Ritratto di Annamaria.Dachille@uniroma1.it

Ricevimento

I Semestre 2023: martedì: 12.00-13.00; mercoledì: 18.00-19.00
II Semestre 2024: mercoledì: 18.00-19.00 e su appuntamento 

 

Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo - Sezione Storia dell'Arte

Dipartimento di Storia dell'arte e Spettacolo, stanza n. 19

 

Orario Lezioni I semestre

 

Martedì 10.00 - 12.00 (CU003 Aula Archeologia - PIANO TERRA)

Mercoledì 16.00 - 18.00 (CU003 Aula I 'Venturi' - I PIANO)

Venerdì' 14.00 - 16.00 (CU003 Aula I 'Venturi' - I PIANO)

 

LE LEZIONI INIZIERANNO MARTEDì 3 OTTOBRE 2023


Orario Lezioni II semestre

Mercoledì 16.00 - 18.00 (CU003 Aula II Toesca - I PIANO)

Venerdì' 10.00 - 12.00 (CU003 Aula II Toesca - I PIANO)

 

LE LEZIONI INIZIERANNO VENERDì 1° MARZO 2024

 

 

Gli studenti della LM che intendono frequentare il corso devono iscriversi a Classroom (Codice: a64dod2) con la loro mail istituzionale.

 

 
Insegnamento Codice Anno Corso - Frequentare Bacheca
TIROCINIO AAF1044 2023/2024
PER STAGES E TIROCINI PRESSO IMPRESE, ENTI PUBBLICI O PRIVATI, ORDINI PROFESSIONALE AAF1176 2023/2024
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE III A 1024938 2023/2024

PR0GRAMMA DEL CORSO:

 

«Fundamentum et caput omnium aliarum ecclesiarum». La basilica di San Pietro in Vaticano nel Medioevo.

 

Il modulo intende approfondire lo studio e ripercorrere le vicende di uno dei più importanti edifici della cristianità, il cui aspetto oggi ci è noto solo grazie alle fonti, agli scavi archeologici degli anni Cinquanta e alle testimonianze grafiche. Luogo di incoronazione degli imperatori e meta di moltitudini di pellegrini e fedeli, San Pietro sorge alle pendici del Mons Vaticanus nel luogo dove, al posto del circo di Caligola, si era sviluppata un’estesa necropoli nella quale aveva trovato sepoltura lo stesso Pietro. Proprio sopra la sua tomba – che divenne il fulcro e la ragion d’essere dell’intero edificio – Costantino volle erigere la sua basilica che nel corso di tutto il Medioevo fu oggetto dell’attenzione e delle cure dei pontefici.

 

Articolazione del corso:

 

Lezione 1: Presentazione del programma. L’edilizia costantiniana, l’Ager Vaticanus, il circo di Caligola, la necropoli, il ‘trofeo’ di Pietro.

Lezione 2: La costruzione di San Pietro, la cronologia, la ricostruzione cinquecentesca. I dati archeologici. Le fonti (fino ad Alfarano).

Lezione 3: La documentazione del notaio apostolico Giacomo Grimaldi. La convivenza delle due basiliche. La documentazione grafica.

Lezione 4: La ricostruzione della basilica costantiniana in base alle fonti e alle testimonianze grafiche. Il problema del transetto.

Lezione 5: L’atrio.

Lezione 6: La sistemazione costantiniana del ‘trofeo’. La cassetta di Samagher. La decorazione dell’abside e dell’arco trionfale.

Lezione 7: Le porte; la copertura; il pavimento; gli affreschi della navata.

Lezione 8: La facciata di Leone Magno; le rotonde; il secretarium; il battistero; i monasteri; gli oratori.

Lezione 9: La sistemazione della Confessione di Gregorio Magno.

Lezione 10: L’oratorio di Giovanni VII.

Lezione 11: Il periodo carolingio.

Lezione 12: I secc. X-XII; Innocenzo III: l’abside e la Confessio.

Lezione 13: La facciata di Gregorio IX.

Lezione 14: Il ciclo dell’atrio; Niccolò III; la Madonna della Bocciata; la Madonna della Porta Iudicii.

Lezione 15: Le sepolture dei papi in San Pietro.

Lezione 16: il sacello di Bonifacio VIII e il busto di Bonifacio VIII;

Lezione 17: Il San Pietro bronzeo; il San Pietro di marmo.

Lezione 18: Il busto di Benedetto XII; l’oratorio della Veronica.

Lezione 19: Le committenze di Jacopo Stefaneschi (gli affreschi della tribuna; il polittico).

Lezione 20: Giotto a San Pietro: il mosaico della ‘Navicella’.

Lezione 21: Conclusioni.

 

Modalità di valutazione:

 

L’esame è orale e si svolge a fine corso (non ci sono prove intermedie).

La prova consiste in un colloquio sugli argomenti del programma (con l’ausilio di immagini) al fine di verificare:

1) la profondità e l’ampiezza delle conoscenze acquisite;

2) la proprietà di linguaggio;

3) una capacità più avanzata di collegare criticamente temi e problemi affrontati.

Per gli studenti frequentanti nella valutazione si terrà conto anche della loro partecipazione alle discussioni in aula. 

