Ritratto di massimo.moretti@uniroma1.it

RICEVIMENTO STUDENTI
(Avviso 16 ottobre 2023)

Si avvisano gli studenti che, a partire da lunedì 16 ottobre 2023, il prof. Moretti riceverà gli studenti su appuntamento concordato via mail ogni lunedì a partire dalle ore 15:00.
 


Si informano i gentili studenti che i corsi cominciano regolarmente lunedì 27 febbraio con i seguenti orari
 

Storia dell'arte di Roma e del Lazio

Lunedì ore 17-19 (Aula di Geografia)
Giovedì ore 11-13 (Aula Chabot)

Il corso si avvale della piattaforma Classroom per la condivisione dei materiali e per un libero confronto sulle lezioni. Tutti gli studenti sono invitati a iscriversi utilizzando il codice zgfg32k

Iconografia e Iconologia


Lunedì ore 13-15 (Aula Partenone)
Giovedì ore 9-11 (Aula Paleografia)

Il corso si avvale della piattaforma Classroom per la condivisione dei materiali e per un libero confronto sulle lezioni. Tutti gli studenti sono invitati a iscriversi utilizzando il codice 4nkiiv2

 

Ricevimento su prenotazione (scrivere alla mail docente, massimo.moretti@uniroma1.it):
lunedì a partire dalle ore 15:00

Insegnamento Codice Anno Corso - Frequentare Bacheca
ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA I A 1024473 2023/2024

Iconografia e Iconologia
Prof. Moretti


Programma


 

Il discorso delle immagini

Il metodo iconologico per lo studio dell’arte della Controriforma

 

 

Il corso intende mettere a fuoco il contributo dell’Iconologia agli studi sull’arte, sul pensiero e sulla cultura della Controriforma, in una prospettiva di lunga durata che impegna non soltanto i secoli XVI e XVII ma che si proietta avanti e indietro lungo una ideale linea del tempo, ancorandosi alle testimonianze artistiche analizzate nella loro duplice funzione di “documenti” e di “monumenti” (Panofsky). L'impianto teorico di riferimento è quello dei “cultural studies” fioriti tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento (Tylor, Young, Burkardt, Huizinga, Warburg). In particolare verrà presa in esame l’opera di Émile Mâle, “L'art religieux après le Concile de Trente” (Paris, 1932), elaborata negli anni del suo soggiorno nella capitale italiana in qualità di direttore dell’École française de Rome (1923-1937). In questo lavoro, fondativo per gli studi sull’arte della Controriforma, l’Iconologia si intreccia con la storia sociale della mentalità, mette in risalto i fenomeni di persistenza e il ruolo dell’opera d’arte come espressione visiva di una civiltà e del suo singolare sentimento religioso. 

Opere e soggetti dell’arte sacra saranno valutati nella loro capacità di rappresentazione dello “spirito del tempo”, come reazioni di forme e idee alle nuove istanze dei protestantesimi e in quanto “ritratti di un’epoca” attraversata da molteplici contrasti, segnata da una dialettica che si è espressa attraverso recuperi della tradizione antica, innovazioni di stili, riformulazioni di contenuti storici e teologici. 

Verranno trattati i soggetti più significativi dell'arte sacra tra Cinquecento e Seicento (Misteri della Salvezza, iconografie della Vergine e dei Santi, Profeti e Sibille, iconografie antimagiche e antieretiche) nonché le rappresentazioni di genere (l'immagine della donna) e delle minoranze (Turchi e degli Ebrei) nell'arte della Controriforma. 

Saranno svolte anche lezioni esterne e laboratori di riconoscimento iconografico.

 

Programma inglese

The discours of images.

The Iconological method in the study of the art of the Counter-Reformation

 

Taking into account the wide perspective of the cultural studies that flourished between the second half of the 19th century and the first half of the 20th century (Tylor, Young, Burkardt, Huizinga, Warburg), the course focuses on the contribution of Iconology to the studies of art and, more generally, on the thought and culture of the Counter-Reformation. The course aims to provide a long-lasting vision that not only involves the Sixteenth and Seventeenth centuries but also projects back and forth in an ideal time line, with the help of the most significant artistic testimonies, that will be analyzed in their dual function of "documents" and "monuments" (Panofsky).                

