ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA I A |
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2023/2024 |
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Iconografia e Iconologia Prof. Moretti
Programma
Il discorso delle immagini
Il metodo iconologico per lo studio dell’arte della Controriforma
Il corso intende mettere a fuoco il contributo dell’Iconologia agli studi sull’arte, sul pensiero e sulla cultura della Controriforma, in una prospettiva di lunga durata che impegna non soltanto i secoli XVI e XVII ma che si proietta avanti e indietro lungo una ideale linea del tempo, ancorandosi alle testimonianze artistiche analizzate nella loro duplice funzione di “documenti” e di “monumenti” (Panofsky). L'impianto teorico di riferimento è quello dei “cultural studies” fioriti tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento (Tylor, Young, Burkardt, Huizinga, Warburg). In particolare verrà presa in esame l’opera di Émile Mâle, “L'art religieux après le Concile de Trente” (Paris, 1932), elaborata negli anni del suo soggiorno nella capitale italiana in qualità di direttore dell’École française de Rome (1923-1937). In questo lavoro, fondativo per gli studi sull’arte della Controriforma, l’Iconologia si intreccia con la storia sociale della mentalità, mette in risalto i fenomeni di persistenza e il ruolo dell’opera d’arte come espressione visiva di una civiltà e del suo singolare sentimento religioso.
Opere e soggetti dell’arte sacra saranno valutati nella loro capacità di rappresentazione dello “spirito del tempo”, come reazioni di forme e idee alle nuove istanze dei protestantesimi e in quanto “ritratti di un’epoca” attraversata da molteplici contrasti, segnata da una dialettica che si è espressa attraverso recuperi della tradizione antica, innovazioni di stili, riformulazioni di contenuti storici e teologici.
Verranno trattati i soggetti più significativi dell'arte sacra tra Cinquecento e Seicento (Misteri della Salvezza, iconografie della Vergine e dei Santi, Profeti e Sibille, iconografie antimagiche e antieretiche) nonché le rappresentazioni di genere (l'immagine della donna) e delle minoranze (Turchi e degli Ebrei) nell'arte della Controriforma.
Saranno svolte anche lezioni esterne e laboratori di riconoscimento iconografico.
Programma inglese
The discours of images.
The Iconological method in the study of the art of the Counter-Reformation
Taking into account the wide perspective of the cultural studies that flourished between the second half of the 19th century and the first half of the 20th century (Tylor, Young, Burkardt, Huizinga, Warburg), the course focuses on the contribution of Iconology to the studies of art and, more generally, on the thought and culture of the Counter-Reformation. The course aims to provide a long-lasting vision that not only involves the Sixteenth and Seventeenth centuries but also projects back and forth in an ideal time line, with the help of the most significant artistic testimonies, that will be analyzed in their dual function of "documents" and "monuments" (Panofsky).
In particular, the work of Émile Mâle, “L'art religieux après le Concile de Trente” (Paris, 1932), elaborated during his years in the capital as director of the École française de Rome (1923-1937), will be analysed. In this work, that sets the basis for the studies of the art of the Counter-Reformation, Iconology intertwines with the social history of mentality, emphasizing the phenomena of persistence and the role of the work of art as a visual expression of a civilization and its particular religious feeling.
Works and subjects of sacred art will be analysed in their ability to represent the "spirit of time", as symptoms and reactions of forms and ideas to the new instances of protestants and as “portraits of an era" crossed by multiple contrasts, in a dialectic expressed through recoveries from ancient tradition, innovations of styles and languages and reformulations of historical and theological contents.
Finally, the most significant subjects of sacred art between the 16th and 17th century (Mysteries of Salvation, iconography of the Virgin and Saints, Prophets and Sibyls, anti-magic and anti-heretic iconography) as well as gender representations (the image of women) and minorities (Turks and Jews) in the art of the Counter-Reformation will be analysed in a series of thematic lessons.
Furthermore, on-site lessons will be held as well as iconographic recognition laboratories.
Obiettivi
Il Corso si pone i seguenti obiettivi:
a) Obiettivi generali
- Conoscenza generale del metodo iconologico, della sua origine, dei suoi sviluppi, dei suoi principali esponenti.
