Flavia Dalila D'Amico

Notizie

Invenzioni di tecnologie ad opera di artisti

 

CONTENUTI

Introduzione al linguaggio analogico elettronico
Cenni storici estetici e tecnici sulla storia della video arte, installazioni e performance multimediali Introduzione al linguaggio digitale
Cenni storici estetici e tecnici sulla storia della video arte, installazioni e performance multimediali Accessibilità nelle arti
Esercitazioni

 

Orario e Luogo: Ogni giovedì dalle 16.30 alle 19.00 Aula B5 

 

Modalità di esame: La verifica della conoscenza verrà effettuata tramite la prova d'esame orale e attraverso la valutazione di esercitazioni e partecipazioni in classe.

 

Materiale d'esame:

Alessandro Amaducci, Videoarte. Storia, autori, linguaggi, Kaplan, Torino 2014
Flavia Dalila D'Amico, Utopie e mercato: il ruolo degli artisti nell’innovazione tecnologica «Sciami Ricerche», n. 5, 2019. Issn 2532-3830 DOI: https://doi.org/10.47109/0102250103

 

Codice Classroom: l7ufql7

Orari di ricevimento

su appuntamento

Curriculum

Flavia Dalila D'Amico è una studiosa e curatrice nel campo delle Arti performative e videomaker. Attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Pianificazione, Design e Tecnologia dell'Architettura di Roma La Sapienza indaga da una prospettiva storico-critica il ruolo degli artisti visivi e performativi, nei processi di innovazione tecnologica. Nel 2017-18 è stata assegnista presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell'Università di Padova con una ricerca dal titolo: “Luce e Suono in scena tra patrimonio e innovazione”. La ricerca ha avuto un doppio esito: la storicizzazione dei rapporti tra artisti e aziende nell'invenzione dispositivi tecnologici pensati per l'esecuzione dal vivo dagli inizi del '900 a oggi; L'ideazione e la stipula di una partnership tra la compagnia Tam Teatromusica e la Start Up Mogees Limited, partnership che si e concretizzata con l'allestimento dello Spettacolo “I sei Cigni”, prima nazionale 15/12/2018, Padova. Nel 2016 ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca in Musica e Spettacolo presso l’Università di Roma. La ricerca triennale ha avuto come esito la tesi: “Le aporie del corpo eccentrico: Per una riconfigurazione del soggetto in scena” che indaga storicamente la relazione tra disabilità e teatro nelle sue ricadute estetiche e non terapeutiche. Come curatrice lavora e collabora con diverse realtà teatrali e di danza: “Ritmi Sotterranei, contemporary dance company”, “Compagnia LaFabbrica”, “Tam Teatromusica”, il Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma, Fuori Programma Festival, Oriente Occidente Festival. Dal 2010 fa parte del collettivo artistico Vjit insieme a Francesco Iezzi e Maria Costanza Barberio, un progetto interdisciplinare, il cui ambito di sperimentazione ruota attorno all'interazione tra suono immagine e azione dal vivo.