Sbocchi lavorativi

Profilo: Infermiere pediatrico
Funzioni: I laureati in Infermieristica pediatrica sono operatori delle professioni sanitarie dell'area pediatrica che svolgono nell'autonomia professionale prevista dalla legge attività dirette alla prevenzione, alla cura e alla salvaguardia della salute individuale e collettiva dei soggetti di età pediatrica, utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione della figura e nel relativo profilo professionale definito con decreto del Ministro della Salute. Essi utilizzano principi e metodologia scientifica nello studio della Infermieristica pediatrica ed applicano questi risultati alla loro professione. Gli infermieri pediatrici organizzano e coordinano le attività specifiche relative alla salute dei soggetti in età pediatrica sia in campo ospedaliero che territoriale e collaborano con gli organi preposti alla tutela della salute del bambino comprensiva di attività didattico-educativa.


Competenze: I laureati in Infermieristica Pediatrica concorrono agli interventi di identificazione dei bisogni di salute e di assistenza infermieristica individuali e collettivi, formulandone i relativi obiettivi: sono responsabili della pianificazione, gestione e valutazione degli interventi assistenziali infermieristici; assicurano correttamente l'applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; operano, autonomamente ed in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali, anche coadiuvati da personale di supporto (OSS); realizzano i loro interventi professionali nell'ambito di strutture sanitarie, sia pubbliche che private, sul territorio e nell'assistenza domiciliare, sia in regime di dipendenza che libero-professionale; partecipano alla formazione del personale di supporto, all'aggiornamento del loro profilo professionale ed alla ricerca.
Sbocchi professionali: Il laureato in infermieristica Pediatrica potrà continuare il suo percorso di studio iscrivendosi alla laurea magistrale, dopo il superamento di un concorso di ammissione organizzato dalle Università proponenti, potrà iscriversi a Master universitari di I livello, ai Corsi di Perfezionamento. Dopo l’acquisizione della laurea magistrale potrà iscriversi ai Master di II livello ed al Dottorato di Ricerca.
Egli avrà opportunità di lavoro, previa iscrizione all’albo professionale (IPASVI), in strutture sanitarie e socio-assistenziali pubbliche o private, sia in regime di dipendenza che libero professionale. In particolare:
- negli ospedali pediatrici, in tutte le unità operative di degenza e nei servizi ambulatoriali;
- negli ospedali generali, nelle unità operative di degenza ed ambulatoriali di neonatologia e/o pediatria;
- nei servizi di emergenza territoriale ed ospedaliera pediatrica;
- nei servizi sanitari territoriali, domiciliari e ambulatoriali di area materno-infantile;
- nei servizi di prevenzione e sanità pubblica;
- negli hospice pediatrici;
- nelle strutture per post acuti, di lungodegenza, centri di riabilitazione, centri di assistenza per disabili.


In ordine alle necessità di consolidare e rendere più proficuo il rapporto con le parti sociali e con i portatori di interesse nell’ambito dei Corsi di Laurea per le professioni sanitarie il giorno 23 Aprile 2018, alle ore 12,30, presso l’aula A1 del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillofacciali, in via Caserta n. 6 Roma, si è svolto l’incontro tra:
1) l’Università di Roma La Sapienza per i Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale delle classi di laurea L-LM/SNT1, L-LM/SNT2, L-LM/SNT3 e L-LM/SNT 4 delle Professioni sanitarie di Sapienza Università di Roma delle tre Facoltà di area medica: Farmacia e Medicina, Medicina e Odontoiatria, Medicina e Psicologia;
2) Le parti sociali interessate, rappresentate dalle Associazioni Professionali sotto elencate.
Sono Presenti per l’Università di Roma Sapienza: il Preside della Facoltà di Farmacia e Medicina Prof. Carlo Della Rocca; il Prof. Giuseppe Familiari su delega del Preside della Facoltà di Medicina e Psicologia Prof. Massimo Volpe; assente giustificato il Preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria Prof. Sebastiano Filetti. I Proff.: Antonio Angeloni Referente I Classe, Ersilia Barbato Rappresentante Team Qualità, Maria De Giusti Referente IV Classe, Ricciarda Galandrini Referente III Classe, Esterina Pascale Referente Magistrali delle Professioni Sanitarie, Vincenzo Petrozza Referente Polo Pontino Professioni Sanitarie, Donatella Valente Referente II Classe. I Dott.: Vincenzo Mancino Manager Didattico della Facoltà di Farmacia e Medicina, Cinzia Castellani Manager Didattico della Facoltà di Medicina e Odontoiatria; assente giustificata Daniela Roncone Manager Didattico della Facoltà di Medicina e Psicologia.
Sono presenti, per le Associazioni professionali: i Dott.ri: Pulimeno A. (IPASVI/OPI), Messina P. (Ordine Ostetriche), De Marinis M.C. (AIFI), Fornari M.A. (FLI), Cordò C. (AITNE), Montes M. (AIORAO), De Lorenzo V. (AITERP), Segaletti L. (AITO), Antonacci G. (AIP), Bonifacio A. (ANUPI), Panella N. e Iannuzzi G. (AITN), Lozzi M.A. (FITELAB), Catanea A. (ANTOI), Borrelli S. (Federazione Naz. Tec. San. Rad. Med.), Lastella P. (AIDI), Martinelli M. (UNPISI), Macedonio A. (ASNAS).

L’incontro è stato vivace e produttivo e nei numerosi interventi è stata sottolineata la necessità di addivenire ad un sistema di confronto continuo tramite la realizzazione di tavoli tecnici permanenti Classe eo CdS specifici che prevedano incontri periodici (e in questo senso se ne prevedono almeno due per tipologia di Classe di laurea / CdL prima della fine del 2018) al fine di dare sempre più sostanza alla collaborazione tra Università e parti sociali. Da un punto di vista metodologico, la riunione ha avuto un significato soprattutto organizzativo e di individuazione di grossi filoni di intervento, il tutto in linea con il progetto “Sapienza” di qualità ai fini del raggiungimento di una maggiore omogeneità nei percorsi formativi omologhi dei vari CdS. In tal senso è stata rilevata l’opportunità di rivedere la progettazione dei percorsi formativi e la verifica dei medesimi, al fine di accrescere la fruibilità sociale, le conoscenze e le competenze dei profili dei laureati ed è stata sottolineata l’opportunità di un affinamento dei processi di auto-valutazione contemporaneamente ad una necessaria conformità alle linee di valutazione ANVUR, come pure per una reale e conforme spendibilità dei titoli acquisiti nel contesto socio-lavorativo del Paese.
I campi di intervento individuati e pressoché comuni a tutti i CdL sono risultati essere:
• adeguamento dei curricula e degli obbiettivi didattici in considerazione delle nuove strategie di intervento del SSN in termini di prossimità delle cure e di presa in carico dell’assistito con patologia cronica, nonché dei nuovi bisogni di salute derivanti dalla progressiva globalizzazione della società;
• implementazione quali-quantitativa dell’attività professionalizzante mediante l’individuazione di standard minimi per l’attivazione delle specifiche sedi di tirocinio e azioni di formazione pedagogica dei tutor;
• monitoraggio del percorso post-laurea degli studenti in termini di tempi di collocazione e di specifiche problematiche nell’inserimento nel mondo del lavoro.
• aggiornamento continuo dei regolamenti dei CdS per un migliore livello di uniformità nei diversi percorsi formativi, per quanto previsto dagli obiettivi di apprendimento espressi dai Descrittori di Dublino, nelle articolazioni dei corsi di studio, nelle metodologie di apprendimento e di verifica delle conoscenze e delle competenze raggiunte dagli Studenti.