Ritratto di massimo.moretti@uniroma1.it

Lezione esterna a Poli

 

Il giorno sabato 20 aprile dalle ore 10 e 30 alle ore 12 e 30 il corso di SARL è invitato a Palazzo Conti a Poli per una lezione esterna. 

M. M. 

Cambio orario ricevimento

 

Si avvisano i gentili studenti che il ricevimento si svolgerà non più il giovedì mattina, ma il giovedì pomeriggio dalle ore 18 alle ore 19 e 30 previo appuntamento. 

 

Ricevimento 4 aprile aprile 2024
Si avvisano i gentili studenti che a causa di impegni di ricerca il ricevimento di domani 4 aprile è spostato alle ore 18.

 

 

 

 

Aula virtuale "Classroom"
Gli iscritti ai corsi del prof. Moretti potranno accedere all'aula virtuale "Classroom" con i seguenti codici:

 

Iconografia e Iconologia: uzqdkhn

Storia dell'arte moderna a Roma e nel Lazio: l5jreqx

 

 

Ricevimento prof. Moretti

Si avvisano i gentili studenti che a paertire dal mese di marzo il prof. Moretti riceverà non più il lunedì pomeriggio ma il giovedì mattina dalle ore 10 e 30 alle ore 13 e 30. 


 

Inizio e fine lezioni, orari settimanali II semestre 2023-2024
Storia dell'arte moderna a Roma e nel Lazio / Iconografia e Iconologia

 

Si avvisano i gentili studenti che i corsi cominceranno lunedì 4 marzo e finiranno Giovedì 30 maggio

 

Orari


Storia dell'arte moderna a Roma e nel Lazio (Laura Triennale Studi storico-artistici)
 

- lunedì 18-20 Aula I Magna di Facoltà
 

- giovedì 14-16 in aula T2 (pratone Sapienza)

 

Iconografia e Iconologia (Laurea Magistrale Storia dell'Arte)


- lunedì 16-18: Aula I Venturi


- giovedì 16-18: Aula II di Facoltà

 

 

Annullamento Ricevimento 12 febbraio
Si avvisano i gentili studenti che il ricevimento del 12 febbraio 2024 è annullato e riprenderà regolarmente lunedì 19. Per urgenze è possibile scrivere al docente.
 

Insegnamento Codice Anno Corso - Frequentare Bacheca
STORIA DELL'ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 10593061 2023/2024

Stili e linguaggi figurativi a Roma e nel suo territorio dal pontificato di Clemente VIII al giubileo del 1625: Naturalismo, Classicismo, epilogo della Maniera

 

Il  corso prende in esame i diversi stili e linguaggi figurativi che si andarono sperimentando in preparazione del giubileo del 1600, seguendone l'evoluzione sino alla soglia del pontificato di Urbano VIII Barberini, nella fucina del Barocco romano.
Il manifestarsi repentino di un nuovo naturalismo, l’insorgere delle istanze classiciste, l’influsso discreto dei veneti e la tenace sopravvivenza della maniera, saranno esaminati con un’attenzione speciale alle sincronie, alle continuità e alle contaminazioni tra i diversi modi  di dipingere vagliati già dalla critica secentesca (Celio, Baglione, Bellori).
Sono previsti approfondimenti sulle principali personalità artistiche attive nell'Urbe nell’arco cronologico di riferimento (Federico Zuccari, Federico Barocci, i Carracci, Domenichino, Francesco Albani, Guido Reni, Giovanni Lanfranco, Caravaggio e i Caravaggeschi, Cavalier d’Arpino, Giovanni Battista da Novara, Cristoforo Roncalli, Rubens), sui temi e sui generi della pittura romana tra Cinquecento e Seicento.
Verranno esaminati i principali cantieri artistici promossi da Clemente VIII, Paolo V e Gregorio XV, senza tralasciare episodi di committenza e collezionismo dei cardinali nipoti Pietro Aldobrandini, Scipione Borghese, Ludovico Ludovisi.   

