Sbocchi lavorativi

Profilo: Biotecnologo Agro-Industriale
Funzioni: Il laureato triennale in Biotecnologie Agro-Alimentari e Industriali può ricoprire posizioni, ad un livello intermedio di responsabilità, in attività di ricerca, di sviluppo tecnologico e di controllo di qualità presso Enti pubblici e privati e aziende del settore agro-industriale.
Può inoltre svolgere, in tale settore, attività professionale, secondo le normative previste per l'iscrizione agli albi professionali.

Competenze: Il laureato deve avere familiarità con il metodo scientifico sperimentale sui sistemi biologici complessi; possedere conoscenze degli strumenti logico-matematici e conoscenze di fisica e chimica; possedere conoscenze e tecniche fondamentali nei vari campi delle biotecnologie industriali; conoscere ed essere in grado di utilizzare piattaforme tecnologiche, come: ingegneria genetica e proteica, tecniche di fermentazione e di bioconversione per la produzione di piccole molecole anche da prodotti di origine vegetale ed animale, produzioni di metaboliti secondari da cellule vegetali.
Il laureato saprà contribuire alla messa a punto e operare nell'ambito di:
- processi industriali basati sull'uso di microrganismi,
- processi per lo sviluppo di biocarburanti e per il risanamento dei suoli,
- processi fermentativi per l'ottenimento di prodotti alimentari e farmaceutici,
- processi per l'ottenimento di sostanze biologicamente attive da scarti alimentari;

Il laureato dovrà possedere una appropriata conoscenza delle normative e delle implicazioni etiche connesse nell'applicazione di specifiche metodiche.

Il laureato, quindi, sarà fornito di un vasto insieme di strumenti concettuali e metodologici che gli permetteranno di affrontare problematiche biotecnologiche in diversi contesti professionali tipici delle biotecnologie bianche e verdi.

Sbocchi professionali: Le competenze acquisite permetteranno ai laureati di assumere ruoli e svolgere funzioni a diversi livelli di responsabilità come esperti qualificati presso laboratori di ricerca di enti pubblici e privati, quali industrie agro-alimentari, chimiche e farmaceutiche nazionali e locali, e allo stesso tempo la prosecuzione degli studi in lauree magistrali.
Infatti il corso di Laurea in Biotecnologie Agro-Alimentari e Industriali delinea una figura professionale che risponde all'esigenza per l'industria agro-alimentare e chimico-farmaceutica di figure professionali con una formazione scientifica interdisciplinare, sia teorica che pratica, e in possesso di conoscenze trasversali che comprendono nozioni di bioetica, diritto ed economia. Tale formazione consente, quindi, ai laureati di inserirsi in industrie del settore agro-alimentare e industriale-farmaceutico, in laboratori di certificazione di qualità, laboratori di ricerca presso università o enti (ENEA, CREA, CNR; ISS; ISPRA, aziende farmaceutiche e spin off/start up universitarie. Allo stesso tempo permette l'accesso ai corsi di Laurea Magistrale della Classe LM-8 (Biotecnologie Industriali) e LM-70 (Scienze e tecnologie Alimentari) ed anche a diverse lauree magistrali in ambito biologico, per le quali il corso fornisce i requisiti di base.


