LABORATORIO DI SINTESI IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
Obiettivi formativi
Il Laboratorio di Sintesi è la prova progettuale di fine carriera della preparazione dello studente. Nel Laboratorio viene posta particolare attenzione agli esiti applicativi del progetto come integrazione di più discipline e come sviluppo del tema architettonico sulla base di conoscenze tecniche e di fondamenti critici. Altrettanta importanza è data alla elaborazione grafica del progetto favorendo sia l’uso delle tecniche tradizionali che quello dello strumento informatico. Il progetto è elaborato individualmente nell’ambito di una attività seminariale svolta prevalentemente in aula.
Canale 1
ORAZIO CARPENZANO
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Il corso ha come finalità l’esercizio del progetto d'architettura. L’esercitazione proposta concerne l’area dell’EUR, il quartiere progettato da Marcello Piacentini per l’esposizione universale di Roma del 1942 e completato solo in occasione delle Olimpiadi del 1960.
L’obiettivo è quello di mettere in evidenza una priorità enorme per la città: la valorizzazione in termini culturali, economici, spaziali e di immagine del più importante comparto urbano tra le Mura Aureliane ed il mare di Roma. Forse ad oggi l’EUR, come quartiere morfologicamente compiuto, è l’unica bozza di città contemporanea che Roma abbia sviluppato.
Dal punto di vista metodologico l’approccio sarà di tipo transdisciplinare (architettura, archeologia, estetica, comunicazione, museografia, allestimenti urbani).
PREMESSE AL PROGETTO
A partire dalla individuazione di un masterplan generale che verrà fornito dal corso, gli studenti si eserciteranno su cinque temi: l’EUR del futuro comprenderà visioni per il quartiere più contemporaneo della Capitale, articolate in alcuni filoni principali, inerenti lo spazio pubblico, la luce e la scenografia urbana, il climate change, la città dall’alto, le porte dell’area omogenea in entrata e in uscita lungo l’asse della Cristoforo Colombo, gli spazi intermedi tra l’architettura e la città, le traiettorie e le mete visive. Il progetto conforma attraverso interventi puntuali l’idea dell’EUR città/parco, con una progressiva intensificazione del verde urbano, una riduzione calibrata degli spazi dedicati alla mobilità su gomma e all’asfalto, ai portici come spazi di incontro verdeggianti e confortevoli, la riduzione dei lembi del quartiere per una nuova mobilità dolce connessa senza soluzione di continuità al mare di Roma.
TEMI E COLLABORATORI ALLA DIDATTICA
LE SOGLIE
Arch. Fabio Balducci RTD-A in Composizione architettonica e urbana
Arch. Paolo Marcoaldi RTD-A in Composizione architettonica e urbana
Nell’impianto araldico dell’E42, le due testate avrebbero dovuto rafforzare l’impostazione dichiaratamente classica di un’acropoli contemporanea, aperta da un lato alla Città, dall’altro al Mare.
Il progetto dovrà individuare, nei contesti dei propilei di Moretti da un lato e di Piazzale 25 Marzo 1957 dall’altro, le azioni di trasformazione dei due ambiti di ingresso e uscita dal quartiere all’interno di una strategia di ri-naturalizzazione del suolo. Attraverso un approccio interscalare, il seminario ha l’obiettivo di proporre due nuove green gate per l’EUR, dove le ecologie e le orografie delle soglie che uniscono e dividono possano finalmente interagire con i vettori delle mobilità, gli ambiti insediativi, le traiettorie percettive presenti o potenziali.
LE PIAZZE
Arch. Andrea Parisella Dottorando in Progettazione Architettonica e Urbana
Arch. Fabrizio Marzilli Dottorando in Progettazione Architettonica e Urbana
Il seminario individua come ambito d’indagine e di sperimentazione il sistema delle piazze nell’impianto urbano dell’Eur, ponendosi come obiettivo quello di ridefinirne la valenza urbana, sia in termini di strategia di trasformazione che in termini di ridefinizione dei caratteri morfologici.
L’assetto urbano proposto da Marcello Piacentini struttura attorno all’asse viario della Cristoforo Colombo la sequenza di stanze urbane, la cui percezione si lega ai caratteri dimensionali ed estetici degli edifici che ne scandiscono i bordi. La riflessione progettuale, a partire dallo studio dell’archetipo, affronterà la doppia dimensione delle piazze dell’Eur: da un lato la dimensione infrastrutturale e quindi la complessa relazione con l’asse viario, dall’altro la riscrittura del rapporto tra l’invaso ed il sistema di edifici - portici che ne definiscono i bordi.
