Sbocchi lavorativi

Profilo: Pedagogista
Funzioni: Il profilo formato dal Corso di laurea magistrale è quello di un professionista di livello apicale, in grado di utilizzare strumenti conoscitivi di ordine teorico e metodologico, indirizzati alla persona e ai gruppi, in vari contesti educativi e formativi, per tutto il corso della vita, nonché in grado di svolgere e organizzare attività didattica, di ricerca e di sperimentazione.
Alla fine del percorso di studi il laureato può svolgere le seguenti funzioni:
a) progettare, realizzare e valutare interventi educativi e formativi;
b) lavorare nelle équipes psico-pedagogiche;
c) condurre ricerche in campo educativo;
d) fornire consulenze pedagogiche;
e) organizzare la gestione e il coordinamento di servizi e organizzazioni in ambito educativo, formativo, di cura e di assistenza;
f) partecipare a progetti di ricerca;
g) fornire consulenze di orientamento al lavoro.

Competenze: • conoscenze delle metodologie e degli strumenti necessari a gestire contesti organizzativi complessi;
• competenze nell'ambito della progettazione e della valutazione dei servizi e degli interventi educativi e formativi;
• competenze di ricerca in area educativa;
• capacità di leggere e interpretare i problemi presenti nei processi educativi e formativi;
• competenze culturali e storiche per l'analisi della realtà sociale, culturale e territoriale all'interno della quale si sviluppano i servizi educativi;
• competenze osservative per la lettura, interpretazione e valutazione dei contesti e per la rilevazione dei bisogni formativi;
• competenze pedagogico-progettuali, metodologico-didattiche, comunicativo-relazionali, organizzativo-istituzionali statistiche e valutative al fine di progettare, realizzare, gestire e valutare interventi e processi di formazione dalla prima infanzia all'età adulta destinati a singoli o a gruppi;
• competenze relazionali per la gestione delle dinamiche affettivo-relazionali della persona e dei gruppi in formazione;
• competenze comunicative, in forma scritta e orale;
• competenze per l'utilizzo delle nuove tecnologie in attività di educazione e formazione;
• competenza nell'uso di strumenti informatici e programmi statistici, necessari per la raccolta e la elaborazione di dati.

Sbocchi professionali: Il Corso di laurea Magistrale prevede sbocchi occupazionali in attività di ricerca educativa e di consulenza nella progettazione, gestione e valutazione di interventi in diversi tipi di servizi che operano in campo educativo e formativo, di orientamento e di valutazione.
In particolare i laureati potranno lavorare in aziende private, agenzie ed enti di formazione professionale, servizi alle imprese, servizi per l'impiego, servizi socio educativi e culturali, musei, organismi del terzo settore, enti di ricerca educativa e sociale, nonché servizi formativi della pubblica amministrazione.
I laureati potranno inoltre partecipare al concorso per l'insegnamento secondario se avranno un numero di crediti sufficienti nei SSD previsti dalla normativa di riferimento.
I laureati potranno partecipare al concorso per accedere al percorso dottorale nelle aree disciplinari di riferimento.


