Antropologia culturale

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI Promuovere negli studenti l’acquisizione critica dei fondamenti epistemologici, metodologici e prospettive di ricerca dell’antropologia culturale con particolare attenzione alle problematiche presenti in un mondo globalizzato e multiculturale, utilizzando gli itinerari elaborati da tre specifici indirizzi: antropologia culturale, antropologia storica e antropologia dello sviluppo. L’obiettivo è quello di far acquisire agli studenti buone competenze per l’analisi culturale dei contesti sociali e territoriali che si caratterizzano sempre più in maniera interculturale, di renderli capaci di utilizzare il sapere antropologico nella loro pratica professionale. Il programma del Corso si articola secondo due itinerari: INTRODUZIONE ALL’ANTROPOLOGIA CULTURALE: conoscenza delle teorie e metodologie dell’antropologia culturale, antropologia storica e antropologia dello sviluppo. Conoscenza dei principali concetti e tradizioni di studio che caratterizzano gli studi demoetnoantropologici. DIRITTI UMANI E POLITICHE SOCIALI: analizzare i diritti umani nella prospettiva interculturale, nella Costituzione e normativa italiana, nonché europea, nelle dichiarazioni e convenzioni internazionali e nella loro messa in pratica nelle politiche sociali. Questi temi si affronteranno attraverso una serie di incontri seminariali con studiosi ed esperti del gruppo universitario internazionale “Cittadinanza Europea e Identità Mediterranea” CEIM, studiosi ed esperti collaboratori alla Cattedra di Antropologia culturale. Nel corso saranno coinvolti la prof.ssa Sonia Giusti e il prof. Paolo Palmeri per gli argomenti relativi all’antropologia storica e all’ antropologia dello sviluppo. CONOSCENZE E COMPETENZE Al termine del corso lo studente avrà acquisito conoscenze e competenze relative: - a teorie e metodologie che caratterizzano l’antropologia culturale e la pratica etnografica: - a strumenti e tecniche che gli permetteranno di saper interpretare i bisogni e le risorse di un territorio al fine di poter attivare percorsi di intervento nella sua pratica professionale efficaci ed efficienti in una società che si caratterizza sempre più come multiculturale; - all’acquisizione di capacità di autonomia di giudizio nonché di abilità comunicative. - a sviluppare capacità di osservazione, decodificazione ed interpretazione dei processi storico-culturali e socio-economici che si verificano nei contesti di vita quotidiana per la realizzazione di un proficuo dialogo interculturale.

Canale 1
Floriana Ciccodicola Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
La prima parte del corso sarà dedicata alle teorie e metodologie dell’antropologia, nonché all’analisi degli indirizzi e scuole antropologiche e delle opere dei maggiori studiosi. Particolare attenzione sarà rivolta all’antropologia italiana e ai lavori di Ernesto de Martino. La seconda parte del corso sarà dedicata ai temi e concetti specifici elaborati nell’ambito della disciplina e sui quali si incentra la conoscenza antropologica, tra i quali il concetto di cultura, etnocentrismo culturale e relativismo, etnocentrismo critico, inculturazione e acculturazione, osservazione partecipante, rappresentazione dell’ “altro”, razzismo e xenofobia, disuguaglianza e povertà, dialogo interculturale, diritti umani e politiche sociali. Saranno coinvolti la prof.ssa Sonia Giusti e il prof, Paolo Palmeri. La terza parte del corso sarà dedicata all’approfondimento delle tematiche affrontate in un’ottica interdisciplinare, al fine di far acquisire agli studenti competenze trasversali, si approfondiranno argomenti relativi all’etnopsichiatria.
Prerequisiti
Buona capacità critica di analisi e comprensione dei testi.
Testi di riferimento
P. Palmeri, Introduzione all’antropologia culturale, Cleup, Padova, 2003. E. de Martino, Il mondo magico, Boringhieri, Torino, 1983 (alcune parti), S. Giusti, Dallo sguardo etnologico al dialogo multiculturale, in «Storia, antropologia e scienze del linguaggio», a. VIII, fasc. 1-2, 1993, pp. 115-128. T. Seppilli, Ernesto De Martino e la nascita dell’etnopsichiatria italiana, in «Storia, antropologia e scienze del linguaggio», a. X, fasc. 3, Domograf, Roma, pp. 147-156. P. Coppo, Etnopsichiatria, Il Saggiatore, Milano, 1996 (solo alcune pagine) Materiale distribuito durante il corso. Approfondimento sui diritti umani: F. Ciccodicola, Diritti umani e il paradosso della cittadinanza, in «Storia, antropologia e scienze del linguaggio», a. XXXV, 1-2, 2020, pp. 119-139. A. Fago, Demokratia e diritti in Atene nel secolo di Pericle: frammenti di un cosmo politico tra storia e metastoria, in «Storia, antropologia e scienze del linguaggio», a. XXXV, 1-2, 2020, pp. 91-118. G. Puzzo, Diritti negati, virtuali e futuri, «Storia, antropologia e scienze del linguaggio», a. XXXV, 1-2, 2020, pp. 77-91. F. Pistone, Situare la disabilita. L’“interpretazione efficace” come possibile terreno operativo dell’antropologia nei contesti sanitari, in AM Rivista della Società italiana di antropologia medica fondata da Tullio Seppilli / 47-48, ottobre 2019, pp. 111-143.
Frequenza
Obbligatoria
Modalità di esame
La modalità di esame sarà orale. Sarà valutata anche la partecipazione degli studenti alle altre attività previste nell’ambito del corso.
  • Codice insegnamento1015318
  • Anno accademico2024/2025
  • CorsoServizio Sociale
  • CurriculumCurriculum unico
  • Anno1º anno
  • Semestre2º semestre
  • SSDM-DEA/01
  • CFU6
  • Ambito disciplinareDiscipline storico-antropologiche-filosofico-pedagogiche