Percorso formativo

Curriculum unico

Primo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
1047950 - BASI MORFOLOGICHE E FUNZIONALI DELLA CELLULA Primo semestre 5 Italiano
1047938 - FONDAMENTI MORFOLOGICI E FUNZIONALI DELL'ORGANISMO Primo semestre 7 Italiano
1034998 - FONDAMENTI DELLE SCIENZE INFERMIERISTICHE Primo semestre 6 Italiano
1047895 - FONDAMENTI DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI CONTESTI ASSISTENZIALI Primo semestre 6 Italiano
1047896 - MECCANISMI FISIOPATOLOGICI DI BASE E DEI PRINCIPALI ORGANI ED APPARATI Secondo semestre 6 Italiano
1035008 - PROCESSI SOCIALI E PSICOLOGICI DELL'INDIVIDUO Secondo semestre 6 Italiano
1035010 - PROCESSI INFERMIERISTICI METODOLOGICI E CLINICI Secondo semestre 6 Italiano
1035602 - TIROCINIO I Secondo semestre 13 MED/45 Italiano
AAF1186 - PER LA CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA STRANIERA Secondo semestre 4 Italiano

Secondo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
1047937 - INFERMIERISTICA DEI PROCESSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI E RIABILITATIVI Primo semestre 7 Italiano
1047897 - INFERMIERISTICA DEI PROCESSI TERAPEUTICI ED ASSISTENZIALI IN AREA MEDICA Primo semestre 9 Italiano
1047898 - INFERMIERISTICA DEI PROCESSI TERAPEUTICI ED ASSISTENZIALI NELL'AREA DELLE DISABILITA' FISICHE E PSICHICHE Secondo semestre 8 Italiano
1036532 - INFERMIERISTICA DEI PROCESSI TERAPEUTICI ED ASSISTENZIALI NELL'AREA MATERNO INFANTILE Secondo semestre 7 Italiano
1035034 - INFERMIERISTICA DEI PROCESSI TERAPEUTICI ED ASSISTENZIALI IN AREA CHIRURGICA Secondo semestre 6 Italiano
1035603 - TIROCINIO II Secondo semestre 23 MED/45 Italiano

Terzo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
1035037 - INFERMIERISTICA DEI PROCESSI TERAPEUTICI ED ASSISTENZIALI IN AREA CRITICA Primo semestre 6 Italiano
1035039 - METODOLOGIA INFERMIERISTICA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA Primo semestre 6 Italiano
1036535 - PRINCIPI GIURIDICI E DI MANAGEMENT APPLICATI ALL'ORGANIZZAZIONE INFERMIERISTICA Secondo semestre 5 Italiano
AAF1003 - Prova finale Secondo semestre 5 Italiano
1035604 - TIROCINIO III Secondo semestre 24 MED/45 Italiano
AAF1405 - ATTIVITA' SEMINARIALE Secondo semestre 6 Italiano
AAF1404 - LABORATORI PROFESSIONALI Secondo semestre 3 Italiano
AAF1433 - ADE Secondo semestre 6 Italiano

Gruppi Opzionali

REGOLAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI LAUREA TRIENNALI NELLE PROFESSIONI SANITARIE
(D.M. 270/2004)
La Facoltà di Medicina e Psicologia promuove l’istituzione dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie. I
corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie sono articolati in due livelli: il primo, triennale, rilascia il titolo di
laurea (Classe 1-2- 3-4); il secondo, biennale, rilascia il titolo di Laurea magistrale (Classe 1/S - 2/S - 3a/S -
3b/S - 4/S).
Il Consiglio della Facoltà di Medicina e Psicologia stabilisce le articolazioni in autonomi Corsi delle singole
tipologie di struttura didattica. Le strutture didattiche ordinarie (Corsi di Laurea, Corsi di Laurea magistrale)
sono sottoposte alla vigilanza del Consiglio di Facoltà che delibera riguardo alla loro istituzione, alla prima
attivazione, all’accreditamento delle strutture necessarie per il tirocinio professionale. Il Preside della
Facoltà è delegato ad istituire i coordinamenti generali e di classe anche attraverso l’istituzione di Consigli
di Area Didattica.
Art. 1 Organi del Corso
Sono organi del Corso di Laurea:
• Il Presidente;
• Il Vice-Presidente;
• Il Consiglio di Corso di Laurea;
• L’Ufficio di Presidenza;
• Il Direttore Didattico.

Il Corso è diretto dal Presidente, responsabile del corso stesso, unitamente al Vicepresidente. Entrambi
vengono eletti dal Corpo Docente, secondo le norme di legge statutarie, e restano in carica per tre anni
accademici. La funzione di Presidente e di Vicepresidente è riservata ai docenti di Ruolo “incardinati” nel
Corso di Laurea e, salvo rinuncia degli aventi diritto, a chi svolga attività assistenziale nelle predette
strutture.
Con riferimento al III comma dell’art. 6 del decreto legislativo 502/1992, nel caso di Corsi di Laurea per le
Professioni Sanitarie, il corpo docente è costituito prioritariamente dai docenti universitari. In via
subordinata, possono costituire parte del corpo docente anche figure professionali che svolgano attività
assistenziale presso le strutture sede del Corso di Laurea.
Il Consiglio di Corso è costituito da tutto il corpo docente del Corso di Laurea e viene
riconfermato/rinnovato all’inizio dell’anno accademico. Fanno parte del Consiglio di Corso due
rappresentanti degli studenti per ogni anno di corso eletti tra tutti gli studenti iscritti al Corso di laurea.
Il Presidente si avvarrà di un Ufficio di Presidenza composto dal Presidente, dal Vicepresidente, da almeno
tre rappresentanti dei docenti universitari incardinati nel Corso di Laurea e dal Direttore Didattico. L’Ufficio
di Presidenza potrà inoltre avvalersi della presenza di due rappresentanti degli studenti iscritti al Corso di
laurea.
Il Direttore Didattico appartiene allo stesso profilo professionale del Corso di Laurea, ed è nominato, con
incarico triennale, dall’Ufficio di Presidenza tra i docenti appartenenti alle discipline professionalizzanti, che
siano in possesso di elevata qualificazione sia in campo professionale che in quello formativo e, ai sensi del
DM 270/04 e successive modificazioni, abbiano almeno 5 anni di esperienza in campo formativo.

Art. 2 Compiti degli Organi di Corso
Il Presidente, responsabile del corso, coordina le attività del Corso, convoca e presiede l’Ufficio di
Presidenza e rappresenta il Corso nei consessi accademici ed all’estero, nel rispetto dei deliberati del
Consiglio.
Il Vicepresidente coadiuva il Presidente in tutte le sue funzioni e ne assume i compiti in caso di
impedimento.
Il Direttore Didattico è responsabile degli insegnamenti tecnico-pratici e del loro coordinamento con gli
insegnamenti teorico-scientifici, organizza le attività complementari, assegna i tutor professionali e ne
sovrintende l’attività, garantisce l’accesso degli studenti alle strutture qualificate come sede di
insegnamenti tecnico-pratici.
L’Ufficio di Presidenza istruisce le pratiche da portare all’approvazione del Consiglio di Corso, che si riunisce
almeno tre volte l’anno in via ordinaria.
Il Consiglio di Corso individua un Coordinatore didattico per ciascun anno di corso e per ciascun
insegnamento. I Coordinatori di anno/Insegnamento coordinano i programmi didattici in relazione agli
obiettivi dell’insegnamento stesso; rappresentano per gli studenti la figura di riferimento del Corso
integrato; coordinano la preparazione delle prove del relativo esame; presiedono, di norma, la
Commissione di esame dell’insegnamento da loro coordinato e ne propongono la composizione.
Il Consiglio coordina le attività didattiche dell’intero Curriculum formativo, avendo la responsabilità
complessiva della pianificazione didattica e delle attività didattiche dei docenti del Corso. In particolare, ai
sensi di quanto previsto nel DPR 382/80, il Consiglio di corso:
a) approva l’elenco delle attività didattiche pertinenti agli insegnamenti ed i relativi programmi,
finalizzati al conseguimento degli obiettivi propri di ogni area, eliminando ridondanze e ripetizioni e
verificandone l’essenzialità;
b) nomina un Coordinatore per ogni insegnamento;
c) organizza la ripartizione tra i docenti dei compiti didattici e dei tempi necessari al loro
espletamento, nel rispetto delle competenze individuali e della libertà di insegnamento, con modalità tali
da non ostacolare il diritto alla loro fruizione da parte degli studenti in regola con i loro obblighi;
d) organizza il calendario accademico ripartendo le attività didattiche nelle aule specificatamente
assegnate al corso.
L’Ufficio di Presidenza:
a) pubblica prima dell’inizio di ogni anno accademico i programmi didattici per obiettivi di tutti gli
insegnamenti e l’elenco delle attività didattiche opzionali, con i relativi crediti;
b) approva, prima dell’inizio di ogni anno accademico, i piani di studio degli studenti, limitatamente
all’attività didattica opzionale;
c) promuove corsi di formazione pedagogica per i docenti;
d) predispone le Commissioni di profitto per insegnamento, composte da un minimo di tre docenti,
secondo le norme vigenti e le trasmette con propria firma alle varie Segreterie. Possono far parte delle
Commissioni di profitto tutti i docenti del Corso, tra docenti universitari ed ospedalieri, compresi i docenti a
contratto a titolo oneroso.