Attività laboratoriale
Sarà tenuto un seminario di approfondimento metodologico sui documenti giudiziari come fonte per la storia dell’arte, attraverso la lettura e l’esame del processo a Federico Zuccari per il dipinto “Porta Virtutis” (1581).

 

Lezioni esterne:
Sono previste lezioni esterne finalizzate a un’approfondita e diretta conoscenza del patrimonio culturale di Roma e del suo territorio e a una migliore comprensione dei rapporti artistici tra centro e periferia.

Visite in programma (l’elenco è suscettibile di modifiche):

1)       Sala Clementina, Palazzo Apostolico Vaticano.  
2)       Sacrestia dei Canonici e Transetto Lateranense, San Giovanni in Laterano.
3)       Chiesa di Santa Maria della Consolazione.
4)       Cappella Paolina, Santa Maria Maggiore.
5)       Palazzo del Quirinale, cantieri paolini.
6)       Casino dell’Aurora, Palazzo Pallavicini Rospigliosi.
7)       Poli, Palazzo Conti
8)       Grottaferrata, Abbazia di San Nilo, cappella dei Santissimi Fondatori Bartolomeo e Nilo.
9)       Bassano Romano, Palazzo Giustiniani.

10)     Viterbo, Chiostro del convento agostiniano della Santissima Trinità.


Obiettivi:
- Conoscenza generale della produzione artistica romana e laziale dal pontificato di Clemente VIII al pontificato di Urbano VIII (1592-1623).
- Conoscenza generale della storia di Roma, dei papi e delle principali famiglie romane tra XVI e XVII secolo
- Conoscenza dei principali artisti, delle opere nel loro contesto, delle dinamiche della committenza artistica romana laziale tra XVI e XVII secolo
-  Capacità di comprendere e descrivere gli stili e i linguaggi figurativi della produzione artistica romana e laziale tra XVI e XVII secolo 
- Capacità di riconoscere gli stili e i linguaggi figurativi della produzione artistica romana e laziale tra XVI e XVII secolo
- Capacità di mettere in connessione nel tempo e nello spazio di riferimento gli artisti, le opere, le committenze- Capacità di valutare le ragioni e le intenzioni della committenza, a partire dall’esame delle opere d’arte e del loro contesto di creazione.
- Capacità di individuare lo stile e il linguaggio figurativo di un artista o di un cantiere artistico tra i pontificati di Clemente VIII e Urbano VIII 

Testi d'esame: 

 

RACCOLTI IN DISPENSA (reperibili presso i Chioschi Gialli)

 

1. Contributi di carattere generale

 

- Massimo Moretti, Scipione Pulzone e la professione del dipingere nel secondo Cinquecento, in Scipione Pulzone e il suo tempo, a cura di Alessandro Zuccari, Roma, De Luca 2015, pp. 53-67.

- Claudio Strinati, L’arte a Roma nei giubilei del 1600 e del 1625, in La storia dei giubilei, vol. III: 1600-1675, Firenze, Giunti, 1999, pp. 163-179.

- Luigi Spezzaferro, All’alba del Seicento. Caravaggio e Annibale Carracci, in La storia dei giubilei, cit., pp. 181-195.

- Alessandro Zuccari, Il caravaggismo a Roma. Certezze e ipotesi, in I Caravaggeschi, vol. I: I Percorsi, Milano, Skira 2010, pp. 31-59.

- Beverly Louise Brown, La nascita del Barocco: la pittura a Roma dal 1592 al 1623, in Il genio di Roma. 1592- 1623, a cura di Beverly Louise Brown, catalogo della mostra, Londra, Royal Academy of Arts, 20 gennaio-16 aprile 2001, Roma, Palazzo Venezia, 10 maggio-31 luglio 2001, Milano, Rizzoli, 2001, pp.16-41.

- Clare Robertson, La tradizione classica, in Il genio di Roma, cit., pp. 118-139.

