Percorso formativo

 

Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio (percorso valido anche ai fini del conseguimento del doppio titolo italo-venezuelano)

Primo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
1021950 - COSTRUZIONI IDRAULICHE PER L'AMBIENTE E LA DIFESA DEL SUOLO Primo semestre 9 ICAR/02 Italiano
1017654 - PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Primo semestre 9 ICAR/20 Italiano
gruppo opzionale materie caratterizzanti Vai al gruppo
gruppo opzionale materie affini Vai al gruppo

Secondo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
AAF1015 - PROVA FINALE Secondo semestre 17 Italiano
- A SCELTA DELLO STUDENTE Secondo semestre 12 Italiano
AAF1147 - ALTRE CONOSCENZE UTILI PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO Secondo semestre 1 Italiano
gruppo opzionale materie affini Vai al gruppo
gruppo opzionale materie caratterizzanti Vai al gruppo

Gruppi Opzionali

Lo studente deve acquisire 12 CFU dagli esami presenti nel gruppo
Insegnamento Anno Semestre CFU SSD Lingua
1017646 - ECONOMIA DELL'AMBIENTE Primo anno Secondo semestre 6 SECS-P/01 Italiano
1018589 - GEOMATICA Primo anno Secondo semestre 6 ICAR/06 Italiano
1021791 - FONDAMENTI DI CHIMICA AMBIENTALE Secondo anno Primo semestre 6 CHIM/07 Italiano
1021920 - TECNOLOGIE ENERGETICHE SOSTENIBILI Secondo anno Secondo semestre 6 ING-IND/31 Italiano
1047247 - CAMPIONAMENTO E TRATTAMENTO FISICO DEI SUOLI CONTAMINATI Secondo anno Secondo semestre 6 ING-IND/29 Italiano
1044615 - VALUTAZIONE DELLE RISORSE Secondo anno Secondo semestre 6 GEO/09 Italiano
Lo studente deve acquisire 60 CFU dagli esami presenti nel gruppo
Insegnamento Anno Semestre CFU SSD Lingua
1017281 - BONIFICA, RIPRISTINO E RIQUALIFICAZIONE DEI SITI CONTAMINATI Primo anno Primo semestre 9 ICAR/03 Italiano
1017656 - POLITICHE URBANE E TERRITORIALI Primo anno Primo semestre 9 ICAR/20 Italiano
1021965 - GEOFISICA PER LA DIFESA DEL SUOLO Primo anno Primo semestre 9 GEO/11 Italiano
1017651 - IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE Primo anno Secondo semestre 9 ICAR/03 Italiano
1021180 - MECCANICA DEI FLUIDI AMBIENTALE Primo anno Secondo semestre 6 ICAR/01 Italiano
1022154 - IDROGEOLOGIA APPLICATA Primo anno Secondo semestre 9 GEO/05 Italiano
1018611 - IDRAULICA AMBIENTALE E MARITTIMA Primo anno Secondo semestre 9 ICAR/01 Italiano
1044609 - CLIMATOLOGIA URBANA Primo anno Secondo semestre 9 ICAR/01 Italiano
1018589 - GEOMATICA Primo anno Secondo semestre 6 ICAR/06 Italiano
1017803 - IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI Secondo anno Primo semestre 9 ICAR/03 Italiano
1021996 - RECUPERO E RICICLAGGIO DEI MATERIALI Secondo anno Primo semestre 9 ING-IND/29 Italiano
1021963 - GEOFISICA AMBIENTALE Secondo anno Primo semestre 9 GEO/11 Italiano
1002874 - MECCANICA DELLE ROCCE Secondo anno Primo semestre 6 ICAR/07 Italiano
1022010 - TECNICA DELLE COSTRUZIONI Secondo anno Primo semestre 9 ICAR/09 Italiano
1044616 - GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI Secondo anno Primo semestre 6 ICAR/03 Italiano
1044614 - SISTEMI DI TRASPORTO E MOBILITA' SOSTENIBILE Secondo anno Primo semestre 9 ICAR/05 Inglese
1051089 - GEOTECNICA PER LA DIFESA DEL TERRITORIO Secondo anno Primo semestre 9 ICAR/07 Italiano
1044036 - GEOMATICS AND ITS Secondo anno Primo semestre 6 ICAR/06 Inglese
1022009 - STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE E ANALISI DI RISCHIO Secondo anno Secondo semestre 9 ICAR/03 Italiano
1021994 - PROGETTAZIONE URBANA E AMBIENTALE Secondo anno Secondo semestre 9 ICAR/20 Italiano
1055439 - PROTEZIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO Secondo anno Secondo semestre 9 ICAR/02 Italiano
1047247 - CAMPIONAMENTO E TRATTAMENTO FISICO DEI SUOLI CONTAMINATI Secondo anno Secondo semestre 6 ING-IND/29 Italiano
1047525 - MODELLI PER LA PREVISIONE DELL'INQUINAMENTO Secondo anno Secondo semestre 6 Italiano
1051408 - STABILIZZAZIONE E CONSOLIDAMENTO NELLE TERRE E NELLE ROCCE Secondo anno Secondo semestre 6 Italiano
1056148 - VALUTAZIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO GEOTECNICO SISMICO Secondo anno Secondo semestre 6 ICAR/07 Italiano
1051674 - INGEGNERIA COSTIERA Secondo anno Secondo semestre 6 ICAR/02 Italiano

Regolamento Didattico del Corso di Laurea
in
Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
Classe LM-35 Ingegneria civile e ambientale

Sito web del Consiglio d’Area Didattica (CAD) di Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
https://web.uniroma1.it/cdaingambientale/

Il Regolamento didattico del corso di studio è costituito da due sezioni:
1) OFFERTA FORMATIVA: percorso formativo, obiettivi e Manifesto del corso di studio.
2) NORME GENERALI: regolamenti dell’offerta formativa e regole generali per la gestione della carriera degli studenti.