I PORTICI
Arch. Alessandra Di Giacomo Dottoressa di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana
Arch. Diana Carta Dottoranda in Progettazione Architettonica e Urbana
La sfida proposta dal seminario è quella di individuare, nel sistema degli ambulacri dell’Eur, delle situazioni in cui l’alterazione del magistrale registro che li sottende si manifesti come un’opportunità, uno spunto per attivare nuove relazioni urbane. Si tratterà di azioni puntuali, che vanno nella direzione dell’allestimento compositivo. A queste si affida il compito di rimodulare la dimensione monumentale del contesto, rafforzandola o indebolendola; di predisporre luoghi della cultura e della ricezione, correggendo eventuali usi impropri; di innescare o risolvere alcune dinamiche urbane, rintracciabili nelle condizioni di continuità / discontinuità del sistema e nella problematicità / potenzialità dei nodi; di mettere in atto eventuali azioni di micro-demolizione e costruzione laddove si presentano dei limiti fisici in contrasto con le strategie sopra descritte. La sfida risiede nella dimensione monumentale e multidirezionale dei portici; nel progetto di sezione e condizioni al margine e per ultimo, ma non meno importante, la trasformazione dell’immagine temporanea in memoria visiva condivisa.
I PLATEATICI
Arch. Francesca Sibilio Dottoressa di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana
Arch. Benedetta Verderosa Dottoressa di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana
Tema portante del seminario è il plateatico, elemento urbano profondamente connesso al concetto di “spazio pubblico” e a quello di “evento”, la cui progettazione offre importanti spunti di riflessione sul rapporto tra architettura e vuoto urbano.
Dal latino platēa (piazza, largo), i plateatici possono essere considerati dei luoghi vivaci in cui si manifestano, in maniera evidente e ciclica, le trasformazioni e le espressioni della cultura contemporanea. Sono spazi liberi ad uso pubblico, dal carattere ibrido, perché interni ed esterni insieme, che possono essere attraversati velocemente o vissuti per un giorno.
Obiettivo è progettare un’architettura in grado di aumentare la qualità urbana, attrezzando e arricchendo lo spazio residuale, attraverso un sistema di installazioni, dehors, elementi ombreggianti, strutture leggere e coperture, con un impatto positivo sul quartiere contemporaneo dell’EUR, sulla viabilità, sul paesaggio e sulla sua relazione con la città.
LE METE
Arch. Luca Porqueddu RTD-B in Composizione architettonica e urbana
Arch. Domenico Faraco Dottorando in Progettazione Architettonica e Urbana
Punti di arrivo o di riferimento che nella cultura della Roma Antica si legano tanto all’architettura dello stadio, di cui con la loro forma cilindrica presidiavano le estremità della spina centrale, quanto alla definizione di importanti spazi pubblici, come la Meta sudans che (dalla fine del primo secolo d.C. fino al V) presidiava la Valle del Colosseo, le mete hanno la capacità di indirizzare lo sguardo, conferendo allo spazio fisico ed emotivo una differente densità. Marcello Piacentini e gli architetti che lo hanno accompagnato nel disegno dell’EUR 42 strutturano gli ampi transetti urbani proprio a partire da questa idea-strumento. Nella scala vasta può essere tuttavia necessario provocare la perentorietà della simmetria speculare con ulteriori indirizzi e addensamenti alternativi.
Prerequisiti
Si ricorda che è possibile sostenere l'esame di Laboratorio di Sintesi, solo se sono stati precedentemente sostenuti gli esami propedeutici previsti dal proprio Manifesto e il Laboratorio di Progettazione Architettonica IV.
Testi di riferimento
- Orazio Carpenzano, Qualcosa sull'architettura. Figure e pensieri nella composizione, Quodlibet 2018
- Vieri Quilici, Eur: una moderna città di fondazione, De Luca Editori d’Arte, Roma 2015
Altri testi relativi al corso verranno forniti durante le lezioni.
Modalità insegnamento
Il Corso è strutturato in lezioni ed esercitazioni, secondo un modello seminariale in cui ciascuno studente è seguito individualmente.
I sette Temi sono condotti all’interno di altrettanti seminari di progettazione, ognuno dei quali è
coordinato da un tutor che fornirà agli studenti i materiali di base e le conoscenze acquisite per
consentire di avviare agevolmente l’esercizio di progetto.
