Obiettivi formativi

Il corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria ha l'obiettivo di formare future/i insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, favorendo l'acquisizione di un atteggiamento scientifico caratterizzato dall'abitudine all'osservazione, al ragionamento teorico, al confronto e alla discussione con gli altri e promuovendo la capacità di integrare, rielaborare e comunicare contenuti disciplinari attraverso una formazione che mantenga un costante equilibrio tra elementi teorici ed esperienza.
Il curricolo considera tra i suoi obiettivi l'approfondimento sia dal punto di vista teorico sia dal punto di vista didattico degli ambiti disciplinari previsti per l'insegnamento dalle Indicazioni nazionali per gli ordini di scuola considerati.
Il corso di laurea si propone di formare insegnanti in grado di impostare una didattica attiva che metta al centro l'unicità di bambine e bambini e promuova la loro curiosità, la motivazione ad apprendere, l'autonomia, la creatività e la capacità di costruire
e consolidare conoscenze attraverso la loro applicazione in contesti reali. Questo approccio integra discipline e aspetti relazionali e prevede che le/gli insegnanti siano in grado di capire quali siano i tempi e i modi di costruzione della conoscenza propri di ciascun bambino/a al fine di comprendere i loro percorsi di sviluppo e valorizzare le diversità individuali e culturali di ognuno.
Gli ambiti disciplinari caratterizzanti dei saperi scientifici e umanistici prevedono l'acquisizione dei contenuti disciplinari e di metodologie didattiche specifiche per ogni tipo di insegnamento, per garantire allo stesso tempo ai futuri insegnanti delle necessarie competenze teoriche di base unite a strategie di intervento efficaci. I cfu di laboratorio associati alle discipline dovranno servire a sperimentare percorsi formativi specifici relativi ai singoli saperi.
Il modello di educazione proposto richiede la capacità di progettare e realizzare percorsi di apprendimento flessibili e articolati nelle diverse aree disciplinari, con una particolare attenzione agli obiettivi trasversali anche attraverso la collaborazione tra i docenti della classe.
In questa prospettiva un'attenzione particolare verrà dedicata a formare insegnanti capaci di accogliere, valorizzare e far interagire tra loro molteplici culture e identità nel rispetto di tutte le tradizioni, le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere. Verranno forniti gli strumenti conoscitivi necessari per la prevenzione e per la rimozione degli stereotipi di genere e delle discriminazioni basate sull'identità sessuale.
Grande cura nel percorso formativo sarà riservata alla conoscenza delle specifiche esigenze di bambine e bambini con disabilità, con disturbi di apprendimento, con bisogni educativi speciali per i quali è necessario predisporre adeguate strategie organizzative e progetti formativi personalizzati.
La formazione prevede la sperimentazione e la conoscenza delle diverse strategie e metodologie didattiche che favoriscono i processi di apprendimento-insegnamento.
Il processo formativo è finalizzato a promuovere consapevolezza alle condizioni che rendono il contesto scuola e il contesto classe luoghi in cui siano presenti per ciascun/a bambino/a condizioni di benessere educativo e di sicurezza psicologica, indispensabili perché tutte/i possano apprendere, interagire con gli altri e confrontarsi con nuove esperienze.
In questa prospettiva diventa centrale l'acquisizione di competenze relazionali e di abilità comunicative correlate alla gestione della relazione adulto-bambino, del gruppo, della comunicazione all'interno della comunità scolastica e con le famiglie, nonché del rapporto con le altre agenzie educative del territorio.
Le /I future/i insegnanti dovranno possedere abilità e competenze nell'ambito dei processi di osservazione, valutazione e misurazione dei processi e dei risultati dell'azione educativa. Questo comporta nel percorso formativo una particolare attenzione alla cura della documentazione, alla capacità di monitorare l'intervento didattico e alla capacità di scegliere e costruire strumenti di misurazione validi e affidabili.
Il percorso formativo si articola in aree formative che prevedono le seguenti attività:
-attività formative di base per l'acquisizione di competenze psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, socio-antropologiche e digitali;
- attività formative caratterizzanti dedicate all'approfondimento dei contenuti dell'insegnamento nei due ordini scolastici considerati, delle didattiche ad essi legate, all'acquisizione delle competenze di lingua inglese e delle competenze relative alle
TIC;
Le attività proposte nelle diverse aree formative prevedono:
- corsi accademici diretti a fornire le conoscenze teoriche relative ai diversi ambiti formativi (di base e caratterizzanti) offrendo alle persone in formazione l'opportunità di confrontare criticamente modelli teorici e metodologici diversificati e specifici per ogni disciplina. I corsi sono organizzati nei cinque anni secondo i criteri di gradualità e propedeuticità e in modo da integrare i diversi saperi disciplinari.
- esercitazioni e laboratori didattici, caratterizzati da un approccio esperienziale, coerente con le modalità proposte per l'insegnamento sono collegati e integrati ai singoli corsi accademici, secondo criteri di continuità e progressione.
- tirocini diretti (all'interno delle scuole dell'infanzia e primaria) e indiretti (in situazioni simulate attraverso lavori di gruppo che prevedano attività di ricerca, analisi e riflessione relativa all'esperienza nella scuola).
Il tirocinio è suddiviso nei singoli anni secondo i criteri di continuità, impegno e progressività.

