Percorso formativo

 

Curriculum unico

Primo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
10589526 - METODOLOGIA DELLA RICERCA 1 E INFORMATICA Primo semestre 9 Italiano
10589527 - SCIENZE DI SANITA' PUBBLICA Primo semestre 6 Italiano
10589528 - SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE E DELLA COMUNICAZIONE Primo semestre 5 Italiano
10589531 - METODOLOGIA DEI PROCESSI ASSISTENZIALI TERAPIA DEL DOLORE CURE PALLIATIVE Primo semestre 1 Italiano
10589529 - SCIENZE GIURIDICHE MEDICO-LEGALI Secondo semestre 9 Italiano
10589530 - STRATEGIE DI PROGRAMMAZIONE E MODELLI ORGANIZZATIVI GESTIONALI Secondo semestre 8 Italiano
10589531 - METODOLOGIA DEI PROCESSI ASSISTENZIALI TERAPIA DEL DOLORE CURE PALLIATIVE Secondo semestre 7 Italiano
AAF1184 - PER LA CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA STRANIERA Secondo semestre 2 Italiano
AAF1433 - ADE Secondo semestre 6 Italiano
10589606 - TIROCINIO Secondo semestre 15 Italiano

Secondo anno

Orientamento unico
Insegnamento Semestre CFU SSD Lingua
10589532 - SCIENZE DELLA SALUTE E MANAGEMENT DEL TABAGISMO Primo semestre 6 Italiano
10589701 - METODOLOGIA DELLA RICERCA II Primo semestre 5 Italiano
AAF1414 - LABORATORIO PROFESSIONALE Primo semestre 5 Italiano
10589534 - INFERMIERISTICA AVANZATA IN OSTETRICIA E PEDIATRIA E MEDICINA DI GENERE Secondo semestre 7 Italiano
10589535 - PROCESSI ASSISTENZIALI E MODELLI ORGANIZZATIVI Secondo semestre 7 Italiano
AAF1005 - PROVA FINALE Secondo semestre 7 Italiano
10589606 - TIROCINIO Secondo semestre 15 Italiano

Gruppi Opzionali

REGOLAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI LAUREA MAGISTRALI NELLE PROFESSIONI SANITARIE
(D.M. 270/2004)

