Il corso

I laureati in Ingegneria clinica hanno conoscenze approfondite della matematica e delle altre scienze di base e adeguate competenze sugli aspetti metodologici e operativi tali da permettere di descrivere e interpretare i problemi dell'ingegneria e delle scienze dell'ingegneria nei loro aspetti generali e, in modo approfondito, quelli relativi all'ingegneria industriale e all'ingegneria clinica, in cui sono capaci di identificare, formulare e risolvere i problemi utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati. Tali conoscenze consentono loro di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi e processi; di condurre esperimenti e di analizzarne e interpretarne i dati. Inoltre consentono loro di comprendere le soluzioni ingegneristiche nel contesto economico, sociale e fisico-ambientale.

Il curriculum proposto si basa sulla convinzione che, per la formazione dell’ingegnere Clinico, sia necessaria una solida e ampia cultura di base. La cultura scientifica di base, più che una sofisticata specializzazione in tecnologie e applicazioni di veloce obsolescenza, permette di adeguarsi meglio alla rapida evoluzione tecnologica del settore. L’assunto che l’ingegnere clinico si trovi ad interagire con sistemi complessi che fungono da interfaccia tra l’uomo e la strumentazione medica, o tra la struttura ospedaliera e l’organizzazione della stessa, implica una formazione di base che raccolga le competenze più ampie comuni ai principali settori dell’ingegneria. Tra queste, oltre alle ovvie conoscenze di base (matematica, fisica, chimica) si intendono fornire le conoscenze fondamentali nei settori dell’ingegneria dell’informazione, della meccanica e ovviamente della bioingegneria.

Per la sua forte connotazione di base il corso di studi è indirizzato prevalentemente alla formazione dell'ingegnere clinico-biomedico con il proseguimento nel percorso magistrale in Ingegneria biomedica. Tuttavia la formazione del laureato triennale consente l'accesso alla professione di "Tecnico di apparati medicali e per la diagnostica medica".

Il Corso di laurea in Ingegneria clinica prevede il numero programmato.

L'immatricolazione è subordinata al sostenimento di un test di verifica delle conoscenze in ingresso (TOLC-I) il cui esito permette di partecipare alle selezioni previste dal bando e può determinare l'attribuzione di obblighi formativi (OFA).

Il percorso formativo prevede 20 moduli d'insegnamento in cui:

- 171 CFU sono riservati allo svolgimento di attività formative di base, caratterizzanti, affini ed integrative. Tra questi lo studente può scegliere attività formative per un totale di 12 crediti;
- 3 CFU sono finalizzati all'acquisizione di ulteriori conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché ad agevolare le scelte professionali, ai sensi dell'art.10, comma 5, lettera d del DM270;
- 3 CFU sono dedicati alla conoscenza della lingua straniera
- 3 CFU sono dedicati alla prova finale che consiste nella presentazione di una relazione riguardante lo studio di un problema applicativo affrontato in uno dei corsi seguiti dallo studente, sviluppata sotto la guida di un docente.

Norme relative alla frequenza: non sono previsti specifici obblighi di frequenza se non per le attività di laboratorio o o altre attività pratiche indicate dai docenti.