Obiettivi formativi

Il Corso di laurea triennale in Cooperazione internazionale e sviluppo prepara laureati dotati di un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici nell'area della cooperazione e dello sviluppo, al fine di acquisire le competenze indispensabili ad analizzare criticamente le dinamiche di cambiamento del contesto internazionale e delle nuove relazioni e approcci aventi come ambito di attenzione i paesi in via di sviluppo. Il curriculum offre la formazione di base per la figura professionale dell’ "esperto di cooperazione internazionale", prevista nell'ambito delle organizzazioni internazionali, della agenzie dell’ONU, degli enti pubblici di ambito nazionale e locale, di organizzazioni del terzo settore. Tale formazione costituisce inoltre la base per accedere alle Lauree magistrali che preparano questo profilo professionale.
I laureati in Cooperazione internazionale e sviluppo, in particolare, devono dimostrare di possedere:
- conoscenze di base dei profili disciplinari storico-culturali, politologici e antropologici necessari a una giusta comprensione dei processi che regolano la cooperazione e lo sviluppo. Tali competenze sono acquisite con specificità prioritaria attraverso i moduli di insegnamento nell’ambito della storia contemporanea e della modernizzazione (M-STO/04; M-STO/02), della scienza politica (SPS/04) e della storia del pensiero e delle dottrine politiche (SPS/02), delle discipline demo-etno-antropologiche (M-DEA/01);
- fondamenti disciplinari indispensabili alla comprensione del funzionamento delle organizzazioni pubbliche a livello nazionale e internazionale. Tali competenze sono acquisite con specificità prioritaria attraverso i moduli di insegnamento nell’ambito del diritto pubblico e comparato (IUS/09; IUS/21) e del diritto internazionale (IUS/13);
- elementi di conoscenza di base delle istituzioni dell’economia e dei processi dell’economia dello sviluppo (SECS-P/01);
- conoscenza di due lingue straniere, inglese obbligatorio e una seconda lingua veicolare a scelta, particolarmente diffuse nelle aree dei PVS (L-LIN/12; L-LIN/08; L-LIN/05);
- conoscenza più specialistica degli strumenti e dei contesti geo-politici della cooperazione internazionale, che si esplicano in insegnamenti afferenti all’ambito della geografia politico-economica (M-GGR/02) e della storia delle relazioni internazionali (SPS/06).

Progressione nel curriculum

Nel primo anno, gli studenti acquisiscono le competenze di base rispetto alle discipline di base delle scienze sociali ed economiche, con un taglio il più possibile interdisciplinare e finalizzato a un consolidamento del patrimonio teorico-culturale.

Nel secondo anno, si passa ad approfondire la conoscenza degli attori principali che si muovono nel contesto internazionale, sia sul piano giuridico, che su quello storico-politico. i modelli teorici rispetto ai media di massa e interattivi; il metodo di ricerca e l'analisi statistica dei dati. Inoltre si analizzano tematiche relative all’economia e gestione delle imprese e alla sociologia del lavoro e dell’organizzazione.

Nel terzo anno il corso assume una connotazione più specifica rivolta alla costruzione del profilo dell’esperto di cooperazione, mediante l’erogazione di insegnamenti inerenti gli strumenti, pratico-applicativi, legati al mondo della cooperazione internazionale.
La quota di impegno relativa allo studio individuale è definita dal Regolamento didattico del corso di studio.

Il laureato deve essere in grado di sviluppare ricerche autonome e formulare giudizi critici che, anche grazie alla conoscenza multidisciplinare maturata, tengano in considerazione la complessità della realtà di riferimento. Il raggiungimento di detti risultati sarà facilitato dalla possibilità offerta agli studenti di partecipare ai Corsi multidisciplinari e ai numerosi appuntamenti di approfondimento critico (convegni, seminari, ecc.) organizzati nell'ambito del Corso di laurea, anche con la collaborazione degli stessi studenti. Tali corsi saranno soggetti a verifica delle conoscenze acquisite sia in forma scritta che orale da parte dei docenti.

A conclusione del corso, il laureato dovrà avere acquisito le abilità linguistiche e di comunicazione necessarie a trasmettere in maniera chiara e sintetica non soltanto le informazioni rilevanti, ma anche le strategie progettuali elaborate. Per favorire la capacità di esprimere detta abilità in contesti internazionali, il laureato dovrà essere in grado di utilizzare, in forma scritta ed orale, almeno due lingue dell'Unione Europea, oltre all'italiano. Inoltre, la possibilità di effettuare lo stage obbligatorio presso enti a vocazione internazionale costituirà un momento importante nel consolidamento delle suddette abilità. La verifica delle suddette competenze sarà fatta attraverso la valutazione delle tesine scritte nonché la presentazione orale, anche attraverso power point dei lavori effettuati oltre alle ordinarie prove delle singole materie previste dal corso di studio.

Sempre al termine del percorso formativo, il laureato sarà in grado sia di intraprendere studi specialistici nell'ambito dei Corsi magistrali sia di realizzare la propria vocazione professionale coerentemente con le scelte formative effettuate nell'ultimo anno di Corso. Infatti, le profonde conoscenze di base multidisciplinari acquisite, accompagnate dalla padronanza delle metodologie di approfondimento critico, consentiranno al laureato di interagire validamente in una pluralità di contesti differenti. La verifica di dette competenze avverrà attraverso i normali esami di profitto.