Sbocchi lavorativi

Profilo: Funzionario nel settore dell’industria culturale e in quello dei beni e consumi culturali
Funzioni: Le funzioni che il CdS triennale prende a riferimento sono riconducibili ad alcune specifiche competenze da svolgere in autonomia o in collaborazione (giornali, editoria, cinema, teatro, radio, televisione, nuovi media). E in particolare: i profili di base per analizzare i sistemi della comunicazione applicando le conoscenze delle principali tecniche di ricerca sociale e analisi dei dati; la capacità di declinare i processi comunicativi in ambito psicologico, semiotico-linguistico, etno-antropologico; le conoscenze necessarie per operare nel campo delle tecnologie sia tradizionali sia di nuova generazione, con particolare riferimento alla multimedialità. Pertanto, i contesti professionali dei laureati nel CdS triennale sono riconducibili ad agenzie di comunicazione, di pubblicità, a società di rilevazione dati, a istituti di ricerca, ad organizzazioni per la produzione di contenuti e servizi per i diversi ambiti mediali.

Competenze: Le competenze associate alle funzioni della figura professionale del laureato triennale consistono: nella gestione delle attività di pubbliche relazioni; nella progettazione di una ricerca e dei relativi strumenti di rilevazione dei dati; nella capacità di gestione , coordinamento e supervisione della fase di rilevazione; nella collaborazione alla realizzazione di contenuti e servizi destinati a canali on e off line.
Sbocchi professionali: Gli sbocchi professionali corrispondenti ai profili della classificazione Istat sono i seguenti:

Tecnico del web marketing;
Addetto alle relazioni pubbliche, public relations executive; Intervistatori e rilevatori professionali;
Supervisore di call center, supervisore di help desk, tecnico della gestione dei servizi nei call center.

Altri sbocchi professionali , non previsti dalla classificazione Istat, sono i seguenti: Assistente di produzioni radiofoniche, televisive e audiovisive;
Collaboratore alla progettazione di sistemi informativi multimediali on-line;
Collaboratore alla redazione di testi radiofonici, televisivi, di fiction, per audiovisivi, cinema, web, informazione stampata e on-line.