L’Ufficio di Presidenza inoltre attribuisce gli affidamenti, le supplenze ed i contratti e dichiara le vacanze
dandone pubblicità attraverso pubblicazioni sul proprio albo mediante comunicazione alla Presidenza ed ai
Direttori di Dipartimento e di Facoltà. Restano ferme le competenze della Facoltà relative al primo
affidamento di insegnamento universitario o di modulo conferito dal Corso e ai ricorsi sugli affidamenti e le
supplenze.
Il Consiglio di Corso esprime un parere sull’attività didattica complessiva a completamento della relazione
triennale.
Il Consiglio di Corso delibera altresì su: congedi, supplenze, dichiarazioni di affinità di discipline, comandi
nulla osta per incarichi di insegnamento e di ricerca riguardanti i docenti di ruolo.
Art. 3 Organizzazione didattica
L’attività formativa complessiva deve garantire un’adeguata preparazione teorica ed un congruo
addestramento professionale, anche attraverso il tirocinio, in conformità agli standard e al monte ore
definiti dalle direttive dell’Unione Europea e con la guida di tutori appartenenti allo specifico profilo
professionale. Per conseguire tali finalità formative, la Facoltà di riferimento si può convenzionare con
strutture, sia in Italia che all’estero, che rispondano ai requisiti di idoneità per attività e dotazione di servizi
e strutture come previsto dall’art. 6 del DL/vo 229/1999.
Per assicurare l'acquisizione delle competenze tecniche necessarie per l'esercizio delle attività professionali
il cui profilo è approvato con D.M. Sanità, il Consiglio della struttura didattica individua le attività formative
professionalizzanti (sotto forma di tirocinio guidato e di addestramento diretto) per un monte ore
complessivo almeno pari a quello previsto dagli standard comunitari per i singoli profili professionali. Tali
attività devono esclusivamente svolgersi attraverso forme di didattica a piccoli gruppi con ampi gradi di
autonomia per lo studente, sotto la responsabilità di un tutore delle attività tecnico-pratiche e devono
mirare a mettere progressivamente lo studente in grado di prendere in carico il paziente, acquisendo le
abilità e attitudini necessarie al raggiungimento di una autonomia professionale, decisionale e operativa
adeguata nei vari ruoli ed ambiti professionali.
Tali attività possono svolgersi presso strutture di degenza e di day hospital o ambulatoriali o presso
strutture territoriali identificate dal Consiglio di Corso di Laurea.
Il Consiglio della Struttura Didattica ed il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, definiscono
l'Ordinamento didattico, nel rispetto della legge vigente.
Qualora si renda necessario apportare cambiamenti all'Ordinamento didattico (contenuto, denominazione,
numero dei Corsi e numero degli esami), il Consiglio propone alla Giunta di Presidenza di Facoltà le
necessarie modifiche.
Art. 4 Definizione del Corso di Laurea
I laureati sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 1, comma 1, professionisti sanitari delle
professioni sanitarie di ciascuna area che svolgono con autonomia professionale attività dirette alla
prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate
dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici.
I laureati nelle classi sono dotati di un’adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire
loro sia la migliore comprensione dei più rilevanti elementi, anche in relazione al genere, che sono alla base
dei processi fisiologici e patologici ai quali è rivolto il loro intervento preventivo, terapeutico, palliativo e
complementare, sia alla massima integrazione con le altre professioni. Oltre la lingua italiana, i laureati

