Programma
Illuminismo e Critica
A partire dal testo di Immanuel Kant sull’Illuminismo, il corso si prefigge di focalizzare il ruolo e gli effetti del razionalismo illuministico, la sua presunta universalità messa in crisi dalle esperienze drammatiche del XX secolo, ma anche le sue potenzialità ancora inespresse. La critica mossa da Theodor Adorno e Max Horkheimer nel famoso libro Dialettica dell’Illuminismo, scritto quando la Seconda guerra mondiale era ancora in corso, risente di un duplice sguardo: quello dell’Europa devastata dal fascismo, che gli autori si erano appena lasciati alle spalle, e quello della società americana, che li aveva accolti. Entrambe questi punti di vista, secondo Adorno e Horkheimer, sono differenti manifestazioni di una tendenza nefasta, che sarebbe al cuore dell’Illuminismo: quella cioè di rovesciarsi nel suo contrario, non solo nell’estrema barbarie del fascismo, ma anche nell’asservimento più nascosto delle società di massa delle democrazie liberali. Ma se la ragione non può essere oggetto di sacralizzazione, non può neppure essere bersaglio di una devastante demolizione. In questo orizzonte si muove la critica di Michel Foucault, che si concentra sulla possibilità di esercitare nuovamente un “uso libero” e “pubblico” della ragione, attraverso cui la critica dell’Illuminismo si apre a una radicale “ontologia dell’attualità”.
Prerequisiti
Il corso richiede che si sia già acquisita una preparazione corrispondente al livello del corso di laurea triennale in filosofia. In particolare è richiesta una conoscenza delle fondamentali questioni in gioco in filosofia teoretica.
Testi di riferimento
1. Immanuel Kant, Risposta alla domanda che cos’è l’illuminismo?, qualsiasi edizione o traduzione italiana accreditata (ad esempio in Scritti di storia, politica e diritto, a cura di F. Gonnelli, Laterza, Roma 1995, pp. 45-52).
2. Max Horkheimer e Theodor Adorno, Dialettica dell’illuminismo, Einaudi, Torino 2010.
3. Michel Foucault, Che cos’è l’Illuminismo?, n. 13 e n. 17, in Archivio Foucault 3. 1978-1985. Estetica dell’esistenza, etica e politica, a cura di A. Pandolfi, Feltrinelli, Milano 2020, pp. 217-232 e 253-261.
4. Michel Foucault, Che cos’è la critica?, ed. it. a cura di A. Di Gesu e M. Polleri, DeriveApprodi, Bologna 2024.
Frequenza
La frequenza è altamente raccomandabile
Modalità di esame
La valutazione consiste in un esame orale. Verranno valutate (anche durante il corso) 1. La conoscenza e la comprensione dei testi oggetto del corso, a partire dagli aspetti più generali, sino ai dettagli; sarà valutata in particolare la capacità delle studentesse e degli studenti di confrontarsi con testi filosofici e di analizzarne criticamente ed in modo personale aspetti specifici (punti di valutazione 1-12). 2. Le capacità espressive e di dominio, anche dettagliato, del lessico (punti 1-8). 3. Le conoscenze del contesto filosofico (rispetto al pensiero degli autori/delle autrici oggetto del corso e rispetto alle correnti filosofiche di riferimento) (punti 1-5). 4. La capacità di rielaborazione originale e di approfondimento personale delle questioni trattate (punti 1-5)
Bibliografia
Guide alla lettura e introduzioni al pensiero e alle opere specifiche degli autori/autrici in programma. Letteratura secondaria su temi specifici sarà suggerita durante il corso
Modalità di erogazione
Lezioni frontali con ricostruzione del contesto e lettura, analisi e commento dei testi. I testi originali saranno costantemente tenuti in considerazione. Discussione seminariale degli argomenti trattati con eventuali esperimenti di “classe ribaltata”.