ANALISI DELLO SVILUPPO DEL DISAGIO PSICO-SOCIALE
Canale 1
ALESSANDRO TONI
Scheda docente
Programmi - Frequenza - Esami
Programma
Il corso è incentrato sull’analisi dei fattori alla base dell’insorgenza del disagio psicologico e sull’approfondimento delle principali patologie mentali (impatto sulla qualità della vita, costi sociali, metodiche di intervento).
Durante il corso vengono approfonditi i diversi possibili percorsi di sviluppo adolescenziale: da quelli "normali", caratterizzati dalle risorse e dai rischi che ogni processo di crescita comporta, ad altri più difficili, segnati dalle esperienze dell'immigrazione e della vita nelle comunità minorili, fino a quelli più esplicitamente disadattivi, che toccano i mondi della tossicodipendenza e della devianza. Il corso affronta le tappe evolutive dell’adolescenza e dell’età giovanile in relazione ai rischi di disagio dal punto di vista delle richieste sia interne (come il cambiamento fisico e la definizione del sé) sia esterne (da parte della scuola, della società, del mondo del lavoro).
Sono prese in considerazione le professioni di aiuto deputate ad intervenire nei casi di disagio minorile e vengono proposti strumenti di intervento utili nella gestione delle situazioni di disagio.
Inoltre, vengono affrontate discussioni di casi esplicativi al fine di comprendere come progettare interventi di prevenzione o riabilitativi in ambito sanitario al fine di aiutare le persone che sono in una condizione svantaggiata dal punto di vista mentale, fisico, economico o sociale.
Prerequisiti
All’inizio delle attività didattiche è necessario che lo studente possieda conoscenze inerenti alcuni fenomeni sociali riguardanti le dinamiche interne ai gruppi e che abbia la capacità di analizzarli e interpretarli alla luce di modelli teorici di base della psicologia sociale. Inoltre, è opportuno possedere conoscenze teoriche di base riguardanti i processi elementari della comunicazione interpersonale.
Testi di riferimento
1) SPELTINI, G.(2016), L'età giovanile. Disagio e risorse psicosociali. Bologna, Il Mulino.
2) ATTILI, G. (2007), ATTACCAMENTO E COSTRUZIONE EVOLUZIONISTICA DELLA MENTE, Milano, Raffaello Cortina Editore.
3) TONI, A. (2012), PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Tra informazione, persuasione e cambiamento. Milano, Led.
Modalità insegnamento
L’organizzazione delle attività didattiche è basata sullo svolgimento di lezioni frontali, finalizzate alla trasmissione dei contenuti di base inerenti la disciplina. Durante le lezioni è prevista anche la proiezione di video.
Inoltre, è prevista una parte didattica pratica che si alterna a quella teorica, concernente i seguenti argomenti:
- elaborazione di gruppo di una tesina su una tematica specifica del corso
- esposizione e presentazione in gruppo della tesina elaborata (ogni studente appartenente al gruppo approfondisce ed espone un parte specifica della tematica scelta)
- osservazione ed analisi delle dinamiche psicologiche individuali e di gruppo che emergono durante le presentazioni delle tesine;
- discussione teorico-critica successiva alla presentazione di ogni lavoro di gruppo presentato in aula.
- discussione in aula di casi esplicativi di situazioni normali e patologiche al fine di comprendere come progettare interventi di prevenzione o riabilitativi in ambito sanitario per aiutare le persone che sono in una condizione svantaggiata dal punto di vista mentale, fisico, economico o sociale.
Frequenza
La frequenza delle lezioni non è obbligatoria, ma consigliata ai fini dell’apprendimento.
Modalità di esame
Per gli studenti frequentanti, l'esame orale consiste in una discussione sui testi e su un elaborato scritto incentrato sull'esperienza effettuata in aula sulla presentazione di gruppo.
Per gli studenti non frequentanti l'esame è orale e verte su tutti i testi proposti.
Per superare la prova orale occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30, indicativo di una conoscenza sufficiente degli argomenti di base.
Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve invece dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente di tutti gli argomenti trattati durante il corso e di essere in grado di analizzarli in modo critico.
Modalità di erogazione
L’organizzazione delle attività didattiche è basata sullo svolgimento di lezioni frontali, finalizzate alla trasmissione dei contenuti di base inerenti la disciplina. Durante le lezioni è prevista anche la proiezione di video.
Inoltre, è prevista una parte didattica pratica che si alterna a quella teorica, concernente i seguenti argomenti:
- elaborazione di gruppo di una tesina su una tematica specifica del corso
- esposizione e presentazione in gruppo della tesina elaborata (ogni studente appartenente al gruppo approfondisce ed espone un parte specifica della tematica scelta)
- osservazione ed analisi delle dinamiche psicologiche individuali e di gruppo che emergono durante le presentazioni delle tesine;
- discussione teorico-critica successiva alla presentazione di ogni lavoro di gruppo presentato in aula.
- discussione in aula di casi esplicativi di situazioni normali e patologiche al fine di comprendere come progettare interventi di prevenzione o riabilitativi in ambito sanitario per aiutare le persone che sono in una condizione svantaggiata dal punto di vista mentale, fisico, economico o sociale.
- Anno accademico2025/2026
- CorsoProgettazione gestione e valutazione dei servizi sociali
- CurriculumCurriculum unico
- Anno1º anno
- Semestre2º semestre
- SSDM-PSI/05
- CFU6