Sbocchi lavorativi

Profilo: Ingegnere delle Sicurezza e Protezione Civile
Funzioni: Il profilo professionale del laureato magistrale in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile sintetizza le competenze necessarie alla figura dell’esperto di sicurezza in grado di svolgere in modo trasversale su tutti i settori dell’ingegneria attività a favore di imprese di costruzioni, società di progettazione, società di produzione di beni e servizi, enti pubblici, impianti produttivi, ecc. e di ricoprire ruoli di responsabilità in tema di gestione della sicurezza presso stabilimenti, installazioni ed infrastrutture industriali, imprese pubbliche e private.
Inoltre, il laureato magistrale può ricoprire il ruolo di analista di sicurezza, presso studi professionali, imprese pubbliche e/o private, enti preposti al controllo e alla certificazione, per verificare la sicurezza di installazioni industriali esistenti e da realizzare, opere civili, infrastrutture territoriali e, più in generale, sistemi complessi.
Le competenze acquisite consentono, inoltre, di assumere il ruolo di responsabile in materia di sicurezza negli Organi di controllo e vigilanza della Pubblica Amministrazione, di progettista di sistemi di sicurezza, di controllo e monitoraggio di stabilimenti, aziende industriali e di servizi.
In particolare, il laureato magistrale è idoneo a ricoprire il ruolo di addetto alla verifica dei rapporti di sicurezza, alla pianificazione delle emergenze ed alla pianificazione territoriale presso la pubblica amministrazione, il ruolo di safety and security manager nel settore delle imprese pubbliche e/o private, dei cantieri, delle infrastrutture, delle attività commerciali, bancarie e assicurative, in enti pubblici e privati.
In sintesi il corso prepara alla professione di ingegnere esperto nella sicurezza di infrastrutture ed opere civili, impianti produttivi industriali e manifatturieri e, più in generale, sistemi
complessi.

Competenze: Le competenze del laureato magistrale in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile rappresentano la sintesi di contenuti formativi e capacità maturati nel percorso formativo, che in particolare integrano:
- capacità di utilizzare gli strumenti delle scienze di base sia dell’ingegneria industriale che dell'ingegneria civile e ambientale fondamentali per individuare, analizzare e proporre soluzioni a problemi complessi che riguardano la sicurezza nella progettazione, realizzazione e gestione dei sistemi complessi negli ambiti industriale e civile-ambientale, mediante un approccio interdisciplinare che rappresenta la sintesi di competenze diverse necessariamente interconnesse;
- capacità di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo, problemi complessi inerenti l’analisi di rischio e la progettazione della sicurezza sia in ambito industriale che civile-ambientale
- capacità di ideare, svolgere e interpretare simulazioni complesse su temi pertinenti l’Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile;
- capacità di valutare elaborati progettuali e condizioni logistico-operative negli impianti industriali, nei cantieri e nei luoghi di lavoro, per verificarne la rispondenza alle misure generali di sicurezza dei lavoratori, della collettività e dei beni nonché salvaguardare l’integrità di territorio e ambiente;
- capacità di utilizzare fluentemente, sia in forma scritta che orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre all'italiano, in particolare in ambito tecnico-scientifico;
Nello specifico, le competenze del laureato magistrale possono essere dettagliate in funzione delle tre scelte di completamento proposte nel percorso formativo.
La scelta di completamento “Sicurezza e protezione civile in ambito civile-ambientale” predispone alla gestione della sicurezza nelle attività di costruzione, alla protezione dell'ambiente naturale ed antropico attraverso il monitoraggio, la verifica ed il controllo degli indicatori di sicurezza e alla pianificazione e gestione delle emergenze legate ad eventi accidentali e naturali.
La scelta di completamento “Sicurezza e protezione civile in ambito industriale” è indirizzata alla gestione della sicurezza di impianti industriali e di impianti a rischio di incidente rilevante, attraverso la conoscenza delle procedure di manutenzione, della pianificazione predittiva degli interventi correttivi e degli aspetti di affidabilità e sicurezza di impianti chimici e sistemi elettrici.
La scelta di completamento “Mining & petroleum safety” è indirizzata ad operare nei settori della sicurezza petrolifera e mineraria, che richiedono l’applicazione di standard e requisiti tecnici e tecnologici finalizzati a garantire le condizioni di sicurezza durante le fasi di coltivazione e lavorazione.
L'approccio interdisciplinare e l'interesse internazionale su questi argomenti richiedono competenze specifiche per operare in vari contesti diversi ambiti sociali e lavorativi.

