Ritratto di andrea.salvatore@uniroma1.it

Orario lezioni 2023-24

 

Corso di laurea triennaleI paradigmi politici della modernità

Lunedì: 8-10 - aula XIII

Mercoledì: 8-11 - aula XII

Giovedì: 8-11 - aula XII

Il corso inizierà lunedì 2 ottobre e si concluderà giovedì 14 dicembre.

 

Corso di laurea magistraleDiritto e Stato nella crisi della politica europea (1922-1945)

Lunedì: 10-12 - cappelletta

Giovedì: 11-13 - cappelletta

Il corso inizierà lunedì 2 ottobre e si concluderà lunedì 11 dicembre.

 

 

Orario ricevimento

 

Lunedì 12-13 (studio del docente: stanza 108, primo piano)

Il ricevimento va obbligatoriamente prenotato. Per ciascun turno, la prenotazione può essere effettuata dal lunedì al venerdì della settimana precedente, inviando una email a andrea.salvatore@uniroma1.it

 

 

Modalità di svolgimento degli esami

 

Gli esami di Filosofia politica II (L), Filosofia politica III A (LM) e Filosofia politica I B (LM) si svolgeranno esclusivamente in presenza.
 
Ci si può iscrivere all'appello da tre settimane prima sino a una settimana prima della data d'esame. L'orario dell'appello (e le eventuali altre date di svolgimento dell'esame, oltre al primo giorno) verrà comunicato una volta chiuse le iscrizioni e notificata al docente la disponibilità dell'aula. 

 
Gli appelli straordinari sono riservati agli studenti fuori corso, ripetenti, lavoratori, portatori di disabilità, alle studentesse madri e agli studenti padri con figlio/i di età inferiore a tre anni, nonché alle studentesse in stato di gravidanza.

Studentesse e studenti che vogliano sostenere l’esame in uno degli appelli straordinari devono inviare una mail - contestualmente all'iscrizione all'appello su infostud - in cui dichiarano di ricadere in una delle categorie sopramenzionate, all'indirizzo mail andrea.salvatore@uniroma1.it

 

 

Appelli di esame a.a. 2023-24

 

9 gennaio 

23 gennaio

6 febbraio

20 febbraio

 

16 aprile (sessione straordinaria)

 

4 giugno

18 giugno

2 luglio

 

10 settembre

24 settembre

 

12 novembre (sessione straordinaria)

 

7 gennaio 2025

 

 

Tesi di laurea

Per le richieste di supervisione del lavoro di tesi, di laurea sia triennale sia magistrale, studentesse e studenti sono invitate/i a preparare un documento contenente quanto segue:

- un breve abstract (massimo 1000 caratteri), in cui si descrive l’argomento proposto e si delinea la tesi interpretativa che si intende vagliare nel corso del lavoro;

- una bibliografia di partenza (di almeno dieci titoli, tra gli articoli e i libri che si prevede di consultare, comprensivi di letteratura secondaria).

Il colloquio potrà essere richiesto solo dopo l’invio via mail di detto documento. Questo per determinare in via preliminare se il tema su cui si intende lavorare rientri o meno tra le competenze del docente.

N.B: Dato l'alto numero di richieste per la relazione delle tesi di laurea, si invitano studentesse e studenti a contattare il docente con almeno tre sessioni di anticipo rispetto a quella in cui si prevede di sostenere la tesi.

 

 

Insegnamento Codice Anno Corso - Frequentare Bacheca
FILOSOFIA POLITICA III A 1023126 2023/2024
ISTITUZIONI DI FILOSOFIA POLITICA I 10611802 2023/2024
FILOSOFIA POLITICA I B 1023121 2023/2024
FILOSOFIA POLITICA III A 1023126 2022/2023

OBIETTIVI FORMATIVI

Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: tramettere conoscenze e capacità di comprensione che consentano di elaborare idee originali; trasmettere competenze per la risoluzione di problemi in ambiti e aspetti non familiari connessi alla filosofia politica; trasmettere una capacità di studio più autonomo, che crei le condizioni per sviluppare argomentazioni complesse e specialistiche, legate sia alla filosofia politica sia all’analisi filosofica intesa in senso più ampio.

 

PREREQUISITI

Il corso richiede che si sia già acquisita una preparazione corrispondente al livello del corso di laurea triennale in filosofia. Sono richieste in particolare: a) una padronanza del lessico filosofico di base; b) una conoscenza di base della filosofia politica.