La Facoltà di Medicina e Psicologia promuove l’istituzione dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie. I corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie sono articolati in due livelli: il primo, triennale, rilascia il titolo di laurea (Classe 1-2-3-4); il secondo, biennale, rilascia il titolo di Laurea magistrale (Classe 1/S - 2/S - 3a/S - 3b/S - 4/S).
Il Consiglio della Facoltà di Medicina e Psicologia stabilisce le articolazioni in autonomi Corsi delle singole tipologie di struttura didattica. Le strutture didattiche ordinarie (Corsi di Laurea, Corsi di Laurea magistrale) sono sottoposte alla vigilanza del Consiglio di Facoltà che delibera riguardo alla loro istituzione, alla prima attivazione, all’accreditamento delle strutture necessarie per il tirocinio professionale. Il Preside della Facoltà è delegato ad istituire i coordinamenti generali e di classe anche attraverso l’istituzione di Consigli di Area Didattica.
Art. 1 Organi del Corso
Il Corso è diretto dal Presidente, responsabile del corso stesso, unitamente al Vicepresidente. Entrambi vengono eletti dal Corpo Docente, secondo le norme di legge statutarie, e restano in carica per tre anni accademici. La funzione di Presidente e di Vicepresidente è riservata ai docenti di Ruolo “incardinati” nel Corso di Laurea magistrale e, salvo rinuncia degli aventi diritto, a chi svolga attività assistenziale nelle predette strutture. Il Presidente e il Vicepresidente sono rieleggibili per non più di un secondo mandato consecutivo nella stessa carica.
In relazione al III comma dell’art. 6 del decreto legislativo 502/1992, nel caso di Corsi di Laurea per le Professioni Sanitarie, il corpo docente è costituito prioritariamente dai docenti universitari che svolgano attività assistenziale presso le strutture sede del Corso di Laurea.
Il Presidente si avvarrà di un Ufficio di Presidenza composto dal Presidente, dal Vicepresidente, da almeno tre rappresentanti dei docenti universitari incardinati nel Corso di Laurea magistrale e dal Direttore Didattico. L’Ufficio di Presidenza potrà, inoltre, avvalersi di due rappresentanti degli studenti iscritti al Corso di Laurea magistrale.
Il Direttore Didattico è eletto dall’Ufficio di Presidenza, tra coloro che, in servizio presso la struttura sede del Corso, abbiano un curriculum che tiene conto del livello formativo nell’ambito dello specifico profilo professionale cui corrisponde il Corso.
Il Consiglio di Corso è costituito da tutto il Corpo Docente del Corso di Laurea magistrale e viene riconfermato/rinnovato all’inizio dell’anno accademico. Fanno parte del Consiglio di Corso due rappresentanti degli studenti per ogni anno di corso eletti tra tutti gli studenti iscritti al Corso di laurea magistrale.
Art. 2 Compiti degli Organi di Corso
Il Presidente, responsabile del corso, coordina le attività del Corso, convoca e presiede l’Ufficio di Presidenza e rappresenta il Corso nei consessi accademici ed all’estero, nel rispetto dei deliberati del Consiglio.
Il Vicepresidente coadiuva il Presidente in tutte le sue funzioni e ne assume i compiti in caso di impedimento.
Il Direttore Didattico è responsabile degli insegnamenti tecnico-pratici e del loro coordinamento con gli insegnamenti teorico-scientifici, organizza le attività complementari, assegna i tutori e ne sovrintende l’attività, garantisce l’accesso degli studenti alle strutture qualificate come sede di insegnamenti tecnico-pratici.
L’ufficio di Presidenza istruisce le pratiche da portare all’approvazione del Consiglio di Corso che si riunisce almeno tre volte l’anno in via ordinaria.
Il Consiglio di Corso individua un coordinatore didattico per ciascun anno di corso e per ciascun insegnamento. I Coordinatori di anno/Insegnamento coordinano i programmi didattici in relazione agli obiettivi dell’insegnamento stesso; rappresentano per gli studenti la figura di riferimento dell’insegnamento; coordinano la preparazione delle prove d’esame; presiedono, di norma, la Commissione di esame dell’insegnamento da loro coordinato e ne propongono la composizione.
Il Consiglio coordina le attività didattiche dell’intero Curriculum formativo, avendo la responsabilità complessiva della pianificazione didattica e delle attività didattiche dei docenti del Corso. In particolare, ai sensi di quanto previsto nel DPR 382/80, il Consiglio di corso:
a) Approva l’elenco delle attività didattiche pertinenti agli insegnamenti ed i relativi programmi, finalizzati al conseguimento degli obiettivi propri di ogni area, eliminando ridondanze e ripetizioni e verificandone l’essenzialità;
b) nomina un Coordinatore per ogni Insegnamento;
c) organizza la ripartizione tra i docenti dei compiti didattici e dei tempi necessari al loro espletamento, nel rispetto delle competenze individuali e della libertà di insegnamento, con modalità tali da non ostacolare il diritto alla loro fruizione da parte degli studenti in regola con i loro obblighi;
d) organizza il calendario accademico ripartendo le attività didattiche nelle aule specificatamente assegnate al corso.
L’Ufficio di Presidenza:
a) pubblica prima dell’inizio di ogni anno accademico i programmi didattici per obiettivi di tutti gli Insegnamenti e l’elenco delle attività didattiche opzionali, con i relativi crediti;
b) approva, prima dell’inizio di ogni anno accademico, i piani di studio degli studenti, limitatamente all’attività didattica opzionale;
c) promuove corsi di formazione pedagogica per i docenti;
d) predispone le Commissioni di profitto per Insegnamento, composte da un minimo di tre docenti, secondo le norme vigenti e le trasmette con propria firma alle varie Segreterie. Possono far parte delle Commissioni di profitto tutti i docenti del Corso, tra docenti universitari ed ospedalieri, compresi i docenti a contratto a titolo oneroso.
L’Ufficio di Presidenza, inoltre, attribuisce gli affidamenti, le supplenze ed i contratti e dichiara le vacanze dandone pubblicità attraverso pubblicazioni sul proprio albo mediante comunicazione alla Presidenza ed ai Direttori di Dipartimento e di Facoltà. Restano ferme le competenze della Facoltà relative al primo affidamento di insegnamento universitario o di modulo conferito dal Corso e ai ricorsi sugli affidamenti e le supplenze.
Il Consiglio di Corso esprime un parere sull’attività didattica complessiva a completamento della relazione biennale.
