Obiettivi formativi

Il laureato al termine del percorso triennale deve essere in grado di:

- Effettuare i test per la valutazione della funzionalità respiratoria (spirometria)

- Gestire i sistemi computerizzati per la trasmissione e gestione degli esami cardiologici

- Gestire l'esecuzione tecnica dell'esame ecocardiografico completo di valutazioni quantitative ed ecoflussimetriche del sistema cardiaco e/o vascolare

- Eseguire il controllo strumentale del paziente portatore di dispositivi di pacemaker e defibrillatore automatico impiantabile.

- Eseguire procedure di diagnostica strumentale in ambulatorio o con ausilio della telemedicina e degli strumenti di telemetria cardiaca

- Gestire l'assistenza cardiocircolatoria e respiratoria

- Utilizzare le metodiche extracorporee normotermiche e ipertermiche per terapia antiblastica, pelvica, peritoneale, toracica, arti e fegato.

- Applicare protocolli per la preservazione di organo e gestione del trasporto

- Applicare le tecniche di dialisi extracorporea

- Gestire la metodiche di recupero sangue intraoperatorio.
- Provvedere alla conduzione e manutenzione ordinaria delle apparecchiature relative alle tecniche di circolazione extracorporea.
- Gestire le apparecchiature dell'elettrocardiografia, dell'elettrocardiografia da sforzo, dell'elettrocardiografia dinamica (holter) e dei sistemi di memorizzazione degli eventi di bradi-tachiaritmie

- Garantire la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostiche e terapeutiche richieste

- Gestire autonomamente la metodica di circolazione extracorporea e l'emodinamica del paziente indotta artificialmente per mezzo macchina cuore-polmone.
- Applicare le tecniche di protezione cerebrale negli interventi che prevedano arresto di circolo.
- Documentare sulla cartella clinica i dati relativi alla circolazione extracorporea

- Prendere decisioni coerenti con le dimensioni legali, etiche e deontologiche che regolano la organizzazione sanitaria e la responsabilità professionale

- Partecipare all'elaborazione di linee guida da applicare alle procedure messe in atto nel rispetto del principio di qualità-sicurezza (clinical risk management)

- Utilizzare strumenti e metodologie di valutazione e revisione della qualità

- Collaborare ad attività di docenza e tutorato sia nella formazione di base che permanente

- Riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori dell'equipe assistenziale, stabilendo relazioni collaborative

- Interagire e collaborare attivamente con equipe interprofessionali;


Percorso formativo:

1° anno finalizzato a fornire le conoscenze biomediche di base, i fondamenti della disciplina professionale quali requisiti per affrontare la prima esperienza di tirocinio, l'orientamento dello studente negli ambiti professionali di riferimento e l'acquisizione delle competenze di base.

2° anno finalizzato all'approfondimento di conoscenze di cardiologia interventistica, diagnostica vascolare, pneumologia, chirurgia toracica, cardiochirurgia pediatrica e dell'adulto. Acquisire le competenze professionali relative all’esecuzione di esami ecocardiografici, test per la valutazione della funzionalità cardiorespiratoria, ed alla applicazione della circolazione extracorporea nell'adulto e nel bambino. Approfondimenti degli aspetti igienico-preventivi. Attività di tirocinio in contesti in cui lo studente può sperimentare le conoscenze e le tecniche apprese.

3° anno finalizzato all'approfondimento specialistico ma anche all'acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l'esercizio professionale, la capacità di lavorare in team e in contesti organizzativi complessi. Aumentare la rilevanza assegnata alle esperienze di tirocinio anche finalizzato alla graduale assunzione di autonomia e responsabilità. Acquisire competenze e metodologie di ricerca scientifica a supporto di elaborazione di dissertazioni.
Il piano di studi prevede un massimo di 20 esami e/o di valutazioni finali di profitto, inclusivi degli esami di Tirocinio I, II e III anno, organizzati come prove di esame integrate per insegnamenti o moduli.
Il percorso formativo è strutturato, monitorato, validato ed ottimizzato in continuum, al fine del raggiungimento degli obiettivi formativi.

Il laureato in Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare deve dimostrare la capacità di:

- Applicare i principi etici nel proprio comportamento professionale

- Assumere la responsabilità del proprio operato durante la pratica professionale in conformità al profilo e al codice deontologico

- Riconoscere le differenze di competenze e responsabilità rispetto agli altri professionisti sanitari

- Dimostrare spirito di iniziativa ed autonomia nella propria attività lavorativa.

Metodologie e attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- lezioni frontali, discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie, tirocinio professionalizzante.
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi
- esami scritti e orali, feedback di valutazione durante il tirocinio (attraverso portfolio, schede di valutazione strutturate e report clinici sulla pratica professionale).

Il laureato in Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare deve essere in grado di:
- Stabilire relazioni professionali e collaborare con altri professionisti sanitari nella consapevolezza delle specificità dei diversi ruoli professionali

- Dimostrare abilità comunicative efficaci con gli utenti e nelle relazioni con gli altri professionisti

- Assumere funzioni di guida verso collaboratori e studenti, includendo la delega e la supervisione di attività assistenziali erogate da altri e assicurando la conformità a standard di qualità e sicurezza della pianificazione e gestione dell'assistenza
- Comunicare in modo efficace con modalità verbali, non verbali e scritte le valutazioni e le decisioni tecnico-assistenziali nei team sanitari interdisciplinari

- Collaborare con il team di cura per realizzare l'applicazione e lo sviluppo di protocolli e linee guida
- Comunicare in modo efficace con pazienti, familiari e altri professionisti per fornire una cura sanitaria ottimale.

Metodologie e attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- Lezioni frontali, simulazioni, discussione di casi e di situazioni relazionali paradigmatiche in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie, tirocinio professionalizzante.
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi
- esami scritti e orali, feedback di valutazione durante il tirocinio (attraverso portfolio, schede di valutazione strutturate e report clinici sulla pratica professionale).

Il laureato in Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare deve essere in grado di:

- Sviluppare abilità competenti e indipendenti di risoluzione dei problemi tecnico assistenziali dimostrando la capacità di ricercare con continuità le opportunità di autoapprendimento

- Assumere responsabilità per il proprio sviluppo professionale per rispondere ai continui cambiamenti delle conoscenze e dei bisogni sanitari e sociali

- Dimostrare capacità di studio indipendente e utilizzare metodi di ricerca delle evidenze efficaci e pertinenti

- Dimostrare capacità di autovalutazione delle proprie competenze e delineare i propri bisogni di sviluppo e apprendimento.
I laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia.
Le valutazioni formali si baseranno su prove scritte o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte su temi assegnati.