730404 - GLOTTOLOGIA II |
Il corso intende fornire agli studenti di lingue orientali un quadro teorico generale dei problemi di filosofia del linguaggio e di linguistica cognitiva che ineriscono allo studio dei classificatori nominali nelle varie lingue del mondo, in special modo dei classificatori numerali in cinese, giapponese e coreano. Queste lingue dell’estremo oriente sono le più studiate in questo corso di laurea e quelle sulle quali verterà la tesi di laurea. Lo studente di secondo anno, che nell’anno precedente ha già sostenuto gli esami di Linguistica generale e di Linguistica storica, può ora applicare molte delle conoscenze acquisite alle lingue moderne dell’estremo oriente, in modo da valutare quali siano le caratteristiche tipologiche peculiari di tali lingue e quanto tali caratteristiche possano essere rilevanti riguardo allo studio della categorizzazione concettuale dal punto di vista del moderno cognitivismo. |
Secondo anno |
Annuale |
6 |
L-LIN/01 |
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1024013 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE II |
Il corso mira a consolidare e completare, sul piano di competenza linguistica, la piena padronanza del livello B2 secondo i descrittori indicati dalla Common European Framework. Sul piano linguistico, quindi, verranno rafforzati quelli aspetti grammaticali, lessicali, sintattici e pragmatici che consentono l’utilizzo adeguato della lingua inglese al livello auspicato, sia in contesti d’uso per la comunicazione interculturale, attraverso la funzione ELF (English as a Lingua Franca) e EIL (English as an International Language) della lingua inglese, sia nella stesura di testi a scopo scientifico, nella prospettiva EAP (English for Academic Purposes), seguendo e ampliando l’impostazione metodologica adottata nel primo anno, in cui la lingua inglese è obbligatoria per tutti i curricula di orientalistica. Al secondo anno, in cui l’inglese rappresenta un’opzione, verrà posta sempre più attenzione anche su questioni stilistiche e idiomatiche. La partecipazione attiva e costante alle lezioni di lingua del lettorato con native speaker consentirà un ampliamento e consolidamento significativo delle proprie abilità precedentemente acquisite. Inoltre, sul piano dei contenuti specifici, il corso introduce anche le nozioni di base dell’area disciplinare denominata “Translation Studies”, ove la traduzione, esplicitamente menzionata nella declaratoria del SSD L-LIN/12, avrà una focalizzazione mirata, sia nel suo risvolto pratico (“applied”, secondo la definizione della mappa di Toury-Holmes), che nel suo aspetto teorico (“pure”, sempre secondo il suddetto modello) e, in quest’ultimo, sia nel suo sviluppo diacronico che nella sua manifestazione sincronica su specifiche questioni traduttivo. Quindi, durante il corso della docente, ci saranno lezioni frontali sulla parte teorica, unitamente ad esercitazioni sulla parte pratica, con traduzioni interlinguistiche (dall’inglese all’italiano), ma anche intralinguistiche e intersemiotiche, su una variegata casistica di testi di diverse tipologie. Verrà applicata anche la tecnica del TAP (Think Aloud Protocol) per consentire la condivisione del processo di articolata trasformazione che la traduzione comporta. Verranno analizzati e rivisti i testi prodotti, con riflessione pratico-teorica. Pertanto strategie e procedure traduttive, processi e prodotti, saranno anche essi oggetto specifico del corso. Infatti, trattandosi di nozioni e buone pratiche che si basano sulla trasversalità disciplinare dei Translation Studies, il corso favorirà l’utilizzazione delle applicazioni e nozioni anche in rapporto con le altre lingue. |
Secondo anno |
Annuale |
6 |
L-LIN/12 |
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1015318 - Antropologia culturale |
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
Secondo anno |
Annuale |
6 |
M-DEA/01 |
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730404 - GLOTTOLOGIA II |
Il corso intende fornire agli studenti di lingue orientali un quadro teorico generale dei problemi di filosofia del linguaggio e di linguistica cognitiva che ineriscono allo studio dei classificatori nominali nelle varie lingue del mondo, in special modo dei classificatori numerali in cinese, giapponese e coreano. Queste lingue dell’estremo oriente sono le più studiate in questo corso di laurea e quelle sulle quali verterà la tesi di laurea. Lo studente di secondo anno, che nell’anno precedente ha già sostenuto gli esami di Linguistica generale e di Linguistica storica, può ora applicare molte delle conoscenze acquisite alle lingue moderne dell’estremo oriente, in modo da valutare quali siano le caratteristiche tipologiche peculiari di tali lingue e quanto tali caratteristiche possano essere rilevanti riguardo allo studio della categorizzazione concettuale dal punto di vista del moderno cognitivismo. |
