Obiettivi formativi
Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Politica e Sicurezza Internazionale si rivolge a un pubblico di studenti interessati ad approfondire i grandi temi della modernità e delle trasformazioni della politica contemporanea in una prospettiva decisamente segnata dalla multidisciplinarietà. I cambiamenti che hanno investito la società europea e globale dal punto di vista istituzionale, culturale, economico, comunicativo e partecipativo hanno ridefinito il senso stesso della politica dando nuovo significato al suo rapporto con i cittadini, con il mondo ampio dei sistemi massmediali e con le professioni a essa connessa. Tutte rappresentazioni diverse che mirano però a convergere e completarsi ed a integrarsi per garantire allo studente gli strumenti conoscitivi necessari per interpretare i processi politici e sociali.
Il campo di azione della politica si è esteso, inglobando anche gli immaginari sociali ad essa connessa come la grande questione della sicurezza; nuovi attori sociali e civici hanno preso piede; strumenti e modelli operativi si sono moltiplicati e diffusi. Nello stesso tempo ruoli, competenze e funzioni tradizionali dell'azione pubblica hanno visto modificarsi e accrescere il loro significato. Il corso è per questo articolato in due curricula, uno legato più propriamente alla sfera della politica, l'altro più sensibile alle trasformazioni della politica e la sua declinazione all'ambito della sicurezza che alla politica chiede risposte. Si è cercato di tradurre così l'esigenza crescente, accademica, culturale, o più latamente sociale, di abbandonare il modello tradizionale e ormai superato di 'sicurezza militare' per abbracciare una rappresentazione olistica e multidimensionale della tematica. Infatti, oggi la sicurezza si declina in numerose varianti al centro del dibattito socio-politico e giuridico-istituzionale, a livello interno ed internazionale: sicurezza umana, sicurezza alimentare, sicurezza ambientale, sicurezza delle infrastrutture energetiche e di trasporto, lotta al terrorismo e la governance delle migrazioni in una prospettiva storica e sociale, sicurezza in aree di turbolenza geopolitica (ad esempio il Mediterraneo e il contesto africano) ecc. L'obiettivo specifico del corso è proprio incentrato alla formazione di esperti a tutto tondo per soddisfare le nuove domande di profili professionali provenienti dal mercato del lavoro. Il corso è in grado di fornire strumenti conoscitivi teorici e metodologici per lavorare nel mondo delle istituzioni politiche e nelle agenzie governative, oltre che nel settore privato, tutte con una spiccata attenzione alla dimensione internazionale. L'obiettivo del Corso è, quindi, quello di offrire una formazione specialistica rivolta agli studenti che ambiscono a lavorare nel nuovo mondo della politica e dei suoi molteplici ambiti. Il corso offre, con una certa autonomia lasciata alla sensibilità dello studente, conoscenze specifiche ad alto contenuto professionalizzante nei settori delle scienze di governo, della sicurezza in tutto lo spettro semantico, degli studi parlamentari, della comunicazione politica e delle pratiche partecipative, del management delle organizzazioni a impatto sociale. Il corso fornisce inoltre una solida preparazione per lo svolgimento delle professioni legate all'informazione e per la preparazione ai concorsi pubblici. La didattica del corso di laurea magistrale in Scienze della Politica e Sicurezza Internazionale si articola in lezioni frontali e in attività di didattica sperimentale tenute da esperti e protagonisti delle istituzioni, dell'attivismo civico, dell'impresa privata, delle relazioni pubbliche e della comunicazione.
Progressione curriculum: i corsi del biennio magistrale mirano a potenziare i saperi disciplinari appresi nella laurea triennale, declinando in termini di specializzazione i diversi profili formativi. Nel primo anno l'ambito politologico, il giuridico, lo storico, e ancora l'ambito sociologico insieme a quello economico-statistico, in forza di un percorso costruito sull'interazione e il dialogo costante tra le diverse materie, forniranno allo studente un sapere già abilitante a molteplici profili professionali e intellettuali e capace di introdurre a un livello superiore di conoscenza pratica e teorica e a una più matura narrazione della vicenda politico-culturale nazionale e sovranazionale. In particolare, il quadro politologico verrà definito alla luce di una stretta comparazione con i modelli democratici europei e al profilo tecnico e teorico dei sistemi politici in risposta ai rischi della dimensione globale, con una declinazione privilegiata sul linguaggio politico e le strutture del potere sociale. Le competenze statistiche tenderanno allo sviluppo delle capacità di interpretazione e valutazione critica anche massiva di dati per una maggiore incisività delle politiche pubbliche. L'ambito giuridico analizzerà il dettaglio specifico del riferimento normativo attraverso l'analisi dei diritti e delle libertà fondamentali sia per l'impatto sul quadro giuridico nazionale che le implicazioni in una prospettiva comparata con l'ordinamento comunitario e internazionale. Uno studio dell'organizzazione costituzionale del potere analizzato congiuntamente al processo di definizione della meccanica parlamentare con al centro la questione del controllo svolto attraverso lo studio delle commissioni di inchiesta nell'ambito del potere estero, del potere di difesa dei poteri emergenziali, senza trascurare il controllo parlamentare sul segreto di Stato e intelligence. Un ulteriore frammento di approfondimento sarà fornito dallo studio del diritto attraverso il prisma della salute, e del diritto alla sua tutela a livello mondiale, e delle nuove tecnologie. L'ambito sociologico verrà soddisfatto dall'analisi specifica dei percorsi e delle teorie di accesso alla cittadinanza ovvero della elaborazione di un modello di devianza e del mutamento intervenuto nelle società nazionali con la sfida di un mondo senza confini. L'ambito storico indagherà il rapporto tra il momento originario della costituzione dei diritti e dell'uguaglianza universale, la costruzione del legame sociale e la fondazione del pensiero politico delle democrazie contemporanee e la traduzione pragmatica nell'attivismo dei partiti politici di massa e dei nuovi movimenti sociali, fino alla sua messa in tensione di fronte alle sfide del nuovo millennio. Uno scenario sul quale anche le religioni sono chiamate a confrontarsi con la nuova dimensione globale. Le competenze in ambito economico mirano ad offrire una più complessa lettura delle politiche pubbliche e della sfera discorsiva delle istituzioni e degli agenti politici nella formazione delle leggi che governano la politica economica in una chiave globale e locale attraverso lo studio dei fenomeni micro e macro economici, nonché di politiche per la programmazione di uno sviluppo più sostenibile. Da un punto di vista geopolitico oltre ad offrire lo strumento di analisi metodologica, lo studente sarà portato a sviluppare capacità e competenze nei settori della green economy, della geopolitica dell'energia e delle risorse con particolare attenzione all'eco-sostenibilità e all'utilizzo responsabile del territorio e del mare.
Il secondo anno, nei rispettivi ambiti sarà dedicato a rafforzare la conoscenza in settori specifici e di alto profilo che ogni studente potrà scegliere per rispondere alla propria vocazione professionalizzante. In quest'ottica, diventa caratterizzante per l'ambito storico internazionale da una parte l'analisi e la comprensione dell'evoluzione delle relazioni internazionali a partire dalle sollecitazioni fornite dal quadro nazionale e dai processi di globalizzazione, dall'altro la riflessione e lo studio delle dinamiche storico-politiche dei paesi extra-europei con speciale riguardo al continente africano che dalla modernità in avanti ha fortemente inciso nella formazione di un discorso pubblico e di una teoria politica e di relazione fra Stati a forte vocazione globale.