Organizzazione e contatti
Presidente del Corso di studio - Presidente del Consiglio di area didattica
Roberta Gemmiti |
Docenti di riferimento
ADRIANA CONTI PUORGER |
ROBERTA GEMMITI |
ALESSANDRA DE ROSE |
ANTONELLA LEONCINI BARTOLI |
MARCO CIPOLLONI |
MARCO BROGNA |
Rappresentanze studentesche
ALESSIO PIGLIACELLI |
CHRISTIAN BELLO |
Tutor del corso
ADRIANA CONTI PUORGER |
MARCO BROGNA |
Manager didattico
Hermes Setti |
Regolamenti
Regolamento del corso
Facoltà di Economia
Dipartimento di Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza
Corso di Studio in Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Turismo
Classe LM-76
a.a. 2025/2026
Art. 1
Premesse e finalità
È istituito presso la Facoltà di Economia della Sapienza Università di Roma, il Corso di studio in Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Turismo (già Turismo e gestione delle risorse ambientali, già Analisi e gestione delle attività turistiche e delle risorse), appartenente alla Classe LM-76 delle lauree in Scienze economiche per l'ambiente e la cultura.
Il Corso ha la sua sede amministrativa presso il Dipartimento di Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza.
Art. 2
Obiettivi formativi specifici e descrizione del percorso formativo
I quadri teorici e i modelli di policy per lo sviluppo indicano ormai in modo chiaro e condiviso l’esigenza di garantire la sostenibilità nelle sue dimensioni ambientale-sociale-economica, promuovendo processi partecipati e dal basso, a partire cioè dalle vocazioni, dalle risorse e dalle relazioni presenti o attivabili sul territorio, e con il coinvolgimento attivo delle comunità interessate.
Il corso di laurea magistrale intende rispondere a queste esigenze attraverso un'offerta formativa che mira a fornire a chi consegue il titolo una conoscenza generale dei processi in atto e di strumenti specifici utili alla formulazione di progetti di sviluppo locale sostenibile che puntino alla valorizzazione del territorio attraverso il turismo e la cultura, settori portanti dell’economia di questo millennio. Poiché si tratta di settori molto proficui, ma anche piuttosto rischiosi per le risorse e le identità dei sistemi locali, la formazione prevede un primo anno volto a rendere studenti e studentesse ben consapevoli del quadro nel quale si muovono: i processi rilevanti, di tipo economico, geografico-economico, politico-istituzionale e aziendale, anche in chiave evolutiva, la consapevolezza degli aspetti controversi e degli impatti ambientali e socio-culturali che la valorizzazione del turismo comporta, all’interno dei quali i territori debbono collocarsi per promuovere il proprio percorso di sviluppo e competitività; e completare questo insieme di conoscenze dei processi in atto alla scala sovra-locale, con le tecniche e le metodologie di analisi quantitativa del contesto, rappresentazione e sintesi delle potenzialità, progettazione di percorsi di sviluppo sostenibile. I laureati e le laureate in Economia dell'ambiente, della cultura e del turismo avranno la conoscenza e la capacità di comprendere, anche nei cambiamenti che potranno avvenire nel tempo, i meccanismi principali che muovono il sistema economico globale, i principali riferimenti politico-istituzionali all’interno dei quali si collocano le relazioni tra ambiente, cultura e turismo e come queste relazioni si articolano nelle principali regioni del mondo. Conosceranno gli strumenti di analisi statistica e territoriale, semplici ma efficaci, attraverso i quali indagare le potenzialità del territorio, in termini di risorse e di relazioni presenti e di relazioni attivabili (tra operatori, o tra operatori e patrimonio locale) e attivare percorsi locali di sviluppo.
Le capacità di applicare conoscenza e comprensione riguarderanno dunque le competenze tecniche in materia di analisi territoriale, di rappresentazione di tali vocazioni attraverso competenze di cartografia e sistemi di Geographical Information System per l’analisi territoriale, e di software di visualizzazione dati. Tali strumenti consentiranno di affiancare le istituzioni e/o le comunità locali nei processi partecipati di sviluppo locale, in aree che possono variare dal singolo quartiere urbano, alla città, al sistema metropolitano, alle varie aggregazioni spaziali di comunità (esempio i gruppi di azione locale) attraverso le quali si articola il processo di sviluppo sostenibile. Capacità specifiche, in questo senso, riguarderanno la competenza progettuale di attivare i settori di sviluppo locale del turismo e della cultura, nelle molteplici espressioni attraverso le quali questi comparti, ormai fondamentali nelle economie occidentali, si esprimono (in particolare eventi di media e piccola dimensione utili alla promozione dell’attrattività locale, in chiave sostenibile; valorizzazione delle risorse attraverso l’attivazione di percorsi territoriale di fruizione culturale e artistica; percorsi tematici rivolti a gruppi giovani, ecc.). Infine, laureate e laureati acquisiranno le conoscenze utili a muoversi nel mondo del reperimento di fonti di finanziamento, in particolare nell’ambito dell’Unione Europea.
