Cosmologia teorica

Obiettivi formativi

OBIETTIVI GENERALI: Il corso si propone di far apprendere allo studente principalmente la teoria di formazione delle strutture, sia nelle prime fasi di evoluzione lineare, sia nelle fasi più avanzate. Parallelamente si approfondiranno i metodi statistici per confrontare le previsioni teoriche con i dati osservativi. Infine allo studente verranno insegnati i principali elementi del lensing gravitazionale, sia per quel che riguarda gli aspetti teorici, sia per quel che riguarda il suo utilizzo in astrofisica e cosmologia. OBIETTIVI SPECIFICI: A - Conoscenza e capacità di comprensione OF 1) Conoscere le equazioni che determinano la crescita delle perturbazioni di densità nei diversi scenari cosmologici OF 2) Comprendere il ruolo della componente radiativa, barionica e di materia oscura nella formazione di strutture OF 3) Conoscere le proprietà statistiche dei campi stocastici gaussiani ed in particolare quelle dello spettro di potenza delle perturbazioni OF 4) Conoscere il modello di collasso sferico e il ruolo delle simulazioni numeriche in cosmologia OF 5) Conoscere i metodi statistici associati allo studio degli oggetti collassati OF 6) Conoscere le equazioni che determinano la deflessione della luce da parte di oggetti massivi, in particolare quelle riguardanti la formazione di immagini multiple e la distorsione delle sorgenti che subiscono il lensing gravitazionale …. B – Capacità applicative OF 7) Saper dedurre le proprietà della struttura a larga scala dell’Universo in funzione delle diverse componenti dinamiche e dei diversi tipi di spettro primordiale OF 8) Essere in grado di applicare metodi statistici all’analisi dati dei diversi esperimenti di carattere cosmologico OF 9) Saper dedurre le proprietà delle strutture collassate da quelle del campo di densità in regime lineare utilizzando il formalismo di Press-Schechter OF 10) Saper applicare le equazioni del lensing nel caso delle principali applicazioni astrofisiche e cosmologiche C - Autonomia di giudizio OF 11) Essere in grado di integrare le conoscenze acquisite al fine di applicarle nel contesto più generale della cosmologia e dell’astrofisica extra-galattica D – Abilità nella comunicazione OF 12) Saper comunicare le proprie conoscenze nell’ambito della cosmologia con un linguaggio e un formalismo matematico appropriato E - Capacità di apprendere OF 13) Avere la capacità di consultare articoli scientifici al fine di approfondire in modo autonomo alcuni argomenti introdotti durante il corso

Canale 1
ROBERTO MAOLI Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
EVOLUZIONE LINEARE DELLE PERTURBAZIONI: Instabilità gravitazionale in universo statico e in espansione – Massa di Jeans e di dissipazione – Crescita delle perturbazioni in relatività generale.(cenni). METODI STATISTICI PER LO STUDIO DEL CAMPO DI DENSITÀ: Introduzione ai metodi statistici: campi stocastici e gaussiani, funzione di correlazione, teorema di Wiener-Khintchine, convoluzione, varianza di massa – Spettro delle perturbazioni: spettri scale-free e di Harrison-Zel’dovich, spettro da inflation, funzione di trasferimento. EVOLUZIONE NON LINEARE DELLE PERTURBAZIONI: Collasso sferico ed approssimazione di Zel’dovich – Simulazioni N-body – Galaxy formation. METODI STATISTICI PER LO STUDIO DI STRUTTURE FORMATE: Proprietà di clustering dell’universo: funzione di correlazione a due punti e angolare, equazione di Limber, percolazione, fattore di bias – Funzione di massa: modello di Press-Schechter, modello degli excursion sets. LENSING GRAVITAZIONALE: Concetti generali: Shapiro delay, equazione della lente, potenziale di lensing, campi di convergenza e shear, immagini multiple – Applicazioni cosmologiche: microlensing, misura della costante di Hubble, ricostruzione di massa per gli ammassi, lensing della CMB, cosmic shear.
Prerequisiti
Il corso non ha propedeuticità ma la frequenza del corso di Physical Cosmology è fortemente consigliata.
Testi di riferimento
G. Tormen – Formazione delle Strutture Cosmiche - Dispense - cap. 1-6, 10 P. Coles & F. Lucchin – Cosmology: origin and evolution of cosmic structure – Ed.Wiley & Sons - cap. 7, 10-16 T. Padmanabhan – Structure formation in the universe – Cambridge Univ. Press - cap. 8 N. Vittorio – Cosmology – Series in Astronomy and Astrophysics – CRC Press H Mo, F. van den Bosch & S. White – Galaxy Formation and Evolution – Cambridge Univ. Press - cap. 1.4, 15.7, app. C M. Meneghetti – Introduction to Gravitational Lensing - Dispense - cap. 1-2
Modalità insegnamento
La modalità di svolgimento del corso prevede lezioni frontali alla lavagna integrate da proiezione di slides per la parte di simulazioni numeriche, formazione di galassie e lensing gravitazionale.
Frequenza
La frequenza delle lezioni non è obbligatoria ma è fortemente consigliata.
Modalità di esame
La valutazione si basa su un colloquio orale della durata di circa un'ora su tutto il programma.
Modalità di erogazione
La modalità di svolgimento del corso prevede lezioni frontali alla lavagna integrate da proiezione di slides per la parte di simulazioni numeriche, formazione di galassie e lensing gravitazionale.
ROBERTO MAOLI Scheda docente