Sbocchi professionali: Gli sbocchi professionali compatibili con la preparazione del laureato magistrale in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile attengono tutti i settori e le attività tecniche per i quali siano richiesti progettazione, realizzazione, controllo e misura della sicurezza, sia in fase di realizzazione che in fase di utilizzo del sistema.
In particolare:
Le professioni che operano ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti in materia di progettazione, sviluppo e valutazione di sistemi integrati di sicurezza per la gestione dei processi di produzione, ivi compresi il lavoro umano, i controlli di qualità, la logistica industriale, le attività di manutenzione, l’analisi dei costi e il coordinamento delle attività produttive, dirigendo e coordinando tali attività.
Le professioni che, nell'ambito delle imprese e/o organizzazioni che operano nei settori economici delle attività estrattive, manifatturiere, della fornitura di energia elettrica e gas, dirigono e coordinano le attività di sicurezza inerenti la produzione di beni e di servizi dell’impresa o dell’organizzazione in cui operano e assicurando l’utilizzazione efficiente delle risorse a disposizione per il raggiungimento degli obiettivi produttivi prefissati.
Le professioni che conducono ricerche (geologiche, topografiche e geofisiche) per individuare cave, giacimenti minerari, di gas e di petrolio; programmano e definiscono le modalità del loro sfruttamento in sicurezza, studiano e progettano sistemi e attrezzature per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali e per la sicurezza dei processi di produzione. Sovrintendono e dirigono tali attività.
Le professioni che supportano gli specialisti nella ricerca in materia di estrazione di minerali, acqua, gas e petrolio ovvero applicano ed eseguono procedure e tecniche di sicurezza nella progettazione di sistemi e attrezzature di estrazione e di primo trattamento dei prodotti.
Le professioni che applicano procedure, regolamenti e tecnologie proprie per gestire, controllare, organizzare e garantire l'efficienza, il corretto funzionamento e la sicurezza dei processi di produzione nelle miniere e nelle cave.
Le professioni che operano ricerche nel campo della pianificazione urbana e del territorio, della progettazione, della costruzione e della manutenzione di edifici, strade, ferrovie, aeroporti, ponti e di altre costruzioni civili e industriali. Definiscono e progettano standard e procedure per garantire la funzionalità e la sicurezza delle strutture. Progettano soluzioni per prevenire, controllare o risanare gli impatti negativi dell'attività antropica sull'ambiente; conducono valutazioni di impatto ambientale di progetti ed opere dell'ingegneria civile o di altre attività; si occupano di prevenzione e risanamento dei fenomeni di dissesto idrogeologico e instabilità dei versanti.
Le professioni che, nell'ambito delle imprese o organizzazioni che operano nel settore economico delle costruzioni, classificato sotto la Sezione F della Classificazione delle attività economiche, programmano, dirigono e coordinano le attività inerenti la produzione in sicurezza di beni e di servizi dell’impresa o dell’organizzazione in cui operano e assicurano l’utilizzazione efficiente delle risorse a disposizione e il raggiungimento degli obiettivi produttivi prefissati.
Le professioni che supportano mediante valutazioni di rischio gli specialisti nella ricerca nel campo dell’ingegneria civile e nella progettazione di edifici, strade, ferrovie, aeroporti e porti e di altre opere civili, ovvero applicano ed eseguono procedure e tecniche proprie per progettare, sovrintendere alla costruzione e manutenere tali opere, per controllarne gli impianti, gli apparati e i relativi sistemi tecnici e garantirne il funzionamento e la sicurezza.
Le professioni che applicano procedure, regolamenti e tecnologie proprie per gestire, controllare organizzare e garantire l'efficienza e la sicurezza dei processi di lavorazione nei cantieri edili.
Le professioni che applicano procedure e tecniche per monitorare e ottimizzare la sicurezza dei processi di produzione, la produttività del lavoro umano e degli impianti, la logistica e i costi di esercizio.
Per l’esercizio della libera professione nel territorio nazionale è richiesto il superamento dell'Esame di Stato per l'abilitazione professionale e la successiva iscrizione all'Albo Professionale dell’Ordine degli Ingegneri dei settori civile e ambientale, industriale e dell’informazione in virtù della trasversalità della formazione del laureato magistrale in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile. Il superamento dell'Esame di Stato abilita all'esercizio della professione di ingegnere senior (sezione A dell’Albo).