 

Testi adottati e bibliografia di riferimento:

 

- P. Liverani, Preesistenze archeologiche: la necropoli vaticana, e la tomba dell’apostolo. Il circo di Caligola. L’obelisco, in La basilica di San Pietro, a cura di C. Pietrangeli, Firenze 1989, pp. 19-24;

- P. Silvan, La tomba di san Pietro, in La storia dei giubilei, I, Prato 1997, pp. 147-159;

- Id., Le radici della chiesa romana. L’evoluzione della memoria petrina, in San Pietro. Arte e Storia nella Basilica Vaticana, a cura di G. Rocchi Coopmans de Yoldi, Bergamo 1996, pp. 17-29;

- Id., L’architettura della basilica medievale di S. Pietro, in Romei e giubilei. Il pellegrinaggio medievale a San Pietro (350-1350), a cura di M. D’Onofrio, Milano 1999, pp. 240-261;

- S. De Blaauw, L’arredo liturgico e il culto, ivi, pp. 271-277;

- H. Brandenburg, L’antica basilica vaticana costantiniana di S. Pietro, in San Pietro storia di un monumento, Milano 2015, pp. 9-33; 324-325;

- A. Ballardini, La basilica di S. Pietro nel medioevo, ivi, pp. 35-73; 325-330;

- H. Kessler, L’antica basilica di San Pietro come fonte d’ispirazione per la decorazione delle chiese medievali, in Fragmenta picta. Affreschi e mosaici staccati del Medioevo romano, a cura di M. Andaloro, A. Ghidoli, A. Iacobini, S. Romano, A. Tomei, Roma 1989, pp. 45-64;

- A. Ballardini, Il perduto oratorio di Giovanni VII nella basilica di San Pietro in Vaticano. Architettura e scultura, in Santa Maria Antiqua tra Roma e Bisanzio, a cura di M. Andaloro, G. Bordi, G. Morganti, Milano 2016, pp. 220-227;

- P. Pogliani, Il perduto oratorio di Giovanni VII nella basilica di San Pietro in Vaticano. I mosaici, ivi, pp. 240-247;

- A. Iacobini, Est sacra principis aedes: la basilica vaticana da Innocenzo III a Gregorio IX, in L’architettura della basilica di San Pietro. Storia e costruzione, «Atti del Convegno Internazionale di Studi, Roma 7-10 novembre 1995», Roma 1997, pp. 91-100;

- A.M. Romanini, Arnolfo di Cambio nella basilica di S. Pietro, ivi, pp. 45-62;

- Ead., Le statue di San Pietro in Vaticano, in La basilica di San Pietro, a cura di C. Pietrangeli, Firenze 1989, pp. 57-61;

- G. Morello, «La Veronica nostra», in La storia dei giubilei, I, Prato 1997, pp. 160-167;

- M. Andaloro, S. Romano, La pittura medievale a Roma. 312-1431. Corpus e Atlante, Milano: vol. I (2006), pp. 87-90; 90-91; 411-415; 416-418; vol. V (2012), pp. 51-53; 62-66, 113-116; 316-320; vol. VI (2017), pp. 169-170; 204-206; 244-245; 246-263; 281-286; 287-289; 189-191; Atlante (2006), pp. 21-44.

 

Note: I pdf degli articoli saranno resi disponibili su Classroom (Codice: a64dod2).

 

Oltre a quanto sopra indicato per i Frequentanti, agli studenti Non frequentanti è consigliata la lettura di:

 

  • S. De Blaauw, Cultus et decor. Liturgia e architettura nella Roma tardoantica e medievale, II, Città del Vaticano 1994, pp. 451-491; 515-581; 621-674.

Note: Il pdf del testo sarà disponibile su Classroom (Codice: a64dod2).

 

Orario e luogo delle lezioni: mercoledì 16:00-18:00; venerdì 10:00-12:00 (Dip. SARAS, Sez. Storia dell'Arte, Aula 2 Toesca)                                      

Inizio delle lezioni: venerdì 1° marzo 2024

Ricevimento: I semestre: martedì 12.00-13.00; mercoledì 18.00-19.00

                       (Dip. SARAS, Sez. Storia dell'Arte, stanza 19).

                       II semestre: mercoledì 18.00-19.00 (Dip. SARAS, Sez. Storia dell'Arte, stanza 19)

 

STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE I 1024929 2023/2024

PROGRAMMA DEL CORSO:

 

L’arte in Italia dal IV al XIV secolo
                                

 
Il modulo intende fornire le conoscenze di base della storia dell’arte medievale italiana. Durante il corso si affronteranno la periodizzazione e le problematiche fondamentali della produzione artistica italiana dal IV al XIV secolo.

 

Il modulo è destinato agli studenti con cognome A-D.

 

Articolazione del corso:

 

Lezioni 1-6: Il concetto d’arte medievale e la sua periodizzazione. La nascita della basilica cristiana. Le arti di lusso paleocristiane.

Lezioni 7-12: Dalla tarda antichità al periodo bizantino. Roma, Milano e Ravenna dal IV al VI secolo. Roma in età bizantina e la chiesa di S. Maria Antiqua.

Lezioni 13-19: L’Alto medioevo. I Longobardi in Italia. Langobardia major e Langobardia minor. I casi problematici: Brescia, Casteseprio, Cividale, Benevento. La rinascenza carolingia: Milano e Roma. L’arte ottoniana.

Lezioni 20-26: Il Romanico: la nascita del termine e la geografia del Romanico in Italia (secc. XI-XII). Romanico lombardo e romanico emiliano; Wiligelmo e il cantiere di Modena. L’area adriatica.