Consapevole che l’ambito dell’industria culturale è soggetto a continui mutamenti, nel corso dell’ultimo triennio il Corso di Studio (CdS) in Comunicazione, Tecnologie e Culture Digitali (l-20) ha monitorato regolarmente l’andamento del mercato del lavoro e la conseguente domanda di formazione.
Il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale (CoRiS) della Sapienza, Università di Roma, ha organizzato incontri periodici con professionisti provenienti da imprese e vari enti pubblici e privati, coinvolgendo quindi rappresentanti delle professioni e associazioni di settore per avere le loro opinioni e valutazioni sui piani di studio.
Il 19/11/2015 è stato organizzato un primo incontro dal titolo: “CON-COMUNICARE. Relazioni pubbliche, relazioni istituzionali e comunicatori: proposta di un tavolo comune”. A questa occasione hanno partecipato professionisti di vari settori e rappresentanti di associazioni di categoria, per un utile momento di confronto e dibattito.
Il secondo incontro, svolto il primo aprile 2016, ha visto una vera e propria consultazione con le parti sociali che, a distanza di 8 anni dalla prima consultazione, ha avuto l’obiettivo di controllare la validità delle premesse che hanno portato alla dichiarazione del carattere del CdS nei suoi aspetti culturali e professionalizzanti. All’incontro hanno partecipato rappresentanti delle organizzazioni pubbliche, private, non profit più importanti, con le quali il CdS intrattiene continui rapporti: Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FeRPI); Associazione italiana delle Agenzie di Relazioni Pubbliche (Assorel); Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet); Forum del terzo settore; Istituto per lo Sviluppo della Formazione professionale dei Lavoratori (ISFOL); Istituto di Ricerca sulla Crescita economica Sostenibile (CNR); Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI); Ordine dei Giornalisti (OdG); RAI; Mediaset; Autorità di Garanzia per le Comunicazioni (AgCom), Agenzia per l'Italia Digitale (AGID).
Alla luce della mappa delle professioni di riferimento, l'obiettivo della consultazione è stato quello di esaminare i fabbisogni richiesti dagli ambiti lavorativi in cui si inscrivono in prevalenza i laureati del CdS in Comunicazione, Tecnologie e culture digitali (L-20); la consultazione è risultata utile per individuare punti di forza e aspetti da migliorare nella definizione delle competenze legate ai vari profili professionali.
IL terzo incontro, svolto il 28/02/2018, è consistito in un workshop con gli stakeholders nell’ambito delle attività del Progetto europeo di Partenariato strategico Codes - Communication, Cultural Diversity and Solidarity; l’incontro ha occupato un’intera giornata che il Dipartimento ha dedicato al tema Media and Diversity dal titolo “Media, organizzazioni e università di fronte al problema della diversità“. Hanno partecipato stakeholders del terzo settore, in particolare i rappresentanti delle seguenti organizzazioni: ARCI Nazionale; Lega Arcobaleno; RAI; Forum Nazionale Terzo Settore; CSVnet; Piuculture; il giornale dell’intercultura a Roma; Gnoti Lab – Brand Journalism; Agenzia delle Entrate – Communication; Comunicare il sociale; COSPE ONLUS; Radio Articolo 1; Roma Sette - Supplemento Avvenire; Università LILLE2 (Francia). Il brainstorming, condotto da Gaia Peruzzi, Responsabile Sapienza per il progetto Codes, si è focalizzato sulle competenze comunicative dei professionisti che operano nelle attuali società multiculturali (Report del meeting disponibile al link www.coris.uniroma1.it/stakeholders).
Nel mese di aprile 2018 sono state condotte diverse interviste (via mail e attraverso registrazione video) a esponenti del mondo della comunicazione, in particolare rappresentanti di organizzazioni pubbliche e private quali RAI, OdG, Fondazione Murialdi, AgCom.
In generale, in tutti gli incontri, sia in quelli più datati sia in quelli più recenti, si è registrato un giudizio complessivamente positivo dell'offerta formativa del CdS. In particolare, gli esponenti del mondo del lavoro interpellati hanno apprezzato il fatto che gli aspetti teorici e metodologici sono sufficientemente valorizzati dall’offerta formativa: è emerso il riconoscimento dell'utilità della conoscenza teorica che poi, tuttavia, deve essere declinata in esercitazioni e attività pratiche. Gli interlocutori hanno sollecitato, rendendosi disponibili, un maggior coinvolgimento dei professionisti della comunicazione nei corsi di lezioni.
E’ stato inoltre ricordato che la figura del comunicatore, in tutte le sue espressioni, e nello specifico in quella del giornalista, sia in costante e rapido mutamento, soprattutto per lo sviluppo delle tecnologie digitali. A tal riguardo è stata sottolineata l'importanza che i laureati del CdS possiedano conoscenze approfondite non solo delle pratiche e le caratteristiche del mondo e degli strumenti digitali, ma ancor prima dei fenomeni sociali e culturali che caratterizzano le nostre società. Tali conoscenze sono considerate indispensabili al fine di comprendere e gestire il mutamento, ed elaborare strategie di comunicazione innovative, di alta qualità, adeguate ai bisogni delle organizzazioni e dei pubblici.
In ultima analisi, nelle ultime interviste gli interlocutori affermano che il CdS appare costruito con grande equilibrio tra parti teoriche, parti storiche e attenzione alle nuove frontiere della comunicazione. Si richiede anche una maggiore attenzione al profilo etico, e non solo strettamente giuridico, della comunicazione. Da alcune interviste emerge anche la necessità di mantenere alto il livello di conoscenze metodologiche relative alla gestione ed elaborazione di matrici di dati.
Nelle consultazioni realizzate nel mese di aprile 2018 sono emersi come punti di forza del percorso formativo l’attenzione alla dimensione dell’analisi cosiddetta qualitativa, cioè delle ricerche non standardizzate, che invece a livello internazionale appaiono penalizzate. Si rimarca l’importanza di incrementare il ricorso ai mixed methods, e si mostra apprezzamento per l’equilibrio che l’offerta formativa del CdS propone tra discipline sociologiche e non.
Le conoscenze e competenze che sono emerse come cruciali per un proficuo inserimento nel mondo del lavoro riguardano: un'ottima padronanza della lingua italiana scritta e parlata; un livello di conoscenza delle lingue straniere medio alto (prima di tutto l'inglese); lo studio accurato del diritto comunitario con particolare attenzione agli aspetti internazionali, che già sono ampiamente presenti nella nostra offerta formativa; il diritto costituzionale (fondamentale per un giornalista); gli aspetti inerenti la privacy e la tutela dei dati personali, la tutela dei diritti fondamentali della persona in internet, tutti aspetti già affrontati nei nostri corsi di lezione; gli aspetti economici peculiari del mercato della comunicazione che presenta dinamiche distintive rispetto ad altri mercati.
Gli stakeholders hanno inoltre suggerito di continuare a incoraggiare attività extracurriculari come stage e tirocini formativi; e di fornire agli studenti la capacità di padroneggiare gli strumenti informatici maggiormente utilizzati nelle aziende (tra i quali anche power point, excel e altri softwares) e nell’ambito dei social media (Photoshop e software di montaggio video e audio).

