Percorso formativo

 

Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile (percorso valido anche ai fini del conseguimento del doppio titolo italo-venezuelano)

Primo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
1051670 - RISORSE NON RINNOVABILI E URBAN MINING Primo semestre 9 ING-IND/29 Italiano
1051672 - RILIEVO GEODETICO Primo semestre 9 ICAR/06 Italiano
1051669 - PROGETTAZIONE DEL TERRITORIO Secondo semestre 9 ICAR/20 Italiano
10589644 - MECCANICA DEI FLUIDI AMBIENTALI Secondo semestre 9 ICAR/01 Italiano
1005299 - TECNICA DELLE COSTRUZIONI Secondo semestre 6 ICAR/09 Italiano
- A SCELTA DELLO STUDENTE Secondo semestre 6 Italiano
Gruppo OPZIONALE Vai al gruppo

Secondo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
1051673 - VALUTAZIONE E USO SOSTENIBILE DELLE RISORSE AMBIENTALI Primo semestre 9 GEO/09 Italiano
1002886 - STABILITA' DEI PENDII Primo semestre 6 ICAR/07 Italiano
1018593 - SISTEMI ENERGETICI A FONTI CONVENZIONALI E RINNOVABILI Primo semestre 6 ING-IND/09 Italiano
- A SCELTA DELLO STUDENTE Secondo semestre 6 Italiano
AAF1022 - PROVA FINALE Secondo semestre 24 Italiano
Gruppo OPZIONALE Vai al gruppo
Laboratori e tirocini Vai al gruppo

Gruppi Opzionali

Lo studente deve acquisire 15 CFU dagli esami presenti nel gruppo
Insegnamento Anno Semestre CFU SSD Lingua
10589738 - INGEGNERIA COSTIERA Primo anno Primo semestre 9 ICAR/02 Italiano
1027779 - FONDAMENTI DI GEOTECNICA Primo anno Primo semestre 6 ICAR/07 Italiano
10589612 - TECNICA ECONOMIA E POLITICHE DEI TRASPORTI Primo anno Secondo semestre 9 ICAR/05 Italiano
1035952 - GEOFISICA APPLICATA ALL'INGEGNERIA Primo anno Secondo semestre 6 GEO/11 Italiano
1051675 - TECNOLOGIE AVANZATE PER IL RICICLO DEI MATERIALI Secondo anno Primo semestre 6 ING-IND/29 Italiano
1018589 - GEOMATICA Secondo anno Primo semestre 6 ICAR/06 Italiano
10589661 - PRODUZIONE E GESTIONE GEO-RISORSE FLUIDE Secondo anno Primo semestre 6 ING-IND/30 Italiano
Lo studente deve acquisire 6 CFU dagli esami presenti nel gruppo
Insegnamento Anno Semestre CFU SSD Lingua
AAF1044 - TIROCINIO Secondo anno Secondo semestre 6 Italiano
AAF1846 - LABORATORIO DI MODELLIZZAZIONE SISTEMI ENERGETICI Secondo anno Secondo semestre 3 Italiano
AAF1847 - LABORATORIO DI CALCOLO NUMERICO Secondo anno Secondo semestre 3 Italiano
AAF1848 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DEL TERRITORIO Secondo anno Secondo semestre 3 Italiano
AAF1851 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE GEOTECNICA Secondo anno Secondo semestre 3 Italiano
AAF1850 - LABORATORIO DI IMAGING IPERSPETTRALE Secondo anno Secondo semestre 3 Italiano
AAF1895 - LABORATORIO DI PCM PROJECT CYCLE MANAGEMENT Secondo anno Secondo semestre 3 Italiano

Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in
INGEGNERIA DELL'AMBIENTE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
(Sede di Latina) – MATL

Classe L-35 (Ingegneria per l’ambiente ed il territorio)

