Ritratto di federico.lijoi@uniroma1.it

AVVISO

 

SI COMUNICA CHE IL RICEVIMENTO DI VENERDI' 22 MARZO (ORE 14.30) E' ANNULLATO E SPOSTATO A MERCOLEDI' 27 MARZO ALLE 14.30.

 

AVVISO

 

SI COMUNICA CHE LE LEZIONI DEL CORSO DI ISTITUZIONI DI ETICA PREVISTE PER MERCOLEDI' 20 E GIOVEDI' 21 MARZO NON SI SVOLGERANNO A CAUSA DI IMPEGNI ACCADEMICI DEL DOCENTE.

LE LEZIONI RIPRENDERANNO REGOLARMENTE MERCOLEDI' 27 MARZO.

 

 

AVVISO

 

LA DATA DI INIZIO DEL CORSO È STATA AGGIORNATA A GIOVEDI' 29 FEBBRAIO (ORE 18.00-20.00 AULA XIII)

 

AVVISO

 

Si comunica che il corso di Istituzioni di etica (6 cfu) per la Laurea triennale inizierà giovedì 29 febbraio.

 

L'orario delle lezioni è il seguente:

 

- Mercoledì ore 12:00-14:00 aula XII

- Giovedì ore 18:00-20:00 aula XIII

Insegnamento Codice Anno Corso - Frequentare Bacheca
ISTITUZIONI DI ETICA 1038488 2023/2024

L’etica di Schopenhauer

 

Questo corso di propone di illustrare la concezione dell’etica proposta da Arthur Schopenhauer (1788-1860), in due scritti della maturità, Sulla libertà del volere (1839) e Sul fondamento della morale (1840). L’analisi si concentrerà in particolare sui seguenti temi: 1. se l’essere umano sia libero di volere o necessitato, se cioè esista o no il libero arbitrio; 2. quale sia l’origine, la fonte e il fondamento della morale. Questi due temi verranno affrontati all’interno della più generale cornice nella quale si situa la filosofia di Schopenhauer, ovvero la critica della filosofia kantiana e, in particolare, l’idea che l’etica debba essere sganciata dal presupposto teologico per cui l’essere umano dipende da un’altra volontà che gli comanda e annuncia premio e punizione, e da essa non sia separabile. 

 

The Ethics of Schopenhauer

 

This course aims to illustrate the conception of ethics proposed by Arthur Schopenhauer (1788-1860) in two writings of his maturity, On the Freedom of Will (1839) and On the Foundation of Morals (1840). The analysis will focus in particular on the following topics: 1. whether human being is free to will or necessitated, i.e. whether free will exists or not; 2. what is the origin, source and foundation of morality. These two issues will be addressed within the more general framework in which Schopenhauer's philosophy is situated, namely the critique of Kantian philosophy and, in particular, the idea that ethics must be disengaged from the theological assumption that human beings are dependent on another will that commands them and announces reward and punishment, and cannot be separated from it.

 

Testi d'esame

 

A. Schopenhauer, I due problemi fondamentali dell’etica (testo tedesco a fronte), Bompiani, Milano 2019.
A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione (parti scelte), Einaudi, Torino 2013.
G. Riconda, Schopenhauer interprete dell’Occidente, Mursia, Milano 1969.
I. Vecchiotti, Introduzione a Schopenhauer, Laterza, Bari 1970.

 

STORIA DELLA FILOSOFIA MORALE 1026866 2023/2024

La filosofia come terapia: Sigmund Freud e Ludwig Wittgenstein

 

Questo corso si propone di analizzare la nozione di terapia che è al centro della filosofia di Wittgenstein e della psicoanalisi di Freud. Per Freud la terapia è un processo infinito di rieducazione alla realtà. Non è semplicemente una pratica per curare la malattia, ma è piuttosto un esercizio per resistere nella vita quotidiana alla tentazione di isolarsi dal mondo (e di creare un mondo perfetto al di là di questo), perché si è incapaci di accettare le proprie imperfezioni e la propria dipendenza. Nell'esperienza di crisi che si affronta durante la terapia Freud individua la possibilità di accedere a una trasformazione morale che ci permette di riconquistare il mondo perduto dal nevrotico
Similmente, Wittgenstein ritiene che la filosofia sia una terapia de-idealizzante che ci consente di salvare le nostre parole dalla purezza del loro uso metafisico e di riportarle all'opacità dei loro significati quotidiani. Anche questo tipo di terapia può operare una trasformazione morale dell'individuo, che deve avere il coraggio di liberarsi da tutte le reazioni compensatorie che lo allontanano dalla vita quotidiana, impedendogli di vedere ciò che è troppo ovvio per essere riconosciuto e accettato, proprio perché è sempre lì davanti ai suoi occhi.