SEZIONE 1 – OFFERTA FORMATIVA
Obiettivi formativi specifici
La gestione razionale delle risorse naturali, la tutela e il ripristino della qualità degli ambienti naturali, la difesa del suolo, la pianificazione e gestione razionale del territorio e la mobilità sostenibile costituiscono tematiche chiave nel panorama italiano e internazionale che richiedono conoscenze e competenze tecniche specifiche e mirate.
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio si propone di formare una figura professionale, con competenze specifiche di tipo ingegneristico nell'ambito della prevenzione e del controllo dell'inquinamento, della gestione sostenibile del territorio e delle risorse e della difesa del suolo, che sia in grado di analizzare problemi, realizzare modelli, pianificare e progettare azioni e interventi, di interesse ambientale e territoriale mediante approcci, tecniche e strumenti allo stato dell’arte generalmente interdisciplinari.
L'intrinseca complessità dei problemi ingegneristici della tutela e protezione ambientale e della gestione sostenibile del territorio richiede competenze tecniche specifiche, che vengono sviluppate nel percorso formativo secondo tre orientamenti distinti (A – Tutela dell’Ambiente; B – Gestione sostenibile del Territorio e delle Risorse; C – Difesa del Suolo). In sintesi, le tematiche sulle quali vengono incentrati gli obiettivi formativi dei tre orientamenti risultano le seguenti:
- Gestione e riciclo delle materie prime e delle risorse naturali
- Difesa del suolo e delle acque
- Gestione dei rifiuti solidi, liquidi e gassosi
- Messa in sicurezza e risanamento di comparti ambientali degradati
- Pianificazione territoriale e urbanistica
- Monitoraggio ambientale

Nello specifico, gli obiettivi formativi sono rappresentati dall’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze da che rendono il laureato magistrale in grado di:
- progettare, analizzare e gestire gli impianti per il trattamento e/o smaltimento di acque destinate al consumo umano, acque reflue, rifiuti solidi ed effluenti gassosi,
- progettare, realizzare e monitorare interventi di messa in sicurezza e decontaminazione di siti inquinati
- pianificare e valutare dal punto di vista tecnico le strategie di recupero di materia ed energia da residui
- pianificare, eseguire e interpretare campagne di analisi, controllo, monitoraggio e diagnostica ambientale
- progettare e gestire reti di monitoraggio e controllo ambientale
- sviluppare e impiegare modelli avanzati per l'analisi di fenomeni ambientali
- sviluppare e applicare sistemi complessi di gestione ambientale
- partecipare all’esecuzione di studi di impatto ambientale
- acquisire, gestire e rappresentare con strumenti cartografici e digitali avanzati le caratteristiche fisiche del territorio
- pianificare e gestire l’impiego delle risorse naturali
- sviluppare e applicare sistemi complessi di gestione ambientale
- redigere e revisionare strumenti di pianificazione territoriale e urbana
- sviluppare e applicare sistemi informativi territoriali
- sviluppare e applicare metodi e sistemi di valutazione ambientale ed economica avanzata
- analizzare gli effetti ecologici, sociali ed economici di azioni normative, piani di sviluppo e opere territoriali
- progettare e condurre di campagne di analisi dei rischi sul territorio
- progettare, realizzare e monitorare interventi di difesa del territorio per la mitigazione dei rischi naturali (piene, inondazioni, terremoti, frane, …) e delle loro forzanti antropiche
- eseguire interventi non strutturali di zonazione idrogeologica e sismica, e di preavviso e preannuncio degli eventi estremi
- eseguire interventi strutturali di protezione idrogeologica, difesa e conservazione del suolo, a scala sia locale che regionale
- progettare interventi di regimazione del territorio mediante opere di ingegneria naturalistica
- progettare, realizzare e monitorare interventi di stabilizzazione e consolidamento di versanti
- sviluppare e adottare modelli avanzati per l'analisi di fenomeni ambientali

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Le competenze del laureato magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio si fondano su una serie di capacità acquisite nel corso del percorso formativo, che includono in particolare:
- capacità di impiegare gli strumenti della matematica, delle altre scienze di base e delle discipline fondamentali dell'ingegneria civile e ambientale per identificare, formulare, analizzare e risolvere - anche con approcci e metodologie innovative - problemi complessi dell'Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, in particolare quando questi richiedano un approccio interdisciplinare;
- capacità di progettare, condurre e interpretare esperimenti di elevata complessità su tematiche pertinenti l’Ingegneria per l’ambiente e il territorio;
- capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre all'italiano, in particolare in ambito tecnico-scientifico
Nello specifico, le competenze del laureato magistrale possono essere descritte come di seguito dettagliato.
Orientamento A – Tutela dell’Ambiente:
- progettazione, analisi delle prestazioni e gestione di impianti per il trattamento e/o smaltimento di acque destinate al consumo umano, acque reflue, rifiuti solidi ed effluenti gassosi,
- progettazione, realizzazione e monitoraggio di interventi di messa in sicurezza e decontaminazione di siti inquinati
- pianificazione e valutazione tecnica di strategie di recupero di materia ed energia da residui urbani ed industriali
- pianificazione, esecuzione e interpretazione di campagne di analisi, controllo, monitoraggio e diagnostica ambientale
- progettazione e gestione di reti di monitoraggio e controllo ambientale
- sviluppo e impiego di modelli avanzati per l'analisi di fenomeni ambientali
- sviluppo e applicazione di sistemi complessi di gestione ambientale
- partecipazione all’esecuzione di studi di impatto ambientale,

Orientamento B – Gestione Sostenibile del Territorio e delle Risorse
- acquisizione, gestione e rappresentazione cartografica e digitale avanzate delle caratteristiche fisiche del territorio;
- pianificazione e gestione dell’impiego delle risorse naturali
- sviluppo e applicazione di sistemi complessi di gestione ambientale
- redazione e revisione di strumenti di pianificazione territoriale e urbana
- partecipazione all’esecuzione di studi di impatto ambientale
- sviluppo e applicazione di sistemi informativi territoriali
- sviluppo e applicazione di metodi e sistemi di valutazione ambientale ed economica avanzata
- analisi degli effetti ecologici, sociali ed economici di azioni normative, piani di sviluppo e opere territoriali

Orientamento C – Difesa del Suolo
- progettazione e conduzione di campagne di analisi dei rischi sul territorio
- progettazione, realizzazione e monitoraggio di interventi di difesa del territorio per la mitigazione dei rischi naturali (piene, inondazioni, terremoti, frane, …) e delle loro forzanti antropiche
- interventi non strutturali di zonazione idrogeologica e sismica, e di preavviso e preannuncio degli eventi estremi
- esecuzione di interventi strutturali di protezione idrogeologica, difesa e conservazione del suolo, a scala sia locale che regionale
- progettazione di interventi di regimazione del territorio mediante opere di ingegneria naturalistica
- progettazione, realizzazione e monitoraggio di interventi di stabilizzazione e consolidamento di versanti
- sviluppo e impiego di modelli avanzati per l'analisi di fenomeni ambientali
- partecipazione all’esecuzione di studi di impatto ambientale

