature biomediche.
- Direttive comunitarie di prodotto finalizzate alla definizione dei requisiti essenziali per la commercializzazione dei Dispositivi Medici: Direttiva 90/385/CE sui dispositivi medici impiantabili attivi, recepita con D.Lgs. n. 507 del 14/12/1992 e s. m. ed i., Direttiva 2007/47/CE, concernente i dispositivi medici, modifica della 93/42/CE recepita con D.Lgs. n. 46 del 24/2/ 1997 e s. m. ed i., Direttiva 98/79/CE sui dispositivi medico-diagnostici in vitro recepita con D.Lgs n. 332 dell'8/9/ 2000 e s. m. ed i.;
- Direttive Euratom in materia di radiazioni ionizzanti e D.Lgs. n. 230 del 17/03/95 e s. m. ed i.;
- Legislazione nazionale e regionale: D.Lgs. n. 81/08 e s. m. ed i. ed altre disposizioni relative a sicurezza sui luoghi di lavoro, accreditamento;
- Norme tecniche internazionali IEC (International Electrotechnical Commission) e ISO (International Organization for Standardization), armonizzate comunitarie CENELEC (Comité Européen de Normalisation Electrotechnique) e CEN (Comité Européen de Normalisation) ed italiane CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) e UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e relative guide;
- Relazione Finale della Commissione di Studio del Ministero della Sanità, 1996: Elaborazione e proposta di linee guida per interventi in ordine alle attività di ingegneria clinica all'interno delle strutture ospedaliere e degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico;
- Guida all'attuazione delle direttive fondate sul nuovo approccio e sull'approccio globale
- Raccomandazione Ministeriale n°9/2009 che prevede l'istituzione di una funzione aziendale specificatamente preposta al governo del patrimonio tecnologico biomedico, per la prevenzione degli eventi avversi conseguenti al malfunzionamento dei dispositivi medici e agli apparecchi elettromedicali, individuando tale funzione nei servizi di Ingegneria Clinica;
- Art. 134 Legge di Stabilità 2013, al fine di promuovere iniziative a favore della sicurezza delle cure e attuare le pratiche di monitoraggio e di controllo dei contenziosi in materia di responsabilità professionale.
- Parere del Comitato Economico e Sociale Europeo sul tema «Promuovere il mercato unico europeo combinando l'ingegneria biomedica con il settore dei servizi medici e di assistenza» (gazzetta ufficiale dell'Unione Europea 2015/C 291/07 http://docplayer.it/4890812-2015-c-291-07-relatore-edgardo-maria-iozia-c...)

Ditte produttrici di beni e/o servizi
Al fine di avere utili indicazioni relative all'offerta formativa è stato consultato ed inserito nel Gruppo del Riesame in qualità di Rappresentante del mondo del lavoro l'Ing. Alessandro Donatelli. Elettronica Bio Medicale Srl. Responsabile Area Innovazione dell'Offerta. http://www.ebm.it/. Si riporta la sintesi di quanto emerso in via telematica il 18/3/2016 Elettronica Bio Medicale ha seguito alcuni studenti del Corso per: il perfezionamento del metodo utilizzato per la redazione dei piani di rinnovo e l'attribuzione della criticità funzionale; l'aggiornamento dei protocolli di controllo funzionale di alcune apparecchiature.
Per lo svolgimento delle attività di loro competenza, gli studenti hanno dimostrato un buon livello di preparazione generale che hanno consentito loro di familiarizzare presto con le problematiche che tipicamente gli Ingegneri Clinici di un'Azienda come Elettronica Bio Medicale si trovano ad affrontare.
Particolarmente apprezzabile è il livello di preparazione dimostrato nell'affrontare argomenti che hanno un diretto riscontro con le materie di insegnamento del Corso (ad esempio, Strumentazione Biomedica o Impianti Ospedalieri) e che, oltre ad essere uno stimolo (lo studente percepisce che si stanno affrontando argomenti attinenti al proprio percorso di studi), costituiscono un prezioso punto di riferimento per orientarsi in un territorio nuovo.
Il corso potrebbe arricchirsi, ove possibile, di nozioni e conoscenze su alcuni temi di estrema attualità quali l'organizzazione di un servizio di ingegneria clinica, la Normativa di riferimento nell'ambito dei DM (Leggi, Direttive, Norme tecniche e Linee Guida), la Legislazione in materia di acquisto con cenni di contabilità e costruzione di un piano economico finanziario.
E' stato sottolineato in riunione telematica del 31/3/2016 che tuttavia le nozioni base di organizzazione di un servizio di ingegneria clinica vengono trattate nelle prime lezioni del Corso di "Strumentazione Biomedica I", mentre per agli aspetti gestionali viene dedicato uno specifico Corso di recente introduzione nella Laurea Magistrale in Ingegneria biomedica denominato "Economia e gestione dei Servizi Sanitari" e pertanto gli argomenti proposti da EBM vengono di fatto trattati nell'ambito della filiera che comprende Laurea e Laurea Magistrale.

Iniziative della Facoltà
La Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale consulta regolarmente le organizzazioni rappresentative degli ambiti professionali ai quali è diretta la proposta formativa dei CdS: in data 1/4/2016 si è svolta una consultazione delle Ditte produttrici organizzata da Facoltà Ingegneria Grandi Imprese (FIGI - http://figi.ing.uniroma1.it/). Relativamente al Corso di Ingegneria Clinica hanno preso parte all'incontro rappresentanti di Elettronica Biomedicale (EBM e GE Healthcare). La consultazione con le Parti Interessate per l'offerta formativa 2017/2018 è stata effettuata in data 29/3/2017 e il verbale è disponibile sul sito http://figi.ing.uniroma1.it/#governance"
Inoltre la Facoltà organizza ogni anno un workshop di due giorni denominato Job Meeting ROMA (http://www.jobmeeting.it/eventi/job-meeting-network/job-meeting-roma) che rappresenta un momento importante e qualificato a livello nazionale, nell'incontro tra laureati, laureandi e diversi attori del mondo del lavoro, della formazione e dell'orientamento.
Si tratta di un'occasione di incontrare aziende, enti e business school e di usufruire gratuitamente di utili servizi di consulenza e orientamento professionale. Le aziende sono a disposizione per informare i visitatori su politiche di reclutamento, offerte professionali e raccogliere le candidature di quanti interessati.
Le business school presentano i propri piani formativi, progettati in relazione alle più recenti tendenze del mercato del lavoro. I visitatori hanno, inoltre, la possibilità di usufruire gratuitamente di momenti formativi e servizi di consulenza alla carriera (correzione CV, come affrontare il colloquio di selezione, incontri sulle nuove professioni e l'autoimprenditorialità, ecc.) realizzati con il contributo di protagonisti del mondo delle professioni, delle imprese e dell'orientamento.
Il giorno 19 marzo 2018 dalle ore 15 alle ore 18, presso la Sala degli Affreschi della Facoltà di Ingegneria Civile ed Industriale, si sono tenute le Consultazioni con le aziende e le organizzazioni rappresentative inerenti l’offerta formativa 18-19.Il verbale dell’incontro è visionabile sul sito :
http://figi.ing.uniroma1.it/home/incontri-col-mondo-del-lavoro/verbali-c...

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