ISTITUZIONI DI FILOSOFIA TEORETICA I B
Obiettivi formativi
Acquisizione di una serie di obiettivi di fondo: conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo.
Canale 1
ELETTRA STIMILLI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
La tecnica e i dispositivi: problemi e risorse
Cosa vuol dire interrogarsi sulla tecnica da un punto di vista filosofico? Per rispondere a questa domanda alla luce dei problemi e delle risorse connesse alle nuove tecnologie, si farà riferimento al dibattito filosofico novecentesco sul tema, che ha visto in Martin Heidegger una delle voci più significative. Per Heidegger è del tutto insufficiente una definizione, in cui la tecnica sia ricondotta esclusivamente all’interno della logica strumentale. Bisogna allora capire qual è il suo ruolo nella storia occidentale. Da questo punto di vista, verranno in particolare esplorate affinità e differenze tra la prospettiva heideggeriana della tecnica e l’idea di “dispositivo” elaborata da Michel Foucault. Si tratterà quindi di comprendere in che misura la tecnica può essere connessa a meccanismi di dominio e a quali condizioni invece i soggetti possono essere all’origine di tecniche di trasformazione del sé.
Prerequisiti
Cultura generale di base; preparazione di base a livello di scuola secondaria di secondo grado nelle discipline filosofiche; attitudine all’indagine teoretica.
Testi di riferimento
Martin Heidegger, La questione della tecnica, in Id., Saggi e discorsi, a cura di Gianni Vattimo, Mursia, Milano 1976, pp. 5-27.
Michel Foucault, Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Einaudi, Torino 2014 [Parte terza].
Michel Foucault, Sull’origine dell’ermeneutica del sè, Cronopio, Napoli 2012 [Soggettività e verità, pp. 31-60].
Gilles Deleuze Che cos’è un dispositivo, Cronopio, Napoli 2019.
Elettra Stimilli, Filosofia dei mezzi. Per una nuova politica dei corpi, Neri Pozza, Vicenza 2023 [pp. 109-204].
Frequenza
La frequenza è altamente raccomandabile.
Modalità di esame
La prova di esame sarà orale e prevede la verifica delle seguenti acquisizioni e competenze: 1) conoscenza e chiara esposizione del contenuto dei testi in programma; 2) padronanza del lessico filosofico; 3) individuazione dei principali problemi filosofici in questione; 4) autonoma analisi e elaborazione dei temi trattati. La condizione necessaria per superare l’esame è rispondere positivamente ai requisiti richiesti nei punti 1 e 2. Gli studenti che rispondono positivamente a tutti e quattro i requisiti richiesti possono ottenere voti superiori al 27.
Modalità di erogazione
Lezioni frontali, discussioni, esercitazioni orali e seminari programmati.
ELETTRA STIMILLI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
La tecnica e i dispositivi: problemi e risorse
Cosa vuol dire interrogarsi sulla tecnica da un punto di vista filosofico? Per rispondere a questa domanda alla luce dei problemi e delle risorse connesse alle nuove tecnologie, si farà riferimento al dibattito filosofico novecentesco sul tema, che ha visto in Martin Heidegger una delle voci più significative. Per Heidegger è del tutto insufficiente una definizione, in cui la tecnica sia ricondotta esclusivamente all’interno della logica strumentale. Bisogna allora capire qual è il suo ruolo nella storia occidentale. Da questo punto di vista, verranno in particolare esplorate affinità e differenze tra la prospettiva heideggeriana della tecnica e l’idea di “dispositivo” elaborata da Michel Foucault. Si tratterà quindi di comprendere in che misura la tecnica può essere connessa a meccanismi di dominio e a quali condizioni invece i soggetti possono essere all’origine di tecniche di trasformazione del sé.
Prerequisiti
Cultura generale di base; preparazione di base a livello di scuola secondaria di secondo grado nelle discipline filosofiche; attitudine all’indagine teoretica.
Testi di riferimento
Martin Heidegger, La questione della tecnica, in Id., Saggi e discorsi, a cura di Gianni Vattimo, Mursia, Milano 1976, pp. 5-27.
Michel Foucault, Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Einaudi, Torino 2014 [Parte terza].
Michel Foucault, Sull’origine dell’ermeneutica del sè, Cronopio, Napoli 2012 [Soggettività e verità, pp. 31-60].
Gilles Deleuze Che cos’è un dispositivo, Cronopio, Napoli 2019.
Elettra Stimilli, Filosofia dei mezzi. Per una nuova politica dei corpi, Neri Pozza, Vicenza 2023 [pp. 109-204].
Frequenza
La frequenza è altamente raccomandabile.
Modalità di esame
La prova di esame sarà orale e prevede la verifica delle seguenti acquisizioni e competenze: 1) conoscenza e chiara esposizione del contenuto dei testi in programma; 2) padronanza del lessico filosofico; 3) individuazione dei principali problemi filosofici in questione; 4) autonoma analisi e elaborazione dei temi trattati. La condizione necessaria per superare l’esame è rispondere positivamente ai requisiti richiesti nei punti 1 e 2. Gli studenti che rispondono positivamente a tutti e quattro i requisiti richiesti possono ottenere voti superiori al 27.
Modalità di erogazione
Lezioni frontali, discussioni, esercitazioni orali e seminari programmati.
- Codice insegnamento1023171
- Anno accademico2024/2025
- CorsoFilosofia
- CurriculumCurriculum unico
- Anno2º anno
- Semestre1º semestre
- SSDM-FIL/01
- CFU6
- Ambito disciplinareStoria della filosofia e istituzioni di filosofia