Obiettivi formativi qualificanti della laurea interclasse: LM-35 Ingegneria per l’ambiente ed il territorio.
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:
• conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
• conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria per l'ambiente e per il territorio, nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
• essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
• essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;
• essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali;
• avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale;
• essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
L'ammissione ai corsi di laurea magistrale della classe richiede il possesso di requisiti curriculari che prevedano, comunque, un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di laurea magistrale.
I corsi di laurea magistrale della classe devono inoltre culminare in una importante attività di progettazione, che si concluda con un elaborato che dimostri la padronanza degli argomenti, la capacità di operare in modo autonomo e un buon livello di capacità nella comunicazione.
I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea magistrale della classe sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione, sia nelle imprese manifatturiere o di servizi che nelle amministrazioni pubbliche. I laureati magistrali potranno trovare occupazione presso imprese, enti pubblici e privati e studi professionali per la progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere e sistemi di controllo e monitoraggio dell'ambiente e del territorio, di difesa del suolo, di gestione dei rifiuti, delle materie prime e delle risorse ambientali, geologiche ed energetiche e per la valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani e opere.
Gli atenei organizzano, in accordo con enti pubblici e privati, stages e tirocini.
Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
Le esigenze delle Parti interessate sono state individuate sia attraverso l'analisi di fonti normative, studi e ricerche di Alma Laurea, Ordine degli Ingegneri e Confindustria sia attraverso le consultazioni dirette. Le aziende sono state consultate, a livello di Facoltà, a partire dal 2006 attraverso il Protocollo di Intesa "Diamoci Credito" siglato con Grandi Imprese nazionali, con l'obiettivo di concorrere alla valutazione, progettazione e sviluppo di un'offerta formativa adeguata alle esigenze del mondo del lavoro, integrare il processo formativo, orientare gli studenti e facilitarne l'ingresso nel mondo del lavoro. In questo ambito si sono realizzati incontri a diversi livelli (Comitato paritetico e tecnico)e manifestazioni pubbliche. Ulteriori occasioni di consultazioni sono state gestite dal CdS per lo sviluppo dei tirocini e dai Dip. nei rapporti di collaborazione di ricerca. Nell'incontro finale della consultazione del 24 gennaio 2008, "sulla base delle motivazioni presentate e tenuto conto della consultazione e delle valutazioni effettuate precedentemente dalle facoltà proponenti, considerando favorevolmente la razionalizzazione dell'offerta complessiva con riduzione del numero dei corsi, in particolare dei corsi di laurea, preso atto che nessun rilievo è pervenuto nella consultazione telematica che ha preceduto l'incontro e parimenti nessun rilievo è stato formulato durante l'incontro, viene espresso parere favorevole all'istituzione dei singoli corsi, in applicazione del D.M. 270/2004 e successivi decreti.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il Corso di laurea magistrale in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile si pone l'obiettivo di fornire la piena capacità nella progettazione, controllo e regolazione dei processi, degli interventi, degli impianti e delle opere che comportano modificazioni della biosfera in riferimento alle funzioni antropiche nonché alle risorse di interesse attuale e potenziale per l'uomo. Si caratterizza per l'ampiezza della formazione di base, la diversità delle attività professionali e delle modalità di esercizio delle stesse. Il Corso concerne ambiti quali l'ambiente, il territorio e le risorse, i primi inscindibili e confluenti, il terzo contenuto nei primi due. Nell'ambito del corso di laurea magistrale vengono approfonditi in particolare:
- le metodologie per l'acquisizione e la successiva gestione delle informazioni al fine di sviluppare strategie in grado di operare la prevenzione e il rimedio all'inquinamento dell'ambiente ad opera delle attività antropiche,
- i metodi e le tecniche per il rilievo di tutti quei parametri in grado di contribuire alla riduzione del consumo di risorse e di energia, alla minimizzazione degli scarti, al controllo ed al risanamento di siti inquinati, al corretto smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi ed al riciclo dei materiali;
- gli aspetti territoriali dei problemi ambientali legati alla distribuzione funzionale sostenibile sul territorio degli insediamenti umani, civili ed industriali, delle relative infrastrutture e dello sfruttamento delle materie prime;
- le tecniche per il controllo e la salvaguardia dei fenomeni di instabilità dei terreni sia naturali, che provocati dall'uomo, e le problematiche legate alla ricerca ed allo sfruttamento delle risorse naturali;
- le problematiche legate all'acqua, relative alla ricerca, captazione e sfruttamento di falde sotterranee, alla ottimizzazione degli usi, agli effetti sul territorio delle acque superficiali' con particolare riferimento agli aspetti catastrofici;
- le problematiche legate alla valorizzazione delle georisorse, con riferimento sia alla fase di esplorazione, sia a quella di prima trasformazione, nonché alla fase di ripristino delle aree oggetto di coltivazione.

