Obiettivi formativi
Il corso di laurea vuole permettere agli studenti di acquisire le seguenti competenze: a) padronanza di strumenti di valutazione dello sviluppo sia negli aspetti emotivo-motivazionali che nelle abilità sociali, cognitive, linguistiche e nelle strategie per apprendere; b) padronanza delle tecniche di osservazione, colloquio, testing per la valutazione precoce delle condizioni di sviluppo atipico; c) padronanza degli strumenti di osservazione e analisi del funzionamento di gruppi di operatori all'interno di diversi tipi di organizzazioni educative (scuole ma anche case famiglia, cooperative sociali e del terzo settore); d) capacità di progettare, realizzare e valutare interventi nei contesti educativi, a partire dalla prima infanzia, che tengano conto delle differenze individuali e che siano mirati a valorizzare e potenziare i talenti e le capacità dei singoli; e) capacità di progettare, realizzare e valutare interventi mirati all'acquisizione di 'social skills' che favoriscano l'adattamento sociale di bambini/adolescenti; f) capacità di condurre interventi di consulenza formativa, per lo sviluppo di 'buone' pratiche organizzative, professionali e educative g) capacità di condurre interventi di consulenza volti a eliminare nei contesti educativi fenomeni di discriminazione/segregazione di genere o di esclusione sociale. I metodi di accertamento consistono in elaborati scritti per le parti teoriche dei corsi; in attestati di frequenza e valutazione di report scritti, per i laboratori.
Il percorso formativo prevede dodici esami: undici indispensabili, uno a scelta dello Studente, a cui si aggiungono 'altre attività formative' e il Tirocinio Pratico Valutativo (TPV).
Gli esami sono distribuiti nei due anni del corso di laurea in modo da collocare al primo anno quelli relativi all'estensione e al rafforzamento di competenze di base in tema di neuropsicologia, psicometria, psicologia dell'educazione, psicologia dello sviluppo sociale ed emotivo e alle tecniche di valutazione dello sviluppo; al secondo anno sono stati invece collocati corsi volti all'acquisizione di strumenti e metodiche utili alla consulenza per scuole e altre organizzazioni educative o per la valutazione e l'intervento nello sviluppo atipico infantile e adolescenziale. Il corso delinea attraverso i gruppi opzionali due profili professionali in parte differenziati, con maggiori conoscenze e competenze orientate per l'uno alle istituzioni e organizzazioni educative e per l'altro ai centri pubblici e privati che si occupano di valutazione e intervento nei disturbi del neurosviluppo e nelle problematiche di natura emotivo-relazionale. L'ordinamento prevede nel primo anno 6 insegnamenti obbligatori e un gruppo opzionale in cui sono in alternativa due insegnamenti di PSI/04 (uno che insiste sul profilo 'psicologo e educazione' - l'altro sul profilo 'psicologo per la valutazione e l'intervento'); sono previsti inoltre 9 crediti a scelta. Nel secondo anno sono previsti: 1 insegnamento obbligatorio e due gruppi opzionali, il primo che mette in alternativa un insegnamento pedagogico e un insegnamento medico, il secondo che mette in alternativa un esame incentrato sui disturbi dell'apprendimento e i bisogni educativi speciali ('profilo psicologo e educazione'), e un esame sui fattori di rischio nell'adolescenza, con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico (profilo 'psicologo per la valutazione e l'intervento'). Sono previsti infine nel secondo anno 1 credito di AAF; 18 crediti per la prova finale e 20 crediti per il Tirocinio Pratico Valutativo (TPV necessari ai fini dell'abilitazione all'esercizio della professione di psicologo.
Il TPV potrà essere svolto presso strutture sanitarie pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale,oppure presso altri enti esterni qualificati, sia nazionali che internazionali, convenzionati con le università.
Le attività di TPV supervisionate prevedono l'osservazione diretta e lo svolgimento di attività finalizzate a un apprendimento connesso allo sviluppo delle competenze legate ai contesti applicativi degli ambiti della psicologia e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l'esercizio dell'attività professionale (per i dettagli delle attività si veda l'art. 2 c. 3 e 4 del Decreto 567/2022). La supervisione di TPV è affidata ad uno psicologo iscritto alla sezione A dell'Albo da almeno tre anni, designato dalla sede convenzionata.
Per la definizione della percentuale di tempo riservato allo studio individuale si rimanda al Regolamento Didattico del corso.