 

2. Approfondimenti sul tema e la funzione del disegno

 

- Massimo Moretti, L’accademico umorista Antonio Bruni, segretario di monsignor Berlinghiero Gessi,e un suo giudizio sul disegno del Caravaggio, in Caravaggio e i letterati, a cura di Sybille Ebert-Schifferer Laura Teza, Speciali di “Studi di Storia dell’arte”, 2020, pp. 163-173.

- Massimo Moretti, Sbozzo, schizzo e capriccio. La progettazione grafica nella pittura sacra alla prova della committenza: Caravaggio, Palma il Giovane, Barocci, in La scintilla divina. Il disegno a Roma tra Cinquecento e Seicento, a cura di S. Albl, M. Simone Bolzoni, Roma, Artemide, pp. 369-397.

 

3. Approfondimenti per scuole geografiche

 

- Maria Cristina Terzaghi, Roma vista da Milano. Per una rilettura degli esordi dei pittori lombardi e piemontesi a Roma, in Roma al tempo di Caravaggio, 1600-1630, Milano, Skira, 2012, pp. 189-207.

- Maria Giulia Aurigemma, Presenze dei veneti a Roma, 1590-1630, in Roma al tempo di Caravaggio, cit., pp. 209-227.

 

4. Approfondimenti biografici

 

- Charles Dempsey, Annibale Carracci, in L’idea del Bello. Viaggio per Roma nel Seicento con Giovan Pietro Bellori,Roma, De Luca, tomo II, 2000, pp. 199-211.

- Andrea Emiliani, Federico Barocci, in L’idea del Bello, cit., pp. 258-265.

- Nicole Dacos, Peter Paul Rubens, in L’idea del Bello, cit., pp. 289-304.

- Alma Maria Tantillo, Domenichino, in L’idea del Bello, cit., pp. 321-341.

- Andrea Emilaini, Guido Reni, in L’idea del Bello, cit., pp. 342-354.

 

5. Per il laboratorio sulle fonti (lo studio del testo è obbligatorio anche per i non frequentanti)

 

- Patrizia Cavazzini, Porta Virtutis: il processo a Federico Zuccari, Roma, De Luca Editori d’Arte, 2021 (da studiare le pp. 7-15; da leggere le pp. 23-52; da studiare le 66-71; tra le fonti documentarie da vedere a confronto con le riproduzioni del manoscritto le pp. 97-154).

 

6. Per frequentanti e non frequentanti

 

- Slide delle lezioni caricate su classroom e messe a disposizione presso il centro copie Mirafiori della Facoltà di Lettere) 

I materiali raccolti in dispensa saranno disponibili presso i Chioschi Gialli della Città Universitaria.

 

Valutazione

- Prova orale

- Prova scritta di riconoscimento (esonero)

 

Descrizione valutazione

Prova orale a risposta aperta.

L’esame valuterà le conoscenze di base acquisite dall’allievo a lezione, durante i sopralluoghi e nella fase di studio individuale.

 

Obiettivo del corso

Orientare nelle conoscenze storico-artistiche, individuando le principali coordinate geografiche e storiche, offrendo approfondita conoscenza dei maggiori artisti e delle dinamiche sociali e di interazione tra di essi, e conoscenza delle metodologie base relative alla storia dell’arte dal Quattrocento al Settecento.

Promuovere negli studenti capacità autonoma di approfondimento e collegamento delle principali tematiche relative alle discipline storico-artistiche e capacità di riconoscimento delle opere d’arte.

Orari corso: 

- lunedì 18-20 Aula I Magna di Facoltà

- giovedì 14-16 Aula Partenone

 

 

 

ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA I A 1024473 2023/2024

 

"Studiare l’immaginario di una società significa 
arrivare al fondo della sua coscienza e della sua evoluzione 
storica. Significa andare alle origini e alla natura profonda 
dell’uomo creato “a immagine di Dio” (Jacques Le Goff)        


Titolo: Immagini, Immaginari, Immaginazione: gli animali e la caccia nell’iconografia di età moderna


 

Il corso è costituito da una parte introduttiva dedicata al metodo e alla tradizione degli studi di iconografia e iconologia e da una parte monografica, incentrata sullo studio degli immaginari storici da impiegare ai fini dell’interpretazione.