In questo senso, l’offerta formativa si articola in un primo anno dedicato all’acquisizione delle conoscenze dei processi e delle sfide generali e globali, e dei modelli e degli strumenti a disposizione dei territori. Questo obiettivo verrà raggiunto attraverso i corsi di economia applicata, di geografia e organizzazione e pianificazione del turismo, di modelli di analisi dei flussi e del contesto territoriale; la dimensione di impresa, in questo progetto formativo, è ricostruita nelle sue dinamiche sempre in relazione al tema dello sviluppo locale, in particolare nel corso che forma alla logica organizzativa delle piccole e medie imprese. L’approfondimento tecnico-operativo è invece previsto nel secondo anno, laddove vi sarà maggiore presenza di discipline che formano all’analisi e alla sintesi quantitativa dei caratteri ambientali e territoriali, alla rappresentazione e alla visualizzazione dei dati, che dovrebbe essere la punta di diamante delle capacità dei nostri laureati e delle nostre laureate.
Laureate e laureati saranno in possesso di conoscenze e capacità di comprensione:
- Delle caratteristiche del mercato turistico globale, dell’evoluzione storica e dei trend e delle attuali opportunità di mercato;
- Della cultura come settore di mercato e come segmento produttivo di valore aggiunto in vari settori economico-produttivi;
- Dell’economia degli eventi grandi e piccoli;
- Della diversificazione e personalizzazione del prodotto e del mercato turistico attuali;
- Della geografia del turismo dalla scala globale a quella locale, utile ad individuare nuovi segmenti di mercato e predisporre nuove reti di impresa;
- Della competizione globale di città e regioni e delle trasformazioni territoriali conseguenti;
- Delle politiche urbane e regionali, potendo fare analisi comparative rivolte alla individuazione di best practices;
- Del mercato della cultura e del portato economico della cultura come prodotto e/o componente di prodotti e servizi di altro tipo;
- Del potenziale delle interazioni tra cultura e mercato turistico;
- Della organizzazione istituzionale della pianificazione e progettazione dello sviluppo turistico-culturale;
- Delle teorie di sviluppo locale, regionale, territoriale;
- Del potenziale di sviluppo delle piccole e medie imprese nella competizione urbana globale;
- Delle criticità ambientali e territoriali della globalizzazione e della competizione territoriale;
- Delle politiche di sviluppo top-down e bottom-up;
- Delle logiche della progettazione europea;
- Delle fonti normative nazionali in materia di pianificazione e governo del territorio, utili nella formulazione di piani di sviluppo locali e regionali;
- Delle linee guida di policy europea ai fini della predisposizione di piani di sviluppo locali e regionali;
- Del quadro e delle componenti della crisi ambientale globale;
- Del cambiamento globale, in particolare nella componente climatica;
- Del quadro dello sviluppo sostenibile nelle sue diverse dimensioni;
- Della giustizia ambientale come elemento fondante della sostenibilità;
- Dell’economia circolare e del suo potenziale in termini economici e occupazionali;
- Della transizione energetica e delle potenzialità e criticità;
- Della sostenibilità come dimensione nel mercato turistico;
- Del turismo responsabile e altri tipi di prodotto turistico collegati al tema della sostenibilità;
- Delle dimensioni geografiche possibili dell’analisi rivolta allo sviluppo, spazio, territorio, ambiente;
- Delle componenti fondamentali dell’analisi geografica, quantitative e qualitative;
- Degli indicatori dell’analisi spaziale e territoriale;
- Delle banche dati e della loro reperibilità;
- Dei metodi di analisi e sintesi statistica dei dati spaziali;
- Dell’uso dell’ambiente R per il trattamento dei dati statistici;
- Dei modelli e delle serie storiche dei dati di flusso turistico;
- Del software per la rappresentazione cartografica dei dati;
- Del software per la rappresentazione e visualizzazione e comunicazione delle potenzialità del territorio, con particolare riferimento al turismo e alla valorizzazione culturale e sostenibile del territorio;
- Delle opportunità di finanziamento pubblico, in particolare europeo;
- Delle modalità di reperimento e rendicontazione dei fondi.