Il percorso formativo della laurea magistrale in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile si distingue per la vocazione a formulare e ad utilizzare modelli (sistemi di rappresentazione) della realtà per esplicare attività funzionali agli obiettivi della committenza, nel rispetto della sicurezza, della affidabilità delle attività stesse, dei conflitti di interesse nonché dei principi deontologici. Nel rispondere agli obiettivi sopra indicati, si tiene conto non solo delle esigenze dei soggetti direttamente interessati, ma anche di quelle dei soggetti indirettamente coinvolti, ovvero del contesto sociale in cui si esplica l'attività stessa e, più in generale, degli interessi di quel fondamentale committente ombra che è rappresentato dalla biosfera di cui deve mantenersi l'equilibrio dinamico.
Il percorso formativo prevede un curriculum basato su diversi ambiti i cui contenuti rappresentano la base formativa e contribuiscono in maniera univoca alla formazione di un ingegnere a forte valenza interdisciplinare. Tali ambiti sono costituita da i) quello relativo alla valutazione delle risorse ambientali e del sottosuolo e della geomatica; ii) quello legato alla tutela degli equilibri degli ecosistemi e nella prevenzione dell'inquinamento chimico, fisico e biologico; iii) quello legato al recupero e riciclo delle materie secondarie; iv) quello della meccanica dei fluidi e delle costruzioni idrauliche negli ambiti disciplinari propri dello studio dei sistemi naturali ed artificiali; v) quello della geotecnica, della geologia applicata e l'ingegneria degli scavi, per la modellazione fisico-meccanica delle terre e delle rocce; vi) quello legato allo studio dei fluidi nel sottosuolo (acqua, idrocarburi, fluidi geotermici); quello relativo alla pianificazione territoriale ed urbanistica ed infine quello legato all' ingegneria dei sistemi per l'energia e l'ambiente per l'esame dei sistemi di conversione dell'energia e del loro impatto ambientale.
Il percorso è, pertanto, orientato a sviluppare competenze nella pianificazione, progettazione, realizzazione, gestione e valutazione di strutture e infrastrutture territoriali, nonché di sistemi di salvaguardia dell'ambiente e del territorio. Pertanto, sono competenze professionali di questa figura di ingegnere:
- la gestione razionale e sostenibile delle componenti rinnovabili e non rinnovabili (solide, fluide ed energetiche);
- la pianificazione dell'uso del territorio;
 la progettazione e la valutazione della protezione e del recupero o del ripristino dell'ambiente e delle connesse opere ed infrastrutture e delle eventuali riconversioni delle attività antropiche sul territorio;
- la valutazione e la progettazione degli effetti degli interventi finalizzati a minimizzare i rischi per l'ambiente ed il territorio ed a garantire la sicurezza dell'uomo, a partire dalla analisi dei fenomeni naturali o derivanti dall'attività umana;- la progettazione e la valutazione dei flussi di materia e di energia da asportare o introdurre o movimentare in modo da minimizzare gli impatti negativi con l'ecosistema e l'impiego delle risorse;
- la progettazione e la valutazione del recupero di materiali e di energie non assimilati nel ciclo di utilizzazione, trasformazione e consumo antropico per reinserirli nel ciclo stesso e sottrarli all'impatto con l'ecosistema;
- gli studi di impatto ambientale (anche come parte integrante della progettazione) di opere, processi, impianti, prodotti, trasformazioni dell'uso del territorio in atto o in progetto, nonché la relativa valutazione di eco-compatibilità delle gestioni;
- la progettazione e la realizzazione di indagini o di sistemi di rilevamento e di monitoraggio di parametri ambientali e sul territorio, nonché la costituzione di adeguate basi cartografiche, di insiemi di dati e di modelli che consentano di valutare lo stato dell'ambiente alle diverse scale e di simularne le modificazioni in dipendenza di azioni naturali ed antropiche.