In particular, the work of Émile Mâle, “L'art religieux après le Concile de Trente” (Paris, 1932), elaborated during his years in the capital as director of the École française de Rome (1923-1937), will be analysed. In this work, that sets the basis for the studies of the art of the Counter-Reformation, Iconology intertwines with the social history of mentality, emphasizing the phenomena of persistence and the role of the work of art as a visual expression of a civilization and its particular religious feeling. 

Works and subjects of sacred art will be analysed in their ability to represent the "spirit of time", as symptoms and reactions of forms and ideas to the new instances of protestants and as “portraits of an era" crossed by multiple contrasts, in a dialectic expressed through recoveries from ancient tradition, innovations of styles and languages and reformulations of historical and theological contents.

 

Finally, the most significant subjects of sacred art between the 16th and 17th century (Mysteries of Salvation, iconography of the Virgin and Saints, Prophets and Sibyls, anti-magic and anti-heretic iconography) as well as gender representations (the image of women) and minorities (Turks and Jews) in the art of the Counter-Reformation will be analysed in a series of thematic lessons. 

Furthermore, on-site lessons will be held as well as iconographic recognition laboratories. 


Obiettivi

Il Corso si pone i seguenti obiettivi:


a) Obiettivi generali 


- Conoscenza generale del metodo iconologico, della sua origine, dei suoi sviluppi, dei suoi principali esponenti. 


- Conoscenza generale della storia e della cultura della Controriforma 


b) Obiettivi specifici 


1) Conoscenza e capacità di comprensione


- Conoscenza dei principali temi iconografici dell’arte sacra tra Cinque e Seicento


- Capacità di riconoscere i principali temi iconografici delle opere d’arte esaminate durante le lezioni


2) Capacità di applicare conoscenze e comprensione


- Capacità di riconoscere i principali temi iconografici dell’arte sacra europea tra Cinque e Seicento


- Capacità di applicare il metodo iconologico nella  lettura dell’ opere d’arte.


3) Autonomia di giudizio 


- Capacità di ricavare le intenzioni dell’artista e della committenza a partire dall’esame dell’opera d’arte e del suo contesto di creazione.


- Capacità di comprensione del significato dell’opera d’arte nei diversi tempi e luoghi della sua fruizione.


- Capacità di interpretazione dello stile di un’opera d’arte in relazione al suo contenuto.


4) Abilità comunicative


- Capacità di verbalizzazione e di esposizione del contenuto di un’opera d’arte


5) Capacità di apprendimento


- Capacità di applicare le conoscenze e le metodologie apprese nel corso delle lezioni in maniera autonoma.


Valutazione

- Prova orale
- Prova scritta di Riconoscimento dei soggetti iconografici (esonero)


 

La valutazione terrà conto degli obiettivi specificati


Testi

 

- Erwin Panofsky, Iconografia e Iconologia. Introduzione allo studio dell’arte del Rinascimento, in Il significato nelle arti visive, Torino, Einaudi 1999, pp. 29-57.

 

- Émile Mâle, L'arte religiosa nel '600: Italia, Francia, Spagna, Fiandra, Milano, Jaca book, 1984 (traduzione italiana dell'edizione del 1932).

 

- M. Moretti, Il discorso delle immagini. Saggi di iconologia   (Il volume, in corso di pubblicazione, sarà messo a disposizine in forma di dispensa presso i chioschi gialli della Città Universitaria).

 

- Slide delle lezioni (messe a disposizione nella piattaforma didattica Classroom).

 

Per favorire il reperimento dei materiali bibliografici le dispense sono già disponibili presso il centro copie Chioschi Gialli della Sapienza - Università di Roma.

STORIA DELL'ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 10593061 2023/2024

MANIERE E MANIERISMI DEL CINQUECENTO ROMANO

Nella numerosa e composita comunità artistica romana, sotto la spinta di un’emulazione ammirativa
per Raffaello e Michelangelo, spesso temperata dalle istanze della Riforma cattolica, hanno trovato
un fecondo terreno di incubazione e si sono forgiati i nuovi linguaggi  della “maniera moderna”,
risultanza più o meno felice del tentativo di armonizzare le diverse tradizioni pittoriche regionali
con una condivisa e perdurante riflessione sulla produzione artistica del primo Cinquecento. 
Partendo dai concetti di “Maniera” e di “Manierismo”, il corso prenderà in esame la ricca stagione
della pittura romana  che va dagli anni ’20 del Cinquecento sino alle più tarde formulazioni
stilistiche proposte dagli artisti impegnati a decorare l’Urbe in prossimità del giubileo del 1600. A
questa prima parte saranno dedicate 10 ore.
Sarà analizzata in sequenza una selezione delle opere dei principali pittori attivi a Roma e nel Lazio
nel primo e nel secondo Cinquecento, con particolare attenzione ai più importanti cantieri artistici,
allo sviluppo delle associazioni e dei sodalizi d’arte. A questa seconda parte saranno dedicate 20
ore. 