 

PROGRAMMA DELL’INSEGNAMENTO

Vedere l’invisibile. Forme e paradigmi dell’esclusione

Cosa significa escludere? Quali sono le forme e i modi dell’esclusione? Chi – o cosa – viene esclusa o escluso? Sulla base di quali criteri? L’esclusione è una patologia da (poter) debellare o invece un’inevitabile caratteristica strutturale di ogni forma di vita associata? Il corso intende rispondere a questi interrogativi indagando, anche alla luce della crisi di legittimità e al deficit di efficacia delle modalità di intervento politico che interessano le liberaldemocrazie contemporanee, alcune delle più rilevanti e radicali concettualizzazioni contemporanee delle forme di esclusione e il loro potenziale discriminatorio.

 

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

Lezioni frontali. Contestualizzazione, spiegazione e discussione e commento dei testi in programma.

La frequenza è raccomandabile.

 

MODALITA’ DI VALUTAZIONE

Per superare l’esame, che consiste in un colloquio orale, si dovrà: 1) dimostrare di conoscere il contenuto di tutti i testi in programma; 2) dimostrare di saperlo restituire in modo chiaro, padroneggiando correttamente il lessico specialistico utilizzato nei vari testi; 3) dimostrare una capacità di comprensione che consenta di elaborare analisi originali; 4) saper elaborare un’argomentazione in ambiti e aspetti non familiari connessi alla filosofia politica, in modo tale da dimostrare una capacità di riflettere autonomamente e criticamente su alcuni temi di attualità della disciplina. Il soddisfacimento dei punti 1 e 2 è condizione necessaria al superamento dell’esame. I voti superiori al 27 saranno attribuiti a coloro la cui prova orale soddisferà tutti e quattro i punti indicati.

 

TESTI ADOTTATI

– Pierre Bourdieu, La parola e il potere. Economia degli scambi linguistici, Guida, Napoli 1988, pp. 83-107, 121-131.

– René Girard, La violenza e il sacro, Adelphi, Milano 1980, pp. 13-178.

– bell hooks, Elogio del margine. Scrivere al buio, Tamu, Napoli 2020, pp. 28-134.

– Carl Schmitt, Il concetto di politico, in Id., Le categorie del “politico”, il Mulino, Bologna 1972, pp. 89-165.

 

ESEMPI DI DOMANDE

1) Cosa intende bell hooks per “margine” e perché tale concetto è rilevante per una critica del dominio?

2) Cosa significa “crisi sacrificale” in Girard?

3) Nel secondo capitolo de Il concetto di politico Schmitt sostiene che la distinzione di amico e nemico indica «l’estremo grado di intensità di un’unione o di una separazione». Cosa significa?

FILOSOFIA POLITICA II 1023122 2022/2023

OBIETTIVI FORMATIVI

Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: analisi approfondita di alcune questioni teoriche al centro del dibattito attuale nell’ambito della filosofia politica (con un’attenzione sia al momento storico sia alla contemporaneità), con particolare riguardo all’acquisizione di un’adeguata padronanza terminologica e alle modalità di concettualizzazione, indagine e discussione delle questioni che si affronteranno nel corso.

 

PREREQUISITI

Il corso richiede che si sia già acquisita una preparazione di base a livello di primo anno del corso di laurea in discipline filosofiche o affini. È auspicabile una padronanza del lessico filosofico-politico elementare.

 

PROGRAMMA DELL’INSEGNAMENTO

Cos’è lo stato di eccezione? Origini e implicazioni di un concetto contestato

Da più parti, e ben prima dell’attuale contesto pandemico, si è avanzata la tesi che le liberaldemocrazie contemporanee vivono da tempo in uno stato di eccezione permanente, talmente pervasivo da non essere colto come tale neanche da chi si troverebbe a subirne gli effetti, ossia da tutte e tutti noi – effetti che si sostanziano in un controllo sempre più invasivo da parte delle autorità politiche, funzionale al depotenziamento delle libertà e dei diritti fondamentali di cittadine e cittadini. Ma che cos’è uno stato di eccezione e in cosa si differenzia da categorie affini e più o meno liminari come lo stato di emergenza e lo stato di crisi? Da dove ha origine questo concetto e quale condizione fattuale individua e pretende di regolare? Il corso intende rispondere a questi interrogativi indagando le origini e le implicazioni – sia come diagnosi del presente sia come effetti normativi – di un concetto tanto centrale quanto contestato della filosofia politica contemporanea e ricostruendo i nessi che esso intrattiene con la nascita del pensiero politico moderno e con le pagine più tragiche della storia del Novecento.