- Conoscenza generale della storia e della cultura della Controriforma
b) Obiettivi specifici
1) Conoscenza e capacità di comprensione
- Conoscenza dei principali temi iconografici dell’arte sacra tra Cinque e Seicento
- Capacità di riconoscere i principali temi iconografici delle opere d’arte esaminate durante le lezioni
2) Capacità di applicare conoscenze e comprensione
- Capacità di riconoscere i principali temi iconografici dell’arte sacra europea tra Cinque e Seicento
- Capacità di applicare il metodo iconologico nella lettura dell’ opere d’arte.
3) Autonomia di giudizio
- Capacità di ricavare le intenzioni dell’artista e della committenza a partire dall’esame dell’opera d’arte e del suo contesto di creazione.
- Capacità di comprensione del significato dell’opera d’arte nei diversi tempi e luoghi della sua fruizione.
- Capacità di interpretazione dello stile di un’opera d’arte in relazione al suo contenuto.
4) Abilità comunicative
- Capacità di verbalizzazione e di esposizione del contenuto di un’opera d’arte
5) Capacità di apprendimento
- Capacità di applicare le conoscenze e le metodologie apprese nel corso delle lezioni in maniera autonoma.
Valutazione
- Prova orale - Prova scritta di Riconoscimento dei soggetti iconografici (esonero)
La valutazione terrà conto degli obiettivi specificati
Testi
- Erwin Panofsky, Iconografia e Iconologia. Introduzione allo studio dell’arte del Rinascimento, in Il significato nelle arti visive, Torino, Einaudi 1999, pp. 29-57.
- Émile Mâle, L'arte religiosa nel '600: Italia, Francia, Spagna, Fiandra, Milano, Jaca book, 1984 (traduzione italiana dell'edizione del 1932).
- M. Moretti, Il discorso delle immagini. Saggi di iconologia (Il volume, in corso di pubblicazione, sarà messo a disposizine in forma di dispensa presso i chioschi gialli della Città Universitaria).
- Slide delle lezioni (messe a disposizione nella piattaforma didattica Classroom).
Per favorire il reperimento dei materiali bibliografici le dispense sono già disponibili presso il centro copie Chioschi Gialli della Sapienza - Università di Roma.
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STORIA DELL'ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO |
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2023/2024 |
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MANIERE E MANIERISMI DEL CINQUECENTO ROMANO
Nella numerosa e composita comunità artistica romana, sotto la spinta di un’emulazione ammirativa per Raffaello e Michelangelo, spesso temperata dalle istanze della Riforma cattolica, hanno trovato un fecondo terreno di incubazione e si sono forgiati i nuovi linguaggi della “maniera moderna”, risultanza più o meno felice del tentativo di armonizzare le diverse tradizioni pittoriche regionali con una condivisa e perdurante riflessione sulla produzione artistica del primo Cinquecento. Partendo dai concetti di “Maniera” e di “Manierismo”, il corso prenderà in esame la ricca stagione della pittura romana che va dagli anni ’20 del Cinquecento sino alle più tarde formulazioni stilistiche proposte dagli artisti impegnati a decorare l’Urbe in prossimità del giubileo del 1600. A questa prima parte saranno dedicate 10 ore. Sarà analizzata in sequenza una selezione delle opere dei principali pittori attivi a Roma e nel Lazio nel primo e nel secondo Cinquecento, con particolare attenzione ai più importanti cantieri artistici, allo sviluppo delle associazioni e dei sodalizi d’arte. A questa seconda parte saranno dedicate 20 ore.
Attività laboratoriale (6 ore) Sarà tenuto un seminario di approfondimento metodologico sui documenti giudiziari come fonte per la storia dell’arte, attraverso la lettura e l’esame del processo a Federico Zuccari per il dipinto “Porta Virtutis” (1581).
