Questo insegnamento è presente nel seguente gruppo opzionale

Obiettivi

Obiettivi formativi:
Il corso intende fornire agli studenti alcuni elementi di base per la piena comprensione del concetto di rischio nell’accezione più rigorosa del termine, offrendo una panoramica sulle tipologie di rischio geologico più rilevanti. Visto il livello introduttivo del corso nell’ambito del percorso formativo, saranno fornite basi teoriche su argomenti non necessariamente affrontati dagli studenti nei corsi precedenti. Particolare attenzione sarà posta al ruolo specifico che le Scienze della Terra rivestono in tutte le fasi delle analisi di rischio: dalla definizione dei livelli di pericolosità alla scelta di tecniche e metodi più idonei per l’attuazione di politiche di prevenzione e protezione dagli effetti derivanti da eventi naturali ad elevata intensità.

Risultati dell’apprendimento:
Al termine del corso gli studenti acquisiranno nozioni di base sulla dinamica degli eventi naturali che più comunemente implicano condizioni di rischio (terremoti, eruzioni vulcaniche, frane, subsidenza), utili anche per l'insegnamento della geologia. . Gli studenti sapranno inoltre approcciare alla tematica dell’analisi di rischio in modo semplice ma rigoroso, comprendendo a fondo il concetto di pericolosità, più strettamente connesso all’aspetto “geologico” che contribuisce alla definizione del rischio. Agli studenti sarà inoltre fornita una panoramica completa sulle applicazioni della geologia nelle fasi di definizione dei livelli di rischio e di implementazione di azioni volte alla sua mitigazione

Canali

NESSUNA CANALIZZAZIONE

GABRIELE SCARASCIA MUGNOZZA GABRIELE SCARASCIA MUGNOZZA   Scheda docente

Programma

Introduzione al corso: obiettivi, contenuti e organizzazione
I rischi geologici nella storia dell’uomo
Definizione del concetto di rischio ed equazione del rischio: pericolosità, vulnerabilità, esposizione.
Le pericolosità geologiche (geohazards) ed i principali processi naturali che le determinano
- terremoti e onde sismiche: magnitudo e intensità; pericolosità sismica di base e pericolosità sismica locale; “im"prevedibilità dei terremoti; effetti indotti dai terremoti (scuotimento, liquefazione, frane e tsunami)
- vulcani e dinamica eruttiva; magnitudo e intensità; pericolosità dei vulcani; prevedibilità dell’attività vulcanica; effetti indotti dalle attività vulcaniche (visibilità aerea, problemi respiratori, tsunami, frane, lahars)
- alluvioni: intensità e relazione con il ciclo idrologico e regime di portata dei corsi d’acqua; pericolosità idraulica di base e locale; prevedibilità delle alluvioni; effetti indotti (erosione, frane, etc.)
- frane e loro classificazione; stima dell’intensità; pericolosità di frana; cause predisponenti e innescanti e prevedibilità; effetti indotti delle frane (tsunami, alluvioni)
- cenni su subsidenza e collasso di cavità ipogee
- cenni su inquinamento di suoli e falde
- cenni sull'erosione
- eventi a cascata e concetto di multihazard geologico
Gli elementi “vulnerabili” (persone, edifici, infrastrutture, attività socio-economiche) e il valore degli elementi “esposti” su base economica, sociale ed assicurativa
Il ciclo del rischio. Gli attori nel campo del rischio (istituzioni preposte, assicurazioni, aziende, cittadini) e la catena di comando nella filiera del rischio
Normativa in materia di rischio e contributo delle Scienze della Terra nelle pratiche di mitigazione del rischio, anche alla luce della normativa vigente
Strumenti e metodi per l’identificazione del rischio:
- identificazione e mappatura dei processi geologici che possono generare rischio dalla Terra e dallo spazio;
- suscettibilità vs Pericolosità e il tempo di ritorno.
Strumenti e modelli di analisi del rischio:
- analisi quantitativa del rischio e valutazione economica;
- analisi di rischio e analisi di scenario;
- il concetto di rischio tollerabile, accettabile e inaccettabile e le matrici di rischio.
Strategie per la mitigazione per rischio:
- previsione, prevenzione e controllo;
- il concetto di priorità di intervento e gestione risorse;
- interventi strutturali e non strutturali;
- la convivenza con i rischi geologici
La comunicazione del rischio e i risvolti psicologici; concetto di resilienza.
Esempi di gestione di rischi geologici. Sostenibilità (Tailing dams Brasile, frana Vajont, Big sur landslide, Bingham Canyon landslides, eruzioni Stromboli/Etna/Mount Sant Helen)
Conclusione del corso, sintesi e riassunto dei punti principali

Testi adottati

- Pipkin, Trent, Hazlett, 2007. Geologia Ambientale. Piccin Editore, ISBN: 978-88-299-1866-9.
- Natural Disaster Risk Management. Geosciences and Social Responsibility. Authors: Ranke, Ulrich 2016. Springer Verlag.
- Encyclopedia of Natural Hazards. Editors: Bobrowsky, Peter T. (Ed.), 2013. Springer Verlag.
- Materiale fornito dal docente.