Il Consiglio di Corso delibera altresì su: congedi, supplenze, dichiarazioni di affinità di discipline, comandi nulla osta per incarichi di insegnamento e di ricerca riguardanti i docenti di ruolo.
Art. 3 Organizzazione didattica
L’attività formativa complessiva deve garantire una adeguata preparazione teorica ed un congruo addestramento professionale, anche attraverso il tirocinio, in conformità agli standard e al monte ore definiti dalle direttive dell’Unione Europea e con la guida di tutori appartenenti allo specifico profilo professionale. Per conseguire tali finalità formative, la Facoltà di riferimento si può convenzionare con strutture, sia in Italia che all’estero, che rispondano ai requisiti di idoneità per attività e dotazione di servizi e strutture come previsto dall’art. 6 del DL/vo 229/1999.
Per assicurare l'acquisizione delle competenze tecniche necessarie per l'esercizio delle attività professionali il cui profilo è approvato con D.M. Sanità, il Consiglio della struttura didattica individua le attività formative professionalizzanti (sotto forma di tirocinio guidato e di addestramento diretto) per un monte ore complessivo almeno pari a quello previsto dagli standard comunitari per i singoli profili professionali. Tali attività devono esclusivamente svolgersi attraverso forme di didattica a piccoli gruppi con ampi gradi di autonomia per lo studente, sotto la responsabilità di un tutore delle attività tecnico-pratiche e devono mirare a mettere progressivamente lo studente in grado di prendere in carico il paziente, acquisendo le abilità e attitudini necessarie al raggiungimento di una autonomia professionale, decisionale e operativa adeguata nei vari ruoli ed ambiti professionali.
Tali attività possono svolgersi presso strutture di degenza e di day hospital o ambulatoriali o presso strutture territoriali identificate dal Consiglio di Corso di Laurea magistrale.
Il Consiglio della Struttura Didattica ed il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, definiscono l'Ordinamento didattico, nel rispetto della legge vigente.
Qualora si renda necessario apportare cambiamenti all'Ordinamento didattico (contenuto, denominazione, numero dei Corsi e numero degli esami), il Consiglio propone alla Giunta di Presidenza di Facoltà le necessarie modifiche.
Art. 4 Definizione del Corso di Laurea magistrale
I laureati della classe della laurea magistrale nelle scienze delle professioni sanitarie, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e integrazioni e ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 1, comma 4, possiedono una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca in uno degli ambiti pertinenti alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe. I laureati magistrali che hanno acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti alle professioni sanitarie e hanno ulteriormente approfondito lo studio della disciplina e della ricerca specifica. Alla fine del percorso formativo sono in grado di esprimere competenze avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in risposta ai problemi prioritari di salute della popolazione in età pediatrica, adulta e geriatrica ed ai problemi di qualità dei servizi. In base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere conto, nella programmazione e gestione del personale dell'area sanitaria, sia delle esigenze della collettività, sia dello sviluppo di nuovi metodi di organizzazione del lavoro, sia dell'innovazione tecnologica ed informatica, anche con riferimento alle forme di teleassistenza o di teledidattica, sia della pianificazione ed organizzazione degli interventi pedagogico-formativi nonché dell'omogeneizzazione degli standard operativi a quelli della Unione europea.
I laureati magistrali sviluppano, anche a seguito dell'esperienza maturata attraverso una adeguata attività professionale, un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed altrui competenze. Le conoscenze metodologiche acquisite consentono loro anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca peculiari alle diverse professioni ricomprese nella classe.
Art . 5 Ammissione al Corso di Laurea magistrale
Possono essere ammessi al Corso di Laurea magistrale i candidati che siano in possesso del diploma di laurea di primo livello ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti (art. 6, comma 2, D.M. 270/04) e, che siano in possesso di una adeguata preparazione e siano qualificati in posizione utile all’esame di ammissione.
L’Università, nel recepire i DD.MM., annualmente emanati, ai fini dell’ammissione verifica l’adeguatezza delle conoscenze di cultura generale e ragionamento logico unitamente a quelle teoriche/pratiche e di normativa vigente specifiche della disciplina e funzionali alla successiva applicazione professionale, nonché conoscenze di cultura scientifico-matematica, statistica, informatica ed inglese e di scienze umane e sociali. Ai fini dell’accesso vengono, altresì, valutati eventuali titoli accademici e professionali in possesso dei candidati.
Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi dell'art. 3, c.2 della Legge 264 del 2 settembre 1999 (Norme in materia di accesso ai corsi universitari).
Sono consentiti trasferimenti, ad anni successivi al primo, da un Ateneo all’altro per lo stesso corso di Laurea magistrale dell’area sanitaria, dietro rilascio di nulla osta da parte del Presidente del Corso di Laurea della sede prescelta e da parte del Presidente del Corso di Laurea della sede che si intende lasciare, senza ripetere il concorso di ammissione.
Il passaggio da un corso di Laurea ad un altro, anche se appartenente alla stessa classe di laurea della stessa Facoltà, è possibile solo ed esclusivamente previo superamento del concorso di ammissione.
Sono ammessi al II anno di corso cambi di sede (stesso corso di Laurea), presentando domanda presso la Segreteria Amministrativa entro i termini previsti; la domanda dovrà essere completa del nulla osta rilasciato dal Presidente della sede prescelta e del nulla osta rilasciato dal Presidente della sede che si intende lasciare.
E’ vietata l’iscrizione contemporanea a diverse Università o Istituti Universitari ed equiparati, a diverse Facoltà, Corsi di studio della stessa Università.
Art. 6 Crediti Formativi Unitari (CFU)
La durata del corso di laurea magistrale è di 2 anni.
L’unità di misura del lavoro richiesto allo studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta dall’Ordinamento del CLS per conseguire il titolo di studio universitario specialistico costituisce il CFU.
