Programma
Gli studenti saranno progressivamente guidati alla conoscenza della storia della
diplomazia della prima età moderna. Dopo una introduzione metodologica allo studio
della disciplina, il corso esaminerà la diplomazia come pratica (agenti diplomatici,
ambasciatori, nunzi etc..), la diplomazia come azione politica (negoziazione), la diplomazia come informazione anche in connessione allo spionaggio, la diplomazia come comunicazione, linguaggio politico e processo culturale.
Inoltre sarà analizzato lo stretto rapporto che caratterizza la nuova pratica diplomatica e lo sviluppo dello stato moderno nel corso delle grandi trasformazioni politiche, religiose, socioculturali della storia moderna occidentale e della prima mondializzazione europea (dal XV al XIX secolo).
Al fine di approfondire il fondamentale ruolo di intermediazione assunto dalla diplomazia
nelle relazioni internazionali tra Stati attraverso il reperimento delle informazione e la
negoziazione si affronteranno in particolare i seguenti aspetti: gli Stati Italiani e
l'equilibrio; le Guerre d'Italia e la propagazione della nuova diplomazia agli altri Stati
europei; l'espansione coloniale europea, la dimensione globale della diplomazia pontificia; l'adattamento della diplomazia nell'Europa delle guerre
di religione; la formazione di una società di Stati nel corso del Settecento; la nuova
diplomazia della Rivoluzione e la genesi del "Concerto europeo" al Congresso di
Vienna (1814-15). Infine, l'evoluzione della diplomazia moderna sarà analizzata
prendendo in considerazione anche le fonti diplomatiche (lettere, relazioni, etc.) e la
coeva trattatistica sulla figura dell'ambasciatore.
Prerequisiti
Nessuna propedeuticità
Testi di riferimento
Testi adottati:
1) Stefano Andretta, L'arte della prudenza. Teoria e prassi della diplomazia nell'Italia
dal XVI al XVI secolo, Roma, Biblink, 2005.
2) Un testo a scelta tra:
Francesco Vitali, I nunzi pontifici nella Firenze di Ferdinando I (1587-1609), Roma,
Nuova Cultura, 2017.
Paola Volpini, Il viaggio dell'ambasciatore tra Stati italiani e corti europee (XVI-XVII s.),
Roma, TAB, 2020.
3) Circa 80 pagine integrative fornite dal docente sull'ultima parte del programma (obbligatorie per ogni studente).
Frequenza
La frequenza è facoltativa, ma consigliata.
Modalità di esame
L'esame orale finale consiste in domande (almeno tre) che partono dai contenuti reperibili nei libri prescritti e dal materiale didattico reso disponibile. La prova dura il tempo necessario a verificare sia il grado di comprensione dei contenuti, sia la capacità di esprimerli in modo adeguato. La valutazione finale, espressa in trentesimi, con registrazione del voto avverrà per tuttti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, attraverso un esame orale. Tale esame, della durata di circa trenta minuti, mira a valutare la comprensione delle questioni poste e la capacità di elaborare una serie di risposte articolate e coerenti attraverso l'uso di un lessico appropriato. Gli studenti frequentanti avranno la possibilità di autovalutare progressivamente il loro apprendimento attraverso domande di controllo in aula, discussioni guidate e la simulazione del colloquio orale.
Modalità di erogazione
L'insegnamento fa uso delle seguenti metodologie:
- Lezioni frontali su temi ampi seguite da discussione con gli studenti.
- Letture di testi (slides, immagini, ecc.) con analisi e discussione del loro contenuto da parte della classe.
- In un'apposita classroom virtuale (o attraverso l'uso di moodle) saranno consultabili specifici materiali sui temi affrontati a lezione. L'utilizzo di queste piattaforme fornirà anche la possibilità di un percorso partecipato e condiviso della conoscenza promuovendo l'interazione attiva tra docente e studenti su questioni, argomenti e tematiche del corso.