Organisation and contacts

President of the Course of Study - President of the Teaching Area Council

Andrea Grimaldi

Reference teachers

MICHELE CALVANO
MARIA GRAZIA ERCOLINO
PAOLA GUARINI
ANDREA GRIMALDI
FILIPPO LAMBERTUCCI
BARBARA PIZZO

Course tutor

BARBARA PIZZO
FILIPPO LAMBERTUCCI
MICHELE CALVANO
PAOLA GUARINI

Faculty Contact Person for Disability and Specific Learning Difficulties

La referente di Facoltà per disabilità o DSA è la prof.ssa Teresa Villani.

La referente garantisce che vengano attuate le necessarie misure di supporto alla didattica e allo studio per le condizioni di disabilità o di Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Collabora con altri servizi di Ateneo per garantire un supporto integrato e coordinato. 

Per contattare la tua Referente puoi inviare una mail al seguente indirizzo di posta elettronica: teresa.villani@uniroma1.it

 

Teaching contact person

Ufficio corsi di studio

Via Emanuele Gianturco, 2 - 00196 ROMA (6° piano st.  606)
Referente per la Didattica
Elisa Amodio

Tel.  06 4991 9316
elisa.amodio@uniroma1.it

Faculty Student Ombudsperson

La Garante studenti di Facoltà è la Prof.ssa Rosalba Belibani.

Puoi rivolgerti al Garante per segnalare abusi, disfunzioni o restrizioni dei tuoi diritti, problemi di natura amministrativa, didattica o di altro genere.

Il Garante è tenuto alla massima riservatezza nelle interlocuzioni e nelle eventuali interazioni con altri organi dell'università. 

Per contattare la tua Garante puoi inviare una mail al seguente indirizzo di posta elettronica rosalba.belibani@uniroma1.it

Consulta la pagina Sapienza sulla disabilità e DSA: https://www.uniroma1.it/it/pagina/disabilita-e-dsa

Administrative offices

Ufficio corsi di studio

Via Emanuele Gianturco, 2 - 00196 ROMA (6° piano st.  606)
Referente per la Didattica
Elisa Amodio

Tel.  06 4991 9316 - int. 29316
elisa.amodio@uniroma1.it

 

