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Corso di GIORNALISMO D'INCHIESTA A.A. 2025-2026 (I semestre)
LEZIONI
Mercoledì in aula ex Cisadu, dalle 14 alle 16
Venerdì in aula Toesca, dalle 14 alle 16
PROGRAMMA A.A. 2025-2026
- Tecniche di scrittura – Studieremo che cosa è una notizia, come nasce e come si scrive; come si fanno titoli e lead; che cosa è e come si realizza un’inchiesta giornalistica.
- Inchieste storiche – Rileggeremo il quarto di secolo della storia d’Italia che va dall’inizio della Strategia della tensione - con la strage di Piazza Fontana nel 1969 - al tramonto della Prima Repubblica nel 1994, attraverso le più importanti inchieste giornalistiche riguardanti quegli anni. Non ci fermeremo solo all’Italia: analizzeremo anche le più significative inchieste realizzate negli Stati Uniti, lì dove il giornalismo investigativo è nato. Partiremo dai ‘muckraker’ di fine Ottocento, racconteremo il Watergate (l’inchiesta più importante mai realizzata nella storia che portò alle dimissioni del presidente Nixon), fino ad arrivare al più recente caso WikiLeaks di Julian Assange. Avremo così modo di vedere in concreto come si fanno le inchieste e come esse abbiano spesso dato un contributo rilevante alla verità storica.
- Testo monografico – Allargheremo lo sguardo anche al giornalismo investigativo contemporaneo, attraverso l’analisi del libro-reportage di Valerio Nicolosi, C’era una volta Gaza: un viaggio in una terra martoriata che rappresenta un esempio significativo di come si fa il lavoro sul campo. Una ricerca di volti e di storie che raccontano il dramma del popolo palestinese, senza ricorrere a posizioni preconcette, poiché ogni giudizio, ogni riflessione emerge dalla semplice osservazione della realtà.
- Inchiesta - Il corso ha un impianto teorico, ma una decisa vocazione pratica: l’elemento centrale è costituito dalla realizzazione di una vera e propria inchiesta giornalistica su argomenti di attualità scelti dagli studenti, i quali procederanno all’approfondimento del tema prescelto, alla raccolta di dati diffusi da istituti qualificati, alla realizzazione di interviste originali e/o di sondaggi e, infine, all’elaborazione del testo. Il tutto, naturalmente, con il supporto e la supervisione del docente.
- Esercitazioni – Le tecniche di scrittura di un articolo sono differenti da quelle tradizionali (attacco, svolgimento, conclusioni). In un pezzo giornalistico la gerarchia è completamente rovesciata: si parte sempre dalla notizia, quindi si inseriscono, via via, le altre informazioni di secondaria importanza, con una gradazione discendente che possiamo definire ‘anticlimax’. Allo scopo di affinare questa tecnica, faremo delle esercitazioni in aula, rielaborando, in chiave giornalistica, comunicati stampa e altri testi.
- Interventi esterni - L’offerta formativa sarà arricchita da interventi di personalità del mondo del giornalismo, della saggistica e della magistratura, che inviteremo in aula per un confronto con gli studenti.
- Frequenza - Poiché il corso ha una decisa impronta pratica, è raccomandata la frequenza. I non frequentanti e coloro i quali - pur avendo frequentato - non realizzeranno l’inchiesta, dovranno portare all’esame un ulteriore testo rispetto ai due previsti per tutti.
TESTI D'ESAME A.A. 2025-2026
Testi validi per tutti gli studenti:
- Ottavio Mancuso, “Inchieste e misteri d’Italia. Il giornalismo investigativo nella storia, il diritto di essere informati”, Edizioni Nuova Cultura, Roma, 2024
- Valerio Nicolosi, “C’era una volta Gaza”, Rizzoli, Milano, 2024
Gli studenti non frequentanti e coloro i quali - pur avendo frequentato - non realizzeranno l’inchiesta, dovranno portare all’esame anche il seguente testo:
- Giuliano Turone, “Crimini inconfessabili”, Fuori Scena, Milano, 2024 (fino a pag. 164, capitoli 1-9)
CLASSROOM
Gli studenti sono invitati a iscriversi alla classroom 'GIORNALISMO D'INCHIESTA 25-26' (codice p7wrimje), sulla quale saranno pubblicate tutte le comunicazioni riguardanti il corso. La piattaforma sarà anche utilizzata per effettuare le esercitazioni in aula.
APPELLO STRAORDINARIO A.A. 2024-2025
- 12 novembre - Ore 9 nella stanza 12 della sezione di Storia dell'Arte (I piano)
Orari di ricevimento
- Mercoledì dalle 16:00 alle 18:00 in facoltà.
- Da remoto sul seguente link: meet.google.com/gdk-zbza-jmt
In entrambe le modalità, il ricevimento avverrà previo appuntamento.
Curriculum
Sono nato a Catanzaro e risiedo a Roma, dove ho effettuato studi umanistici, ottenendo il diploma di maturità classica al Liceo Mamiani e la laurea in Scienze Politiche (indirizzo storico-politico) all’Università La Sapienza di Roma con il punteggio di 110/110 con lode. Giornalista professionista dal 1988, ho lavorato per 35 anni all’agenzia di stampa nazionale Agi, di cui sono stato, per 17 anni, capo redattore centrale. Dall’Anno Accademico 2021-2022, insegno ‘Giornalismo d’inchiesta’ alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma, corso di Laurea magistrale in Editoria e Scrittura. Nel 2000, il capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, mi ha insignito dell’onorificenza di ‘Ufficiale della Repubblica’, per meriti acquisiti nel campo dell’informazione, in occasione del passaggio dalla lira all’euro.
