Organizzazione e contatti

Presidente del Corso di studio - Presidente del Consiglio di area didattica

Chiara Napoletano

Docenti di riferimento

FABIO DI DOMENICO
VERONICA VESCHI
FABRIZIO PANTANELLA
CHIARA NAPOLETANO

Rappresentanze studentesche

MARCO DONNO
EMANUELA SANTU
VINCENZO GABRIELE DI GIORGIO
GIULIA GIANNI
ANNA MAIOLO
ELISA FRATTARELLI

Tutor del corso

Ivana Bruno
MARIA D'EMILIO
ALESSIO AGOSTINI
TIZIANA DE SANTIS
FRANCESCO CAPUTO

Manager didattico

Cinzia Castellani

Regolamenti

Regolamento del corso

QUADRO B1 – DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DESCRIZIONE DEI METODI DI ACCERTAMENTO
Le Facoltà di Farmacia e Medicina, di Medicina e Odontoiatria e di Medicina e Psicologia concorrono all'istituzione dei Corsi di Studio (CdS) delle Professioni Sanitarie.
I CdS delle Professioni Sanitarie sono ricompresi in quattro Classi:
L/SNT1: classe delle lauree in professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica
L/SNT2: classe delle lauree in professioni sanitarie della riabilitazione
L/SNT3: classe delle lauree in professioni sanitarie tecniche
L/SNT4: classe delle lauree in professioni sanitarie della prevenzione
I CdS afferiscono alle Facoltà di appartenenza che deliberano riguardo alla loro istituzione e attivazione.

Art. 1 Organizzazione didattica

Le attività formative sono mirate a realizzare una completa formazione professionale attraverso l'acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche e sono organizzate in didattica frontale e attività professionalizzanti.
L'attività didattica frontale, prevista per il raggiungimento degli specifici obiettivi formativi, comprende lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di lavoro.
Le attività professionalizzanti sono realizzate anche attraverso il tirocinio tecnico-pratico, in conformità agli standard e al monte ore definiti dalle direttive dell'Unione Europea.
Per consentire l'acquisizione delle competenze necessarie all'esercizio della professione, il cui profilo è approvato con decreto ministeriale, il Consiglio di CdS individua le attività formative professionalizzanti (tirocinio, attività laboratoristiche e studi clinici guidati) per lo svolgimento delle quali la Facoltà di riferimento può stipulare convenzioni, a firma del Preside, del Presidente del CdS e del responsabile legale della struttura ospitante, con aziende sanitarie/ospedaliere/IRCCS o altre strutture del SSN nonché presso istituzioni private accreditate e altre istituzioni pubbliche.
Per le specifiche esigenze di alcuni profili professionali, al fine di integrare l’attività di tirocinio professionalizzante, la Facoltà può stipulare convenzioni con aziende/enti sedi di attività socio/sanitarie volte al conseguimento da parte degli studenti della piena padronanza di tutte le competenze previste dal relativo profilo professionale.
Tali attività professionalizzanti devono esclusivamente svolgersi, attraverso forme di didattica a piccoli gruppi, con ampi gradi di autonomia per lo studente, sotto la responsabilità di un tutor appartenente allo specifico profilo professionale e devono mirare a facilitare l’acquisizione di abilità professionali e di attitudini relazionali/comportamentali necessarie al raggiungimento di una autonomia professionale, decisionale e operativa prevista nei vari ruoli ed ambiti professionali.
Il Consiglio di Facoltà definisce l'Ordinamento Didattico nel rispetto della normativa vigente. Eventuali modifiche (contenuto, denominazione, numero dei corsi e numero degli esami), saranno deliberati dalla Giunta di Presidenza di Facoltà.
Le figure di riferimento del CdS sono: il Presidente che è responsabile di tutte le attività didattico-formative e il Direttore Didattico che coordina le attività tecnico-pratiche.