L’esercitazione si articola in due fasi:
- la prima fase consiste nella lettura del luogo d’intervento, nella elaborazione di una sua rappresentazione attraverso una “tavola d’invenzione” capace di comunicare, attraverso riferimenti moderno-contemporanei, i principi estetico valoriali del progetto preliminare, in coerenza con le indicazioni del masterplan;
- la seconda fase affronterà il PROGETTO attraverso scale più ravvicinate.
Si prevedono due consegne relative alle due fasi esercitative.
Frequenza
La frequenza alle attività didattiche è obbligatoria. La frequenza viene rilevata dalla docenza adottando le modalità di accertamento stabilite dal CCdS.
Per poter sostenere l'esame è richiesta la frequenza delle lezioni frontali di un numero di ore pari o superiore al 75% delle ore assegnate ai singoli moduli, in conformità alla normativa europea di riferimento.
Modalità di esame
L’esame, accertata la frequenza al laboratorio da parte dello studente, è individuale e consisterà in un colloquio sugli argomenti trattati durante il corso e nella presentazione finale degli elaborati progettuali.
ELABORATI RICHIESTI
- album contenente gli schizzi che accompagnano le fasi esercitative svolte in aula e durante i sopralluoghi, comprese le immagini di eventuali modelli tridimensionali di studio, fisici o virtuali, alle diverse scale o eventuali riprese video;
- tavole digitali in numero adeguato e con almeno i seguenti elaborati: impianto generale, progetto architettonico con piante, sezioni, prospetti e viste tridimensionali, elementi di dettaglio, in scala 1:1000/1:500/1:200-100/1:50;
- un modello fisico tridimensionale monocromatico libero da concordare con la docenza.
Bibliografia
- Carlo D'Orta, EUR 42/oggi; visioni differenti, Inail, Milano 2018
- Francesco Innamorati (a cura di), E42. EUR - Fotografia di un quartiere, Forma Edizioni 2018
- Paolo Nicoloso, Marcello Piacentini. Architettura e potere: una biografia, Gaspari Editore, Udine 2018
- Vieri Quilici, Eur: una moderna città di fondazione, De Luca Editori d’Arte, Roma 2015
- Alessandra Muntoni, Roma tra le due guerre, Kappa, Roma 2010
- Spinelli Luigi (a cura di), EUR interrotta, Domus 2006
- Laura Delli Colli (a cura di), EUR, si gira: tra cinema, architettura, fiction e pubblicità la storia e l'immagine di un set unico al mondo, Lupetti 2005
- Alessandrini Diana, Roma: il futuro è in cantiere. Dall'archeologia industriale alla nuova architettura: cronache e immagini della città eterna, Edilazio 2005
- Carlo Bertilaccio e Francesco Innamorati (a cura di), EUR SpA e il patrimonio dell'E42: manuale d'uso per edifici e opere, Palombi 2004
- Maristella Casciato e Sergio Poretti (a cura di), Il Palazzo della Civiltà Italiana: architettura e costruzione del Colosseo Quadrato, Federico Motta 2002
- Filippo Lambertucci, Cinema-Teatro e Piazza Imperiale all’E42, Roma, Edizioni Unicopli, Milano 2001
- Pino Scaglione, Eur a Roma. Controguida d’architettura, Testo&Immagine, Torino 2000
- Vieri Quilici (a cura di), E42-Eur. Un centro per la metropoli, Olmo Edizioni, Roma 1996
- Giorgio Muratore, Simonetta Lux, Elisabetta Cristallini e Antonella Greco (testi di), Il Palazzo dell'Ente EUR, Editalia 1992
- Giorgio Muratore e Lux Simonetta (a cura di), Palazzo dei Congressi, Editalia 1990
- Monica Pignatti Morano, Nadia Di Santo e Paola Refice (a cura di), E42, l'immagine ritrovata: catalogo dei cartoni e degli studi per la decorazione, F.lli Palombi 1990
- Piero Albisinni, Giorgio Bucciarelli e Laura De Carlo (a cura di), Architettura dell'immagine: 40 manifesti per l'Eur, Gangemi 1989
- Massimo De Vico Fallani, Parchi e giardini dell'EUR: genesi e sviluppo delle aree verdi dell'E42, NES 1988
- Maurizio Calvesi, Enrico Guidoni e Simonetta Lux (a cura di), E42. Utopia e scenario del Regime, Marsilio, 1987
- Riccardo Mariani. E42 un progetto per l'Ordine Nuovo. Edizioni Comunità, 1987
- Tullio Gregory e Achille Tartaro (a cura di), E42. Utopia e scenario del regime. Ideologia e programma dell'Olimpiade delle Civiltà, Marsilio 1987
- Italo Insolera e Luigi Di Majo, L'Eur e Roma dagli anni Trenta al Duemila, Laterza 1986
- Achille Maria Ippolito, Roma-E.U.R.83. Storia ed analisi critica dell’architettura del quartiere E.U.R. dal piano per l’E42 ai giorni nostri, Catalogo della Mostra documentaria sul - Quartiere E.U.R-Roma 1983, Fratelli Palombi Editori, Roma 1983.
