Obiettivi formativi
Il CdL mira a sviluppare le competenze psicologiche necessarie per la valorizzazione e lo sviluppo delle potenzialità di individui e gruppi nei contesti di lavoro e la promozione del benessere di individui, gruppi e organizzazioni. Lo sviluppo di tali competenze va di pari passo con l'acquisizione di conoscenze teoriche e metodologiche specifiche del settore, l'acquisizione di conoscenze trasversali, legate al funzionamento organizzativo, nonché con le conoscenze più recenti che riflettono gli avanzamenti nella ricerca psicologica, i mutamenti culturali e le trasformazioni tecnologiche degli ambienti e dei processi di lavoro. In particolare, la laurea magistrale in Psicologia delle risorse umane, del lavoro e delle organizzazioni mira a sviluppare le seguenti competenze:
- padronanza dei principali modelli e delle metodologie per l'analisi organizzativa e del lavoro, la progettazione di interventi di consulenza mirate alle esigenze del contesto specifico
- padronanza delle teorie di riferimento e dei metodi per rilevare lo stress lavoro-correlato, prevenirlo e promuovere il benessere nei luoghi di lavoro
- padronanza delle teorie, delle metodologie e delle tecniche per la valutazione delle persone, la progettazione dei programmi di performance management e per lo sviluppo del potenziale
- padronanza dei modelli e delle metodologie per facilitare l'apprendimento e lo sviluppo di competenze a livello individuale, di gruppo e organizzativo.
Le suddette competenze saranno acquisite in insegnamenti dedicati. Molti corsi inseriti nel percorso prevedono una parte di attività laboratoriale, all'interno dei quali verranno utilizzate modalità di formazione esperienziale (casi, simulazioni, esercitazioni di gruppo o individuali) orientate a facilitare la riflessione sull'esperienza e l'acquisizione di competenze. Ad integrazione delle materie psicologiche, sono previsti degli insegnamenti di altre discipline (diritto del lavoro, organizzazione aziendale) per facilitare la comprensione delle problematiche anche da diverse prospettive.
Il Corso di Laurea Magistrale (LM-51) in Psicologia delle risorse umane, del lavoro e delle organizzazioni mira a formare psicologi esperti nella progettazione, realizzazione e verifica di programmi per la valutazione, la formazione e lo sviluppo delle persone nelle organizzazioni, di interventi organizzativi per la risoluzione di problematiche lavorative, tenendo conto delle caratteristiche dei singoli lavoratori, del gruppo e dell'organizzazione.
Il corso intende fornire competenze teoriche e metodologiche nell'ambito della psicologia del lavoro e delle organizzazioni necessarie per contribuire alla valorizzazione delle persone nei contesti lavorativi, avviare percorsi di crescita, ridurre lo stress ed il disagio che si generano nei luoghi lavoro, promuovendo il benessere delle persone ed allo stesso tempo lo sviluppo organizzativo. I laureati potranno operare, una volta svolto il tirocinio, come psicologi all'interno delle funzioni risorse umane di aziende, nella pubblica amministrazione o in società di consulenza o enti pubblici che si occupano di queste tematiche. Le caratteristiche distintive del corso di studi sono principalmente due:
1) lo spiccato orientamento professionalizzante del corso, centrato sull'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro, evidenziato dalla presenza di numerosi laboratori integrati nei diversi corsi e dal tirocinio curriculare
2) l'integrazione tra la centratura sui modelli, le metodologie e gli strumenti consolidati della psicologia applicata ai contesti del lavoro e l'attenzione ai mutamenti e alle trasformazioni tecnologiche degli ambienti, dei processi e degli strumenti di lavoro, che impattano sui temi trattati in modo trasversale alle diverse discipline.
Gli insegnamenti forniscono le competenze relative a: le diverse tecniche del colloquio e di conduzione di interviste di gruppo, la progettazione di programmi, metodologie e strumenti per il reclutamento e la selezione del personale, il talent management, l'assessment e lo sviluppo del potenziale, l'apprendimento individuale e organizzativo, la prevenzione dello stress e la promozione del benessere nei contesti di lavoro; le principali teorie della personalità, l'analisi e lo studio delle differenze tra le persone; le tecniche di analisi dei dati organizzativi, la progettazione di indagini organizzative, l'utilizzo dei principali strumenti di misura in uso nelle organizzazioni e la verifica dell'efficacia degli interventi proposti
Sono inoltre previsti ai sensi del Decreto Interministeriale n. 654 del 5-7-2022 n. 20 CFU di tirocinio pratico valutativo (TPV) necessari ai fini dell'abilitazione all'esercizio della professione di psicologo. Il TPV potrà essere svolto presso strutture sanitarie pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale, oppure presso altri enti esterni qualificati, sia nazionali che internazionali, convenzionati con le università.
Le attività di TPV supervisionate prevedono l'osservazione diretta e lo svolgimento di attività finalizzate a un apprendimento connesso allo sviluppo delle competenze legate ai contesti applicativi degli ambiti della psicologia e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l'esercizio dell'attività professionale (per i dettagli delle attività si veda l'art. 2 c. 3 e 4 del Decreto 567/2022). La supervisione di TPV è affidata ad uno psicologo iscritto alla sezione A dell'Albo da almeno tre anni, designato dalla sede convenzionata.
Nel Regolamento Didattico del Corso di Studio sono indicate le modalità organizzative specifiche delle attività di TPV all'interno del corso.
E' previsto 1 CFU di altre attività formative e pratiche di carattere professionalizzante, che complementano l'offerta del corso; 12 CFU sono disponibili per gli insegnamenti a scelta, che daranno allo studente la possibilità di integrare la sua formazione seguendo e superando l'esame di due insegnamenti inclusi anche in altri curricula formativi con criteri di coerenza rispetto al percorso formativo; sono previsti 12 CFU per la tesi di laurea.
I laboratori integreranno la didattica frontale tradizionale con tecniche di apprendimento attivo quali: sviluppo di competenze trasversali (comunicazione, lavorare in gruppo, gestione dei conflitti), flipped-classroom, utilizzo di strumenti di valutazione psicologica, case studies, simulazioni, lavori di gruppo, macro e micro progettazione di interventi formativi. Il regolamento didattico del corso di laurea definisce, nel rispetto dei limiti normativi, la quota dell'impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale.