Assicurazione della qualità (AQ)
Organizzazione e responsabilità della AQ del CdS
Il Sistema di Assicurazione Qualità (AQ) di Sapienza è descritto diffusamente nelle Pagine Web del Team Qualità consultabili all'indirizzo https://www.uniroma1.it/it/pagina/team-qualita.
Nelle Pagine Web vengono descritti il percorso decennale sviluppato dall'Ateneo per la costruzione dell'Assicurazione Qualità Sapienza, il modello organizzativo adottato, gli attori dell'AQ (Team Qualità, Comitati di Monitoraggio, Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti, Commissioni Qualità dei Corsi di Studio), i Gruppi di Lavoro attivi, le principali attività sviluppate, la documentazione predisposta per la gestione dei processi e delle attività di Assicurazione della Qualità nella Didattica, nella Ricerca e nella Terza Missione.
Le Pagine Web rappresentano inoltre la piattaforma di comunicazione e di messa a disposizione dei dati di riferimento per le attività di Riesame, di stesura delle relazioni delle Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti e dei Comitati di Monitoraggio e per la compilazione delle Schede SUA-Didattica e SUA-Ricerca.
Ciascun Corso di Studio e ciascun Dipartimento ha poi facoltà di declinare il Modello di Assicurazione Qualità Sapienza definito nelle Pagine Web del Team Qualità nell'Assicurazione Qualità del CdS/Dipartimento mutuandolo ed adattandolo alle proprie specificità organizzative pur nel rispetto dei modelli e delle procedure definite dall'Anvur e dal Team Qualità.
Le Pagine Web di CdS/Dipartimento rappresentano, unitamente alle Schede SUA-Didattica e SUA-Ricerca, gli strumenti di comunicazione delle modalità di attuazione del Sistema di Assicurazione Qualità a livello di CdS/Dipartimento.
La CDAQ del CdS è l'organo che monitora la qualità del CdS attraverso il monitoraggio annuale e il riesame ciclico e propone iniziative e misure correttive e di miglioramento.
Il CDAQ è composto dai seguenti membri:
Maria Grazia Galantino (presidente del CCdS)
Lorenza Di Pentima (responsabile CDAQ)
Luca Slamieri (docente del CdS)
Francesca Farruggia (docente del CdS)
Nadia Girolami (amministrativa/referente didattica)
Il CdS ha inoltre istituito un Osservatorio della didattica con i seguenti compiti:
- gestire un osservatorio permanente sulla funzionalità delle attività didattiche
- esaminare l’efficacia delle scelte operate dal CAD e dalla Facoltà relativamente alla qualità della didattica e dei servizi forniti
- elaborare proposte dirette al miglioramento della qualità e dell’efficienza della didattica
- supportare la Commissione qualità nella stesura del rapporto annuale di autovalutazione
La commissione è composta da un/a docente e uno/a studentessa nominati/e dal CCdS. Dal aprile 2024 l'osservaotrio è formato da Francesca Farruggia (docente) e ilaria Mecucci (studentessa).
Per la progettazione e l'attuazione di specifiche iniziative volte a migliorare la qualità del corso, la commissione si avvale del contributo di altri docenti del corso. Il contributo dei docenti a contratto, con particolare riferimento agli assistenti sociali, è altresì essenziale per calibrare continuamente la dimensione della qualità didattica con le competenze e le specifiche abilità richieste dalla professione.
Il corso di studio, attraverso la CDAQ e altri docenti coinvolti sulla base degli obiettivi specifici, con riunioni periodiche monitora le azioni correttive indicate nei rapporti di riesame e nelle schede di monitoraggio; valuta i risultati dell'adozione delle stesse, evidenziando i punti di forza emersi, le eventuali criticità e i cambiamenti ritenuti necessari; verifica l'adeguatezza e l'efficacia della gestione del corso di studio; propone, dove necessario, le azioni correttive da introdurre nei successivi rapporti.
Promuove inoltre iniziative volte al raggiungimento di obiettivi specifici individuati nelle Schede di Monitoraggio Annuale.
Gli appuntamenti vengono calendarizzati sulla base delle esigenze e in specifici periodii dell'a.a. (avvio, fine I semestre, ecc), in linea con la calendarizzazione degli adempimenti previsti dal Team Qualità di Ateneo.
In via ordinaria la CDAQ si incontra a partire da settembre di ciascun anno per la valutazione degli indicatori e la redazione del Rapporto di monitoraggio Annuale.
Può inoltre riunirsi su sollecitazione dell'Osservatorio della didattica, o dei rappresentati degli studenti del CdS, del Dipartimento o della Facoltà per discutere specifiche esigenze o criticità o per programmare interventi mirati. A queste riunioni, possono essere invitati altri studenti o docenti allo scopo di avere una più completa informazione riguardo le eventuali criticità in discussione.
Consultazioni iniziali con le parti interessate
Il CdL ha avviato da tempo numerose convenzioni per lo svolgimento di tirocini professionali con i Servizi sociali di qualificati enti pubblici o privati di Roma e del Lazio.
E'stato tenuto un incontro con la Presidenza dell'Ordine degli Assistenti Sociali del Lazio, in cui si è discusso sui contenuti formativi, sull'accesso all'ordine e sulle prospettive occupazionali, e sulle possibili collaborazioni tra l'Ordine e il CdL. Nell'incontro è stato espresso dai nostri interlocutori un parere ampiamente favorevole all'ordinamento prescelto.
Il CdL è stato presentato ad associazioni e cooperative sociali che hanno visto con favore la prospettiva di inserire tirocinanti all'interno dei loro servizi.