Attività laboratoriale (6 ore)
Sarà tenuto un seminario di approfondimento metodologico sui documenti giudiziari come fonte per
la storia dell’arte, attraverso la lettura e l’esame del processo a Federico Zuccari per il dipinto
“Porta Virtutis” (1581).

Sono inoltre in programma i seguenti sopralluoghi per un totale di 12 ore: 
1) Roma, Castel Sant’Angelo, Appartamento di Paolo III
2) Roma, Palazzo della Cancelleria, Sala dei 100 giorni
3) Roma, Villa Giulia
4) Caprarola, Palazzo Farnese
5) Tivoli, Villa d’Este
6) Roma, Oratorio del Gonfalone
7) Roma, Complesso di Trinità dei Monti (chiesa e chiostro)
8) Roma, Palazzo Firenze



Obiettivi

Il Corso si pone i seguenti obiettivi:
a) Obiettivi generali
- Conoscenza generale della produzione artistica romana e laziale dal secondo decennio del
Cinquecento al Giubileo del 1600. 
- Conoscenza generale della storia di Roma, dei papi e delle principali famiglie romane del XVI
secolo.
b) Obiettivi specifici
1) Conoscenza e capacità di comprensione
- Conoscenza dei principali artisti, delle opere nel loro contesto, delle dinamiche della committenza
artistica romana laziale nel XVI secolo. 
-  Capacità di comprendere e descrivere gli stili e i linguaggi figurativi della produzione artistica
romana e laziale del XVI secolo.
2) Capacità di applicare conoscenze e competenze
- Capacità di riconoscere le principali personalità artistiche, le opere nel loro contesto, gli stili e i
linguaggi figurativi della produzione artistica romana e laziale del XVI secolo.
- Capacità di mettere in connessione nel tempo e nello spazio di riferimento gli artisti, le opere, le
committenze.
3) Autonomia di giudizio
- Capacità di valutare le ragioni e le intenzioni della committenza, a partire dall’esame delle opere
d’arte e del loro contesto di creazione.

- Capacità di individuare lo stile e il linguaggio figurativo di un artista o di un cantiere artistico nella
Roma del Cinquecento.
4) Abilità comunicative
- Capacità di verbalizzazione e di esposizione della forma e del contenuto di un’opera d’arte in
relazione alla personalità dell’artista e alla committenza.
5) Capacità di apprendimento
- Capacità di applicare le conoscenze e le metodologie apprese nel corso delle lezioni in maniera
autonoma.


Valutazione
- Prova orale
- Prova di riconoscimento scritta (esonero)


Testi
A. Chastel, Lo stile clementino, in Idem, Il sacco di Roma, 1527, Torino, Einaudi 1983, pp. 136-167

A. Bacchi, D. Benati, L. Trezzani, A. Coliva, A. Lo Bianco, La pittura a Roma e nel Lazio, in La
pittura in Italia. Il Cinquecento, Tomo secondo, Milano, Electa, 1987, pp. 411-471
 
A. Zuccari, La pittura a Roma attorno ai giubilei del 1550 e del 1575, in La storia dei Giubilei, vol.
II: 1475-1575. Prato, Giunti gruppo editore, 1998, pp.262-281
 
AA. VV., Oltre Raffaello. Aspetti della cultura figurativa del Cinquecento romano, Roma,
Multigrafica, 1984, pp. 95-241 (chiesa di S. Marcello al Corso, Sala dei 100 giorni a Palazzo
della Cancelleria, Oratorio del Gonfalone, Villa Giulia, Palazzo Firenze, Appunti sulla fortuna di
Raffaello nel tardo manierismo romano di F. D'Amico)
 
M. Moretti, Scipione Pulzone e la professione del dipingere nel secondo Cinquecento, in Scipione
Pulzone e il suo tempo
, a cura di A. Zuccari, Roma, De Luca, pp. 54-67

Patrizia Cavazzini, Porta Virtutis: il processo a Federico Zuccari, Roma, De Luca Editori d’Arte,
2021 (da studiare le pp. 7-11; da leggere le pp. 23-52; da studiare le 66-71; tra le fonti documentarie
da vedere a confronto con le riproduzioni del manoscritto le pp. 97-144). 