Sono inoltre in programma i seguenti sopralluoghi per un totale di 12 ore: 1) Roma, Castel Sant’Angelo, Appartamento di Paolo III 2) Roma, Palazzo della Cancelleria, Sala dei 100 giorni 3) Roma, Villa Giulia 4) Caprarola, Palazzo Farnese 5) Tivoli, Villa d’Este 6) Roma, Oratorio del Gonfalone 7) Roma, Complesso di Trinità dei Monti (chiesa e chiostro) 8) Roma, Palazzo Firenze
Obiettivi
Il Corso si pone i seguenti obiettivi: a) Obiettivi generali - Conoscenza generale della produzione artistica romana e laziale dal secondo decennio del Cinquecento al Giubileo del 1600. - Conoscenza generale della storia di Roma, dei papi e delle principali famiglie romane del XVI secolo. b) Obiettivi specifici 1) Conoscenza e capacità di comprensione - Conoscenza dei principali artisti, delle opere nel loro contesto, delle dinamiche della committenza artistica romana laziale nel XVI secolo. - Capacità di comprendere e descrivere gli stili e i linguaggi figurativi della produzione artistica romana e laziale del XVI secolo. 2) Capacità di applicare conoscenze e competenze - Capacità di riconoscere le principali personalità artistiche, le opere nel loro contesto, gli stili e i linguaggi figurativi della produzione artistica romana e laziale del XVI secolo. - Capacità di mettere in connessione nel tempo e nello spazio di riferimento gli artisti, le opere, le committenze. 3) Autonomia di giudizio - Capacità di valutare le ragioni e le intenzioni della committenza, a partire dall’esame delle opere d’arte e del loro contesto di creazione.
- Capacità di individuare lo stile e il linguaggio figurativo di un artista o di un cantiere artistico nella Roma del Cinquecento. 4) Abilità comunicative - Capacità di verbalizzazione e di esposizione della forma e del contenuto di un’opera d’arte in relazione alla personalità dell’artista e alla committenza. 5) Capacità di apprendimento - Capacità di applicare le conoscenze e le metodologie apprese nel corso delle lezioni in maniera autonoma.
Valutazione - Prova orale - Prova di riconoscimento scritta (esonero)
Testi A. Chastel, Lo stile clementino, in Idem, Il sacco di Roma, 1527, Torino, Einaudi 1983, pp. 136-167
A. Bacchi, D. Benati, L. Trezzani, A. Coliva, A. Lo Bianco, La pittura a Roma e nel Lazio, in La pittura in Italia. Il Cinquecento, Tomo secondo, Milano, Electa, 1987, pp. 411-471 A. Zuccari, La pittura a Roma attorno ai giubilei del 1550 e del 1575, in La storia dei Giubilei, vol. II: 1475-1575. Prato, Giunti gruppo editore, 1998, pp.262-281 AA. VV., Oltre Raffaello. Aspetti della cultura figurativa del Cinquecento romano, Roma, Multigrafica, 1984, pp. 95-241 (chiesa di S. Marcello al Corso, Sala dei 100 giorni a Palazzo della Cancelleria, Oratorio del Gonfalone, Villa Giulia, Palazzo Firenze, Appunti sulla fortuna di Raffaello nel tardo manierismo romano di F. D'Amico) M. Moretti, Scipione Pulzone e la professione del dipingere nel secondo Cinquecento, in Scipione Pulzone e il suo tempo, a cura di A. Zuccari, Roma, De Luca, pp. 54-67
Patrizia Cavazzini, Porta Virtutis: il processo a Federico Zuccari, Roma, De Luca Editori d’Arte, 2021 (da studiare le pp. 7-11; da leggere le pp. 23-52; da studiare le 66-71; tra le fonti documentarie da vedere a confronto con le riproduzioni del manoscritto le pp. 97-144).
Slides delle lezioni (messe a disposizione sulla piattaforma Classroom). Per favorire il reperiremento dei materiali bibliografici le dispense e il volume Porta Virtutis sono già disponibili presso il centro copie Chioschi Gialli della Sapienza - Università di Roma
Valutazione:
-prova orale
-prova scritta di riconoscimento (esonero)
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ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA |
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Iconografia e Iconologia Prof. Moretti
Programma
Il discorso delle immagini
Il metodo iconologico per lo studio dell’arte della Controriforma
Il corso intende mettere a fuoco il contributo dell’Iconologia agli studi sull’arte, sul pensiero e sulla cultura della Controriforma, in una prospettiva di lunga durata che impegna non soltanto i secoli XVI e XVII ma che si proietta avanti e indietro lungo una ideale linea del tempo, ancorandosi alle testimonianze artistiche analizzate nella loro duplice funzione di “documenti” e di “monumenti” (Panofsky). L'impianto teorico di riferimento è quello dei “cultural studies” fioriti tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento (Tylor, Young, Burkardt, Huizinga, Warburg). In particolare verrà presa in esame l’opera di Émile Mâle, “L'art religieux après le Concile de Trente” (Paris, 1932), elaborata negli anni del suo soggiorno nella capitale italiana in qualità di direttore dell’École française de Rome (1923-1937). In questo lavoro, fondativo per gli studi sull’arte della Controriforma, l’Iconologia si intreccia con la storia sociale della mentalità, mette in risalto i fenomeni di persistenza e il ruolo dell’opera d’arte come espressione visiva di una civiltà e del suo singolare sentimento religioso.
