Organizzazione e contatti
Presidente del Corso di studio - Presidente del Consiglio di area didattica
Alessandro Ruggieri |
Docenti di riferimento
FRANCESCA FILOMENA ANGELINI |
MARCO BENVENUTI |
ARSEN PALESTINI |
LUIGI D'ALESSANDRO |
JELENA RELJIC |
PIERGIACOMO JUCCI |
ANTONIETTA COSENTINO |
Rappresentanze studentesche
NICHOLAS ROSSI |
Tutor del corso
Francesco Pacchera |
Patrizio Morganti |
ANTONIETTA COSENTINO |
JELENA RELJIC |
ARSEN PALESTINI |
Regolamenti
Regolamento del corso
Il Corso di laurea triennale interateneo in “Economia dell’innovazione” offre una preparazione multidisciplinare fondamentale finalizzata a comprendere il funzionamento di ogni tipo di organizzazione aziendale (es. aziende private e pubbliche), del loro modello di business e del contesto ambientale all’interno del quale esse operano utilizzando, tra gli altri, strumenti quantitativi e processi digitalizzati, nell’ottica della comprensione delle potenzialità economiche territoriali, della gestione dell’innovazione, della sostenibilità e dell’economia circolare.
La preparazione di base multidisciplinare del corso consente lo sviluppo delle capacità di comprensione e l'acquisizione di conoscenze di metodo e di contenuto nel campo delle attività di ogni tipo di organizzazione aziendale (es. impresa), dei modelli di business e delle funzioni aziendali (es. amministrazione e contabilità, gestione, organizzazione, intermediazione finanziaria, tecnologia e innovazione dei processi), dei profili giuridici, del contesto ambientale, del settore e del sistema economico, dell’analisi matematico-statistica dei dati, dei processi di digitalizzazione, innovazione e sostenibilità.
Al termine del percorso, i laureati possono ricoprire figure professionali idonee a svolgere attività in ogni tipo di organizzazione aziendale operante nell’economia dell’innovazione come ad esempio: profili professionali esperti nel campo delle politiche e della gestione dell’innovazione, della sostenibilità e dell’economia circolare; professionisti in materie contabili e finanziarie; esperti in materie economiche e aziendali; esperti gestionali e di analisi dati.
Nel percorso di formazione gli studenti acquisiscono i concetti e il linguaggio di base che consentono loro:
- di comprendere, sviluppare e applicare competenze proprie dell’economia dell’innovazione;
- di comprendere, sviluppare e saper applicare le conoscenze acquisite nelle aree economica, aziendale, statistico-matematica, giuridica, linguistiche e informatiche, necessarie nel funzionamento delle organizzazioni aziendali di vario tipo (a livello imprenditoriale, manageriale e di consulenza), del loro modello di business e del contesto ambientale di riferimento;
- di comprendere, sviluppare e applicare competenze per la comprensione delle potenzialità economiche territoriali, della gestione dell’innovazione, della sostenibilità e dell’economia circolare;
- di comprendere, sviluppare e applicare competenze di pianificazione strategica e comunicative in ambito digitale e di analisi quantitativa dei dati.
Corso di studio in
Economia dell’innovazione
Regolamento didattico del Corso di studio in Economia dell’innovazione (classe L-18) – sede di Rieti
Art. 1. Denominazione del Corso di studio
È istituito presso la Facoltà di Economia della Sapienza Università di Roma, il Corso di studio in Economia dell’innovazione, appartenente alla Classe L-18 delle lauree in Scienze dell'economia e della gestione aziendale
Art. 2. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Per l’accesso al Corso di studio è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Il Corso di studio, pur non prevedendo prove selettive in ingresso, è rivolto a studenti con buone conoscenze, a livello di scuola secondaria superiore, di matematica, informatica e lingua inglese.