apprendono l’uso della lingua inglese nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni
generali.
I laureati delle classi devono raggiungere le competenze professionali indicate e specificate riguardo ai
singoli profili identificati con provvedimenti della competente autorità ministeriale.
Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che
include anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che viene conseguita nel contesto lavorativo
specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le
necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.
Art 5. Ammissione al Corso di Laurea
Possono essere ammessi ai Corsi di Laurea candidati che siano in possesso di Diploma di Scuola secondaria
superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo a i sensi delle leggi vigenti e
che siano qualificati in posizione utile all’esame di ammissione.
Il numero massimo degli studenti iscrivibili a ciascun Corso di Laurea è stabilito dalle competenti Autorità in
relazione alle strutture ed al personale docente disponibile. Il numero programmato di accessi al primo
anno di corso è definito ai sensi dell'art. 3, c.2 della Legge 264 del 2 settembre 1999 (Norme in materia di
accesso ai corsi universitari).
Sono consentiti trasferimenti in anni successivi al primo, nell’ambito della stessa classe/tipologia di CdS, da
altro Ateneo, senza ripetere il concorso di ammissione. A seguito della ricognizione di posti vacanti
successivi al primo anno di corso, l’Ateneo emetterà un bando di trasferimento per il quale gli interessati
presenteranno domanda corredata dalla carriera universitaria. Una Commissione di Facoltà, verificata la
congruità dell’ordinamento didattico e dei programmi degli esami sostenuti concede nulla osta al
trasferimento.
Sono consentiti passaggi in anni successivi al primo per lo stesso CdS erogato dall'Università Sapienza,
previa acquisizione del relativo nulla osta da parte del Presidente del CdS di provenienza e quello del CdS
della sede prescelta.
Acquisiti i relativi nulla osta la domanda di passaggio dovrà essere presentata alla Segreteria Studenti
Professioni Sanitarie.
Il passaggio da un CdS ad altra tipologia di CdS è possibile solo ed esclusivamente previo superamento del
concorso di ammissione al nuovo CdS.
E' vietata l'iscrizione contemporanea a diverse Università o Istituti Universitari equiparati, a diverse Facoltà,
o a diversi CdS della stessa Università.
Art. 6 Crediti Formativi Unitari (CFU)
La durata del corso per il conseguimento della laurea è di 3 anni.
L’unità di misura del lavoro richiesto allo studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta
dall’Ordinamento del CL per conseguire il titolo di studio universitario costituisce il CFU. Al CFU
corrispondono, a norma dei Decreti ministeriali, 30 ore di lavoro per studente per la Classe 1 e 25 ore di
lavoro per studenti per le classi 2, 3 e 4.
La quantità di lavoro medio svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi
universitari è fissata in circa 60 CFU.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività
formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con 60 CFU con la supervisione e la guida di tutor professionali

appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto
per ciascuno specifico profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove
esistenti.
Il numero totale previsto di esami e/o di valutazioni finali di profitto è di venti (20) esami, comprensivi della
valutazione complessiva delle attività didattico-elettive (ADE) e delle tre idoneità annuali derivanti dalla
valutazione delle attività di tirocinio. Gli esami verranno organizzati come prove di esame integrate per più
moduli coordinati. La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame, articolate
oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza di prove in itinere
(prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite. Relativamente alle
prove scritte, gli strumenti utilizzati sono: (1) test a risposta multipla o risposte brevi scritte, organizzati su
problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; (2)
redazione di elaborati scritti su temi assegnati ed analisi delle attività ed agli elaborati relativi alla prova
finale ed anche a commento delle esercitazioni svolte ed attraverso la valutazione del profilo complessivo
elaborato in base a criteri predefiniti. Il regolamento didattico del Corso di Laurea definisce, nel rispetto dei
limiti normativi, che la quota dell’impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio
personale o per altre attività formative di tipo individuale non sia inferiore ad almeno il 50% delle ore
previste per ciascun CFU.
L’ordinamento didattico ha previsto, altresì, le attività formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a), c), d),
e) del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di: 6 (sei) a scelta dello
studente; 9 (nove) per la prova finale e per la lingua inglese; 6 (sei) per le altre attività, e più specificamente
1 (uno) per l'informatica, 1 (uno) per la radioprotezione, 4 (quattro) per attività seminariali, e 3 (tre) per i
laboratori professionali dello specifico SSD del profilo; infine 60 (sessanta) CFU sono riservati per il tirocinio
formativo nello specifico profilo professionale.
Il percorso formativo è strutturato, monitorato, validato ed ottimizzato in continuum, al fine di far acquisire
competenze, conoscenze ed abilità previste nel profilo curriculare statuito dalla normativa vigente e negli
obiettivi specifici del Corso. Tali specifici obiettivi formativi risultano sostenuti da un corpo docente
consapevole della necessità di utilizzare tutti gli strumenti istituzionali attivati dagli organismi competenti
(Team Qualità di Ateneo, Nucleo di Valutazione di Ateneo, comitato di Monitoraggio di Facoltà, questionari
OPIS), ai fini dell’accreditamento della qualità della didattica. Tramite tali strumenti risulta possibile
misurare il miglioramento della performance didattica in tutte le diverse fasi che concorrono al
conseguimento della laurea di primo livello, in termini di percorso formativo, di esami, di valutazione della
qualità percepita dai discenti, di acquisizione delle competenze professionali che rientrano negli obiettivi
specifici del percorso formativo stesso.
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento
dell’esame o di altra forma di verifica del profitto, ferma restando la quantificazione in trentesimi per la
votazione degli esami e in centodecimi per la prova finale, con eventuale lode.
Il Consiglio della Struttura Didattica può approvare crediti acquisiti dallo studente nel caso di documentata
certificazione da parte del richiedente (nel rispetto della normativa vigente in materia) dell’acquisizione di
competenze e abilità professionali, nonché di altre competenze e abilità maturate in attività formative di
livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso. I crediti relativi alla
conoscenza di una lingua dell’Unione Europea possono essere riconosciuti sulla base di certificazioni
rilasciate da strutture, interne o esterne, specificamente competenti per ciascuna delle lingue.
I CFU acquisiti perdono la loro validità qualora lo studente interrompa per sei anni accademici consecutivi
l’iscrizione al Corso di Laurea o non abbia ottemperato per sei anni accademici consecutivi agli obblighi di
frequenza o infine non abbia superato esami per più di sei anni accademici consecutivi.