Slides delle lezioni (messe a disposizione sulla piattaforma Classroom).
Per favorire il reperiremento dei materiali bibliografici le dispense e il volume Porta Virtutis sono già disponibili presso il centro copie Chioschi Gialli della Sapienza - Università di Roma

Valutazione:

-prova orale

-prova scritta di riconoscimento (esonero)

ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA 1036377 2022/2023

Iconografia e Iconologia
Prof. Moretti


Programma


 

Il discorso delle immagini

Il metodo iconologico per lo studio dell’arte della Controriforma

 

 

Il corso intende mettere a fuoco il contributo dell’Iconologia agli studi sull’arte, sul pensiero e sulla cultura della Controriforma, in una prospettiva di lunga durata che impegna non soltanto i secoli XVI e XVII ma che si proietta avanti e indietro lungo una ideale linea del tempo, ancorandosi alle testimonianze artistiche analizzate nella loro duplice funzione di “documenti” e di “monumenti” (Panofsky). L'impianto teorico di riferimento è quello dei “cultural studies” fioriti tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento (Tylor, Young, Burkardt, Huizinga, Warburg). In particolare verrà presa in esame l’opera di Émile Mâle, “L'art religieux après le Concile de Trente” (Paris, 1932), elaborata negli anni del suo soggiorno nella capitale italiana in qualità di direttore dell’École française de Rome (1923-1937). In questo lavoro, fondativo per gli studi sull’arte della Controriforma, l’Iconologia si intreccia con la storia sociale della mentalità, mette in risalto i fenomeni di persistenza e il ruolo dell’opera d’arte come espressione visiva di una civiltà e del suo singolare sentimento religioso. 

Opere e soggetti dell’arte sacra saranno valutati nella loro capacità di rappresentazione dello “spirito del tempo”, come reazioni di forme e idee alle nuove istanze dei protestantesimi e in quanto “ritratti di un’epoca” attraversata da molteplici contrasti, segnata da una dialettica che si è espressa attraverso recuperi della tradizione antica, innovazioni di stili, riformulazioni di contenuti storici e teologici. 

Verranno trattati i soggetti più significativi dell'arte sacra tra Cinquecento e Seicento (Misteri della Salvezza, iconografie della Vergine e dei Santi, Profeti e Sibille, iconografie antimagiche e antieretiche) nonché le rappresentazioni di genere (l'immagine della donna) e delle minoranze (Turchi e degli Ebrei) nell'arte della Controriforma. 

Saranno svolte anche lezioni esterne e laboratori di riconoscimento iconografico.

 

Programma inglese

The discours of images.

The Iconological method in the study of the art of the Counter-Reformation

 

Taking into account the wide perspective of the cultural studies that flourished between the second half of the 19th century and the first half of the 20th century (Tylor, Young, Burkardt, Huizinga, Warburg), the course focuses on the contribution of Iconology to the studies of art and, more generally, on the thought and culture of the Counter-Reformation. The course aims to provide a long-lasting vision that not only involves the Sixteenth and Seventeenth centuries but also projects back and forth in an ideal time line, with the help of the most significant artistic testimonies, that will be analyzed in their dual function of "documents" and "monuments" (Panofsky).                

In particular, the work of Émile Mâle, “L'art religieux après le Concile de Trente” (Paris, 1932), elaborated during his years in the capital as director of the École française de Rome (1923-1937), will be analysed. In this work, that sets the basis for the studies of the art of the Counter-Reformation, Iconology intertwines with the social history of mentality, emphasizing the phenomena of persistence and the role of the work of art as a visual expression of a civilization and its particular religious feeling. 

Works and subjects of sacred art will be analysed in their ability to represent the "spirit of time", as symptoms and reactions of forms and ideas to the new instances of protestants and as “portraits of an era" crossed by multiple contrasts, in a dialectic expressed through recoveries from ancient tradition, innovations of styles and languages and reformulations of historical and theological contents.

 

Finally, the most significant subjects of sacred art between the 16th and 17th century (Mysteries of Salvation, iconography of the Virgin and Saints, Prophets and Sibyls, anti-magic and anti-heretic iconography) as well as gender representations (the image of women) and minorities (Turks and Jews) in the art of the Counter-Reformation will be analysed in a series of thematic lessons. 