Lezioni 27-32: L’Italia centro-meridionale al tempo della Riforma gregoriana: Roma e Montecassino, la Toscana. Il Regno meridionale in età normanna: dalla Puglia alla Sicilia.

Lezioni 33-34: Il gotico europeo e l’Italia. Il ruolo dell’architettura cistercense. Gli Ordini mendicanti: chiese francescane e domenicane. Le grandi cattedrali italiane. L’arte federiciana.

Lezione 35: Il rinnovamento della scultura: Nicola Pisano,

Lezioni 36-37: Arnolfo di Cambio,

Lezione 38: Giovanni Pisano.

Lezione 39: La pittura su tavola. Cimabue.

Lezione 40: Duccio di Buoninsegna.

Lezione 41: La scuola romana (Jacopo Torriti e Pietro Cavallini).

Lezione 42: La rivoluzione di Giotto. Un’introduzione al Trecento: linee guida di una nuova geografia artistica.

 

Oltre alle lezioni in aula, si terranno una serie di sopralluoghi ad alcuni monumenti della Roma medievale.

 

Modalità di valutazione:

 

L’esame è orale e si svolge a fine corso (non ci sono prove intermedie).

 

La prova consiste in un colloquio sugli argomenti del programma (con l’ausilio di immagini) al fine di verificare:

 

1) la profondità e l’ampiezza delle conoscenze acquisite;

2) la proprietà di linguaggio;

3) la capacità di collegare criticamente temi e problemi affrontati.

 

Nella valutazione si terrà conto anche della partecipazione attiva degli studenti al lavoro in aula.

 

Testi adottati e bibliografia di riferimento:


- A.M. Romanini ad altri, L’arte medievale in Italia, Firenze 1989;
- P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo. Il Medioevo, Bompiani 1991, vol. I, I tomo, parte II, capp. 4-5; vol. I, II tomo, parte III, capp. 1-4; parte IV, capp. 1-4; vol. II, I tomo, parte I, cap. 1.
 

Note: Anche se nelle varie edizioni il riferimento alle pagine può essere diverso, la parte da studiare è quella relativa al periodo che va dal IV al XIV secolo.

 

Dal momento che il manuale A.M. Romanini ed altri, L'arte medievale in Italia, Sansoni, Firenze 1989 è esaurito (e per il momento non ne è prevista una ristampa) ne è stata fatta una scansione disponibile su Classroom (codice: va5eeuq).

 

Oltre a quanto sopra indicato, agli studenti Non frequentanti è  consigliata la lettura dei seguenti testi:

 

- F. Gandolfo, La facciata scolpita, in L’arte medievale nel contesto 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche, a cura di P. Piva, Milano 2006, pp. 79-97;
- H.L. Kessler, Storie sacre e spazi consacrati: la pittura narrativa nelle chiese medievali fra IV e XII secolo, ivi, pp. 435-451;
- A. Iacobini, Il mosaico in Italia dall’XI all’inizio del XIII secolo: spazio, immagini, ideologia, ivi, pp. 463- 489.
- A. Cadei, Le cattedrali all’origine del gotico, ivi, pp. 105-135;
- S. Romano, Il nuovo racconto. Assisi e la svolta della pittura narrativa, ivi, pp. 535-548. 

 

 

Orario e luogo delle lezioni: martedì    10-12 (Aula Archeologia);

                                                mercoledì 16-18 (Aula Venturi);

                                                venerdì     14-16 (Aula Venturi)

                                               

 

Inizio delle lezioni: martedì 3 ottobre 2023
 

Ricevimento: I  semestre: martedì 12.00-13.00; mercoledì 18.00-19.00         

STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE I 1024929 2023/2024

PROGRAMMA DEL CORSO:

 

L’arte in Italia dal IV al XIV secolo
                                

 
Il modulo intende fornire le conoscenze di base della storia dell’arte medievale italiana. Durante il corso si affronteranno la periodizzazione e le problematiche fondamentali della produzione artistica italiana dal IV al XIV secolo.

 

Il modulo è destinato agli studenti con cognome A-D.

 

Articolazione del corso:

 

Lezioni 1-6: Il concetto d’arte medievale e la sua periodizzazione. La nascita della basilica cristiana. Le arti di lusso paleocristiane.

Lezioni 7-12: Dalla tarda antichità al periodo bizantino. Roma, Milano e Ravenna dal IV al VI secolo. Roma in età bizantina e la chiesa di S. Maria Antiqua.

Lezioni 13-19: L’Alto medioevo. I Longobardi in Italia. Langobardia major e Langobardia minor. I casi problematici: Brescia, Casteseprio, Cividale, Benevento. La rinascenza carolingia: Milano e Roma. L’arte ottoniana.

Lezioni 20-26: Il Romanico: la nascita del termine e la geografia del Romanico in Italia (secc. XI-XII). Romanico lombardo e romanico emiliano; Wiligelmo e il cantiere di Modena. L’area adriatica.

Lezioni 27-32: L’Italia centro-meridionale al tempo della Riforma gregoriana: Roma e Montecassino, la Toscana. Il Regno meridionale in età normanna: dalla Puglia alla Sicilia.

Lezioni 33-34: Il gotico europeo e l’Italia. Il ruolo dell’architettura cistercense. Gli Ordini mendicanti: chiese francescane e domenicane. Le grandi cattedrali italiane. L’arte federiciana.