Art. 2 Ammissione al Corso di Laurea

Ai CdS delle professioni sanitarie si accede previo superamento del test di ammissione e il conseguimento di utile posizione in graduatoria.
I Requisiti e le modalità di accesso sono disciplinati da Leggi e Normative Ministeriali.
Possono partecipare alla prova di ammissione i candidati in possesso del Diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo ai sensi delle leggi vigenti.
Il numero massimo degli studenti iscrivibili a ciascun CdS è stabilito, ogni anno, dalle competenti autorità in relazione alle risorse messe a disposizione dalle Facoltà. Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi dell'art. 3, c.2 della Legge 264 del 2 settembre 1999 (Norme in materia di accesso ai corsi universitari).
Le conoscenze iniziali richieste per l’accesso sono quelle relative alle discipline di Biologia, Chimica, Fisica e Matematica, la cultura generale e il ragionamento logico, ed in ogni caso quanto previsto dai dispositivi ministeriali.
Ai sensi della vigente normativa, sulla base del punteggio riportato nella prova di ammissione, si procede alla determinazione, dell'eventuale Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA).
Gli OFA sono pertanto attribuiti a tutti quegli studenti che abbiano conseguito una votazione inferiore ad una soglia indicata nel bando.

Art. 3 Crediti Formativi Unitari (CFU)

I CdS hanno una durata di tre anni. L'unità di misura del lavoro richiesto allo studente per l'espletamento di ogni attività formativa prevista dall'Ordinamento del CdS per conseguire il diploma di Laurea è il Credito Formativo Universitario (CFU)
Ad 1 CFU corrispondono, a norma dei Decreti Ministeriali, 25 ore di lavoro/studente, ad eccezione della classe 1 le cui ore di lavoro/studente corrispondono a 30.
La quantità di lavoro medio svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è pari a 60 CFU.
L’ateneo prevede il percorso part-time che consente allo studente di prolungare la durata degli studi da tre a sei anni. Con il passaggio al tempo parziale il numero e la sequenza degli esami previsti dal proprio ordinamento restano identici, cambia solo la durata del percorso formativo entro il quale i crediti vengono conseguiti. Nel percorso part-time è previsto un impegno didattico pari al 50%, ovvero 30 CFU annui, rispetto a quello a tempo pieno (60 CFU), con una calendarizzazione degli insegnamenti predefinita che tiene conto dell’articolazione in semestri
La quota dell'impegno orario a disposizione dello studente per lo studio o per altre attività formative di tipo individuale non deve essere inferiore al 50% delle ore previste per ciascun CFU. L'ordinamento didattico prevede inoltre, per il triennio, le attività formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a), c), d), e) del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di: 6 (sei) a scelta dello studente; 9 (nove) per la prova finale e per la lingua inglese; 6 (sei) per le altre attività, e più specificamente 1 (uno) per l'informatica, 1 (uno) per la radioprotezione, 4 (quattro) per attività seminariali e 3 (tre) per i laboratori professionali dello specifico SSD del profilo; infine 60 (sessanta) CFU sono riservati per l’attività pratica di tirocinio da svolgere nello specifico profilo professionale.
I CFU relativi alla conoscenza di una lingua dell'Unione Europea possono essere riconosciuti dal Consiglio CdS o dall’Ufficio di Presidenza sulla base di certificazioni rilasciate da strutture, interne o esterne, specificamente competenti.
Gli studenti devono completare il conseguimento dei CFU previsti dall’ordinamento didattico entro un termine pari al triplo della durata normale del CdS (ossia entro 9 anni dall’immatricolazione).
Oltre tale termine i crediti acquisiti potranno essere ritenuti non più adeguati alle conoscenze richieste dal CdS e, pertanto, lo studente che intende riprendere gli studi deve chiedere la verifica del percorso formativo con le modalità e le tempistiche indicate dal Regolamento studenti pubblicato sul sito ufficiale di Sapienza.
Il Consiglio del CdS provvede, dopo le opportune verifiche, a determinare eventuali nuovi obblighi formativi per il conseguimento del titolo nonché il termine ultimo per il conseguimento dello stesso.