Secondo anno |
Annuale |
6 |
L-LIN/01 |
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1024013 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE II |
Il corso mira a consolidare e completare, sul piano di competenza linguistica, la piena padronanza del livello B2 secondo i descrittori indicati dalla Common European Framework. Sul piano linguistico, quindi, verranno rafforzati quelli aspetti grammaticali, lessicali, sintattici e pragmatici che consentono l’utilizzo adeguato della lingua inglese al livello auspicato, sia in contesti d’uso per la comunicazione interculturale, attraverso la funzione ELF (English as a Lingua Franca) e EIL (English as an International Language) della lingua inglese, sia nella stesura di testi a scopo scientifico, nella prospettiva EAP (English for Academic Purposes), seguendo e ampliando l’impostazione metodologica adottata nel primo anno, in cui la lingua inglese è obbligatoria per tutti i curricula di orientalistica. Al secondo anno, in cui l’inglese rappresenta un’opzione, verrà posta sempre più attenzione anche su questioni stilistiche e idiomatiche. La partecipazione attiva e costante alle lezioni di lingua del lettorato con native speaker consentirà un ampliamento e consolidamento significativo delle proprie abilità precedentemente acquisite. Inoltre, sul piano dei contenuti specifici, il corso introduce anche le nozioni di base dell’area disciplinare denominata “Translation Studies”, ove la traduzione, esplicitamente menzionata nella declaratoria del SSD L-LIN/12, avrà una focalizzazione mirata, sia nel suo risvolto pratico (“applied”, secondo la definizione della mappa di Toury-Holmes), che nel suo aspetto teorico (“pure”, sempre secondo il suddetto modello) e, in quest’ultimo, sia nel suo sviluppo diacronico che nella sua manifestazione sincronica su specifiche questioni traduttivo. Quindi, durante il corso della docente, ci saranno lezioni frontali sulla parte teorica, unitamente ad esercitazioni sulla parte pratica, con traduzioni interlinguistiche (dall’inglese all’italiano), ma anche intralinguistiche e intersemiotiche, su una variegata casistica di testi di diverse tipologie. Verrà applicata anche la tecnica del TAP (Think Aloud Protocol) per consentire la condivisione del processo di articolata trasformazione che la traduzione comporta. Verranno analizzati e rivisti i testi prodotti, con riflessione pratico-teorica. Pertanto strategie e procedure traduttive, processi e prodotti, saranno anche essi oggetto specifico del corso. Infatti, trattandosi di nozioni e buone pratiche che si basano sulla trasversalità disciplinare dei Translation Studies, il corso favorirà l’utilizzazione delle applicazioni e nozioni anche in rapporto con le altre lingue. |
Secondo anno |
Annuale |
6 |
L-LIN/12 |
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1015318 - Antropologia culturale |
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
Secondo anno |
Annuale |
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M-DEA/01 |
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730404 - GLOTTOLOGIA II |
Il corso intende fornire agli studenti di lingue orientali un quadro teorico generale dei problemi di filosofia del linguaggio e di linguistica cognitiva che ineriscono allo studio dei classificatori nominali nelle varie lingue del mondo, in special modo dei classificatori numerali in cinese, giapponese e coreano. Queste lingue dell’estremo oriente sono le più studiate in questo corso di laurea e quelle sulle quali verterà la tesi di laurea. Lo studente di secondo anno, che nell’anno precedente ha già sostenuto gli esami di Linguistica generale e di Linguistica storica, può ora applicare molte delle conoscenze acquisite alle lingue moderne dell’estremo oriente, in modo da valutare quali siano le caratteristiche tipologiche peculiari di tali lingue e quanto tali caratteristiche possano essere rilevanti riguardo allo studio della categorizzazione concettuale dal punto di vista del moderno cognitivismo. |
Secondo anno |
Annuale |
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L-LIN/01 |
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1024013 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE II |
