Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI
Obiettivo del Corso di Laurea Magistrale Interateneo in Architettura del Paesaggio è offrire agli studenti un percorso formativo completo, attuale e ben orientato all'acquisizione di conoscenze, strumenti e metodologie necessari per lo svolgimento della Professione di Paesaggista, così come definita dalla legislazione italiana e in una proiezione sull'attuale mercato, anche internazionale, del lavoro. Un'integrazione tra conoscenze e competenze nel campo della progettazione e gestione del paesaggio alle diverse scale, l'acquisizione di capacità di collaborazione con altre figure professionali dei settori dell'architettura, dell'ingegneria e delle scienze naturali, agronomiche e forestali, di altre scienze sociali e umanistiche, in un adeguamento costante tra capacità e competenze consolidate e continuo adeguamento di queste alle trasformazioni fisiche e sociali sempre più impellenti e non dilazionabili.
L'ampiezza di tali compiti richiede un ampliamento delle basi conoscitive verso discipline vicine che sempre di più entrano in contatto con l'ambito del progetto di paesaggio, trasformando lo specifico del Paesaggista in una direzione sempre più olistica.

In questo senso gli obiettivi specifici, nell'ambito degli obiettivi qualificanti la classe LM-3, intendono rispondere all'orientamento delineato nei documenti e nelle raccomandazioni di diversi organismi nazionali e internazionali che si ritengono fondamentali come riferimenti di questo documento e in generale dell'organizzazione del percorso di studio.
Tale volontà corrisponde anche alla necessità di un accreditamento del corso di studi a livello internazionale, attraverso i processi previsti dagli organismi internazionali, in particolare IFLA Europe. Tale accreditamento equivale a tutti gli effetti ai riconoscimenti della Comunità Europea previsti per lauree magistrali in altre classi.

In particolare il percorso di studi delineato ha assunto come riferimenti:
1. le raccomandazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000) (L. n.14/9.01.2006) riguardanti la formazione di specialisti nel settore della conoscenza e dell'intervento sui paesaggi e l'attivazione di insegnamenti universitari che trattino dei valori connessi con il paesaggio e delle questioni riguardanti la sua salvaguardia, gestione e pianificazione e progettazione (artt. 6 B, 8) e del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici (D.M. 14/2004 e successive modificazioni, art. 132, comma 3 - Cooperazione tra amministrazioni pubbliche) in relazione ad attività di formazione e di educazione al fine di diffondere e accrescere la conoscenza più diffusa dei temi del paesaggio.
2. i documenti di UNISCAPE, Rete Europea per la diffusione e l'attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio, di cui Sapienza è stata tra i membri sottoscrittori dalla fondazione e in cui è attiva attraverso i proponenti;
3. le linee guida per la formazione dell'architetto de paesaggio, come espresse da IFLA Europe (International Foundation of Landscape Architect, sezione Europa) nella Dichiarazione di Bruxelles del 1989;
4. le raccomandazioni espresse da ECLAS (European Council of Landscape Architecture Schools) nell'ambito della cooperazione IFLA-ECLAS. l'Università Sapienza è da oltre quindici anni presente in ECLAS attraverso i proponenti ed è attualmente presente nel Comitato Esecutivo di ECLAS);
5. la New Landscape Declaration (LAF, Landscape Architects Foundation, Filadelfia 2016), che ridefinisce il ruolo globale dell'architetto del paesaggio, ampliando il portato della sua azione sia in una direzione di coordinamento di professioni contigue attraverso nuove alleanze”, sia in una direzione più olistica e di indirizzo umano delle società, “così da dare una forma fisica, al contempo artistica e funzionale, agli ideali di equità, sostenibilità, resilienza e democrazia”.

Gli obiettivi formativi qualificanti troveranno quindi una declinazione in obiettivi specifici integrando le competenze più specificamente progettuali - quali l'analisi, la progettazione e la gestione del paesaggio per perseguire obiettivi di qualità paesaggistica - attraverso un duplice filtro. Da un lato ponendo un'attenzione estesa a tutto il processo formativo verso un corpo di temi e sensibilità diffuse, quali la sostenibilità, la condivisione e sviluppo di obiettivi, processi e realizzazioni ai fini dell'accrescimento della consapevolezza sociale. Dall'altro attraverso l'integrazione di insegnamenti che possano ampliare il campo di conoscenze, rivolti sia alla formazione scientifica e tecnico-operativa, sia ai caratteri più appartenenti alle scienze umanistiche.

Nel rispondere agli input provenienti dai documenti citati, il raggiungimento degli obiettivi si baserà quindi sulla costruzione di interfaccia costanti tra diversi aspetti del processo progettuale, in una costante verifica delle relazioni tra le componenti tecniche, creative, comunicative e fruitive.

Rispetto ai concetti di multidisciplinarietà, in risposta alla trasversalità degli interessi che concorrono alla conoscenza del paesaggio e alla pratiche del suo progetto, al progetto di interateneo, si configurano i diversi apporti delle sedi coinvolte, valorizzando le loro specificità.
L'Ateneo Sapienza e la Facoltà di Architettura per quanto concerne i temi dell'analisi e progettazione del paesaggio alle diverse scale, della storia e del restauro del patrimonio di paesaggi, del disegno e rappresentazione, del progetto ambientale ed ecologico. Sempre da Sapienza proverranno altri contributi come quelli legati a parte delle conoscenze botaniche, della geografia e dell'estetica. L'Ateneo della Tuscia invece contribuirà con il corpo delle conoscenze legate alle scienze agronomiche e forestali.