Lezione 35: Il rinnovamento della scultura: Nicola Pisano,

Lezioni 36-37: Arnolfo di Cambio,

Lezione 38: Giovanni Pisano.

Lezione 39: La pittura su tavola. Cimabue.

Lezione 40: Duccio di Buoninsegna.

Lezione 41: La scuola romana (Jacopo Torriti e Pietro Cavallini).

Lezione 42: La rivoluzione di Giotto. Un’introduzione al Trecento: linee guida di una nuova geografia artistica.

 

Oltre alle lezioni in aula, si terranno una serie di sopralluoghi ad alcuni monumenti della Roma medievale.

 

Modalità di valutazione:

 

L’esame è orale e si svolge a fine corso (non ci sono prove intermedie).

 

La prova consiste in un colloquio sugli argomenti del programma (con l’ausilio di immagini) al fine di verificare:

 

1) la profondità e l’ampiezza delle conoscenze acquisite;

2) la proprietà di linguaggio;

3) la capacità di collegare criticamente temi e problemi affrontati.

 

Nella valutazione si terrà conto anche della partecipazione attiva degli studenti al lavoro in aula.

 

Testi adottati e bibliografia di riferimento:


- A.M. Romanini ad altri, L’arte medievale in Italia, Firenze 1989;
- P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo. Il Medioevo, Bompiani 1991, vol. I, I tomo, parte II, capp. 4-5; vol. I, II tomo, parte III, capp. 1-4; parte IV, capp. 1-4; vol. II, I tomo, parte I, cap. 1.
 

Note: Anche se nelle varie edizioni il riferimento alle pagine può essere diverso, la parte da studiare è quella relativa al periodo che va dal IV al XIV secolo.

 

Dal momento che il manuale A.M. Romanini ed altri, L'arte medievale in Italia, Sansoni, Firenze 1989 è esaurito (e per il momento non ne è prevista una ristampa) ne è stata fatta una scansione disponibile su Classroom (codice: q4t2f3w).

 

Oltre a quanto sopra indicato, agli studenti Non frequentanti è  consigliata la lettura dei seguenti testi:

 

- F. Gandolfo, La facciata scolpita, in L’arte medievale nel contesto 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche, a cura di P. Piva, Milano 2006, pp. 79-97;
- H.L. Kessler, Storie sacre e spazi consacrati: la pittura narrativa nelle chiese medievali fra IV e XII secolo, ivi, pp. 435-451;
- A. Iacobini, Il mosaico in Italia dall’XI all’inizio del XIII secolo: spazio, immagini, ideologia, ivi, pp. 463- 489.
- A. Cadei, Le cattedrali all’origine del gotico, ivi, pp. 105-135;
- S. Romano, Il nuovo racconto. Assisi e la svolta della pittura narrativa, ivi, pp. 535-548. 

 

 

Orario e luogo delle lezioni: martedì    10-12 (Aula Archeologia);

                                                mercoledì 16-18 (Aula Venturi);

                                                venerdì     14-16 (Aula Venturi)

                                               

Inizio delle lezioni: martedì 3 ottobre 2023
 

Ricevimento: I  semestre: martedì 12.00-13.00; mercoledì 18.00-19.00         

PER STAGES E TIROCINI PRESSO IMPRESE, ENTI PUBBLICI O PRIVATI, ORDINI PROFESSIONALE AAF1176 2022/2023
TIROCINIO AAF1044 2022/2023
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE I 1024929 2022/2023

L’arte in Italia dal IV al XIV secolo.
 
Il modulo intende fornire le conoscenze di base della storia dell’arte medievale. Durante il corso si affronteranno la periodizzazione e le problematiche fondamentali della produzione artistica italiana dal IV al XIV secolo.

 

Obiettivo principale dell’insegnamento è quello di fornire le conoscenze di base della storia dell’arte medievale.

Tra gli obiettivi specifici ci si prefigge di far acquisire agli studenti:
a) la capacità di comprendere le opere d’arte del Medioevo da un punto di vista storico, stilistico, iconografico e tecnico;
b) la capacità di descriverle con il lessico proprio della disciplina;
c) una autonomia di giudizio critico.
 
A tal fine durante il corso si solleciterà la partecipazione attiva degli studenti nell’analisi di opere e monumenti facendo uso delle categorie critiche di base indispensabili a un loro corretto inquadramento. Obiettivo parallelo sarà anche quello di sviluppare un’adeguata consapevolezza delle problematiche relative al patrimonio storico-artistico e alla sua valorizzazione.
 
I temi e gli argomenti dell’insegnamento, così come le competenze e le abilità che si intendono far acquisire, rientrano nei contenuti caratterizzanti il Corso di Laurea in Scienze storico-artistiche.