Art. 4 Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)

Gli obiettivi formativi verranno raggiunti attraverso la dimostrazione da parte dello studente di:
1. conoscenza e capacità di comprensione
2. capacità di applicare conoscenza e comprensione
3. autonomia di giudizio
4. abilità comunicative
5. capacità di apprendimento

I laureati sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000 n. 251 articolo 1, comma 1, professionisti dell’area sanitaria che svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle leggi istitutive dei relativi profili professionali, dagli specifici codici deontologici e dai rispettivi Ordini Professionali.
I laureati dei CdS delle professioni sanitarie devono acquisire conoscenze nelle discipline di base, tali da consentire loro la comprensione dei processi biologici, anche in relazione al genere e, la massima integrazione con le altre professioni. Oltre alla lingua italiana, i laureati apprendono l'uso della lingua inglese nell'ambito specifico di competenza.
Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.
Il percorso formativo strutturato è costantemente monitorato, validato e ottimizzato al fine di facilitare l’acquisizione delle competenze previste dagli obiettivi specifici del CdS. Il raggiungimento di tali specifici obiettivi formativi si realizza grazie a tutti gli strumenti istituzionali messi a disposizione dagli organismi universitari quali il Team Qualità e il Nucleo di Valutazione di Ateneo.

Art. 5 Obbligo di frequenza

La frequenza alle attività didattiche di tipo frontale, all'attività didattica elettiva (ADE), alle attività integrative, alle attività formative professionalizzanti e di tirocinio è obbligatoria.
La frequenza viene rilevata dai docenti adottando le modalità di accertamento stabilite dal CCdS. Per poter sostenere l'esame è richiesta la frequenza delle lezioni frontali di un numero di ore pari o superiore al 67% delle ore assegnate ai singoli moduli, in conformità alla normativa europea di riferimento.
Lo studente è tenuto a frequentare tutto il monte ore di tirocinio previsto dall'ordinamento didattico del CdS, con il recupero delle ore laddove necessario, entro il mese di dicembre dell’anno accademico.
Lo studente è coperto da polizza assicurativa contro infortuni professionali durante tutte le attività didattiche svolte presso le strutture sede del CdS e presso quelle convenzionate con il CdS.

Art. 6 Laboratori professionali

Sono attività didattiche professionalizzanti che facilitano l’integrazione tra le conoscenze teoriche e le attività pratiche di tirocinio. Il laboratorio è organizzato da un tutor appartenente al medesimo profilo professionale del CdS di riferimento. Nel laboratorio lo studente può sperimentare attività pratiche inerenti la professione utilizzando strumentazioni dedicate, protocolli valutativi o modalità specifiche di approccio e di comunicazione. L’attività di Laboratorio costituisce parte integrante del curriculum formativo e la frequenza è obbligatoria al 100%.

Art. 7 Tirocinio

Il Tirocinio Professionale rappresenta l'attività formativa fondamentale per lo sviluppo di competenze professionali, relazionali e comportamentali, di ragionamento e pensiero critico.
Responsabile dell’organizzazione delle attività di tirocinio è il Direttore Didattico che elabora, in collaborazione con i tutor professionali, il progetto formativo di tirocinio annuale e lo propone all'approvazione del Consiglio di CdS (CCdS).
La frequenza dello studente alle attività di tirocinio è obbligatoria al 100% per tutti i 60 CFU previsti dall'ordinamento didattico in conformità alla normativa europea e deve essere attestata.
L'attività pratica di tirocinio è articolata in relazione al calendario accademico; le relative disposizioni attuative sono di competenza del Direttore Didattico. Per l’acquisizione dei CFU sono previsti 3 esami di tirocinio, uno per ogni anno di corso.
La supervisione del tirocinio viene garantita da un sistema di tutorato. Durante il Tirocinio il tutor esercita una costante valutazione dell'apprendimento dello studente al fine di realizzare la massima efficacia del processo formativo.
Qualora lo studente non raggiunga gli obiettivi formativi previsti per quel determinato ciclo di tirocinio con conseguente valutazione negativa, ha l'obbligo di ripeterlo presso la stessa unità operativa o area affine secondo le indicazioni ricevute dal Direttore Didattico.