Canale 2
ANTONINO SAGGIO
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Laboratorio di Sintesi in Progettazione Architettonica e Urbana
Facoltà di Architettura, “Sapienza” - Università di Roma
professore Antonino Saggio V.
Composizione architettonica e urbana,
TTLine
Vuoti urbani e nuova linea 2 tra piazzale Flaminio e piazza Mancini, Roma
Sito web del Laboratorio
www.arc1.uniroma1.it/saggio/Didattica/Lab/Lab23
Assistente
professore idoneo di Seconda fascia in Composizione Architettonica e urbana
Icar. 14 - arch. Gaetano De Francessco, PhD - Gaetano.DeFrancesco@uniroma1.it
Questo Laboratorio di Sintesi ha lo scopo di coinvolgere gli studenti nella progettazione di un edificio di media-alta complessità inserito in un vuoto urbano della città di Roma che presenti implicazioni anche dal punto di vista del disegno urbano, paesaggistico e ambientale. La particolarità del Laboratorio consiste nel rapporto che si deve instaurare tra il programma, l’area di progetto, i committenti, i previsti occupanti e l’insieme di aspetti teorici e pratici della progettazione architettonica e urbana. Da questo punto di vista il Laboratorio anticipa metodi di sviluppo del progetto che avranno la loro più completa elaborazione nell’ambito di una tesi di laurea in progettazione.
Il programma del progetto ricade nel grande ambito della Mixité. Propone di conseguenza una combinazione di attività diverse organizzate a partire da una forte idea d’uso, una driving force che motiva il progetto e la sua necessità nella città contemporanea nei suoi termini generali e nell’area di progetto. Ogni studente sceglierà un’area specifica per il proprio progetto in un Vuoto urbano - “Urban Void” - localizzato nel settore Nord della capitale lungo le aree che si trovano lungo lo sviluppo della Linea 2 del Tram da piazzale Flaminio a piazza Mancini. Si tratta dell’ambito specifico del progetto urbano TT Line (localizzato subito fuori il Centro Storico della capitale lungo la via Flaminia). Nell’area prescelta, all’interno di una mappatura di possibili aree pre-selezionate dalla docenza, ogni studente svilupperà il proprio programma in stretto rapporto con i docenti, ma anche con un promoter o cliente virtuale che interverrà successivamente.
Il Laboratorio di sintesi si organizza in cicli tematici successivi che dalla scelta dell’area, alla definizione del programma, allo sviluppo dei concetti spaziali, distributivi ed espressivi vedrà sempre una o più lezione teoriche, revisioni personali e collettive e “consegne”.
Il complesso intreccio delle rispooste teoriche metodologiche e progettuali promosse dal corso si appoggeranno al sito, alle mappe google ed a un blog creati dalla docenza e anche all’insieme dei blog di ciascuno studente. Nel laboratorio si creerà di conseguenza una fitta rete di condivisioni necessarie ad affrontare una esercitazione progettuale oggi.
In sintesi i progetti redatti in questo laboratorio, già ampiamente pubblicati su carta (vedi Bibliografia) e sul Web, intendono promuovere la realizzazione di architetture che si basano su sette caratteristiche chiave:
lo sviluppo di uno sguardo critico sulle città capace di attivare una progettazione sensibile anche dal punto di vista formale
la capacità di affrontare situazioni critiche nella fiduzia del “ruolo terapeutico” della progettazione architettonica
la creazione di programmi d’uso innovativi basati sul concetto di “Mixité” appropriati alla situazione specifica in cui si insediano i progetti
la valorizzazione di ambiti abbandonati o sotto utilizzati della città
lo studio di nuovi approcci dal punto di vista bioclimatico e ambientale anche in relazione a innovazoini tecnologiche
l’utilizzazione dell’informatica nella diffusione e nella co-responsabilizzazione del progetto
l’attivazione di rapporti concreti con possibili partner considerati come attori irrinunciabili nel contesto sociale ed economico della città
il contributo ad un ruolo del progettista quale portatore di un ruolo “Pro-Active” nella società contemporanea
Il Laboratorio è strettamente connesso al corso di “Teorie Metodi e Strumenti per l’Informatica in Architettura” che si svolge nel medesimo semestre e che ha come lavoro finale un Meta Progetto per lo sviluppo di una infrastruttura nella la città costruita lungo l’esistente sviluppo della Linea 2 del Tram di Roma.