Furthermore, on-site lessons will be held as well as iconographic recognition laboratories. 


Obiettivi

Il Corso si pone i seguenti obiettivi:


a) Obiettivi generali 


- Conoscenza generale del metodo iconologico, della sua origine, dei suoi sviluppi, dei suoi principali esponenti. 


- Conoscenza generale della storia e della cultura della Controriforma 


b) Obiettivi specifici 


1) Conoscenza e capacità di comprensione


- Conoscenza dei principali temi iconografici dell’arte sacra tra Cinque e Seicento


- Capacità di riconoscere i principali temi iconografici delle opere d’arte esaminate durante le lezioni


2) Capacità di applicare conoscenze e comprensione


- Capacità di riconoscere i principali temi iconografici dell’arte sacra europea tra Cinque e Seicento


- Capacità di applicare il metodo iconologico nella  lettura dell’ opere d’arte.


3) Autonomia di giudizio 


- Capacità di ricavare le intenzioni dell’artista e della committenza a partire dall’esame dell’opera d’arte e del suo contesto di creazione.


- Capacità di comprensione del significato dell’opera d’arte nei diversi tempi e luoghi della sua fruizione.


- Capacità di interpretazione dello stile di un’opera d’arte in relazione al suo contenuto.


4) Abilità comunicative


- Capacità di verbalizzazione e di esposizione del contenuto di un’opera d’arte


5) Capacità di apprendimento


- Capacità di applicare le conoscenze e le metodologie apprese nel corso delle lezioni in maniera autonoma.


Valutazione

- Prova orale
- Prova scritta di Riconoscimento dei soggetti iconografici (esonero)


 

La valutazione terrà conto degli obiettivi specificati


Testi

 

- Erwin Panofsky, Iconografia e Iconologia. Introduzione allo studio dell’arte del Rinascimento, in Il significato nelle arti visive, Torino, Einaudi 1999, pp. 29-57.

 

- Émile Mâle, L'arte religiosa nel '600: Italia, Francia, Spagna, Fiandra, Milano, Jaca book, 1984 (traduzione italiana dell'edizione del 1932).

 

- M. Moretti, Il discorso delle immagini. Saggi di iconologia   (Il volume, in corso di pubblicazione, sarà messo a disposizine in forma di dispensa presso i chioschi gialli della Città Universitaria).

 

- Slide delle lezioni (messe a disposizione nella piattaforma didattica Classroom).

 

Per favorire il reperimento dei materiali bibliografici le dispense sono già disponibili presso il centro copie Chioschi Gialli della Sapienza - Università di Roma.

 

Il corso si avvale della piattaforma Classroom per la condivisione dei materiali e per un libero confronto sulle lezioni. Tutti gli studenti sono invitati a iscriversi utilizzando il codice 4nkiiv2

 

Orario delle lezioni: 

lunedì 13:00-15:00 (Aula Partenone)

giovedì 09:00-11:00 (Aula Paleografia)

 

Inizio delle lezioni: lunedì 27 febbraio 2023

 

STORIA DELL'ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 10593061 2022/2023

 

MANIERE E MANIERISMI DEL CINQUECENTO ROMANO

Nella numerosa e composita comunità artistica romana, sotto la spinta di un’emulazione ammirativa
per Raffaello e Michelangelo, spesso temperata dalle istanze della Riforma cattolica, hanno trovato
un fecondo terreno di incubazione e si sono forgiati i nuovi linguaggi  della “maniera moderna”,
risultanza più o meno felice del tentativo di armonizzare le diverse tradizioni pittoriche regionali
con una condivisa e perdurante riflessione sulla produzione artistica del primo Cinquecento. 
Partendo dai concetti di “Maniera” e di “Manierismo”, il corso prenderà in esame la ricca stagione
della pittura romana  che va dagli anni ’20 del Cinquecento sino alle più tarde formulazioni
stilistiche proposte dagli artisti impegnati a decorare l’Urbe in prossimità del giubileo del 1600. A
questa prima parte saranno dedicate 10 ore.
Sarà analizzata in sequenza una selezione delle opere dei principali pittori attivi a Roma e nel Lazio
nel primo e nel secondo Cinquecento, con particolare attenzione ai più importanti cantieri artistici,
allo sviluppo delle associazioni e dei sodalizi d’arte. A questa seconda parte saranno dedicate 20
ore. 

