Obiettivi formativi

Il corso si innesta sulla precedente, lusinghiera esperienza dell'omonimo corso attivato ex DM 509/99 e di quello in "Previdenza e sicurezza sociale", ripercorrendone l'itinerario formativo, favorevolmente giudicati sia dai giovani (come testimoniano soprattutto gli immatricolati provenienti da lauree triennali 'trasversali' rispetto al percorso formativo in Economia Politica) sia dal mercato del lavoro.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il corso di laurea magistrale in Economia politica forma specialisti con conoscenze avanzate per l'analisi dei meccanismi economici e istituzionali dei mercati e delle organizzazioni economiche private e pubbliche, al fine di definirne le scelte e prevederne i comportamenti micro e macroeconomici degli individui e delle istituzioni. La formazione deve permettere al laureato di inserirsi validamente nel campo della ricerca e dell'analisi della realtà economica, quale consulente economico nelle carriere manageriali in imprese private ed in enti pubblici.
Il percorso formativo, che potrà essere articolato in curricula, prevede comunque un primo periodo di formazione comune, incentrato sul consolidamento ed approfondimento delle competenze disciplinari di Economia Politica e di Politica economica acquisite nei corsi di laurea triennali, sul quale si innestano approfondimenti di più elevata specializzazione nei diversi campi degli studi economici, con il necessario supporto delle metodologie quantitative e la complementazione con apporti delle discipline giuridiche, economico-aziendali e sociologiche.
Il corso di laurea magistrale in Economia politica si propone di fornire una solida conoscenza degli schemi di analisi economica sostenuta da un'appropriata competenza nell'utilizzo di strumenti di analisi quantitativa. Esso è diretto alla formazione di una figura del ricercatore economico che, in possesso anche di adeguate conoscenze in campo giuridico/istituzionale, economico/aziendale, matematico/statistico, sia in grado di affrontare, ad un livello tecnico-professionale di livello elevato, compiti:
° di individuazione e analisi degli aspetti economici rilevanti per le scelte operative;
° di progettazione e sviluppo degli studi di mercato e della situazione macroeconomica;
° di elaborazione e gestione delle strategie di impresa, in particolare nel settore finanziario, e delle decisioni pubbliche nei diversi campi di intervento, ivi inclusi quelli della previdenza e sicurezza sociale;
° di innovazione e sviluppo degli strumenti dell'analisi economica;
° di coordinamento di gruppi di lavoro, anche interdisciplinari, per valutare gli effetti delle politiche economiche sull'evoluzione di specifici settori produttivi;
° di organizzazione e gestione di gruppi di lavoro per la predisposizione di scenari macroeconomici e settoriali necessari alle decisioni economiche delle istituzioni pubbliche e delle imprese private, in contesti nazionali e sopranazionali;
° di valutazione della rispondenza dei comportamenti dei destinatari degli interventi e conseguentemente orientarne obiettivamente le scelte.
La formazione può prevedere, oltre la frequenza dei corsi, attività di tirocinio presso amministrazioni pubbliche, imprese private e organismi internazionali; sono anche strutturalmente previsti, nel percorso di studio, seminari e laboratori. L'attività laboratoriale può venire estesa per offrire allo studente l'opportunità di integrare a livello applicativo le conoscenze acquisite da insegnamenti disciplinarmente differenti (matematica e teoria economia, statistica e economia applicata, economia finanziaria e finanza quantitativa, diritto ed economia), a supporto anche dell'attività di ricerca finalizzata alla preparazione della tesi di laurea; in relazione a tale possibilità è stato previsto un intervallo di CFU anche per la prova finale.

I laureati magistrali hanno la capacità di integrare le proprie competenze con l'evolversi delle conoscenze nel campo della propria preparazione. Sono perciò in grado di formulare giudizi autonomi, anche in assenza di un quadro informativo esauriente, su meccanismi e funzionamenti della realtà economico-politica di loro competenza, non rinunciando a riflettere sui temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi. A ciò si perviene anche mediante lo sviluppo di processi induttivi, volti a verificare l'estendibilità di soluzioni adottate a determinate e delimitate scale, e
dunque il loro grado di generalizzabilità.
La valutazione della capacità dello studente di esprimere giudizi in modo autonomo è condotta tramite la stesura di elaborati personali, sia nell'ambito dei singoli moduli che, in particolare, nella prova finale.

I laureati magistrali in Economia politica sanno comunicare a interlocutori specialisti e non specialisti le proprie conoscenze, le conclusioni alle quali sono pervenuti nell'esame dei problemi di loro competenza e le argomentazioni che li hanno condotti a determinate conclusioni.
L'utilizzo di lavori di gruppo e la discussione guidata cu casi di studio permettono allo studente di affinare le abilità comunicative. La valutazione complessiva delle abilità raggiunte è prevista nella prova finale.

I laureati magistrali devono aver sviluppato capacità di apprendimento che consentono loro di migliorare la propria formazione in modo ampiamente auto-gestito e autonomo e quindi di essere in grado di accedere a livelli di formazione superiore, rappresentati tipicamente dai dottorati di ricerca, nazionali ed esteri, in economia politica, economia finanziaria, politica economica e sociale.
Tali capacità sono sviluppate con gli strumenti didattici tradizionali, con attività di laboratorio, svolte singolarmente e in gruppo.