Prerequisiti

Non vi sono propedeuticità rispetto ad altri corsi.

Modalità di frequenza

La frequenza è fortemente consigliata

Modalità di valutazione

E' previsto un test scritto tramite domande a risposta multipla e/o aperta finalizzate alla verifica delle conoscenze acquisite. E' inoltre prevista la presentazione e discussione di un progetto di analisi e mitigazione del rischio.

PAOLO MAZZANTI PAOLO MAZZANTI   Scheda docente

Programma

Introduzione al corso: obiettivi, contenuti e organizzazione
I rischi geologici nella storia dell’uomo
Definizione del concetto di rischio ed equazione del rischio: pericolosità, vulnerabilità, esposizione.
Le pericolosità geologiche (geohazards) ed i principali processi naturali che le determinano:
- terremoti e onde sismiche: magnitudo e intensità; pericolosità sismica di base e pericolosità sismica locale; “im"prevedibilità dei terremoti; effetti indotti dai terremoti (scuotimento, liquefazione, frane e tsunami);
- vulcani e dinamica eruttiva; magnitudo e intensità; pericolosità dei vulcani; prevedibilità dell’attività vulcanica; effetti indotti dalle attività vulcaniche (visibilità aerea, problemi respiratori, tsunami, frane, lahars);
- alluvioni: intensità e relazione con il ciclo idrologico e regime di portata dei corsi d’acqua; pericolosità idraulica di base e locale; prevedibilità delle alluvioni; effetti indotti (erosione, frane, etc.);
- frane e loro classificazione; stima dell’intensità; pericolosità di frana; cause predisponenti e innescanti e prevedibilità; effetti indotti delle frane (tsunami, alluvioni);
- cenni su subsidenza e collasso di cavità ipogee;
- cenni su inquinamento di suoli e falde;
- cenni sull'erosione;
- eventi a cascata e concetto di multi-hazard geologico.
Gli elementi “vulnerabili” (persone, edifici, infrastrutture, attività socio-economiche) e il valore degli elementi “esposti” su base economica, sociale ed assicurativa
Il ciclo del rischio. Gli attori nel campo del rischio (istituzioni preposte, assicurazioni, aziende, cittadini) e la catena di comando nella filiera del rischio
Normativa in materia di rischio e contributo delle Scienze della Terra nelle pratiche di mitigazione del rischio, anche alla luce della normativa vigente
Strumenti e metodi per l’identificazione del rischio:
- identificazione e mappatura dalla Terra e dallo spazio dei processi geologici che possono generare rischio;
- suscettibilità vs pericolosità e tempo di ritorno.
Strumenti e modelli di analisi del rischio:
- analisi quantitativa del rischio e valutazione economica;
- analisi di rischio e analisi di scenario;
- il concetto di rischio tollerabile, accettabile e inaccettabile e le matrici di rischio.
Strategie per la mitigazione per rischio:
- previsione, prevenzione e controllo;
- il concetto di priorità di intervento e gestione risorse;
- interventi strutturali e non strutturali;
- la convivenza con i rischi geologici.
La comunicazione del rischio e i risvolti psicologici; concetto di resilienza.
Esempi di gestione di rischi geologici. Sostenibilità (tailing dams, la frana del Vajont, la frana di Bingham Canyon, attività eruttive di Stromboli, Etna e Mount Saint Helen) .
Conclusione del corso, sintesi e riassunto dei punti principali.

Testi adottati

- Natural Disaster Risk Management. Geosciences and Social Responsibility. Authors: Ranke, Ulrich 2016. Springer Verlag.
- Encyclopedia of Natural Hazards. Editors: Bobrowsky, Peter T. (Ed.), 2013. Springer Verlag.

Bibliografia di riferimento

Materiale fornito dal docente.

Prerequisiti

Non vi sono propedeuticità rispetto ad altri corsi.

Modalità di frequenza

La frequenza è fortemente consigliata.

Modalità di valutazione

E' previsto un esame scritto tramite domande a risposta multipla e/o aperta finalizzate alla verifica delle conoscenze acquisite. E' previsto, inoltre, lo svolgimento di un progetto di analisi e mitigazione del rischio.

Scheda insegnamento
  • Anno accademico: 2020/2021
  • Curriculum: Curriculum unico
  • Anno: Secondo anno
  • Semestre: Secondo semestre
  • SSD: GEO/05
  • CFU: 6
Caratteristiche
  • Attività formative affini ed integrative
  • Ambito disciplinare: Attività formative affini o integrative
  • Ore Aula: 48
  • CFU: 6
  • SSD: GEO/05