 

Philosophy as Therapy: Sigmund Freud and Ludwig Wittgenstein

 

This course aims to analyze the notion of therapy that is at the core of Wittgenstein’s philosophy and Freud’s psychoanalysis.
Freud sees therapy as an endless process of re-education to reality. It is not simply a practice for healing illness, but for resisting in one’s everyday life the temptation to isolate oneself from the world (and to then create a perfect world beyond this one) because one is unable to accept one’s own imperfections and dependence. In the experience of crisis that we are confronted with in therapy Freud finds the possibility of gaining access to a moral transformation that allows us to regain the world that is lost to the neurotic.
Wittgenstein as well sees philosophy as a de-idealizing therapy that allows us to rescue our words from the purity of their metaphysical usage and bring them back to the opacity of their daily meanings. Also this kind of therapy can effect a moral transformation of the individual, who needs to have the courage to free herself/himself from all the compensatory reactions that distance her/him from everyday life, by preventing her/him from seeing what is too obvious to be recognized and accepted, precisely because it is always right there in front of her/him. 

 

 

Testi d'esame

 

S. Freud, L'avvenire di un'illusione, in OSF, vol. 10, pp. 431-485. 
L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche (selezione di paragrafi), Einaudi, Torino 1995.
L. Wittgenstein, Filosofia, Donzelli editore, Roma 1996.
R. Rorty, Freud e la riflessione morale, in Id. Scritti filosofici, vol. II, Laterza, Roma-Bari 1993, pp. 193-220. 
A. Gargani, Freud, Wittgenstein, Musil, Shakespeare and Company, Milano 1982.  

ISTITUZIONI DI ETICA 1038488 2023/2024

L’etica di Schopenhauer

 

Questo corso di propone di illustrare la concezione dell’etica proposta da Arthur Schopenhauer (1788-1860), in due scritti della maturità, Sulla libertà del volere (1839) e Sul fondamento della morale (1840). L’analisi si concentrerà in particolare sui seguenti temi: 1. se l’essere umano sia libero di volere o necessitato, se cioè esista o no il libero arbitrio; 2. quale sia l’origine, la fonte e il fondamento della morale. Questi due temi verranno affrontati all’interno della più generale cornice nella quale si situa la filosofia di Schopenhauer, ovvero la critica della filosofia kantiana e, in particolare, l’idea che l’etica debba essere sganciata dal presupposto teologico per cui l’essere umano dipende da un’altra volontà che gli comanda e annuncia premio e punizione, e da essa non sia separabile. 

 

The Ethics of Schopenhauer

 

This course aims to illustrate the conception of ethics proposed by Arthur Schopenhauer (1788-1860) in two writings of his maturity, On the Freedom of Will (1839) and On the Foundation of Morals (1840). The analysis will focus in particular on the following topics: 1. whether human being is free to will or necessitated, i.e. whether free will exists or not; 2. what is the origin, source and foundation of morality. These two issues will be addressed within the more general framework in which Schopenhauer's philosophy is situated, namely the critique of Kantian philosophy and, in particular, the idea that ethics must be disengaged from the theological assumption that human beings are dependent on another will that commands them and announces reward and punishment, and cannot be separated from it.

 

Testi d'esame

 

A. Schopenhauer, I due problemi fondamentali dell’etica (testo tedesco a fronte), Bompiani, Milano 2019.
A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione (parti scelte), Einaudi, Torino 2013.
G. Riconda, Schopenhauer interprete dell’Occidente, Mursia, Milano 1969.
I. Vecchiotti, Introduzione a Schopenhauer, Laterza, Bari 1970.