Art. 3
Risultati di apprendimento attesi espressi tramite i descrittori europei del titolo di studio
Autonomia di giudizio
È obiettivo fondamentale in questo corso di studio che studentesse e studenti acquisiscano autonomia di giudizio e capacità critica fondata su solidi quadri teorico-politici dai quali far discendere strumenti operativi, sia di analisi economico-spaziale sia di progettazione e valorizzazione del territorio. L’autonomia di giudizio e la capacità di pensare in modo innovativo sono competenze fondanti la promozione della sostenibilità dello sviluppo e l’individuazione di percorsi di sviluppo locale che non siano basati meramente su variabili economiche ma che, al contrario, integrino tutte le dimensioni economiche e non economiche, materiali ed immateriali, valoriali, identitarie, ispirate ai principi di equità, inclusione, giustizia declinati in ogni modo possibile. Si ritiene che seguendo questo percorso saranno in grado di affinare la propria sensibilità, non solo teorico-metodologica e strumentale, ma di persone che siano operatori e operatrici del cambiamento nei percorsi di sviluppo, sensibili alle esigenze delle comunità (sempre diverse e da conoscere) e capaci di integrare tali esigenze con le opportunità offerte da mercati e istituzioni sovra-regionali. L’autonomia di giudizio è una capacità trasversale che studentesse e studenti acquisiranno in modo quasi automatico per effetto della natura e degli obiettivi del corso di studi, che mira a costruire figure non solo dotate di capacità tecniche ma di spiccata sensibilità al cambiamento e all’innovazione sociale e ambientale.
Abilità comunicative
Il corso di studi punta a costruire una capacità specifica di comunicazione per studentesse e studenti, soprattutto rivolta a favorire il dialogo tra comunità locali e istituzioni locali e sovra-locali, combinando interessi legittimi e bisogni dei diversi portatori di interesse. La capacità di analisi del territorio verrà quindi combinata con competenze nella comunicazione dei risultati attraverso strumenti specifici (ad esempio GIS e data visualization), ma anche nella progettazione partecipata. In questo senso, sia i laboratori previsti nel corso sia tutti gli insegnamenti sono chiamati a sviluppare parti significative del proprio corso attraverso la progettazione, sperimentazione, costruzione collettiva di percorsi di sviluppo in aula.
Questo tipo di struttura dell’apprendimento prevista dal corso, rappresenta una importante competenza trasversale che studentesse e studenti acquisiranno durante il loro processo di formazione, e che sarà utile sia nel momento delle prove di esame, sia in tutte le occasioni in cui saranno chiamate/i a mediare le proprie posizioni con quelle di altri portatori di interesse, in tutti i campi professionali e di vita collettiva, diventando così operatrici ed operatori del cambiamento nella società in direzione di processi più equi, democratici, sostenibili.
Capacità di apprendimento
Al termine del biennio laureate e laureati avranno sviluppato una elevata capacità di apprendimento, di analisi critica e di capacità creativa nel campo dei percorsi territoriali dello sviluppo. La spinta al cambiamento e all’innovazione, nei processi economici, sociali e ambientali, che attraversa di fatto tutto il corso di studi nelle diverse sue componenti disciplinari, contribuirà a sviluppare la curiosità di studentesse e studenti rispetto a quanto accade nei processi attuali e a come i percorsi locali di tipo innovativo possano portare miglioramento e progresso. La capacità di guardare in modo critico e, al contempo, sviluppare soluzioni costruttive sarà parte del bagaglio futuro che certamente guiderà laureate e laureati nei successivi progressi e affinamenti delle proprie competenze.