Il corso mira a consolidare e completare, sul piano di competenza linguistica, la piena padronanza del livello B2 secondo i descrittori indicati dalla Common European Framework. Sul piano linguistico, quindi, verranno rafforzati quelli aspetti grammaticali, lessicali, sintattici e pragmatici che consentono l’utilizzo adeguato della lingua inglese al livello auspicato, sia in contesti d’uso per la comunicazione interculturale, attraverso la funzione ELF (English as a Lingua Franca) e EIL (English as an International Language) della lingua inglese, sia nella stesura di testi a scopo scientifico, nella prospettiva EAP (English for Academic Purposes), seguendo e ampliando l’impostazione metodologica adottata nel primo anno, in cui la lingua inglese è obbligatoria per tutti i curricula di orientalistica. Al secondo anno, in cui l’inglese rappresenta un’opzione, verrà posta sempre più attenzione anche su questioni stilistiche e idiomatiche. La partecipazione attiva e costante alle lezioni di lingua del lettorato con native speaker consentirà un ampliamento e consolidamento significativo delle proprie abilità precedentemente acquisite. Inoltre, sul piano dei contenuti specifici, il corso introduce anche le nozioni di base dell’area disciplinare denominata “Translation Studies”, ove la traduzione, esplicitamente menzionata nella declaratoria del SSD L-LIN/12, avrà una focalizzazione mirata, sia nel suo risvolto pratico (“applied”, secondo la definizione della mappa di Toury-Holmes), che nel suo aspetto teorico (“pure”, sempre secondo il suddetto modello) e, in quest’ultimo, sia nel suo sviluppo diacronico che nella sua manifestazione sincronica su specifiche questioni traduttivo. Quindi, durante il corso della docente, ci saranno lezioni frontali sulla parte teorica, unitamente ad esercitazioni sulla parte pratica, con traduzioni interlinguistiche (dall’inglese all’italiano), ma anche intralinguistiche e intersemiotiche, su una variegata casistica di testi di diverse tipologie. Verrà applicata anche la tecnica del TAP (Think Aloud Protocol) per consentire la condivisione del processo di articolata trasformazione che la traduzione comporta. Verranno analizzati e rivisti i testi prodotti, con riflessione pratico-teorica. Pertanto strategie e procedure traduttive, processi e prodotti, saranno anche essi oggetto specifico del corso. Infatti, trattandosi di nozioni e buone pratiche che si basano sulla trasversalità disciplinare dei Translation Studies, il corso favorirà l’utilizzazione delle applicazioni e nozioni anche in rapporto con le altre lingue. |
Secondo anno |
Annuale |
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L-LIN/12 |
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1015318 - Antropologia culturale |
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
Secondo anno |
Annuale |
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M-DEA/01 |
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730404 - GLOTTOLOGIA II |
Il corso intende fornire agli studenti di lingue orientali un quadro teorico generale dei problemi di filosofia del linguaggio e di linguistica cognitiva che ineriscono allo studio dei classificatori nominali nelle varie lingue del mondo, in special modo dei classificatori numerali in cinese, giapponese e coreano. Queste lingue dell’estremo oriente sono le più studiate in questo corso di laurea e quelle sulle quali verterà la tesi di laurea. Lo studente di secondo anno, che nell’anno precedente ha già sostenuto gli esami di Linguistica generale e di Linguistica storica, può ora applicare molte delle conoscenze acquisite alle lingue moderne dell’estremo oriente, in modo da valutare quali siano le caratteristiche tipologiche peculiari di tali lingue e quanto tali caratteristiche possano essere rilevanti riguardo allo studio della categorizzazione concettuale dal punto di vista del moderno cognitivismo. |
Secondo anno |
Annuale |
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L-LIN/01 |
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1024013 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE II |
Il corso mira a consolidare e completare, sul piano di competenza linguistica, la piena padronanza del livello B2 secondo i descrittori indicati dalla Common European Framework. Sul piano linguistico, quindi, verranno rafforzati quelli aspetti grammaticali, lessicali, sintattici e pragmatici che consentono l’utilizzo adeguato della lingua inglese al livello auspicato, sia in contesti d’uso per la comunicazione interculturale, attraverso la funzione ELF (English as a Lingua Franca) e EIL (English as an International Language) della lingua inglese, sia nella stesura di testi a scopo scientifico, nella prospettiva EAP (English for Academic Purposes), seguendo e ampliando l’impostazione metodologica adottata nel primo anno, in cui la lingua inglese è obbligatoria per tutti i curricula di orientalistica. Al secondo anno, in cui l’inglese rappresenta un’opzione, verrà posta sempre più attenzione anche su questioni stilistiche e idiomatiche. La partecipazione attiva e costante alle lezioni di lingua del lettorato con native speaker consentirà