Art. 7 Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)
Il titolo finale di primo livello viene conferito al termine del percorso formativo agli studenti che siano in
grado di dimostrare:
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
3. Autonomia di giudizio (making judgements)
4. Abilità comunicative (communication skills)
5. Capacità di apprendimento (learning skills)
Le forme didattiche previste per il raggiungimento di questo specifico obiettivo di formazione (capacità di
applicazione delle conoscenze) comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di lavoro e
discussione. Il processo d'insegnamento si avvarrà dei moderni strumenti didattici. La capacità di applicare
le conoscenze conseguite viene acquisita attraverso attività di tirocinio nelle diverse realtà assistenziali in
ambito medico e chirurgico sia generale che specialistico, soprattutto con approcci interdisciplinari.
Art.8 Obbligo di frequenza
La frequenza all'attività didattica formale (ADF), all'attività didattica elettiva (ADE), alle attività integrative
(AI), alle attività formative professionalizzanti (AFP) e di tirocinio è obbligatoria.
La frequenza viene verificata dai Docenti adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio della
Struttura Didattica. L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso di
insegnamento è necessaria allo studente per sostenere il relativo esame. Per poter sostenere l'esame
relativo ad uno specifico insegnamento è necessario che sia stata documentata la presenza in aula pari ad
almeno il 66% delle ore corrispettive ai CFU assegnati all'insegnamento.
Lo studente è obbligato a frequentare tutto il monte ore di tirocinio previsto dall’ordinamento didattico del
corso di laurea entro il mese di ottobre, con recupero ore entro il mese di dicembre. Lo studente è coperto
da polizza assicurativa contro infortuni professionali per il monte ore di tirocinio previsto dall’ordinamento
didattico del Corso di Laurea.
Art 9. Esami di profitto
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento
dell’esame o di altra forma di verifica del profitto, ferma restando la quantificazione in trentesimi per la
votazione degli esami e in centodecimi per la prova finale, con eventuale lode.
Gli esami di profitto possono essere effettuati nei periodi a ciò dedicati e denominati sessioni d’esame.
Le date di inizio e di conclusione delle sessioni d’esame sono fissate nella programmazione didattica. In ogni
sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due settimane.
La Commissione di esame di profitto è costituita da docenti impegnati nel relativo insegnamento ed è
presieduta dal Coordinatore dell’insegnamento, nominato dal Consiglio di Corso all’inizio di ogni anno
accademico. Nel caso di assenza di uno o più componenti la Commissione alla data di un appello d’esame, il
Presidente della Commissione può disporre la sostituzione dei membri ufficiali con i membri supplenti della
stessa.