Opere e soggetti dell’arte sacra saranno valutati nella loro capacità di rappresentazione dello “spirito del tempo”, come reazioni di forme e idee alle nuove istanze dei protestantesimi e in quanto “ritratti di un’epoca” attraversata da molteplici contrasti, segnata da una dialettica che si è espressa attraverso recuperi della tradizione antica, innovazioni di stili, riformulazioni di contenuti storici e teologici.
Verranno trattati i soggetti più significativi dell'arte sacra tra Cinquecento e Seicento (Misteri della Salvezza, iconografie della Vergine e dei Santi, Profeti e Sibille, iconografie antimagiche e antieretiche) nonché le rappresentazioni di genere (l'immagine della donna) e delle minoranze (Turchi e degli Ebrei) nell'arte della Controriforma.
Saranno svolte anche lezioni esterne e laboratori di riconoscimento iconografico.
Programma inglese
The discours of images.
The Iconological method in the study of the art of the Counter-Reformation
Taking into account the wide perspective of the cultural studies that flourished between the second half of the 19th century and the first half of the 20th century (Tylor, Young, Burkardt, Huizinga, Warburg), the course focuses on the contribution of Iconology to the studies of art and, more generally, on the thought and culture of the Counter-Reformation. The course aims to provide a long-lasting vision that not only involves the Sixteenth and Seventeenth centuries but also projects back and forth in an ideal time line, with the help of the most significant artistic testimonies, that will be analyzed in their dual function of "documents" and "monuments" (Panofsky).
In particular, the work of Émile Mâle, “L'art religieux après le Concile de Trente” (Paris, 1932), elaborated during his years in the capital as director of the École française de Rome (1923-1937), will be analysed. In this work, that sets the basis for the studies of the art of the Counter-Reformation, Iconology intertwines with the social history of mentality, emphasizing the phenomena of persistence and the role of the work of art as a visual expression of a civilization and its particular religious feeling.
Works and subjects of sacred art will be analysed in their ability to represent the "spirit of time", as symptoms and reactions of forms and ideas to the new instances of protestants and as “portraits of an era" crossed by multiple contrasts, in a dialectic expressed through recoveries from ancient tradition, innovations of styles and languages and reformulations of historical and theological contents.
Finally, the most significant subjects of sacred art between the 16th and 17th century (Mysteries of Salvation, iconography of the Virgin and Saints, Prophets and Sibyls, anti-magic and anti-heretic iconography) as well as gender representations (the image of women) and minorities (Turks and Jews) in the art of the Counter-Reformation will be analysed in a series of thematic lessons.
Furthermore, on-site lessons will be held as well as iconographic recognition laboratories.
Obiettivi
Il Corso si pone i seguenti obiettivi:
a) Obiettivi generali
- Conoscenza generale del metodo iconologico, della sua origine, dei suoi sviluppi, dei suoi principali esponenti.
- Conoscenza generale della storia e della cultura della Controriforma
b) Obiettivi specifici
1) Conoscenza e capacità di comprensione
- Conoscenza dei principali temi iconografici dell’arte sacra tra Cinque e Seicento
- Capacità di riconoscere i principali temi iconografici delle opere d’arte esaminate durante le lezioni
2) Capacità di applicare conoscenze e comprensione
- Capacità di riconoscere i principali temi iconografici dell’arte sacra europea tra Cinque e Seicento
- Capacità di applicare il metodo iconologico nella lettura dell’ opere d’arte.
3) Autonomia di giudizio
- Capacità di ricavare le intenzioni dell’artista e della committenza a partire dall’esame dell’opera d’arte e del suo contesto di creazione.