Parte introduttiva
Dopo aver ripercorso, a grandi linee, la tradizione degli studi iconografici e Iconologici (Émile Mâle, Aby Warburg, Erwin Panofsky, Ernst Gombrich...), ci si soffermerà sul concetto di immagine e sul rapporto dell’immagine con il testo scritto illustrando il funzionamento dei dispositivi di comunicazione visivi (geroglifici, imprese, emblemi) e testuali (ecfrasi). Si procederà poi a un’esercitazione dedicata al metodo iconologico proposto da Panofsky integrato da Roelof Van Straten, prendendo in esame come caso studio il Trittico Mérode (1426). 
  
Parte monografica
Come base teorica per lo studio degli immaginari storici saranno prese a riferimento le ricerche prodotte nel secolo scorso nell’alveo dell’Istituto Warburg di Londra, con speciale attenzione alle osservazioni di Ernst Gombrich contenute in "Arte e illusione". Saranno considerate, inoltre, le riflessioni metodologiche sull’immagine e sull’opera d’arte come fonti per la Storia elaborate attorno alla rivista delle Annales (Bloch, Braudel, Vovelle, Duby, Le Goff).
Partendo dai risultati del progetto di ricerca universitario “Immaginare i Saperi” il corso monografico prevede l’esame dell’immaginario degli animali e della caccia estratto dai volumi della famosa Libraria di Casteldurante, trasportata nel 1667 alla Sapienza di Roma e divenuta la biblioteca universale dello Studium Urbis presso Sant’Ivo alla Sapienza. 
Attraverso un largo campionario di casi studio saranno esaminati i significati dell’iconografia animale e venatoria, partendo dallo studio delle fonti antiche  e moderne delle scienze naturali e della filosofia  (Aristotele, Plinio il Vecchio, Claudio Eliano, Conrad Gesner, Pierre Belon, Ulisse Aldrovandi), dei geroglifici (Orapollo e Pierio Valeriano), delle imprese (Paolo Giovio, Giulio Cesare Capaccio), dell’emblematica (Alciati).

 

Bibliografia e dispense per studenti frequentanti e non frequentanti


Saggi in dispensa (Centro copie “Chioschi gialli” presso la Città Universitaria della Sapienza Università di Roma)


- A. Warburg, Arte italiana e astrologia internazionale a Palazzo Schifanoja di Ferra-ra, in Astrologica. Saggi e appunti (1908-1929), Einaudi, Torino 2019, pp. 23-66;


- E. Panofsky, Iconografia e Iconologia. Introduzione allo studio dell’arte del Rinasci-mento, in Il significato nelle arti visive, Torino, Einaudi 1999, pp. 29-57;


- E. Gombrich, Arte e illusione. Studio sulla psicologia della rappresentazione pittorica, Einaudi, Torino 1972, pp. 75-111;


- C. Ginzburg, Da A. Warburg a E. H. Gombrich. Note su un problema di metodo, in «Studi medievali», serie III, VII, 1966, pp. 1015- 1065; riedito in Miti emblemi spie. Morfologia e storia, Einaudi, Torino 1986, pp. 29-106; 


- J. Le Goff, L’immaginario medievale, Laterza, Roma-Bari 1998, pp. V-XXII;


- P. Burke, Iconografia e iconologia, in Testimoni oculari. Il significato storico delle immagini, Carocci, Roma 2002, pp. 41-53; 


- P. Burke, Oltre l’iconografia?, in Testimoni oculari. Il significato storico delle immagini, Carocci, Roma 2002, pp. 197-206. 

