ESTETICA
Obiettivi formativi
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio i seguenti ulteriori obiettivi: acquisizione di alcune nozioni chiave necessarie alla comprensione dei problemi dell’estetica e dell’esperienza artistica contemporanea; capacità di lettura e commento dei testi; sviluppo di capacità argomentative.
Canale 1
STEFANO VELOTTI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
L’esperienza estetica (II): cosa “fa” l’arte?
Il corso intende mettere a fuoco la struttura dell’esperienza estetica, a partire dalla lettura di alcuni capitoli di uno dei testi più importanti dell’estetica novecentesca, Arte come esperienza (1934) di John Dewey. Con l’affermarsi dell’estetica di stampo analitico, il libro è stato trascurato per decenni. Oggi è nuovamente al centro del dibattito estetico-filosofico, come è testimoniato anche da uno dei suoi protagonisti, il filosofo statunitense Alva Noë, la cui riflessione estetica, affidata in gran parte al suo libro Strani strumenti. Arte e natura umana (2015) deve molto a Dewey, insieme ad altri classici, come Kant, Heidegger e Merleau-Ponty. A partire da questi testi, cercherò di mettere in luce il ruolo delle pratiche artistiche in relazione alla vita quotidiana, alle nostre attuali forme di vita, così come ho cercato di fare nel mio lavoro recente sull’ “enigma del controllo”. Che rapporto intrattengono le pratiche artistiche con le norme – implicite o esplicite – che regolano le nostre abituali condotte? Che ruolo hanno nella vita di una società? Che cosa le distingue dalle più comuni tecniche che intessono le nostre vite? Che cosa “fa” l’arte?
Prerequisiti
Il corso richiede che si sia già acquisita una preparazione di base a livello di scuola secondaria di secondo grado nelle discipline filosofiche. È richiesta in modo particolare una padronanza del lessico filosofico elementare.
Testi di riferimento
John Dewey, Arte come esperienza. Aesthetica Palermo 2007 (e successive ristampe). Solo i capitoli 1-4, 12 e 13.
Alva Noë, Strani strumenti. L’arte e la natura umana, pp. 5-164.
StefanoVelotti, Stefano Velotti, Sotto la soglia del controllo. Pratiche artistiche e forme di vita, Laterza, Roma-Bari 2024, solo i capitoli 2.1, 2.2, 3.1. ( il libro uscirà alla fine di settembre 2024 e sarà disponibile anche in biblioteca)
Frequenza
La frequenza è altamente raccomandata
Modalità di esame
Il corso prevede un esame orale finale. L’esame orale sarà condotto a partire dal commento puntuale e approfondito di passi a scelta dello/a studente/ssa e valuterà la sua capacità di analizzare puntualmente il testo, sia dal punto di vista tecnico (terminologico e concettuale), sia riformulandolo con un linguaggio non tecnico, e connettendolo al resto del pensiero degli autori studiati. A partire, poi, dal commento del passo scelto, il colloquio verterà sull’intero programma. Per superare le prove lo/a studente/ssa dovrà dimostrare di: 1. conoscere il contenuto dei testi trattati; 2. saperli restituire in modo chiaro, padroneggiando in modo corretto il lessico specialistico utilizzato dall’autore; 3. saper individuare gli snodi teorici più rilevanti e saperli discutere criticamente; 4. saper elaborare autonomamente un’argomentazione relativa ai contenuti trattati. Il soddisfacimento dei punti 1 e 2 è condizione necessaria al superamento dell’esame. I voti superiori al 27 saranno attribuiti agli/alle studenti/esse le cui prove soddisfano tutti e quattro i punti indicati.
Bibliografia
P. D’Angelo, Estetica, Laterza, Roma-Bari, 2011, rist. 2021
E. Garroni, Estetica. Uno sguardo-attraverso, (Milano, Garzanti 1992), Roma, Castelvecchi 2022
S. Velotti, La filosofia e le arti. Sentire, pensare, immaginare, Laterza, Roma-Bari 2012, rist. 2022
Modalità di erogazione
Didattica frontale e discussione del testo e degli argomenti trattati.