Art. 8 Verifica dell'apprendimento ed acquisizione dei CFU

L’acquisizione dei CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa è subordinata al superamento degli esami di profitto. Gli esami verranno organizzati come prove di esame integrate per più moduli coordinati. La verifica di tale apprendimento si esplica attraverso prove d'esame che potranno essere svolte , oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche sotto forma di prove in itinere (prove di auto-valutazione, colloqui intermedi). La valutazione viene espressa in trentesimi per tutti gli esami fatta eccezione per la conoscenza della lingua straniera, ADE, attività seminariale e laboratori per i quali è previsto il giudizio di idoneità.
Gli esami di profitto si svolgono nei periodi dedicati e denominati sessioni d'esame.
Le date degli appelli d'esame sono programmate all'inizio dell'anno accademico e distanziate di almeno due settimane.
Lo studente può sostenere le prove di esame in tutti gli appelli di ogni sessione indipendentemente dall’esito della prova di esame precedente.
La Commissione di esame di profitto è costituita da docenti del relativo insegnamento ed è presieduta dal Presidente della Commissione d'esame che generalmente corrisponde al Coordinatore/Responsabile dell'insegnamento, nominato dal CCdS/Ufficio di Presidenza all'inizio di ogni anno accademico. Nel caso di assenza di uno o più componenti della commissione, il Presidente della commissione può disporre la sostituzione dei membri ufficiali con membri supplenti della stessa. L’esito delle prove di esame è verbalizzato dal docente sul sistema informatizzato di ateneo Infostud.
L'esame di tirocinio annuale, valutato anch'esso in trentesimi, può essere sostenuto dallo studente solo al completamento del monte ore di tirocinio previsto per ogni anno.
L'esame di tirocinio annuale contribuisce a determinare la media curriculare finale dello studente.
L'esame di tirocinio dovrà essere svolto da un'apposita Commissione d'esame presieduta dal Direttore Didattico.

Art. 9 Ulteriori esami di profitto (ex. Art. 6 del R.D. n. 1269/38)

Lo studente, in aggiunta agli esami stabiliti dall'ordinamento didattico del CdS, può iscriversi a non più di due insegnamenti di altri Corsi di Laurea, nella stessa Università.
Lo studente che voglia usufruire della possibilità prevista dal presente articolo , avendo cura di aver informato preventivamente il Presidente del CdS ove è previsto l’insegnamento prescelto, deve presentare alla Segreteria Studenti delle Professioni Sanitarie apposita domanda con le modalità e le tempistiche indicate nel Regolamento studenti pubblicato sul sito ufficiale di Sapienza.

Art. 10 Sbarramenti/Propedeuticità

Per propedeuticità si intende la necessità, da parte dello studente, di superare preliminarmente determinati esami rispetto ad altri.
E’ fatto obbligo allo studente dei CdS delle Professioni Sanitarie di rispettare quanto segue in termini di propedeuticità:
• Propedeuticità raccomandata è quella che il Corso di studi consiglia per un percorso formativo ben strutturato ed in linea con gli obiettivi e la corretta sequenza nella acquisizione dei contenuti didattici. Da precisare però che questa propedeuticità non ha natura vincolante per lo studente nel proseguimento del percorso di studi.
• Propedeuticità vincolante è quella obbligatoria e vincola lo studente ad una necessaria aderenza per il proseguimento del percorso di studi.
Nell’ambito della formazione pratica, lo studente non potrà accedere alla frequenza del tirocinio se prima non avrà superato l'esame di tirocinio dell'anno precedente.
Gli esami sostenuti senza aver rispettato l'obbligo di propedeuticità vincolante saranno annullati d'ufficio dalla carriera dello studente.
Lo studente è iscritto “in corso” per i primi tre anni, negli anni successivi sarà considerato “fuori corso”.
Parte integrante del presente Regolamento sono i prospetti allegati che riportano le denominazioni che seguono:

Propedeuticità CdS L/SNT1 (All. CLASSE 1 – PROFESSIONI SANITARIE)
Propedeuticità CdS L/SNT2 (All. CLASSE 2 – PROFESSIONI SANITARIE)
Propedeuticità CdS L/SNT3 (All. CLASSE 3 – PROFESSIONI SANITARIE)
Propedeuticità CdS L/SNT4 (All. CLASSE 4 – PROFESSIONI SANITARIE)

Art. 11 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio

A seguito della ricognizione dei posti disponibili in anni successivi al primo, l’Ateneo emette un bando di trasferimento per i posti risultati disponibili al secondo e terzo anno di corso.
Lo studente interessato al trasferimento, presenterà la domanda corredata dalla carriera universitaria. Il riconoscimento degli esami/CFU compiuti presso CdS di altre Università italiane o straniere avverrà ad opera di una Commissione di Facoltà che, verificata la congruità dell’ordinamento didattico e dei programmi degli esami sostenuti, concede il nulla osta al trasferimento al secondo o al terzo anno senza ripetere la prova di ammissione.
Nell’ambito dell’Ateneo Sapienza, il passaggio da un CdS ad altro CdS di diversa tipologia, anche se ricompreso nella stessa Classe di laurea, è possibile esclusivamente previo superamento della prova di ammissione. I CFU della precedente carriera possono essere riconosciuti dal CCdS/ufficio di presidenza che indica altresì, in base ai CFU riconosciuti, l’anno di ammissione.
Sia nel caso di trasferimento da altra sede sia nel caso di passaggio da altro CdS, gli studenti potranno essere ammessi al secondo anno di corso a seguito del riconoscimento di n. 3 esami del primo anno in aggiunta all’esame di tirocinio I e, al terzo anno, con il riconoscimento di tutti gli esami del primo e almeno 2 esami del secondo anno in aggiunta all’esame di tirocinio II.
Negli anni successivi al primo, sono consentiti passaggi ad altra sede del medesimo CdS.
L’Ateneo, in seguito a ricognizione dei posti disponibili al secondo e terzo anno di corso, emette un avviso di cambio sede indicando criteri, modalità e tempistiche. Gli interessati potranno presentare domanda di partecipazione e, nel caso di esito favorevole, potranno perfezionare la procedura di cambio sede producendo la documentazione richiesta corredata dal nulla osta rilasciato dal Presidente del CdS di provenienza.

Art. 12 Compilazione di questionari

Gli studenti, durante il percorso formativo sono tenuti alla compilazione di questionari online previsti dalle autorità competenti quali il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), e l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR).
Questionari OPIS: la rilevazione delle Opinioni degli Studenti costituisce un processo essenziale per i sistemi di Assicurazione della Qualità (AQ) degli Atenei; la valutazione dei dati dei questionari OPIS consente di individuare aspetti critici e definire margini di miglioramento, sia riguardo alla didattica, sia all’organizzazione del CdS. La rilevazione OPIS è oggetto di monitoraggio da parte del Team Qualità e di valutazione da parte del Nucleo di Valutazione Ateneo e rappresenta un requisito necessario per l’accreditamento dei CdS.
TECO (Test sulle competenze): l’Università, in collaborazione con ANVUR, programma ed effettua verifiche oggettive e standardizzate delle conoscenze complessivamente acquisite e mantenute dagli studenti durante il loro percorso di apprendimento attraverso i questionari TECO. Tali verifiche sono finalizzate alla valutazione della efficacia degli insegnamenti e della capacità degli studenti di mantenere le informazioni ed i modelli razionali acquisiti durante i loro studi. Tramite tali strumenti risulta possibile misurare il miglioramento della performance didattica in tutte le diverse fasi che concorrono al conseguimento del titolo di studio.
E’ assicurato l’anonimato degli studenti che partecipano alla compilazione dei suddetti questionari.