 

Testo monografico (ritirabile a prezzo agevolato per gli studenti di Sapienza presso l’editore De Luca, via Giuseppe Andreoli 1, 00195 Roma):

 

- Gli animali e la caccia nell’immaginario di Francesco Maria II della Rovere, a cura di Massimo Moretti, Roma, De Luca editore

 

STORIA DELL'ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 10593061 2022/2023

 

MANIERE E MANIERISMI DEL CINQUECENTO ROMANO

Nella numerosa e composita comunità artistica romana, sotto la spinta di un’emulazione ammirativa
per Raffaello e Michelangelo, spesso temperata dalle istanze della Riforma cattolica, hanno trovato
un fecondo terreno di incubazione e si sono forgiati i nuovi linguaggi  della “maniera moderna”,
risultanza più o meno felice del tentativo di armonizzare le diverse tradizioni pittoriche regionali
con una condivisa e perdurante riflessione sulla produzione artistica del primo Cinquecento. 
Partendo dai concetti di “Maniera” e di “Manierismo”, il corso prenderà in esame la ricca stagione
della pittura romana  che va dagli anni ’20 del Cinquecento sino alle più tarde formulazioni
stilistiche proposte dagli artisti impegnati a decorare l’Urbe in prossimità del giubileo del 1600. A
questa prima parte saranno dedicate 10 ore.
Sarà analizzata in sequenza una selezione delle opere dei principali pittori attivi a Roma e nel Lazio
nel primo e nel secondo Cinquecento, con particolare attenzione ai più importanti cantieri artistici,
allo sviluppo delle associazioni e dei sodalizi d’arte. A questa seconda parte saranno dedicate 20
ore. 

Attività laboratoriale (6 ore)
Sarà tenuto un seminario di approfondimento metodologico sui documenti giudiziari come fonte per
la storia dell’arte, attraverso la lettura e l’esame del processo a Federico Zuccari per il dipinto
“Porta Virtutis” (1581).

Sono inoltre in programma i seguenti sopralluoghi per un totale di 12 ore: 
1) Roma, Castel Sant’Angelo, Appartamento di Paolo III
2) Roma, Palazzo della Cancelleria, Sala dei 100 giorni
3) Roma, Villa Giulia
4) Caprarola, Palazzo Farnese
5) Tivoli, Villa d’Este
6) Roma, Oratorio del Gonfalone
7) Roma, Complesso di Trinità dei Monti (chiesa e chiostro)
8) Roma, Palazzo Firenze



Obiettivi

Il Corso si pone i seguenti obiettivi:
a) Obiettivi generali
- Conoscenza generale della produzione artistica romana e laziale dal secondo decennio del
Cinquecento al Giubileo del 1600. 
- Conoscenza generale della storia di Roma, dei papi e delle principali famiglie romane del XVI
secolo.
b) Obiettivi specifici
1) Conoscenza e capacità di comprensione
- Conoscenza dei principali artisti, delle opere nel loro contesto, delle dinamiche della committenza
artistica romana laziale nel XVI secolo. 
-  Capacità di comprendere e descrivere gli stili e i linguaggi figurativi della produzione artistica
romana e laziale del XVI secolo.
2) Capacità di applicare conoscenze e competenze
- Capacità di riconoscere le principali personalità artistiche, le opere nel loro contesto, gli stili e i
linguaggi figurativi della produzione artistica romana e laziale del XVI secolo.
- Capacità di mettere in connessione nel tempo e nello spazio di riferimento gli artisti, le opere, le
committenze.
3) Autonomia di giudizio
- Capacità di valutare le ragioni e le intenzioni della committenza, a partire dall’esame delle opere
d’arte e del loro contesto di creazione.

- Capacità di individuare lo stile e il linguaggio figurativo di un artista o di un cantiere artistico nella
Roma del Cinquecento.
4) Abilità comunicative
- Capacità di verbalizzazione e di esposizione della forma e del contenuto di un’opera d’arte in
relazione alla personalità dell’artista e alla committenza.
5) Capacità di apprendimento
- Capacità di applicare le conoscenze e le metodologie apprese nel corso delle lezioni in maniera
autonoma.


Valutazione
- Prova orale
- Prova di riconoscimento scritta (esonero)


Testi
A. Chastel, Lo stile clementino, in Idem, Il sacco di Roma, 1527, Torino, Einaudi 1983, pp. 136-167

A. Bacchi, D. Benati, L. Trezzani, A. Coliva, A. Lo Bianco, La pittura a Roma e nel Lazio, in La
pittura in Italia. Il Cinquecento, Tomo secondo, Milano, Electa, 1987, pp. 411-471
 
A. Zuccari, La pittura a Roma attorno ai giubilei del 1550 e del 1575, in La storia dei Giubilei, vol.
II: 1475-1575. Prato, Giunti gruppo editore, 1998, pp.262-281
 
AA. VV., Oltre Raffaello. Aspetti della cultura figurativa del Cinquecento romano, Roma,
Multigrafica, 1984, pp. 95-241 (chiesa di S. Marcello al Corso, Sala dei 100 giorni a Palazzo
della Cancelleria, Oratorio del Gonfalone, Villa Giulia, Palazzo Firenze, Appunti sulla fortuna di
Raffaello nel tardo manierismo romano di F. D'Amico)
 
M. Moretti, Scipione Pulzone e la professione del dipingere nel secondo Cinquecento, in Scipione
Pulzone e il suo tempo
, a cura di A. Zuccari, Roma, De Luca, pp. 54-67

Patrizia Cavazzini, Porta Virtutis: il processo a Federico Zuccari, Roma, De Luca Editori d’Arte,
2021 (da studiare le pp. 7-11; da leggere le pp. 23-52; da studiare le 66-71; tra le fonti documentarie
da vedere a confronto con le riproduzioni del manoscritto le pp. 97-144). 

Slides delle lezioni (messe a disposizione sulla piattaforma Classroom).
Per favorire il reperiremento dei materiali bibliografici le dispense e il volume Porta Virtutis sono già disponibili presso il centro copie Chioschi Gialli della Sapienza - Università di Roma

 

Il corso si avvale della piattaforma Classroom per la condivisione dei materiali e per un libero confronto sulle lezioni. Tutti gli studenti sono invitati a iscriversi utilizzando il codice zgfg32k

 

Valutazione:

-prova orale

-prova scritta di riconoscimento (esonero)

 

Orario lezioni:

lunedì 17:00-19:00 (Aula di Geografia)

giovedì 11:00-13:00 (Aula Chabot)

 

Inizio lezioni: lunedì 27 febbraio 2023

 

 

ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA 1036377 2022/2023

Iconografia e Iconologia
Prof. Moretti


Programma


 

Il discorso delle immagini

Il metodo iconologico per lo studio dell’arte della Controriforma

 

 

Il corso intende mettere a fuoco il contributo dell’Iconologia agli studi sull’arte, sul pensiero e sulla cultura della Controriforma, in una prospettiva di lunga durata che impegna non soltanto i secoli XVI e XVII ma che si proietta avanti e indietro lungo una ideale linea del tempo, ancorandosi alle testimonianze artistiche analizzate nella loro duplice funzione di “documenti” e di “monumenti” (Panofsky). L'impianto teorico di riferimento è quello dei “cultural studies” fioriti tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento (Tylor, Young, Burkardt, Huizinga, Warburg). In particolare verrà presa in esame l’opera di Émile Mâle, “L'art religieux après le Concile de Trente” (Paris, 1932), elaborata negli anni del suo soggiorno nella capitale italiana in qualità di direttore dell’École française de Rome (1923-1937). In questo lavoro, fondativo per gli studi sull’arte della Controriforma, l’Iconologia si intreccia con la storia sociale della mentalità, mette in risalto i fenomeni di persistenza e il ruolo dell’opera d’arte come espressione visiva di una civiltà e del suo singolare sentimento religioso. 

Opere e soggetti dell’arte sacra saranno valutati nella loro capacità di rappresentazione dello “spirito del tempo”, come reazioni di forme e idee alle nuove istanze dei protestantesimi e in quanto “ritratti di un’epoca” attraversata da molteplici contrasti, segnata da una dialettica che si è espressa attraverso recuperi della tradizione antica, innovazioni di stili, riformulazioni di contenuti storici e teologici. 