STEFANO VELOTTI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
L’esperienza estetica (II): cosa “fa” l’arte?
Il corso intende mettere a fuoco la struttura dell’esperienza estetica, a partire dalla lettura di alcuni capitoli di uno dei testi più importanti dell’estetica novecentesca, Arte come esperienza (1934) di John Dewey. Con l’affermarsi dell’estetica di stampo analitico, il libro è stato trascurato per decenni. Oggi è nuovamente al centro del dibattito estetico-filosofico, come è testimoniato anche da uno dei suoi protagonisti, il filosofo statunitense Alva Noë, la cui riflessione estetica, affidata in gran parte al suo libro Strani strumenti. Arte e natura umana (2015) deve molto a Dewey, insieme ad altri classici, come Kant, Heidegger e Merleau-Ponty. A partire da questi testi, cercherò di mettere in luce il ruolo delle pratiche artistiche in relazione alla vita quotidiana, alle nostre attuali forme di vita, così come ho cercato di fare nel mio lavoro recente sull’ “enigma del controllo”. Che rapporto intrattengono le pratiche artistiche con le norme – implicite o esplicite – che regolano le nostre abituali condotte? Che ruolo hanno nella vita di una società? Che cosa le distingue dalle più comuni tecniche che intessono le nostre vite? Che cosa “fa” l’arte?
Prerequisiti
Il corso richiede che si sia già acquisita una preparazione di base a livello di scuola secondaria di secondo grado nelle discipline filosofiche. È richiesta in modo particolare una padronanza del lessico filosofico elementare.
Testi di riferimento
John Dewey, Arte come esperienza. Aesthetica Palermo 2007 (e successive ristampe). Solo i capitoli 1-4, 12 e 13.
Alva Noë, Strani strumenti. L’arte e la natura umana, pp. 5-164.
StefanoVelotti, Stefano Velotti, Sotto la soglia del controllo. Pratiche artistiche e forme di vita, Laterza, Roma-Bari 2024, solo i capitoli 2.1, 2.2, 3.1. ( il libro uscirà alla fine di settembre 2024 e sarà disponibile anche in biblioteca)
Frequenza
La frequenza è altamente raccomandata
Modalità di esame
Il corso prevede un esame orale finale. L’esame orale sarà condotto a partire dal commento puntuale e approfondito di passi a scelta dello/a studente/ssa e valuterà la sua capacità di analizzare puntualmente il testo, sia dal punto di vista tecnico (terminologico e concettuale), sia riformulandolo con un linguaggio non tecnico, e connettendolo al resto del pensiero degli autori studiati. A partire, poi, dal commento del passo scelto, il colloquio verterà sull’intero programma. Per superare le prove lo/a studente/ssa dovrà dimostrare di: 1. conoscere il contenuto dei testi trattati; 2. saperli restituire in modo chiaro, padroneggiando in modo corretto il lessico specialistico utilizzato dall’autore; 3. saper individuare gli snodi teorici più rilevanti e saperli discutere criticamente; 4. saper elaborare autonomamente un’argomentazione relativa ai contenuti trattati. Il soddisfacimento dei punti 1 e 2 è condizione necessaria al superamento dell’esame. I voti superiori al 27 saranno attribuiti agli/alle studenti/esse le cui prove soddisfano tutti e quattro i punti indicati.
Bibliografia
P. D’Angelo, Estetica, Laterza, Roma-Bari, 2011, rist. 2021
E. Garroni, Estetica. Uno sguardo-attraverso, (Milano, Garzanti 1992), Roma, Castelvecchi 2022
S. Velotti, La filosofia e le arti. Sentire, pensare, immaginare, Laterza, Roma-Bari 2012, rist. 2022
Modalità di erogazione
Didattica frontale e discussione del testo e degli argomenti trattati.
- Codice insegnamento1022651
- Anno accademico2024/2025
- CorsoStudi storico-artistici
- CurriculumCurriculum unico
- Anno3º anno
- Semestre2º semestre
- SSDM-FIL/04
- CFU6
- Ambito disciplinareAttività formative affini o integrative