La Facoltà di Scienze ha organizzato un incontro consultivo tra le Parti Interessate il giorno 9 marzo 2016.
All'incontro hanno partecipato, oltre al Preside e ai membri del Comitato di Monitoraggio, in rappresentanza dei Corsi di Studio, i rappresentanti degli Ordini Professionali, tra cui: l'Ordine Nazionale di Biologi (ONB), l'Ordine nazionale dei Tecnologi Alimentari e alcuni rappresentanti di enti e imprese, fra cui ISPRA, Omegafarm, Digital Video. Ha partecipato anche una giornalista scientifica, vista l'importanza della comunicazione per ricercatrici e ricercatori nel presentare le loro ricerche ad un pubblico costituito non soltanto da specialisti ma anche da non addetti ai lavori.
Il rappresentante dell'ONB, nella sua relazione, ha sottolineato che l'offerta formativa della Facoltà di SMFN soddisfa pienamente una formazione idonea degli studenti legata alla professione di Biologo. L'apprendimento atteso infatti
coerente con le esigenze professionali del Biologo ed esprime una preparazione ad ampio raggio nelle singole materie delle varie aree di competenza del Biologo.
Nello specifico sono inclusi indirizzi di competenza scientifica quali Cds in Biologia, Biotecnologie e Tecnologie per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali.
Tuttavia, nonostante l'ottima preparazione e competenza, i laureati incontrano difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro poiché la società e il mercato occupazionale richiedono Biologi con specializzazioni sempre meglio definite e specifiche.
Pertanto, si ritiene utile aumentare i contatti con le Aziende del territorio per costruire un ponte tra formatori e imprese. Si ricorda, inoltre, di quanto sia importante adeguarsi alle nuove tecnologie e all'uso dei social media per informare aziende e cittadini su ci che l'Università realizza.
Nel corso dell'incontro, sono scaturite svariate osservazioni che saranno approfondite in successivi incontri più finalizzati e ristretti ad aree culturali affini.

A partire dal giugno del 2016 il Corso di Laurea in Biotecnologie Agro-industriali ha intessuto una costante attività di reciproco ascolto e collaborazione con Associazione Panificatori di Roma, Camera di Commercio di Roma, Città
Metropolitana di Roma, Federconsumatori, Fidaf (Federazione italiana dottori in agraria e forestali), sono stati inoltre reiterati le relazione con l'Ordine dei tecnologi alimentari e con l'Ordine biologi .
Gli incontri, come nel caso del convegno internazionale ''Ripensare il rapporto tra scienza e democrazia'' svoltosi nel giugno del 2016 sono stati tesi ad analizzare quelle relazioni tra innovazione, crescita economica e sviluppo sociale che sono più sottili e complesse di quanto spesso si tenda a pensare. Per poter diventare motore della crescita, l'innovazione deve radicarsi nella società, diffondersi capillarmente, diventare aperta e distribuita, definire un nuovo modello che stimoli la partecipazione degli attori sociali e sia in grado di favorire la creazione di forme di ibridazione tra processi formativi e mondo del lavoro. Questo insieme di interventi ha consentito di migliorare alcune delle criticità esposte in precedenza in particolare hanno permesso di dare inizio a una progressiva riduzione del deficit comunicativo degli studenti.

Info qui: http://www.cittadellascienza.it/centrostudi/2016/06/scienza-e-democrazia/

Istituzione del Comitato di indirizzo dei Corsi di Area Biologica e Biotecnologica.

