ISTITUZIONI DI ETICA
Obiettivi formativi
Fatta salva una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critica e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: acquisizione di alcune nozioni chiave dell’etica e, più ampiamente, della filosofia morale, attraverso la lettura alcuni classici della disciplina; capacità di lettura critica e contestualizzazione storico-teorica di testi filosofici; capacità di utilizzazione di un lessico filosofico specializzato in forma scritta e orale; capacità argomentativa personale.
Canale 1
FEDERICO LIJOI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Tra volontà e conoscenza: il mondo secondo Arthur Schopenhauer.
Questo corso di propone di illustrare la concezione dell’etica formulata da Arthur Schopenhauer (1788-1860), prendendo in considerazione il suo capolavoro del 1819 su Il mondo come volontà e rappresentazione e concentrandosi in modo particolare sul rapporto problematico tra queste due tesi che lo attraversano: da una parte, quella secondo cui la volontà avrebbe un primato fondamentale sulla conoscenza (il «dogma fondamentale» della sua filosofia); dall’altra parte, quella secondo cui la conoscenza sarebbe tuttavia in grado di produrre un quietivo universale del volere, sottraendo il carattere alla forza dei motivi e liberando l’essere umano dal tormento doloroso del desiderio. Al centro del corso vi sarà dunque l’analisi della concezione secondo cui, per Schopenhauer, «l’autosoppressione della volontà deriva dalla conoscenza» e tale negazione del volere, inoltre, non può essere conseguita di proposito, ma «giunge all’improvviso e come se ci piovesse addosso dall’esterno». Durante il corso verranno presi in esame passi scelti anche da altre opere, in particolare, dalla Metafisica dei costumi, una versione didattica del quarto libro del Mondo, dai Supplementi a «Il mondo come volontà e rappresentazione», e dal breve trattato su Il primato della volontà, composto tra il 1826 e il 1840.
Prerequisiti
Il corso richiede che si sia già acquisita una preparazione di base a livello di scuola secondaria di secondo grado nelle discipline filosofiche. È richiesta in modo particolare una padronanza del lessico filosofico elementare.
Testi di riferimento
A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, Einaudi, Torino 2013 (o qualsiasi altra edizione).
A. Schopenhauer, Supplementi a «Il mondo come volontà e rappresentazione», Einaudi, Torino 2013 (o qualsiasi altra edizione), (selezione di passi).
A. Schopenhauer, Metafisica dei costumi. Lezioni filosofiche, SE, Milano 2008 (selezione di passi).
A Schopenhauer, Il primato della volontà, Adelphi, Milano 2002 (selezione di passi).
Frequenza
La frequenza è altamente raccomandabile
Modalità di esame
L’esame prevede un colloquio orale, che avrà la durata media di 30 minuti e verterà sui temi affrontati a lezione. Per superare tale prova lo studente dovrà dimostrare di: 1. conoscere la dottrina fondamentale dell’autore trattato. 2. saper leggere in modo approfondito e critico i testi analizzati durante il corso. 3. saper padroneggiare in modo adeguato il lessico tecnico specialistico dell’autore trattato. 4. saper ricostruire con precisione e accuratezza gli snodi più importanti, anche nella loro evoluzione diacronica. 5. saper argomentare in modo critico e originale a partire dai vari testi, temi e problemi trattati. Il pieno soddisfacimento dei punti 1 e 2 è condizione necessaria al superamento dell’esame. I voti superiori al 27 saranno attribuiti agli studenti le cui prove soddisfano tutti e cinque i punti indicati.
Bibliografia
S. Barbera, Il mondo come volontà e rappresentazione di Schopenhauer. Introduzione alla lettura, Carocci, Roma 1998.
R. Safranski, Schopenhauer e gli anni selvaggi della filosofia, TEA, Milano 2008.
Thomas Mann, Schopenhauer (1938), in Id., Nobiltà dello spirito, Mondadori, Milano 2015, pp. 1235-1292.