Naturalmente la forza dei circa 450 progetti e delle molte tesi di laurea realizzate sino a oggi con questa impostazione non risiede nei singoli aspetti sopra elencati, ma nel loro intreccio che è la caratteristica peculiare di ogni sforzo nell’ambito disciplinare della Progettazione architettonica e urbana.
Aspetti organizzativi
L'obbligo di frequenza da parte degli studenti sarà controllato, come anche l’effettivo superamento del Laboratorio IV. L'uso del calcolatore elettronico portatile è considerato strumento di particolare utilità all'interno di questo corso e per le sue particolari modalità si consiglia l'uso del programma Sketch up, che ha una versione light scaricabile gratuitamente. http://it.sketchup.com/. Allo stesso tempo la creazione di un blog individuale è richiesto come strumento indispensabile di rapporto con gli altri studenti, di consegna e di approfondimento del progetto. Si consiglia la creazione attraverso https://www.blogger.com/ ma con l’account privato perchè quello universitario risulterebbe cancellato alla fine della vostra carriera universitaria.
Modalità d'esame
Il corso prevede un pre-esame nella prima parte di febbraio e si chiude con la sessione di esame alla fine di febbraio.
Nel laboratorio di sintesi vi è obbligo di frequenza e si accede all'esame finale avendo presentato e superato ciascuno dei cicli sopra indicati.
I materiali per sostenere l'esame sono:
1. Un portfolio dettagliato che contiene la sintesi delle lezioni, delle letture, degli studi e delle ipotesi progettuali redatte in ciascun ciclo didattico
2. Una serie di elaborati grafici, di cui sarà oltre dettagliato il contenuto, e che sintetizzano insieme a un plastico la proposta e i principali aspetti del progetto.
3. Un blog attivo e funzionante come elemento di presentazione e approfondimento che contiene i passaggi fondamentali della ricerca progettuale e le tavole finale di esame.
4. La frequenza attiva al corso attestata in termini di presenza e di efficace sviluppo (consegna) dei vari stadi dello sviluppo del progetto proposto.
Lo studente dovrà rivelare una sufficiente padronanza del materiale presentato nel laboratorio e l'elaborazione di una proposta progettuale adeguata agli obiettivi.
Prerequisiti
Lo studente deve aver terminato il Laboratorio IV di Progettazione e tutti gli altri esamiprevisti dallo statuto del Corso di Laurea
Testi di riferimento
Antonino Saggio, Architettura e Modernità, Dal Bauhaus a la Rivoluzione Informatica, Carocci, Roma 2010 in biblioteca, libreria Link
UnLostTerritories Ricostruire la periferia a Roma Architettura e società nei territori abbandonati a cura di Antonino Saggio, Gaetano de Francesco, Vita nostra Edizione 2022 in biblioteca, Link
Tevere cavo una infrastruttura di nuova generazione per Roma tra passato e futuro a cura di Antonino Saggio, Gaetano de Francesco, Itools-Lulu.com 2018 in biblioteca, libreria
Urban Green Line una infrastruttura ecologica a Roma tra passato e futuro. Lulu.com 2edizione 2014 in biblioteca, libreria e LinkEpub
UrbanVoids, UrbanVoids Strategie nuove partnership per progetti sostenibili nella città di Roma, lulu com 2010 LinkEpub
Antonino Saggio &Scanner@Nitro, Roma a_venire, progetti per una città dell'informazione e della storia vita, Aracne editori, Roma 2009
Gaetano de Francesco, Architettura dell'acqua. L'emergenza idrica come occasione progettuale nella città contemporanea, Quolibet MAcerata 2022
Gaetano De Francesco et al, UNSTudio, Lulu com, 2016
Antonino Saggio, Progettare La residenza, Amazon edizioni 2013
Frequenza
Come per ogni corso di applicativo e laboratoriale è obbligatoria la presenza in aula.