- Capacità di comprensione del significato dell’opera d’arte nei diversi tempi e luoghi della sua fruizione.
- Capacità di interpretazione dello stile di un’opera d’arte in relazione al suo contenuto.
4) Abilità comunicative
- Capacità di verbalizzazione e di esposizione del contenuto di un’opera d’arte
5) Capacità di apprendimento
- Capacità di applicare le conoscenze e le metodologie apprese nel corso delle lezioni in maniera autonoma.
Valutazione
- Prova orale - Prova scritta di Riconoscimento dei soggetti iconografici (esonero)
La valutazione terrà conto degli obiettivi specificati
Testi
- Erwin Panofsky, Iconografia e Iconologia. Introduzione allo studio dell’arte del Rinascimento, in Il significato nelle arti visive, Torino, Einaudi 1999, pp. 29-57.
- Émile Mâle, L'arte religiosa nel '600: Italia, Francia, Spagna, Fiandra, Milano, Jaca book, 1984 (traduzione italiana dell'edizione del 1932).
- M. Moretti, Il discorso delle immagini. Saggi di iconologia (Il volume, in corso di pubblicazione, sarà messo a disposizine in forma di dispensa presso i chioschi gialli della Città Universitaria).
- Slide delle lezioni (messe a disposizione nella piattaforma didattica Classroom).
Per favorire il reperimento dei materiali bibliografici le dispense sono già disponibili presso il centro copie Chioschi Gialli della Sapienza - Università di Roma.
Il corso si avvale della piattaforma Classroom per la condivisione dei materiali e per un libero confronto sulle lezioni. Tutti gli studenti sono invitati a iscriversi utilizzando il codice 4nkiiv2
Orario delle lezioni:
lunedì 13:00-15:00 (Aula Partenone)
giovedì 09:00-11:00 (Aula Paleografia)
Inizio delle lezioni: lunedì 27 febbraio 2023
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STORIA DELL'ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO |
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2022/2023 |
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MANIERE E MANIERISMI DEL CINQUECENTO ROMANO
Nella numerosa e composita comunità artistica romana, sotto la spinta di un’emulazione ammirativa per Raffaello e Michelangelo, spesso temperata dalle istanze della Riforma cattolica, hanno trovato un fecondo terreno di incubazione e si sono forgiati i nuovi linguaggi della “maniera moderna”, risultanza più o meno felice del tentativo di armonizzare le diverse tradizioni pittoriche regionali con una condivisa e perdurante riflessione sulla produzione artistica del primo Cinquecento. Partendo dai concetti di “Maniera” e di “Manierismo”, il corso prenderà in esame la ricca stagione della pittura romana che va dagli anni ’20 del Cinquecento sino alle più tarde formulazioni stilistiche proposte dagli artisti impegnati a decorare l’Urbe in prossimità del giubileo del 1600. A questa prima parte saranno dedicate 10 ore. Sarà analizzata in sequenza una selezione delle opere dei principali pittori attivi a Roma e nel Lazio nel primo e nel secondo Cinquecento, con particolare attenzione ai più importanti cantieri artistici, allo sviluppo delle associazioni e dei sodalizi d’arte. A questa seconda parte saranno dedicate 20 ore.
Attività laboratoriale (6 ore) Sarà tenuto un seminario di approfondimento metodologico sui documenti giudiziari come fonte per la storia dell’arte, attraverso la lettura e l’esame del processo a Federico Zuccari per il dipinto “Porta Virtutis” (1581).