Articolazione del corso:
 
Lezioni 1-6: Il concetto d’arte medievale e la sua periodizzazione. La nascita della basilica cristiana. Le arti di lusso paleocristiane.
Lezioni 7-12: Dalla tarda antichità al periodo bizantino. Roma, Milano e Ravenna dal IV al VI secolo. Roma in età bizantina e la chiesa di S. Maria Antiqua.
Lezioni 13-19: L’Alto medioevo. I Longobardi in Italia. Langobardia major e Langobardia minor. I casi problematici: Brescia, Casteseprio, Cividale, Benevento. La rinascenza carolingia: Milano e Roma. L’arte ottoniana.
Lezioni 20-26: Il Romanico: la nascita del termine e la geografia del Romanico in Italia (secc. XI-XII). Romanico lombardo e romanico emiliano; Wiligelmo e il cantiere di Modena. L’area adriatica.
Lezioni 27-32: L’Italia centro-meridionale al tempo della Riforma gregoriana: Roma e Montecassino, la Toscana. Il Regno meridionale in età normanna: dalla Puglia alla Sicilia.
Lezioni 33-34: Il gotico europeo e l’Italia. Il ruolo dell’architettura cistercense. Gli Ordini mendicanti: chiese francescane e domenicane. Le grandi cattedrali italiane. L’arte federiciana.
Lezione 35: Il rinnovamento della scultura: Nicola Pisano,
Lezioni 36-37: Arnolfo di Cambio,
Lezione 38: Giovanni Pisano.
Lezione 39: La pittura su tavola. Cimabue.
Lezione 40: Duccio di Buoninsegna.
Lezione 41: La scuola romana (Jacopo Torriti e Pietro Cavallini).
Lezione 42: La rivoluzione di Giotto. Un’introduzione al Trecento: linee guida di una nuova geografia artistica.
 
Oltre alle lezioni in aula, si terranno una serie di visite guidate su alcuni monumenti interessati dal corso.

 

L’esame è orale e si svolge a fine corso (non ci sono prove intermedie).

 
La prova consiste in un colloquio sugli argomenti del programma (con l’ausilio di immagini) al fine di verificare:
 
1) la profondità e l’ampiezza delle conoscenze acquisite;
2) la proprietà di linguaggio;
3) la capacità di collegare criticamente temi e problemi affrontati.
 
Nella valutazione si terrà conto anche della partecipazione attiva degli studenti al lavoro in aula.

 

Studenti frequentanti
 
- A.M. Romanini ad altri, L’arte medievale in Italia, Firenze 1989;
- P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo. Il Medioevo, Bompiani 1991, vol. I, I tomo, parte II, capp. 4-5; vol. I, II tomo, parte III, capp. 1-4; parte IV, capp. 1-4; vol. II, I tomo, parte I, cap. 1.
 
Note: Anche se nelle varie edizioni del De Vecchi, Cerchiari il riferimento alle pagine può essere diverso la parte da studiare è quella relativa al periodo che va dal IV al XIV secolo.
 
Dal momento che il manuale A.M. Romanini ed altri, L'arte medievale in Italia, Sansoni, Firenze 1989 è esaurito (e per il momento non ne è prevista una ristampa) ne è stata fatta la scansione, disponibile su Classroom (Codice: xzpxuzf).

Studenti non frequentanti
 
Oltre a quanto sopra indicato per i Frequentanti, agli studenti Non frequentanti è fortemente consigliata la lettura dei seguenti testi:
 
- F. Gandolfo, La facciata scolpita, in L’arte medievale nel contesto 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche, a cura di P. Piva, Milano 2006, pp. 79-97;
- H.L. Kessler, Storie sacre e spazi consacrati: la pittura narrativa nelle chiese medievali fra IV e XII secolo, ivi, pp. 435-451;
- A. Iacobini, Il mosaico in Italia dall’XI all’inizio del XIII secolo: spazio, immagini, ideologia, ivi, pp. 463- 489.
- A. Cadei, Le cattedrali all’origine del gotico, ivi, pp. 105-135;
- S. Romano, Il nuovo racconto. Assisi e la svolta della pittura narrativa, ivi, pp. 535-548.  

 

 

 

STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE II 1036368 2022/2023

Programma

«Subtilissimus et ingeniosus magister». Arnolfo di Cambio dagli esordi al periodo romano

 

Il modulo intende approfondire lo studio di una di una delle personalità più affascinanti del Medioevo: Arnolfo di Cambio. Artista complesso e difficilmente inquadrabile (architetto, ingegnere, urbanista, scultore e forse anche pittore) egli dovette godere di una grandissima fama se il primo documento lo qualifica come «subtilissimus et ingegnosus magister» e nell’ultimo è detto «il più famoso ed esperto costruttore di chiese». Durante le lezioni verranno affrontati il suo discusso esordio nella bottega di Nicola Pisano, la sua attività in Umbria e a Roma, fino alla sua partenza per Firenze. Analizzando le singole opere, verranno messe a confronto le posizioni spesso divergenti della critica.

 

Obiettivo principale del corso è quello di fornire una conoscenza storico-artistica monografica di un caso-studio fondamentale della Storia dell’arte medievale.

Tra gli obiettivi specifici ci si prefigge di raffinare la capacità di lettura e di inquadramento della produzione artistica di età gotica sulla base di un più maturo approccio storiografico e critico.

I temi dell’insegnamento, così come le competenze e le abilità che si intendono far acquisire, rientrano nei contenuti caratterizzanti il Corso di Laurea Magistrale in Storia dell’arte. 