Il Comitato stato istituito dal Dipartimento di Biologia e Biotecnologie ''Charles Darwin'', con delibera del 17 aprile 2018 , su proposta del Coordinamento dei CdS in Area Biologica e Biotecnologica del Dipartimento stesso, con l’obiettivo di facilitare
i rapporti tra i docenti impegnati nella formazione dei futuri Biologi e le Aziende e gli Enti interessati ai diversi profili professionali del Biologo. Il Coordinamento presieduto dal Prof. Marco Oliverio (in seguito eletto Direttore del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie), comprende i Presidenti dei CdS in Scienze Biologiche (L-13), Biologia e Tecnologie cellulari (LM-6), Ecobiologia (LM-6), Genetica e Biologia molecolare (LM-6) e Neurobiologia (LM-6), il Presidente del CAD di Scienze Biotecnologiche e Agroalimentari (L-2), il membro del Comitato di Monitoraggio della Facoltà di SMFN per l’area biologica, i due membri della Commissione paritetica di SMFN rispettivamente per il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie e il Dipartimento di Biologia Ambientale, e la Delegata del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie nel Collegio dei Biologi Universitari Italiani (CBUI).
La proposta di istituzione del Comitato di indirizzo avvenuta nel corso della riunione del 2/03/2018, nella quale il Presidente del ha comunicato di aver contattato diverse potenziali ''Parti Interessate'', anche sulla base di suggerimenti di vari docenti di area, e di aver al momento ricevuto risposta positiva da parte dei seguenti: Dr. Daniele Badaloni, Presidente del Parco Regionale di Bracciano-Martignano (area relativa alla Conservazione della Natura), Dr.ssa Alessandra Cagli, Capo Biologo della Polizia Scientifica, Dr. Marco Cattaneo, Direttore del periodico ''Le Scienze'', Dr. Enrico Cherubini,Direttore Scientifico dellEBRI (area Neuroscienze), Dr.ssa Elisabetta Mei, Capo Biologo della Polizia Scientifica, Prof.ssa Mariada Muciaccia, ANISN (area relativa all’insegnamento), Dr. Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi (area relativa alla Conservazione della Natura), Dr. Pietro Sapia, Tesoriere dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Dr. Luigi Serino, Direttore dello Stabilimento di Roma Birra Peroni (area relativa all’industria), Dr. Marco Tartaglia, Direttore del Dipartimento di Genetica e malattie rare dellOspedale Bambino Gesù (area relativa alla Biomedicina).
Prima riunione del Comitato di indirizzo dei corsi di Area Biologica e Biotecnologica (17 settembre 2018).
Partecipano alla riunione i membri del Coordinamento CdS o loro delegati. Per le parti interessate intervengono il Dott. Daniele Badaloni, la Dr.ssa Alessandra Cagli, il Dr. Enrico Cherubini, la Prof.ssa Mariada Muciaccia, il Dr. Luigi Serino, la Dr.ssa Luisa Nicoletti, ISPRA.
Non intervengono direttamente ma mandano utili contributi il Dr. Marco Cattaneo, il Dr. Giampiero Sammuri, il Dr. Pietro Sapia, il Dr. Marco Tartaglia, il Dr. Pierfrancesco Morganti, Presidente di MAVI Sud e il Dr. Gianni Zocchi, Consigliere ONB e Biologo nutrizionista.
Dopo una breve presentazione dell’offerta didattica da parte dei Presidenti dei corsi di studio, tutti gli intervenuti esprimono apprezzamento per l’alta qualità della formazione dei laureati, evidenziando tra i punti di forza le buone capacità logiche e la capacità di affrontare il lavoro di squadra. Sottolineano anche alcuni aspetti da migliorare, tra i quali una maggiore selezione e il potenziamento delle capacità di comunicazione degli studenti, in analogia con quanto emerso nella riunione presso la Facoltà di SMFN del 9/03/2016. Tra gli aspetti da migliorare sono emerse le capacità comunicative in Italiano verso un pubblico non esperto della materia, ma anche in Inglese, scritto e parlato. Sono state sottolineate le scarse possibilità occupazionali dei Biologi Junior nel settore industriale, nel quale peraltro anche i Biologi senior soffrono della competizione con i Chimici, e la necessità di maggiori conoscenze in Microbiologia ambientale per questi laureati. Altri interventi richiedono un potenziamento sulla biostatistica e l’analisi computazionale.
Per la Polizia scientifica sarebbe utile introdurre delle conoscenze di tipo giuridico. La rappresentante ANISN sottolinea la carenza di formazione in Didattica delle Scienze da cui derivano le scarse capacità didattiche dei neolaureati, che non ricevono alcuna formazione in ambito così importante e delicato per il sistema paese.
La rappresentante ISPRA sottolinea la necessità per i laureati in Ecobiologia di maggiori conoscenze sui reati ambientali. Il rappresentante dell’area di Conservazione della natura suggerisce di introdurre nelle LM, oltre agli approfondimenti di ambito giuridico, anche approfondimenti di ambito cartografico e statistico, e di incrementare le capacità gestionali e progettuali dei laureati. Rileva inoltre l’importanza di una formazione nel campo della divulgazione scientifica che amplia l’orizzonte occupazionale dei laureati di area biologica e biotecnologica.

http://bbcd.bio.uniroma1.it/bbcd/qualita