Al CFU corrispondono, a norma dei Decreti ministeriali, 25 ore di lavoro per studente e 30 ore di lavoro per studente riferite alla Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche.
La formazione comprende 120 CFU.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica e di tirocinio, svolta con 30 CFU con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti.
Il piano di studi prevede un massimo di 12 esami e/o di valutazioni finali di profitto comprensivi dell’idoneità dell’inglese scientifico ed una idoneità al 2° anno derivante dalla valutazione dell’attività di Tirocinio svolto nel primo e nel secondo anno. Gli esami verranno organizzati come prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati.
La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame, articolate - oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite. Relativamente alle prove scritte gli strumenti utilizzati possono essere: (1) test a risposta multipla o risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; (2) redazione di elaborati scritti su temi assegnati ed analisi delle attività ed agli elaborati relativi alla prova finale ed anche a commento delle esercitazioni svolte sul territorio ed in laboratorio ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
Il regolamento didattico del corso di studio definirà, nel rispetto dei limiti normativi, la quota dell’impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale.
Il percorso formativo è strutturato, monitorato, validato ed ottimizzato in continuum, al fine di far acquisire abilità, competenze tecniche e conoscenze previste nel profilo curriculare statuito dalla normativa vigente e negli obbiettivi specifici del Corso.
Tali specifici obiettivi formativi risultano sostenuti da un corpo docente consapevole della necessità di utilizzare tutti gli strumenti istituzionali attivati dagli organismi competenti (NVF e NVA), ai fini dell’accreditamento della qualità della didattica. Tramite tali strumenti risulta possibile misurare il miglioramento della performance didattica in tutte le diverse fasi che concorrono al conseguimento della laurea magistrale, in termini di percorso formativo, di esami, di valutazione della qualità percepita dai discenti, di acquisizione delle competenze professionali che rientrano negli obiettivi specifici del percorso formativo stesso.
L’ordinamento didattico ha previsto, altresì, attività formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a), c), d) del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di cfu rispettivamente di 6 cfu a scelta dello studente ( con un offerta di almeno 18 CFU); 9 cfu per la prova finale e per la lingua inglese dei quali 2 cfu dedicati alla lingua inglese e 7 cfu dedicati alla preparazione della tesi di laurea; 5 cfu per le altre attività quali l’informatica, laboratori, etc, infine 30 cfu sono riservati per il tirocinio formativo nello specifico profilo professionale.
Ai sensi del DM 8 gennaio 2009, a ciascun insegnamento attivato è stato attribuito un congruo numero intero di crediti formativi, al fine di evitare la parcellizzazione delle attività formative.
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto, ferma restando la quantificazione in trentesimi per la votazione degli esami e in centodecimi per la prova finale, con eventuale lode.
Il Consiglio della Struttura Didattica può approvare crediti acquisiti dallo studente nel caso di documentata certificazione (nel rispetto della normativa vigente in materia), dell’acquisizione di competenze e abilità professionali, nonché di altre competenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso.
I crediti relativi alla conoscenza di una lingua dell’Unione Europea possono essere riconosciuti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture, interne o esterne, specificamente competenti per ciascuna delle lingue.
I CFU acquisiti perdono la loro validità qualora lo studente interrompa per quattro anni accademici consecutivi l’iscrizione al Corso di Laurea magistrale o non abbia ottemperato per quattro anni accademici consecutivi agli obblighi di frequenza o infine non abbia superato esami per più di quattro anni accademici consecutivi.
Art. 7 Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)
Il titolo finale di secondo livello viene conferito al termine del percorso formativo agli studenti che siano in grado di dimostrare:
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
3. Autonomia di giudizio (making judgements)
4. Abilità comunicative (communication skills)
5. Capacità di apprendimento (learning skills)
Le forme didattiche previste per il raggiungimento di questo specifico obiettivo di formazione (capacità di applicazione delle conoscenze) sono incentrate sugli aspetti applicativi dei diversi insegnamenti e comprenderanno lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, momenti esercitativi volti a sviluppare le capacità di approccio individuale ai problemi operativi e professionali. Il processo d'insegnamento si avvarrà dei moderni strumenti didattici.
La capacità di applicare le conoscenze conseguite verrà acquisita attraverso attività di tirocinio nelle diverse realtà assistenziali in ambito medico e chirurgico sia generale che specialistico, con attività guidate in laboratorio e sul territorio soprattutto con approcci interdisciplinari.
Art. 8 Obbligo di frequenza
La frequenza all'attività didattica formale (ADF), all'attività didattica opzionale (ADO), alle attività integrative (AI), alle attività formative professionalizzanti (AFP) e di tirocinio è obbligatoria.
La frequenza viene verificata dai Docenti adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio della Struttura Didattica. L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso di insegnamento è necessaria allo studente per sostenere il relativo esame.
Art. 9 Esami di profitto
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica di profitto prevista ferma restando la quantificazione in trentesimi per la votazione degli esami e in centodecimi per la prova finale, con eventuale lode.
Gli esami di profitto previsti, nel numero massimo di 12 complessivi, possono essere effettuati nei periodi a ciò dedicati e denominati sessioni d’esame.
Le date di inizio e di conclusione delle sessioni d’esame sono fissate nella programmazione didattica. In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due settimane.