Verranno trattati i soggetti più significativi dell'arte sacra tra Cinquecento e Seicento (Misteri della Salvezza, iconografie della Vergine e dei Santi, Profeti e Sibille, iconografie antimagiche e antieretiche) nonché le rappresentazioni di genere (l'immagine della donna) e delle minoranze (Turchi e degli Ebrei) nell'arte della Controriforma. 

Saranno svolte anche lezioni esterne e laboratori di riconoscimento iconografico.

 

Programma inglese

The discours of images.

The Iconological method in the study of the art of the Counter-Reformation

 

Taking into account the wide perspective of the cultural studies that flourished between the second half of the 19th century and the first half of the 20th century (Tylor, Young, Burkardt, Huizinga, Warburg), the course focuses on the contribution of Iconology to the studies of art and, more generally, on the thought and culture of the Counter-Reformation. The course aims to provide a long-lasting vision that not only involves the Sixteenth and Seventeenth centuries but also projects back and forth in an ideal time line, with the help of the most significant artistic testimonies, that will be analyzed in their dual function of "documents" and "monuments" (Panofsky).                

In particular, the work of Émile Mâle, “L'art religieux après le Concile de Trente” (Paris, 1932), elaborated during his years in the capital as director of the École française de Rome (1923-1937), will be analysed. In this work, that sets the basis for the studies of the art of the Counter-Reformation, Iconology intertwines with the social history of mentality, emphasizing the phenomena of persistence and the role of the work of art as a visual expression of a civilization and its particular religious feeling. 

Works and subjects of sacred art will be analysed in their ability to represent the "spirit of time", as symptoms and reactions of forms and ideas to the new instances of protestants and as “portraits of an era" crossed by multiple contrasts, in a dialectic expressed through recoveries from ancient tradition, innovations of styles and languages and reformulations of historical and theological contents.

 

Finally, the most significant subjects of sacred art between the 16th and 17th century (Mysteries of Salvation, iconography of the Virgin and Saints, Prophets and Sibyls, anti-magic and anti-heretic iconography) as well as gender representations (the image of women) and minorities (Turks and Jews) in the art of the Counter-Reformation will be analysed in a series of thematic lessons. 

Furthermore, on-site lessons will be held as well as iconographic recognition laboratories. 


Obiettivi

Il Corso si pone i seguenti obiettivi:


a) Obiettivi generali 


- Conoscenza generale del metodo iconologico, della sua origine, dei suoi sviluppi, dei suoi principali esponenti. 


- Conoscenza generale della storia e della cultura della Controriforma 


b) Obiettivi specifici 


1) Conoscenza e capacità di comprensione


- Conoscenza dei principali temi iconografici dell’arte sacra tra Cinque e Seicento


- Capacità di riconoscere i principali temi iconografici delle opere d’arte esaminate durante le lezioni


2) Capacità di applicare conoscenze e comprensione


- Capacità di riconoscere i principali temi iconografici dell’arte sacra europea tra Cinque e Seicento


- Capacità di applicare il metodo iconologico nella  lettura dell’ opere d’arte.


3) Autonomia di giudizio 


- Capacità di ricavare le intenzioni dell’artista e della committenza a partire dall’esame dell’opera d’arte e del suo contesto di creazione.


- Capacità di comprensione del significato dell’opera d’arte nei diversi tempi e luoghi della sua fruizione.


- Capacità di interpretazione dello stile di un’opera d’arte in relazione al suo contenuto.


4) Abilità comunicative


- Capacità di verbalizzazione e di esposizione del contenuto di un’opera d’arte


5) Capacità di apprendimento


- Capacità di applicare le conoscenze e le metodologie apprese nel corso delle lezioni in maniera autonoma.


Valutazione

- Prova orale
- Prova scritta di Riconoscimento dei soggetti iconografici (esonero)


 

La valutazione terrà conto degli obiettivi specificati


Testi

 

- Erwin Panofsky, Iconografia e Iconologia. Introduzione allo studio dell’arte del Rinascimento, in Il significato nelle arti visive, Torino, Einaudi 1999, pp. 29-57.

