PIETRO ARICÒ
Structure:
Dipartimento di INGEGNERIA INFORMATICA, AUTOMATICA E GESTIONALE "ANTONIO RUBERTI"
SSD:
IBIO-01/A

Notizie

Elaborazione Dati e Segnali Biomedici II (a.a. 2025-26)

https://sites.google.com/uniroma1.it/edsb2

 

Tutte le informazioni aggiuntive sul corso e modalità per accedere al materiale didattico verranno fornite durante la prima lezione.

 

 

 

Orari di ricevimento

Su appuntamento in Stanza A206, Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale (DIAG), Via Ariosto 25.

Curriculum

Pietro Aricò è Professore Associato in Bioingegneria presso il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Gestionale e Automatica (DIAG) dell’Università di Roma “La Sapienza”. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica presso La Sapienza (2010) e il Dottorato in Bioingegneria presso l’Università di Bologna (2014). La sua ricerca si concentra sulle interfacce cervello-computer (BCI), in particolare sulle BCI passive, che sfruttano l’elaborazione dei biosignali (EEG, ECG, GSR) per misurare gli stati cognitivi ed emotivi in applicazioni del mondo reale.

Riconosciuto a livello internazionale per il suo lavoro nel campo delle neuroscienze e dell’apprendimento automatico applicato alle BCI, il Professor Aricò ha coordinato e partecipato a numerosi progetti nazionali ed europei (Horizon 2020, FP7, Ministeri Italiani). Ha pubblicato oltre 120 articoli su riviste scientifiche peer-reviewed, è titolare di un brevetto e ha presentato i suoi lavori in numerose conferenze (link alle pubblicazioni).

È Associate Editor per importanti riviste scientifiche internazionali, come IEEE Transaction on Biomedical Engineering (TBME), e revisore e guest editor per molte altre riviste, tra cui Frontiers in Neuroinformatics e Journal of Neural Engineering. Insegna inoltre nei corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica e Medicina e chirurgia HT presso La Sapienza.

Al di fuori dell’ambito accademico, è Chief Technology Officer (CTO) e Project Manager presso BrainSigns, dove supervisiona la transizione di applicazioni neurotecnologiche verso il mercato. I suoi contributi alla ricerca sulle BCI passive includono tecnologie assistive, monitoraggio del carico cognitivo e interazione uomo-macchina, rendendolo una figura chiave nel campo della neuroingegneria applicata.