Profilo professionale
Esperto in linguistica | |
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Funzioni | Le funzioni connesse con la figura professionale di “Esperto in linguistica” sono individuabili come segue (con l'indicazione delle rispettive competenze associate a tali funzioni): - consulente linguistico in istituzioni culturali pubbliche e private (competenze a, e, f, g) - consulente linguistico in istituzioni di interesse educativo (competenze a, b, d, e, f) - addetto alla comunicazione in istituzioni pubbliche e private (competenze a, e, f, g) - consulente linguistico presso enti regionali e locali in rapporto alle norme di tutela delle minoranze linguistiche (competenze a, b, c, d, e, f) - ricercatore nel campo linguistico in ambito pubblico o privato (competenze a, b, c, d, e, f) - responsabile di uffici stampa in ambito pubblico o privato (competenze a, e, f, g) - responsabile di uffici di pubbliche relazioni in ambito pubblico o privato (competenze a, e, f, g) |
Competenze | Le competenze di una laureata o di un laureato magistrale in Linguistica associate alle funzioni di cui sopra (profilo di "Esperto in Linguistica") e finalizzate agli sbocchi occupazionali indicati di seguito (campo successivo) sono: a) conoscenze specifiche relative alla struttura delle lingue naturali, anche nella prospettiva di una formazione utile all'inserimento nell'insegnamento e nell'educazione linguistica (sbocco occupazionale i.); b) conoscenza avanzata delle teorie e delle metodologie linguistiche (sbocco occupazionale ii.); c) solida preparazione nell'ambito delle lingue antiche e delle lingue moderne (sbocco occupazionale iii.); d) conoscenza delle tecniche di analisi e di descrizione dei sistemi linguistici (sbocchi occupazionali i. e iii.); e) capacità di utilizzare i principali strumenti informatici negli ambiti specifici di competenza (sbocco occupazionale iv.); f) capacità di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre all'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari (sbocco occupazionale v.); g) conoscenza dei nuovi linguaggi della comunicazione e dell'informazione (sbocco occupazionale vi.). |
Sbocchi lavorativi | Gli sbocchi occupazionali previsti per il profilo di "Esperto in Linguistica" sono di livello direttivo e di elevata responsabilità: i. educazione linguistica e insegnamento delle lingue e consulenza presso la pubblica amministrazione e presso istituzioni pubbliche e private mediante scuola di specializzazione e/o concorso; ii. in supporto applicativo all'attività clinica di logopedia, audiologia e rieducazione linguistica; iii. nella ricerca avanzata sul linguaggio e sulle lingue sia sincronica che diacronica; iv. nel trattamento dell'informazione (selezione, elaborazione, presentazione e gestione) nell'editoria, della comunicazione multimediale, della documentazione, propaganda e pubblicità; v. nella cooperazione internazionale e nella conduzione ordinaria di istituzioni e organismi internazionali. vi. in istituti culturali quali archivi, sovraintendenze, in servizi di pubblica utilità nei settori della comunicazione di imprese pubbliche e private in ambito nazionale e internazionale. Inoltre: a) la laurea magistrale in Linguistica consente la prosecuzione degli studi e delle ricerche concorrendo a borse di studio nei dottorati di ambito linguistico (in “Sapienza”, il Dottorato di ricerca in Linguistica – in convenzione con l'Ateneo di Roma Tre – e un curriculum del Dottorato in Scienze documentarie, geografiche, linguistiche e letterarie); la selezione avviene attraverso concorso; b) le laureate e i laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno, come previsto dalla legislazione vigente, partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario (la LM-39 – seguendo i percorsi successivi previsti dalla normativa vigente – è titolo di accesso per oltre 20 classi di concorso per l'insegnamento). |
Esperto in riconoscimento della voce | |
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Funzioni | Le funzioni connesse con la figura professionale di “Esperto in riconoscimento della voce” sono individuabili come segue (con l'indicazione delle rispettive competenze associate a tali funzioni): - perito (del tribunale o di parte) per il riconoscimento e l'attribuzione della voce registrata (telefonica o ambientale) in indagini giudiziarie (competenze a, b, c); - perito (del tribunale o di parte) per la trascrizione di brani di voce registrata in indagini giudiziarie (competenze a, b,c); - esperto per la taratura dei software di riconoscimento della voce nella dettatura a computer (competenze a, b). |
Competenze | Le competenze di una laureata o di un laureato magistrale in Linguistica associate alle funzioni di cui sopra (profilo di "Esperto in Riconoscimento della voce") e finalizzate agli sbocchi occupazionali indicati di seguito (campo successivo) sono: a) capacità di applicare i sistemi di analisi computerizzata della voce (PRAAT etc.) (sbocchi occupazionali i. e ii.); b) conoscenza di data-base di parlato in grado da fungere da campione di riferimento per neutralizzare effetti distorsivi dovuti a rumore o a impatto emotivo (software EMOVO etc.) (sbocchi occupazionali i. e ii.); c) conoscenza di dialetti italiani e di lingue straniere, nel caso di brani dialettali o in lingua straniera (sbocchi occupazionali i. e ii.). Le prime due competenze possono essere sviluppate durante gli stage presso la Fondazione Ugo Bordoni, prestigioso Ente di ricerca nel campo del riconoscimento della voce, previsti come una delle possibili Altre Attività formative del CdLM. |
Sbocchi lavorativi | i. Perito fonico e trascrittore forense; ii. Consulente di ditte pubbliche e private specializzate in software di riconoscimento della voce dettata. |