Per quanto attiene agli sbocchi occupazionali, si specifica quanto segue per i tre orientamenti didattici:
Orientamento A – Tutela dell’Ambiente:
Gli sbocchi professionali includono attività come progettista, coordinatore e collaudatore di interventi di prevenzione, controllo e regolazione di processi potenzialmente in grado di alterare la qualità dei comparti ambientali. Nello specifico, il laureato magistrale può trovare impiego, anche a livello di responsabilità dirigenziale in ambito nazionale o internazionale, in:
- pubblica amministrazione (enti, istituzioni, autorità e agenzie di controllo e protezione ambientale)
- imprese e società di servizi operanti nel settore ambientale (servizi di igiene urbana, progettazione e fornitura di impianti di trattamento di effluenti, disinquinamento e smaltimento di rifiuti)
- imprese e aziende operanti nella produzione e utilizzo di strumentazione, sensoristica e sistemi di monitoraggio ambientale
- settore Ambiente e Sicurezza di aziende private
- settore tecnico di istituti di credito e società di assicurazione
- società di ingegneria e studi professionali di progettazione nel campo della tutela ambientale
- enti e istituzioni operanti nel campo della ricerca e dell'alta formazione

Orientamento B – Gestione sostenibile del Territorio e delle Risorse:
Gli sbocchi professionali includono, anche a livello di responsabilità dirigenziale in ambito nazionale o internazionale:
- pubblica amministrazione (enti, istituzioni, autorità e agenzie di gestione e pianificazione ambientale)
- aziende, società e imprese di gestione di infrastrutture e di servizi
- aziende e società progettazione/consulenza nel campo di studi di progettazione territoriale, di valutazione ambientale e di fattibilità economica
- aziende e società operanti nella progettazione e manutenzione di sistemi informativi territoriali nonché nella programmazione e gestione degli interventi sul territorio
- servizi tecnici e cartografici nazionali e regionali
- società di ingegneria e studi professionali di progettazione nel campo della pianificazione ambientale
- enti e istituzioni operanti nel campo della ricerca e dell'alta formazione

Orientamento C – Difesa del Suolo
Gli sbocchi professionali includono, anche a livello di responsabilità dirigenziale in ambito nazionale o internazionale:
- pubblica amministrazione (enti, istituzioni, autorità e agenzie operanti nella difesa del suolo e nella protezione civile)
- imprese di costruzione e manutenzione di opere, impianti e infrastrutture civili sul territorio;
- studi professionali, società di progettazione e imprese appaltatrici di opere, impianti e infrastrutture per la difesa del suolo nonché di sistemi di prevenzione, difesa del suolo e protezione civile.
- società di ingegneria e studi professionali di progettazione nel campo della difesa del suolo
- enti e istituzioni operanti nel campo della ricerca e dell'alta formazione

Per l’esercizio della libera professione nel territorio nazionale è richiesto il superamento dell'Esame di Stato per l'abilitazione professionale e la successiva iscrizione all'Albo Professionale dell’Ordine degli Ingegneri del settore civile e ambientale. Il superamento dell'Esame di Stato abilita all'esercizio della professione di ingegnere senior (sezione A dell’Albo).

Descrizione del percorso di formazione
Il percorso formativo si articola in due anni di corso, dei quali il primo è dedicato agli insegnamenti comuni ai tre orientamenti didattici e alla preparazione di base precipua di ciascun orientamento, e il secondo agli approfondimenti specifici e alla preparazione della tesi di laurea. La ripartizione dei crediti tra i due anni di corso risulta la seguente:
Primo anno:
54-57 CFU per insegnamenti comuni
Secondo anno:
33-36 CFU per insegnamenti specifici di indirizzo (a completamento della formazione ingegneristica di indirizzo)
12 CFU a scelta libera dello studente
17 CFU per la prova finale
1 CFU per abilità informatiche e telematiche

La quota dell'impegno orario a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale è pari ad almeno il 60% dell’impegno orario complessivo.
Il percorso formativo è articolato in semestri, nei quali vengono sviluppate in progressione le specifiche competenze e abilità descritte nel dettaglio nei quadri successivi.
La formazione comune ai tre orientamenti didattici riguarda le costruzioni idrauliche applicate alla tutela dell’ambiente e alla difesa del suolo (ICAR/02), la pianificazione urbana e territoriale (ICAR/20), i sistemi informativi territoriali e le tecniche di acquisizione delle informazioni territoriali e di monitoraggio geomatico (ICAR/06) e le tematiche legate all’economia ambientale (SECS-P/01).
La formazione specifica per ciascun orientamento didattico comprende le discipline di seguito indicate.
Orientamento A – Tutela dell’Ambiente:
Caratterizzazione di siti contaminati (ING/IND 29), trattamento delle acque, dei rifiuti e bonifica di siti contaminati, studio di impatto ambientale e analisi di rischio, modellazione del destino degli inquinanti negli ambienti naturali (ICAR/03), meccanica dei fluidi e modellazione ambientale (ICAR/01), geofisica per il monitoraggio ambientale (GEO/11).

Orientamento B – Gestione sostenibile del territorio e delle risorse:
Politiche territoriali e progettazione urbanistica (ICAR/20), climatologia dedlle aree urbane (ICAR/01), bonifica di siti contaminati (ICAR/03), recupero di materie secondarie (ING-IND/29), trasporti e mobilità sostenibile (ICAR/05), valutazione delle risorse ambientali (GEO/09), tecnologie per la produzione di energia (ING-IND/31).

Orientamento C – Difesa del suolo
Meccanica delle rocce e geotecnica per la difesa del territorio (ICAR/07), meccanica dei fluidi e idraulica marittima (ICAR/01), protezione idraulica del territorio (ICAR/02), idrogeologia (GEO/05), geofisica per la difesa del territorio (GEO/11), tecnica delle costruzioni (ICAR/09)

Le modalità e gli strumenti didattici adottati per il conseguimento dei risultati di apprendimento consistono in lezioni ed esercitazioni in aula, attività di laboratorio e esperienze in campo, attività progettuali, visite tecniche, attività seminariali.