 

Studenti frequentanti:

  • A.M. Romanini, I Cistercensi e la formazione di Arnolfo di Cambio, in Studi di Storia dell’arte in memoria di Mario Rotili, Napoli 1984, pp. 235-241;
  • Ead., Gli occhi di Isacco: classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfo e Giotto, «Arte medievale», s. II, I (1987), pp. 1-43;
  • Ead., Ipotesi ricostruttive per i monumenti sepolcrali di Arnolfo di Cambio. Nuovi dati sui monumenti De Braye e Annibaldi e sul sacello di Bonifacio VIII, in Skulptur und Grabmal des Spätmittelalters in Rom und Italien, Akten des Kongresses “Scultura e monumento sepolcrale del tardo Medioevo a Roma e in Italia” (Roma 4-6 giugno 1985), a cura di J. Garms, A.M. Romanini, Wien 1990, pp. 107-128;
  • Ead., s.v. Arnolfo di Cambio, in Enciclopedia dell’Arte medievale, II, Roma 1991, pp. 504-514;
  • Ead., La sconfitta della morte: Arnolfo e l’antico in una nuova lettura del monumento De Braye, «Arte medievale», s. II, XII-XIII (1998-1999), pp. 1-47;
  • Ead., L’attribuzione della statua bronzea di San Pietro in Vaticano, in La figura di san Pietro nelle fonti del Medioevo, «Atti del convegno internazionale, Viterbo-Roma 2000» a cura di L. Lazzari, A.M. Valente Bacci, Louvain-La-Neuve 2001, pp. 549-568;
  • G. Kreytenberg, Gli inizi di Arnolfo nella bottega di Nicola Pisano, in Arnolfo alle origini del Rinascimento fiorentino, cat. (Firenze, Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, 21 dicembre 2005-21 aprile 2006), a cura di E. Neri Lusanna, Firenze 2005, pp. 141-149;
  • M.R., Silvestrelli, Acqua per la città. Lo spazio perduto della fontana di Arnolfo, in Arnolfo di Cambio: una rinascita nell’Umbria medievale, a cura di V. Garibaldi, B. Toscano, Cinisello Balsamo 2005, pp. 113-125;
  • M.R., Silvestrelli, La fontana di Arnolfo, ivi, pp. 206-213;
  • M. Seidel, Arnolfo e il suo rapporto con Nicola Pisano, in Arnolfo di Cambio e la sua epoca. Costruire, scolpire, dipingere e decorare, «Atti del Convegno Internazionale di Studi, Firenze-Colle di Val d’Elsa 7-10 marzo 2006», a cura di V. Franchetti Pardo, Roma 2007, pp. 57-64;
  • F. Pomarici, Il Presepe di S. Maria Maggiore: un riesame, ivi, pp. 103-116;
  • A.M. D’Achille, Il ciborio di San Paolo fuori le mura tra autografia e restauro mimetico, ivi, pp. 157-166;
  • M. Righetti, La nuova facies della basilica: tra Arnolfo e Cavallini, in Santa Cecilia in Trastevere, Roma 2007, pp. 85-86, 98-107;
  • L. Bellosi, Arnolfo e il pulpito del Duomo di Siena, in Arnolfo’s Moment, «Acts of an international conference, Florence, Villa I Tatti, May 26-27, 2005», ed. by David Friedman, J. Gardner, M. Freedman, Firenze 2009, pp. 35-46;
  • M. Righetti, Sistemi della visione e memoria dell’antico in Arnolfo di Cambio, in Medioevo: immagine e memoria, «XI Congresso Internazionale di Studi AISAME, Parma 2008» («I convegni di Parma», 11), a cura di A.C. Quintavalle, Parma 2009, pp. 547-563;
  • G. Kreytenberg, Il concetto scenico dell’opera di Arnolfo di Cambio, in Arnolfo di Cambio: il monumento del cardinale Guillaume de Braye dopo il restauro, «Atti del Convegno Internazionale di studio, Roma-Orvieto, 9-11 dicembre 2004», «Bollettino d’arte», volume speciale 2009, Firenze 2010, pp. 67-76;
  • A.M. D’Achille, Il posto del monumento De Braye nella critica arnolfiana. Acquisizioni certe e problemi aperti, ivi, pp. 111-128;
  • A.M. D’Achille, “de concedendo magistro Arnulfo de Florentia pro vestri fontis opere postulatis”. Ancora qualche considerazione sull’attività di Arnolfo a Perugia, in Domus sapienter staurata. Scritti di storia dell’arte per Marina Righetti, a cura di A.M. D’Achille, A. Iacobini, P.F. Pistilli, Cinisello Balsamo (Milano) 2021, pp. 455-468.

 

Non Frequentanti

Ai non frequentanti è vivamento consigliato di aggiungere al programma dei frequentanti il seguente testo:

E. Carli, Arnolfo, Firenze, Casa Editrice Edam, 1993, pp. 1-223.

 

L’esame è orale e si svolge a fine corso (non ci sono prove intermedie).
La prova consiste in un colloquio sugli argomenti del programma (con l’ausilio di immagini) al fine di verificare:
1) la profondità e l’ampiezza delle conoscenze acquisite;
2) la proprietà di linguaggio;
3) una capacità più avanzata di collegare criticamente temi e problemi affrontati.
Per gli studenti frequentanti nella valutazione si terrà conto anche della loro partecipazione alle discussioni in aula. 
 

Note

I pdf degli articoli saranno resi disponibili su Classroom cui si accede con il codice uqnlvqx dall’indirizzo di posta istituzionale.

 

Orario delle lezioni: martedì 11.00-13.00 (CU003 Aula II - I PIANO (Saras))

                                venerdì 11.00-13.00 (CU003 Aula II - I PIANO (Saras))

 

Inizio lezioni: Venerdì 3 Marzo 2023

 

 

Ricevimento:

I semestre: martedì 9.00-11.00

                   mercoledì 15.00-17.00

 

II semestre: martedì 9.00-11.00  e su appuntamento

 

 

STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE I 1024929 2022/2023

L’arte in Italia dal IV al XIV secolo.