A conclusione del percorso formativo, la laureata/il laureato possiede le attitudini di seguito descritte:
- consapevolezza della responsabilità etica e culturale connessa all'esercizio della funzione docente e assunzione dei doveri conseguenti verso le bambine e i bambini, le loro famiglie, l'istituzione scolastica, il territorio;
- attitudine a osservare e conoscere i bisogni e comportamenti delle bambine e dei bambini di scuola dell'infanzia e primaria tenendo conto delle differenze individuali e alla luce dei contesti sociali contemporanei;
- attitudine a problematizzare le situazioni e gli eventi educativi, ad analizzarli in profondità e ad elaborarli in forma riflessiva;
- attitudine a considerare soluzioni alternative ai problemi e ad assumere decisioni rispondenti
ai bisogni formativi di ciascuno;
- attitudine a formulare il giudizio su situazioni ed eventi educativi solo dopo aver assunto accurata documentazione;
-attitudine a rilevare processi e comportamenti tramite procedure di osservazione sistematica;
- attitudine ad autovalutare la propria preparazione professionale e l'efficacia dell'azione didattica;
- attitudine a rinnovare le pratiche didattiche tramite l'apertura alla ricerca, alla sperimentazione e all'innovazione.
Tali attitudini sono formate attraverso discussioni in gruppo, interventi di tirocinio diretti alla rielaborazione dell'esperienza didattica, pratiche di simulazione, presentazione dei contenuti in forma critica, attivazione della riflessione e del problem-solving a partire dalla discussione di casi.
La valutazione dell'autonomia di giudizio avviene contestualmente alle prove scritte e orali degli esami e la relazione finale presentata a conclusione di ogni annualità di tirocinio.
Nella valutazione del tirocinio, della tesi e della relazione finale si terrà in considerazione la capacità di elaborazione autonoma e riflessiva dimostrata dal futuro/a insegnante.

A conclusione del percorso formativo, la laureata/il laureato possiede:
- la capacità di modulare l'interazione verbale e non verbale in classe in funzione di scopi differenti: per creare un clima educativo accogliente e sicuro, per predisporre esperienze, spiegare concetti e teorie, per motivare l'apprendimento, per valorizzare l’interazione tra pari, per supportare chi si trova in difficoltà ; - la capacità di dialogare con ogni collega in seno agli organi collegiali, di interagire con il/la dirigente scolastico e con operatori /operatrici dei servizi territoriali per lo scambio di informazioni, la messa a punto di progetti e la gestione coordinata dei processi formativi;
- la capacità di esporre in forma organizzata gli obiettivi e la natura dell'intervento didattico, tramite la progettualità educativa e didattica;
- la capacità di comunicare con chiarezza ad alunne e alunni, alle loro famiglie e ai colleghi i risultati degli apprendimenti e le possibili soluzioni per le difficoltà rilevate;
- la capacità di connotare in termini positivi le comunicazioni istituzionali su alunne e alunni svolte in seno ai consigli di interclasse o intersezione e nei colloqui scuola-famiglia;
- la capacità di intrattenere relazioni positive con le famiglie, manifestando apertura e interesse autentico al dialogo e adottando il registro umanistico-affettivo della comunicazione, valevole, in particolare, per le famiglie di bambine e bambini di differente identità, lingua, cultura e credo religioso;
- la capacità di utilizzare gli strumenti della comunicazione digitale nei contesti scolastici, sia per implementare l'uso delle tecnologie didattiche, sia per ridurre la distanza esistente tra i linguaggi formali del sapere scolastico e quelli non canonici della comunicazione tra le giovani generazioni.
L'acquisizione di questi risultati di apprendimento si avvale di percorsi trasversali a tutte le attività formative. La verifica di tali risultati, che può prevedere la presentazione di elaborati scritti, esposizioni orali, progetti e prodotti didattici, avviene tramite le attività formative di base e caratterizzanti, i percorsi di laboratorio e di tirocinio diretto e indiretto e nell'ambito della comprensione di testi e lezioni in lingua inglese.

A conclusione del percorso formativo, la laureata/ il laureato ha maturato attitudini e atteggiamenti descritti di seguito in termini di capacità di apprendimento, nella prospettiva del lifelong learning:
- interesse per la professione dell'insegnare e desiderio di migliorarne la conoscenza e la pratica;
- attitudine ad ampliare la cultura psico-pedagogica e metodologico-didattica di base, in relazione anche all'avanzamento della ricerca scientifica;
- motivazione ad approfondire i contenuti e i metodi di studio dei saperi della scuola, con un aggiornamento ricorsivo dei repertori disciplinari;
- disponibilità ad esplorare le prospettive della ricerca didattica, metodologica, tecnologica e mediale condotta in ambito nazionale e internazionale, con apertura ai temi della pedagogia e della didattica inclusiva (delle differenze individuali invece di speciale; è possibile?;
- attitudine ad autosostenere e ad autoregolare il proprio apprendimento tramite la ricerca bibliografica autonoma e la partecipazione interessata a opportunità di formazione e di aggiornamento professionale. L'acquisizione di questi risultati di apprendimento è perseguita in tutte le attività formative che danno spazio alla ricerca autonoma dello studente, al libero reperimento di informazioni utili allo sviluppo di un atteggiamento culturale volto all'autoformazione. Il monitoraggio e la valutazione di tali risultati avviene tramite le diverse tipologie di verifica continua nel corso delle diverse attività formative.