In data 09/07/08 la Facoltà ha presentato l'off.F.all'Isfol, Siquas, Aisp, Cooperative sociali del terzo settore, Cerfe, OAS, Siss, Sois, Aidp, Censis. Vi è stato un generale apprezzamento.Nell'incontro finale della consultazione a livello di Ateneo del 19 gennaio 2009, considerati i risultati della consultazione telematica che lo ha preceduto, le organizzazioni intervenute hanno valutato favorevolmente la razionalizzazione dell'Offerta Formativa della Sapienza, orientata, oltre che ad una riduzione del numero dei corsi, alla loro diversificazione nelle classi che mostrano un'attrattività elevata e per le quali vi è una copertura di docenti più che adeguata. Inoltre, dopo aver valutato nel dettaglio l'Offerta Formativa delle Facoltà, le organizzazioni stesse hanno espresso parere favorevole all'all'istituzione dei singoli corsi.
Consultazioni successive con le parti interessate
Il CdS STESS ha consolidato nel corso del tempo un’ampia rete di collaborazioni con le organizzazioni rappresentative della professione e con gli Enti pubblici e privati di servizio sociale, al fine intercettare la domanda e i bisogni della
professione per mantenere la propria offerta formativa in linea con le trasformazioni in atto nel settore. In particolare il CdS:
• è parte di una rete che coinvolge il Consiglio dell'Ordine degli Assistenti Sociali del Lazio e tutti gli Atenei della Regione Lazio che si incontra periodicamente per attività di promozione e formazione e per discutere dell'andamento dei corsi di studio;
• partecipa dal 2003 alla Conferenza nazionale dei Presidenti dei CdS di Servizio Sociale. Oltre ad attività di formazione e convegnistica sui temi del servizio sociale, la Conferenza è presente in tutti i tavoli di concertazione a livello nazionale volti ad armonizzare le esigenze del mondo della professione con i requisiti ministeriali relativi alle classi di Laurea.
• ha come propri interlocutori privilegiati gli assistenti sociali supervisori di tirocinio che operano negli oltre 300 Enti pubblici e privati convenzionati su tutto il territorio nazionale. Feedback di grande rilievo per il CdS pervengono sia nell’ambito delle attività di formazione e discussione organizzate dal CdS e accreditate dall’Ordine degli Assistenti Sociali ma anche su base continuativa attraverso le relazioni dettagliate sull’attività di tirocinio e sulle competenze maturate dagli studenti.
In vista dell’adeguamento ordinamentale, il CdS ha inoltre avviato una serie di incontri di consultazione dei principali stakeholders, intitolata “Nuove sfide per il servizio sociale: quali competenze?”. Tutti gli incontri hanno coinvolto, il
Presidente del CdS, la CDAQ, docenti del CdS e supervisori di tirocinio. In particolare:
1. Il primo incontro (9 aprile 2024) ha coinvolto le rappresentanze Nazionali del CNOAS e di CLASS e importanti enti pubblici di Servizio Sociale, tra cui:
Conferenza nazionale dei Presidenti dei Cds in Servizio Sociale (membro della giunta);
Consiglio Nazionale Ordine degli Assistenti Sociali (Presidente);
Dipartimento Politiche Sociali e salute di Roma Capitale (una funzionaria);
Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità (una dirigente del DG esecuzione penale esterna e una dirigente del DG giustizia Minorile).
Consiglio Regionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali (CROAS) Lazio (Presidente).
Istituto Nazionale Amministrazioni Pubbliche (Inapp, dirigente di ricerca)
ASL ROMA 1 (direttore di distretto)
2. Il secondo incontro (7 novembre 2024) ha coinvolto rappresentanti di Reti di organizzazioni di Terzo Settore e Cooperative sociali di estrema rilevanza nel territorio. In particolare:
Forum del Terzo Settore del Lazio (portavoce)
Federsolidarietà Lazio (presidente)
Cooperativa Parsec e Parsec Consortium (membro del Consiglio)
Cooperativa Ethica (presidente)
Be Free Cooperativa (presidente)
Cooperativa Meta Onlus (membro del Consiglio Direttivo)
Caritas Diocesana di Roma (Coordinatrice area minori e famiglia).
3. Il terzo incontro (18 novembre 2024) ha coinvolto laureate e laureati del CdS appartenenti a diverse coorti di immatricolazione. Questo ha consentito di ascoltare sia il punto di vista dei neo-laureati sia quello di assistenti sociali che
lavorano da tempo negli Enti. La discussione sulle competenze da formare nel CdS ha potuto inoltre arricchirsi non soltanto dell’esperienza personale dei partecipanti, ma anche dell’esperienza professionale maturata in qualità di
supervisori dei tirocinanti dei CdS di servizio sociale.
Nel complesso, le consultazioni realizzate hanno indicato l’esigenza di rafforzare alcuni aspetti fondamentali che già caratterizzano la struttura del corso, cioè:
• Conoscenze e competenze interdisciplinari provenienti dalla sociologia, dal diritto, dalla psicologia, e dalle altre discipline utili per l’analisi del contesto di intervento e dei bisogni delle comunità;
• Competenze teoriche e metodologiche del lavoro sociale e della professione di assistente sociale, anche attraverso una declinazione specifica dei programmi d’insegnamento nel campo delle politiche e dei servizi sociali
• Competenze linguistiche, interculturali e di valorizzazione delle diversità, essenziali per intervenire in contesti caratterizzati da molteplici diversità e da disuguaglianze intersezionali.