STORIA DELLA FILOSOFIA MORALE 1026866 2022/2023

L’etica come educazione alla realtà. Ludwig Wittgenstein e John Dewey

 

Questo corso è dedicato al modo in cui Ludwig Wittgenstein e John Dewey hanno diversamente declinato il tema dell’etica come «educazione alla realtà», ovvero come un tipo di riflessione morale che consente di affrontare la crisi della certezza senza abbandonarsi al rimpianto per una perfezione perduta o cedere alla rassegnazione dinanzi al caos. Lo scopo del corso è in particolare quello di mostrare come mentre per Dewey la crisi costituisce un momento dell’educazione, consistendo quest’ultima in una risposta creativa al blocco in cui le nostre pratiche si sono imbattute («educazione alla crisi»), in Wittgenstein la crisi non è ciò che l’educazione si propone di istruire a risolvere, bensì è proprio la modalità in cui l’educazione ha luogo («educazione come crisi»).

 

Ethics as Education to Reality. Ludwig Wittgenstein and John Dewey

 

This course is dedicated to the way in which Ludwig Wittgenstein and John Dewey have differently declined the topic of ethics as an "education to reality", that is, as the kind of moral reflection that allows us to face the "crisis of certainty" without giving in to regret for a lost perfection or to the resignation of being faced with an inextricable chaos. The aim of the course is to show how for Dewey the crisis is a moment of education, the latter consisting in a creative response to the blockage in which our practices have come across ("education to crisis"), while for Wittgenstein the crisis is not what education aims to teach to solve, but it is precisely the way in which education takes place ("education as crisis").

 

Testi d'esame

 

J. Dewey, La ricerca della certezza (1929), La Nuova Italia, Firenze 1966
L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche (1953) (selezione di paragrafi), Einaudi, Torino 1995.
L. Wittgenstein, Sulla certezza (1951) (selezione di paragrafi), Einaudi, Torino 2000.

 

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

 

P. Donatelli, Wittgenstein e l’etica, Laterza, Roma-Bari 1998;
P. Donatelli, Il lato ordinario della vita, Il Mulino, Bologna 2018;
A.G. Gargani, Wittgenstein. Musica, parola, gesto, Raffaello Cortina Editore, Milano 2008;
A.G. Gargani, Il coraggio di essere. Saggio sulla cultura mitteleuropea, Laterza, Roma-Bari 1992; 
S. Toulmin, Introduction to The Quest for Certainty, in J. Dewey, The Later Works (1925-1953), vol. 4, Southern Illinois University Press, Carbondale 2008, pp. VII-XXII.
C. West, La filosofia americana. Una genealogia del pragmatismo, Editori Riuniti, Roma 2016;
R. Bernstein, Sul pragmatismo, Il Saggiatore, Milano 2015.

ISTITUZIONI DI ETICA 1038488 2022/2023

Amore, malinconia, moderazione. Sigmund Freud e Friedrich Nietzsche 

 

Questo corso propone un confronto tra la filosofia di Nietzsche e la metapsicologia di Freud, concentrandosi sull’analisi del significato che i concetti di amore, malinconia e moderazione possiedono nelle rispettive formulazioni di cosa significhi vivere una vita “scientifica”, ovvero libera dai vincoli della superstizione e dall’alienazione, dal senso di colpa e dagli estremismi ascetici. La lettura congiunta del saggio freudiano del 1927 sulla religione e della dissertazione nietzscheana del 1887 sulla morale vuole mettere in luce come entrambi gli autori, sottoponendo a una critica serrata e a uno smascheramento radicale tutti i tentativi di dislocare il senso della vita umana in un ordine trascendente che disprezza la vita, ambiscano a elaborare la proposta di una nuova forma di vita, attiva e creativa, capace di accettare la comune condizione di dipendenza e a trovare la propria gioia nel mutamento e nella transitorietà.