La quota dell'impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività normative di tipo individuale è fissata in 15 ore per ogni credito formativo. Il corso di laurea magistrale è completato con una prova finale, costituita da un progetto o da una ricerca di tipo applicativo.
In generale, i laureati in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile, dovranno essere capaci di integrare le conoscenze e gestire la complessità tipica dei problemi legati alla sostenibilità ambientale delle modificazioni antropiche con opportune valutazioni dell'incertezza, dovendo formulare giudizi e valutazioni critiche sulla base di informazioni limitate o incomplete, e utilizzando anche metodologie di analisi proprie della gestione in tempo reale delle decisioni.
Infine, i laureati nel corso di laurea magistrale dovranno:
• saper comunicare in modo chiaro e argomentare le loro conclusioni, nonché le conoscenze tecniche e gli orientamenti scientifici ad esse sottese, ad interlocutori specialisti e non specialisti;
• saper gestire le relazioni con la pluralità di soggetti, specialisti e non specialisti, coinvolti nelle tematiche ambientali;
• saper lavorare in gruppo e relazionarsi con soggetti competenti in discipline differenti;
• aver maturato abilità e conoscenze linguistiche ed informatiche che permettano un'apertura internazionale;
• aver dimostrato conoscenze e capacità di comprensione che consentono di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca;
• essere capaci di applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio;
• essere capaci di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi;
• aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di aggiornarsi in modo autonomo, sia per quanto riguarda le capacità professionali sia per quanto riguarda le problematiche emergenti (a livello locale e a livello globale) in un campo in continua evoluzione.

