Laurearsi

La prova finale consisterà nella discussione di fronte ad una commissione di docenti di un elaborato scritto su argomento di carattere giuridico e il candidato dovrà dimostrare la capacità di utilizzare la strumentazione di base teorica e metodologica acquisita nel corso di studio.
Tale discussione potrà essere il risultato sia dello sviluppo in termini critici di un argomento consolidato, sia di un lavoro applicativo delle tecniche acquisite. Per questo momento di verifica è prevista l'utilizzazione di strumenti avanzati di comunicazione dei risultati. Redazione e discussione di una dissertazione scritta, elaborata in modo originale sotto la guida di un relatore.Alla prova finale sono attribuiti 11 cfu

La prova finale per il conseguimento del titolo della laurea magistrale in giurisprudenza prevede la redazione e discussione di una dissertazione scritta (tesi). Il tema su cui verte l’elaborato viene assegnato da un docente (relatore), con congruo anticipo rispetto alla data della discussione, e sviluppato sotto la sua direzione e guida.
L’elaborato deve dare dimostrazione di una adeguata e completa conoscenza, non solo del tema assegnato, ma anche di tutta la materia di appartenenza, nonché di una adeguata cultura giuridica in generale. E’ importante lo sviluppo (e la dimostrazione di conoscenza) dei profili storici e comparatistici dell’argomento, nonché di un buon metodo di ragionamento. E’ richiesta adeguata padronanza nell’uso del ragionamento giuridico e capacità critica nell’approccio agli argomenti trattati. E’ oggetto di valutazione, positiva sia la dimostrazione di capacità specifiche dello studente in relazione ai possibili sbocchi professionali in campo giuridico, sia la conoscenza della lingua straniera, sia l’interdisciplinarietà dello studio.

La prova finale consiste nella dissertazione dell’elaborato scritto di fronte ad una commissione di docenti. In tale sede, il candidato deve dare dimostrazione di ben orientarsi nella discussione e di una adeguata capacità espositiva orale. Deve poi dare prova del metodo logico e della capacità critica acquisite nel corso di studio e nel periodo di preparazione e redazione dell’elaborato scritto.

Il voto finale viene assegnato in centodecimi su proposta del relatore ed approvazione della commissione (all’unanimità o a maggioranza). Sul voto pesano, sia la consistenza dell’elaborato scritto, sia la capacità espositiva nella dissertazione orale, sia ancora la valutazione dell’intero curriculum dello studente durante il corso di laurea. Inoltre, sulla base di una delibera della Giunta di Facoltà le commissioni di laurea possono – discrezionalmente - attribuire ulteriori punti per la valutazione dell’esame di laurea, tenendo conto della laurea in corso e dello svolgimento di periodi di studio all’estero (in particolare: 3 punti per gli studenti in corso; 2 punti per esperienze di studio all’estero. I due bonus non sono cumulabili tra loro).