Modalità di erogazione
Didattica frontale e discussione seminariale del testo e degli argomenti trattati.
FEDERICO LIJOI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Tra volontà e conoscenza: il mondo secondo Arthur Schopenhauer.
Questo corso di propone di illustrare la concezione dell’etica formulata da Arthur Schopenhauer (1788-1860), prendendo in considerazione il suo capolavoro del 1819 su Il mondo come volontà e rappresentazione e concentrandosi in modo particolare sul rapporto problematico tra queste due tesi che lo attraversano: da una parte, quella secondo cui la volontà avrebbe un primato fondamentale sulla conoscenza (il «dogma fondamentale» della sua filosofia); dall’altra parte, quella secondo cui la conoscenza sarebbe tuttavia in grado di produrre un quietivo universale del volere, sottraendo il carattere alla forza dei motivi e liberando l’essere umano dal tormento doloroso del desiderio. Al centro del corso vi sarà dunque l’analisi della concezione secondo cui, per Schopenhauer, «l’autosoppressione della volontà deriva dalla conoscenza» e tale negazione del volere, inoltre, non può essere conseguita di proposito, ma «giunge all’improvviso e come se ci piovesse addosso dall’esterno». Durante il corso verranno presi in esame passi scelti anche da altre opere, in particolare, dalla Metafisica dei costumi, una versione didattica del quarto libro del Mondo, dai Supplementi a «Il mondo come volontà e rappresentazione», e dal breve trattato su Il primato della volontà, composto tra il 1826 e il 1840.
Prerequisiti
Il corso richiede che si sia già acquisita una preparazione di base a livello di scuola secondaria di secondo grado nelle discipline filosofiche. È richiesta in modo particolare una padronanza del lessico filosofico elementare.
Testi di riferimento
A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, Einaudi, Torino 2013 (o qualsiasi altra edizione).
A. Schopenhauer, Supplementi a «Il mondo come volontà e rappresentazione», Einaudi, Torino 2013 (o qualsiasi altra edizione), (selezione di passi).
A. Schopenhauer, Metafisica dei costumi. Lezioni filosofiche, SE, Milano 2008 (selezione di passi).
A Schopenhauer, Il primato della volontà, Adelphi, Milano 2002 (selezione di passi).
Frequenza
La frequenza è altamente raccomandabile
Modalità di esame
L’esame prevede un colloquio orale, che avrà la durata media di 30 minuti e verterà sui temi affrontati a lezione. Per superare tale prova lo studente dovrà dimostrare di: 1. conoscere la dottrina fondamentale dell’autore trattato. 2. saper leggere in modo approfondito e critico i testi analizzati durante il corso. 3. saper padroneggiare in modo adeguato il lessico tecnico specialistico dell’autore trattato. 4. saper ricostruire con precisione e accuratezza gli snodi più importanti, anche nella loro evoluzione diacronica. 5. saper argomentare in modo critico e originale a partire dai vari testi, temi e problemi trattati. Il pieno soddisfacimento dei punti 1 e 2 è condizione necessaria al superamento dell’esame. I voti superiori al 27 saranno attribuiti agli studenti le cui prove soddisfano tutti e cinque i punti indicati.
Bibliografia
S. Barbera, Il mondo come volontà e rappresentazione di Schopenhauer. Introduzione alla lettura, Carocci, Roma 1998.
R. Safranski, Schopenhauer e gli anni selvaggi della filosofia, TEA, Milano 2008.
Thomas Mann, Schopenhauer (1938), in Id., Nobiltà dello spirito, Mondadori, Milano 2015, pp. 1235-1292.
Modalità di erogazione
Didattica frontale e discussione seminariale del testo e degli argomenti trattati.
- Codice insegnamento1038488
- Anno accademico2024/2025
- CorsoFilosofia e Intelligenza Artificiale
- CurriculumCurriculum unico
- Anno2º anno
- Semestre1º semestre
- SSDM-FIL/03
- CFU6
- Ambito disciplinareDiscipline filosofiche