La Commissione di esame di profitto è costituita da Docenti impegnati nel relativo Corso di insegnamento ed è presieduta di norma dal Coordinatore dell’Insegnamento nominato dal Consiglio di Corso all’inizio di ogni anno accademico.
Nel caso di assenza di uno o più componenti la Commissione alla data di un appello d’esame, il Presidente della Commissione può disporre la sostituzione dei membri ufficiali con i membri supplenti della stessa.
Il tirocinio prevede una verifica a fine del primo anno il cui esito positivo è propedeutico alla valutazione al termine del secondo anno di corso, con idoneità documentata su un apposito verbale. Tali valutazioni dovranno essere effettuate da una apposita commissione d’esame di tirocinio, presieduta dal Direttore didattico.
Dopo aver superato tutti gli esami previsti nel piano di studi ed avendo ottenuto le idoneità del tirocinio, è previsto l'esame finale – sostenuto dinanzi ad una Commissione nominata dalla competente Autorità accademica e composta a norma di legge.
L'esame finale verte sulla discussione di una tesi elaborata e redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. La discussione della tesi avverrà di fronte ad una Commissione nominata dalla competente Autorità Accademica e composta a norma di legge, in ottemperanza del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Studio Magistrale.
La tesi sperimentale di natura teorico-applicativa, preferibilmente con implicazioni valutative-organizzative-gestionali, viene discussa davanti alla Commissione, con un supporto informatico. Tale presentazione - dissertazione rappresenta il momento di verifica finale dell’acquisizione delle abilità di analisi, progettazione gestione di processi lavorativi di tipo dirigenziale e con assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.
L’esame finale, è organizzato in due sessioni in periodi concordati su base nazionale (Ottobre-Novembre e Marzo- Aprile).
L'esame finale non può essere ripetuto più di una volta nella stessa sessione; potrà essere quindi risostenuto nella sessione successiva.
Le Commissioni giudicatrici per la prova finale esprimono la loro votazione in centodecimi e possono, all’unanimità in maniera sovrana, concedere al candidato il massimo dei voti con lode.
Art. 10 Sbarramenti
Lo studente è iscritto in corso per tutta la durata legale degli studi prevista dall’Ordinamento didattico per i primi due anni del Corso di Laurea di II° livello. Tale norma si applica a tutti gli iscritti anche negli anni accademici precedenti.
Norma di propedeuticità: pena annullamento degli esami successivamente sostenuti, è fatto obbligo allo studente di seguire la norma di propedeuticità che stabilisce l’obbligatorietà di sostenere tutti gli esami dell’anno di corso precedente, ivi incluso l’esame di tirocinio relativo all’anno di corso, prima di sostenere esami di insegnamenti appartenenti ad anni successivi.
Per quanto riguarda l'esame annuale di tirocinio lo studente non potrà iniziare il tirocinio dell'anno successivo se prima non ha sostenuto l'esame di tirocinio dell'anno precedente.
Gli esami sostenuti senza aver rispettato l'obbligo di propedeuticità saranno annullati d'ufficio dalla carriera dello studente.
Art. 11 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio
Gli studi compiuti presso i corsi di laurea di altre università Italiane nonché i crediti in queste conseguiti possono essere riconosciuti, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati.
La documentazione necessaria per la richiesta dovrà essere presentata dallo studente presso la Segreteria amministrativa, la quale, dopo la verifica ed il controllo amministrativo (tasse, passaggi, trasferimenti) provvederà ad inoltrare tale documentazione ai vari Presidenti di corso di Laurea magistrale.
Il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro corso di studio dell’Università, ovvero nello stesso o in altro Corso di studio di altra Università, anche nel caso di trasferimenti o passaggi di corso di laurea o di Facoltà, compete al Presidente del Corso al quale lo studente si iscrive ed avviene secondo regole prestabilite ed adeguatamente pubblicizzate.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il Presidente del corso di laurea dispone per l'iscrizione regolare dello studente ad uno dei primi due anni di corso. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato.
Le attività già riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi universitari, nell'ambito di corsi di studio di primo livello delle professioni sanitarie, non possono essere nuovamente riconosciute come crediti formativi nell' ambito di corsi di studio magistrale delle professioni sanitarie.
Art.12 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio esteri
Gli studi compiuti presso i corsi di laurea di altre sedi universitarie della Unione Europea nonché i crediti in queste conseguiti sono riconosciuti con delibera della Giunta di Presidenza della Facoltà di riferimento, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, la Giunta di Presidenza dispone per l'iscrizione regolare dello studente ad uno dei due anni di corso, adottando gli stessi criteri utilizzati per gli studenti italiani. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato.
Art. 13 Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere
La laurea conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove esistano accordi bilaterali o convenzioni internazionali che prevedono l'equipollenza del titolo. Ai fini di detto riconoscimento, il Consiglio della Struttura Didattica accerta l'autenticità della documentazione prodotta e l'affidabilità della Facoltà di origine, basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali specificamente qualificati; esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all'ordinamento didattico vigente, degli obiettivi didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e dei crediti a questi attribuiti presso l'Università di origine.
Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga riconosciuta congrua con l'ordinamento vigente, la Giunta di Presidenza dispone l'iscrizione a uno dei due anni di corso adottando gli stessi criteri utilizzati per gli studenti italiani.
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti nell'ambito del numero programmato. Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 31 Agosto 1999, n. 394.