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
La formazione del laureato magistrale in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile è basata su una rigorosa impostazione metodologica del corso di studio e su un'organizzazione curriculare tese ambedue a caratterizzare una forte interdisciplinarietà degli approcci scientifici delle discipline.
Il laureato, pertanto, giunge a possedere in maniera aggiornata le fondamentali problematiche teoriche dei settori in cui è chiamato ad operare, applicando molteplici tecniche d'intervento ed essendo in grado di fornire risposte progettuali innovative e adeguate a risolvere problematiche complesse.
Più specificatamente, avendo dimostrato grazie al conseguimento della laurea il possesso delle conoscenze scientifiche di base e delle capacità operative acquisite, grazie al percorso formativo specificatamente strutturato nel corso degli studi magistrali potrà acquisire la capacità di intervenire, anche sulla base di ulteriori approfondimenti personali, nel complesso campo operativo dell'ingegneria ambientale, che si presenta fortemente intercorrelato tra i diversi aspetti specialistici che riguardano l'effetto delle azioni industriali ed antropiche sull'ambiente, quello delle grandi opere, nonché le infrastrutture viarie ed idrauliche, gli interventi per lo sfruttamento eco-sostenibile delle risorse naturali, le opere per la protezione, la gestione e lo sfruttamento del territorio.
Sarà in grado quindi, grazie ad un'approfondita conoscenza delle tecniche operative di progetto, costruzione e gestione degli interventi e all'acquisita capacità di elaborazione di tecniche originali e innovative, di operare consapevolmente sia nell'ambito della libera professione, sia nella consulenza o nella struttura tecnica di enti, società e aziende, pubbliche e private, sia in attività di ricerca anche internazionale.
Le informazioni disciplinari e i processi metodologici d'apprendimento, necessari allo studente per acquisire l'insieme delle conoscenze e delle capacità descritte sono distribuite e sviluppate nell'ambito delle lezioni ex cathedra di tutti gli insegnamenti, e nell'ambito delle attività di laboratorio applicativo sviluppate in connessione e coordinate con l'insieme delle attività didattiche facenti parte del corso di laurea.
La verifica del conseguimento degli obiettivi formativi raggiunti da ciascun allievo è condotta in modo organico nel quadro delle verifiche di profitto previste, sia alla conclusione dei corsi disciplinari, sia con verifiche intermedie.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il corso di laurea magistrale di Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile è stato strutturato in modo da incentivare negli studenti la partecipazione attiva alla propria formazione, valorizzando sia il lavoro di apprendimento individuale che quello di gruppo. Tende quindi a far sviluppare, come specifico strumento formativo, attitudini alla ricerca autonoma di soluzioni progettuali sulla base anche di idee originali.
I laureati magistrali saranno in grado di utilizzare le conoscenze acquisite nell'analisi dei problemi e delle criticità e nella prefigurazione delle soluzioni progettuali complesse, possiederanno adeguati livelli di comprensione e padronanza nell'uso delle conoscenze, capacità di rielaborazione personale di tutte le informazioni conoscitive e delle tecniche operative, necessarie alla elaborazione delle soluzioni progettuali relativamente ai diversi campi di intervento.
Molteplici sono gli strumenti didattici utilizzati nel corso di laurea magistrale per consentire allo studente di sviluppare tali capacità: esercitazioni applicative, (grafiche e/o numeriche), laboratori progettuali, frequentazione di laboratori di prova materiali, redazioni di ricerche bibliografiche e operative, compiti in classe, prove intermedie. In molte saranno stimolate e favorite le capacità di interazione di gruppo, finalizzate anche all'applicazione di approcci interdisciplinari.
La valutazione dei progressi formativi, nell'acquisizione delle capacità applicative delle conoscenze, avverrà nel quadro organico delle verifiche di profitto, tenendo conto della qualità del lavoro e dei risultati prodotti.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Le discipline caratterizzanti, che puntano specificatamente alla formazione applicativa e professionalizzante del laureato magistrale in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile, sono perlopiù erogate attraverso esercitazioni individuali e di gruppo e consentono di acquisire strumenti e capacità analisi delle problematiche interdisciplinari complesse. Tale approccio consente al laureato di poter elaborare e interpretare i dati del problema, gestendo in maniera corretta le interrelazione dei differenti campi disciplinari in gioco, selezionando le informazioni, formulando i propri autonomi giudizi e individuando le appropriate soluzioni progettuali.
In conclusione il laureato magistrale possiede in forma autonoma le capacità necessarie ad analizzare le criticità e a prefigurare anche le soluzioni progettuali innovative di problemi anche complessi, valutando e intervenendo su molteplici aspetti tecnici e scientifici e integrando le specifiche conoscenze scientifico disciplinari dell'ingegneria a quelle organizzative, economiche, giuridiche, sociali ed etiche.
La formazione delle capacità sopra indicate viene sviluppata nell'arco dell'insieme degli insegnamenti e delle attività didattiche che fanno parte del corso di laurea magistrale; la valutazione del conseguimento degli obiettivi formativi perseguiti è condotta in maniera organica nel quadro d'insieme di tutte le verifiche previste all'interno del corso di laurea.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato magistrale in dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile sa interagire con efficacia con tecnici, esperti e operatori, specializzati e non, dei molteplici settori che intervengono nella definizione di tutti quegli interventi finalizzati alla salvaguardia ambientale, coerentemente con le problematiche di progettazione, costruzione, gestione e manutenzione degli interventi stessi; egli sa quindi comunicare con chiarezza anche in una lingua differente dall'italiano (specificatamente l'inglese) le soluzioni impostate e proposte, in particolar modo in riferimento alle soluzioni tecniche scelte e alle procedure d'attuazione sviluppate.
Momenti significativi della formazione e della acquisizione della specifica abilità comunicativa sono costituite dalle previste discussioni tra studenti e docenti nell'ambito delle esercitazioni applicative e dei laboratori progettuali, dagli incontri con i rappresentanti del mondo del lavoro, delle istituzioni territoriali, e dalla partecipazione degli studenti a convegni, seminari, visite guidate, ecc.
L'elaborazione della tesi laurea magistrale, a carattere specialistico o interdisciplinare, e la sua discussione finale costituiscono, unitamente alle valutazioni conseguite nell'insieme delle attività svolte durante l'intero corso di studio, la fondamentale verifica delle capacità comunicative acquisite dallo studente.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato magistrale in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile, dopo un percorso formativo improntato all'acquisizione rigorosa delle specifiche conoscenze scientifiche e al possesso di tecniche metodologicamente conseguenti, è in grado di proseguire anche autonomamente nell'acquisizione di nuove ulteriori conoscenze, implementando la sua capacità di intervento negli ambiti specifici pertinenti alla sua formazione specialistica.
Questa specifica capacità, acquisita nell'insieme degli insegnamenti e delle attività didattiche del percorso formativo magistrale, è costantemente verificata dal raggiungimento degli obiettivi perseguiti, nel quadro delle verifiche previste nel corso di laurea magistrale.

Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
L’ammissione al corso di Laurea Magistrale richiede di essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto equipollente, che preveda, comunque, un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di laurea magistrale, nonché della lingua inglese.
Prima dell'iscrizione, deve essere accertato il possesso dei requisiti curricolari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, secondo le modalità di seguito specificate:
• buona conoscenza della lingua inglese;
• un numero minimo di 105 crediti formativi universitari nei seguenti Settori Scientifico-Disciplinari (SSD): MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/08, FIS/01, CHIM/07, GEO/05, GEO/09, ICAR/01, ICAR/02, ICAR/03, ICAR/06, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/17, ICAR/20, ING-IND/09, ING-IND/11, ING-IND/28, ING-IND/29, GEO/09.

Eventuali integrazioni curriculari in termini di crediti formativi universitari devono essere conseguiti prima della verifica della preparazione individuale.
La verifica della preparazione personale sarà effettuata secondo le modalità descritte nel regolamento didattico del corso di studio.
E' prevista l'assegnazione di crediti a seguito del riconoscimento di conoscenze e le abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché le altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso, purché non già riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi universitari nell'ambito del corso di laurea di provenienza.
E' altresì prevista l'assegnazione di crediti per conoscenze maturate a seguito del superamento di verifiche di profitto sostenute in corsi di laurea universitari, qualora non abbiano dato luogo all'acquisizione di crediti utilizzati per il conseguimento della laurea. Il numero massimo totale di crediti formativi universitari riconoscibili è fissato in 12.
Caratteristiche della prova finale (DM 270/04, art 11, comma 3-d)
La prova finale consiste nella presentazione e discussione della tesi di laurea magistrale. Il lavoro di tesi può avere contenuto sperimentale o progettuale.

Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) 12
Il numero massimo di crediti riconoscibili sulla base di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso, è fissato in 12 CFU.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile deve consentire importanti attività di progettazione e di ricerca, la padronanza degli argomenti e la capacità di operare in modo autonomo e a un elevato livello di capacità di comunicazione. Gli ambiti professionali tipici dei laureati in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile sono quelli: i) della ricerca di base ed applicata, ii) dell'innovazione e dello sviluppo eco-sostenibile della produzione, iii) della progettazione autonoma e avanzata, iv) della pianificazione e della programmazione, v) della gestione di sistemi complessi, con particolare riferimento all'interazione delle attività umane, di diversa natura ed a diversa scala, con l'ambiente. I laureati in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile possono trovare occupazione presso imprese, enti pubblici e privati e studi professionali per la progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere, di sistemi complessi di indagine, controllo e monitoraggio dell'ambiente e del territorio, di difesa del suolo, di gestione delle materie prime e delle risorse ambientali, di quelle geologiche ed energetiche, dei rifiuti e della valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani e di opere.
I principali ambiti professionali individuati grazie alla collaborazione con enti pubblici e privati e in genere gli attori rilevanti per il territorio sono di seguito riassunti:
• aziende del settore chimico-farmaceutico, del settore agro-industriale e del settore delle materie prime;
• aziende agricole, anche in riferimento alle potenzialità che il titolo offre di inserimento negli albi professionali degli Agronomi;
• enti locali della pubblica amministrazione;
• enti autonomi della pubblica amministrazione finalizzati alla tutela e gestione dell'ambiente e del territorio;
• società pubblico-private o società di capitale specializzate nei settori dei servizi per l'ambiente o la gestione di impianti di rilevante valenza ambientale.
In sintesi il corso prepara alla professione di Ingegnere esperto nelle problematiche legate al monitoraggio ambientale e alla gestione sostenibile delle risorse.

Il corso prepara alle professioni di:
• 2.2.1.6.1 – Ingegneri civili e ambientali

Gli obiettivi formativi specifici del corso si legano alle questioni emergenti che contraddistinguono la ricerca della sostenibilità ambientale ed in particolare all’acquisizione di metodi e tecniche per:
- la riduzione del consumo di risorse, la minimizzazione degli scarti, il controllo ed il risanamento di siti inquinati, il corretto smaltimento dei rifiuti ed il riciclo dei materiali nell’ottica dell’economia circolare;
- la diminuzione del consumo di energia, l’efficientamento energetico di impianti ed edifici, l’uso di energie rinnovabili, la pianificazione energetica;
- la valorizzazione delle georisorse, con riferimento sia alla fase di esplorazione, sia a quella di prima trasformazione, nonché alla fase di ripristino delle aree oggetto di coltivazione;
- la prevenzione, il controllo e l’intervento sui fenomeni di instabilità dei terreni sia di origine naturale che antropica;
- la gestione della risorsa acqua, relativamente alla captazione e sfruttamento di falde sotterranee, nonché all’ottimizzazione degli usi;
- il controllo e la gestione delle acque superficiali e delle dinamiche costiere sia in riferimento all’azione antropica che alla prevenzione degli eventi catastrofici dovuti ai cambiamenti climatici;
- il rilievo e l’analisi delle trasformazioni naturali e antropiche del territorio e l’organizzazione dei dati all’interno di sistemi informativi territoriali;
- la definizione di assetti territoriali sostenibili degli insediamenti umani e delle relative infrastrutture per la mobilità stradale e ferroviaria.
L’insieme di questi obiettivi si riflette nei diversi insegnamenti offerti che possono essere raggruppati in quattro principali ambiti tematici:
1. Risorse ambientali e antropiche ed energie rinnovabili;
2. Difesa del suolo e strutture antropiche;
3. Difesa idraulica e costiera e gestione delle georisorse fluide
4. Pianificazione e gestione del territorio e della mobilità.
I quattro ambiti, oltre ad essere in coerenza con le peculiari caratteristiche e problematiche del territorio pontino, principale “laboratorio” del corso di laurea magistrale, costituiscono un riferimento per consentire un equilibrato bilanciamento dei vari contributi disciplinari e un orientamento utile per gli studenti. Tuttavia non generano vincoli di indirizzo nel percorso formativo, poiché, al di là di alcuni insegnamenti obbligatori rappresentativi di ogni ambito e aventi anche funzione di consolidamento della formazione avuta nella laurea, lo studente ha un’ampia libertà di scelta. Così nel primo anno abbiamo sei insegnamenti obbligatori (Risorse non rinnovabili e urban mining, Tecnica delle costruzioni, Meccanica dei fluidi per l’ambiente, Fondamenti di Geotecnica, Rilievo geodetico, Progettazione del territorio) per un totale di 48 CFU, mentre nel secondo anno abbiamo due insegnamenti obbligatori (Valutazione e uso sostenibile delle risorse ambientali e Stabilità dei pendii) per un totale di 15 CFU. Lo studente ha dunque a disposizione 27 CFU opzionali nell’offerta del corso, di cui 12 CFU a libera scelta anche in altri CdS. Il percorso formativo si conclude con 30 CFU collocati nell’ultimo semestre, dedicati al tirocinio o ai laboratori propedeutici alla tesi di laurea e a quest’ultima, a cui è dato ampio spazio in ragione della complessità analitica e progettuale dei temi della sostenibilità ambientale.
La quota dell'impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività normative di tipo individuale è fissata in 15 ore per ogni credito formativo. Il corso di laurea magistrale è completato con una prova finale, costituita da un progetto o da una ricerca di tipo applicativo.
In generale, i laureati in Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile, dovranno essere capaci di integrare le conoscenze e gestire la complessità tipica dei problemi legati alla sostenibilità ambientale delle modificazioni antropiche con opportune valutazioni dell'incertezza, dovendo formulare giudizi e valutazioni critiche sulla base di informazioni limitate o incomplete, e utilizzando anche metodologie di analisi proprie della gestione in tempo reale delle decisioni.