Obiettivi formativi

La musicologia è lo studio e la riflessione sulla musica nelle sue forme, manifestazioni e creazioni passate e attuali, nonché della sua presenza nella storia e nella contemporaneità, nella cultura e nella vita quotidiana dei popoli. La disciplina, dato il suo carattere pluralistico, comprende almeno due grandi campi d’azione sempre più strettamente convergenti: la musicologia in senso stretto, che s’indirizza maggiormente alle musiche della tradizione d’arte, e l’etnomusicologia, più attenta alle musiche di tradizione popolare ed etniche. Scopo del CdS magistrale in Musicologia è quello di formare laureati in grado di padroneggiare aggiornati metodi della ricerca musicologica ed etnomusicologica nonché una conoscenza approfondita del significato e della presenza della musica nelle varie epoche storiche, nella contemporaneità, presso le differenti culture e aree geografiche. Ciò discende dalla consapevolezza che:
- la musica appartiene al novero dei beni culturali specifici e qualificanti delle culture del mondo intero;
- le sue creazioni e i suoi prodotti costituiscono “beni musicali” (concetto che solo recentemente è entrato nell’uso e nella considerazione comune), che necessitano di adeguata valorizzazione, conservazione e restauro;
- la musica permea infinite manifestazioni della quotidianità divenendone elemento connotativo sul piano politico, religioso, culturale, ludico e simbolico;
- la musica è inserita nel percorso didattico della scuola italiana di diverso ordine e grado, e il suo consolidamento richiede anche una valorizzazione nel percorso universitario, per formare futuri didatti professionalmente attrezzati;
- la musica è profondamente radicata in molteplici realtà del mercato del lavoro come attività inserita nei meccanismi di committenza, produzione e consumo, tanto sul piano della organizzazione lirico-sinfonica quanto sul piano della divulgazione e discussione attraverso i mezzi tradizionali e i new-media, sempre più presenti nel consumo quotidiano delle nuove generazioni.
L'insieme di questi scenari culturali e la richiesta da essi imposta di specifiche professionalità a vari livelli rende del tutto congrua e opportuna la figura del musicologo quale figura di studioso, ricercatore e mediatore in grado sia di comprendere il ruolo della musica nelle società e nella storia, sia di valorizzarne la presenza nella contemporaneità, sia infine di renderne una visione critica con effetto immediato sulle politiche del consumo. Il corso pertanto intende formare figure professionali dotate dei necessari requisiti, oltre che per la ricerca pura, per mansioni di elevata responsabilità negli ambiti della conservazione dei beni musicali, della valorizzazione del patrimonio musicale nazionale e internazionale, della progettazione artistica presso
istituzioni concertistiche e enti teatrali, della gestione di archivi e musei di settore, dell’editoria e filologia musicale (edizioni critiche), della mediazione culturale e del giornalismo professionale di settore.
Le due ‘anime’ del corso, musicologica ed etnomusicologica, convergono nella realizzazione dei seguenti obiettivi:
a) formare ricercatori ed esperti di storia e critica della musica metodologicamente attrezzati nei campi della filologia musicale, della ricerca storica e archivistica, dell’analisi stilistica e drammaturgica del testo musicale, della alta divulgazione e della didattica di settore, trattando i repertori di ogni epoca;
b) di formare futuri ricercatori nel campo della musicologia interculturale, della musicologia generale e dell’antropologia della musica, ed esperti nel campo dello studio delle tradizioni musicali del folklore europeo, delle culture musicali di Africa, Asia e di altre aree extraeuropee, delle musiche popolari contemporanee;
c) di offrire ai laureandi gli strumenti per leggere e restituire criticamente le più attuali relazioni fra musica e società, ponendoli in grado di rivestire correttamente e consapevolmente il ruolo di mediatore dei repertori storici, delle specificità culturali attuali, delle sempre più strette relazioni interculturali, multiculturali, intermediali, multimediali, anche sul piano del giornalismo specializzato, su una base professionale adeguata all’alto livello di una laurea magistrale.
A tutti gli studenti del corso viene fornita un’approfondita conoscenza di strumenti bibliografici, lessicografici, informatici, telematici, tecnologici e metodologici specifici degli ambiti di ricerca musicologico ed etnomusicologico nonché l’attrezzatura professionale necessaria alla valorizzazione dei beni musicali.
I laureati nel CdS Magistrale in Musicologia completeranno nel biennio i cfu richiesti per l’accesso ai percorsi FIT secondo le nuove modalità (tenendo conto dei requisiti in CFU esatti dalle singole classi concorsuali), grazie ai quali potranno accedere all’insegnamento delle materie indicate dalla normativa vigente; potranno inoltre accedere alle prove di ammissione al Dottorato di Ricerca in Musica e Spettacolo presso la Sapienza o in ogni altro Ateneo italiano ed estero; avranno le competenze necessarie per svolgere al meglio mansioni di direzione o consulenza artistica e musicologica presso enti lirici, istituzioni concertistiche e museali, discoteche e nastroteche, emittenti radiofoniche, periodici specializzati di settore o rubriche musicali nell’editoria generalista, case editrici specializzate, istituzioni e fondazioni culturali.