 

Love, Melancholy, Moderation. Sigmung Freud and Friedrich Nietzsche 

 

This course proposes a comparison between Nietzsche's philosophy and Freud's metapsychology, focusing on the analysis of the meaning that the concepts of love, melancholy, and moderation possess in their respective formulations of what it means to live a "scientific" life, that is a life free from the constraints of superstition and alienation, guilt and ascetic extremism. The joint reading of Freud’s 1927 essay on religion and Nietzsche's 1887 dissertation on morality aims at highlighting how both authors, by submitting to a close criticism and a radical unmasking all attempts to dislocate the meaning of human life in a transcendent order that despises life, aim at elaborating the proposal of a new form of life, active and creative, able to come to terms with the common condition of dependence and to find its own joy in change and transience.

 

Testi d'esame

 

F. Nietzsche, Genealogia della morale (1887), Adelphi, Milano 1984.
F. Nietzsche, Il nichilismo europeo. Frammento di Lenzerheide (1887), Adelphi, Milano 2006.
S. Freud, L’avvenire di una illusione (1927), Einaudi, Torino 2015.
T. Mann, La posizione di Freud nella storia dello spirito moderno (1929), in Id., Nobiltà dello spirito, Mondadori, Milano 2015, pp. 1349-1375.
T. Mann, Freud e l’avvenire (1936), in Id., Nobiltà dello spirito, Mondadori, Milano 2015, pp. 1378-1404. 

 

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

 

P.-L. Assoun, Freud e Nietzsche, Giovanni Fioriti Editore, Roma 2016.
E. Roudinesco, Freud nel suo tempo e nel nostro, Einaudi, Torino 2014.
R. Rorty, Freud e la riflessione morale, in Id., Scritti filosofici II, Laterza, Roma-Bari 1993, pp. 193-220.
G. Vattimo, Il soggetto e la maschera. Nietzsche e il problema della liberazione, Bompiani, Milano 1994. 

CONTEMPORARY ETHICS 10599910 2021/2022
ISTITUZIONI DI ETICA 1038488 2021/2022
ETICA SOCIALE I 10593158 2020/2021
ETICA SOCIALE 99666 2019/2020
ETICA SOCIALE 99666 2018/2019
SOCIAL ETHICS I 1052029 2017/2018
SOCIAL ETHICS I 1052029 2016/2017

Venerdì ore 14:30 primo piano, stanza 213 (Villa Mirafiori)

Federico Lijoi insegna Istituzioni di Etica e Storia della filosofia morale. Dottore di ricerca in filosofia morale (2007); borsista presso l Istituto italiano per gli Studi Storici (Napoli) nell a.a. 2002/2003 e 2006/2007; borsista presso l Hans Kelsen-Institut di Vienna (2007/2008); assegnista di ricerca in filosofia morale presso il Dipartimento di Filosofia dell Università La Sapienza di Roma (2009-2011); borsista Ernst Mach presso l Istituto di diritto pubblico e diritto amministrativo dell Università di Vienna (2010-2011); professore a contratto di Diritto parlamentare italiano ed europeo presso il Dipartimento di Scienze politiche dell Università Federico II di Napoli (2010-2011); professore a contratto di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Filosofia dell Università La Sapienza di Roma (2012-2015). Nel 2013 è stato abilitato alle funzioni di professore universitario di seconda fascia nel settore concorsuale 12/H3 (Filosofia del diritto) e nel 2014 e 2018 nel settore concorsuale 11/C3 (Filosofia morale). È autore dei seguenti volumi: La positività del diritto. Saggio su Hans Kelsen (Roma 2011); Scienza giuridica, democrazia e diritto. Interpretazioni costituzionali in Austria dall Impero alla Repubblica (Roma 2012); (con F.S. Trincia) L anima e lo Stato. Hans Kelsen e Sigmund Freud (Brescia 2015). Ha inoltre curato i seguenti volumi: H. Kelsen, Scienza giuridica e diritto (Torino 2008) e H. Kelsen, Una nuova scienza politica (Torino 2010); (con G. Fazio), Critica della teologia politica. Voci ebraiche su Carl Schmitt. Testi e commenti (Macerata 2019). È membro dei seguenti comitati editoriali: «Paradigmi. Rivista di critica filosofica»; «La Cultura. Rivista di filosofia, letteratura e storia» (Il Mulino); «Iride. Filosofia e discussione pubblica» (Il Mulino); collana Filosofia e pensiero critico, Castelvecchi editore. È stato Remote referee for ERC Starting Grant 2019 (field of Culture and Cultural Production, SH5).