Il giorno 19 marzo 2018 dalle ore 15 alle ore 18, presso la Sala degli Affreschi della Facoltà di Ingegneria Civile ed Industriale, si sono tenute le Consultazioni con le aziende e le organizzazioni rappresentative inerenti l’offerta formativa 18-19.Il verbale dell’incontro è visionabile sul sito :
http://figi.ing.uniroma1.it/home/incontri-col-mondo-del-lavoro/verbali-c...

Erano presenti in qualità di referenti aziendali:
• Umberto Petrucci per SALCEF S.R.L
• Stefania Longobardi e Andrea Di Domenico per APS
• Stefania Taraschi per KT
• Sergio D’Alberto per LFOUNDRY
• Augusto Ferraioli per Pianeta Sicurezza
• Sergio Pocini, Alessandro Altamura, Franco Del Conte, e Antonio Guerrini per TECHNIP
• Dino Poggiali per CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO
• Paolo Marini per ICAP GROUP (Confindustria)
• Veronica Fabbi per PROMETEO ENGINEERING
• Alessandra Raffone per ALMAVIVA
• Manuel Casalboni per l’ORDINE DEGLI INGEGNERI
• Raffaele Torella per RINA GROUP
• Giulia Ferrara per FSI
Erano presenti in qualità di referenti per il Progetto Facoltà ingegneria – Grandi imprese (FIGI):
• Prof. Antonio D’Andrea – Preside ICI
• Prof. Regina Lamedica (Coordinatore, delegata per i CAD in Ingegneria Elettrotecnica)
• Prof. Annunziata D’Orazio (Responsabile esecutiva Progetto FIGI, delegata per i CAD Ingegneria Clinica e Ingegneria Biomedica)

Erano presenti in qualità di Presidenti di CAD o docenti delegati:
• Prof. Massimo Pompili (Presidente CAD Ingegneria Elettrotecnica)
• Prof. Barbara Mazzarotta (Presidente CAD di Ingegneria Chimica e dei Materiali)
• Prof. Alessandra Polettini (Presidente CAD Ingegneria Ambiente e Territorio)
• Prof. Francesco Napolitano (Delegato CAD Ingegneria Ambiente e Territorio)
• Prof. Raffaella Pomi (Delegato CAD Ingegneria Ambiente e Territorio)
• Prof. Giovanni Broggiato (Delegato CAD Ingegneria Meccanica)
• Prof. Francesca Campana (Delegato CAD Ingegneria Meccanica)
• Prof. Susanna Laurenzi (Delegata CAD Ingegneria Aerospaziale)
• Prof. Zaccaria Del Prete (Presidente CAD Ingegneria Clinica e Ingegneria Biomedica)
• Prof. Mara Lombardi (Presidente CAD Ingegneria Sicurezza)
• Prof. Gabriele Malavasi (Delegato CAD Ingegneria dei Trasporti e Logistica)
• Prof. Giuseppe Loprencipe (Delegato CAD Ingegneria Civile)
• Prof. Giovanni Paolo Romano (Presidente CAD Ingegneria Energetica)
• Prof. Marco Rossi (Presidente CAD Ingegneria Nanotecnologie)
• Prof. Marina Pugnaletto (Presidente CAD Ingegneria Edile-Architettura)
Tra le tematiche emerse:
1. Valorizzazione delle competenze trasversali dei giovani ingegneri (es. capacità di lavorare in gruppo, capacità di dialogo e interazione multilivello, spirito di iniziativa, resistenza allo stress, capacità di adattamento, ecc.)
2. Introduzione di moduli/unità didattiche legate all’area economica di base (es. pianificazione e impatto degli investimenti)
3. Creazione e sviluppo di networking internazionali finalizzati all’introduzione dei giovani stranieri formati in Sapienza e ai laureati italiani già inseriti nelle aziende per lo sviluppo di progetti di innovazione
4. Focalizzazione, durante il percorso di accompagnamento nel mercato del lavoro, dell’aspetto psicologico legato all’auto-imprenditorialità dello studente
5. Inserimento nell’offerta formativa di seminari non tradizionali, legati ad accrescere lo spirito di cooperazione e di lavoro di gruppo mediante project-work
6. Integrazioni di contenuti in alcuni insegnamenti che sono carenti per la parte normativa e giuridica