Sono inoltre in programma i seguenti sopralluoghi per un totale di 12 ore: 1) Roma, Castel Sant’Angelo, Appartamento di Paolo III 2) Roma, Palazzo della Cancelleria, Sala dei 100 giorni 3) Roma, Villa Giulia 4) Caprarola, Palazzo Farnese 5) Tivoli, Villa d’Este 6) Roma, Oratorio del Gonfalone 7) Roma, Complesso di Trinità dei Monti (chiesa e chiostro) 8) Roma, Palazzo Firenze
Obiettivi
Il Corso si pone i seguenti obiettivi: a) Obiettivi generali - Conoscenza generale della produzione artistica romana e laziale dal secondo decennio del Cinquecento al Giubileo del 1600. - Conoscenza generale della storia di Roma, dei papi e delle principali famiglie romane del XVI secolo. b) Obiettivi specifici 1) Conoscenza e capacità di comprensione - Conoscenza dei principali artisti, delle opere nel loro contesto, delle dinamiche della committenza artistica romana laziale nel XVI secolo. - Capacità di comprendere e descrivere gli stili e i linguaggi figurativi della produzione artistica romana e laziale del XVI secolo. 2) Capacità di applicare conoscenze e competenze - Capacità di riconoscere le principali personalità artistiche, le opere nel loro contesto, gli stili e i linguaggi figurativi della produzione artistica romana e laziale del XVI secolo. - Capacità di mettere in connessione nel tempo e nello spazio di riferimento gli artisti, le opere, le committenze. 3) Autonomia di giudizio - Capacità di valutare le ragioni e le intenzioni della committenza, a partire dall’esame delle opere d’arte e del loro contesto di creazione.
- Capacità di individuare lo stile e il linguaggio figurativo di un artista o di un cantiere artistico nella Roma del Cinquecento. 4) Abilità comunicative - Capacità di verbalizzazione e di esposizione della forma e del contenuto di un’opera d’arte in relazione alla personalità dell’artista e alla committenza. 5) Capacità di apprendimento - Capacità di applicare le conoscenze e le metodologie apprese nel corso delle lezioni in maniera autonoma.
Valutazione - Prova orale - Prova di riconoscimento scritta (esonero)
Testi A. Chastel, Lo stile clementino, in Idem, Il sacco di Roma, 1527, Torino, Einaudi 1983, pp. 136-167
A. Bacchi, D. Benati, L. Trezzani, A. Coliva, A. Lo Bianco, La pittura a Roma e nel Lazio, in La pittura in Italia. Il Cinquecento, Tomo secondo, Milano, Electa, 1987, pp. 411-471 A. Zuccari, La pittura a Roma attorno ai giubilei del 1550 e del 1575, in La storia dei Giubilei, vol. II: 1475-1575. Prato, Giunti gruppo editore, 1998, pp.262-281 AA. VV., Oltre Raffaello. Aspetti della cultura figurativa del Cinquecento romano, Roma, Multigrafica, 1984, pp. 95-241 (chiesa di S. Marcello al Corso, Sala dei 100 giorni a Palazzo della Cancelleria, Oratorio del Gonfalone, Villa Giulia, Palazzo Firenze, Appunti sulla fortuna di Raffaello nel tardo manierismo romano di F. D'Amico) M. Moretti, Scipione Pulzone e la professione del dipingere nel secondo Cinquecento, in Scipione Pulzone e il suo tempo, a cura di A. Zuccari, Roma, De Luca, pp. 54-67
Patrizia Cavazzini, Porta Virtutis: il processo a Federico Zuccari, Roma, De Luca Editori d’Arte, 2021 (da studiare le pp. 7-11; da leggere le pp. 23-52; da studiare le 66-71; tra le fonti documentarie da vedere a confronto con le riproduzioni del manoscritto le pp. 97-144).
Slides delle lezioni (messe a disposizione sulla piattaforma Classroom). Per favorire il reperiremento dei materiali bibliografici le dispense e il volume Porta Virtutis sono già disponibili presso il centro copie Chioschi Gialli della Sapienza - Università di Roma
Il corso si avvale della piattaforma Classroom per la condivisione dei materiali e per un libero confronto sulle lezioni. Tutti gli studenti sono invitati a iscriversi utilizzando il codice zgfg32k
Valutazione:
-prova orale
-prova scritta di riconoscimento (esonero)
Orario lezioni:
lunedì 17:00-19:00 (Aula di Geografia)
giovedì 11:00-13:00 (Aula Chabot)
Inizio lezioni: lunedì 27 febbraio 2023
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STORIA DELLA CONNOISSEURSHIP E METODI DI RICONOSCIMENTO |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA II B |
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ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO |
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ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I B |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA |
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ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I A |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I A |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA II A |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I A |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA II A |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I A |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA II A |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I A |
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ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO |
1052240 |
2016/2017 |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA |
1025122 |
2016/2017 |
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STORIA DELL'ARTE MODERNA II D |
1036357 |
2016/2017 |
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