Il tirocinio prevede un esame al termine di ogni anno di corso, valutato in trentesimi. L’esame può essere
sostenuto dallo studente solo al completamento del monte ore previsto per ogni anno e dopo aver
raggiunto gli obiettivi formativi previsti. La valutazione dovrà essere effettuata da una apposita
commissione d’esame di tirocinio, presieduta dal Direttore didattico. L’esame di tirocinio annuale
contribuisce a determinare la media curricolare finale dello studente.
Dopo aver superato tutti gli esami previsti nel piano di studi inclusi quelli di tirocinio, è previsto l'esame
finale, sostenuto dinanzi ad una Commissione nominata dalla competente Autorità accademica e composta
a norma di legge, che consta di due fasi e comprende:
1) una prova di dimostrazione di abilità pratiche, con valore di Esame di Stato abilitante alla professione,
organizzata secondo criteri stabiliti dal Consiglio di Corso e in ottemperanza alle disposizioni vigenti
2) avendo conseguito un esito positivo alla predetta prova, il candidato sarà ammesso alla tesi di laurea che
si svolgerà mediante discussione di un elaborato finale di natura teorico-applicativa.
Le Commissioni giudicatrici per la prova finale esprimono la loro votazione in centodecimi e possono,
all’unanimità, concedere al candidato il massimo dei voti con lode.
L’esame finale, è organizzato in due sessioni in periodi concordati su base nazionale (ottobre-novembre e
marzo-aprile).
L'esame finale non può essere ripetuto più di una volta nella stessa sessione; potrà essere quindi
risostenuto nella sessione successiva.
Art.10 Ulteriori esami di profitto (ex. Art. 6 del R.D. n. 1269/38)
Lo studente, in aggiunta agli esami stabiliti dall’ordinamento didattico del corso di laurea per il
conseguimento della laurea cui aspira, può iscriversi a non più di due insegnamenti di altri corsi di laurea,
nella stessa Università o Istituto Universitario.
Lo studente che voglia fruire della possibilità prevista dal presente articolo deve presentare alla Segreteria
del Corso di Laurea a cui è iscritto apposita domanda entro il 31 gennaio specificando la Facoltà, il Corso di
Laurea e i due esami che intende frequentare e sostenere.
Art. 11 Sbarramenti
Lo studente è iscritto in corso per tutta la durata legale degli studi prevista dall’Ordinamento didattico per i
primi tre anni del Corso di Laurea di I° livello. Tale norma si applica a tutti gli iscritti anche negli anni
accademici precedenti.
Norma di propedeuticità: pena annullamento degli esami successivamente sostenuti, è fatto obbligo allo
studente di seguire la norma di propedeuticità che stabilisce l’obbligatorietà di sostenere tutti gli esami
dell’anno di corso precedente, ivi incluso l’esame di tirocinio relativo all’anno di corso, prima di sostenere
esami di insegnamenti appartenenti ad anni successivi.
Per quanto riguarda l'esame annuale di tirocinio lo studente non potrà iniziare il tirocinio dell'anno
successivo se prima non ha sostenuto l'esame di tirocinio dell'anno precedente.
Gli esami sostenuti senza aver rispettato l'obbligo di propedeuticità saranno annullati d'ufficio dalla carriera
dello studente.
Art. 12 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio

Gli studi compiuti presso i corsi di laurea di altre università Italiane nonché i crediti in queste conseguiti
possono essere riconosciuti, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei
programmi dei corsi in quella Università accreditati.
La documentazione necessaria per la richiesta dovrà essere presentata dallo studente presso la Segreteria
amministrativa, la quale, dopo la verifica ed il controllo amministrativo (tasse, passaggi, trasferimenti)
provvederà ad inoltrare tale documentazione al Presidente del Corso di Laurea competente.
Il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro corso di studio dell’Università, ovvero nello
stesso o in altro corso di studio di altra Università, anche nel caso di trasferimenti o passaggi di corso di
laurea o di Facoltà, compete al Presidente del Corso al quale lo studente si iscrive ed avviene secondo
regole prestabilite ed adeguatamente pubblicizzate.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il Presidente del corso di laurea
dispone per l'iscrizione regolare dello studente ad uno dei primi tre anni di corso. L'iscrizione ad un
determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero
programmato.
Art.13 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio esteri
Gli studi compiuti presso i corsi di laurea di altre sedi universitarie della Unione Europea nonché i crediti in
queste conseguiti sono riconosciuti con delibera della Giunta di Presidenza della Facoltà di riferimento,
previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella
Università accreditati.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, la Giunta di Presidenza dispone
per l'iscrizione regolare dello studente ad uno dei primi tre anni di corso, adottando gli stessi criteri
utilizzati per gli studenti italiani. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata
dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato.
Art. 14 Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere
La laurea conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove esistano accordi bilaterali o
convenzioni internazionali che prevedono l'equipollenza del titolo. Ai fini di detto riconoscimento, il
Consiglio della Struttura Didattica accerta l'autenticità della documentazione prodotta e l'affidabilità della
Facoltà di origine, basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali specificamente qualificati; esamina il
curriculum e valuta la congruità, rispetto all'ordinamento didattico vigente, degli obiettivi didattico-
formativi, dei programmi di insegnamento e dei crediti a questi attribuiti presso l'Università di origine.
Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga riconosciuta congrua con
l'ordinamento vigente, la Giunta di Presidenza dispone l'iscrizione a uno dei tre anni di corso adottando gli
stessi criteri utilizzati per gli studenti italiani.
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti
nell'ambito del numero programmato. Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR
31 Agosto 1999, n. 394.
CALENDARIO ESAMI
Sessione DICEMBRE
E’ possibile prevedere 1 Appello d’esame straordinario/di recupero (I e II semestre)
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione GENNAIO

E’ possibile prevedere 1 Appello d’esame (I e II semestre)
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione FEBBRAIO
E’ previsto 1 Appello d’esame del I e II semestre.
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione APRILE
E’ previsto 1 Appello d’esame straodinario/di recupero I e II semestre.
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione GIUGNO– LUGLIO
Sono previsti fino a 3 Appelli d’esame (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione SETTEMBRE
Sono previsti fino a 2 Appelli d’esame (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.

TIROCINIO
A condizione che il monte ore sia stato completato entro il mese di ottobre con recupero nel mese di
dicembre, sono istituite tre sessioni di esame:
- SESSIONE OTTOBRE per coloro che hanno completato le ore previste.
- SESSIONE GENNAIO per coloro che hanno recuperato le ore mancanti entro il mese di dicembre, e per
coloro che non hanno sostenuto o superato la precedente sessione;
- SESSIONE GIUGNO: per coloro che hanno recuperato le ore mancanti entro il mese di maggio e per coloro
che non hanno sostenuto o superato la precedente sessione.

TESI DI LAUREA
Lo studente potrà prenotarsi alla prova finale tra il 1 agosto ed il 15 settembre soltanto se avrà un debito
massimo di non più di 1 esame e anche se non risultano verbalizzate le seguenti attività didattiche: Attività
Didattica Elettiva (ADE), Attività seminariale e Laboratori. Per poter usufruire della prima sessione di Laurea
prevista nel periodo ottobre-novembre, i laureandi dovranno aver terminato tutti gli esami, compresi
quello di tirocinio del terzo anno entro e non oltre il 30 settembre dell'anno in corso. Per poter usufruire
della seconda sessione di Laurea prevista nel periodo marzo-aprile, riferita all'anno accademico
precedente, i laureandi dovranno aver terminato tutti gli esami, compreso quello di tirocinio del terzo
anno, entro e non oltre il 31 gennaio dell'anno in corso e potranno prenotarsi nel periodo compreso tra il 1
Gennaio ed il 15 Febbraio, avendo rispettato quanto previsto nella Norma di propedeuticità (Art. 11 del
presente Regolamento).

Il superamento di esami e/o tirocinio oltre la data del 31 gennaio comporterà il pagamento delle tasse
universitarie e la discussione della tesi di laurea nella prima sessione utile.

Il percorso formativo del corso di laurea in Infermieristica ha obiettivi formativi specifici ai quali concorre la conoscenza (sapere), l'attitudine e le abilità pratiche/applicative (saper fare). In particolare, nella formazione dell'infermiere, gli obiettivi sono finalizzati ad ottenere che il laureato in infermieristica sia in grado di:
- gestire con autonomia e responsabilità interventi preventivi e assistenziali rivolti alle persone assistite, alla famiglia e alla comunità;
- gestire l'assistenza infermieristica a pazienti (età pediatrica, adulta ed anziana)
- accertare e gestire l'assistenza infermieristica nei pazienti con problemi cronici e di disabilità;
- garantire la somministrazione sicura della terapia e sorvegliarne l'efficacia;
- eseguire le tecniche infermieristiche definite dagli standard del Corso di Laurea;
- attivare processi decisionali sulla base delle condizioni del paziente, dei valori alterati dei parametri, referti ed esami di laboratorio;
- gestire percorsi diagnostici assicurando l'adeguata preparazione del paziente e la sorveglianza successiva alla procedura;
- integrare l'assistenza infermieristica nel progetto di cure multidisciplinari;
- accertare con tecniche e modalità strutturate e sistematiche i problemi dell'assistito attraverso l'individuazione delle alterazioni dei modelli funzionali (attività ed esercizio, percezione e mantenimento della salute, nutrizione e metabolismo, modello di eliminazione, riposo e sonno, cognizione e percezione, concetto di sé, ruolo e relazioni, coping e gestione stress, sessualità e riproduzione, valori e convinzioni);
- attivare e sostenere le capacità residue della persona per promuovere l'adattamento alle limitazioni e alterazioni prodotte dalla malattia e alla modifica degli stili di vita;
- identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona e le sue reazioni correlate alla malattia, ai trattamenti in atto, all'istituzionalizzazione, alle modificazioni nelle attività di vita quotidiana, alla qualità di vita percepita;
- definire le priorità degli interventi sulla base dei bisogni assistenziali, delle esigenze organizzative e dell'utilizzo ottimale delle risorse disponibili;
- progettare e realizzare, collaborando con altri professionisti, interventi informativi ed educativi di controllo dei fattori di rischio rivolti al singolo e a gruppi;
- valutare i risultati dell'assistenza erogata e riadattare la pianificazione infermieristica sulla base dell'evoluzione dei problemi del paziente;
- attribuire e supervisionare le attività assistenziali al personale di supporto;
- gestire i sistemi informativi cartacei ed informatici di supporto all'assistenza;
- documentare l'assistenza infermieristica erogata in accordo ai principi legali ed etici;
- assicurare ai pazienti ed alle persone significative, le informazioni di sua competenza, rilevanti e aggiornate sul loro stato di salute;
- predisporre le condizioni per la dimissione della persona assistita, in collaborazione con i membri dell'equipe;
- utilizzare strumenti di integrazione professionale (riunioni, incontri di team, discussione di casi);
- lavorare in modo integrato nell'equipe rispettando gli spazi di competenza;
- assicurare un ambiente fisico e psicosociale efficace per la sicurezza dei pazienti;
- utilizzare le pratiche di protezione dal rischio fisico, chimico e biologico nei luoghi di lavoro;
- adottare le precauzioni per la movimentazione manuale dei carichi;
- adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo (precauzioni standard) nelle strutture ospedaliere e di comunità;
- vigilare e monitorare la situazione clinica e psicosociale dei pazienti, identificando precocemente segni di aggravamento del paziente;
- attivare gli interventi necessari per gestire le situazioni acute e/o critiche;
- individuare i fattori scatenanti la riacutizzazione nei pazienti cronici;
- attivare e gestire una relazione di aiuto e terapeutica con l'utente, la sua famiglia e le persone significative;
- gestire i processi assistenziali nel rispetto delle differenze culturali, etniche, generazionali e di genere;
- sostenere, in collaborazione con l'équipe, l'assistito e la famiglia nella fase terminale e nel lutto;
- attivare reti di assistenza informali per sostenere l'utente e la famiglia in progetti di cura a lungo termine;
- gestire e sostenere il paziente e la famiglia anche nella cura domiciliare e in continuità ospedale-territorio;
- attivare e sostenere percorsi trasversali di ricerca e di Evidence Based Practice (EBP).
In relazione a tali obiettivi specifici di formazione, l'attività formativa, prevalentemente organizzata in Insegnamenti specifici, garantisce una visione unitaria e, nel contempo, interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi con l'approfondimento, altresì, di conoscenze derivanti dagli ambiti disciplinari caratterizzanti, anche quelli più specificamente professionalizzanti e dagli ambiti disciplinari affini ed integrativi. Ai sensi del D.M. 19 febbraio 2009, ciascun insegnamento attivato prevede un congruo numero intero di crediti formativi, al fine di evitare una parcellizzazione delle informazioni trasmesse agli studenti. Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, seminari, gruppi di lavoro e discussione su tematiche pertinenti e su simulazioni atti a perseguire gli obiettivi del percorso formativo. Il processo d'insegnamento si avvarrà di moderni strumenti didattici. All'attività didattica tradizionale si affianca l'attività di tirocinio guidato presso servizi sanitari specialistici pubblici ed altre strutture di rilievo scientifico e di valenza per il soddisfacimento degli obiettivi formativi, situati in Italia o all'estero e legati da specifiche convenzioni. Tale training consente una progressiva assunzione di responsabilità e di autonomia professionale, nell'ambito delle quali gli studenti di Infermieristica acquisiscono la capacità di valutare le diverse problematiche legate all'assistenza in ambito infermieristico, a pianificare la corretta assistenza infermieristica, ad integrarsi in un lavoro di gruppo cooperando con le diverse figure coinvolte in ambito assistenziale nei diversi contesti della sanità pubblica ed assistenziale.
Le attività di laboratorio e di tirocinio vengono svolte con la supervisione e la guida di tutor professionali appositamente designati sulla base di abilità comunicative di rilievo, adeguatamente formati per tale funzione. Le attività di Laboratorio e di tirocinio sono coordinate da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per i profili della specifica classe.
Il piano di studi prevede un massimo di 20 esami e/o di valutazioni finali di profitto, organizzati come prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati. La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame, articolate oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza di prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite.
Relativamente alle prove scritte, gli strumenti utilizzati sono: (1) test a risposta multipla o risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; (2) redazione di elaborati scritti su temi assegnati ed analisi delle attività e di elaborati relativi alla prova finale ed anche a commento delle esercitazioni svolte.
Il regolamento didattico del Corso di Laurea definisce, nel rispetto dei limiti normativi, che la quota dell'impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale non sarà inferiore ad almeno il 50% delle trenta ore previste per ciascun CFU.
Il percorso formativo è strutturato, monitorato, validato ed ottimizzato in continuum, al fine di far acquisire competenze, conoscenze ed abilità previste nel profilo curriculare statuito dalla normativa vigente e negli obiettivi specifici del Corso. Tali specifici obiettivi formativi risultano sostenuti da un corpo docente consapevole della necessità di utilizzare tutti gli strumenti istituzionali attivati dagli organismi competenti (NVF e NVA), ai fini dell'accreditamento della qualità della didattica. Tramite tali strumenti risulta possibile misurare il miglioramento della performance didattica in tutte le diverse fasi che concorrono al conseguimento della laurea di primo livello, in termini di percorso formativo, di esami, di valutazione della qualità percepita dai discenti, di acquisizione delle competenze professionali che rientrano negli obiettivi specifici del percorso formativo stesso.