 

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

Lezioni frontali. Contestualizzazione, spiegazione, discussione e commento dei testi in programma.

 

MODALITA’ DI VALUTAZIONE

Per superare l’esame, che consiste in un colloquio orale, si dovrà dimostrare di: 1) conoscere il contenuto di tutti i testi in programma; 2) saperlo restituire in modo chiaro, padroneggiando in modo corretto il lessico specialistico utilizzato nei vari testi e inquadrando questi ultimi nel loro contesto storico-filosofico; 3) saper individuare i problemi teorici più rilevanti, saperli analizzare nei loro snodi fondamentali e saperli discutere criticamente; 4) saper elaborare autonomamente un’argomentazione relativa ai contenuti trattati. Il soddisfacimento dei punti 1 e 2 è condizione necessaria al superamento dell’esame. I voti superiori al 27

saranno attribuiti a coloro la cui prova orale soddisferà tutti e quattro i punti indicati.

 

TESTI ADOTTATI

– Mariano Croce e Andrea Salvatore, Cos’è lo stato di eccezione, Nottetempo, Milano 2022.

– Niccolò Machiavelli, Il Principe (qualsiasi edizione).

– Carl Schmitt, Legalità e legittimità, il Mulino, Bologna 2018, pp. 37-139.

– Carl Schmitt, Teologia politica. Quattro capitoli sulla dottrina della sovranità, in Id., Le categorie del “politico”, il Mulino, Bologna 1972, pp. 33-41.

– Santi Romano, «Sui decreti-legge e lo stato di assedio in occasione del terremoto di Messina e di Reggio-Calabria», Rivista di diritto pubblico e della pubblica amministrazione in Italia, vol. 1 (1909), 1, pp. 251-272.

 

ESEMPI DI DOMANDE

1) Quali diversi tipi di emergenze vengono distinte in Cos’è lo stato di eccezione?

2) Quale causa Machiavelli individua nel cap. XXIV del Principe per spiegare il fatto che molti principi in Italia hanno perso il loro regno?

3) Nel primo capitolo di Teologia politica Schmitt sostiene che «l’autorità dimostra di non aver bisogno di diritto per creare diritto». Cosa significa?

FILOSOFIA POLITICA I B 1023121 2022/2023

OBIETTIVI FORMATIVI

Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: tramettere conoscenze e capacità di comprensione che consentano di elaborare idee originali; trasmettere competenze per la risoluzione di problemi in ambiti e aspetti non familiari connessi alla filosofia politica; trasmettere una capacità di studio più autonomo, che crei le condizioni per sviluppare argomentazioni complesse e specialistiche, legate sia alla filosofia politica sia all’analisi filosofica intesa in senso più ampio.

 

PREREQUISITI

Il corso richiede che si sia già acquisita una preparazione corrispondente al livello del corso di laurea triennale in filosofia. Sono richieste in particolare: a) una padronanza del lessico filosofico di base; b) una conoscenza di base della filosofia politica.

 

PROGRAMMA DELL’INSEGNAMENTO

Vedere l’invisibile. Forme e paradigmi dell’esclusione

Cosa significa escludere? Quali sono le forme e i modi dell’esclusione? Chi – o cosa – viene esclusa o escluso? Sulla base di quali criteri? L’esclusione è una patologia da (poter) debellare o invece un’inevitabile caratteristica strutturale di ogni forma di vita associata? Il corso intende rispondere a questi interrogativi indagando, anche alla luce della crisi di legittimità e al deficit di efficacia delle modalità di intervento politico che interessano le liberaldemocrazie contemporanee, alcune delle più rilevanti e radicali concettualizzazioni contemporanee delle forme di esclusione e il loro potenziale discriminatorio.

 

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

Lezioni frontali. Contestualizzazione, spiegazione e discussione e commento dei testi in programma.

La frequenza è raccomandabile.

 

MODALITA’ DI VALUTAZIONE

Per superare l’esame, che consiste in un colloquio orale, si dovrà: 1) dimostrare di conoscere il contenuto di tutti i testi in programma; 2) dimostrare di saperlo restituire in modo chiaro, padroneggiando correttamente il lessico specialistico utilizzato nei vari testi; 3) dimostrare una capacità di comprensione che consenta di elaborare analisi originali; 4) saper elaborare un’argomentazione in ambiti e aspetti non familiari connessi alla filosofia politica, in modo tale da dimostrare una capacità di riflettere autonomamente e criticamente su alcuni temi di attualità della disciplina. Il soddisfacimento dei punti 1 e 2 è condizione necessaria al superamento dell’esame. I voti superiori al 27 saranno attribuiti a coloro la cui prova orale soddisferà tutti e quattro i punti indicati.

 

TESTI ADOTTATI

– Pierre Bourdieu, La parola e il potere. Economia degli scambi linguistici, Guida, Napoli 1988, pp. 83-107, 121-131.

– René Girard, La violenza e il sacro, Adelphi, Milano 1980, pp. 13-178.

– bell hooks, Elogio del margine. Scrivere al buio, Tamu, Napoli 2020, pp. 28-134.

– Carl Schmitt, Il concetto di politico, in Id., Le categorie del “politico”, il Mulino, Bologna 1972, pp. 89-165.

 

ESEMPI DI DOMANDE

1) Cosa intende bell hooks per “margine” e perché tale concetto è rilevante per una critica del dominio?

2) Cosa significa “crisi sacrificale” in Girard?

3) Nel secondo capitolo de Il concetto di politico Schmitt sostiene che la distinzione di amico e nemico indica «l’estremo grado di intensità di un’unione o di una separazione». Cosa significa?

FILOSOFIA POLITICA II 1023122 2021/2022
FILOSOFIA POLITICA III A 1023126 2021/2022
FILOSOFIA POLITICA II 1023122 2020/2021
FILOSOFIA POLITICA III A 1023126 2020/2021
LAW AND POLITICS 1056187 2019/2020
LAW AND POLITICS 1056187 2018/2019
LAW AND POLITICS 1056187 2017/2018
PHILOSOPHY OF LAW I 1052036 2016/2017

Lunedì 12-13 (studio del docente: stanza 108, primo piano)

Il ricevimento va obbligatoriamente prenotato. Per ciascun turno, la prenotazione può essere effettuata dal lunedì al venerdì della settimana precedente, inviando una email a andrea.salvatore@uniroma1.it.

Andrea Salvatore è professore associato di Filosofia Politica (SPS/01) presso il Dipartimento di Filosofia di Sapienza - Università di Roma; presso la stessa università è membro del Collegio dei docenti del corso di Dottorato di ricerca in Filosofia e, dal 2018, Junior Research Fellow della Classe Accademica di Scienze Giuridiche, politiche, Economiche e Sociali presso la Scuola di Studi Avanzati Sapienza (SSAS). Si interessa di filosofia politica contemporanea, teoria del diritto ed etica applicata, con particolare attenzione al rapporto tra ordine sociale e violenza politica (specialmente nelle concettualizzazioni che di esso hanno presentato Carl Schmitt, René Girard, Michael Walzer e Pierre Bourdieu). Insieme a Mariano Croce ha proposto una diversa interpretazione del pensiero giuridico di Carl Schmitt, individuando la rilevanza di esso nelle opere istituzionalistiche dello Schmitt dei primi anni Trenta. Al momento si occupa del rapporto tra anarchismo e diritto e, più in generale, del grado di efficacia di un assetto giuridico non coercitivo in microcontesti interazionali. Ha pubblicato, con Mariano Croce, Carl Schmitt's Institutional Theory: The Political Power of Normality (Cambridge University Press 2022), Cos'è lo stato di eccezione (Nottetempo 2022) e L indecisionista. Carl Schmitt oltre l eccezione (Quodlibet 2021). E' inoltre autore di Carl Schmitt (DeriveApprodi 2021), L anarchismo. Teoria, pratica, storia (DeriveApprodi 2020), Guerra giusta? Politica e morale dei conflitti armati (manifestolibri 2016), Undoing Ties: Political Philosophy at the Waning of the State (con Mariano Croce, Bloomsbury 2015), The Legal Theory of Carl Schmitt (con Mariano Croce, Routledge 2013), Filosofia politica. Le nuove frontiere (con Mariano Croce, Laterza 2012), Giustizia in contesto. La filosofia politica di Michael Walzer (Liguori 2010), Il pacifismo (Carocci 2010). Ha inoltre curato le nuove edizioni di C. Schmitt, La situazione della scienza giuridica europea (Quodlibet 2020), M. Hauriou, La teoria dell istituzione e della fondazione (Quodlibet 2019) e La personalità giuridica (Quodlibet 2022), J. de Maistre, Saggio sul principio generatore delle Costituzioni politiche e delle altre istituzioni umane (Qudolibet 2024). Fa parte della Redazione delle riviste "Politica & Società" e "Behemoth".