CALENDARIO ESAMI
Sessione DICEMBRE
E’ possibile prevedere 1 Appello d’esame straordinario/di recupero (I e II semestre)
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.

Sessione GENNAIO
E’ possibile prevedere 1 Appello d’esame (I e II semestre)
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.

Sessione FEBBRAIO
E’ previsto 1 Appello d’esame del I e II semestre.
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.

Sessione APRILE
E’ previsto 1 Appello d’esame straodinario/di recupero I e II semestre.
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.

Sessione GIUGNO– LUGLIO
Sono previsti fino a 3 Appelli d’esame (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.

Sessione SETTEMBRE
Sono previsti fino a 2 Appelli d’esame (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.

I laureandi della seconda sessione (marzo-aprile) DEVONO completare tutti gli esami entro e non oltre la data del 31 gennaio (inderogabilmente).

TESI DI LAUREA
Lo studente potrà prenotarsi alla prova finale tra il 1 agosto ed il 15 settembre soltanto se avrà un debito massimo di non più di 1 esame e anche se non risultano verbalizzate le seguenti attività didattiche: Attività Didattica Elettiva (ADE), Attività seminariale e Laboratori. Per poter usufruire della prima sessione di Laurea prevista nel periodo ottobre-novembre, i laureandi dovranno aver terminato tutti gli esami, compresi quello di tirocinio del terzo anno entro e non oltre il 30 settembre dell'anno in corso. Per poter usufruire della seconda sessione di Laurea prevista nel periodo marzo-aprile, riferita all'anno accademico precedente, i laureandi dovranno aver terminato tutti gli esami, compreso quello di tirocinio del terzo anno, entro e non oltre il 31 gennaio dell'anno in corso e potranno prenotarsi nel periodo compreso tra il 1 Gennaio ed il 15 Febbraio, avendo rispettato quanto previsto nella Norma di propedeuticità (Art. 11 del presente Regolamento).
Il superamento di esami e/o tirocinio oltre la data del 31 gennaio comporterà il pagamento delle tasse universitarie e la discussione della tesi di laurea nella prima sessione utile.

Il corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, articolato in due anni accademici , per un totale di 120 CFU, si propone di fornire una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca negli ambiti pertinenti alle professioni sanitarie di infermiere, ostetrica o, infermiere pediatrico. La mission formativa del corso è centrata sui valori core dell’infermieristica quale relationship-centered caring e di pratica riflessiva culturalmente competente e responsabile. Il programma si propone di formare all’ esercizio di un ruolo avanzato di leaderships nell’assistenza infermieristica e in campo sanitario e allo sviluppo di capacità di innovazione organizzativa e professionale e di integrazione multi-professionale.

Area: INFERMIERISTICA AVANZATA
Conoscenza e capacità di comprensione
Il laureato magistrale:
-Conosce in maniera approfondita l'evoluzione storico-filosofica degli ambiti disciplinari peculiari (infermieristico ed ostetrico) al fine di analizzarli criticamente;
- conosce in dettaglio i principi, le metodologie e gli strumenti per la progettazione e la valutazione di i processi assistenziali infermieristici e ostetrici complessi connessi all'evoluzione dei problemi di salute centrati sulle singole necessità di persone e gruppi (famiglie) nei diversi contesti assistenziali;
-conosce in maniera approfondita gli aspetti culturali ed affettivi che influenzano il continuum salute e malattia e le modalità di risposta all’esperienza della malattia e delle cure sanitarie;
-conosce i processi clinico-assistenziali finalizzati alla promozione dell’ integrazione mono e pluridisciplinare per il raggiungimento di prestazioni sicure, efficaci, efficienti, appropriate e culturalmente determinate.
.Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale:
-rileva e valuta criticamente i bisogni di assistenza infermieristica rispetto a specifiche tipologie di utenza e contesti tenendo in considerazione gli aspetti culturali, transculturali e di genere che li influenzano;
-dimostra capacità di intervento avanzato di tipo preventivo assistenziale, educativo e di counselling in risposta a specifici problemi prioritari di salute e rendere operativi modelli assistenziali innovativi basati sui risultati della ricerca nel setting ospedaliero e comunitario;
-è in grado di identificare complesse risposte alla malattia e alle cure sanitarie, e applicare modalità comunicative sensibili alla cultura,alla diversità di genere, alle fasi di elaborazione dell’ esperienza e alle caratteristiche del contesto famigliare;
-è in grado di applicare le conoscenze sui valori etico-deontologici per dimostrare capacità di giudizio etico e assumere responsabilità nel rapporto persona/malattia, istituzioni sanitarie/operatori;
-è in grado di agire come consultant clinico su problemi assistenziali complessi, svolgere attività di supervisione clinica e di counselling;
-è in grado di assumere la responsabilità della qualità della propria pratica professionale.