Alla luce di quanto emerso si ritiene che il progetto del corso di studio in Comunicazione, Tecnologie e culture digitali (L-20) sia adeguatamente strutturato al proprio interno.
Gli stakeholders hanno inoltre ritenuto che le funzioni e le competenze che caratterizzano le figure professionali di riferimento sono descritte in modo adeguato e costituiscono quindi una base chiara per definire i risultati di apprendimento attesi. Essi giudicano che i risultati di apprendimento specifici e generici previsti dall'ordinamento siano coerenti con le esigenze professionali cui si sforzano di adeguarsi, per quanto lo permetta un mercato del lavoro in continua evoluzione. Gli stakeholders intervistati ad aprile 2018 ritengono quindi che le professionalità indicate dal CdS siano quelle attualmente più cercate dal mercato e che il CdS formi figure professionali con le giuste competenze di cui c’è sempre più bisogno.
In generale, le consultazioni si sono rilevati fondamentali per raccogliere opinioni dal mondo del lavoro, soprattutto in un contesto in continua evoluzione. Esse hanno permesso di aggiornare le informazioni sulle funzioni e sulle competenze attese, soprattutto nell’ambito dei processi culturali, delle scienze sociali e delle tecnologie digitali.
Tuttavia, considerata la velocità dell’evoluzione delle professionalità richieste nell’ambito della comunicazione, in particolare, nei settori contigui al digitale, il CdS, di concerto con gli altri CdS del Dipartimento CoRiS, ritenendo necessaria un’attività di consultazione ancora più frequente e uno studio costante dei contesti locali, nazionali e internazionali, si è dotato di un Comitato di indirizzo rappresentativo delle principali parti interessate e coerente con i profili culturali in uscita. Il Comitato d’Indirizzo è stato ufficialmente costituito in occasione del Consiglio di Dipartimento del 21 dicembre 2017.