Art. 4
Sbocchi professionali e occupazionali
Laureate e laureati magistrali potranno inserirsi sul mercato del lavoro in posizioni di responsabilità, quali:
- Esperto/a in analisi spaziale e territoriale, in grado di coordinare e/o partecipare a gruppi di lavoro chiamati a predisporre programmi e progetti di valorizzazione turistica e cultura di risorse pubbliche e private, o di ricerca sui temi dell’economia regionale/urbana, dell’analisi spaziale e delle relazioni ecologiche. Le competenze teorico-metodologiche saranno integrate dalla conoscenza di software dedicati, di tipo statistico, cartografico, di visualizzazione dati. Sbocchi professionali saranno quelli degli studi professionali, delle istituzioni/agenzie pubbliche e private di promozione e marketing turistico, dei centri studi di imprese pubbliche e private per il monitoraggio delle performance territoriale e la valutazione delle politiche;
- Esperto/a nella rappresentazione cartografica e visualizzazione di dati territoriali, in grado di collaborare o coordinare gruppi di lavoro in istituzioni e comunità che intendano predisporre progetti di gestione ambientale e territoriale, di governo e pianificazione del territorio; potrà inoltre collaborare con agenzie, imprese e istituzioni pubbliche nella progettazione e allestimento di eventi per la promozione del territorio, in campo culturale e ambientale, nelle campagne di marketing territoriale e nell’allestimento di immagini e campagne social rivolte alla valorizzazione turistico-culturale del territorio. Gli sbocchi professionali saranno ancora gli studi professionali e le istituzioni/agenzie pubbliche e private di programmazione e sviluppo, di valorizzazione del territorio attraverso eventi, di promozione e marketing turistico, le organizzazioni del terzo settore, i comitati e comunità nell’attivazione di forme locali di sviluppo;
- Esperto/a di sviluppo urbano, regionale, ambientale, in grado di coordinare o partecipare a gruppi di lavoro come esperto/a di sviluppo regionale e sviluppo sostenibile, utile nell’allestimento di percorsi di sviluppo locale e regionale; specifiche competenze riguarderanno le analisi delle opportunità economiche offerte dal territorio e dalla natura, con particolare riferimento alla transizione ecologica e allo sviluppo dell’economia circolare, capace di individuare le opportunità economiche che vengono dalla natura e dai principi di giustizia e sostenibilità al mercato turistico e a quello culturale. Gli sbocchi professionali sono negli enti di ricerca urbana e ambientale, negli studi professionali di progettazione dello sviluppo urbano e regionale, nelle istituzioni di ricerca socio-ambientale;
- Esperto/a nella promozione di processi di sviluppo partecipato, in grado di portare le proprie capacità tecniche di analisi e valorizzazione del territorio e delle comunità che vi abitano, correggendo per quanto possibile ingiustizie sociali e ambientale, forme di prevaricazione istituzionale, valorizzando le espressioni dell’attivismo e della consapevolezza delle comunità e dei valori territoriali che le animano. In questo senso, laureate e laureati potranno collaborare nell’allestimento di percorsi di sviluppo partecipato di tipo territoriale, come esperti di animazione territoriale e di laboratori di indagine partecipativa turistici, culturali e negli eventi, e come esperto/a di valutazione dei risultati delle politiche e dei progetti attuati. Sbocchi professionali potranno essere nelle istituzioni/agenzie pubbliche di sviluppo e pianificazione, nelle organizzazioni del terzo settore, nei comitati e nelle comunità che vogliano attivare forme di partecipazione attiva ai processi decisionali, centri di ricerca di imprese sia pubbliche che private.
Art. 5
Conoscenze richieste per l’accesso
Lo studente che intende iscriversi al Corso di Laurea Magistrale in Economia dell'ambiente, della cultura e del turismo (LM-76) deve essere in possesso della Laurea o del Diploma di Laurea triennale o di altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente.
Deve, inoltre, essere in possesso di specifici requisiti curriculari e di una adeguata preparazione personale.
REQUISITI CURRICULARI
Ai fini dell’ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Economia dell'ambiente, della cultura e del turismo (LM-76), il candidato deve trovarsi in una delle seguenti condizioni:
I) possesso del Diploma di Laurea di classe L-18 o L-33 o nelle corrispondenti classi attivate ai sensi del Decreto Ministeriale 3 novembre 1999, n. 509;
II) II) per i laureati in altre classi, possesso di almeno 72 CFU acquisiti nei seguenti SSD di base e caratterizzanti di cui alle tabelle allegate al DM. 19 dicembre 2024 per le classi 18 e 33 nel rispetto dei vincoli distributivi minimi stabiliti dal Regolamento didattico del Corso di Studio tra gli ambiti (copertura minima di tre ambiti disciplinari e conseguimento di almeno 18 CFU in ambito economico):
AGRI-01/A (ex AGR/01);
da ECON-01/A (ex SECS-P/01) a ECON-10/A (ex SECS-P/13);
GIUR-01/A (ex IUS/01);
GIUR-02/A (ex IUS/04);
GIUR-03/A (ex IUS/05);
GIUR-02/B (ex IUS/06);
GIUR-04/A (ex IUS/07);
GIUR-05/A (ex IUS/09);
GIUR-06/A (ex IUS/10);
GIUR-08/A (ex IUS/12);
GIUR-09/A (ex IUS/13);
GIUR-10/A (ex IUS/14);
INFO-01/A (ex INF/01)
da MATH-01/A (ex MAT/01) a MATH-06/A (ex MAT/09)
STAT-01/A (ex SECS-S/01);
STAT-02/A (ex SECS-S/03);
STAT-03/A (ex SECS-S/04);
STAT-04/A (ex SECS-S/06);
IEGE -01/A (ex ING-IND/35);
GEOG-01/A (ex M-GGR/01);
GEOG-01/B (ex M-GGR/02);
PSIC-01/C (ex M-PSI/03).
MEDS-24/A (ex MED/01);
GEOS-03/A (ex GEO/04);
FRAN-01/B (ex L-LIN/04);
SPAN-01/C (ex L-LIN/07);
ANGL-01/C (ex L-LIN/12);
GERM-01/C (ex L-LIN/4).
PREPARAZIONE PERSONALE
Il Regolamento didattico del corso di studio disciplina le modalità di verifica della personale preparazione, ivi compresa la conoscenza della lingua inglese almeno di livello B1 (verifica non necessaria nel caso di studenti in possesso di un Diploma di Laurea triennale interamente erogata in lingua inglese).
Art. 6
Modalità di ammissione
In caso di possesso dei requisiti di accesso sopra riportati, per immatricolarsi al corso di studio è necessario, altresì, sostenere una prova, non selettiva, tesa a verificare la personale preparazione.
Sono esonerati dal sostenere la prova di verifica della personale preparazione gli studenti che abbiano conseguito la laurea di primo livello nelle classi 17 e 28 (ex DM 509/99) e L-18 e L-33 ex DM 270/04 e ss.mm.ii.).
Sono altresì esonerati dal sostenere la prova di verifica della personale preparazione, i laureati di altre classi che abbiano conseguito un voto di laurea non inferiore a 90/110.
Per tutti gli altri il Consiglio di Corso di Studio provvede alla verifica mediante colloquio individuale o test collettivo o valutazione della carriera universitaria, con particolare riguardo agli esami dei SSD di base e caratterizzanti.
La verifica della personale preparazione degli studenti, riguarderà anche la conoscenza della lingua inglese almeno di livello B1 (verifica non necessaria nel caso di studenti in possesso di un Diploma di Laurea triennale interamente erogata in Lingua Inglese).
Tutte le informazioni sull’immatricolazione al corso di studio sono reperibili nello specifico bando pubblicato annualmente nella sezione 'Iscriversi' della pagina del Corso di Studio consultabile dal sito
Vai al Catalogo dei corsi.
Art. 7
Calendario e articolazione delle attività didattiche
Le attività didattiche sono articolate in due semestri la cui durata è stabilita nel Calendario didattico di Facoltà. L’erogazione dei moduli si svolge nell’arco di 12/13 settimane per ogni semestre e impegna un numero diverso di ore settimanali di lezione in funzione del numero di crediti assegnati al modulo. Le lezioni sono articolate in moduli da 6 crediti (48 ore), 9 crediti (72 ore).
La quantità media di impegno complessivo di apprendimento svolto in un anno dallo studente a tempo pieno è convenzionalmente fissata in 60 crediti.
La frequenza delle lezioni non è obbligatoria, anche se fortemente consigliata.
Le attività formative e l’elenco degli insegnamenti, le schede descrittive dei singoli insegnamenti con indicazione di SSD, CFU, obiettivi formativi, ambito disciplinare, modalità di accertamento del profitto, tipologia ed eventuali propedeuticità, programmi e testi di riferimento sono disponibili sulla pagina del Corso di Studio in Economia dell’Ambiente, del Turismo e della Cultura del sito web di Ateneo.