 

Il modulo intende fornire le conoscenze di base della storia dell’arte medievale. Durante il corso si affronteranno la periodizzazione e le problematiche fondamentali della produzione artistica italiana dal IV al XIV secolo.

 

Obiettivo principale dell’insegnamento è quello di fornire le conoscenze di base della storia dell’arte medievale.

Tra gli obiettivi specifici ci si prefigge di far acquisire agli studenti:
a) la capacità di comprendere le opere d’arte del Medioevo da un punto di vista storico, stilistico, iconografico e tecnico;
b) la capacità di descriverle con il lessico proprio della disciplina;
c) una autonomia di giudizio critico.
 
A tal fine durante il corso si solleciterà la partecipazione attiva degli studenti nell’analisi di opere e monumenti facendo uso delle categorie critiche di base indispensabili a un loro corretto inquadramento. Obiettivo parallelo sarà anche quello di sviluppare un’adeguata consapevolezza delle problematiche relative al patrimonio storico-artistico e alla sua valorizzazione.
 
I temi e gli argomenti dell’insegnamento, così come le competenze e le abilità che si intendono far acquisire, rientrano nei contenuti caratterizzanti il Corso di Laurea in Scienze storico-artistiche.
 

 

Articolazione del corso:

 

Lezioni 1-6: Il concetto d’arte medievale e la sua periodizzazione. La nascita della basilica cristiana. Le arti di lusso paleocristiane.

Lezioni 7-12: Dalla tarda antichità al periodo bizantino. Roma, Milano e Ravenna dal IV al VI secolo. Roma in età bizantina e la chiesa di S. Maria Antiqua.

Lezioni 13-19: L’Alto medioevo. I Longobardi in Italia. Langobardia major e Langobardia minor. I casi problematici: Brescia, Casteseprio, Cividale, Benevento. La rinascenza carolingia: Milano e Roma. L’arte ottoniana.

Lezioni 20-26: Il Romanico: la nascita del termine e la geografia del Romanico in Italia (secc. XI-XII). Romanico lombardo e romanico emiliano; Wiligelmo e il cantiere di Modena. L’area adriatica.

Lezioni 27-32: L’Italia centro-meridionale al tempo della Riforma gregoriana: Roma e Montecassino, la Toscana. Il Regno meridionale in età normanna: dalla Puglia alla Sicilia.

Lezioni 33-34: Il gotico europeo e l’Italia. Il ruolo dell’architettura cistercense. Gli Ordini mendicanti: chiese francescane e domenicane. Le grandi cattedrali italiane. L’arte federiciana.

Lezione 35: Il rinnovamento della scultura: Nicola Pisano,

Lezioni 36-37: Arnolfo di Cambio,

Lezione 38: Giovanni Pisano.

Lezione 39: La pittura su tavola. Cimabue.

Lezione 40: Duccio di Buoninsegna.

Lezione 41: La scuola romana (Jacopo Torriti e Pietro Cavallini).

Lezione 42: La rivoluzione di Giotto. Un’introduzione al Trecento: linee guida di una nuova geografia artistica.

 

Oltre alle lezioni in aula, si terranno una serie di visite guidate su alcuni monumenti interessati dal corso.

 

Studenti frequentanti

 

- A.M. Romanini ad altri, L’arte medievale in Italia, Firenze 1989;

- P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo. Il Medioevo, Bompiani 1991, vol. I, I tomo, parte II, capp. 4-5; vol. I, II tomo, parte III, capp. 1-4; parte IV, capp. 1-4; vol. II, I tomo, parte I, cap. 1.

 

Note: Anche se nelle varie edizioni del De Vecchi, Cerchiari il riferimento alle pagine può essere diverso la parte da studiare è quella relativa al periodo che va dal IV al XIV secolo.

 

Dal momento che il manuale A.M. Romanini ed altri, L'arte medievale in Italia, Sansoni, Firenze 1989 è esaurito (e per il momento non ne è prevista una ristampa) ne è stata fatta una scansione, disponibile su Classroom (Codice: xzpxuzf).

Studenti non frequentanti

 

Oltre a quanto sopra indicato per i Frequentanti, agli studenti Non frequentanti è fortemente consigliata la lettura dei seguenti testi:

 

- F. Gandolfo, La facciata scolpita, in L’arte medievale nel contesto 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche, a cura di P. Piva, Milano 2006, pp. 79-97;

- H.L. Kessler, Storie sacre e spazi consacrati: la pittura narrativa nelle chiese medievali fra IV e XII secolo, ivi, pp. 435-451;

- A. Iacobini, Il mosaico in Italia dall’XI all’inizio del XIII secolo: spazio, immagini, ideologia, ivi, pp. 463- 489.

- A. Cadei, Le cattedrali all’origine del gotico, ivi, pp. 105-135;

- S. Romano, Il nuovo racconto. Assisi e la svolta della pittura narrativa, ivi, pp. 535-548. 

 

L’esame è orale e si svolge a fine corso (non ci sono prove intermedie).
 
La prova consiste in un colloquio sugli argomenti del programma (con l’ausilio di immagini) al fine di verificare:
 
1) la profondità e l’ampiezza delle conoscenze acquisite;
2) la proprietà di linguaggio;
3) la capacità di collegare criticamente temi e problemi affrontati.
 
