Obiettivi formativi

Gli obiettivi di questo corso di laurea mirano a fornire solide basi alla formazione chimica nelle discipline fondamentali della Chimica Analitica, Chimica Fisica, Chimica Generale-Inorganica e Chimica Organica, mentre contenuti più professionalizzanti potranno essere acquisiti con la Laurea Magistrale. Il laureato triennale può anche tentare un inserimento nel mondo del lavoro. L'offerta lavorativa è però limitata qualitativamente e statisticamente per questo profilo di laureato, come rilevano vari indicatori (AlmaLaurea, Federchimica), e pertanto la continuazione con il livello di formazione superiore è quasi automatico nella maggior parte dei casi.
La Laurea sarà conferita a studenti che avranno acquisito 180 crediti formativi (CFU). Nel Corso sono presenti insegnamenti di tipo teorico, esercitazioni numeriche o di laboratorio. Ogni insegnamento ha un numero di CFU adeguato alle richieste conoscitive e all'impegno temporale previsto. Per quanto riguarda la definizione della quota tempo riservata allo studio individuale si rimanda al regolamento didattico del corso di studio.
Questo corso di laurea non propone differenziazione interna in curricula ma da' enfasi ai contenuti di base, ed infatti ben 108 dei 180 CFU sono riservati al 'core chemistry'; di questi il 20% circa è dedicato alle attività di laboratorio, per iniziare ad addestrare gli studenti alla pratica delle operazioni fondamentali. Tale pratica è ulteriormente potenziata nel periodo finale di Tirocinio formativo (9 CFU), che prevede una permanenza di circa due mesi in un laboratorio di ricerca universitario o extra-universitario. Il tirocinio fornisce un primo assaggio di contenuti caratterizzanti e rappresenta un momento nel quale lo studente deve dimostrare autonomia d'iniziativa.
In aggiunta ai crediti del 'core chemistry', uno spazio importante è riservato alla formazione fisico-matematica (33 CFU), che fornisce solide basi al sapere in una laurea scientifica, e permette di sviluppare un approccio logico e quantitativo nello studio. L'offerta didattica è completata dai 6 CFU del corso di Biochimica, necessari per comprendere le moderne conquiste della biologia molecolare e delle biotecnologie, dai 3 CFU dell'idoneità di lingua straniera, dai 12 CFU dei corsi opzionali a libera scelta e dai 9 CFU attribuiti alla prova finale.
Lo schema proposto recepisce e potenzia le richieste formative minime espresse dallo schema dell'Eurobachelor. Il rinnovamento e la rielaborazione della struttura del corso traggono la loro motivazione da vari elementi.
- I dati statistici forniti da AlmaLaurea indicano che il periodo medio per conseguire la Laurea Triennale è dell'ordine di 4.8 anni, per la Facolta' di SMFN in tutta Italia.
- I dati di AlmaLaurea mostrano come almeno l'89% degli studenti intenda proseguire con gli studi, e l'uscita nel mondo del lavoro di laureati triennali sia numericamente marginale.
- Questi dati sono confermati da analisi statistiche del flusso di laureati effettuate nella sede di Roma 'La Sapienza' dai CAD di Chimica e di Chimica Industriale, che hanno confermato un periodo medio intorno ai 5 anni per conseguire la Laurea Triennale, e una tendenza del 95% alla continuazione degli studi dopo il triennio.
- I dati statistici presentati nel corso della Tavola Rotonda 'La formazione dei Laureati: attese e prospettive del mondo del lavoro', tenuta il 4/4/2008 a Roma. Il Centro Ricerche dell'Unione Industriali ha rivelato che le imprese giudicano 'acerbo' il laureato triennale, lo trovano carente nei saperi di base, e non apprezzano il tentativo di 'professionalizzarlo' in tempi così brevi. Le imprese chiedono piuttosto all'Universita' di fortificare il laureato nei saperi di base, perchè alla professionalizzazione penserà poi il mondo del lavoro in modo più mirato.
Si può quindi evincere che molte delle aspettative sottese dalla riforma universitaria secondo il D.M. 509 siano fallite: la speranza di rendere più breve il cammino di laurea è sconfessata dai fatti; l'aspettativa di inserire laureati triennali nel mondo del lavoro è illusoria; gli studenti non apprezzano la 'laurea breve'. Inoltre, la scelta locale di organizzare la didattica su trimestri, con un numero elevato d'esami (33 o più) solo formalmente più brevi, ha ulteriormente penalizzato gli studenti. Infatti, nonostante il numero di immatricolati sia notevole (390 a Chimica, nell'A.A. 2007-2008), si manifesta in genere un elevato tasso di abbandoni fra il I e il II anno; gli studenti pertanto chiedono il ritorno al sistema semestrale, che dovrebbe consentire ritmi didattici meno frenetici.
Di tutti questi dati e critiche si è fatto tesoro nel ridisegnare il presente Corso di Laurea. Infatti: si ritorna ai semestri, si riduce il numero degli esami a 19, si abolisce l'offerta dei 7 curricula pseudo-professionalizzanti, e si propone un percorso unico che privilegia l'offerta formativa di base nel 'core chemistry'. Inoltre, si pone attenzione a non sovraccaricare gli studenti con le lezioni frontali, e si riserva spazio allo studio personale a casa o nel Dipartimento di Chimica con la possibilità di interagire con i docenti ed i tutori. E' auspicabile che tutto ciò possa consentire agli studenti di studiare ed apprendere i concetti impartiti in modo più efficiente, e permettere ad un maggior numero di loro di completare il percorso nei tempi stabiliti, riducendo il fenomeno degli abbandoni.