Le modalità di presentazione del percorso formativo da parte degli studenti sono disponibili al seguente link Percorsi formativi | Facoltà di Economia
Art. 8
Esami di Profitto
Per ciascuna attività formativa indicata è previsto un accertamento conclusivo alla fine del periodo in cui si è svolta l’attività. Per le attività formative articolate in moduli la valutazione finale del profitto è comunque unitaria e collegiale. Con il superamento dell’esame o della verifica lo studente consegue i CFU attribuiti all’attività formativa in oggetto.
Gli accertamenti finali possono consistere in: esame orale o compito scritto o relazione scritta o orale sull'attività svolta oppure test con domande a risposta libera o a scelta multipla o prova di laboratorio o esercitazione al computer. Le modalità dell'accertamento finale, che possono
comprendere anche più di una tra le forme su indicate sono indicate prima dell’inizio di ogni anno accademico dal docente titolare dell’insegnamento.
Le modalità con cui si svolge l’accertamento devono essere le stesse per tutti gli studenti e rispettare quanto stabilito all’inizio dell’anno accademico.
Il periodo di svolgimento degli appelli d’esame viene fissato all’inizio di ogni anno accademico.
La sessione ordinaria degli esami di profitto inizia al termine dell’attività didattica dei singoli corsi di insegnamento.
Il calendario delle attività didattiche (lezioni ed esami) per i Corsi di Studio è stabilito annualmente dalla Facoltà di Economia ed è pubblicato sul relativo sito web.
La prenotazione agli esami e la verbalizzazione delle relative valutazioni avvengono mediante l’utilizzo della piattaforma Infostud.
Art. 10 Prova finale
Per il conseguimento della Laurea Magistrale studentesse e studenti devono superare una prova finale. Alla prova finale, il Corso di studio in Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Turismo attribuisce 18 cfu.
Studenti e studentesse concordano l’argomento della tesi con il relatore o la relatrice che ne segue l’elaborazione, in uno degli insegnamenti previsti nel percorso formativo magistrale (di norma tra le attività caratterizzanti e le attività affini o integrative).
Caratteristiche dell’elaborato
La prova finale consiste nella preparazione e nella discussione di una tesi elaborata in modo originale, sotto la guida di uno/a o più docenti, contenente sempre, salvo eccezioni, una ricerca empirica, volta all’approfondimento di problematiche affrontate nel percorso formativo.
La tesi deve contenere un obiettivo scientifico chiaramente individuato, che lo studente o la studentessa si impegnano a dimostrare. La tesi deve inoltre essere chiaramente riconoscibile sul piano della disciplina nella quale si inquadra. La struttura della tesi dovrebbe articolarsi secondo la seguente struttura: a) uno o più capitoli di inquadramento del tema nell’ambito della letteratura specialistica della disciplina di riferimento; b) uno o più capitoli di presentazione dei metodi e delle tecniche che si intendono usare; c) uno o più capitoli contenenti l’indagine empirica; d) un capitolo conclusivo che consenta di riconnettere i risultati della tesi al dibattito disciplinare nel quale la tesi si colloca.
L’impegno richiesto deve essere strettamente commisurato al numero di crediti conseguibili.
Le Commissioni sono chiamate a valutare in primis la qualità del lavoro (oltre che la qualità della discussione). A tal fine, si ritiene necessario che la figura del correlatore/correlatrice sia prevista obbligatoriamente laddove, proprio per la qualità del lavoro, il relatore o la relatrice intenda proporre l’incremento massimo previsto dalla normativa di Facoltà. A questo proposito, la scelta del correlatore o della correlatrice ricade su esperti/e del tema, che provvederanno a revisionare la tesi e a consegnare alla Commissione un proprio giudizio (in caso in cui non siano membri di Commissione il giudizio dovrà essere inviato in forma scritta alla presidente del Corso).
Il nominativo del correlatore o della correlatrice dovrà essere indicato prima della firma della Commissione di laurea da parte del Preside, affinché possa essere pubblicizzato.
Il calendario aggiornato delle sedute di lauree è pubblicato nella seguente pagina: https://web.uniroma1.it/fac_economia/
Art. 11 Rinvio
Per tutto quanto non disciplinato nel presente Regolamento, si rinvia a quanto previsto dal Regolamento Didattico di Sapienza Università di Roma e dalla normativa in vigore.