Nella valutazione si terrà conto anche della partecipazione attiva degli studenti al lavoro in aula.
 

PER STAGES E TIROCINI PRESSO IMPRESE, ENTI PUBBLICI O PRIVATI, ORDINI PROFESSIONALE AAF1176 2021/2022
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STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE I 1024929 2021/2022
Storia dell'arte medievale 1026961 2021/2022
Storia dell'Arte Medievale 1026961 2021/2022
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Ricevimento:
I semestre: martedì 12.00-13.00
mercoledì 18.00-19.00

II semestre: mercoledì 18.00-19.00 e su appuntamento

Anna Maria D Achille, laureata (1980) e specializzata (1984) in Storia dell Arte Medievale presso l Università di Roma La Sapienza , è stata borsista dell Accademia Nazionale di S. Luca (1981). Nel 1993 è diventata Ricercatore universitario di Storia dell Arte Medievale, in servizio prima all Università di Cagliari e poi alla Sapienza di Roma. Dal 1997 al 2005 ha tenuto corsi di Storia dell arte medievale presso la Palackého University di Olomouc, l Università Roma Tre, l Università de L Aquila e le Scuole di Specializzazione in Storia dell Arte della Sapienza Università di Roma, della LUMSA-sede di Palermo e presso l Università per Stranieri di Perugia. Nel 2001 è diventata Professore associato di Storia dell Arte Medievale presso la Sapienza Università di Roma dove attualmente è Professore Ordinario. Fa parte del Collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Storia dell Arte della Sapienza.
Dal 1992 ad oggi ha svolto progetti di ricerca finanziati dalla Facoltà di appartenenza e dall Ateneo Federato delle Scienze umane, delle Arti e dell Ambiente; ha fatto parte dell Unità di coordinamento nazionale del PRIN-Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale 2009 Medioevo disegnato. La riscoperta del patrimonio artistico medievale tra Italia e Francia (XVIII-XIX secolo) (responsabile Antonio Iacobini); attualmente è nell Unità di coordinamento nazionale del PRIN 2017 Navigare nell Italia bizantina. Un database per la conoscenza e la valorizzazione di un patrimonio artistico sommerso (responsabile Antonio Iacobini).
Dal 1984 al 2002 è stata Redattore-capo dell Enciclopedia dell Arte Medievale Treccani, diretta da Angiola Maria Romanini; è membro del Comitato Scientifico della Collana Arte Politica Storia Edizioni Nuova Cultura; membro del Comitato Scientifico della Collana Esordi dal 1995; Direttore del periodico Arte Medievale , di cui dal 1984 è stata membro del Comitato Scientifico e poi del Comitato Direttivo.
È membro del Comitato Scientifico della Associazione Italiana Storici dell Arte Medievale; membro del Consiglio Scientifico del Centro Studi Longobardi; socio della CUNSTA-Consulta Universitaria per la Storia dell Arte; socio effettivo della Società Romana di Storia Patria; socio del Comitato Italiano del CIHA. Per conto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali è stata membro del Comitato Nazionale per le celebrazioni del VII centenario della morte di Arnolfo di Cambio (2002-2008).
Ha partecipato alla progettazione scientifica di numerosi congressi e mostre, tra cui: Le isole Pontine attraverso i tempi (mostra: Roma, Palazzo Venezia, 1983); Le virtù e i piaceri in Villa. Per il nuovo museo comunale della Villa Doria Pamphili (mostra: Roma, Villa Doria Pamphili, 1998); Anno 1300, il primo Giubileo: Bonifacio VIII e il suo tempo (mostra: Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, 2000); Il monumento del cardinal De Braye di Arnolfo di Cambio dopo il restauro (convegno internazionale: Roma-Orvieto, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Università di Roma La Sapienza , 2004); Arnolfo di Cambio e la sua epoca: costruire, scolpire, dipingere, decorare (convegno internazionale, Firenze-Colle di Val d Elsa, 2006); Voyages et conscience patrimoniale. Aubin-Louis Millin (1759-1818) entre France et Italie (convegno internazionale: Paris, Institut National du Patrimoine Roma, Sapienza Università di Roma, 2008); Medioevo tra Occidente e Mediterraneo. Sulle orme di un percorso di ricerca. Giornate di studio in ricordo di Antonio Cadei (convegno internazionale, Sapienza Università di Roma, 2014); Medioevo Ritrovato. Il patrimonio artistico della Puglia e dell Italia meridionale prima e dopo Aubin-Louis Millin (convegno internazionale: Sapienza Università di Roma, 2017); Incontri mediterranei. Arte e artisti tra Bisanzio e l Occidente dopo la Quarta Crociata (1204-1430) (convegno internazionale: Sapienza Università di Roma, 2019); Roma medievale. Il volto perduto della città (mostra: Roma, Palazzo Braschi, 2022).
I suoi interessi scientifici si sono rivolti principalmente alla scultura in età romanica e gotica in Italia centrale e meridionale, ai monumenti funebri in Toscana, Umbria e Lazio e ad Arnolfo di Cambio; alla pittura di ambito romano nel XII-XIII secolo; a problemi di iconografia religiosa (la rappresentazione della Trinità tra Oriente e Occidente). Un suo ulteriore filone di ricerca è quello relativo alla nascita della storiografia artistica sul Medioevo in Francia e in Italia fra XVIII e XIX secolo, con particolare attenzione all opera di Aubin-Louis Millin.