Attività laboratoriale (6 ore)
Sarà tenuto un seminario di approfondimento metodologico sui documenti giudiziari come fonte per
la storia dell’arte, attraverso la lettura e l’esame del processo a Federico Zuccari per il dipinto
“Porta Virtutis” (1581).

Sono inoltre in programma i seguenti sopralluoghi per un totale di 12 ore: 
1) Roma, Castel Sant’Angelo, Appartamento di Paolo III
2) Roma, Palazzo della Cancelleria, Sala dei 100 giorni
3) Roma, Villa Giulia
4) Caprarola, Palazzo Farnese
5) Tivoli, Villa d’Este
6) Roma, Oratorio del Gonfalone
7) Roma, Complesso di Trinità dei Monti (chiesa e chiostro)
8) Roma, Palazzo Firenze



Obiettivi

Il Corso si pone i seguenti obiettivi:
a) Obiettivi generali
- Conoscenza generale della produzione artistica romana e laziale dal secondo decennio del
Cinquecento al Giubileo del 1600. 
- Conoscenza generale della storia di Roma, dei papi e delle principali famiglie romane del XVI
secolo.
b) Obiettivi specifici
1) Conoscenza e capacità di comprensione
- Conoscenza dei principali artisti, delle opere nel loro contesto, delle dinamiche della committenza
artistica romana laziale nel XVI secolo. 
-  Capacità di comprendere e descrivere gli stili e i linguaggi figurativi della produzione artistica
romana e laziale del XVI secolo.
2) Capacità di applicare conoscenze e competenze
- Capacità di riconoscere le principali personalità artistiche, le opere nel loro contesto, gli stili e i
linguaggi figurativi della produzione artistica romana e laziale del XVI secolo.
- Capacità di mettere in connessione nel tempo e nello spazio di riferimento gli artisti, le opere, le
committenze.
3) Autonomia di giudizio
- Capacità di valutare le ragioni e le intenzioni della committenza, a partire dall’esame delle opere
d’arte e del loro contesto di creazione.

- Capacità di individuare lo stile e il linguaggio figurativo di un artista o di un cantiere artistico nella
Roma del Cinquecento.
4) Abilità comunicative
- Capacità di verbalizzazione e di esposizione della forma e del contenuto di un’opera d’arte in
relazione alla personalità dell’artista e alla committenza.
5) Capacità di apprendimento
- Capacità di applicare le conoscenze e le metodologie apprese nel corso delle lezioni in maniera
autonoma.


Valutazione
- Prova orale
- Prova di riconoscimento scritta (esonero)


Testi
A. Chastel, Lo stile clementino, in Idem, Il sacco di Roma, 1527, Torino, Einaudi 1983, pp. 136-167

A. Bacchi, D. Benati, L. Trezzani, A. Coliva, A. Lo Bianco, La pittura a Roma e nel Lazio, in La
pittura in Italia. Il Cinquecento, Tomo secondo, Milano, Electa, 1987, pp. 411-471
 
A. Zuccari, La pittura a Roma attorno ai giubilei del 1550 e del 1575, in La storia dei Giubilei, vol.
II: 1475-1575. Prato, Giunti gruppo editore, 1998, pp.262-281
 
AA. VV., Oltre Raffaello. Aspetti della cultura figurativa del Cinquecento romano, Roma,
Multigrafica, 1984, pp. 95-241 (chiesa di S. Marcello al Corso, Sala dei 100 giorni a Palazzo
della Cancelleria, Oratorio del Gonfalone, Villa Giulia, Palazzo Firenze, Appunti sulla fortuna di
Raffaello nel tardo manierismo romano di F. D'Amico)
 
M. Moretti, Scipione Pulzone e la professione del dipingere nel secondo Cinquecento, in Scipione
Pulzone e il suo tempo
, a cura di A. Zuccari, Roma, De Luca, pp. 54-67

Patrizia Cavazzini, Porta Virtutis: il processo a Federico Zuccari, Roma, De Luca Editori d’Arte,
2021 (da studiare le pp. 7-11; da leggere le pp. 23-52; da studiare le 66-71; tra le fonti documentarie
da vedere a confronto con le riproduzioni del manoscritto le pp. 97-144). 