Manifesto degli studi
Insegnamenti obbligatori
SSD Insegnamento CFU Anno Sem. Orient.
ICAR/02 Costr. idr. amb. difesa suolo 9 1 1 A, B, C
SECS-P/01 Economia dell'Ambiente 6 1 1 A, B, C
ICAR/20 Pianificazione Territoriale 9 1 2 A, B, C
ICAR/06 Geomatica 6 1 2 A, B, C
ICAR/03 Impianti tratt. delle acque 9 1 2 A
ICAR/01 Meccanica dei fluidi ambientale 6 1 2 A
ICAR/03 Bonif., ripr. riqual. siti cont. 9 1 1 A, B
ICAR/03 Impianti tratt. rifiuti solidi 9 2 1 A
ING-IND/29 Rec. e ricicl. dei materiali 9 2 1 A, B
GEO/11 Geofisica ambientale 9 2 1 A
ICAR/03 Studio imp. amb. analisi rischio 9 2 2 A
ICAR/20 Politiche urbane e territoriali 9 1 1 B
ICAR/20 Progettazione urbana e ambientale 9 2 2 B
ICAR/01 Climatologia urbana 9 1 2 B
ICAR/05 Sist. trasp. e mobil. sost. (ingl.) 9 2 1 B
GEO/09 Valut. risorse o Tecnol. energ. sost. 6 2 2 B
ICAR/01 Idraulica ambientale e marittima 9 1 2 C
GEO/11 Geofisica per la difesa del suolo 9 1 1 C
GEO/05 Idrogeologia applicata 9 1 2 C
ICAR/07 Meccanica delle rocce 6 2 1 C
ICAR/02 Protezione idraulica del territorio 9 2 2 C
ICAR/09 Tecnica delle costruzioni 9 2 1 C
ICAR/07 Geotecnica Difesa del Territorio 9 2 1 C

Insegnamenti a scelta libera consigliati
SSD Insegnamento CFU Anno Sem. Orient.
ING-IND/29 Camp. tratt. fis. suoli contaminati 6 2 2 A, B, C
CHIM/07 Fondamenti di chimica ambientale 6 2 2 A, B, C
ICAR/06 Geomatics and ITS 6 2 1 A, B, C
ICAR/03 Gestione dei rifiuti solidi 6 2 1 A, B, C
ICAR/01-ICAR/03 Modelli previsione dell'inquinamento 6 2 2 A, B, C
ICAR/02 Ingegneria costiera 6 2 2 A, B, C
ICAR/07 Stab. e consol. terre e rocce 6 2 2 A, B, C
ING-IND/31 Tecnologie energetiche sostenibili 6 2 2 A, B, C
ICAR/07 Valut. mitig. rischio geot. sismico 6 2 2 A, B, C

Caratteristiche della prova finale
La prova finale è un momento formativo importante del curriculum e consiste nella redazione, presentazione e discussione di una tesi su argomento inerente le tematiche applicative dell'Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, da svolgersi, sotto la guida di un docente relatore, nell'ambito delle discipline del Corso di Laurea Magistrale; il suo superamento consente l'acquisizione di 17 CFU.
La prova finale è un'occasione formativa individuale a completamento del percorso di studi e consiste nella stesura di un elaborato prodotto a seguito di un lavoro di tesi su tematiche proprie del corso di studi.
L'argomento e la tipologia dell’elaborato finale di laurea vengono assegnati dal docente a cui lo studente sceglie di rivolgersi, nell'ambito delle discipline del corso di laurea.
La prova finale riguarda l'applicazione di metodologie innovative alla soluzione di problemi specifici anche complessi, sotto la guida di uno o più docenti, e spesso con l'aiuto della supervisione di un tutore esterno (con attivazione di tirocinio formativo esterno).
Gli obiettivi dell’elaborato della prova finale di laurea sono: introdurre il candidato all'analisi e all’elaborazione personale di informazioni acquisite attraverso una ricerca bibliografica sull’argomento assegnato e lo svolgimento di semplici valutazioni; formare il candidato a un’esposizione in pubblico di un argomento di carattere tecnico-scientifico.
Il laureando è chiamato a redigere un esaustivo documento di tesi (eventualmente anche in inglese), a preparare una breve sintesi del lavoro finale di laurea attenendosi a un format prestabilito, da inviare alla Commissione di Laurea prima della discussione, e a predisporre una presentazione da esporre alla Commissione stessa in sede di discussione finale.
Nell'ambito della fase di elaborazione della prova finale dovranno essere approfondite le conoscenze relative alle abilità informatiche e telematiche, che daranno diritto all'acquisizione di 1 ulteriore CFU.

SEZIONE 2 - NORME GENERALI:
Conoscenze richieste per l’accesso e modalità di ammissione
Per essere ammessi al corso di Laurea Magistrale occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Prima dell'iscrizione, devono essere accertati sia il possesso dei requisiti curriculari sia l'adeguatezza della preparazione personale, secondo le modalità di seguito specificate.

Requisiti curriculari
I requisiti curriculari sono sufficienti se nel corso di laurea o di diploma universitario o di altro corso di studi riconosciuto idoneo, sono stati conseguiti almeno 105 crediti formativi universitari (CFU) nei Settori Scientifico-Disciplinari (SSD): MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, FIS/01, CHIM/07, GEO/05, GEO/11, ICAR/01, ICAR/02, ICAR/03, ICAR/04, ICAR/05, ICAR/06, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09, ICAR/10, ICAR/17, ICAR/20, ING-IND/08, ING-IND/09, ING-IND/10, ING-IND/11, ING-IND/22, ING-IND/31, ING-IND/28, ING-IND/29, ING-IND/30. Dal computo sono esclusi i CFU eventualmente assegnati nei detti SSD a seguito del riconoscimento di conoscenze e abilità maturate al di fuori dei corsi di studio universitari.
Deve inoltre essere comprovata la capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua inglese. In particolare è richiesto che, nel corso di laurea o di diploma universitario o di altro corso di studi riconosciuto idoneo, siano stati conseguiti almeno 6 CFU in attività formative in lingua inglese, o che si possieda idonea certificazione di livello equivalente al B2 (CEFR - Common European Framework of Reference for Languages).