Modalità di esame
La valutazione si svolge in due livelli.Il primo riguarda la "Valutazione in itinere." Si tratta di valutare innanzitutto la presenza alle lezioni del laboratorio e poi all'adempimento di tutte gli elaborati di elaborazione incrementale del progetto a seguito degli otto moduli didattici previsti nel corso. Il processo della valutazione in itnere ha luogo con un pre-esame che si articola in una presentazione cartacea e nella raccolta informatica di tutto il lavoro compiuto. Se tutti gli aspetti di frequenza e apprendimento è considerato sufficiente lo studente passa al secondo aspetto della valutazione e cioè alla "Valutazione del progetto che avviene a circa 3 settimana dalla valutazione in itinere. La valutazione del progetto considera innanzituttol'ottemperanza alle specifiche di materiale formulate dal docente, al successo alle richieste organizzative, distributive e funzionali del progetto e infine alla qualità architettonica raggiunta nel progetto in relazione all'impegno verso la ricerca intrapresa dallo studente.
Modalità di erogazione
Il Laboratorio di sintesi si organizza in cicli tematici successivi che dalla scelta dell’area, alla definizione del programma, allo sviluppo dei concetti spaziali, distributivi ed espressivi vedrà sempre una o più lezione teoriche, revisioni personali e collettive e “consegne”.
Il complesso intreccio delle risposte teoriche metodologiche e progettuali promosse dal corso si appoggeranno al sito, alle mappe google ed a un blog creati dalla docenza e anche all’insieme dei blog di ciascuno studente. Nel laboratorio si creerà di conseguenza una fitta rete di condivisioni necessarie ad affrontare una esercitazione progettuale oggi.
In sintesi i progetti redatti in questo laboratorio, già ampiamente pubblicati su carta (vedi Bibliografia) e sul Web, intendono promuovere la realizzazione di architetture che si basano su sette caratteristiche chiave:
lo sviluppo di uno sguardo critico sulle città capace di attivare una progettazione sensibile anche dal punto di vista formale
la capacità di affrontare situazioni critiche nella fiducia del “ruolo terapeutico” della progettazione architettonica
la creazione di programmi d’uso innovativi basati sul concetto di “Mixité” appropriati alla situazione specifica in cui si insediano i progetti
la valorizzazione di ambiti abbandonati o sotto utilizzati della città
lo studio di nuovi approcci dal punto di vista bioclimatico e ambientale anche in relazione a innovazioni tecnologiche
l’utilizzazione dell’informatica nella diffusione e nella co-responsabilizzazione del progetto
l’attivazione di rapporti concreti con possibili partner considerati come attori irrinunciabili nel contesto sociale ed economico della città
il contributo ad un ruolo del progettista quale portatore di un ruolo “Pro-Active” nella società contemporanea
Il Laboratorio è strettamente connesso al corso di “Teorie Metodi e Strumenti per l’Informatica in Architettura” che si svolge nel medesimo semestre e che ha come lavoro finale un Meta Progetto per lo sviluppo di una infrastruttura nella la città costruita lungo l’esistente sviluppo della Linea 2 del Tram di Roma.
Canale 3
FABRIZIO TOPPETTI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Tema
Il laboratorio intende stimolare una riflessione critica sul rapporto tra luogo e progetto e propone allo studente del quinto anno (dunque ormai già formato) di tornare a prendere in considerazione il significato originario del fare architettura in relazione stretta con il supporto geomorfologico e con la configurazione ampia del paesaggio. L’architettura, secondo una nota definizione di Navarro Baldeweg, “non è altro che la sezione fisicamente definita delle trame che si estendono al di là di essa”, ed è proprio su questo assunto che si intende innescare un ragionamento che possa portare all’impostazione e alla elaborazione dell’esercitazione progettuale proposta. Il tema non è certamente nuovo ma di questo ritorno alle origini, al senso e al significato del costruire, credo oggi, ci sia grande necessità, e credo sia importante farlo in un modo aggiornato e consapevole.
Recuperare i valori fondanti dell’architettura, ragionare di nuovo sul senso e sui significati dell’abitare la terra, oltre le mode e il “battage” mediatico, risponde oggi al bisogno (sempre più sentito di fronte alla crisi dell’Occidente che, lo sappiamo, è strutturale e non congiunturale) di un rinnovato rapporto di empatia con tutto ciò che ci circonda. Paradossalmente, lo sappiamo e lo abbiamo sperimentato con la pandemia, i cambiamenti globali ci portano alla riconsiderazione dei valori primari ed è su questi aspetti che sarà impostato il lavoro. Tutto questo naturalmente costituisce una premessa al progetto che, proprio a partire da questi ragionamenti, propone un tema da sviluppare in un paesaggio fortemente caratterizzato, con un elevato gradiente di naturalità, le cui forme di antropizzazione sono relativamente deboli e prevalentemente conformi e assecondanti. Il tema d’anno propone di lavorare alla realizzazione di una “porta” di accesso al sito archeologico di Pyrgi - una città portuale abitata dagli Etruschi alle pendici dei Monti della Tolfa – situato nell'odierna frazione di Santa Severa del comune di Santa Marinella.
