Profilo professionale
Ingegnere per l'ambiente e il territorio | |
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Funzioni | La funzione del laureato in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio è quella di tecnico in grado di analizzare le possibili interazioni tra pressioni/attività di natura antropica e i diversi comparti ambientali, individuando le opere e gli interventi ingegneristici tesi a controllare e regolare gli impatti negativi di tali interazioni, fornirne valutazione quantitative e nonché gestirne in modo efficiente gli effetti positivi e sinergici. La riforma dal DPR 328/2001 riguardante l'esercizio della professione di ingegnere e il relativo esame di stato, sancisce che il titolo triennale costituisce il requisito per l'accesso all'esame di Stato per l'abilitazione e l'iscrizione all'albo professionale, in apposita Sezione B degli ingegneri juniores (settore Civile e Ambientale). Fermo restando che, a norma del decreto, le attività professionali che formano oggetto della professione di ingegnere per il settore "ingegneria civile e ambientale" riguardano “la pianificazione, la progettazione, lo sviluppo, la direzione lavori, la stima, il collaudo, la gestione, la valutazione di impatto ambientale di opere edili e strutture, infrastrutture, territoriali e di trasporto, di opere per la difesa del suolo e per il disinquinamento e la depurazione, di opere geotecniche, di sistemi e impianti civili e per l'ambiente e il territorio”, l'ingegnere triennale in uscita dal CdS nel contesto di lavoro può assumere la funzione di: - Tecnico progettista junior, che concorre e collabora alle attività di progettazione, realizzazione, direzione dei lavori, valutazione dello stato di fatto e delle verifiche di sicurezza, stima e collaudo di infrastrutture e opere di ingegneria civile e ambientale, con particolare riguardo alle opere per la difesa del territorio e del suolo dai rischi naturali, di scavo ed opere in sotterraneo, di interventi di ripristino a seguito di eventi calamitosi. - Tecnico e consulente per valutazioni di impatto ambientale, analisi di rischio, attività tecnico-amministrative per la realizzazione delle attività di cui al punto precedente. - Tecnico e consulente per la gestione dei rifiuti solidi, liquidi e gassosi e dei relativi impianti di trattamento e caratterizzazione. - Tecnico e consulente per il monitoraggio e la modellistica dei comparti ambientali, con particolare riferimento alla valutazione quantitativa dei fenomeni e dello stato di qualità. - Tecnico e consulente per il ripristino, la messa in sicurezza e il risanamento di comparti ambientali degradati. - Tecnico e consulente per la pianificazione territoriale, la gestione eco-compatibile del territorio e delle risorse, la gestione ambientale, la circolarità e la sostenibilità ambientale di attività antropiche e produttive. |
Competenze | Il Corso di Studi definisce un profilo professionale caratterizzato da una solida preparazione nelle discipline di base del-le scienze fisico-chimico-matematiche e da una preparazione generale sulle tematiche proprie dell'ingegneria civile e ambientale. Il laureato possiede pertanto una preparazione adeguata ad affrontare problematiche la cui soluzione in-gegneristica richiede l'applicazione di strumenti standard e consolidati, avendo a disposizione strumenti di base comuni ai diversi ambiti di azione dell'ingegnere ambientale. Nel percorso triennale lo studente riceve una formazione di base e caratterizzante su una vasta gamma di problematiche ambientali quali: ciclo dei rifiuti, gestione della risorsa idrica e delle risorse naturali, difesa dal rischio naturale ed antropico nonché una serie di competenze affini in ambito indu-striale, complementari alla comprensione dei vari fenomeni in atto nell'ambiente ed alla loro interazione con il fattore antropico. Le competenze specifiche del laureato in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio sono costituite da: - progettazione di opere e interventi di limitata complessità finalizzate alla tutela delle acque, del suolo e del sottosuolo e alla difesa del territorio; - partecipazione alla redazione di piani di gestione del territorio e delle risorse naturali; - collaborazione a studi per la valutazione degli impatti delle attività antropiche sui diversi comparti ambientali; - gestione di impianti di trattamento di effluenti solidi, liquidi e gassosi e di interventi di risanamento ambienta-le; - partecipazione ad attività di pianificazione di campagne di monitoraggio della qualità dei comparti ambientali; - partecipazione all'acquisizione, elaborazione e interpretazione di dati ottenuti da campagne di monitoraggio della qualità dei comparti ambientali, con particolare riferimento all'analisi dei dati ambientali, anche tramite strumenti informatici, per il monitoraggio ed il supporto alle decisioni; - partecipazione ad attività di pianificazione, progettazione, regolazione, gestione, monitoraggio e valutazione di sistemi e servizi di trasporto; - utilizzo di tecniche e strumenti software per la modellazione della domanda e dell'offerta di trasporto, modelli funzionali e prestazionali di impianti e veicoli; - Capacità di base per l'aggiornamento continuo delle proprie competenze. |
Sbocchi lavorativi | I principali sbocchi occupazionali del laureato in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio sono: imprese produttive, so-cietà di servizi e consulenza, enti pubblici e privati e studi professionali per la progettazione, pianificazione, realizzazio-ne e gestione di opere e sistemi di rilievo, controllo e monitoraggio dell'ambiente e del territorio, di difesa del suolo, di gestione dei rifiuti, delle materie prime e delle risorse ambientali, geologiche ed energetiche e per la valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani e di opere, gestione, controllo e regolazione di sistemi trasporto e mo-bilità. Per l'esercizio della libera professione nel territorio nazionale è richiesto il superamento dell'Esame di Stato per l'abili-tazione professionale e la successiva iscrizione all'Albo Professionale dell'Ordine degli Ingegneri del Settore Civile e Ambientale. Il superamento dell'Esame di Stato di primo livello abilita all'esercizio della professione tramite iscrizione in apposita Sezione B degli ingegneri juniores (settore Civile e Ambientale). Oltre all'ingresso nel mondo del lavoro, la laurea Triennale in Ingegneria per l'ambiente e Territorio è organizzata per permettere l'accesso alla Laurea Magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio (classe di laurea LM-35), ma anche in Ingegneria Civile (classe di laurea LM-23).
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