Preparazione personale
La preparazione individuale deve essere tale da garantire un livello di conoscenze adeguato ad affrontare lo studio magistrale. Sono considerate discipline irrinunciabili per l'accesso al corso di laurea magistrale quelle appartenenti ai seguenti settori: MAT/03, MAT/05, MAT/06, FIS/01, CHIM/07, GEO/05, ICAR/01, ICAR/02, ICAR/03, ICAR/06, ICAR/07, ICAR/08, ICAR/20. Nel caso in cui nel corso di laurea o di diploma universitario o di altro corso di studi riconosciuto idoneo non sia stato conseguito un adeguato numero di crediti in ciascuno dei SSD indicati, il candidato è tenuto ad adeguare la propria preparazione personale mediante il superamento delle verifiche di profitto nelle relative discipline, con modalità indicate dalla Commissione Didattica del CAD in Ingegneria Ambientale. Si precisa che il superamento di tali prove di verifica non dà luogo all'acquisizione di CFU validi per il Corso di Laurea magistrale. L'adeguamento della preparazione personale deve essere integralmente completato prima dell'accesso al corso stesso.
Il candidato è tenuto, indipendentemente dalla sua provenienza, a presentare idonea domanda di valutazione dei requisiti di accesso, da effettuarsi attraverso la piattaforma Infostud secondo le modalità previste dall’Ateneo.
La Commissione Didattica del CAD in Ingegneria Ambientale valuta, sulla base della carriera dei candidati, il rispetto dei suddetti requisiti ed identifica eventualmente, secondo i criteri dettagliati nel quadro A3.a, la necessità di adeguamento ai requisiti stessi. L’eventuale adeguamento della preparazione personale deve essere effettuato entro il termine ultimo per l’immatricolazione, definito annualmente dall’Ateneo.
Resta implicito che gli studenti provenienti dal Corso di Laurea triennale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza" rispettano a priori i requisiti di accesso.

È prevista la convalida di CFU a seguito del riconoscimento di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso, purché non già riconosciute ai fini della attribuzione di CFU nell'ambito del corso di laurea di provenienza.
È altresì prevista la convalida di CFU per conoscenze maturate a seguito del superamento di verifiche di profitto sostenute in corsi di laurea universitari, qualora non abbiano dato luogo all'acquisizione di crediti utilizzati per il conseguimento della laurea di primo livello. Il numero massimo totale di CFU riconoscibili è fissato in 40.
La valutazione dei CFU convalidabili avverrà da parte della Commissione Didattica del CAD in Ingegneria Ambientale sulla base delle regole interne al CAD stesso.

Percorsi formativi
Lo studente è tenuto a presentare almeno una volta nel proprio percorso didattico un percorso formativo che definisce il piano degli studi. Il percorso formativo viene presentato dallo studente attraverso il portale Infostud nei periodi fissati dalla struttura didattica ed è soggetto all’approvazione da parte del CAD. Il percorso formativo può essere presentato una sola volta per ciascun anno accademico.

Norme relative ai passaggi ad anni successivi
Il numero di CFU richiesti per il passaggio al secondo anno è pari a 24. Lo studente che non abbia acquisito i crediti per il passaggio al secondo anno viene iscritto nella posizione di studente ripetente.

Calendario didattico
Il calendario delle lezioni e quello degli esami di profitto sono fissati annualmente dalla Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale (per dettagli consultare http://www.ing.uniroma1.it/didattica/calendario-didattico).
Il calendario delle lezioni prevede due semestri didattici, di regola nei periodi settembre-dicembre e febbraio-maggio di ciascun anno accademico.
Il calendario degli esami di profitto prevede 5 sessioni ordinarie (di norma nei periodi gennaio-febbraio, giugno-luglio e settembre) e 2 sessioni straordinarie (di norma nei periodi ottobre-novembre e marzo-aprile).

Frequenza
La frequenza degli insegnamenti non è in generale obbligatoria. Sono previsti specifici obblighi di frequenza solo per le attività seminariali, di laboratorio o altre attività pratiche; tale obbligo è esplicitamente richiamato per ognuna di queste attività.

Regime a tempo parziale
Gli studenti del corso di studio possono optare per il regime di iscrizione a tempo parziale, che comporta un’estensione della durata complessiva del percorso di formazione e l’obbligo di sostenere un minor numero di CFU annui.

Anticipazioni di esami
Lo studente che abbia sostenuto tutti gli esami ad eccezione di al massimo uno tra quelli previsti per il primo anno di corso può chiedere l’anticipazione di esami dell’anno successivo. Il numero massimo di crediti per i quali può essere chiesta l’anticipazione è fissato in base al numero di crediti totali sostenuti dallo studente nell’anno in corso, ridotto in misura proporzionale al periodo residuo disponibile rispetto alla durata complessiva del periodo didattico.

Studenti decaduti
In caso di decadimento dalla qualità di studente, il CAD potrà deliberare il reintegro nell’ultimo ordinamento vigente, riconoscendo tutti o in parte i crediti acquisiti. Per la procedura di reintegro consultare il Manifesto Generale degli Studi dell’Ateneo (http://archivio.uniroma1.it/mgds).

Trasferimenti
In caso di trasferimento da altro Ateneo, da altra Facoltà de La Sapienza o da altro corso di studio, il CAD potrà riconoscere i crediti già acquisiti, di norma in misura non superiore a quelli dei settori scientifico-disciplinari (SSD) previsti nel manifesto degli studi e fino ad un massimo di 12 CFU in SSD non previsti dal Manifesto degli studi.
In conformità con il Regolamento didattico di Ateneo nel caso di studi, esami e titoli accademici conseguiti all’estero, il CAD esamina di volta in volta il programma ai fini dell’attribuzione dei crediti nei corrispondenti settori scientifici disciplinari.
I corsi seguiti nelle Università Europee o estere, con le quali l’Ateneo ha in vigore accordi, progetti e/o convenzioni, vengono riconosciuti secondo le modalità previste dagli accordi.
Per le procedure di trasferimento e riconoscimento CFU consultare il Manifesto Generale degli Studi dell’Ateneo (http://archivio.uniroma1.it/mgds).

Programmi e materiali didattici
I programmi degli insegnamenti attivati e altri materiali informativi sono consultabili sul sito internet del CAD in Ingegneria Ambientale https://web.uniroma1.it/cdaingambientale/corsi-e-docenti.
I materiali didattici sono generalmente consultabili sulle pagine personali dei docenti del Corso di Laurea, raggiungibili dal sito del Dipartimento di afferenza, nonché sulla versione pubblica del sistema GOMP (http://gomppublic.uniroma1.it/Manifesti/RenderAll.aspxanno=2019).

Percorso di eccellenza
Il CAD istituisce un percorso di eccellenza con lo scopo di valorizzare la formazione degli studenti meritevoli ed interessati ad attività di approfondimento metodologico e applicativo su tematiche di interesse nel settore dell’Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio.
Il percorso consiste in attività formative, aggiuntive a quelle curriculari, volte a valorizzare gli studenti che, durante il primo anno del corso di studi, abbiano dato prova di essere particolarmente meritevoli.
L’accesso al Percorso di eccellenza avviene su domanda dell’interessato. Annualmente viene pubblicato un bando per l’ammissione al Percorso di eccellenza nel quale sono specificati i criteri di selezione e il numero di posti disponibili.
Contestualmente al conseguimento del titolo di Laurea entro la durata prevista dal corso di studio, lo studente che abbia terminato positivamente il Percorso di Eccellenza riceve un’attestazione che sarà registrata sulla carriera dello studente stesso. Unitamente a tale certificazione, l’Ateneo conferisce allo studente un premio pari all’importo delle tasse versate nell’ultimo anno.