Attraverso il tema d’anno, ci avvicineremo alla cultura degli Etruschi, al loro modo di leggere lo spazio e di interpretarlo, ai principi insediativi che informano il loro modo di costruire, e questo, ben oltre la mimesi, può essere di stimolo a ragionare sugli aspetti sopra esplicitati, sempre tendo presente che l’architettura (anche quella che progetteremo) non può che essere espressione del proprio tempo e dunque essere contemporanea.
La valorizzazione di Pyrgi assume una valenza strategica sintetizzabile nei seguenti obiettivi generali che daremo per conseguiti e che sono oggetto di una ricerca in corso: predisposizione del bene per la sua fruizione; restauro del paesaggio storico; esplicitazione delle relazioni supporto tra territorio e insediamento; ridefinizione delle "continuità" (morfologiche, spaziali, funzionali, ecologiche) con il sistema ambientale; ricostruzione di un immaginario e di una narrazione; musealizzazione dello scavo e delle attività in progress; creazione di una rete dei siti archeologici etruschi del Lazio.
Azione prioritaria per la valorizzazione del sito archeologico-naturalistico, ed è questo l’aspetto che ci riguarda, è sicuramente la ridefinizione del sistema dell’accessibilità, attualmente insufficiente per quanto attiene alle funzionalità infrastrutturali e praticamente inesistente per quanto attiene alle attrezzature e ai dispositivi finalizzati a veicolarne i contenuti, facilitarne la leggibilità, comunicane gli aspetti salienti.
Per questa ragione, individuato preliminarmente un ambito territoriale idoneo, il corso propone una riflessione sulla “porta” di ingresso al sito costituita da un “centro visitatori”, un tema carico di valenze simboliche oltreché di aspetti logistici da risolvere, che si presta bene anche a sviluppare, mediante il progetto, una riflessione teorica sulle questioni generali poste dal corso.
Evidentemente lavoreremo non solo sui requisiti minimi che deve possedere una porta di accesso ad un sito come questo (parcheggio, servizi di primissima necessità, centro visite) ma anche sui significati che esso assume in termini di completamento del paesaggio, di “soglia abitabile” e sulla dimensione esperienziale e narrativa che il progetto presuppone e/o sottende.
Linee guida per la progettazione
Gli elementi principali del programma e le problematiche da risolvere riguardano:
• il raccordo alla viabilità esistente e la riconfigurazione del sistema degli accessi;
• l’organizzazione del sistema della sosta mediante la realizzazione di un nuovo parcheggio (anche per bus turistici);
• la realizzazione di un centro visitatori attrezzato con biglietteria, ristorazione, servizi, bookshop, antiquarium, sala proiezioni ecc.;
• la realizzazione di un laboratorio di restauro-catalogazione con annesso deposito per il materiale proveniente dagli scavi;
• la realizzazione di un parco e di un sistema di percorsi per mettere in connessione la nuova “porta” con le aree di scavo.
Naturalmente è possibile valutare l’integrazione del programma con proposte specifiche mirate caratterizzanti ciascuna soluzione progettuale.
Nella cartografia fornita sono indicati due ambiti ai quali fare riferimento:
il primo più contenuto è definito come “ambito di intervento”, all’interno di questa superficie devono essere localizzate (a meno di deroghe giustificate dalla soluzione proposta) tutte le previsioni relative a nuova edificazione;
il secondo più ampio è definito come “ambito di attenzione”, da tenere come riferimento nella progettazione, nel quale si immagina un sistema di fruizione del sito archeologico che dovrà essere tenuto presente (ma non sviluppato nel progetto) che comprende percorsi pedonali, aree di sosta, piccoli manufatti di servizio, coperture delle aree di scavo ecc.
Prerequisiti
I prerequisiti sono quelli previsti dal Corso di Studi.
Testi di riferimento
Gregotti V., Il territorio dell’architettura, Feltrinelli, Milano, 1966.
Giedion S., L’eterno presente, le origini dell’architettura, Feltrinelli, Milano 1969.
Heidegger M., Costruire abitare pensare, ora in “Lotus” n. 9, 1975, pp.38-43.