Prova di ingresso con verifica delle conoscenze
Art. 3 Obiettivi formativi specifici e descrizione del percorso formativo
Il Corso di laurea triennale interateneo in “Economia dell’innovazione” (Classe L-18), nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza, Dipartimento di Diritto ed economia delle attività produttive e l’Università degli Studi della Tuscia, Dipartimento di Economia, ingegneria, società e impresa, forma figure professionali idonee a svolgere attività imprenditoriali, manageriali e di consulenza, nell'ambito di ogni tipo di organizzazione aziendale operante nell’economia dell’innovazione. Il piano di studi garantisce una formazione multidisciplinare fondamentale finalizzata a comprendere il funzionamento delle predette organizzazioni aziendali, del loro modello di business e del contesto ambientale all’interno del quale esse operano utilizzando, tra gli altri, strumenti quantitativi e processi digitalizzati, nell’ottica della comprensione delle potenzialità economiche territoriali, della gestione dell’innovazione, della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare.
I laureati matureranno adeguate competenze proprie dell’economia dell’innovazione, con particolare riferimento alle discipline economica, aziendale, giuridiche, matematico-statistiche, sviluppando appropriate metodiche di analisi interpretativa e quantitativa dei dati, di pianificazione e gestione delle strutture e delle dinamiche aziendali in ottica di innovazione, di tutela della proprietà intellettuale, inclusi i processi di trasformazione digitale e di innovazione delle filiere produttive.
Dopo un periodo iniziale (3 semestri) nel quale vengono fornite allo studente le indispensabili conoscenze di base negli ambiti aziendale, economico, matematico-statistico e giuridico, incluse le conoscenze di lingua inglese, il corso di laurea prevede moduli didattici volti ad approfondire le tematiche proprie dell’economia dell’innovazione nelle diverse aree economiche, aziendali, giuridiche, matematico-statistiche (e informatiche). La preparazione di base multidisciplinare del corso consente lo sviluppo delle capacità di comprensione e l'acquisizione di conoscenze di metodo e di contenuto nel campo delle attività di ogni tipo di organizzazione aziendale (es. impresa), dei modelli di business e delle funzioni aziendali (es. amministrazione e contabilità, gestione, organizzazione, intermediazione finanziaria, tecnologia e innovazione dei processi), dei profili giuridici, del contesto ambientale, del settore e del sistema economico, dell’analisi matematico-statistica dei dati, dei processi di digitalizzazione, innovazione e sostenibilità. Sono previste opzioni di approfondimento e di attività formative pratiche (art. 10, c. 5, l. d, DM 270/04), fondate anche su attività di laboratorio in tema di business plan e fund raising. La prova finale rappresenta la conclusione del percorso.
Art. 4 Risultati di apprendimento attesi espressi tramite i descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma7)
Conoscenza e capacità di comprensione
I laureati devono avere sviluppato le conoscenze fondamentali nelle aree economica, giuridica, matematico-statistica, gestionale, finanziaria, giuridica e quantitativa, e, proprio per la tipologia del Corso di studio interdisciplinare, le capacità di stabilire sinergie tra le diverse discipline.
Tali conoscenze e capacità sono acquisite con il supporto di strumenti didattici tradizionali (lezioni e libri di testo avanzati) e innovativi (utilizzo di sistemi informativi ed internet); sono altresì valutate, per ogni insegnamento, tramite prove intermedie, discussione di lavori di gruppo o elaborati redatti singolarmente dai discenti e accertate tramite esami di tipo tradizionale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
I laureati devono essere in grado di applicare nei contesti professionali le conoscenze e le capacità acquisite durante il ciclo di studio, e possedere le competenze adeguate per ideare e affrontare argomenti tipici dell'attività economica e disporre degli strumenti utili per la soluzione di concreti problemi amministrativo-gestionali.
Tali capacità sono sviluppate attraverso la formazione in aula, esercitazioni anche in ambienti informatici, business game e lavori di gruppo.
La capacità di applicare conoscenza e comprensione dello studente è monitorata con attività di laboratorio e discussioni guidate di casi aziendali e valutata con esami scritti/orali.