Servizi di tutorato
I docenti designati per lo svolgimento dei servizi di tutorato a supporto degli studenti sono i seguenti:
Prof. Giovanni Attili
Prof. Mattia Giovanni Crespi
Prof.ssa Alessandra Polettini
Prof. Paolo Monti
Prof.ssa Tatiana Rotonda
Inoltre, il Corso di Laurea si avvale dei servizi di tutorato messi a disposizione dalla Facoltà, utilizzando anche appositi contratti integrativi.

Il percorso formativo si articola in due anni di corso, dei quali il primo è dedicato agli insegnamenti comuni ai tre orientamenti didattici e alla preparazione di base precipua di ciascun orientamento, e il secondo agli approfondimenti specifici e alla preparazione della tesi di laurea. La ripartizione dei crediti tra i due anni di corso risulta la seguente:
Primo anno:
54-57 CFU per insegnamenti comuni
Secondo anno:
33-36 CFU per insegnamenti specifici di indirizzo (a completamento della formazione ingegneristica di indirizzo)
12 CFU a scelta libera dello studente
17 CFU per la prova finale
1 CFU per abilità informatiche e telematiche

La quota dell'impegno orario a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale è pari ad almeno il 60% dell’impegno orario complessivo.
Il percorso formativo è articolato in semestri, nei quali vengono sviluppate in progressione le specifiche competenze e abilità descritte nel dettaglio nei quadri successivi.
La formazione comune ai tre orientamenti didattici riguarda le costruzioni idrauliche applicate alla tutela dell’ambiente e alla difesa del suolo (ICAR/02), la pianificazione urbana e territoriale (ICAR/20), i sistemi informativi territoriali e le tecniche di acquisizione delle informazioni territoriali e di monitoraggio geomatico (ICAR/06) e le tematiche legate all’economia ambientale (SECS-P/01).
La formazione specifica per ciascun orientamento didattico comprende le discipline di seguito indicate.
Orientamento A – Tutela dell’Ambiente:
Caratterizzazione di siti contaminati (ING/IND 29), trattamento delle acque, dei rifiuti e bonifica di siti contaminati, studio di impatto ambientale e analisi di rischio, modellazione del destino degli inquinanti negli ambienti naturali (ICAR/03), meccanica dei fluidi e modellazione ambientale (ICAR/01), geofisica per il monitoraggio ambientale (GEO/11).

Orientamento B – Gestione sostenibile del territorio e delle risorse:
Politiche territoriali e progettazione urbanistica (ICAR/20), climatologia dedlle aree urbane (ICAR/01), bonifica di siti contaminati (ICAR/03), recupero di materie secondarie (ING-IND/29), trasporti e mobilità sostenibile (ICAR/05), valutazione delle risorse ambientali (GEO/09), tecnologie per la produzione di energia (ING-IND/31).

Orientamento C – Difesa del suolo
Meccanica delle rocce e geotecnica per la difesa del territorio (ICAR/07), meccanica dei fluidi e idraulica marittima (ICAR/01), protezione idraulica del territorio (ICAR/02), idrogeologia (GEO/05), geofisica per la difesa del territorio (GEO/11), tecnica delle costruzioni (ICAR/09)

Le modalità e gli strumenti didattici adottati per il conseguimento dei risultati di apprendimento consistono in lezioni ed esercitazioni in aula, attività di laboratorio e esperienze in campo, attività progettuali, visite tecniche, attività seminariali.

Manifesto degli studi
Insegnamenti obbligatori
SSD Insegnamento CFU Anno Sem. Orient.
ICAR/02 Costr. idr. amb. difesa suolo 9 1 1 A, B, C
SECS-P/01 Economia dell'Ambiente 6 1 1 A, B, C
ICAR/20 Pianificazione Territoriale 9 1 2 A, B, C
ICAR/06 Geomatica 6 1 2 A, B, C
ICAR/03 Impianti tratt. delle acque 9 1 2 A
ICAR/01 Meccanica dei fluidi ambientale 6 1 2 A
ICAR/03 Bonif., ripr. riqual. siti cont. 9 1 1 A, B
ICAR/03 Impianti tratt. rifiuti solidi 9 2 1 A
ING-IND/29 Rec. e ricicl. dei materiali 9 2 1 A, B
GEO/11 Geofisica ambientale 9 2 1 A
ICAR/03 Studio imp. amb. analisi rischio 9 2 2 A
ICAR/20 Politiche urbane e territoriali 9 1 1 B
ICAR/20 Progettazione urbana e ambientale 9 2 2 B
ICAR/01 Climatologia urbana 9 1 2 B
ICAR/05 Sist. trasp. e mobil. sost. (ingl.) 9 2 1 B
GEO/09 Valut. risorse o Tecnol. energ. sost. 6 2 2 B
ICAR/01 Idraulica ambientale e marittima 9 1 2 C
GEO/11 Geofisica per la difesa del suolo 9 1 1 C
GEO/05 Idrogeologia applicata 9 1 2 C
ICAR/07 Meccanica delle rocce 6 2 1 C
ICAR/02 Protezione idraulica del territorio 9 2 2 C
ICAR/09 Tecnica delle costruzioni 9 2 1 C
ICAR/07 Geotecnica Difesa del Territorio 9 2 1 C

Insegnamenti a scelta libera consigliati
SSD Insegnamento CFU Anno Sem. Orient.
ING-IND/29 Camp. tratt. fis. suoli contaminati 6 2 2 A, B, C
CHIM/07 Fondamenti di chimica ambientale 6 2 2 A, B, C
ICAR/06 Geomatics and ITS 6 2 1 A, B, C
ICAR/03 Gestione dei rifiuti solidi 6 2 1 A, B, C
ICAR/01-ICAR/03 Modelli previsione dell'inquinamento 6 2 2 A, B, C
ICAR/02 Ingegneria costiera 6 2 2 A, B, C
ICAR/07 Stab. e consol. terre e rocce 6 2 2 A, B, C
ING-IND/31 Tecnologie energetiche sostenibili 6 2 2 A, B, C
ICAR/07 Valut. mitig. rischio geot. sismico 6 2 2 A, B, C

Caratteristiche della prova finale
La prova finale è un momento formativo importante del curriculum e consiste nella redazione, presentazione e discussione di una tesi su argomento inerente le tematiche applicative dell'Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, da svolgersi, sotto la guida di un docente relatore, nell'ambito delle discipline del Corso di Laurea Magistrale; il suo superamento consente l'acquisizione di 17 CFU.
La prova finale è un'occasione formativa individuale a completamento del percorso di studi e consiste nella stesura di un elaborato prodotto a seguito di un lavoro di tesi su tematiche proprie del corso di studi.
L'argomento e la tipologia dell’elaborato finale di laurea vengono assegnati dal docente a cui lo studente sceglie di rivolgersi, nell'ambito delle discipline del corso di laurea.
La prova finale riguarda l'applicazione di metodologie innovative alla soluzione di problemi specifici anche complessi, sotto la guida di uno o più docenti, e spesso con l'aiuto della supervisione di un tutore esterno (con attivazione di tirocinio formativo esterno).
Gli obiettivi dell’elaborato della prova finale di laurea sono: introdurre il candidato all'analisi e all’elaborazione personale di informazioni acquisite attraverso una ricerca bibliografica sull’argomento assegnato e lo svolgimento di semplici valutazioni; formare il candidato a un’esposizione in pubblico di un argomento di carattere tecnico-scientifico.
Il laureando è chiamato a redigere un esaustivo documento di tesi (eventualmente anche in inglese), a preparare una breve sintesi del lavoro finale di laurea attenendosi a un format prestabilito, da inviare alla Commissione di Laurea prima della discussione, e a predisporre una presentazione da esporre alla Commissione stessa in sede di discussione finale.
Nell'ambito della fase di elaborazione della prova finale dovranno essere approfondite le conoscenze relative alle abilità informatiche e telematiche, che daranno diritto all'acquisizione di 1 ulteriore CFU.

Controllo dello svolgimento delle attività formative
Il controllo dello svolgimento delle attività formative previste dal CdS è effettuato mediante tre diverse modalità di accertamento:
1. Dal “lato Ateneo/docente” attraverso la scheda di rendicontazione dell’attività didattica, che richiede la certificazione analitica (per singola lezione, indicando data, orario e luogo di svolgimento nonché l’oggetto dell’attività svolta) dell’attività di didattica frontale, di didattica integrativa o di altre attività didattiche svolte dal singolo docente. L’Ateneo fornisce le linee guida per tale certificazione (si veda http://www.uniroma1.it/sites/default/files/allegati/linee_guida_rendicon...) e le scadenze per la compilazione, con cadenza annuale, delle informazioni richieste. È previsto altresì che “il Direttore del Dipartimento, il Presidente del CAD o il Presidente del CdS, il Preside, il Garante degli Studenti e i responsabili delle attività … [OMISSIS] nonché il Rettore, ognuno per la parte di propria competenza, possono effettuare, anche per delega, azione di vigilanza durante l’espletamento dell’attività didattica e di servizio agli studenti dei docenti, volte a verificare l’effettivo e personale svolgimento dei compiti assegnati”
2. Dal “lato studente” attraverso i questionari OPIS, nei quali sono forniti quesiti specifici relativamente al corretto svolgimento delle attività formative. In particolare si fa riferimento ai quesiti 5 (“Gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre eventuali attività didattiche sono rispettati?”), 9 (“L'insegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio?”) e 10 (“Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?”), che riguardano specificamente il rispetto degli orari previsti, la congruenza tra modalità di svolgimento dell’insegnamento effettive e previste, nonché la disponibilità dei docenti per spiegazioni aggiuntive. Per ragioni di informazione e trasparenza, sul sito web del CdA sono pubblicati i risultati aggregati dei questionari OPIS (vedasi https://web.uniroma1.it/cdaingambientale/opis/opinioni-studenti)
3. Dal “lato studente” attraverso consultazioni periodiche degli studenti da parte del CdA, consistenti in incontri diretti tra una rappresentanza degli studenti dei diversi anni di corso e i membri delle commissioni consultive del CdA, nonché nella compilazione facoltativa da parte degli studenti di questionari on-line su aspetti non contemplati nei questionari OPIS. Tali documenti vengono pubblicati periodicamente sul sito web del CdA (https://web.uniroma1.it/cdaingambientale/consultazione-studenti/consulta...)
Il Presidente del CAD provvede, nei casi in cui le modalità di accertamento di cui sopra evidenziassero anomalie rispetto al normale svolgimento previsto per le attività formative, a chiedere spiegazioni in primo luogo ai docenti interessati e, nel caso se ne rilevasse la necessità, a segnalare le anomalie agli organi competenti di Ateneo (Direttore di Dipartimento, Preside, Rettore) per i dovuti interventi del caso.