un ampliamento e consolidamento significativo delle proprie abilità precedentemente acquisite. Inoltre, sul piano dei contenuti specifici, il corso introduce anche le nozioni di base dell’area disciplinare denominata “Translation Studies”, ove la traduzione, esplicitamente menzionata nella declaratoria del SSD L-LIN/12, avrà una focalizzazione mirata, sia nel suo risvolto pratico (“applied”, secondo la definizione della mappa di Toury-Holmes), che nel suo aspetto teorico (“pure”, sempre secondo il suddetto modello) e, in quest’ultimo, sia nel suo sviluppo diacronico che nella sua manifestazione sincronica su specifiche questioni traduttivo. Quindi, durante il corso della docente, ci saranno lezioni frontali sulla parte teorica, unitamente ad esercitazioni sulla parte pratica, con traduzioni interlinguistiche (dall’inglese all’italiano), ma anche intralinguistiche e intersemiotiche, su una variegata casistica di testi di diverse tipologie. Verrà applicata anche la tecnica del TAP (Think Aloud Protocol) per consentire la condivisione del processo di articolata trasformazione che la traduzione comporta. Verranno analizzati e rivisti i testi prodotti, con riflessione pratico-teorica. Pertanto strategie e procedure traduttive, processi e prodotti, saranno anche essi oggetto specifico del corso. Infatti, trattandosi di nozioni e buone pratiche che si basano sulla trasversalità disciplinare dei Translation Studies, il corso favorirà l’utilizzazione delle applicazioni e nozioni anche in rapporto con le altre lingue. |
Secondo anno |
Annuale |
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1015318 - Antropologia culturale |
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
Secondo anno |
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Il corso intende fornire agli studenti di lingue orientali un quadro teorico generale dei problemi di filosofia del linguaggio e di linguistica cognitiva che ineriscono allo studio dei classificatori nominali nelle varie lingue del mondo, in special modo dei classificatori numerali in cinese, giapponese e coreano. Queste lingue dell’estremo oriente sono le più studiate in questo corso di laurea e quelle sulle quali verterà la tesi di laurea. Lo studente di secondo anno, che nell’anno precedente ha già sostenuto gli esami di Linguistica generale e di Linguistica storica, può ora applicare molte delle conoscenze acquisite alle lingue moderne dell’estremo oriente, in modo da valutare quali siano le caratteristiche tipologiche peculiari di tali lingue e quanto tali caratteristiche possano essere rilevanti riguardo allo studio della categorizzazione concettuale dal punto di vista del moderno cognitivismo. |
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1024013 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE II |
Il corso mira a consolidare e completare, sul piano di competenza linguistica, la piena padronanza del livello B2 secondo i descrittori indicati dalla Common European Framework. Sul piano linguistico, quindi, verranno rafforzati quelli aspetti grammaticali, lessicali, sintattici e pragmatici che consentono l’utilizzo adeguato della lingua inglese al livello auspicato, sia in contesti d’uso per la comunicazione interculturale, attraverso la funzione ELF (English as a Lingua Franca) e EIL (English as an International Language) della lingua inglese, sia nella stesura di testi a scopo scientifico, nella prospettiva EAP (English for Academic Purposes), seguendo e ampliando l’impostazione metodologica adottata nel primo anno, in cui la lingua inglese è obbligatoria per tutti i curricula di orientalistica. Al secondo anno, in cui l’inglese rappresenta un’opzione, verrà posta sempre più attenzione anche su questioni stilistiche e idiomatiche. La partecipazione attiva e costante alle lezioni di lingua del lettorato con native speaker consentirà un ampliamento e consolidamento significativo delle proprie abilità precedentemente acquisite. Inoltre, sul piano dei contenuti specifici, il corso introduce anche le nozioni di base dell’area disciplinare denominata “Translation Studies”, ove la traduzione, esplicitamente menzionata nella declaratoria del SSD L-LIN/12, avrà una focalizzazione mirata, sia nel suo risvolto pratico (“applied”, secondo la definizione della mappa di Toury-Holmes), che nel suo aspetto teorico (“pure”, sempre secondo il suddetto modello) e, in quest’ultimo, sia nel suo sviluppo diacronico che nella sua manifestazione sincronica su specifiche questioni traduttivo. Quindi, durante il corso della docente, ci saranno lezioni frontali sulla parte teorica, unitamente ad esercitazioni sulla parte pratica, con traduzioni interlinguistiche (dall’inglese all’italiano), ma anche intralinguistiche e intersemiotiche, su una variegata casistica di testi di diverse tipologie. Verrà applicata anche la tecnica del TAP (Think Aloud Protocol) per consentire la condivisione del processo di articolata trasformazione che la traduzione comporta. Verranno analizzati e rivisti i testi prodotti, con riflessione pratico-teorica. Pertanto strategie e procedure traduttive, processi e prodotti, saranno anche essi oggetto specifico del corso. Infatti, trattandosi di nozioni e buone pratiche che si basano sulla trasversalità disciplinare dei Translation Studies, il corso favorirà l’utilizzazione delle applicazioni e nozioni anche in rapporto con le altre lingue. |