Infine, l’attualità dei profili professionali previsti per i laureati del CdS è stata controllata anche sulla base di studi di settore reperibili on line a livello nazionale, quali quelli condotti da ISFOL (http://professionioccupazione.isfol.it ) e il Progetto Excelsior 2017 di UNIONCAMERE (http://excelsior.unioncamere.net/); ed a livello internazionale sulla base dell’indagine della EU “Skill needs in Europe: Focus on 2020” (http://www.cedefop.europa.eu/en/publications-and-resources/publications/... ). A livello nazionale, si è potuto constatare che tra le professioni più rappresentative richieste dalle imprese, anche in ambito culturale, rientrano alcune delle professioni cui il CdS prepara, tra cui: tecnici del marketing, tecnici esperti nelle applicazioni e tecnici delle pubbliche relazioni (tra le professioni tecniche); addetti all'accoglienza e all'informazione nelle imprese e negli enti pubblici (tra le professioni esecutive del lavoro di ufficio); creatori artistici a fini commerciali e giornalisti (tra le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione).
A livello internazionale, seppure aggregati in macro-categorie, si registra, sin dal 2008, una notevole richiesta di competenze da Professionals e da Technicians and associate professionals (classificazione ISCO 2 e 3) di medio-alto livello, tra le quali rientrano quelle pertinenti al CdS in oggetto. Tali competenze sono state progettate come base utile all’accesso alle lauree magistrali che preparano professionalità nel campo dell'industria culturale e della comunicazione digitale, dell'educazione digitale e della ricerca applicata ai media.

COMITATO DI PROGRAMMAZIONE E INDIRIZZO

Il rafforzamento dell’occupabilità e della crescita personale e professionale dei laureati nel corso della loro carriera è un tema centrale del Processo di Bologna; per il perseguimento di questo obiettivo le European Standards and Guidelines for Quality Assurance in the European Higher Education Area (ESG) raccomandano che “le istituzioni adottino meccanismi formali per l’approvazione, la revisione periodica ed il monitoraggio dei loro corsi di studio e dei titoli rilasciati” tenendo conto del “feedback regolare da parte dei datori di lavoro, dei rappresentanti del mondo del lavoro e di altre organizzazioni di rilievo”.
In questo quadro, la Sapienza Università di Roma incoraggia i singoli Corsi di Studio a predisporre con la necessaria regolarità, e nelle modalità che si riterranno più consone, attività di consultazione delle parti interessate in merito al riesame della propria offerta formativa e alle nuove proposte a essa inerenti.

 

Il Comitato di indirizzo del CoRiS

Il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale ha strutturato il Comitato d’Indirizzo dei propri Corsi di Studio come una struttura flessibile, composta di esponenti del mondo del lavoro scelti in quanto ideale espressione del diretto collegamento tra il piano strategico della didattica erogata e le figure professionali formate.
Compito del Comitato d’indirizzo è discutere, in incontri ad hoc da svolgersi in presenza o in modalità telematica, il percorso di aggiornamento e revisione degli ordinamenti didattici, in relazione all’evoluzione del mondo delle professioni.

 

La struttura che segue riflette un’ideale continuità di temi e destini professionali riguardanti:

  • la Laurea Triennale in Comunicazione, tecnologie e culture digitali e la Laurea Magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo;
  • la Laurea Triennale in Comunicazione pubblica e d’impresa e la Laurea Magistrale in Organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa.

 

Composizione del Comitato di indirizzo

Angelo Baiocchi
Presidente Publicis Media

Patrizia Bertoni
Segreteria FQTS - Forum del terzo settore

Roberto Calari
Presidente CulTurMedia. Cultura Turismo Comunicazione Legacoop

Angela Creta
Area Comunicazione Agenzia per l'Italia Digitale

Nino Esposito
Direttore Associazione delle Camere di Commercio Italiane all'Estero

Maura Gallotti
Direttore Risorse Umane presso Moleskine

Marco Laudonio
Supporto Capo Dip DAG per le attività di comunicazione istituzionale - MEF

Rossella Lehnus
Director at Deloitte Financial Advisory

Giovanna Maggioni
Direttore Generale - UPA - Utenti Pubblicità associati

Giuseppe Mayer
Chief Digital Officer Armando Testa

Virginia Patriarca
Project manager Pomilio Blumm

Annalaura Ruffolo
Project Manager presso Cultur-e | Digital Media

Eduardo Salierno
Head of Strategic Planning Alpahomega / Metaphora

Giorgio Tagliacarne
Responsabile Marketing Strategico Q8 Petroli Italia