Norberg-Schulz C., Genius Loci, Electa, 1979.
Borges J. L., “Il passato” in L’oro delle Tigri, Adelphi, Milano, 1985.
Assunto R., Il paesaggio e l’estetica, Narciso Novecento, Palermo 1994.
Snodgrass A., Architettura, Tempo, Eternità, Bruno Mondatdori, Milano 2004.
Toppetti F., Architettura al presente. Moderno contiene contemporaneo, LetteraVentidue, Siracusa 2018.
Frequenza
La frequenza è obbligatoria nella misura prevista dal Corso di Studi comunque è consigliata una presenza il più possibile costante continua e attiva.
Modalità di esame
La presentazione finale del lavoro sarà sintetizzata in grafici e modelli realizzati come da indicazioni fornite direttamente. Le scale di riferimento orientative sono comprese tra 1:2.000 e 1:200 con possibili approfondimenti 1:50. La proposta progettuale dovrà essere corredata da una breve relazione descrittiva in grado di dare conto delle scelte effettuate non solo in relazione al programma e al contesto di riferimento ma anche in relazione alla tradizione e agli sviluppi della cultura del progetto.
La valutazione complessiva è individuale e tiene conto dei risultati conseguiti nella definizione del progetto elaborato in gruppo dell’approfondimento e della consapevolezza individuale.
In sede di esame si terrà conto della qualità del prodotto nel suo complesso, della partecipazione attiva e propositiva al laboratorio, del livello di maturazione, autonomia e consapevolezza, raggiunto da ciascun allievo, oramai prossimo alla conclusione del proprio percorso formativo.
Modalità di erogazione
Articolazione e svolgimento del laboratorio
Il laboratorio sarà condotto alternando lezioni frontali finalizzate all’impostazione teorico-concettuale del progetto e alla presentazione di exempla, queste ultime orientate alla lettura e all’individuazione di progetti e realizzazioni (dal moderno al contemporaneo) che possano costituire un riferimento operativo utile. Parteciperanno esperti esterni, chiamati a trattare tematiche specifiche relative alla comprensione del sito e ad alcuni temi delle culture del progetto che si intende approfondire.
L’attività laboratoriale assistita e le revisioni dei singoli gruppi saranno alternate a verifiche collettive durante le quali si discuteranno collegialmente gli orientamenti e gli esiti dei lavori.
Alla fine del laboratorio potrà essere previsto un workshop intensivo propedeutico alla chiusura dei progetti in vista dell’esame.
Lo svolgimento tenderà ad incoraggiare il massimo scambio tra lezioni teoriche, approfondimenti tematici di carattere applicativo, e il lavoro degli studenti. Il progetto può essere impostato e svolto in gruppi massimo di tre studenti, fino alla sua definizione complessiva d’insieme. Ciascuno studente dovrà rispondere anche individualmente circa le ragioni e le soluzioni di progetto sviluppate.
Naturalmente durante lo sviluppo del laboratorio (ma questo non dovrebbe essere necessario sottolinearlo per studenti oramai maturi e allenati al progetto) si lavorerà contemporaneamente a tutte le scale con metodo circolare induttivo e non lineare deduttivo così da fare in modo che gli approfondimenti possano riverberare i loro effetti positivi anche sul progetto generale.
Consegne e verifiche intermedie
Si prevedono 3 consegne (due intermedie e una alla fine del laboratorio). Il lavoro di lettura e comprensione del contesto non è mai contemplato nella sua autonomia, indipendentemente dalla intenzionalità conferita al lavoro dall’ipotesi progettuale, pertanto non si prevede una consegna specificamente riferita alle c.d. “analisi propedeutiche”.
Per la prima consegna è necessario presentare una proposta preliminare di larga massima capace di fornire una “visione prefigurativa generale” a forte contenuto concettuale: esattamente quello che facciamo quando si presenta un progetto per un concorso di idee.
Per la seconda consegna si richiede il progetto generale sviluppato in tutte le sue componenti anche di carattere logistico e funzionale.
Per la terza consegna si richiede di presentare la proposta finale corredata dalle bozze degli approfondimenti individuali e dalla relazione.
Le date delle consegne così come i contenuti nel dettaglio saranno specificati durante il corso.
- Codice insegnamento1044255
- Anno accademico2024/2025
- CorsoArchitettura
- CurriculumCurriculum unico
- Anno5º anno
- Semestre1º semestre
- SSDICAR/14
- CFU14
- Ambito disciplinareAttività formative affini o integrative