Secondo anno |
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1015318 - Antropologia culturale |
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
Secondo anno |
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730404 - GLOTTOLOGIA II |
Il corso intende fornire agli studenti di lingue orientali un quadro teorico generale dei problemi di filosofia del linguaggio e di linguistica cognitiva che ineriscono allo studio dei classificatori nominali nelle varie lingue del mondo, in special modo dei classificatori numerali in cinese, giapponese e coreano. Queste lingue dell’estremo oriente sono le più studiate in questo corso di laurea e quelle sulle quali verterà la tesi di laurea. Lo studente di secondo anno, che nell’anno precedente ha già sostenuto gli esami di Linguistica generale e di Linguistica storica, può ora applicare molte delle conoscenze acquisite alle lingue moderne dell’estremo oriente, in modo da valutare quali siano le caratteristiche tipologiche peculiari di tali lingue e quanto tali caratteristiche possano essere rilevanti riguardo allo studio della categorizzazione concettuale dal punto di vista del moderno cognitivismo. |
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1024013 - LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE II |
Il corso mira a consolidare e completare, sul piano di competenza linguistica, la piena padronanza del livello B2 secondo i descrittori indicati dalla Common European Framework. Sul piano linguistico, quindi, verranno rafforzati quelli aspetti grammaticali, lessicali, sintattici e pragmatici che consentono l’utilizzo adeguato della lingua inglese al livello auspicato, sia in contesti d’uso per la comunicazione interculturale, attraverso la funzione ELF (English as a Lingua Franca) e EIL (English as an International Language) della lingua inglese, sia nella stesura di testi a scopo scientifico, nella prospettiva EAP (English for Academic Purposes), seguendo e ampliando l’impostazione metodologica adottata nel primo anno, in cui la lingua inglese è obbligatoria per tutti i curricula di orientalistica. Al secondo anno, in cui l’inglese rappresenta un’opzione, verrà posta sempre più attenzione anche su questioni stilistiche e idiomatiche. La partecipazione attiva e costante alle lezioni di lingua del lettorato con native speaker consentirà un ampliamento e consolidamento significativo delle proprie abilità precedentemente acquisite. Inoltre, sul piano dei contenuti specifici, il corso introduce anche le nozioni di base dell’area disciplinare denominata “Translation Studies”, ove la traduzione, esplicitamente menzionata nella declaratoria del SSD L-LIN/12, avrà una focalizzazione mirata, sia nel suo risvolto pratico (“applied”, secondo la definizione della mappa di Toury-Holmes), che nel suo aspetto teorico (“pure”, sempre secondo il suddetto modello) e, in quest’ultimo, sia nel suo sviluppo diacronico che nella sua manifestazione sincronica su specifiche questioni traduttivo. Quindi, durante il corso della docente, ci saranno lezioni frontali sulla parte teorica, unitamente ad esercitazioni sulla parte pratica, con traduzioni interlinguistiche (dall’inglese all’italiano), ma anche intralinguistiche e intersemiotiche, su una variegata casistica di testi di diverse tipologie. Verrà applicata anche la tecnica del TAP (Think Aloud Protocol) per consentire la condivisione del processo di articolata trasformazione che la traduzione comporta. Verranno analizzati e rivisti i testi prodotti, con riflessione pratico-teorica. Pertanto strategie e procedure traduttive, processi e prodotti, saranno anche essi oggetto specifico del corso. Infatti, trattandosi di nozioni e buone pratiche che si basano sulla trasversalità disciplinare dei Translation Studies, il corso favorirà l’utilizzazione delle applicazioni e nozioni anche in rapporto con le altre lingue. |
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1015318 - Antropologia culturale |
In applicazione dei descrittori di Dublino, il corso - fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
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