CALENDARIO ESAMI

Sessione di GENNAIO
E’ previsto almeno un appello riferito all’anno accademico precedente (recupero), incluso l'esame di tirocinio. Possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Può essere inoltre previsto un appello d’esame riferito all’ anno accademico in corso (ordinario) riservato esclusivamente agli studenti che hanno ottenuto il passaggio/trasferimento da altro CdS. Possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Trattasi quindi di verbali distinti.

Sessione di FEBBRAIO
E’ previsto almeno un appello riferito agli insegnamenti del primo semestre dell’anno in corso (ordinario) al quale possono partecipare anche gli studenti che hanno frequentato nell’anno accademico precedente (recupero). Possono essere ammessi all’esame gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
E’ previsto un appello di tirocinio per gli studenti che non hanno sostenuto detto esame nella sessione di gennaio.

Sessione di APRILE
E’ possibile prevedere un appello d'esame straordinario di recupero. Possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza. Può essere anche previsto un appello per l’esame di tirocinio.

Sessione di GIUGNO- LUGLIO
Sono previsti almeno tre appelli di esami (ordinari e di recupero) e un appello per l’esame di tirocinio. Possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.

Sessione di SETTEMBRE
Sono previsti almeno due appelli d'esame, ed un appello per l'esame di tirocinio. Possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.

Sessione di DICEMBRE
E’ possibile prevedere un appello d'esame straordinario di recupero. Possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza. Può essere anche previsto un appello per l’esame di tirocinio.

All'inizio dell'anno accademico viene pubblicato sul sistema informatico di Ateneo il calendario degli esami completo.

ESAME FINALE

Dopo aver superato tutti gli esami inclusi nel piano di studi, compresi quelli di tirocinio, è previsto l'esame finale, presieduto da una Commissione nominata dal Presidente del CdS e composta a norma di legge. L’esame finale consta di due prove e comprende una prova pratica che ha valore di Esame di Stato abilitante ed è finalizzata a valutare il raggiungimento delle competenze previste dagli specifici profili professionali e la dissertazione di una tesi di natura applicativa elaborata dallo studente il cui contenuto dovrà essere attinente a tematiche strettamente correlate al profilo professionale.
Gli studenti potranno prenotarsi alla prova finale nei tempi indicati nel promemoria laureandi dei CdS delle Professioni Sanitarie avendo un debito massimo di un esame e anche se non risultano verbalizzate le seguenti attività didattiche: Attività Didattica Elettiva (ADE), Attività seminariale e Laboratori.
Per poter usufruire della prima sessione di Laurea prevista nel periodo ottobre-novembre, i laureandi dovranno aver terminato tutti gli esami del terzo anno, compreso quello di tirocinio e compresa la verbalizzazione di ADE, Attività Seminariale e Laboratori entro e non oltre il 30 settembre dell'anno in corso.
Per poter usufruire della seconda sessione di Laurea prevista nel periodo marzo-aprile, riferita all'anno accademico precedente, i laureandi dovranno aver terminato tutti gli esami del terzo anno, compreso quello di tirocinio e compresa la verbalizzazione di ADE, Attività Seminariale e Laboratori, entro e non oltre il 31 gennaio dell'anno in corso e potranno prenotarsi nei tempi indicati nel promemoria laureandi dei CdS delle Professioni Sanitarie avendo rispettato quanto previsto nella norma di propedeuticità (Art. 9 del presente Regolamento).
Le commissioni giudicatrici per la prova finale esprimono la loro votazione in centodecimi e possono concedere all’unanimità al candidato il massimo dei voti con lode.
Qualora il completamento degli esami avvenisse oltre la data del 31 gennaio il laureando sarà tenuto inderogabilmente al pagamento delle tasse universitarie e l'esame finale potrà essere sostenuto nella prima sessione dell’anno accademico successivo.

Per ulteriori informazioni si rimanda al Regolamento studenti pubblicato sul sito ufficiale di Sapienza.