FORMAZIONE ED EDUCAZIONE

Conoscenza e capacità di comprensione
Il laureato magistrale:
- conosce l'evoluzione formativa e i modelli educativi teorici propri dell’
ambito disciplinare specifico e sa analizzarli in modo critico;
- conosce i processi educativi connessi all' evoluzione dei problemi di salute
della popolazione, al funzionamento dei sistemi sanitari e sociali e dei
percorsi specifici di professionalizzazione;
-conosce le caratteristiche dell’apprendimento anche in riferimento a
persone con disabilità e con altre tipologie di difficoltà;
-conosce i fondamenti teorici, le categorie e i modelli che orientano e
indirizzano le pratiche di progettazione in ambito educativo e formativo;
-conosce gli strumenti utili per lo sviluppo di competenze idonee a
promuovere metodologie didattiche formali e tutoriali da applicare,
in relazione a specifici contesti operativi;
-conosce gli elementi ed i principi teorici che caratterizzano la relazione
educativa sia in ambito assistenziale che in quello organizzativo e formativo;
-conosce i principi, gli strumenti e i metodi necessari per valutare
l’apprendimento ed il processo formativo;
-conosce le abilità utili alla determinazione di un ambiente professionale che promuova il continuous learning.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale:
-sa analizzare il ruolo e le competenze educative avanzate dell’infermiere nel setting clinico, professionale, e/o academico e identifica il significato ed il ruolo della formazione
nei diversi ambiti e contesti;
-sa individuare, reperire e analizzare studi significativi in ambiti didattici, per lo sviluppo, la realizzazione la conduzione e la valutazione di progetti formativi utilizzando strategie tradizionali o alternative anche in presenza di disabilità;
-sa creare un ambiente di apprendimento efficace sia formale che nei laboratori e nel contesto clinico.
-sa applicare i principi e i metodi della tutorships per facilitare l’apprendimento significativo e lo sviluppo di capacità riflessive;
-sa esplorare i propri metodi e stili di apprendimento e sviluppare una propria filosofia educativa;
-sa applicare gli elementi ed i principi teorici alla base della relazione educativa sia in ambito assistenziale che in quello organizzativo o formativo;
-sa adottare autonomamente efficaci strategie per continuare ad apprendere, in modo formale e informale, lungo tutto l'arco della vita professionale anche attraverso ulteriori percorsi di formazione.
MANAGEMENT Conoscenza e capacità di comprensione
Il laureato magistrale:
-conosce la legislazione professionale e sanitaria, le teorie delle scienze dell’economia e del management;
- conosce i processi organizzativi connessi all'evoluzione dei problemi di salute della popolazione, al funzionamento dei sistemi sanitari e sociali e dei percorsi di professionalizzazione specifici;
-conosce gli strumenti concettuali e le tecniche per l’analisi organizzativa, la diagnosi e la progettazione dell’organizzazione aziendale in contesti complessi;
-conosce in maniera approfondita la concettualità e le modalità di governo alla base delle attività di direzione dei servizi di assistenza infermieristica nelle istituzioni sanitarie e socio-assistenziali;
-conosce i metodi per la valutazione economico-finanziaria dei piani, dei programmi e delle attività assistenziali;
-conosce i processi lavorativi delle organizzazioni sanitarie, le strategie di gestione del personale, i sistemi di valutazione e di accreditamento professionale;
-conosce l’insieme degli aspetti culturali, dei processi e delle pratiche organizzative che determinano le dinamiche della convivenza nei contesti di lavoro e la metodologia operativa per la promozione del benessere organizzativo nei servizi sanitari e socio-sanitari.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Il laureato magistrale:
-applica i principi per analizzare l’ assetto organizzativo delle istituzioni sanitarie, la gestione delle risorse finanziarie ed informative ed assume la responsabilità professionale;
-applica i principi per promuovere, mantenere e migliorare la qualità della vita e il grado di benessere fisico, psicologico e sociale delle comunità lavorative;
-sa identificare le aree di coinvolgimento infermieristico nei processi di sviluppo della qualità e applicare modelli e strumenti per il suo miglioramento e per prevenzione dei rischi;
-sa analizzare aspetti concreti della responsabilità degli operatori sanitari ed applicare, in situazioni concrete le norme a contenuto medico-legale relative alle principali leggi sanitarie;
-sa identificare i reati di interesse sanitario, le sanzioni amministrative e le procedure di esecuzione dei relativi provvedimenti; i ricorsi amministrativi e giurisdizionali;
-sa valutare eticamente la presa di decisioni sia dal punto di vista personale che dell'organizzazione e comprendere come queste due dimensioni possono creare conflitto di interessi;
-sa utilizzare un modello efficace di leadership per sviluppare alleanze collaborative tra le diverse professioni sanitarie nel contesto lavorativo.

