Programma
Cotitolo: Corporeità, soggettività e riproduzione tra autodeterminazione, relazioni e norma: il caso della surrogazione di maternità.
Il controllo della riproduzione e dei corpi riproduttivi è una delle questioni che hanno profondamente segnato tanto lo strutturarsi della vita associata umana, quanto la caratterizzazione e il destino delle soggettività umane, in particolare ma non solo femminili. Proprio per questo motivo queste questioni sono state al centro della riflessione e della pratica femminista, sin dalle sue origini. Il modo in cui in diversi momenti la riflessione e pratica femminista si è articolata su questa questione risulta essere un modo interessante per rileggere la vicenda pratico-riflessiva femminista. Nel corso si attraverseranno alcune posizioni classiche in questo senso: posizioni che si diversificano nel modo in cui, una volta negata la riduzione del vissuto femminile al destino di maternità, si è risignificata la femminilità e l’esperienza del mettere al mondo.
In tempi più recenti, tuttavia, alcuni fattori sono sorti a complicare i primi schemi di lettura femministi: da una parte, lo sviluppo delle tecniche di procreazione medicalmente assistita ha reso possibile intervenire in molti modi sul processo riproduttivo, moltiplicando sia le forme possibili di riproduzione e famiglia umane sia le figure sulla scena, frammentandone i ruoli, ma anche rendendole vieppiù oggetto di mercificazione e contrattazione e sfruttamento commerciale; d’altra parte, le consapevolezze e esigenze sviluppate e rivendicate dal movimento LGBTQI+, hanno portato a denunciare la persistenza di schemi ancora tradizionali e cis-eterosessisti anche nelle analisi femministe, in particolare riguardo alla pratica della cosiddetta surrogazione di gestazione; importanti infine sono state anche le considerazioni portate avanti dalla riflessione sulla ì giustizia riproduttiva, soprattutto in un’ottica de-coloniale.
Il corso intende ripercorrere alcuni momenti salienti dell’articolato dibattito che ha avuto per oggetto questa specifica pratica, usandolo come modo di affrontare questioni più generali come il rapporto tra corporeità e soggettività, tra corpi e legge, tra corpo e mercato, tra corpi e relazioni umane (e non umane), senza dimenticare temi contigui come quelli che riguardano altre forme di accesso al, e controllo del, corpo, relative ad esempio alla prostituzione, all’aborto e alle nuove forme di lavoro e sfruttamento.
Prerequisiti
Il corso richiede che si sia già acquisita una preparazione corrispondente al livello del corso di Laurea triennale in Filosofia (nozioni e competenze di base), e si sia capaci di leggere testi filosofici in lingua inglese.
Testi di riferimento
C. Pateman, Il contratto sessuale. I fondamenti nascosti della società moderna, Moretti e Vitali, Bergamo, 2015.
C. Shalev, Nascere per contratto, Giuffrè, Milano, 1992.
M. Cooper, C. Waldby, Biolavoro globale. Corpi e manodopera Derive Approdi, Roma, 2015 (parti).
Letture da:
L. Cirillo, a cura di, Utero in affitto o gravidanza per altri, Franco Angeli, Milano, 2017;
M. L. Boccia, Le parole e i corpi, Ediesse, Roma, 2018;
V. Pazè, Libertà in vendita, Bollati Boringhieri, Torino, 2023;
A. Clarke, D. Haraway, Making kin. Fare parentele non popolazioni, Derive Approdi, Roma, 2022;
M. F. Gibson, a cura di,.Queering Motherhood: Narrative and Theoretical Perspectives. Demeter Press, 2014;
Nicola Carone, Le famiglie omogenitoriali. Teorie, clinica e ricerca, Milano, Raffaello Cortina, 2021, pp. 275, € 25,00.
Sophie Lewis, Surrogata universale. Rovesciamo la famiglia, Roma, Fandango, 2025.
E altre letture che verranno indicate all’inizio del corso.
Frequenza
La frequenza è altamente raccomandata, ma non obbligatoria.
Verrà considerato frequentante chi ha partedcipato almeno al 80% delle lezioni.
Modalità di esame
La valutazione terrà conto del livello della partecipazione alle attività seminariali, della presentazione di una relazione in classe (valutazione in itinere) e della prova orale.
Nella prova orale, di circa 30 minuti, lo/la studente dovrà dimostrare: 1. di conoscere in profondità il contenuto dei testi esaminati nel corso; 2. di saperlo restituire in modo chiaro, padroneggiando in modo corretto il lessico specialistico utilizzato dalle autrici; 3. di saper individuare gli snodi teorici più rilevanti e di saperli discutere criticamente 4. di saper elaborare autonomamente un’argomentazione relativa ai contenuti trattati. Il soddisfacimento dei punti 1 e 2 è condizione necessaria al superamento dell’esame.
Bibliografia
C. Botti, Prospettive femministe. Morale bioetica e vita quotidiana, Mimesis, Milano, 2014.
Modalità di erogazione
Lezioni frontali per le parti introduttive e di contestualizzazione. Lettura e confronto seminariale sui testi. Si prevede la partecipazione attiva degli/lle studenti nella forma di partecipazione alla discussione e presentazioni seminariali.