L'attività del corso di studi sarà inoltre orientata verso una forte internazionalizzazione, sia attraverso i programmi esistenti di scambi, sia implementando il ricorso a scambi di docenza, sia predisponendo attività di workshop condivisi.

PERCORSO FORMATIVO

Si prevede che il percorso formativo, privilegiando l'integrazione delle discipline nella direzione di una formazione complessa, segua tre fasi che si sviluppano attraverso un'articolazione didattica su quattro semestri.

La prima fase, che coincide con il primo semestre di insegnamento, è caratterizzata da un processo di omogeneizzazione dei profili formativi degli studenti in entrata – spesso molto diversi fra loro - attraverso un'erogazione di insegnamenti monodisciplinari, prevalentemente teorici e tecnici, scelti su un'ampia base disciplinare. Fanno parte di questa fase insegnamenti legati alla cultura del paesaggio, anche in una declinazione teorica e filosofica, come quelli di natura tecnica e scientifica.

La seconda fase, coincidente con il secondo e il terzo semestre è prevalentemente destinata alla formazione progettuale dello studente, attraverso lo svolgimento di quattro laboratori di progettazione interdisciplinari tematizzati e di alcuni corsi monodisciplinari a integrazione ulteriore dei laboratori. I laboratori, che sono il cardine della formazione progettuale dello studente, affrontano le tematiche principali delle competenze specifiche del paesaggista, così come previsto dal quadro di competenze specifiche del paesaggista, tutte orientate dai principi di sostenibilità, di ecologicità degli interventi, di attualità della proposta culturale e progettuale, di contributo alla riqualificazione e alla prevenzione di tutte le forme del rischio, fisico e sociale: il progetto di paesaggio per le aree urbane, la conservazione e restauro del patrimonio di paesaggi, il progetto strategico e gli strumenti di piano paesistico per le aree vaste, le relazioni tra urbano ed extra-urbano.
L'articolazione in moduli dei laboratori permette un arricchimento di informazioni e pratiche utili a caratterizzare le singole esperienze progettuali, nell'ottica di un'esperienza del progetto che riesca a integrare saperi e linguaggi disciplinari diversi.

La terza fase è quella di completamento del percorso formativo attraverso lo svolgimento del progetto di tesi di laurea e di altre attività formative complementari.

Gli studenti devono dimostrare capacità, anche attraverso la sperimentazione progettuale, di integrare le conoscenze e gestire la complessità dei problemi riguardanti la progettazione del paesaggio per elaborare soluzioni originali e specifiche e di formulare giudizi in merito al valore e alla vulnerabilità del paesaggio sulla base delle informazioni disponibili, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze.
Gli studenti dovranno essere in grado di:
- impostare in modo autonomo l'analisi del paesaggio a diverse scale spazio-temporali;
- formulare e risolvere i problemi proposti dimostrando un adeguato grado di autonomia rispetto alle proprie specifiche competenze professionali;
- valutare le diverse possibili soluzioni ai problemi progettuali proposti, individuando correttamente i requisiti tecnici e costruttivi che concorrono al funzionamento dell'opera da realizzare;
- valutare le ripercussioni che le trasformazioni proposte possono indurre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti territoriali, argomentando gli obiettivi e le ragioni delle scelte progettuali.

L'acquisizione delle suddette competenze è verificata costantemente attraverso gli incontri di revisione seminariale dei progetti.

Gli studenti dovranno essere in grado di comunicare i risultati delle diverse attività di analisi e di progettazione, utilizzando con competenza i diversi linguaggi delle discipline che concorrono alla conoscenza e alla progettazione del paesaggio e utilizzando strumenti adeguati per dialogare con interlocutori esperti e non esperti e per interagire con le altre competenze professionali.
Le abilità comunicative acquisite dovranno consentire allo studente di:
- utilizzare metodi e strumenti di rappresentazione e di comunicazione, grafica, visuale, verbale e scritta ricorrendo a strumenti tradizionali e innovativi, anche di natura multimediale;
- saper ascoltare e saper rispondere ai punti di vista altrui all'interno di gruppi di lavoro cui concorrono le diverse figure sociali e professionali coinvolte nei processi di analisi e di progettazione;
- saper restituire idee e proposte in modo adeguato, volto a stimolare e favorire la comprensione e la partecipazione dei cittadini (futuri utenti e/o committenti) alle scelte proposte nel progetto.

L'acquisizione delle suddette competenze è verificata periodicamente attraverso la presentazione in aula degli stati di avanzamento dei progetti.

I laureati dovranno essere in grado di:
- saper individuare le prospettive e gli obiettivi per la propria formazione continua e possedere gli strumenti per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze;
- sapersi inserire e partecipare nella vita culturale, economica e professionale;
- operare con gradi di autonomia definiti e adeguati al profilo professionale individuato;
- saper gestire e valutare la propria professionalità, sia individualmente che entro gruppi di lavoro.

L'acquisizione delle suddette competenze è verificata attraverso le prove di esame e la prova finale.