 

- Émile Mâle, L'arte religiosa nel '600: Italia, Francia, Spagna, Fiandra, Milano, Jaca book, 1984 (traduzione italiana dell'edizione del 1932).

 

- M. Moretti, Il discorso delle immagini. Saggi di iconologia   (Il volume, in corso di pubblicazione, sarà messo a disposizine in forma di dispensa presso i chioschi gialli della Città Universitaria).

 

- Slide delle lezioni (messe a disposizione nella piattaforma didattica Classroom).

 

Per favorire il reperimento dei materiali bibliografici le dispense sono già disponibili presso il centro copie Chioschi Gialli della Sapienza - Università di Roma.

 

Il corso si avvale della piattaforma Classroom per la condivisione dei materiali e per un libero confronto sulle lezioni. Tutti gli studenti sono invitati a iscriversi utilizzando il codice 4nkiiv2

 

Orario delle lezioni: 

lunedì 13:00-15:00 (Aula Partenone)

giovedì 09:00-11:00 (Aula Paleografia)

 

Inizio delle lezioni: lunedì 27 febbraio 2023

 

STORIA DELL'ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 10593061 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA II B 1024955 2021/2022
ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA 1036377 2021/2022
STORIA DELLA CONNOISSEURSHIP E METODI DI RICONOSCIMENTO 10592931 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA I 1024949 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA I 1024949 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2021/2022
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2021/2022
ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA 1036377 2020/2021
ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 1052240 2020/2021
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2020/2021
STORIA DELL'ARTE MODERNA I B 1024951 2019/2020
STORIA DELL'ARTE MODERNA 1025122 2019/2020
ARTE MODERNA A ROMA E NEL LAZIO 1052240 2019/2020
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lunedì a partire dalle ore 15:00, su prenotazione scrivendo all'indirizzo mail massimo.moretti@uniroma1.it

Massimo Moretti è professore aggregato di Storia dell'arte moderna e di Iconografia e Iconologia presso il Dipartimento SARAS della Sapienza Università di Roma. Nel 2014 ha conseguito l abilitazione a Professore Associato per l'insegnamento universitario della Storia dell'arte e nel 2021 l'abilitazione a Professore Ordinario per lo stesso settore concorsuale (10/B1). Dal maggio 2018 è membro del collegio del dottorato in Storia dell'arte della Sapienza e coordinatore editoriale della collana Esordi .
I suoi studi sono incentrati sulla storia della committenza e sulla ricezione delle arti nell'età moderna, sullo scambio di oggetti e idee tra Roma, le corti italiane e i paesi europei, sulle arti decorative (in particolare la maiolica) e sulla storia dell illustrazione libraria. Le sue ricerche si sono orientate verso la cultura della Controriforma, con un approccio allo studio dell opera d'arte intesa come strumento di comunicazione e rappresentazione delle culture dominanti ma anche delle alterità e delle minoranze religiose. Dal 2009 M. M. porta avanti una indagine sistematica nei fondi dell Archivio del nunzio apostolico Antonio Maria Graziani (1537-1611) oggi dispersi tra Vada (Livorno), L Archivio Segreto Vaticano, l Università Pontificia Gregoriana, la Kenneth Spencer Research Library di Lawrence, University of Kansas che nel 2020 gli ha assegnato l Alexander and Valentine Janta Endowment Travel Award. Presso la stessa istituzione statunitense nel 2022 ha svolto una fellowship proseguendo la sua ricerca nei fondi Graziani e Commendone.
È membro del consiglio scientifico nonché coordinatore editoriale della rivista Storia dell arte ; dal 2014 è componente del Consiglio scientifico del periodico Arte Marchigiana e dal 2021 della rivista Accademia Raffaello. Atti e Studi . Insieme a Michele Di Sivo, Direttore dell Archivio di Stato di Roma, dirige la collana "Artisti in Tribunale" edita da De Luca editori d'Arte. È ideatore e coordinatore del progetto di ricerca Immaginare i Saperi nel quadro di una convenzione tra il dipartimento SARAS e la Biblioteca Universitaria Alessandrina.