Laurearsi

La Prova Finale ha uno scopo sia didattico che di verifica. Dal punto di vista didattico, la preparazione e lo svolgimento della Prova Finale implica l’acquisizione da parte dello studente di una serie di competenze sviluppate e praticate nel corso del triennio, sia attraverso la frequentazione delle lezioni che attraverso il percorso di alta specializzazione specificamente dedicato allo svolgimento dell’esame di Prova Finale. In tale percorso lo studente sarà seguito individualmente dal docente che egli sceglierà come supervisore all’inizio del primo anno ed avrà dunque la possibilità di partecipare ad attività di alta specializzazione come somministrazione di questionari, raccolta ed analisi di dati e simili.
Ulteriore obiettivo del percorso individualizzato che prelude all’esame di Prova Finale consiste nell’acquisizione da parte dello studente, di una serie di competenze base relative alla capacità di consultare le fonti bibliografiche disponibili sul web, essere in grado di interpretare criticamente articoli scientifici scritti in almeno una lingua diversa dall’italiano, di saper riportare in forma scritta l’argomento concordato con il supervisore ed oggetto della tesina di Prova Finale ed infine di saper esporre in forma orale i contenuti del lavoro svolto.
Naturalmente il lavoro di Prova Finale rappresenta anche un momento di verifica relativa al modo in cui lo studente mostra di avere effettivamente acquisito e padroneggiato le competenze appena indicate.
In questo senso, l’esame di Prova Finale consiste in una presentazione orale del lavoro svolto, di fronte ad una commissione di docenti appartenenti al Corso di Laurea.


Il percorso che conduce alla Prova Finale viene organizzato come un iter obbligatorio che si distribuisce lungo tutto il triennio e che rappresenta per lo studente la possibilità di frequentare e praticare attività di formazione in una modalità individualizzata, in cui cioè lo studente viene condotto e monitorato individualmente dal docente di riferimento.
All’inizio del primo anno, ciascuno studente viene assegnato ad un docente tra tutti quelli che compongono il suo Corso di Studi: tale docente svolgerà il ruolo di supervisore per tutto il primo biennio e, se lo studente sarà d’accordo, anche nel terzo ed ultimo anno, in cui ci si dedicherà allo svolgimento della Prova Finale.
Questa procedura, che potrebbe apparire a prima vista arbitraria, evita invece due problemi: a) all’inizio del primo anno lo studente non potrebbe ancora avere acquisito i criteri e le conoscenze necessarie per operare una scelta tra i vari docenti del suo Corso di Studi; b) il Percorso Triennale Individualizzato si pone come obiettivo il conseguimento da parte dello studente di una serie di competenze di natura assolutamente trasversale che non fanno riferimento ad alcuno specifico ramo o settore della Psicologia e che dunque non giustificano alcuna preferenza per un particolare docente rispetto ad un altro.
Allo scopo di garantire una supervisione individualizzata dei singoli studenti lungo tutto il percorso, ogni docente potrà seguire un numero limitato di studenti (tendenzialmente ciascun gruppo dovrebbe essere costituito da circa 15 studenti).
Ciascun gruppo svolgerà un percorso che avrà un obiettivo comune, consistente nello sviluppo delle seguenti competenze:
- capacità di effettuare una ricerca bibliografica in rete utilizzando software come PsycINFO, PsycLIT, ProQuest e simili;
- capacità di leggere ed interpretare articoli scientifici scritti in almeno una lingua diversa dall’Italiano (con particolare riferimento alla lingua inglese);
- capacità di redigere in forma scritta una relazione sui contenuti di articoli scientifici;
- capacità di esporre in forma orale il contenuto di articoli scientifici, attraverso l’utilizzo di software multimediale come Power Point, Keynote, Prezi e simili.
Il primo anno del Percorso Triennale Individualizzato è finalizzato al conseguimento del primo obiettivo, consistente nell’acquisizione da parte dello studente della capacità di orientarsi e procedere autonomamente nell’utilizzo dei motori di ricerca disponibili in rete per il reperimento di materiale bibliografico attinente alle aree di studio della Psicologia.
Il secondo anno sarà invece dedicato allo sviluppo delle competenze relative alla capacità di interpretare la letteratura scientifica in aree di pertinenza della ricerca psicologica, ed alla capacità di discutere in forma scritta e orale gli argomenti scelti come materia di esercitazione.
Nel raggiungimento degli obiettivi indicati, il PTI si avvarrà anche della parallela attività che verrà svolta nel programma dell’Insegnamento di Abilità Informatiche, progettato proprio sullo sviluppo delle competenze che caratterizzano e definiscono la natura del Percorso Triennale Individualizzato.
Al termine di questo percorso, di comune accordo con il docente supervisore, gli studenti stabiliranno individualmente l’argomento che costituirà il tema dell’esame di Prova Finale.
In questa fase, ovvero all’inizio del terzo anno, lo studente che lo desiderasse potrà fare richiesta di cambio del supervisore. Queste richieste potranno essere prese in considerazione a patto che rimanga preservato un giusto equilibrio tra i carichi didattici di tutti i docenti del Corso di Studi.
L’argomento che verrà scelto per l’esame di Prova Finale potrà essere svolto in modo compilativo o empirico. Nel primo caso il lavoro si svolgerà raccogliendo un numero limitato di articoli relativi al tema prescelto che verranno discussi in forma critica dallo studente sotto forma di relazione scritta.
Nel secondo caso, lo studente potrà partecipare ad un protocollo di ricerca di cui riporterà ipotesi e conclusioni sotto forma di relazione scritta, anche in questo caso avendo cura però di fare riferimento ad un limitato numero di articoli scientifici collegati al tema/obiettivo della ricerca.
L’esame di Prova Finale consiste in una presentazione orale da parte dello studente dei temi svolti nel proprio elaborato scritto. Tale presentazione sarà effettuata di fronte ad una commissione nominata dal Preside della Facoltà e costituita dal almeno 7 docenti afferenti al Corso di Studi, dei quali uno viene indicato come presidente (solitamente la funzione di presidente è svolta dal professore ordinario o dal professore associato più anziano nel ruolo). Il punteggio che viene assegnato alla Prova Finale varia da 0 a 6 punti, è proposto dal docente supervisore e discusso e approvato dalla commissione. Non è prevista la figura del docente contro-relatore, o discussant o "correlatore": tale ruolo viene solitamente svolto dal Presidente della Commissione e/o dagli altri membri della commissione. Alla fine della discussione la Commissione comunica la votazione finale ottenuta dal candidato ma non effettuerà la proclamazione del candidato.
La proclamazione della Laurea si svolge con una cerimonia aperta al pubblico esterno, subito dopo la conclusione di tutti gli esami di laurea, o in giorni successivi e viene condotta dal Presidente dei Corsi di Laurea triennale.
Nella cerimonia di proclamazione gli studenti che hanno superato la discussione della Prova Finale vengono proclamati dottori e ad essi vengono consegnati i diplomi di laurea.
La discussione della prova finale per gli studenti in corso avviene normalmente in tre sessioni: estiva (Luglio), autunnale (Settembre) e primaverile (Marzo).
Nel complesso, il percorso individualizzato che porta alla Prova Finale corrisponde a 3 CFU, pari a circa 75 ore di lavoro.
Come detto, allo svolgimento di questo percorso e al conseguimento/raggiungimento dei suoi obiettivi, contribuisce anche la parallela attività svolta nell’Insegnamento di Abilità Informatiche, anch’esso corrispondente ad un ammontare di CFU pari a 3.
Di seguito si indicano (a titolo puramente esemplificativo) alcuni titoli di prove finali discusse negli ultimi anni:
I deficit della consapevolezza: lo studio dell'anosognosia
Meccanismi e processi del comportamento morale
Aspetti psicologici della rivittimizzazione: Dissociazione e Amnesia
Meccanismi Biologici dell'Abuso di Droghe e dell'Addiction: il ruolo della Dopamina e della Serotonina
Disfunzioni del sistema mirror nella schizofrenia: implicazioni nel funzionamento sociale
La teoria senso-motoria della percezione e le contingenze senso-motorie
Sordità e didattica: osservazioni sull'uso di strumenti specifici e sul ruolo dell'assistente alla comunicazione
Apprendimento nell'era digitale
Dewey e la Knowledge Building Community: differenze e analogie
Figli di genitori con patologia psichiatrica: modelli di intervento preventivo
Minori stranieri non accompagnati: esiti psicopatologici, fattori di protezione e resilienza
Il ruolo della deprivazione affettiva nella genesi della psicopatia
Il Narcisismo. Differenze fra autostima normale e patologica


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