Descrizione del percorso formativo.
Il percorso formativo – musicologico ed etnomusicologico – prevede:
- lo studio approfondito delle singole discipline appartenenti ai s.s.d. L-ART/07 e L-ART/08 e delle metodologie di ricerca ad esse pertinenti; tale studio avverrà mediante un’offerta formativa costituita da corsi tematici di elevata qualità e professionalità, svolti prevalentemente con carattere seminariale, che risponderanno anche all'esigenza di rendere familiari agli studenti i principali strumenti informatici, telematici e tecnologici propri delle discipline;
- l’arricchimento di conoscenze culturali e metodologie di carattere generale mediante l’approfondimento di altri settori disciplinari opportunamente selezionati fra quelli più utilmente complementari al percorso musicologico o etnomusicologico prescelto (in particolare le discipline linguistiche, le filologie latino-medievali e romanze, le discipline storiche, la letteratura italiana);
- l’applicazione e la sperimentazione delle competenze acquisite, mediante partecipazione a stages e tirocini presso qualificate istituzioni (teatrali, museali, concertistiche nonché archivi e biblioteche, musicali, gruppi editoriali, stampa quotidiana e periodica anche on-line), in grado di porre gli studenti a contatto col mondo del lavoro, relativamente alla specificità del campo di studi prescelto;
- la sperimentazione dell’efficacia delle capacità di comunicazione, didattica, educazione permanente acquisite, mediante specifiche attività di alfabetizzazione, introduzione alla storia della musica, lezioni frontali presso diverse scuole di diverso ordine e grado, o istituzioni di divulgazione pubblica (conferenze, guide all’ascolto …)
- l’esercitazione nell’uso fluente in forma scritta e orale della lingua inglese mediante offerta di un modulo in lingua e l’obbligo di redigere un breve riassunto dell’elaborato scritto costituente la prova finale.
Coerentemente con gli obiettivi formativi precedentemente descritti il corso prevede, sulla base di opportune alternative nella scelta delle discipline e nella distribuzione dei CFU consentite dalla duttilità della classe ministeriale, la possibilità per lo studente di privilegiare uno fra due possibili percorsi formativi: musicologico o etnomusicologico.
Un terzo percorso formativo, che può essere attivato solo negli anni in cui si rende possibile un’adeguata collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza, è denominato coreologico ed è finalizzato ad integrare la formazione nelle discipline musicali con le specificità del comparto di storia e teoria della danza, per formare studiosi esperti nell'ambito della coreologia. Il percorso coreologico si avvale dell’apporto didattico di docenti in convenzione con l’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Il percorso formativo del CdS include infine i 24 cfu richiesti per l’accesso ai percorsi FIT come da DM616/17; i corsi verranno attivati o mutuati a seconda della necessità e disponibilità.
Per la definizione della percentuale di tempo dedicata allo studio individuale si rinvia al Regolamento Didattico del corso di studio.

I laureati magistrali in questo corso dovranno dimostrare di saper acquisire l'autonomia necessaria alla corretta e proficua organizzazione di un originale percorso di ricerca e all'applicazione decisionale delle proprie competenze
nei contesti lavorativi specifici delle discipline musicologiche.
L'autonomia di giudizio nello studente viene verificata in particolare tramite esercitazioni, esposizione di elaborati e di ricerche, nonché durante l'attività preliminare alla definizione dell'argomento della prova finale.

I laureati magistrali in questo corso dovranno saper comunicare e trasmettere - anche mediante opportuna padronanza delle lingue straniere necessarie - i risultati delle proprie ricerche e dell'applicazione della propria autonomia di giudizio e dovranno saper interagire con professionalità diverse, entro ambienti lavorativi e di ricerca a carattere sia nazionale, sia internazionale essendo in grado di gestire e interpretare ambiti e processi comunicativi sia tradizionali, sia multimediali.
Le abilità comunicative scritte ed orali sono verificate nell'esposizione in classe di elaborati e ricerche, nella partecipazione alla discussione in occasione di seminari, laboratori, esercitazioni e sono comunque verificate in occasione di ciascuna prova d'esame.

I laureati magistrali in questo corso dovranno acquisire conoscenze e competenze tali da avviarli con sicurezza alla selezione ed alla realizzazione di autonomi percorsi di ricerca, e da potersi relazionare con elevato grado di
competitività ed in piena autonomia col mercato del lavoro, relativamente agli ambiti disciplinari.
La capacità di apprendere viene conseguita dallo studente con la partecipazione attiva alle lezioni, seminari e tirocini, con le attività di studio individuale previste per il superamento di ciascun esame, con la preparazione di progetti individuali e/o di gruppo e con l'attività svolta per la preparazione della prova finale. La verifica avviene in sede di esame e nella discussione dell'elaborato presentato per la prova finale.