Segreteria Amministrativa Studenti

Via Emanuele Gianturco 2, 00196 - Piano terra

Lunedì-Mercoledì-Venerdì dalle 08.30 alle 12.00

Martedì-Giovedì dalle 14.30 alle 16.30

Email segrstudenti.architettura@uniroma1.it

tel: 0039 0649919398

Skype: segreteria.architettura

Pagina web della segreteria

Rulebooks

Course regulations

TITOLO PRIMO Finalità e Organi del CdLm Art. 1 Finalità 1. Il Corso di Laurea Magistrale in Architettura: Interni e Allestimenti (d’ora in poi “CdLm”) afferisce alla Classe di laurea LM-4 Architettura e Ingegneria Edile-Architettura, in applicazione del DM 22 ottobre 2004, n. 270 (già 4/S Classe delle Lauree in Scienze dell’Architettura e dell’Ingegneria Edile, prevista dal DM 4 agosto 2000 e successivo DM 28 novembre 2000). Esso persegue un progetto formativo e culturale, connotato da alti livelli di integrazione, interdisciplinarietà, interscalarità per la formazione di una figura professionale con particolari competenze nel campo della progettazione dell’architettura degli interni. Il laureato magistrale dovrà confrontarsi con l’ampio spettro inter-scalare che contraddistingue le molteplici forme dell’abitare lo spazio, esteso dalla scala minuta del dettaglio, alle più vaste dimensioni e complessità dei luoghi ad alta frequentazione di pubblico. Il laureato magistrale dovrà acquisire la necessaria capacità di integrare efficacemente la propria azione con quella di altre figure professionali appartenenti, oltre che al settore dell'architettura e dell'ingegneria, agli ambiti della cultura umanistica, dei beni culturali, dello spettacolo nonché della comunicazione multimediale. Il laureato in Architettura - Interni e Allestimenti - sarà formato per comprendere, assimilare e gestire l’evolversi delle tecniche disciplinari e governare, con il progetto e con la propria capacità d’intervento, l’articolato e spesso mutevole scenario ambientale entro il quale si realizzano le aspettative di benessere, di comunicazione, di intrattenimento e di crescita culturale degli individui e dei gruppi che formano la società contemporanea. 2. Il CdLm si svolge nelle Sedi della Facoltà di Architettura della “Sapienza” Università di Roma (d’ora in poi “Facoltà”). 3. La Struttura didattica di “riferimento” del CdLm è il Dipartimento di Architettura e Progetto, così come si evince dalla Deliberazione del Consiglio di Dipartimento del 23/09/2024 e dalla Deliberazione della Giunta di Facoltà del 06/12/2024 Ai fini del completamento dell’Offerta didattica del CdLm concorrono, in qualità di Dipartimenti “associati”, i Dipartimenti di Storia, disegno e restauro dell’architettura; Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura; Ingegneria strutturale e geotecnica. 4. Il presente Regolamento, in ottemperanza allo Statuto della “Sapienza” Università di Roma e al Regolamento Didattico di Ateneo, disciplina l’organizzazione del CdLm, per quanto non definito dai predetti riferimenti regolamentari e normativi. 5. L’ordinamento didattico, con gli obiettivi formativi e il quadro generale delle attività formative è approvato dalla Giunta di Facoltà e, successivamente, dal Senato Accademico e dal Consiglio Universitario Nazionale. Art. 2 Organi del CdLm 1. Sono Organi del CdLm: - il Consiglio; - il Presidente; - il Comitato di Coordinamento; - la Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità; - il Comitato di indirizzo; - eventuali altre Commissioni straordinarie come, ad esempio, quelle deputate all’orientamento e al tutorato, all’organizzazione dei tirocini e degli stages, ecc. Art. 3 Il Consiglio 1. Il Consiglio di CdLm è costituito da tutti i docenti afferenti per i compiti didattici al CdLm, da una rappresentanza di studenti pari al 15% dei docenti, nonché dal personale di ruolo equiparato ai sensi del D.P.R. 382/80 e della Legge 341/90, che svolgano corsi per supplenza o affidamento all’interno del CdLm e da quanti ricoprono per contratto corsi di insegnamento. 2. Il Consiglio esercita un’attività deliberante per le materie di competenza del CdLm. I docenti a contratto, incaricati di svolgere attività di formazione all’interno di corsi o di moduli didattici, partecipano al Consiglio senza diritto di voto. 3. Il Consiglio opera in conformità al Regolamento Didattico di Ateneo e assicura la qualità delle attività formative; inoltre, sulla base della calendarizzazione e delle procedure stabilite dall’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio di Ateneo e dalla Facoltà, formula e delibera proposte in merito all’Ordinamento e al Manifesto del corso di studio. Suddette proposte devono essere sottoposte all’approvazione del Consiglio del Dipartimento di riferimento e della Giunta di Facoltà. Il Consiglio individua, altresì, annualmente il quadro delle esigenze di copertura didattica (erogata e programmata) dei singoli insegnamenti che deve essere sottoposto all’approvazione del Consiglio del Dipartimento di riferimento, del Consiglio dei Dipartimenti associati e della Giunta di Facoltà. Suddetti Organi Collegiali debbono tener conto dei requisiti necessari alla sostenibilità complessiva dell’Offerta Formativa della Facoltà. 