Il CdS, fin dalla sua attivazione, ha instaurato un rapporto costante e costruttivo con il mondo delle professioni nella convinzione che solo attraverso una tale relazione sia possibile favorire l'ingresso nel mondo del lavoro e sviluppare la formazione di competenze professionali e trasversali. Pertanto intrattiene una frequente consultazione, anche di tipo informale, con le Istituzioni nazionali e del territorio (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero dell'Istruzione dell'università e della Ricerca, Enti Locali) e in particolare con gli assessorati competenti in materia di istruzione, formazione e lavoro. Sono attive collaborazioni con qualificati istituti di ricerca a livello nazionale e internazionale (ISFOL, Tecnostruttura delle Regioni, INVALSI, Indire, Italia Lavoro, Gruppo SILIS - Onlus - Gruppo per lo Studio e l'Informazione sulla Lingua dei Segni Italiana ecc.), con istituzioni scolastiche pubbliche di ogni ordine e grado del territorio e con numerose organizzazioni, pubbliche e private, che operano in campo socio-educativo. L'individuazione delle organizzazioni, private e pubbliche, è effettuata considerando i profili professionali in uscita dal CdS.
Va inoltre sottolineato che la rosa delle organizzazioni, pubbliche, private e no profit, che ospitano gli studenti tirocinanti risulta sufficientemente rappresentativa al fine di identificare la domanda di formazione e gli sbocchi occupazionali dei futuri laureati, come del resto attestato dalle convenzioni per i tirocini curriculari attivate dall’Ateneo con le strutture alle quali si indirizzano gli studenti dei CdS pedagogici e dai relativi progetti formativi conservati nella banca dati del portale Jobsoul e negli archivi della Commissione tirocini. Fin dalla loro attivazione i CdS pedagogici effettuano un monitoraggio del tirocinio, attraverso la somministrazione di diversi strumenti ai vari attori coinvolti (questionari, colloqui, interviste, consultazioni ad hoc, focus group ecc.).
Al fine di migliorare la qualità, l'efficienza e l'efficacia dei percorsi formativi in modo che possano rispondere alle esigenze occupazionali del territorio, è da segnalare lo scambio di informazioni tra i rappresentanti degli enti ospitanti i tirocinanti del Corso di laurea e i componenti della Commissione Tirocini che avviene all’atto della stesura del progetto formativo firmato dal tutor universitario e dal tutor aziendale e in occasione della somministrazione di un questionario di valutazione dell’attività dello studente.
Le consultazioni con il mondo del lavoro e delle professioni insieme all’analisi degli studi di settore hanno consentito di rilevare una crescente domanda di professionalità sui versanti della formazione continua e più in generale della formazione degli adulti, e della ricerca in campo educativo e formativo. Per i laureati magistrali sono emerse possibilità occupazionali nel campo della formazione professionale, della formazione continua, del coordinamento di servizi educativi, della progettazione e valutazione di interventi educativi, dell’orientamento e del bilancio di competenze e della ricerca nei settori educativi.
Nella prospettiva di un ulteriore allargamento dell'area degli esiti professionali il Corso di studi ha inoltre potenziato la cura alle relazioni internazionali con diverse sedi universitarie della Comunità Europea (vedi progetti Erasmus internship).
I laureati e le laureate dei Corsi di Studio afferenti all’Area Didattica in Scienze dell’Educazione e della Formazione sono stati osservati nei loro percorsi d’inserimento nel mercato del lavoro, grazie a uno strumento messo appunto nell’ambito del progetto di ricerca di interesse nazionale “PRIN - Successo formativo, inclusione e coesione sociale: strategie innovative, ICT e modelli valutativi” (2012-15). Tale strumento ha permesso di incrociare i dati relativi ai laureati disponibili nella banca dati "Sapienza" con i dati ottenuti attraverso il data base delle Comunicazioni Obbligatorie (CO) del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
In sostanza, è possibile tracciare tutti i contratti di lavoro subordinato e para-subordinato di ciascun laureato/a dal giorno successivo alla laurea sino al 31 dicembre 2016. Non si dispone, invece, dei dati relativi ad eventuali contratti di natura professionale stipulati, cioè, per mezzo di partita IVA.
IL CdS mostra un livello occupazionale dell’83% dei laureati a quattro anni dalla laurea, con elevati valori sia per quanto riguarda la quantità di giorni lavorati rispetto a quelli osservati e la relativa coerenza con il titolo di studio.
Nel corso degli anni le consultazioni con le con organizzazioni rappresentative a livello regionale e nazionale della produzione di beni e servizi, delle professioni dell'educazione e della formazione e l’analisi degli studi di settore condotti a livello locale, regionale e nazionale (Unioncamere – Sistema Informativo Excelsior, Istat, Isfol, Almalaurea, Censis) ha dunque permesso di migliorare progressivamente il percorso formativo e di rivedere la programmazione dei singoli insegnamenti in funzione dei profili professionali formati.
Il 6 dicembre 2017 si è costituito un Comitato di indirizzo da consultare per rilevare, attraverso incontri in presenza o per mezzo di questionari da somministrare on line, i bisogni specifici dei rappresentanti del mondo del lavoro e di altre organizzazioni di rilievo per effettuare un confronto rispetto all’Offerta formativa del Corso di laurea e porre in evidenza criticità e punti di forza al fine di migliorare l’offerta formativa in modo che possa rispondere il più possibile alle esigenze occupazionali.
Il Comitato di indirizzo è così composto:
Mafalda Camponeschi – Regione Lazio, Esperto in materia di apprendimento permanente e di programmazione dei fondi comunitari rivolti ai soggetti svantaggiati”
Costanza Bettoni - Tecnostruttura delle Regioni per il FSE, Dirigente Settore Politiche Educative - Istruzione e Formazione Professionale
Nadia Corsi, Roma Capitale, Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici, Posizione Organizzativa Responsabile del Monitoraggio della Qualità dei Servizi Educativi in Convenzione e in Concessione con Roma Capitale; Responsabile del Centro di Documentazione del Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici, Comune di Roma.
Vittoria Gallina, Miur, Docente in Quiescenza esperta di Educazione degli adulti
Flavio Neciaev - Fondazione Protettorato San Giuseppe - Roma, Referente casa famiglia per adolescenti
Roberto Pandolfi, Amministrazione penitenziaria, Dirigente Formazione del Personale
Maurizio Sorcioni - Anpal Servizi s.p.a, Direttore Direzione Knowledge
Claudio Tosi - Cemea del Mezzogiorno, Presidente.