Slides delle lezioni (messe a disposizione sulla piattaforma Classroom).
Per favorire il reperiremento dei materiali bibliografici le dispense e il volume Porta Virtutis sono già disponibili presso il centro copie Chioschi Gialli della Sapienza - Università di Roma

 

Il corso si avvale della piattaforma Classroom per la condivisione dei materiali e per un libero confronto sulle lezioni. Tutti gli studenti sono invitati a iscriversi utilizzando il codice zgfg32k

 

Valutazione:

-prova orale

-prova scritta di riconoscimento (esonero)

 

Orario lezioni:

lunedì 17:00-19:00 (Aula di Geografia)

giovedì 11:00-13:00 (Aula Chabot)

 

Inizio lezioni: lunedì 27 febbraio 2023

 

 

STORIA DELLA CONNOISSEURSHIP E METODI DI RICONOSCIMENTO 10592931 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA I 1024949 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA I 1024949 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA II B 1024955 2021/2022
ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA 1036377 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 10593061 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2021/2022
ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA 1036377 2020/2021
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2020/2021
ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 1052240 2020/2021
ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA 1036377 2019/2020
STORIA DELL'ARTE MODERNA I 1024949 2019/2020
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2019/2020
ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 1052240 2019/2020
STORIA DELL'ARTE MODERNA I B 1024951 2019/2020
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2019/2020
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2019/2020
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2018/2019
ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA 1036377 2018/2019
ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 1052240 2018/2019
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2018/2019
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2018/2019
STORIA DELL'ARTE MODERNA I 1024949 2018/2019
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2018/2019
ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA 1036377 2017/2018
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2017/2018
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2017/2018
STORIA DELL'ARTE MODERNA I A 1024950 2017/2018
STORIA DELL'ARTE MODERNA I A 1024950 2017/2018
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2017/2018
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2017/2018
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2017/2018
ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 1052240 2017/2018
STORIA DELL'ARTE MODERNA I 1024949 2017/2018
STORIA DELL'ARTE MODERNA II A 1024954 2017/2018
STORIA DELL'ARTE MODERNA I A 1024950 2016/2017
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2016/2017
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I A 1024950 2016/2017
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STORIA DELL'ARTE MODERNA I A 1024950 2016/2017
ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 1052240 2016/2017
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2016/2017
STORIA DELL'ARTE MODERNA II D 1036357 2016/2017

Giovedì 15-17

Massimo Moretti è professore aggregato di Storia dell'arte moderna e di Iconografia e Iconologia presso il Dipartimento SARAS della Sapienza Università di Roma. Nel 2014 ha conseguito l abilitazione a Professore Associato per l'insegnamento universitario della Storia dell'arte e nel 2021 l'abilitazione a Professore Ordinario per lo stesso settore concorsuale (10/B1). Dal maggio 2018 è membro del collegio del dottorato in Storia dell'arte della Sapienza e coordinatore editoriale della collana Esordi .
I suoi studi sono incentrati sulla storia della committenza e sulla ricezione delle arti nell'età moderna, sullo scambio di oggetti e idee tra Roma, le corti italiane e i paesi europei, sulle arti decorative (in particolare la maiolica) e sulla storia dell illustrazione libraria. Le sue ricerche si sono orientate verso la cultura della Controriforma, con un approccio allo studio dell opera d'arte intesa come strumento di comunicazione e rappresentazione delle culture dominanti ma anche delle alterità e delle minoranze religiose. Dal 2009 M. M. porta avanti una indagine sistematica nei fondi dell Archivio del nunzio apostolico Antonio Maria Graziani (1537-1611) oggi dispersi tra Vada (Livorno), L Archivio Segreto Vaticano, l Università Pontificia Gregoriana, la Kenneth Spencer Research Library di Lawrence, University of Kansas che nel 2020 gli ha assegnato l Alexander and Valentine Janta Endowment Travel Award. Presso la stessa istituzione statunitense nel 2022 ha svolto una fellowship proseguendo la sua ricerca nei fondi Graziani e Commendone.
È membro del consiglio scientifico nonché coordinatore editoriale della rivista Storia dell arte ; dal 2014 è componente del Consiglio scientifico del periodico Arte Marchigiana e dal 2021 della rivista Accademia Raffaello. Atti e Studi . Insieme a Michele Di Sivo, Direttore dell Archivio di Stato di Roma, dirige la collana "Artisti in Tribunale" edita da De Luca editori d'Arte. È ideatore e coordinatore del progetto di ricerca Immaginare i Saperi nel quadro di una convenzione tra il dipartimento SARAS e la Biblioteca Universitaria Alessandrina.