Ho pubblicato i libri:
- ‘INCHIESTE E MISTERI D’ITALIA. Il giornalismo investigativo nella storia, il diritto di essere informati’, Edizioni Nuova Cultura, Roma, 2024;
- ‘GIORNALISMO D’INCHIESTA. Modelli storici e tecniche di scrittura’, Edizioni Nuova Cultura, Roma, 2022.
Nel 2024 e nel 2025 ho tenuto, in qualità di docente, i corsi di formazione professionale sul giornalismo d’inchiesta, organizzati dall’Ordine dei giornalisti/Associazione Stampa Romana.
Sono stato relatore al convegno “Intelligenza artificiale e editoria”, a cura dell’USPI, con un intervento dal titolo “Giornalismo e Intelligenza artificiale: fare informazione senza perdere l’anima” (Roma, 12 dicembre 2024). Il testo è stato pubblicato nel 2025 sulla rivista trimestrale 'Diacritica'.
Nel 2024 ho realizzato per TRECCANI la masterclass “Misteri e fake news, guida pratica al giornalismo d’inchiesta”.
Il 16 marzo 2018 ho pubblicato “Ore 9,28: L’on. Aldo Moro è stato rapito”, longform a quarant’anni dalla strage di Via Fani.
Nel 2017 ho contribuito con un saggio al volume “Quando un campione diventa notizia”, edito da ‘Il Messaggero/Agi’.
La lunga esperienza all’Agi mi ha consentito di seguire, in maniera costante e approfondita, tutti i settori dell’informazione: all’inizio mi sono occupato di economia e finanza - mettendo, tra l'altro, a frutto le conoscenze tecniche precedentemente acquisite in quattro anni di lavoro alla Direzione Borsa della Banca Commerciale Italiana - per poi allargare le competenze a Politica, Esteri, Cronaca, fino ai prodotti multimediali.
All’inizio della mia esperienza giornalistica ho fatto il redattore a caccia di notizie, sviluppando l’interesse per le inchieste; successivamente, sono stato inviato a seguire i vertici del G7, a livello di capi di Stato e di Governo, e quelli finanziari (Fmi, Banca Mondiale, Ocse).
Nella seconda parte della mia esperienza all'Agi, la progressione di carriera mi ha portato ai vertici della macchina organizzativa della redazione, con la nomina a caporedattore centrale che mi ha consentito di occuparmi di organizzazione del lavoro, con funzioni di guida e coordinamento dei diversi servizi. Tale ruolo non mi ha comunque impedito di continuare a cercare notizie e a scrivere articoli, cosa che, insieme all’insegnamento e allo studio della storia, rimane una delle mie più grandi passioni.
La tesi in Storia Moderna con la quale, nel 1981, mi sono laureato, costituisce un’analisi dell’intera opera di Roland Mousnier, fra i maggiori storiografi dell’Assolutismo in Francia. Dopo essermi laureato ho collaborato con la rivista ‘Storia e Politica’ (Edizioni Giuffré) della facoltà di Scienze Politiche della Sapienza.
L’insegnamento alla facoltà di Lettere della Sapienza mi ha consentito di approfondire le tematiche legate al giornalismo e le difficoltà che esso incontra nell’affermare la funzione – vitale per ogni democrazia - di informare correttamente la pubblica opinione, allo scopo di metterla in condizione di esercitare consapevolmente la sovranità popolare. Difficoltà acuite dall’irrompere dell’Intelligenza artificiale che rischia di produrre un’informazione omologata e maggiormente esposta al rischio di fake news e post-verità.
L’esperienza didattica mi ha, inoltre, portato ad analizzare il quarto di secolo della storia d’Italia che va dall’inizio della Strategia della tensione - con la bomba di Piazza Fontana a Milano nel 1969 - alla caduta della Prima Repubblica, avvenuta nel 1994 in seguito alla fine della Guerra fredda e all’inchiesta giudiziaria di Mani Pulite che ha travolto la vecchia classe dirigente. Un periodo storico che ho avuto modo di ‘rileggere’ – sia durante le lezioni con gli studenti, sia nei due libri pubblicati - attraverso la cartina di tornasole delle tante inchieste giornalistiche che hanno spesso contribuito a far luce anche laddove la verità giudiziaria stentava a imporsi. L’ultimo volume pubblicato, in particolare, si rivolge, in primo luogo, alle giovani generazioni, ma anche a chiunque voglia approfondire la conoscenza di vicende del nostro recente passato che oggi rischiano di essere ridimensionate nella loro gravità, se non addirittura rimosse dalla memoria collettiva.
Insegnamenti
| Codice insegnamento | Insegnamento | Anno | Semestre | Lingua | Corso | Codice corso | Curriculum |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1020914 | GIORNALISMO D'INCHIESTA | 1º | 1º | ITA | Editoria e scrittura | 33546 | Curriculum unico |