A ogni componente del comitato d’indirizzo è stato inviato nel periodo 23 gennaio – 23 febbraio 2018 un Questionario di opinione sul corso di laurea, appositamente messo a punto con l’obiettivo di rilevare la coerenza dell’offerta formativa del Corso di studi con le richieste e le esigenze del mondo del lavoro e delle professioni al fine di poter disporre di informazioni che consentano di progettare una proposta formativa coerente con le esigenze della società e del mondo produttivo.
Il Questionario composto da domande, con risposte aperte e chiuse, consente di rilevare i seguenti aspetti:

1. Opinione sulla chiarezza della denominazione del corso rispetto alle sue finalità.
2. Coerenza tra le figure professionali che il Corso di studi si propone di formare e le esigenze del settore/ambito professionale/produttivo di cui si occupa il componente del comitato.
3. Opinione sulla richiesta da parte del mondo del lavoro nei prossimi cinque anni delle figure professionali formate dal Corso di studi.
4. Indicazione delle figure professionali formate dal Corso di studi che si ritiene possano maggiormente rispondere alle esigenze dell’ambito professionale di cui si occupa il componente del comitato.
5. Congruenza del ruolo e delle attività/funzioni lavorative descritte per ciascuna figura professionale formata dal Corso di studi rispetto al settore dei componenti del Comitato.
6. Grado di importanza attribuita alle conoscenze, alle capacità di comprensione formate dal corso di studi e alla capacità di applicarle indicate nella Scheda Unica Annuale (SUA) del Corso di Studi e indicazione di altre conoscenze e/o competenze che si ritiene sarebbero utili per un professionista in ambito educativo, nonché sul modo in cui si suggerirebbe di formarle.
7. Suggerimenti di proposte di miglioramento del percorso formativo

Da una lettura delle risposte al Questionario possiamo dire che il Corso di Studi, secondo le opinioni dei componenti del comitato d’indirizzo, risulta in generale coerente con le esigenze del mondo del lavoro. Le figure professionali formate dal corso di laurea risultano realmente impiegate nei settori lavorativi interessati e si prospetta lo siano negli anni futuri. I suggerimenti relativi a possibili miglioramenti attuabili all’interno del Corso di studi sono riassumibili in una maggiore specificazione all’interno del percorso formativo rispetto alle caratteristiche delle figure professionali formate e dei diversi settori lavorativi in cui possono lavorare.

Per una lettura dettagliata dei dati raccolti si veda il documento allegato al verbale Cad del 12 aprile 2018