RICERCA

Conoscenza e capacità di comprensione
Il laureato magistrale:
-conosce le grandi svolte che hanno caratterizzato l'avanzamento del pensiero scientifico e l’impatto delle sue applicazioni sullo sviluppo della conoscenza disciplinare, della sua identità e linguaggio;
-conosce in maniera approfondita i principi alla base dello sviluppo del pensiero filosofico dell’infermieristica e ne delinea le tappe evolutive;
-conosce in maniera approfondita i metodi , i processi e gli strumenti della ricerca qualitativa e quantitativa e le loro applicazioni in ambito infermieristico e ostetrico;
-conosce i metodi e gli strumenti di misurazione e le tecniche di analisi dei dati più appropriati rispetto ai diversi disegni di ricerca;
-conosce in dettaglio i metodi per la concettualizzazione dei fenomeni infermieristici ai fini della pratica e della ricerca;
-conosce in maniera approfondita il continuum lungo il quale i risultati della ricerca possono essere utilizzati;
- conosce gli elementi statistici, epidemiologici ed informatici che consentiranno l’acquisizione degli strumenti e dei metodi di integrazione delle conoscenze derivate dall’ analisi e dall’ interpretazione dei dati di ricerca;
-conosce le abilità per la creazione di ambienti professionali sensibili allo studio di fenomeni di interesse della pratica infermieristica e ostetrica ed i metodi per l’applicazione sistematica dei risultati della ricerca alla pratica clinica.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Il laureato magistrale:
-è in grado di impiegare le conoscenze ed i metodi per reperire articoli scientifici ed effettuarne un’ analisi critica, valutare l’utilità e i limiti di uno studio e formulare un giudizio sull’affidabilità delle conclusioni;
-è in grado di applicare i principi e i metodi della valutazione epidemiologica in relazione ad eventi complessi, a comunità e popolazioni;
-è in grado di gestire e realizzare progetti di ricerca e/o partecipare a studi nel rispetto delle implicazioni etiche e dei diritti dei pazienti;
-è in grado di utilizzare sistemi informatici, programmi di grafica, software e database per raccogliere, organizzare e catalogare le informazioni;
-è in grado di applicare i metodi scientifici per raccogliere, gestire, analizzare ed interpretare i dati, fare inferenze e trarre conclusioni;
-è in grado di applicare i principi, le metodologie per la redazione di report e di articoli scientifici;
-è in grado di applicare i principi e i metodi dell' evidence based nursing, come base delle decisioni cliniche;
-è in grado di utilizzare i risultati della ricerca per analizzare gli outcomes degli interventi infermieristici e migliorare la pratica e pedagogia infermieristica.

La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame, articolate - oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite. Relativamente alle prove scritte gli strumenti utilizzati possono essere: (1) test a risposta multipla o risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; (2) redazione di elaborati scritti su temi assegnati ed analisi delle attività ed agli elaborati relativi alla prova finale ed anche a commento delle esercitazioni svolte sul territorio ed in laboratorio ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
Esame finale:
Lo studente dispone di sette crediti formativi per la preparazione della tesi di Laurea Magistrale.
Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea, lo studente deve:
- aver seguito tutti i corsi e superato i relativi esami;
- aver conseguito i 120 CFU articolati in due anni di corso;
L’esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi /dissertazione preparata dal candidato con la supervisione di un Docente del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale.
A determinare il voto di laurea, espresso in 110, contribuiscono i seguenti parametri:
- media dei voti conseguiti negli esami curricolari, espressa in 110mi
- punti attribuiti dalla Commissione di Laurea in sede di discussione della tesi , ottenuti sommando i punteggi attribuiti dai singoli commissari in relazione a criteri predefiniti, i punti ottenuti per il coinvolgimento in programmi di scambio nazionale e internazionale.
La lode può venire attribuita con parere unanime della commissione.
Nel caso la tesi preveda la realizzazione di ricerche sul campo (indagini o sperimentazioni), lo studente dovrà essere autorizzato dal Responsabile dell’Ente in cui la ricerca viene effettuata.
Sono previste annualmente due sessioni di Laurea Magistrale: una prima sessione nei mesi di novembre-dicembre ed una seconda nei mesi di aprile-maggio.
La Commissione di laurea è composta da non meno di sette membri identificati tra i professori di ruolo della Facoltà, ricercatori e professori a contratto. Possono partecipare ai lavori delle commissioni con voto consultivo ed in qualità di correlatori anche qualificati esperti dei settori scientifici nei cui ambiti si inseriscono gli elaborati di laurea.