4. Per la validità delle Sedute del Consiglio del CdLm è necessaria la presenza della maggioranza dei convocati con diritto di voto. Nel computo, per determinare la maggioranza, non si tiene conto di coloro che hanno giustificato validamente l’assenza. In ogni caso, la Seduta del Consiglio di CdLm non può essere ritenuta valida in assenza del Presidente o del Decano che ne fa le veci. 5. Il Consiglio del CdLm è convocato, di norma, ogni tre mesi e, in via straordinaria, all’occorrenza. Può anche essere convocato su richiesta motivata di almeno un quarto dei docenti strutturati componenti il CdLm. La convocazione del Consiglio deve essere effettuata con avviso scritto, con almeno sette giorni di anticipo rispetto alla data della Seduta, fatta eccezione per casi di comprovata urgenza, tramite email. 6. Le presenze alle Sedute del Consiglio del CdLm sono registrate all’inizio di ciascuna Seduta distintamente tra gli aventi diritto al voto e gli altri membri del Consiglio. 7. Nelle Sedute del Consiglio del CdLm, il Presidente apre la discussione sugli argomenti in oggetto e sulle proposte di delibere, oppure può chiedere interventi, anche integrativi, a relatori referenti di tematiche specifiche. Il Presidente può, tenuto conto della discussione, proporre la chiusura delle iscrizioni a parlare, fissare un limite di tempo per ogni intervento sullo stesso tema e impedire di ritornare su argomenti già deliberati. Il Presidente può chiedere al Consiglio di approvare l’inversione dei punti all’ordine del giorno o l’inserimento di argomenti particolarmente urgenti non previsti all’ordine del giorno. 8. I membri del Consiglio che intervengono nella discussione possono presentare emendamenti scritti alle proposte di delibere ed illustrarli. Non possono, sotto qualsiasi forma, essere proposti emendamenti a deliberazioni già prese dal Consiglio del CdLm. 9. Le deliberazioni sono prese di norma a maggioranza dei presenti. Le deliberazioni sono prese, invece, a maggioranza degli aventi diritto, per le materie che rivestono un ruolo strutturale nella gestione del CdLm. In particolare, si fa riferimento: a) alla nomina del Presidente; b) alla composizione del Comitato di Coordinamento; c) alla composizione della Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità; d) alle modifiche dell’Ordinamento; e) alle modifiche del Manifesto degli Studi; In caso di parità prevale il voto del Presidente. 10. Le votazioni del Consiglio avvengono, di norma in modo palese e per alzata di mano, tranne quanto diversamente previsto ai sensi del presente Regolamento, oltre che nei casi previsti ai sensi della normativa vigente. 11. Il Verbale di ogni Seduta viene inviato almeno tre giorni prima della Seduta di approvazione e, comunque, non oltre due mesi dalla data cui si riferisce. Le eventuali correzioni al verbale devono essere presentate per iscritto al Presidente e messe in discussione prioritariamente rispetto agli altri punti all’Ordine del giorno. Art. 4 Il Presidente 1.Il Presidente del CdLm viene eletto tra i docenti di ruolo, sulla base delle candidature pervenute, a scrutinio segreto, dai componenti del Consiglio di CdLm. Il Presidente dura in carica tre anni, con la possibilità di un solo rinnovo consecutivo. 2. Il Presidente ha i seguenti compiti: a) convocare il Consiglio predisponendo l’ordine del giorno; b) presiedere, moderare la discussione e garantire l’osservanza del presente Regolamento; c) sovrintendere e coordinare le attività del corso di studio, e, in particolare, trasmettere ai Dipartimenti coinvolti le coperture didattiche dei singoli insegnamenti proposte dal corso di studio; d) curare l’esecuzione delle delibere e vigilare sul rispetto di quanto deliberato, accertandosi, inoltre, della corretta redazione dei verbali e curandone l’inoltro agli uffici di Facoltà competenti; e) occuparsi della preparazione complessiva dell’offerta formativa del corso di studio; f) elaborare e aggiornare le informazioni, anche mediante l’acquisizione di documenti, utili alla compilazione della scheda SUA-CdS, sentite la Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità e il Comitato di Indirizzo del corso di studio; g) convocare e partecipare, in qualità di membro di diritto, alle sedute della Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità della didattica; h) convocare il Comitato di Indirizzo; Art. 5 Il Comitato di Coordinamento 1. Il Comitato di Coordinamento svolge attività istruttoria e di supporto per le materie di competenza del Consiglio del CdLm. Il Comitato svolge, altresì, funzioni deliberanti sulle materie, così come esplicitate al successivo comma 3. Esso è costituito da cinque membri dei quali due membri di diritto e tre membri eletti. Sono membri di diritto: - il Presidente, con ruolo di Presidente del Comitato; - il Responsabile della qualità all’interno della Commissione di gestione AQ di cui al successivo art. 6. Gli altri tre membri vengono eletti dal Consiglio tra i docenti strutturati titolari di un insegnamento nel Consiglio del CdLm, su proposta del Presidente, tenendo presente l’equilibrio tra SSD, fasce e di genere. Il Comitato si avvale, inoltre, di un componente afferente al Personale TAB. 2. Il Comitato di Coordinamento riassorbe le funzioni di Commissione didattica e ha il compito di istruire questioni inerenti i contenuti didattici del CdLm, formulare pareri non vincolanti e proposte da sottoporre all’attenzione del Presidente ai fini della successiva Deliberazione del Consiglio di CdLm, nonché deliberare su questioni inerenti le pratiche studenti. 3. In particolare, il Comitato svolge le seguenti funzioni: a) fornisce un efficace supporto al funzionamento della didattica, attraverso una continua interazione con gli Uffici del Dipartimento di riferimento, della Facoltà e dell’Ateneo, nonché con le strutture (Comitati di coordinamento e Commissioni) e con il Presidente del CdLm; b) monitora il coordinamento dei programmi dei corsi di insegnamento dei docenti, la loro articolazione nei contenuti, in particolare per quanto attiene gli obiettivi e le finalità formative, l’articolazione dell’attività didattica e l’organizzazione delle prove d’esame, nell’ambito del processo di assicurazione della Qualità del CdLm; c) propone la sperimentazione di modalità organizzative delle attività didattiche orientate all’innovazione e al miglioramento qualitativo del percorso formativo; d) coadiuva il Presidente nella predisposizione annuale del Quadro delle esigenze di copertura didattica (erogata e programmata) dei singoli insegnamenti, di competenza del Dipartimento di riferimento; e) coadiuva il Presidente nella approvazione dei piani di studio individuali degli studenti, delle domande di tesi e delle pratiche relative agli studenti, ai fini della successiva ratifica in Consiglio di CdLm; f) coadiuva il Presidente nella approvazione dei riconoscimenti e delle convalide degli esami e dei crediti didattici conseguiti dagli studenti in altri CdS o in altre Facoltà italiane ed estere o relativamente ad altre attività formative certificate, ai fini della successiva ratifica in Consiglio di CdLm; g) coadiuva il Presidente nella predisposizione e diffusione (anche attraverso lo spazio Internet dedicato al CdLm) delle informazioni relative al percorso formativo, degli orari delle lezioni, dei calendari di esame e delle altre prove di verifica, nonché degli orari di ricevimento dei docenti. Art. 6 La Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità (AQ) La Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità (AQ) è composta da cinque membri: - il Presidente del CdLm; - due docenti, di cui uno nominato Responsabile Qualità nelle attività di autovalutazione e Assicurazione della Qualità; - una componente afferente al Personale TAB; - una componente studentesca. I membri della Commissione vengono nominati dal Consiglio di CdLm, su proposta del Presidente, e durano in carica 3 anni. I docenti sono scelti tra i docenti strutturati titolari di un insegnamento nel Consiglio del CdLm. La componente afferente al Personale TAB tra i referenti indicati all’uopo dalla Facoltà o dal Dipartimento di riferimento. Lo studente all’interno della rappresentanza nel Consiglio di CdLm pari al 15% dei docenti, così come prevista all’art. 3 del presente Regolamento. 2. La Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità effettua un periodico monitoraggio del percorso formativo, con particolare riferimento all’andamento delle carriere degli studenti, alla loro soddisfazione e agli sbocchi professionali, indirizzando anche i processi di pianificazione, monitoraggio e controllo degli risultati ottenuti. In particolare: - procede, con riunioni periodiche, al monitoraggio delle azioni correttive indicate nel precedente Rapporto di Riesame; - valuta i risultati dell’adozione delle stesse, evidenziando i punti di forza emersi, le eventuali criticità e i cambiamenti ritenuti necessari; - verifica l’adeguatezza e l’efficacia della gestione del CdLm; - propone, ove necessario, le azioni correttive da introdurre nel successivo Rapporto di Riesame annuale; - predispone gli adempimenti necessari al Rapporto di Riesame ciclico; - valuta periodicamente le rilevazioni delle OPIS. 3. La Commissione, altresì, supporta il Presidente del CdLm e il Responsabile Qualità: - nelle attività di autovalutazione e Assicurazione della Qualità del CdLm; - nella redazione del Rapporto di Riesame annuale. Art. 7 Il Comitato di indirizzo 1. Il Comitato di Indirizzo ha l’obiettivo di rafforzare le più efficaci sinergie con la rete delle relazioni con il territorio e con le istituzioni (Enti territoriali e locali, Aziende e Società, Ministeri, Reti museali, mondo della produzione, Ordini e Associazioni professionali, Istituti e Fondazioni di ricerca, Istituti di cultura) in funzione delle diverse esigenze di aggiornamento periodico, di caratterizzazione dei profili formativi e di assicurazione della qualità del CdLm. 2. Il Comitato ha compiti di promozione, di proposta e di riscontro delle attività svolte nell’ambito del percorso formativo, anche con riferimento all’organizzazione di tirocini e stage. E’ composto da sette membri di cui due docenti e cinque interlocutori esterni, rappresentativi a livello locale, regionale, nazionale del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni ed è approvato dal Consiglio di CdLm su proposta del Presidente. Laddove il numero delle istituzioni superi il numero massimo di membri esterni previsti, si procederà per rotazione. 3. Il Comitato dura in carica tre anni ed è rieleggibile per una sola volta. TITOLO SECONDO Norme specifiche del CdLm Art. 8 Descrizione del percorso formativo 1. Il percorso formativo del CdLm è unico, con una durata di due anni. Esso soddisfa gli obiettivi formativi qualificanti della classe LM-4, con peculiare attenzione alle modalità d'intervento sul patrimonio architettonico e ambientale esistente Si struttura intorno all’esperienza del progetto, inteso come dimensione sperimentale nei suoi aspetti teorici e operativi, ed è articolato in Laboratori Integrati e Corsi integrati, composti di più unità didattiche di uno o più settori scientifico disciplinari, e Corsi Monodisciplinari. 2. Il CdLm costituisce la naturale prosecuzione della Laurea triennale Scienze dell'Architettura, erogata nell’ambito dell’Offerta formativa della Facoltà, o di eventuali altre Lauree triennali nella classe L-17 erogate in altri Atenei. 3. Il CdLm si conforma alla Direttiva 85/384/CEE e alle relative raccomandazioni, prevedendo, fra le attività formative, attività applicative e di laboratorio una offerta superiore al 50% dei CFU erogati. 5. Il percorso di studi prevede un limitato numero di CFU (12) acquisibili frequentando a scelta le materie offerte dal Corso, dalla Facoltà o dalle altre Facoltà dell’Ateneo. Il piano di studio con la scelta degli insegnamenti opzionali deve essere approvato dal Presidente, al fine di una valutazione di congruenza con il percorso formativo da parte della Commissione Didattica del Corso di Laurea Magistrale. Art. 9 Conoscenze richieste per l’accesso 1. L’accesso al CdLm è programmato. 2. I requisiti richiesti sono: - essere in possesso di una laurea nella classe L-17 o L-23 o L-7 ex DM. 270/04 (oppure nella classe 4 o 8 ex D.M. 509/1999); - aver superato i test d'ammissione obbligatori per l'iscrizione ad un corso di laurea e/o di laurea magistrale a ciclo unico, finalizzato alla formazione di architetto e architetta, come regolato ogni anno a livello nazionale dal Ministero - In alternativa, essere in possesso di una laurea appartenente a classi diverse dalla L-17 purché si abbia superato la prova nazionale di ingresso alla laurea in ingegneria edile-architettura (L-17) rispondente alla normativa europea e che si siano acquisiti 108 CFU così distribuiti: 8 CFU a scelta tra: INF/01, IMNG-INF/05, MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, MAT/09; 8 CFU a scelta tra: FIS/01, ING-IND/10, ING-IND/11; 16 CFU: ICAR/18; 12 CFU a scelta tra: ICAR/06, ICAR/17; 24 CFU: ICAR/14; 4 CFU: ICAR/19; 8 CFU a scelta tra: ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09; 12 CFU a scelta tra: ICAR/20, ICAR/21; 12 CFU a scelta tra: ICAR/10, ICAR/11, ICAR/12; 4 CFU: ICAR/22 conoscenza certificata o autocertificata della lingua inglese, equiparabile al livello B2. 3. Le modalità di ammissione al CdLm prevedono la verifica dell’adeguatezza della preparazione personale e del possesso dei requisiti curriculari previsti dall’Ordinamento. 4. La verifica dei requisiti per accedere al CdLm avviene con modalità definite con un apposito bando annuale a cura dell’Ateneo. 5. Le eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica dell’adeguatezza della preparazione personale. Art. 10 Elenco degli insegnamenti 1. Le attività formative realmente attivate e ogni eventuale, ulteriore, aggiornamento sono resi noti annualmente attraverso: - La pagina del Corso di Laurea nel Catalogo dei Corsi di Studio Sapienza, il Sito internet della Facoltà e del Dipartimento di Riferimento; - la Banca dati dell’offerta formativa del Ministero. Art. 11 Crediti assegnati agli insegnamenti ed eventuali propedeuticità 1. I crediti formativi assegnati ai diversi insegnamenti del CdLm sono riportati nell’Allegato A, parte integrante del presente Regolamento. 2. A 1 CFU corrispondono 25 ore di impegno complessivo dello studente, fra attività in aula e studio individuale. 3. All’interno di ogni settore scientifico disciplinare lo studente, per sostenere l’esame, deve rispettare, salvo diversa preventiva e specifica autorizzazione della competente struttura didattica, la progressione degli insegnamenti, così come prevista dal Manifesto degli Studi. Art. 12 Organizzazione della didattica e modalità di verifica della preparazione 1. L’attività didattica è di tipo convenzionale e sarà svolta con lezioni, laboratori, seminari specialistici e prove in itinere. Le attività formative sono articolate in Corsi monodisciplinari, Laboratori e corsi integrati, composti di più unità didattiche riferite a uno o più settori scientifico disciplinari. 2. L’attività didattica degli insegnamenti è normalmente organizzata secondo l’Ordinamento semestrale. 3. L’esame o l’idoneità accerta il raggiungimento degli obiettivi dell’attività formativa definiti nel Manifesto degli Studi. 4. Nelle prove d’esame dei Laboratori integrati tutti i docenti affidatari dei moduli partecipano alla valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente. La Commissione è presieduta dal Presidente del Laboratorio integrato. 5. Tutti gli insegnamenti, comunque articolati, si concludono con una valutazione finale unitaria e contestuale. Le prove possono articolarsi in più momenti di valutazione o giudizi parziali. 6. Le Commissioni d’esame devono essere composte da almeno due membri e devono essere presiedute dal responsabile dell’insegnamento. Possono essere membri della Commissione i cultori della materia, secondo i criteri stabiliti dal relativo Regolamento di Facoltà. 7. La valutazione del profitto individuale è espressa con una votazione in trentesimi per gli esami. La prova è superata con una votazione di almeno 18/30. In caso di votazione massima (30/30) può essere attribuita la lode. Il voto o il giudizio di idoneità sono riportati su apposito verbale. Art. 13 Modalità di frequenza 1. La frequenza alle attività didattiche stabilite dall’Ordinamento, essendo ritenuta necessaria per un proficuo svolgimento del processo formativo, è in via generale fortemente consigliata. La frequenza è invece obbligatoria per gli insegnamenti di Laboratorio. I responsabili dei corsi attuano appropriati meccanismi di verifica della frequenza. 2. In aderenza alle indicazioni di Ateneo sui contratti agli studenti part-time, la frequenza alle attività didattiche potrà essere limitata a un totale di 45 CFU, ovvero di 30 CFU, per annualità, in base al tipo di contratto prescelto dallo studente part-time richiedente. Il Piano di studi ridotto prescelto dallo studente deve essere comunque preventivamente approvato dal Comitato di Coordinamento e ratificato dal Consiglio del CdLm. Art. 14 Attività a scelta dello studente 1. Il percorso di studi prevede un numero di CFU fino a 12, a scelta dello studente. La scelta va effettuata al termine del primo semestre del primo anno e non oltre la fine del secondo anno 2. Nel caso lo studente scelga insegnamenti non attivati presso la Facoltà, dovrà obbligatoriamente presentare motivata richiesta al Comitato di Coordinamento che ne valuterà la coerenza con il percorso formativo. Art. 15 Altre attività formative 1. All’interno del percorso formativo del CdLm sono previsti fino a 6 CFU dedicati a “Tirocini formativi e di orientamento” che mirano ad agevolare l’inserimento dello studente nel mercato del lavoro attraverso un’esperienza professionale da svolgere presso un’azienda o un ente pubblico del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni. Art. 16 Percorsi di eccellenza 1. Il CdLm prevede di poter attivare, a partire dall’A.A. 2025/26, il Percorso di eccellenza del CdLm con lo scopo di valorizzare la formazione degli studenti iscritti, meritevoli e interessati ad attività di approfondimento e di integrazione culturale. Le attività saranno programmate, con apposito bando annuale, dalla struttura didattica di riferimento e impostate come approfondimenti disciplinari e interdisciplinari, attività seminariali o di tirocinio; ma potranno anche essere concordate con i singoli studenti, in relazione alle loro vocazioni culturali e scientifiche. Art. 17 Prova finale 1. La prova finale consiste nella discussione di una tesi, elaborata individualmente e in modo originale dallo studente, coadiuvato da un relatore, prioritariamente in forma di progetto, ovvero di approfondimento analitico, anche teorico-critico, dei contenuti disciplinari specifici del CdLm affrontati nel CdLm. In particolare, le tesi di tipo progettuale devono avere carattere applicativo e di sperimentazione ed essere connotate da un chiaro impianto metodologico. Le tesi di carattere teorico devono riguardare temi inediti o specifici approfondimenti tematici inerenti agli ambiti disciplinari del CdLm. Complementare allo svolgimento della prova finale è un’attività sperimentale di stage o tirocinio. 2. La prova finale può essere parte di un lavoro più ampio realizzato in gruppo e presentato in comune da più laureandi, purché l’elaborazione individuale ne costituisca una parte compiuta, significativa e distinguibile, tanto da consentirne una valutazione a sé stante. 3. La tesi di laurea deve essere seguita da almeno un relatore o da più relatori, nel caso il lavoro sia interdisciplinare o riguardi una molteplicità di temi. 4. È consentita la collaborazione di esperti esterni in veste di correlatori. 5. La tesi può anche prendere avvio e svilupparsi nell’ambito delle attività di uno dei corsi previsti al secondo anno, prevedendosi per il suo completamento il riconoscimento di 12 CFU. Art. 18 Modalità di riconoscimento dei crediti acquisiti in altre Facoltà o Atenei 1. Per quanto attiene alle corrispondenze e modalità di riconoscimento di esami sostenuti nei diversi CdL della Facoltà, relativamente al passaggio al CdLm in Architettura: Interni e Allestimenti, il Comitato di Coordinamento elabora le modalità di conversione delle singole discipline, sottoponendole all’approvazione del Consiglio prima dell’inizio delle iscrizioni. 2. Le modalità di riconoscimento dei crediti acquisiti in altre Università sono stabilite dal Comitato di Coordinamento del CdLm e fanno riferimento a quanto previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo e dalla normativa vigente. 3. Il Comitato di Coordinamento del CdLm può richiedere eventuali prove integrative per esami già sostenuti, qualora i contenuti culturali siano ritenuti obsoleti nel caso siano trascorsi più di 6 anni dal loro sostenimento. Art. 20 Orientamento e Tutorato 1. Il tutorato in itinere è assicurato dal Servizio di Orientamento e tutorato della facoltà (SOrT) con la presenza di uno o più docenti di riferimento del CdLm nominati dal Presidente. Il tutorato è finalizzato a orientare e ad assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi, a renderli attivamente partecipi del processo formativo, a rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza ai corsi, anche attraverso iniziative rapportate alla necessità, alle attitudini e alle esigenze dei singoli. 2. Le attività di tutorato sono svolte dai docenti di riferimento secondo le modalità stabilite dal Consiglio di CdLm, assicurando la continuità, durante l’intero percorso formativo, del rapporto tra il docente e lo studente. 3. Il CdLm promuove collaborazioni e confronti con esperienze di altre Scuole di Architettura in ambito internazionale, prevedendo iniziative per favorire l’internazionalizzazione della formazione, attraverso la rete degli accordi Erasmus della Facoltà di Architettura e i bandi per la mobilità per tesi di laurea all’estero. Art. 21 Personale docente 1. L’elenco dei docenti, comprensivo del ruolo e del settore scientifico disciplinare di appartenenza, è riportato nell’Allegato A, parte integrante del presente Regolamento. 2. I docenti di ruolo sono responsabili di insegnamenti relativi al SSD di appartenenza o affine, nel rispetto del numero minimo di crediti così come previsto dalla normativa vigente. 3. Il Dipartimento di riferimento e gli altri Dipartimenti “associati” della Facoltà, assicurano il soddisfacimento del requisito di docenza ai fini dell’accreditamento del CdLm, così come previsto dalla normativa vigente. Art. 22 Applicazione del Regolamento 1. Il presente Regolamento si applica a tutti gli studenti immatricolati al CdLm a partire dall’AA 2025/2026 ha validità sino all’emanazione del successivo Regolamento. 2. Eventuali problematiche interpretative o applicative derivanti dalla successione dei Regolamenti nel tempo saranno oggetto di specifico esame da parte del Consiglio di CdLm. 3. Per tutto quanto non già previsto nel presente Regolamento si rimanda al Regolamento didattico di Ateneo.