Controllo delle prove di verifica dell’apprendimento e della prova finale
Il controllo delle prove di verifica dell’apprendimento viene effettuato mediante diverse modalità di accertamento:
1. Controllo ex ante: dal punto di vista del calendario delle prove d’esame, questo viene concordato per i diversi insegnamenti all’inizio di ciascun anno accademico e per tutti gli appelli dell’anno accademico stesso al fine di:
• consentire un numero adeguato di appelli per ciascun insegnamento e una distribuzione sufficientemente omogenea all’interno dei periodi di esame previsti dalla Facoltà. Questi ultimi vengono resi pubblici sul sito web di Facoltà. Sono previste di regola 5 sessioni ordinarie di esami di profitto e 2 sessioni straordinarie di recupero, queste ultime riservate a studenti iscritti come fuori corso, ripetenti o part-time o che abbiano concluso la frequenza dei corsi dell’ultimo anno
• consentire un’adeguata successione degli appelli d’esame per insegnamenti dello stesso anno e dello stesso semestre
• consentire un’adeguata successione degli appelli d’esame per insegnamenti soggetti a propedeuticità
Il calendario delle prove di verifica viene stabilito, una volta verificato il rispetto delle necessità di cui sopra, in maniera congiunta dai docenti responsabili dei diversi insegnamenti, con il coordinamento del Presidente del CAD.
2. Controllo ex ante: dal punto di vista del calendario delle prove d’esame, successivamente alla sua approvazione secondo le modalità di cui al punto precedente, ogni docente è tenuto a pubblicare sulla piattaforma centralizzata di Ateneo entro il mese di settembre di ciascun anno accademico le date di appello relativamente ai propri insegnamenti. Queste vengono in automatico rese visibili dal sistema Infostud agli studenti interessati in base a quanto previsto dai rispettivi percorsi formativi.
3. Controllo ex ante: dal punto di vista della chiarezza e della trasparenza nella comunicazione e nella pubblicità dei contenuti e delle modalità d’esame, nella compilazione delle informazioni relative al manifesto della didattica erogata per ciascun anno accademico è previsto nel sistema GOMP utilizzato a livello di Ateneo l’inserimento, a cura di ciascun docente, delle seguenti informazioni relative agli insegnamenti offerti: 1) denominazione; 2) obiettivi (conformemente ai descrittori di Dublino); 3) programma; 4) testi adottati; 5) modalità di erogazione della didattica; 6) frequenza richiesta agli studenti; 7) modalità di valutazione. Tali informazioni, che vengono importate nella "scheda insegnamento" con collegamento al Quadro A4-b della scheda SUA del Corso di Studi, hanno l’obiettivo di guidare lo studente nella preparazione alle prove intermedie e finali di verifica, nonché di rendere pubbliche le modalità di svolgimento delle prove di verifica e i relativi criteri di valutazione.
4. Controllo ex ante: dal punto di vista della chiarezza e della trasparenza nella comunicazione e nella pubblicità dei contenuti e delle modalità d’esame, un controllo viene effettuato anche attraverso la rilevazione delle opinioni degli studenti nell’ambito dei questionari OPIS. Nello specifico, i quesiti 4 (“Le modalità d'esame sono state definite in modo chiaro?”) e 8 (Suggerimenti - “Inserire prove d'esame intermedie”) riguardano da un lato le informazioni fornite preliminarmente dal docente sulle modalità di svolgimento delle prove d’esame nonché sui criteri di valutazione, e dall’altro la necessità di prevedere prove di verifica intermedie (su quest’ultimo aspetto si veda anche quanto esposto al punto 1). È dunque in questo caso possibile monitorare per ogni anno accademico eventuali carenze di informazione e, in caso di necessità, sollecitare i docenti a migliorare la comunicazione agli studenti in merito alle prove d’esame
5. Controllo ex ante/in itinere/ex post: dal punto di vista del controllo di eventuali difformità o anomalie nello svolgimento delle prove di verifica o nell’accesso degli studenti alle stesse, è attiva presso la Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale la figura del Garante degli Studenti, avente il ruolo di difensore dei diritti degli studenti e nominato dal Preside di Facoltà in applicazione dell’articolo 5 dello Statuto dell’Università "La Sapienza". Il Garante, qualora ravvisi una violazione dei diritti degli studenti, è chiamato a segnalare i problemi rilevati
6. Controllo in itinere: dal punto di vista del controllo delle prove di verifica relativamente agli insegnamenti impartiti e alle altre attività didattiche previste dal curriculum (laboratori, seminari), sono attualmente in atto le seguenti modalità:
• la commissione d’esame per ciascun insegnamento deve essere obbligatoriamente composta da almeno due docenti, al fine di assicurare un controllo “interno” delle modalità di svolgimento della prova stessa, del relativo livello di difficoltà e dei criteri di valutazione degli esiti delle prove di verifica dell’apprendimento
• durante lo svolgimento delle prove di verifica i docenti sono tenuti ad assicurare che esse siano effettuate in maniera pubblica, onde garantire la trasparenza delle prove stesse
7. Controllo ex post: il controllo degli esiti delle prove di verifica viene effettuato dalla Commissione Valutazione del CAD relativamente all’andamento dell’intero corso di laurea e dei singoli insegnamenti, e le carriere degli studenti vengono da questa analizzate con cadenza annuale e riportate nei Rapporti di Riesame/Schede di Monitoraggio. L’analisi dell’andamento delle carriere degli studenti relativamente all’intero corso di studi viene altresì periodicamente effettuata dalla Commissione Paritetica Docenti/Studenti della Facoltà.
Il CAD conduce altresì attività di consultazione degli studenti (https://web.uniroma1.it/cdaingambientale/consultazione-studenti/consulta...) per analisi di maggior dettaglio su questioni specifiche.

Il controllo della prova finale viene invece effettuato secondo le seguenti modalità:
1. Controllo ex ante: dal punto di vista del calendario delle prove finali di laurea, questo viene fissato a livello della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale nell’ambito del calendario accademico, reso pubblico sul sito web di Facoltà. Sono previste 5 sessioni di laurea per ciascun anno accademico. Le date delle prove finali di laurea sono stabilite in funzione della numerosità dei candidati e della disponibilità di spazi idonei, in coordinamento con gli altri corsi di studio della Facoltà.
2. Controllo ex ante: dal punto di vista dell’organizzazione della documentazione per le prove finali di laurea l’Ateneo ha avviato a partire dalla seconda metà del 2017 un sistema informatizzato centralizzato di gestione (https://dida.studenti.uniroma1.it/flamingo/home)
3. Controllo in itinere: dal punto di vista del controllo dello svolgimento della prova finale, è attivo un regolamento (approvato per gli studenti immatricolati a partire dall’anno accademico 2010/11; https://web.uniroma1.it/cdaingambientale/bacheca/regolamenti) che disciplina lo svolgimento dell’attività preparatoria alla prova finale, le modalità di svolgimento della stessa e i criteri di valutazione. La Commissione di laurea si attiene scrupolosamente a tali criteri, per cui il regolamento esistente è ritenuto una forma di controllo “interno” dello svolgimento della prova finale
4. Controllo in itinere: la Commissione di laurea deputata allo svolgimento della prova finale è composta da almeno 7 membri, il che garantisce il controllo diretto della correttezza dello svolgimento della prova nonché un’uniformità di giudizio dei candidati, anche in considerazione di quanto esposto al punto precedente
5. Controllo ex post: il CAD ha avviato dall’anno accademico 2013/14 una ricognizione sulle tesi di laurea, oggetto della prova finale, raccogliendo in maniera sistematica tutte le tesi svolte nell’ambito del corso di studi. L’archivio delle tesi di laurea oggetto della prova finale è disponibile sul sito web del CAD (https://web.uniroma1.it/cdaingambientale/archivio-tesi-di-laurea/archivi...)
6. Controllo ex post: periodicamente il CAD effettua una ricognizione sugli esiti della prova finale e del voto finale di laurea ad esso associato e analizza i pertinenti dati statistici, al fine di evitare situazioni anomale quali l’addensamento delle votazioni finali verso i valori massimo o minimo previsti, o una ridotta dispersione delle stesse.