Autonomia di giudizio
I laureati devono saper disporre degli strumenti e tecniche necessari per raccogliere e analizzare i dati relativi ai campi economici, giuridici, quantitativi, gestionali ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi, compendiando il giudizio in analisi integrate.
Tali capacità si acquisiscono attraverso l'impiego di tecniche di analisi dei dati a realtà operative diverse nell'ambito di esercitazioni, attività laboratoriali, lavori di gruppo previsti nei singoli moduli del corso di studio.
La valutazione della capacità dello studente di esprimere giudizi in modo autonomo è condotta tramite la stesura di elaborati personali, sia nell'ambito dei singoli moduli che nella prova finale.
Abilità comunicative
I laureati devono saper trasmettere informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti usando un linguaggio scientifico adatto alle situazioni e applicativi informatici.
L'utilizzo di lavori di gruppo e lo sviluppo di business game permettono allo studente di affinare le abilità comunicative, che vengono valutate dai singoli docenti durante l'attività didattica ed in sede di accertamento.
Capacità di apprendimento
I laureati devono avere sviluppato quelle capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia. Tali capacità sono sviluppate con gli strumenti didattici tradizionali, con attività di laboratorio, svolte singolarmente e in gruppo.
Art. 5 Ambiti occupazionali previsti
Gli sbocchi professionali per i laureati del Corso sono rappresentati dall'impiego nelle aziende private e pubbliche, con particolare riferimento alle attività manageriali ed organizzative con specifici collegamenti alle aree tecnologiche, della gestione della qualità e delle problematiche ambientali che costituiscono materie di approfondimento specifico, nonché dalle libere professioni dell'area aziendale, economica e finanziaria.
Art. 6 Calendario e articolazione delle attività didattiche
Le attività didattiche sono articolate in due semestri la cui durata è stabilita nel Calendario didattico. L’erogazione dei moduli si svolge nell’arco di 12/13 settimane per ogni semestre e impegna un numero diverso di settimane in funzione del numero di crediti assegnati al modulo. Le lezioni sono articolate in moduli da 6 crediti (48 ore), 9 crediti (72 ore).
La quantità media di impegno complessivo di apprendimento svolto in un anno dallo studente a tempo pieno è convenzionalmente fissata in 60 crediti.
Art. 7 Attività ad autonoma scelta dello studente
Come espressamente previsto dall’art. 10 c. 5a del DM 270/04, le attività formative a scelta dello studente possono essere rappresentate da corsi di insegnamento, purché coerenti con il percorso formativo dello studente.
A tal riguardo il Corso di studio in Economia dell’innovazione prevede che i crediti previsti per le attività a scelta (12 CFU complessivi) debbano essere ottenuti mediante moduli didattici erogati nella Facoltà di Economia, nei limiti previsti dal Manifesto degli Studi di Ateneo
https://www.uniroma1.it/it/pagina/regolamento-studenti
Art. 8 Modalità di frequenza e studenti part time
La frequenza ai corsi, pur non essendo formalmente obbligatoria, è fortemente consigliata, in quanto elemento formativo fondamentale ai fini dell’acquisizione delle competenze previste negli obiettivi didattici. Anche dal punto di vista della normativa, la frequenza in aula costituisce una parte dell’impegno previsto per l’ottenimento dei crediti formativi.
I docenti sono tenuti ad adottare tutte le iniziative in grado di favorire e incentivare la frequenza, prevedendo le più idonee modalità di completamento della formazione per coloro che, per cause di forza maggiore, non riescano a frequentare con continuità i corsi offerti. Al fine di agevolare al massimo la possibilità di frequenza, la Facoltà farà in modo, nei limiti del possibile, di assicurare, per i corsi sdoppiati, lo svolgimento di un modulo nell’orario pomeridiano-serale.
In osservanza a quanto previsto all’apposito articolo del Manifesto degli studi di Ateneo, è data la possibilità di iscriversi in modalità part-time. Per part-time si intende la possibilità data a ciascuno studente che non abbia la piena disponibilità del proprio tempo da dedicare allo studio, di concordare, all’atto dell’immatricolazione o durante gli anni successivi di iscrizione, un percorso formativo con un numero di crediti variabile fra 18 e 45 invece dei 60 crediti/anno previsti normalmente. La richiesta di opzione di tempo parziale può essere effettuata una sola volta. Lo studente che ottenga l’autorizzazione al regime di tempo parziale ha diritto alla riduzione delle tasse universitarie, applicata sulla seconda rata, nella misura indicata dal "Regolamento per gli studenti e le studentesse dei corsi di laurea e laurea magistrale".
Art. 9 Modalità di verifica dell’apprendimento
Si rimanda a quanto pubblicato nella “Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti”
http://www.uniroma1.it/sites/default/files/allegati/carta_diritti_0.pdf
Art. 10 Ulteriori esami di profitto (ex. Art. 6 del R.D. n. 1269/38)
Si rimanda all’apposito articolo del "Regolamento per gli studenti e le studentesse dei corsi di laurea e laurea magistrale".
https://www.uniroma1.it/it/pagina/regolamento-studenti
Art. 11 Prova finale
La prova finale dei Corsi di laurea mira all’acquisizione di competenze linguistiche, chiarezza espositiva, capacità di sintesi e di analisi, utili tanto per la prosecuzione degli studi, quanto nell’ambito dell’attività lavorativa.
La prova consiste nella discussione su un tema di ricerca assegnato da un docente supervisore, supportato da un testo scritto di almeno 20 cartelle. Il candidato viene ammesso a sostenere la prova finale previa approvazione scritta del lavoro svolto da parte del docente supervisore. Il docente supervisore è tenuto ad informare il laureando delle sanzioni disciplinari e penali previste in caso di plagio, avvalendosi in particolare delle Linee guida sul plagio pubblicate sul sito web della Facoltà. Il laureando sottoscrive una dichiarazione, allegata alle stesse Linee guida sul plagio, di presa visione delle suddette Linee guida.
Le strutture didattiche assicurano che l’attribuzione e la responsabilità degli elaborati siano ripartite equamente fra i docenti. Gli studenti hanno diritto a vedersi assegnato il tema dell’elaborato finale entro un tempo massimo di 30 giorni dal momento della richiesta alle strutture competenti.
La Commissione provvede a dare notizia dei risultati della valutazione finale.
La Commissione provvede altresì alla pubblicazione degli esiti sull’albo e/o sul sito web di Facoltà, nel rispetto della normativa vigente.
Al termine di ogni sessione la Facoltà organizza una Cerimonia per i laureati, Graduation day, alla presenza del Preside della Facoltà e dei Presidenti dei Corsi di Laurea o loro delegati, finalizzata alla consegna dei diplomi di laurea.
Art. 12 Periodi di studio all’estero
Secondo quanto previsto dalla normativa e dai regolamenti attualmente vigenti, lo studente potrà altresì acquisire presso un’Università straniera fino a un massimo di 60 (sessanta) crediti relativi ad attività formative che possono essere ricondotte al Regolamento del corso di studio, purché il progetto rientri in una convenzione o un programma di cooperazione universitaria
I Requisiti specifici vengono indicati nel Bando ERASMUS.
Art. 13 Trasferimento da altri corsi di studio
Il Consiglio di Corso di studi determina i criteri per il riconoscimento dei crediti in caso di trasferimento da altro corso di studio. In particolare saranno riconosciuti i cfu corrispondenti agli esami di SSD corrispondenti o equivalenti, previa valutazione della congruità con il piano di studi del CdL. Nel caso in cui il trasferimento dello studente sia effettuato tra Corsi di laurea appartenenti alla medesima classe, la quota di CFU relativi al medesimo settore scientifico-disciplinare direttamente riconosciuti allo studente non può essere inferiore al 50% di quelli già maturati.
Art. 14 Rinvio
Per tutto quanto non disciplinato nel presente Regolamento, i rimanda a quanto previsto dal Regolamento didattico di Ateneo: https://www.uniroma1.it/it/pagina/regolamento-studenti e dalla normativa in vigore.