Programmi - Frequenza - Esami

Programma
EVOLUZIONE LINEARE DELLE PERTURBAZIONI: Instabilità gravitazionale in universo statico e in espansione – Massa di Jeans e di dissipazione – Crescita delle perturbazioni in relatività generale.(cenni). METODI STATISTICI PER LO STUDIO DEL CAMPO DI DENSITÀ: Introduzione ai metodi statistici: campi stocastici e gaussiani, funzione di correlazione, teorema di Wiener-Khintchine, convoluzione, varianza di massa – Spettro delle perturbazioni: spettri scale-free e di Harrison-Zel’dovich, spettro da inflation, funzione di trasferimento. EVOLUZIONE NON LINEARE DELLE PERTURBAZIONI: Collasso sferico ed approssimazione di Zel’dovich – Simulazioni N-body – Galaxy formation. METODI STATISTICI PER LO STUDIO DI STRUTTURE FORMATE: Proprietà di clustering dell’universo: funzione di correlazione a due punti e angolare, equazione di Limber, percolazione, fattore di bias – Funzione di massa: modello di Press-Schechter, modello degli excursion sets. LENSING GRAVITAZIONALE: Concetti generali: Shapiro delay, equazione della lente, potenziale di lensing, campi di convergenza e shear, immagini multiple – Applicazioni cosmologiche: microlensing, misura della costante di Hubble, ricostruzione di massa per gli ammassi, lensing della CMB, cosmic shear.
Prerequisiti
Il corso non ha propedeuticità ma la frequenza del corso di Physical Cosmology è fortemente consigliata.
Testi di riferimento
G. Tormen – Formazione delle Strutture Cosmiche - Dispense - cap. 1-6, 10 P. Coles & F. Lucchin – Cosmology: origin and evolution of cosmic structure – Ed.Wiley & Sons - cap. 7, 10-16 T. Padmanabhan – Structure formation in the universe – Cambridge Univ. Press - cap. 8 N. Vittorio – Cosmology – Series in Astronomy and Astrophysics – CRC Press H Mo, F. van den Bosch & S. White – Galaxy Formation and Evolution – Cambridge Univ. Press - cap. 1.4, 15.7, app. C M. Meneghetti – Introduction to Gravitational Lensing - Dispense - cap. 1-2
Modalità insegnamento
La modalità di svolgimento del corso prevede lezioni frontali alla lavagna integrate da proiezione di slides per la parte di simulazioni numeriche, formazione di galassie e lensing gravitazionale.
Frequenza
La frequenza delle lezioni non è obbligatoria ma è fortemente consigliata.
Modalità di esame
La valutazione si basa su un colloquio orale della durata di circa un'ora su tutto il programma.
Modalità di erogazione
La modalità di svolgimento del corso prevede lezioni frontali alla lavagna integrate da proiezione di slides per la parte di simulazioni numeriche, formazione di galassie e lensing gravitazionale.
  • Codice insegnamento1012136
  • Anno accademico2025/2026
  • CorsoAstrophysics and Cosmology - Astrofisica e Cosmologia
  • CurriculumCurriculum unico
  • Anno2º anno
  • Semestre1º semestre
  • SSDFIS/05
  • CFU6