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LE LEZIONI INIZIERANNO il 24 settembre 2024 SECONDO L'ORARIO CONSULTABILE NELLA PAGINA DELLA FACOLTA' DI ARCHITETTURA per STORIA DELL'ARCHITETTURA MODERNA - CANALE B- a.a. 2024-2025, Link elearning di riferimento per il corso:
Orari di ricevimento
Il ricevimento studenti si svolge nel primo semestre alla fine delle lezioni, nel secondo semestre ogni settimana il martedì e/o mercoledì dalle 11 alle 13. Concordare con la docenza il luogo (che può variare in relazione agli impegni istituzionali) con mail entro il lunedì mattina .
Curriculum
Consulta: http://www.dsdra.it/drupaluni/dipartimento_/elenco-docenti
CURRICULUM Simona Benedetti
Laureata in Architettura nel 1990 e iscritta all'Albo professionale degli Architetti di Roma e Provincia.
Vincitrice di una borsa di studio presso il C.N.R.(1991-1992) .
Dottore di Ricerca in Storia dell'Architettura dal 1997 (ICAR/18).
Dal 2001 al 2003 è stata titolare di un Assegno di Ricerca presso la Facoltà di Architettura di Pescara, Università.di Chieti, tutor Prof.ssa Laura Marcucci, titolo del progetto di ricerca: “L’attività di Carlo Rainaldi al tempo di Urbano VIII”.
Nel 2002 vincitrice del concorso per Ricercatore universitario presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia, prenderà servizio nel 2004 (causa blocco assunzioni) presso la medesima Facoltà. Consegue l’idoneità come prof. Associato (ICAR 18) presso la Seconda Università di Napoli (SUN) e dal novembre 2006 ha preso servizio presso la medesima facoltà.
E’ afferente al Dipartimento di Storia dell’Architettura Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici; dall’aprile 2010 è confermata nel ruolo.
Dal 1999 al 2003 ha svolto attività didattica presso la Facoltà di Ingegneria di Roma “La Sapienza” Corso di Laurea in Ingegneria Edile/Architettura all’interno del corso di Storia dell’Architettura + Estetica in qualità di tutor svolgendo attività didattica nei laboratori.
Dall’ a.a. 2003-04 al 2007-08 presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia (Università di Roma “La Sapienza”, è stata titolare del corso di Elementi di storia dell’arch.- Corso di Laurea in Grafica e Progettazione Multimediale, ivi segue lavori delle tesi di laurea.
Dall’a.a. 2007-2008 al 2010/11 è titolare del corso di Storia dell’Arch. moderna nel Corso di laurea in Scienze dell’Arch. e della Città ove afferisce e segue tesi di laurea. Ha altresì collaborato dall’a.a. 2004/05 all’anno 2008/09 nel corso di Storia dell’Arch. ant.e Medievale, e nel corso di Strumenti e metodi della ricerca storica con lezioni, anche seguendo i lavori di ricerca degli studenti.
Dal 2011/12 ad oggi è titolare del corso di Storia dell’Arch. moderna nel C.d. L. magistrale in Architettura.
Dall'a-a. 2018/19 è titolare anche del corso Storia e Metodi d'indagine per la città nel Corso di Laurea in Rigenerazione Urbana(Facoltà Architettura Ateneo Sapienza di Roma).
Dall’a.a. 2004-05 all’a.a. 2007/08 è stata membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di ricerca in Architettura degli interni ed allestimento.
Dal 2008 ad oggi è membro del Collegio Docenti del Dottorato di ricerca in Storia, Disegno e Restauro dell'architettura.
Dal 2005 al 2008 è Presidente della Commissione Didattica del C.d.L. di Grafica e Progettazione Multimediale, dal 2009 è coordinatore del medesimo C.d.L.
Dal 2010 al 2016 eletta per due trienni consecutivi in qualità di membro nella Giunta del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’architettura- Università Sapienza di Roma, come rappresentante professori di II fascia -Associati.
Dal 2011 al 2015 è membro della Commissione Didattica della Facoltà di Architettura.
Dal 2008 ad oggi è membro di commissioni esaminatrici per Assegni di Ricerca e d'ammissione al corso di Dottorato di ricerca (XXVIII e XXXII ciclo).
Nel 2009 ha partecipato ad una ricerca ‘conto terzi’ presso il Dipartimento di Storia e Conservazione dei Beni architettonici.
Dal 2002 partecipa costantemente a progetti di ricerca di Università, di Ateneo Federato e Nazionali (COFIN poi PRIN) con gruppi anche multidisciplinari.
Dal 2001 è membro del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura ove collabora attivamente all’organizzazione di iniziative culturali (giornate di studio, Convegni, attività di riordino del materiale documentario e bibliografico ivi custodito ecc.).
Dal 2015 nominata membro del Comitato Direttivo del Centro di Studi per la Storia dell'Architettura.
Dal 2014 ad oggi collabora in attività di ricerca con la Fondazione svizzera Isabel e Balz Baechi . Nel 2015/16 membro del Consiglio Scientifico della Fondazione Baechi per il restauro del S. Giovanni di Morbegno(SO).
Dal 2004 ad oggi è membro della Redazione della rivista scientifica “Palladio”- Ediz. Istituto Poligrafico e Zecca dello stato.
Dal 2008 ad oggi è membro del Comitato Direttivo della rivista “Quaderni dell’Istituto di storia dell’architettura” – Bonsignori Editore.
Dal 2009 ad oggi è membro della Redazione della rivista "Bollettino del Centro di studi per la Storia dell'Architettura" edita da Gangemi Editore.
Dal 2008 è Responsabile Scientifico di numerosi Progetti di Ricerca (anche multidisciplinari) finanziate dall'Ateneo Sapienza di Roma, confluite in specifiche pubblicazioni di settore.
Dal 2016 svolge attività di revisione anonima riviste scientifiche di settore scientifico disciplinare (Restauro e Storia dell'architettura 08/E2).
2015 nominata come External Examiner of a Ph. D. thesis dalla Escuela Doctorato dell'Università Politecnico di València - (ottobre) per attività di valutazione.
Ha partecipato e partecipa a convegni di studio e ad allestimenti di mostre.
2016 Organizzazione mostra per il Centro di Studi di Storia dell'architettura dal titolo “Gustavo Giovannoni - Tra storia e progetto" svoltasi a Roma presso la sede del Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano (5/2/2016- 15/3/2016).
2014-2019 membro del Consiglio didattico-scientifico del Master di I° livello in Comunicazione dei Beni Culturali, Facoltà di Architettura dell'Università Sapienza di Roma.
2016-2019 membro del Comitato Scientifico del Master di II livello T&T in Scenografia Teatrale e Televisiva, Facoltà di Architettura dell'Università Sapienza di Roma.
2015 -2018 eletta membro della Giunta di Facoltà (Facoltà di Architettura - Sapienza Università di Roma) come rappresentante nel ruolo degli Associati per il triennio 2015-2018 ivi nominata anche membro Commissione di gestione fondi Laboratori e biblioteche.
Dal 2018 abilitata nel ruolo di Professore Ordinario (prima fascia) per il Settore Scientifico Disciplinare (ICAR 18- Macroarea 08/E2) (ASN 2016 e poi ASN 2013).
Le ricerche personali sono incentrate su tematiche di Storia dell’Architettura comprese tra la fine del XVI secolo ed il XVIII, parecchi dei quali sono stati rivolti all’architettura ed agli architetti attivi nel complesso dei palazzi Capitolini a Roma, e su argomenti di storia dell’architettura contemporanea con interesse prevalente verso architetture e quartieri dell’area romana del primo Novecento.
COMPETENCE DOSSIER Simona Benedetti
EDUCATION
Degree (Laurea) in Architecture in 1990; enrolled in the Professional Rome Architect Association list; C.N.R. scholarship (1991-1992); Doctorate of Research in Architectural History from 1997 (Icar18); Research loan owner by Faculty of Architecture in Pescara, Chieti University from 2001 to 2003.
CAREER PROFILE
2002: Winner for public competition in University Researcher at Faculty of Architecture, Rome, Valle Giulia, role taken in 2004 for assumption blockage.
November 2006: Associate Professor (ICAR 18) ability at Second University of Napoli (SUN) and role taken in the same Faculty.
I actually belong to the Architectural History Department - Architectural Assets Restoration and Preservation; from April 2010 the role is confirmed.
From 1999 to 2003: Teaching activity in Faculty of Engineering at Roma “La Sapienza” University, within the Degree Course of Architectural History + Esthetic for For Faculty of Architectural Engineering/Architecture, enrolled as tutor in laboratory teaching activity.
From 2003-04 to 2007-08 academic year: I was office holder for the “Architectural History Elements – Graphics and Multimedial Planning” Course (“La Sapienza” Rome University), following the works for master thesis students.
From 2010 to 2016, elected for two consecutive triennials as a member of the Board of Directors of the Department of History, Design and Restoration of Architecture - Sapienza University of Rome, as a representative of the Associate Professor.
From 2011 to 2015, he has been a member of the Faculty of Architecture Department of Education.
From 2008 until today, she is a member of examination commissions for research and admission tests at the PhD program (XXVIII and XXXII cycle).
From a.y. 2007-2008 until today, I am Office Holder for the Modern Architecture History Course within the Architecture and City Science Degree Course in which I belong to. Other collaborations: from a.y. 2004/05 to 2007/08: member of Doctorate Research Teaching Board in Indoor and Layout Architecture.
From the a.a. 2018/19 is also the office holder of History and Methods of investigation for the city course in Urban Regeneration Degree Course (Faculty of Architecture at the Sapienza University of Rome).
From a.y. 2008/09 until today, I am member of Doctorate Research Teaching Board in Architectural History and Restoration.
From 2005 to 2008: President of Degree Course in Graphics and Multimedia Planning Teaching Board
From 2002 I often take part In University Research Projects, National and Federal Athenaeum (COFIN now PRIN).
From 2001: member in the Architectural History Studies Centre, in which I actively collaborate in cultural initiative organization (workshop, meeting, sorting out documents guarded in it, etc.).
From 2015 she has been appointed as Steering Committee Member of the Center for Studies of History’s Architecture since 2015.
From 2014 to date she collaborates in research activities with the Swiss Isabel Foundation and Balz Baechi.
2016 Exhibition organization for the Center for Historical Studies of Architecture entitled "Gustavo Giovannoni - Between History and Project" held in Rome at the headquarters of the Roman National Museum of Diocletian Baths (5/2 / 2016- 15/3/2016 ).
In 2015/16 she was a member of the Baechi Foundation's Scientific Council for the Restoration of St. John of Morbegno (SO).
From 2004: member of “Palladio” Scientific Magazine Editorial Office – edited by Ediz. Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Since 2008 he has been the Scientific Responsible of numerous Research Projects (also multidisciplinary) funded by the University Sapienza of Rome, merged into specific sector publications.
From 2008: member of “Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura” Magazine Management Committee, edited by “Bonsignori Editore”
Since 2016 she has been carrying out anonymous revision of scientific journals about Restoration and Architectural History.
2015 appointed as an external Examiner of a Bachelor's Thesis at the Escuela PhD in Polytechnic University of València - (October) for evaluation activities.
She has participated and she participates in study conventions and exhibitions.
2016 Exhibition organization for the Center of Architectural History Studies entitled "Gustavo Giovannoni - Between history and project" held in Rome at the headquarters of the National Roman Museum of the Baths of Diocletian (5/2 / 2016- 15/3/2016 ).
2014-2019 Member of the Teaching-Scientific Council of the 1st Level Master in Communication of Cultural Heritage, Faculty of Architecture of the Sapienza University of Rome.
2016-2019 member of the Scientific Committee of the 2nd level T & T Teacher in Theater and Television Scenography, Faculty of Architecture of the Sapienza University of Rome.
2015 -2018 elected as Executive member.
2015 she was elected as the Faculty Council (Faculty of Architecture - Sapienza University of Rome) as a representative of the Associates for the three-year period 2015-2018, nominated in the Fund Management Commissions Laboratories and Libraries.
From 2018 qualified as Full Professor for the Scientific Disciplinary Sector (ICAR 18- Macroarea 08 / E2) (ASN 2016 and then ASN 2013).
RESEARCH SUBJECTS AND OTHERS
My personal research are focused on Architectural History subjects within the XVI and XVIII century and Contemporary Architectural History subjects, most of them were addressed to the architecture and the architects in the complex of the Capitoline palaces in Rome, and on topics of history of contemporary architecture with a prevalent interest in architecture and neighborhoods of the Roman area of the early twentieth century.
CURRICULUM ESTESO CON PUBBLICAZIONI
SIMONA BENEDETTI
(simona.benedetti@uniroma1.it)
CURRICULUM
(titoli, attività professionale, attività didattica e istituzionaleuniversitaria, operosità scientifica, pubblicazioni)
SIMONA BENEDETTI PROF. ASSOCIATO CONFERMATO PRESSO IL DIPARTIMENTO DI STORIA, DISEGNO E RESTAURO DELL'ARCHITETTURA DELL'UNIVERSITÀ SAPIENZA DI ROMA
dall'aprile 2010 (decorrenza novembre 2009) è confermata nel ruolo di Professore Associato (Settore disciplinare ICAR 18) presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia - Universita’ degli Studi Sapienza di Roma, afferisce al Dipartimento di Storia dell’Architettura Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici della stessa Università (ora Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura) (D.R. 06.04.2010 n. 8845).CONSEGUE L'ABILITAZIONE per il ruolo di PROFESSORE ORDINARIO dal 5 aprile 2018
TITOLI
1990 Laurea in Architettura conseguita presso l’Università degli Studi di Roma "La Sapienza” – Facoltà di Architettura, il 24 Luglio con pieni voti (110/110), discutendo la tesi di Laurea in Progettazione Architettonica, seguita dalla prof.ssa L. Anversa e dal prof. G. D’Ardia relativa alla “Progetto architettonico di riorganizzazione delle strutture di servizio della zona di Ostia Antica dalla stazione della metropolitana all’area archeologica ”
1991 Abilitazione all'esercizio della professione di Architetto conseguita in Roma con l'Esame di Stato (sessione di novembre 1990) e iscritta all'Albo professionale degli Architetti della provincia di Roma dal gennaio 1993 con il numero 10005.
1991 Abilitazione all'Insegnamento delle materie di Educazione Tecnica ed Educazione Artistica con concorso per esami e titoli, indetto con Decreto Ministeriale del 23 marzo 1990 pubblicato sulla G.U. 54 bis del 10 Luglio 1990) (classe di concorso A039 e A034).
1993 Inserita con O.M. n. 107 del 8/4/93 e successivi aggiornamenti - nella graduatoria nazionale per il conferimento delle supplenze nelle Accademie di Belle Arti per le materie: Elementi di Architettura e Urbanistica / Metodologia della Progettazione.
1991 Vincitrice di una borsa di studio annuale (1991-1992) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Bando n. 201.07.52 del 15/12/90 –Concorso 18 Borse di studio – Comitato Nazionale per le Scienze d’Ingegneria ed Architettura), che ha dato come esito ad una ricerca dal titolo: I riflessi della cultura architettonica nei primi decenni del nostro secolo nella produzione dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Roma (1900-1930) (due volumi).
1993 Vincitrice di un posto di Dottorato di Ricerca in Storia dell’Architettura (con borsa)- Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici - Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (1993-1996) – VIII ciclo; Tutor della ricerca Prof. Giorgio Simoncini.
1997 Conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca in Storia dell'Architettura dal 07/07/97 presso l’Università degli Studi di Roma "La Sapienza" facoltà di Architettura (commissione giudicatrice n. 058), con giudizio di merito ottimo sulla ricerca avente per titolo: Il Palazzo Nuovo in Campidoglio dalla sua edificazione alla trasformazione in museo.
1997 Inserita nelle graduatorie Regionali per i catalogatori dei Beni Architettonici (REGIONE LAZIO – Assessorato politiche per la promozione della cultura, dello spettacolo, del turismo e dello sport- Centro Regionale per la documentazione dei beni culturali e ambientali; graduatoria pubblicata sul supplemento ordinario n.1 al Bollettino Ufficiale n. 32 del 20- 11-1997.
2001 - 2003 Titolare di un Assegno di Ricerca in Storia dell’Architettura presso la Facoltà di Architettura di Pescara, Università degli Studi di Chieti “G. D’Annunzio” - Area 08; Settore disciplinare ICAR 18 – tutor Prof.ssa Laura Marcucci. Il titolo del progetto di ricerca svolto è: “L’attività di Carlo Rainaldi al tempo di Urbano VIII” .
2002 Ottobre, vincitrice del concorso per 1 posto da Ricercatore Universitario, (Settore disciplinare ICAR 18), Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”– Facoltà di Architettura Valle Giulia,( approvazione degli atti con D.R. del 20 novembre 2002, acquisito alla raccolta registro n. 687 il 2. 12 2002).
gennaio 2004 ha preso servizio il nel Ruolo di Ricercatore Universitario (Settore disciplinare ICAR 18), (a causa del blocco delle assunzioni previste dalla legge Finanziaria 2003), presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia - Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, afferendo al Dipartimento di Storia dell’Architettura Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici della stessa Università (D. R. del 22/03/2004).
2003 marzo - presentazione del volume: “Il Palazzo Nuovo nella Piazza del Campidoglio - Dalla sua edificazione alla trasformazione in museo”– 11 marzo 2003, Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, Sala Pietro da Cortona; patrocinio del Comune di Roma e della Soprintendenza ai Beni Culturali e le edizioni Quasar. Relatori: il Prof. Corrado Bozzoni (docente di Storia dell’Architettura, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Architettura Valle Giulia), Dott.ssa Anna Mura Sommella (Direttrice dei Musei Capitolini); sono inoltre intervenuti: Prof. V. Franchetti Pardo (Direttore del Dipartimento di Storia dell’Architettura, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; prof. G. Carbonara (docente di Restauro presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia).
Nella valutazione nazionale CIVR 2004, è stato selezionato tra i migliori sette contributi, presentati dal Dipartimento di Storia dell’Architettura Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici (che aveva presentato 17 opere), il volume dal titolo Il Palazzo Nuovo nella Piazza del Campidoglio - Dalla sua edificazione alla trasformazione in museo -Edizioni QUASAR- Roma, 2001.
2006 marzo consegue l’idoneità per il ruolo di professore associato (settore scientifico disciplinare ICAR 18), indetto con D.R. n. 1841 del 03.05.2005 (pubblicato sulla G.U.- 4° Serie Speciale- n. 37 del 10.05.2005), i cui atti concorsuali sono stati approvati con D.R. n. 941 del 27.03.2006 Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN).
2006 novembre ha preso servizio il nel Ruolo di Professore Associato (Settore disciplinare ICAR 18), presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia - Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, afferendo al Dipartimento di Storia dell’Architettura Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici della stessa Università, D. R. n. 2986 del 18.01.07.
Dal 2009 membro del Comitato di Redazione del Bollettino del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura.
2010 aprile (decorrenza novembre 2009) è confermata nel ruolo di Professore Associato (Settore disciplinare ICAR 18) presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia - Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, afferendo al Dipartimento di Storia dell’Architettura Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici della stessa Università- ora Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura, D.R. 06.04.2010 n. 8845.
Per triennio 2010-2013 eletta come membro nella Giunta del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’architettura- Università Sapienza di Roma (Consiglio Dipart. Del 25-02-2011) rappresentante professori di II fascia -Associati.
2013 8 maggio presentazione del volume Architetture di Carlo Rainaldi nel quarto centenario della nascita a cura di Simona Benedetti (pp. 1- 336); - Gangemi Editore, ISBN:978-88-492-2477-1 Accademia Nazionale di S. Luca interventi di: Francesco Moschini, Corrado Bozzoni, Augusto Roca de Amicis, Marcello Fagiolo, Paolo Portoghesi (disponibile on line nam.accademiasanluca.ue) .
2015 luglio, nominata membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Scientifica Nazionale Centro di Studi per la Storia dell’Architettura - Roma, Casa dei Crescenzi.
5/04/2018 CONSEGUE L'ABILITAZIONE per il ruolo di PROFESSORE ORDINARIO
ATTIVITÀ PROFESSIONALE
1991-2004 ha svolto attività professionale in collaborazione con lo studio di Architettura e Urbanistica B/M Sandro Benedetti/Gaetano MiarelliMariani occupandosi di progettazione urbanistica e architettonica a varie scale di intervento tipologico: allestimenti interni museali, restauri di manufatti storici, progettazione di nuove chiese, elaborazione piani di recupero, restauro urbano ecc.
ATTIVITÀ DIDATTICA E ISTITUZIONALE
(TITOLARITA’ DI CORSI E COLLABORAZIONI, DOTTORATO DI RICERCA, PARTECIPAZIONE A ORGANI DI GESTIONE ISTITUZIONALE, PARTECIPAZIONE A COMMISSIONI GIUDICATRICI PER ASSEGNI DI RICERCA O DOTTORATO )
1991 gennaio-giugno ha prestato servizio di docenza (supplenza temporanea continuativa di Educazione Tecnica) presso l’Istituto “San Giuseppe” legalmente riconosciuto-Scuola media, Via del Casaletto – Roma.
1998 - 2003: Attività didattica nel Laboratorio dei Corsi coordinati di Storia dell’Architettura + Estetica nel corso di laurea in Ingegneria Edile - Architettura della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza” (proff. A. White- P. Cavallari - G. Lerza). Dall’anno accademico 1999-2000 in qualità di “tutor” (nomina del Consiglio di Corso di Laurea, comprovata dal Consiglio di Facoltà); ivi ha fatto parte delle Commissioni degli Esami di profitto per le materie di Storia dell’Architettura + Estetica e “Storia dell’Architettura Contemporanea + Storia dell’Arte Contemporanea, (Settore Disciplinare ICAR 18), Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”. Ha svolto lezioni all’interno del programma istituzionale dei corsi coordinati di Storia dell’Architettura + Estetica nel corso di laurea in Ingegneria Edile - Architettura della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza” (proff. A. White – P. Cavallari - G. Lerza) .
2002- 2009 ha svolto anche didattica integrativa presso i Corsi di Storia dell’Architettura Antica e Medievale- Corso di Laurea quinquennale in Architettura U.E, e presso il corso di Strumenti e Metodi della Ricerca Storica (Corso di Laurea Specialistica di Architettura e Restauro) Facoltà di Architettura Valle Giulia, partecipando attivamente alle commissioni d’esame di profitto relative.
a. a. 2003-2004, ha avuto in affidamento il corso di Elementi di Storia dell’Architettura - (corso di 100 ore-8 crediti formativi), Corso di Laurea in Grafica e Progettazione Multimediale, Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
a. a. 2004-2005 e’ titolare del corso di Elementi di Storia dell’Architettura – (corso di 100 ore - 8 crediti formativi) - Corso di Laurea in Grafica e Progettazione Multimediale- Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Dall’a.a. 2003-2004 ad oggi partecipa alle commissioni di laurea per il Corso di Laurea quinquennale in Architettura U.E., per il Corso di Laurea in Grafica e Progettazione Multimediale, per il Corso di Laurea di Architettura degli Interni, Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Dall’a.a. 2004-05 all’a.a. 2007-08 è stata membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di ricerca in Architettura degli interni e Allestimento – XX ciclo (coordinatore prof. M. Petreschi), presso il Dipartimento di Architettura e Costruzione (ArCos), Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nell’ambito del quale tiene alcune lezioni.
Dal febbraio 2005 al 2009 è Presidente della Commissione Didattica del Corso di laurea Laurea di Grafica e Progettazione Multimediale.
2008 Membro di commissione giudicatrice Assegno ricerca dal titolo “Cultura Artistica e architettonica del primo ‘700 nell’Italia centrale: gli Stati della Chiesa” (Dipartimento di Storia, restauro e Conservazione dei Beni Architettonici-Università di Roma “La Sapienza” - (Bando 1/03/ 2008).
Dal 2005 al 2009 membro della Commissione Qualità (Nucleo di Valutazione) della Facoltà di Architettura Valle Giulia per il Corso di Laurea di Grafica e Progettazione Multimediale, Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Dal 2005 al 2007 cura l’attività del Nucleo di Valutazione per il Corso di Laurea in Grafica e Progettazione Multimediale - Facoltà d’Architettura Valle Giulia.
Dal 2005 al 2008 è segretaria verbalizzante degli incontri del Dottorato di ricerca in “Architettura degli interni e Allestimento “(Dipartimento ArCos - Coordinatore prof. Marco Petreschi).
Dal 2007 al 2008 membro della Commissione Biblioteca Centrale - Facoltà d’Architettura Valle Giulia.
a.a. 2005-2006 e’ titolare del corso di Elementi di Storia dell’Architettura – (corso di 100 ore - 8 crediti formativi) - Corso di Laurea in Grafica e Progettazione Multimediale- Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
a.a. 2006-2007 e’ titolare del corso di Elementi di Storia dell’Architettura – (corso di 100 ore - 8 crediti formativi) - Corso di Laurea in Grafica e Progettazione Multimediale- Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Nel Corso di laurea suddetto, è relatore e correlatore di numerose tesi di Laurea.
a. a. 2005- 2006 ha tenuto lezioni all’interno del ciclo di seminari del corso di Dottorato di ricerca in Architettura degli interni e Allestimento dal titolo “Due esempi di architettura d’interni nell’età barocca: la Biblioteca Alessandrina e il Museo Capitolino”.
Dal 2005 al 2009 ha svolto lezioni specialistiche sull’architettura del Campidoglio, sull’architettura del primo Settecento Romano, sulla metodologia della ricerca storica (strumenti e operatività), nell’ambito del Corso di Strumenti e metodi della ricerca storica (titolare prof. C. Bozzoni) (Corso di Laurea specialistica in Architettura -Restauro); per lo stesso corso ha guidato i lavori di ricerca applicativi confluiti nelle tesine degli studenti relative ad opere che presentano diversificate stratificazioni costruttive.
a.a. 2007-2008 e’ titolare del corso di Elementi di Storia dell’Architettura – (corso di 100 ore - 8 crediti formativi) - Corso di Laurea in Grafica e Progettazione Multimediale- Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Nel Corso di laurea suddetto, è relatore e correlatore di numerose tesi di Laurea.
a.a. 2007-2008 e’ titolare del corso di Storia dell’Architettura e dell’urbanistica moderna Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura e della Città - Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
a.a. 2008-2009 e’ titolare del corso di Storia dell’Architettura e dell’urbanistica moderna Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura e della Città - Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
a.a. 2009-2010 e’ titolare del corso di Storia dell’Architettura e dell’urbanistica moderna Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura e della Città - Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (entrambi i canali).
a.a. 2010-2011 è titolare del corso di Storia dell’Architettura e dell’urbanistica moderna Corso di Laurea in Architettura quinquennale U.E. - Facoltà di Architettura - Università degli Studi di Roma “Sapienza”.
a.a. 2011-2012 e’ titolare del corso di Storia dell’Architettura e dell’urbanistica moderna Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura e della Città - Facoltà di Architettura Valle Giulia- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Dal 2007 e’ relatore di tesi di laurea nei corsi di laurea ove ha svolto didattica in particolare nel Corso di Laurea di Grafica e Progettazione Multimediale ha seguito lavori interdisciplinari di modellazione virtuale correlata a fasi storiche di organismi architettonici, ricostruzioni di monumenti non più esistenti, a progettazione di siti internet per la valorizzazione, divulgazione e conoscenza storica dei beni culturali di svariate località italiane (luoghi d’origine degli studenti).
.
Nel novembre 2007 ha tenuto una conferenza sul tema “Lettura storica degli apparati decorativi nell’architettura”, presso l’Istituto Luigi Sturzo all’interno del corso di formazione per “Coordinatore delle attività di studio e valorizzazione dei Beni Culturali” (finanziato dalla Provincia di Roma- Assessorato alle Politiche Giovanili e della Formazione Professionale, nell’ambito del POR Lazio- anno 2006).
Dal 2008 membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Storia e Restauro dell’architettura (da novembre 2008) attivato presso il Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni architettonici.
Dal 2010 ad oggi è Coordinatore del Corso di Studi in Grafica e Progettazione Multimediale.
All’interno del Corso di Storia dell’architettura e dell’urbanistica moderna ha organizzato conferenze di approfondimento sull’attività dei maestri di strada nel Cinquecento a Roma (emerse dai nuovi studi e acquisizioni documentarie) dal titolo:
“Architetti della città - L’arte della città nel Cinquecento romano” (Relatore: F. Andreani), Facoltà di Architettura Valle Giulia, Roma 11 aprile 2008; 30 aprile 2010.
“Pietro Rosselli – Maestro della Cancelleria” (Relatore: F. Andreani), Facoltà di Architettura Valle Giulia, Roma 27 marzo 2009; 30 ottobre 2012.
2011 eletta per il triennio 2010-2013 come membro nella Giunta del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’architettura- Università Sapienza di Roma (Consiglio Dipart. del 25-02-2011) rappresentante professori di II fascia -Associati.
Dal 2011 membro della Commissione Didattica della Facoltà di Architettura (Università Sapienza di Roma), referente per il Corso di Grafica e Progettazione Multimediale.
a.a. 2012-2013 è Titolare del corso di Storia dell’Architettura e dell’urbanistica moderna Corso di Laurea Magistrale quinquennale U.E -Facoltà di Architettura -Università degli Studi “Sapienza” di Roma.
2011(agosto)-2012 (ottobre) nominata membro di commissione per l’esame di ammissione al Dottorato di Ricerca in Storia e Restauro dell’architettura - 27° ciclo, Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’architettura- Università Sapienza di Roma (D.R. 2671 dell’8/08/2011).
2011 membro di commissione giudicatrice Assegno ricerca dal titolo “L’architettura del XII e XIII secolo nel Lazio settentrionale: contaminazioni, innesti, scambi tra culture architettoniche” (Bando n. 6/2011 dell’8 agosto 2011). Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’architettura, Università Sapienza di Roma.
2012 membro della Commissione esaminatrice per l’ammissione al corso di Dottorato di Ricerca Storia e Restauro dell’architettura - 28° ciclo, Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’architettura- Università Sapienza di Roma.
2012 -2014 membro della “Commissione ottimizzazione spazi” della Facoltà di Architettura dell’Ateneo Sapienza di Roma.
Dall’a.a. 2012-2013 è Tutor (supervisore) delle Tesi di dottorato di ricerca in Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura- Sezione A – Storia dell’Architettura dei seguenti dottorandi:
- Marco Corsi, XXVIII ciclo “Il tridente seicentesco di Albano Laziale. Protagonisti e interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia a partire dal XVIII secolo”
- Marco Pistolesi, XXVIII ciclo, “La produzione architettonica di Padre Bernardo Della Torre per la congregazione della Missione”
- Sivia Cacioni, XXIX ciclo, “L’architettura sacra e le arti figurative a Roma tra gli anni Tranta e Cinquanta: le chiese parrocchiali di Clemente Busiri Vici e Tullio Rossi”
2014 eletta per il triennio 2013-2016 come membro nella Giunta del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’architettura- Università Sapienza di Roma (Consiglio Dipart. del 19-02-2014) rappresentante professori di II fascia -Associati.
a.a. 2013-2014 è Titolare del corso di Storia dell’Architettura moderna Corso di Laurea Magistrale quinquennale U.E -Facoltà di Architettura -Università degli Studi “Sapienza” di Roma.
a.a. 2014-2015 è Titolare del corso di Storia dell’Architettura moderna Corso di Laurea Magistrale quinquennale U.E -Facoltà di Architettura -Università degli Studi “Sapienza” di Roma.
a.a. 2015-2016 è Titolare del corso di Storia dell’Architettura moderna Corso di Laurea Magistrale quinquennale U.E -Facoltà di Architettura -Università degli Studi “Sapienza” di Roma.
a.a. 2016-2017 è Titolare del corso di Storia dell’Architettura moderna Corso di Laurea Magistrale quinquennale U.E -Facoltà di Architettura -Università degli Studi “Sapienza” di Roma.
2004-2017 e’ membro costantemente delle commissioni di Tesi di Laurea nei diversi corsi di laurea presenti nell'offerta formativa della Facoltà di Architettura dell'Università Sapienza di Roma (Architettura a ciclo unico (quinquennale U.E.); Grafica e Progettazione Multimediale; Disegno Industriale, Scienze dell’architettura, Architettura /Restauro).
2015 eletta nella Giunta di Facoltà (Facoltà di Architettura - Sapienza Università di Roma) come rappresentante nel ruolo degli Associati per il triennio 2015-2018 (decreto di nomina presidenza 21/12/2015).
2016 Nominata (dalla Giunta di Facoltà) membro della Commissione Assegnazione Risorse Laboratori della Facoltà di Architettura (Sapienza Università di Roma) e nel 2017 Nominata (dalla Giunta di Facoltà) membro della Commissione Assegnazione Borse di collaborazione Facoltà e Dipartimenti
2016 membro della Commissione esaminatrice per l’ammissione al corso di Dottorato di Ricerca Storia e Restauro dell’architettura - 32° ciclo, Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’architettura- Università Sapienza di Roma (Decreto Rettorale n. 1916/2016).
2016/2017 membro della Commissione di conferma in ruolo (ricercatori universitari SSD Icar/18 (applicazione art 30 e 31 DPR 382/80 e L.210/98). Nominata dal Ministero dell'Università e della Ricerca (prot. 0013014 - 12/10/2016)
E’ Relatore di Tesi di Laurea dal 2003 ad oggi tra le quali si segnalano le seguenti:
- Il Rione S. Angelo in Roma: Analisi urbanistico-architettonica delle trasformazioni e delle emergenze.
- Terme di Diocleziano: Storia, Trasformazioni, Restauri
- La chiesa di Gesù e Maria al Corso a Roma.
- La Basilica di Massenzio: ricostruzione virtuale tridimensionale sulla base dei rilievi e svariata documentazione
- Ricostruzione virtuale del tempio di Giove Anxur a Terracina (LT)– Itinerario archeologico di visita del sito archeologico
- Il teatro romano di Ferento ricostruzione virtuale sulla scorta delle notizie bibliografiche
- San Pietro a Corte a Salerno (DVD multimediale con ricostruzione 3D delle principali fasi storiche dell’edificio
- Tempio di Minerva Medica (ricostruzione virtuale con l’applicazione di soluzioni di illuminazione sperimentando diversi apparecchi illuminanti) La chiesa di S. Maria Maggiore a Ferentino (FR) (ricostruzione virtuale, pubblicazione divulgativa, costruzione del sito e DVD multimediale)
- La natura nell’architettura: ispirazione e mimesi attraverso i secoli (ricerca bibliografica con relativa modellazione animata sul tema)
- Abitare nell’antica Roma: le tipologie abitative nell’antica Roma: la domus e l’insula (ricerca storica, rilievi presso sito archeologico di Ostia Antica realizzazione di DVD con ricostruzioni virtuali di domus ed insule con relativo arredo)
- Villa Adriana: un sogno fatto di pietra (realizzazione di DVD multimediale comprensivo di ricostruzioni tridimensionali del Teatro Marittimo di Villa Adriana)
- Archeo Guida Catania (Guida archeologica Multimediale per la città di Catania)
- Il teatro antico di Taormina ieri e oggi (realizzazione di DVD multimediale comprensivo del contesto panoramico in cui è stata inserita la ricostruzione virtuale del teatro)
- Saepinum: ricostruzione digitale dell’antica città di Saepinum (CB) (realizzazione di un pacchetto multimediale (DVD comprensivo di ricostruzione virtuale, sito web relativo alla zona archeologica comprensivo di test di verifica dell’acquisizione delle conoscenze su + interfaccia navigabile con utilizzo di palmare)
- Percorsi visivi nel Barocco Ibleo (videotraccia sull’arte barocca di Ragusa Ibla)
- SS. Trinità di Venosa: studio delle fasi e ricostruzione virtuale della chiesa e del sito archeologico circostante
- Santa Maria Iscalas tra storia e restauri. Ricostruzione virtuale delle fasi di crescita e trasformazione
- Il Palazzo della Civiltà Italiana: ricostruzione virtuale animata
- Studio di ricostruzione Palazzo Farrattini ad Amelia
- Ricostruzione virtuale de ‘La Porticus’ dell’Anfiteatro Flavio.
- Il Castello di Bracciano (ricostruzione fasi di trasformazione)
- Proposte progettuali per la facciate mai terminate delle chiese di S. Lorenzo e S. Spirito a Firenze:modellazioni virtuali.
- Analisi storica e ricostruzione tridimensionale della Basilica di S. Pietro in Vaticano: dalle origini all’età paleocristiana.
OPEROSITÀ SCIENTIFICA
1985 Responsabile dell’organizzazione del Convegno e della Mostra dedicati all’architetto Paul Rudolph e alle sue opere gennaio 1985 (Iniziative culturali e didattiche finanziate dall’Università di Roma “La Sapienza”- promosse dagli studenti-Facoltà di Architettura). Mostra allestita presso la sede di Piazza Borghese, con disegni ed opere di P. Rudolph relativi ad architetture in corso d’opera.
1989 - 1992 Membro di Redazione della rivista d’arte “Informazioni U.C.A.I.” dal n. 13 (Aprile 1989) al n. 20/21 (Marzo 1992). Rivista, periodico quadrimestrale di Arte e Cultura dell’Unione Cattolica Artisti Italiani (pubblicata in Roma - Città Nuova), sviluppa varie sezioni: riflessioni storico-critiche, articoli su artisti ed architetti contemporanei, opere significative del rapporto Arte e Religione, segnalazioni delle attività artistiche dell’ U.C.A.I. nel territorio nazionale (mostre, convegni e varie iniziative ); recensioni e segnalazioni .
1990 Allestimento (in collaborazione) della Mostra “Gli Artisti e il Sacro”- Ariccia, Palazzo Chigi – 2/20 Maggio 1990. Nella mostra sono state esposte opere di scultura e pittura di artisti appartenenti all’U.C.A.I. sul tema del “Sacro contemporaneo”.
1992 Redazione del volume (in collaborazione con la prof.ssa M.P.Sette), “SISTO V - Architetture per la città”, Multigrafica Editrice, Roma 1992; realizzato in occasione della mostra “Roma - Sisto Quinto” - Palazzo Venezia- gennaio 1993 organizzata e promossa dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del IV centenario del pontificato di Sisto V . Il volume, strutturato in schede curate da vari autori, contiene saggi su opere di architettura e urbanistica del periodo sistino. Include altresì rilievi eseguiti nel corso di Restauro dell’Architettura, (Facoltà di Architettura di Roma) indagini bibliografiche, storico-critiche, e ampia documentazione fotografica.
1993 Allestimento (in collaborazione) della Sezione dedicata all’Architettura - Sala VII “Architetture per la città” nella Mostra “Roma - Sisto Quinto” – Roma, Palazzo Venezia - Gennaio 1993.
1999 Ricerca storica dal titolo: “Ricerca storica e rilievi dello stato di fatto degli elementi architettonici del Cortile del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio”- svolta per il Comune di Roma XII Dipartimento LL.PP. e Manutenz. Urbana- Edilizia Monumentale Serv. II- Palazzi e Musei, Teatri del Colle Capitolino, svolta in occasione dei lavori di restauro del cortile del Palazzo dei Conservatori e delle strutture adiacenti ad esso (Palazzo Clementino e Palazzo Caffarelli). Il lavoro di ricerca ha analizzato l’invaso del cortile ripercorrendone l’iter formativo dal periodo tardo medievale, passando attraverso le proposte e le realizzazioni cinquecentesche sino alla definizione settecentesca, guidata da Alessandro Specchi, che ne ha connotato il fondale prospettico. Di quest’ultima fase si sono analizzati i singoli documenti d’archivio relativi ai lavori delle varie maestranze (Incarico del 18 nov. 1999 prot. n. 69857 del 15/11/1999) .
2001 (dal) partecipa al programma di Ricerca finanziato dall’Università di Roma “La Sapienza” guidato dal Prof. G. Simoncini; finalizzato alla pubblicazione su “Formazione e trasformazione della città di Roma nei secoli XV-XIX”; col contributo su “Sviluppo urbanistico dei Rioni Monti e Campitelli nella seconda metà del XVII secolo. La collaborazione è finalizzata ad un contributo per il volume relativo al XVI secolo, dal titolo: “L’attività costruttiva dei nuovi ordini religiosi nel Cinquecento a Roma”.
2001 Relazione sul tema: “Significative realizzazioni di opere religiose a Roma negli anni tra le due guerre”. al Convegno di studi Nazionale: “L’architettura nelle città italiane dagli anni Venti agli anni Ottanta del XX secolo. Ricerche, analisi, storiografia” tenutosi presso l’Accademia Nazionale di S. Luca – Roma, 21-24 Febbraio 2001, (organizzato da V. Franchetti Pardo, Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici, Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “La Sapienza”).
2001-2002 Elaborazione per conto della Regione Lazio di n. 26 schede di precatalogo “A” relative ad opere di architettura nel Lazio appartenenti ai comuni di: Jenne (FR), Affile (RM), Arcinazzo Romano (RM), Vallepietra (RM), Filettino (FR).
2002 Consulenza per una Ricerca Nazionale sulle “Coloriture delle città italiane, promossa dall’Akzo Nobel Coatings – Unità di business Sikkens, finalizzata alla pubblicazione che riunirà le singole ricerche, diversificate per singole realtà regionali.
Dal 2002 ad oggi è socio del Centro di Studi Per la Storia dell’Architettura - Roma Casa dei Crescenzi, Via L.Petroselli. Collabora all’archiviazione del materiale documentario conservato dall’Associazione e fa parte del gruppo di ricerca per la pubblicazione del materiale documentario.
2002 Relazione sul tema: “La Casa dei Crescenzi: alcune osservazioni tratte dal carteggio di Gustavo Giovannoni” al convegno di studi “GUSTAVO GIOVANNONI – riflessioni agli albori del XXI secolo” -Roma, 26 giugno 2003- Facoltà di Architettura L. Quaroni; (promosso ed organizzato dal Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici, Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “La Sapienza” in collaborazione con il Centro di Studi per la Storia dell’Architettura)
2003 inserita nella ricerca di Facoltà dal titolo Opere romane poco note di Giuseppe Sardi; responsabile della ricerca prof. Sandro Benedetti (finanziata).
2003 inserita nel COFIN 2003 dal titolo “Città architettura e tecnica nella cultura tradizionalista del XX secolo in Europa e in Italia”- Coordinatore Giorgio Pigafetta. Responsabile scientifico dell’unità di ricerca cui ha partecipato la sottoscritta Prof. ssa Laura Marcucci- Univ. di Chieti- Pescara) (finanziata). La ricerca è confluita in una pubblicazione.
2003-2004 ha collaborato alla segreteria per la redazione del volume VI (in collaborazione con N. Mannino), “Romanico e Gotico”, a cura di C. Bozzoni, appartenente alla collana “Capolavori dell’Architettura in Italia (diretta da M. Fagiolo), Editore De Luca. Il volume, concluso nell’ottobre 2004, è attualmente in corso di pubblicazione.
2004 inserita nella ricerca di Ateneo dal titolo “L’architettura come palinsesto: spolia, recuperi, tecniche e pluralità di fasi edilizie fra antichità, medioevo ed età moderna.” Responsabile Scientifico del Programma di Ricerca: prof. Giovanni Carbonara (Univ. Degli Studi di Roma- La Sapienza) (finanziata).
2004 dal n. 33 (gennaio-giugno 2004) è membro di redazione della Rivista “PALLADIO”, edita dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
2005 direzione e coordinamento ricerche (in collaborazione) per la Mostra “I luoghi de ‘La Sapienza’”, Sezione “Le sedi Storiche”curata dal Dipartimento di Storia dell’Architettura Restauro e Conservazione dei Beni architettonici- Università degli Studi di Roma ‘la Sapienza’ - Roma Complesso del Vittoriano 24 Febbraio - 16 Marzo 2005.
2005 Elaborazione del modello virtuale relativo alle fasi storiche della crescita edilizia del palazzo della ‘Sapienza’ di Roma (esposto in Mostra “I luoghi de ‘La Sapienza’”, Sezione “Le sedi Storiche”) e pubblicato sul relativo catalogo – Roma 2005.
2005 Relazione al Convegno di studi Nazionale “L’Università di Roma “La Sapienza” e le università italiane nel settimo centenario della fondazione dello Studium Urbis di Roma (1303-2003)”, dal titolo “La Biblioteca Alessandrina tra Francesco Borromini e Carlo Rainaldi” - Roma 3- 4 Marzo 2005, Organizzato dal Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici- Università degli Studi di Roma “La Sapienza”- Accademia Nazionale di S. Luca (Atti pubblicati – Gangemi 2008).
2005 Inserita nella ricerca PRIN Nazionale dal titolo “L’architettura al tempo della transizione al barocco (da Gregorio XIII a Paolo V)” – Coordinatore Scientifico del Programma di Ricerca: prof. Sandro Benedetti; titolo dell’unità locale di Ricerca: “L’architettura a Roma nel tempo della transizione”.
2005 inserita ricerca di Ateneo dal titolo: “Diagnostica per immagini del tessuto edilizio recente”; responsabile scientifico del programma di ricerca prof. Roberto De Rubertis (Università degli Studi di Roma- La Sapienza) (finanziate).
2006 inserita nella ricerca di Ateneo dal titolo “Il verde a Roma tra ‘800 e ‘900: distruzioni e progetti nuovi” Responsabile Scientifico del Programma di Ricerca: prof. Marcello Fagiolo (finanziate).
2007 per il Centro di Studi per la Storia dell’Architettura – (Roma Casa dei Crescenzi, Via L. Petroselli), fa parte della segreteria organizzativa del XXVI Congresso dal titolo: L’Altra Modernità città e architettura - Roma 11, 12, 13 aprile 2007. Ivi ha partecipato con un intervento dal titolo: Contaminazione di tradizione e modernità nei quartieri popolari a Roma: 1920-1940.
2007 inserita nel progetto di ricerca di Università dal titolo “Il verde a Roma tra ‘800 e ‘900: distruzioni e progetti nuovi. Parte II. Le ville distrutte degli ordini religiosi e in particolare dei Gesuiti ”. Responsabile scientifico del programma di ricerca Prof. Marcello Fagiolo (finanziata).
2008 inserita nel progetto di ricerca di Università dal titolo “L’evoluzione dell’Aventino dal ‘500 al ‘900: complessi religiosi, ville, lottizzazioni. Parte I”. Responsabile scientifico del programma di ricerca Prof. Marcello Fagiolo (finanziata).
2007 e 2008 ricerca di Ateneo Federato dal titolo Palazzo Senatorio, crescita e trasformazione dal XVII al XX secolo (finanziata).
Dal 2008 membro del Comitato Direttivo della Rivista “Quaderni dell’Istituto di Storia dell’architettura” del Dipartimento di Storia dell’architettura, Restauro e Conservazione dei Beni architettonici- ora Storia, Disegno e Restauro dell’architettura.
2009 progetto di Ricerca di Università: “Un maestro del tardo Cinquecento romano: Giacomo della Porta”(presentata).
2009 (gennaio-maggio) nell’ambito delle Attività ‘Conto Terzi’ del Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici, ha svolto una consulenza per la: “Ricerca storico-architettonica sull’immobile sito a piazza Verdi in Roma – ex Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato” per conto di Fintecna Immobiliare S.R.L. (contratto del 13 gennaio 2009) (in collaborazione con il prof. C. Bozzoni).
Dal 2009 membro del Comitato di Redazione del Bollettino del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura (Roma- Casa dei Crescenzi,).
2009 giornata di studio su “Roma - Le trasformazioni urbane nel Cinquecento”, ha partecipato con il contributo dal titolo: L’attività edilizia dei nuovi ordini religiosi nel Cinquecento, organizzata dal prof. G. Simoncini (Roma 9 ottobre 2009, ‘Sapienza’ Università degli studi di Roma, Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Culturali).
2010 Responsabile scientifico del Progetto di ricerca d’Ateneo (Sapienza Università di Roma) dal titolo Carlo Rainaldi nel quarto centenario della nascita (1611-1691) tra tradizione familiare e nuova sperimentazione barocca – (finanziata).
2010 membro della segreteria convegno Architettura e citta' nel Medioevo (Roma 12 maggio 2010 Terme di Diocleziano) organizzato dal Centro di Studi Per la Storia dell’Architettura.
2011 ha partecipato con un intervento alla celebrazione del quarto centenario della nascita di Carlo Rainaldi Roma 4 maggio – Accademia Nazionale di S. Luca (www.accademiasanluca.it).
2011 partecipa alla domanda di finanziamento per Progetto di ricerca Universitaria “Le sedi della Sapienza di Roma, dal palazzo alla città degli studi” (responsabile B. Azzaro) (finanziata).
2011 ha partecipato alle “Giornate di studio in memoria di Arnaldo Bruschi (1928-2009) con un intervento dal titolo ”L'eco della storia nei progetti di nuove chiese di Gustavo Giovannoni” (Roma 5,6,7 maggio 2011-Facoltà di Architettura, Dipartimento di Storia, Disegno, Restauro dell’architettura), nell’intervento si sono analizzati numerosi documenti dell’archivio Giovannoni e interessantissimi disegni inediti, relativi ai progetti per tre chiese elaborati nei primi decenni del Novecento.
2011 partecipa alla domanda di finanziamento di medie e grandi attrezzature scientifiche di Ateneo per un “Hardware/software per la scansione 3D con accuratezza decimillimetrica. Dalla quantità alla qualità: l’interpretazione dei dati sperimentali delle scansioni laser ad alta risoluzione, per la storia, per il disegno, per il restauro dell’architettura” (Responsabile Scientifico del programma di Ricerca: Migliari Riccardo).
2012 partecipa al PRIN nazionale bando 2010-2011 (unità di ricerca B, responsabile scientifico prof. Giovanni Carbonara).
2012 partecipa alla domanda di finanziamento per Progetto di ricerca Universitario “Le sedi della Sapienza di Roma. Il palazzo della Sapienza e le sedi decentrate” (responsabile B. Azzaro) – (finanziata).
2013 definisce un Accordo di Collaborazione tra Dipartimento di Storia Disegno e Restauro dell’Architettura dell’Università e l’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali CNR, Area della Ricerca di Montelibretti (di seguito denominato ITABC-CNR), Monterotondo (RM), per una collaborazione scientifica concernente il seguente tema di ricerca: “studi relativi ad edifici storici di epoca antica, tardoantica, medievale, moderna e contemporanea ed al loro contesto storico-topografico" (Consiglio di Dipartimento del 27 novembre 2013) finalizzato ad un progetto di Ricerca europeo.
2013 Responsabile scientifico del Progetto di ricerca d’Ateneo (Sapienza Università di Roma) dal titolo: “L’opera architettonica di Gustavo Giovannoni nella prima metà del Novecento”- (finanziata ).
2014 componente del gruppo di ricerca del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro per la partecipazione al Progetto di Ricerca FILAS- Regione Lazio (Progetti di ricerca presentati da Università e Centri di Ricerca- previsto da Lr. 13/2008)
2014 Coordinatore 2 nel Progetto multidisciplinare (coordinatore 1 - B. Alfonsetti Macroarea E) dall’Ateneo Sapienza di Roma dal titolo “Il modello Roma dall’Italia all’Europa (1690-1789). Arte, teatro, letteratura, architettura dalla fondazione dell’Arcadia alla fine dell’ Antico Regime. Una mappatura culturale dei luoghi e degli eventi”(finanziato per 25.000 euro)
2014 tiene una Conferenza nel ciclo di Corsi Superiori di Studi Romani, con il patrocinio di Roma Capitale, dal titolo "La molteplice poetica di Carlo Rainaldi: progetti, modelli, architetture" (25 novembre - Roma, palazzo Braschi).
2014 (25-26 settembre Morbegno -SO) Partecipazione al Convegno Internazionale di studio indetto dalla Fondazione Baechi (Fondazione svizzera per il restauro delle pitture murali) sul tema“Collegiata di S. Giovanni Battista in Morbegno. Un capolavoro barocco in restauro in cerca d’autore” con un intervento dal titolo: “Tra Roma e Morbegno, personaggi e architettura nel tardo barocco”. Da allora collabora con il Consiglio Scientifico della Fondazione.
2014-2017 membro del Consiglio didattico-scientifico del Master di I° livello in Comunicazione dei Beni Culturali (Direttrice: Elena Ippoliti). Facoltà di Architettura dell'Università Sapienza di Roma, Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura . Partecipa al Master anche con lezioni. (approvato dal Cons. Dipartimento del 19/2/2014 e dalla giunta di facoltà 19/2/2014)
2014 e 2017 ha svolto attività di revisione anonima per la rivista scientifica ArchHistor.
2014-2015-2016 partecipa all'iniziativa Open House Roma collaborando attivamente nelle visite guidate presso la casa dei Crescenzi- Roma via Petroselli (l'iniziativa si è svolta ogni anno nel mese di maggio).
2015 Responsabile scientifico del progetto di ricerca d’Ateneo (Sapienza Università di Roma) dal titolo:
Matrici di un impianto chiesastico tardo-barocco; dal caso di San Giovanni Battista a Morbegno ai suoi sviluppi nel contesto europeo. Questioni aperte tra storia e restauro.
(finanziata per 8.000 euro).
2015 partecipa ad una giornata di studio “Per Giovanni Carbonara, studi e ricerche” con un contributo dal titolo: “Il ruolo della storia nell’intervento di restauro: il caso tardo barocco del S. Giovanni Battista a Morbegno” (10 settembre- Roma Università Sapienza di Roma).
2015 nominata come External Examiner of a Ph. D. thesis dalla Escuela Doctorato dell'Università Politecnico di València - (ottobre) e attività di valutazione come External Examiner per la Escuela Doctorato dell'Università Politecnico di València (novembre), per la tesi di Marta Grau Fernàndez (tutor: Ignacio Bosch Reig).
2015 partecipazione Convegno Centenario Roma Marittima. Cento anni di architettura con un intervento dal titolo "Il progetto dei Cultori per Ostia" (con Marina Docci e Maria Grazia Turco) (Ostia Antica 27 novembre).
2015 partecipa alla domanda di finanziamento PRIN nell'Unita' di Ricerca diretta dal prof. VALENTI Graziano Mario (coordinatore nazionale prof. Parrinello Sandro) dal titolo: "C.H.I.M.ERA - Cultural Heritage Information Modeling in digital ERA. Protocolli infografici per il rilievo, la riqualificazione e la gestione del patrimonio architettonico".
2016 Organizzazione mostra per il Centro di Studi di Storia dell'architettura dal titolo “Gustavo Giovannoni - Tra storia e progetto" svoltasi a Roma presso la sede del Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano (4 febbraio2016- 15 marzo 2016 ) (come membro del Comitato scientifico della mostra e membro del Comitato Direttivo del Centro Studi per la Storia dell'Architettura).
2016 componente nel gruppo di ricerca scientifica di Ateneo 2016 dal titolo "Resti della città del passato e strutture della città del presente in aperta dialettica. Il caso di Roma" (responsabile progetto prof. M.P Sette).
2016 componente del gruppo di ricerca nel progetto "Attrezzature Scientifiche" dal titolo "Nuove tecnologie per ricerche storiche, urbanistiche, topografiche e proposte di intervento sulle fasi antiche della città di Foligno" (responsabile L. Barelli)
2016 presiede la II° sessione del Convegno dal titolo Roma nel Settecento fra letteratura, arte, musica (Roma 28-30 settembre, Facoltà di Lettere e filosofia, Università Sapienza).
2016/17 membro del Comitato Scientifico del Master di II livello T&T in Scenografia Tatrale e Televisiva (Direttore M. Zammerini) Facoltà di Architettura dell'Università Sapienza di Roma.
2017 membro del Comitato Scientifico del Convegno dal titolo "La costruzione della forma architettura nell'Italia Medievale, convegno di studi in onore di Corrado Bozzoni" (a cura di D. Esposito, G. Villa, A. Viscogliosi), con il patrocinio del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'architettura e la Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio (Roma, 22-25 maggio 2017 Facoltà di Architettura, aula magna di piazza Borghese, 9.
2017 svolge attività di revisione anonima per la rivista scientifica Thiasos..
2017 partecipa alla cura Scientifica della Mostra (in collaborazione) allestita in occasione delle celebrazioni degli 80 anni della nuova città universitaria di Roma, Alta cultura, innovazione, e Internazionalizzazione (Roma, Università Sapienza di Roma, Palazzo del Rettorato 23/11/217- 26/01/2018)
2017 partecipa al Convegno in occasione delle celebrazioni degli 80 anni della nuova città universitaria dal titolo Lecittà universitarie del XX secolo e la Sapienza di Roma Alta cultura, innovazione, e Internazionalizzazione (Roma 23/11/217- 26/01/2018) con un contributo dal titolo: "Due volti dell'architettura razionalista nella Città Universitaria di Roma:l'edificio dell'istituto di Mineralogia e Geologia e l'edificio scomparso della milizia universitaria"
PUBBLICAZIONI
Simona Benedetti, L’Acquedotto Felice da Porta Furba alla Mostra del Mosè in - Storia Architettura - volume speciale ”SISTO V - Architetture per la città” - Multigrafica Editrice 1992, (pp. 90-129 ).
Il saggio analizza storicamente la vicenda dell’Acquedotto Felice considerando contestualmente le problematiche di natura tecnico-logistica che comportò l’opera, i personaggi che si avvicendarono nell’impresa (Matteo Bartolini, Giovanni Fontana, ecc.) muovendo da dati bibliografici antichi ed archivistici solo parzialmente noti. Si focalizza poi l’attenzione su tre nodi architettonici: la fontana di Porta Furba, la porta S. Lorenzo, e la mostra dell’acqua Felice.Quest’ultima opera viene analizzata criticamente, mettendo in evidenza la sua valenza formale di “celebrazione dell’impresa”, cogliendo le differenze tra il primo progetto (opera di Domenico Fontana) con la effettiva realizzazione. Nell’articolo vengono altresì inclusi i rilievi delle due fontane, disegni archivistici, incisioni, planimetrie e grafici forniti dall’A.C.E.A., ed immagini fotografiche.
Simona Benedetti, Le Quattro fontane in Storia Architettura - volume speciale ”SISTO V - Architetture per la città” - Multigrafica Editrice 1992, (pp. 130 -157).
Nel saggio si analizza soprattutto questo particolare nodo urbano, che lega contestualmente due grandi imprese sistine: il nuovo assetto urbanistico dei tracciati sistini e l’acquedotto Felice. Si considerano le motivazioni storico - simboliche connesse all’accentuazione del ‘fuoco urbano’, costituito appunto dalle quattro fontane poste come quinte prospettiche angolari sulle direttrici viarie, le quali accentuano, attraverso i quattro smussi angolari, la connessione tra i due tracciati viari intersecatesi: esempio che si ritrova in altre realizzazioni coeve (Messina e Palermo). Il lavoro è arricchito dai rilievi delle singole fontane e da studi di approfondimento grafico dei valori plastici oltre che da incisioni.
Simona Benedetti, Il ponte Felice in Storia Architettura - volume speciale ”SISTO V - Architetture per la città” - Multigrafica Editrice 1992, (pp. 222-239).
L’articolo ricostruisce la vicenda della realizzazione del Ponte Felice tra Magliano in Sabina e Borghetto, in sostituzione di un antico manufatto romano crollato. Nel saggio si affrontano le problematiche tecnico - costruttive connesse all’opera iniziata da Domenico Fontana, ed alla necessità di spostamento del corso del Tevere- a lavori di costruzione ultimati - con la sua deviazione ed imbrigliamento in nuovi argini; impresa, quest’ultima, di non poco conto e che si estese in un lungo arco temporale. Nei decenni successivi all’inizio dell’opera, vennero coinvolti sia il fratello Giovanni Fontana che il nipote Carlo Maderno. Vengono evidenziate anche le tecniche costruttive, i materiali, le modalità esecutive partendo dalla documentazione bibliografica antica, sia per ciò che concerne la fabbrica del ponte che per le opere di sostruzione atte a contenere i nuovi argini da crearsi ex novo.
Simona Benedetti, I riflessi della cultura architettonica nella produzione dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Roma (1900-1930) (1991-1992). Ricerca svolta con una Borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dattiloscritto depositato in data 8 /05/2002 (ai sensi del D.L.L. del 31/08/1945 n. 660), (due volumi).
I due volumi riesaminano la vasta produzione dell’Istituto case Popolari (I.C.P.) nel primo Novecento a Roma. Essi sono articolati in quattro capitoli; di cui i primi due analizzano il periodo storico ed il dibattito architettonico ed urbanistico, oltre che le tipologie prevalenti nell’edilizia popolare romana.
Simona Benedetti, La fabbrica del Palazzo Nuovo in Campidoglio le principali tappe costruttive del cantiere seicentesco, in “Il Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo in Campidoglio - Momenti di un grande restauro a Roma”; Pacini Editore, Pisa 1997, (pp. 71-84).
Il saggio è inserito nella pubblicazione - in due volumi -, edita in occasione del restauro conservativo delle facciate dei Palazzi Capitolini (Palazzo Senatorio, dei Conservatori e Palazzo Nuovo) a cura della Soprintendenza ai Musei, Gallerie, Monumenti e Scavi del Comune di Roma. Esso ripercorre le inedite tappe costruttive del cantiere seicentesco del Palazzo Nuovo; si individuano le varie maestranze attive, le modalità costruttive, le tappe della sua realizzazione. Restituendo un significativo spaccato dell’attività edilizia seicentesca a Roma, e pubblicando disegni inediti della piazza capitolina riferibili ai primi anni del Seicento.
Simona Benedetti, Filippo Barigioni e l’allestimento del Museo Capitolino nel Palazzo Nuovo di Campidoglio , in "Palladio" n. 20, Roma, Luglio- Dicembre 1997 ( pp.83-100).
La pubblicazione sviluppa e mette a fuoco le problematiche della trasformazione architettonica del Palazzo Nuovo in occasione del suo allestimento museale settecentesco. Essa individua, attraverso inedita documentazione archivistica, la paternità di Filippo Barigioni, fin qui sconosciuta, al quale sono dovuti tutti gli interventi sul palazzo strettamente legati all’allestimento museale (per la collocazione delle diverse e difformi collezioni archeologiche), maturato d’intesa con Alessandro Gregorio Capponi, personaggio di punta nell’entourage culturale di Clemente XII Corsini.
Simona Benedetti, Il Palazzo Nuovo nella Piazza del Campidoglio - Dalla sua edificazione alla trasformazione in museo – Edizioni QUASAR- Roma, 2001; volume di 318 pagine comprensivo di 67 tavole a colori e 180 immagini B/N. Pubblicato a cura e con il Patrocinio della Sovrintendenza ai BB.CC. del Comune di Roma.
Il Palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio, pur costituendo una delle tre quinte architettoniche principali dell’impianto michelangiolesco, fino allora risultava essere il meno studiato. L’attuale testo, riprendendo gli elementi documentari e storici già acquisiti, ha esteso ed ampliato la vicenda architettonica e costruttiva a tutto il secolo XVIII fino alla costituzione del museo Capitolino con Clemente XII nel 1734. La struttura del lavoro si è articolata iniziando con una panoramica d’insieme riassuntiva sulle vicende costruttive michelangiolesche e dellaportiane, per poi passare ad una analisi puntuale e dettagliata delle tappe seicentesche (in cui sono attivi Girolamo e Carlo Rainaldi) in riferimento alla costruzione della fabbrica vera e propria; quindi si sono analizzati tutti i lavori di trasformazione dovuti all’allestimento settecentesco. Quale anello di congiunzione tra le due fasi seicentesca e settecentesca, è stato poi inserito un capitolo dedicato specificamente alla fontana del Marforio, sempre coinvolta nelle vicende legate al Palazzo Nuovo dalla fine del Cinquecento alla sua definitiva sistemazione del 1734; di cui Giacomo Della Porta inizialmente, poi Filippo Tittoni ed in fine Filippo Barigioni, sono gli autori nella definizione formale delle tre diverse sistemazioni. Ogni periodo storico è stato ricostruito avvalendosi dell’analisi di specifici ed inediti documenti, che restituiscono le singole fasi dei lavori di edificazione e di trasformazione. Circa le opere di trsformazione settecentesca, sulla base di numerosi inediti documenti si è chiarito il ruolo decisivo ed ignoto di Filippo Barigioni che, con la definizione formale di ciascun ambiente del palazzo, conferisce all’intero edificio il carattere di preziosa teca architettonica per le collezioni ivi destinate. A quest’ultimo architetto è stato dedicato un particolare approfondimento.
Il volume è stato presentato l’11 marzo 2003 marzo 2003, Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, Sala Pietro da Cortona; con il patrocinio del Comune di Roma e della Sovraintendenza ai Beni Culturali e le edizioni Quasar.
Il volume è stato recensito in: Palladio, n. 27, 2001, pp.135-138); nella Rivista Storica del Lazio, n. 16, 2002, (pp.170-171), Arte Cristiana n. 810 (maggio-giugno 2002) (pp. 236-237); Arkos – Scienza e Restauro, n. 1, 2002, p.64.
Nella valutazione nazionale CIVR 2004, è stato selezionato tra i migliori sette contributi, presentati dal Dipartimento di Storia dell’Architettura Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici- Univ. di Roma La Sapienza (che aveva presentato 17 opere).
Simona Benedetti, Inediti giovanili di Carlo Rainaldi, in "Palladio", n. 28, Roma; Luglio - Dicembre 2001, (pp. 59-76)
Il saggio studia e valuta un gruppo di grafici inediti, trovati presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, nel manoscritto del Fondo Barberini, di mano del giovane Carlo Rainaldi. Tutti recano la firma del giovane architetto o per esteso o con le sue iniziali. Essi riproducono opere realizzate in Campidoglio tra il 1627 ed il 1633 (visibili ancor oggi) e raffigurano diversi oggetti: quattro targhe con iscrizioni, un disegno per camino, un basamento con statua, due telai d’incorniciatura per iscrizioni vuote.
A questi fogli vengono altresì accostati due altri grafici sconosciuti, conservati presso la Kunstbibliothek di Berlino e finora non attribuiti. A chiusura del saggio è stata analizzata ed attribuita a Rainaldi un’opera costruita: un monumentale portale in prossimità della via Appia; che ricorda il metodo compositivo delle opere analizzate caratterizzato dal sovrapporre più temi accostando e incastrando le figure che costituiscono i singoli oggetti. Lo studio fa quindi emergere un’inedita attività giovanile di Carlo Rainaldi nella sua fase di apprendimento della disciplina dell’ Arte dell’Architettura, in cui il portato dell’educazione ricevuta dal padre Girolamo orienta al suo superamento verso quella ‘quarta via’, che si rivelerà la modalità barocca dell’ operare di Carlo.
Simona Benedetti, Progetti e realizzazioni nel cortile del palazzo dei Conservatori in Campidoglio, sulla rivista “Studi Romani”, gennaio- giugno, Roma 2003, (pp. 44-70).
Lo studio mette a fuoco la vicenda storica del Cortile interno del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio. Si è voluto evidenziare il percorso storico –formativo dell’invaso spaziale, che a tutt’oggi si presenta quale “negativo interno” morfologicamente non unitario, perchè mai incluso nelle molteplici operazioni uniformatrici realizzate sui prospetti esterni del palazzo.
Vengono presi in esame, sia le varie proposte progettuali - da quella cinquecentesca di Giacomo della Porta a quelle ottocentesche del periodo Napoleonico -, sia le effettive realizzazioni tra cui la più significativa risulta essere quella settecentesca (1720) su progetto di Alessandro Specchi.
Dall’analisi documentaria (importantissimo è il documento del capomastro muratore), emergono elementi essenziali per la ricostruzione delle fasi edilizie del cortile, anche precedenti alla definizione architettonica finale (quella settecentesca) tutt’oggi visibile. Tuttavia emerge costante nel tempo la volontà, mai attuata, di voler approfondire la spazialità del cortile, e di volerne unificare la morfologia dei quattro lati.
Tale inattuato completamento lascia possibili vie di interpretazione: da un lato, la volontà di dare una memoria leggibile (per le pareti laterali), delle diverse fasi edilizie del palazzo, dall’altro evidenzia un’effettiva difficoltà tecnico - costruttiva, che ne ha impedito un ulteriore progettato e riprogettato approfondimento dimensionale più volte progettualmente ipotizzato.
Simona Benedetti, Significative realizzazioni di opere religiose a Roma negli anni tra le due guerre, in Atti del convegno di studi “L’architettura nelle città italiane dagli anni Venti agli anni Ottanta del XX secolo. Ricerche, analisi, storiografia” Accademia Nazionale di S. Luca – Roma, 21-24 Febbraio 2001, a cura di Vittorio Franchetti Pardo, Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici, Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “La Sapienza”, Editrice Jaca Book, dicembre 2003, (pp. 182 -189).
Il campo di indagine cui si è rivolta l’attenzione del presente contributo, è rintracciabile nel panorama architettonico delle opere religiose romane degli anni compresi tra il 1920 ed il 1940. Dopo un’analisi del vasto panorama esistente, si sono selezionate alcune tra le più significative; ovvero quelle che offrono i maggiori spunti critici legati al linguaggio architettonico del particolare momento di transizione: da una architettura di tipo accademico- tradizionalista ad una sperimentazione più vicina al linguaggio ‘moderno’, che in vario modo si declina e prende forma. In particolare questa transizione è stata analizzata attraverso alcune opere di G. Magni, G. Giovannoni, C. Bazzani, C. Busiri Vici, A. Brasini, M. Piacentini, M. Paniconi – G. Pediconi e A. Foschini. Nel contributo emergono tre principali tendenze: la prima che permane in una tradizione accademica, la seconda che sviluppa una rielaborazione semplificata di spunti medievali; la terza individuabile nell’esperienza artistica del ‘Novecento’.
Simona Benedetti, La peste a Roma: disegni di Carlo Rainaldi (1633), in PALLADIO, n. 33 (gennaio- giugno 2004), (pp. 29-54) .
A causa della pestilenza dilagante in tutta Italia, fin dal 1629 viene istituita la Congregazione della Sanità, che in brevissimo tempo mette a punto vari provvedimenti per la salvaguardia dei centri urbani non ancora colpiti dal contagio. Per ciò che riguardava la città di Roma venne stabilito di chiudere la maggior parte delle Porte cittadine ed inibire il più possibile l’entrata in città di merci o ogni altra possibile fonte di contagio. Per le poche Porte aperte venne istituito un presidio di soldatesche e controlli sanitari con relative strutture d’appoggio, ove venivano trattenuti i forestieri in osservazione; all’interno della città vennero istituiti dei veri e propri lazzaretti per i malati conclamati e per quelli sospetti, riadattando strutture già esistenti. Tutta codesta articolazione di organismi di fermo e di assistenza, sia per ciò che concerne l’esterno che l’interno della città, è stato disegnato dal giovane Carlo Rainaldi e si trova documentato in un manoscritto Barberini, conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Particolare attenzione viene dedicata all’analisi delle diverse tipologie, sia dei semplici, che più complessi organismi destinati a lazzaretti. Si è quindi inizialmente documentata tale attività progettuale e poi approfondito l’aspetto compositivo di alcuni disegni di targhe-didascalie, che compaino a corredo dei grafici in esame. Elementi che hanno evidenziato, ancora una volta, l’espressività del giovane architetto individuabile tra meccanismi formali tardo-cinquecenteschi (provenienti dalla collaborazione con il padre Girolamo), ed elaborazioni embrionalmente barocche.
Simona Benedetti, La casa dei Crescenzi e l’edificio di congiunzione con il palazzo dell’Anagrafe: dal carteggio di Gustavo Giovannoni; in “GUSTAVO GIOVANNONI – riflessioni agli albori del XXI secolo”- Atti della giornata di studio dedicata a Gaetano Miarelli Mariani - Roma, 26 giugno 2003 - Facoltà di Architettura L. Quaroni - Bonsignori Editore, (pp. 93-100).
Si ripercorre, sulla scorta dei documenti inediti, tratti dagli appunti del carteggio di Gustavo Giovannoni, la vicenda della realizzazione del corpo di fabbrica, che connette la casa dei Crescenzi (attuale sede del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura) e gli Uffici dell’Anagrafe. Tale edificio risulterebbe essere stato progettato proprio da G. Giovannoni, che lo realizza per connettere volumetricamente i due corpi di fabbrica, come egli stesso afferma a proposito della preesistenza medievale: “sì da toglierla da un inopportuno isolamento“. Tale proposta fu avanzata anche per evitare la demolizione della la Casa dei Crescenzi, in un primo tempo richiesta da Mussolini, rispetto alla nuova costruzione appena realizzata.
Simona Benedetti, Brevi note riferite alla crescita volumetrico- architettonica del complesso della Sapienza tra XVI e XVII secolo, “700 anni di Università - I luoghi della Sapienza. – ‘La Sapienza’ per Roma ” , Catalogo della Mostra dedicata alle celebrazioni dei 700 anni della Fondazione dello Studium Urbis di Roma (1303-2003) (Roma, Complesso del Vittoriano 25 febbraio- 16 marzo 2005), Selegrafica 80 Editrice, Roma 2005, pp. 40-41.
Il testo sintetizza le principali fasi di crescita dell’edificio della Sapienza dal 1562 al 1695, segnalando i principali contributi storiografici esistenti in merito. La sintesi storica confluisce nella ricostruzione del modello virtuale con sua legenda, tale elaborato costituisce uno dei pannelli realizzati dal Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici (Università di Roma “La Sapienza”) per la Mostra svoltasi presso il Complesso del Vittoriano (25 febbraio- 16 marzo 2005). Le diverse fasi sono state anche cromaticamente diversificate in uno schema unitario.
Nel pannello espositivo, il modello virtuale veniva ulteriormente illustrato da una tabella sinottica (elaborata da Simona Benedetti) comprensiva dei lavori realizzati nel complesso architettonico tra il 1562 ed il 1695 in cui per ogni annata, veniva individuato l’architetto, il pontefice, il corpo di fabbrica interessato dai lavori, il tipo di intervento specifico.
Simona Benedetti, Paolo Cavallari, Qualità architettonica e qualità urbana nell’edilizia borghese e popolare a Roma (1890-1930), promosso e realizzato con i fondi della Regione Lazio – Dipartimento Territorio Direzione Regionale Piani e Programmi di Edilizia Residenziale Assessorato Lavori Pubblici e Politica della Casa (Area dell’Osservatorio per l’Edilizia e Programmi Europei), stampato da O.D.P. Pubblicità S.r.l. – Roma 2005; volume di 300 pagine, con 250 immagini a colori e 250 in bianco e nero; ISBN 978-88-907-0120-7
La pubblicazione è strutturata in due parti: la prima (L’architettura residenziale borghese a Roma, capitale dello stato liberale: il quartiere di Villa Patrizi - di Paolo Cavallari pp. 11-111), la seconda (Aspetti della cultura architettonica nella produzione dell’Istituto Case Popolari di Roma – di Simona Benedetti) (pp. 113-231).
Il volume, strutturato in due parti ben distinte (in cui con chiarezza è distinguibile l’apporto individuale dei due autori), rilancia una lettura storico-critica dell’architettura romana realizzata tra la fine del XIX ed i primi decenni del XX secolo, rivalutandone oltre alle qualità architettonico- linguistiche, anche quelle riguardanti gli impianti urbani e gli abitat conseguenti. Tale produzione architettonica a Roma infatti, mette in evidenzia tutta la problematica ed interessantissima vicenda, del particolare momento di transizione. Dalle consolidate linee espressive ottocentesche dell’eclettismo, all’architettura moderna del Novecento non razionalista. Questa tematica è analizzata sia per tipologie “borghesi” dei villini dell’ edilizia privata nel quartiere di Villa Patrizi (prima parte del volume), che per quella popolare in molti quartieri dell’I.C.P. di Roma (seconda parte del volume).
In questa seconda parte (di cui è autrice S. Benedetti), dopo un capitolo, relativo all’inquadramento storico- culturale del periodo in esame, in cui si individuano le linee programmatiche, urbanistiche e gestionali del problema delle case popolari e del ruolo urbano di queste stesse, si passa ad analizzare l’apporto di alcuni personaggi chiave nei quartieri popolari dislocati in varie zone della città. Tra questi interventi si analizzano anche le due Città Giardino della Garbatella ed Aniene. L’analisi dettagliata, anche indicata sinteticamente, evidenzia l’operato di particolari personalità: G. Magni, Q. Pirani, I. Sabbatini, C. Palmerini, G. Guidi, ecc.. Con ciò si è tentato di far emergere, le caratteristiche compositivo- linguistiche, che meglio evidenziano il particolare momento di transizione dell’epoca, ancora intrisa di memorie formali e linguistiche del secolo passato, contemporaneamente ricco di elementi di novità del movimento moderno con cui si andava confrontando. Tali istanze generano una ‘architettura di transizione’, individuabile come una vera e propria ‘altra modernità’, estremamente densa di suggerimenti formali, stilistici, urbani, che delinea un campo di libera ricerca architettonica del periodo in esame.
Simona Benedetti, Neglectis reiectisque ab omnibus. L’ospedale di S. Gallicano in Trastevere, un’opera buona e bella, in 30 Giorni (rivista mensile, internazionale), n. 12, 2005, pp. 70-71.
Il contributo costituisce una finestra autonoma, impaginata all’interno del saggio di Lorenzo Cappelletti dal titolo: Benedetti Riformatori; dedicato ai due pontefici Benedetto XIII e Benedetto XIV.
L’approfondimento è dedicato alla fabbrica dell’ospedale del S. Gallicano realizzato per il Giubileo del 1725, vuole sottolineare l’importanza della realizzazione di un’opera assistenziale, destinata agli abbandonati e respinti da tutti perché affetti dalle peggiori malattie della pelle (scabbia, tigna ecc.). Il testo vuole altresì sottolineare la novità tipologico-funzionale dell’organismo architettonico settecentesco, concepito al fine di ottimizzare la fruizione da parte di ammalati e personale medico; con una particolare segnalazione per la qualità delle forme barocche della piccola chiesa, fuoco architettonico dell’intera composizione.
Simona Benedetti, Cappella Chigi in S. Maria della Pace, in Pietro Da Cortona: Piccole e grandi Architetture. Modelli, rilievi, celebrezioni; a cura di Sandro Benedetti e Augusto Roca De Amicis. Redatto in occasione della Mostra Roma Capitale del Barocco (Bernini, Pietro da Cortona, Borromini)- Roma, Castel S. Angelo Giugno-Ottobre 2006); Edizioni Gangemi, settembre 2006, (pp. 98- 131).
Lo studio della Cappella Chigi in S. Maria della Pace, incluso nel volume dedicato all’attività di Pietro da Cortona, muove verso una lettura critica della definizione cortoniana. Partendo dalla vicenda storica (attraverso l’analisi dei documenti editi ed inediti) e dal rilievo dell’assetto attuale, è possibile infatti interpretare e legare la sua configurazione barocca, così plasticamente e cromaticamente definita, sia alle tematiche indicate dalla committenza seicentesca, che al programma iconologico preesistente, nella parte alta della navata sulla cappella fin dai primi decenni del cinquecento; cioè della fase relativa agli affreschi raffaelleschi. Pietro da Cortona utilizza metodologicamente i contrasti cromatici dei materiali utilizzati (distaccandosi così dalla natura dei precedenti interventi artistici) e realizza una sintesi simbolico-scultorea, per condensare nella figurazione complessiva più messaggi e significati iconologici legati al Mistero della Trinità. In questa piccola opera del grande maestro barocco, è possibile pertanto rintracciare tutte le caratteristiche espressive del suo operare, che evidenziano le sue qualità di pittore, scultore e architetto .
Il volume è stato presentato in Campidoglio, Roma 10 Gennaio 2007, Sala Pietro da Cortona.
Il volume è stato recensito in PALLADIO n. 39 – 2007 (pp. 127- 131).
Simona Benedetti, La Biblioteca Alessandrina tra Francesco Borromini e Carlo Rainaldi, saggio, in “L’Università di Roma “La Sapienza” e le Università italiane nel settimo centenario della fondazione dello Studium Urbis di Roma (1303-2003)”a cura di B. Azzaro; atti del Convegno Nazionale (Roma, Accademia Nazionale di S. Luca, 3-4 marzo 2005), Organizzato dal Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Edizioni Gangemi 2008, (pp. 69 -78) .
Il contributo ripercorre attraverso un riesame della documentazione grafica e documentaria, la vicenda costruttivo-architettonica della Biblioteca Alessandrina, progettata interamente dal Borromini cui subentrò, nelle ultime fasi di definizione, Carlo Rainaldi.
Essa, realizzata come ultimo corpo di fabbrica del complesso volumetrico della Sapienza rappresenta, dopo la chiesa, l’ambiente internamente più qualificato. L’approfondimento, oltre a riassumere le fasi più significative riferibili alla sua definizione, attraverso la puntuale lettura degli elementi realizzati - siano essi elementi architettonici, che oggetti più propriamente funzionali e d’arredo-, evidenzia il particolare livello espressivo-simbolico con il tema della Sapienza, cui tutto il complesso è dedicato. Un’attenzione particolare è rivolta alle trasformazioni intercorse dalla progettazione iniziale alla effettiva realizzazione, sia per quanto concerne elementi realizzati sotto la direzione di Borromini, che per quelli trasformati dopo la sua morte.
Simona Benedetti, Contaminazione di tradizione e modernità nei quartieri popolari a Roma: 1920-1930, in “L’altra Modernità- Città e Architettura” (a cura di Laura Marcucci), atti del XXVI Congresso Nazionale del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura (Roma 11, 12, 13 Aprile 2007) (pp. 334 -353).
Il contributo analizza il ricco quadro offerto dalla produzione architettonica dell’I.C.P. di Roma, degli anni ’20 -’30, che all’interno della vicenda romana, evidenzia una significativa esperienza nella definizione di ’altra Modernità’. Si individua il tema della contaminazione che frequentemente accomuna i vari livelli progettuali nei quartieri popolari di questo periodo: a scala urbana, nella distribuzione funzionale degli alloggi, nella definizione architettonico-formale. Contaminazione che è contestualmente processo di semplificazione di stilemi formali consolidati a più livelli e nuova sperimentazione progettuale di impianti, forme, metodologie aggregative dei tipi edilizi; modalità ormai lontane dal deposito metodologico ottocentesco, ma non ancora assimilabili all’interno di quelle categorie dello ‘stile moderno internazionale’. Da qui si svolge un’analisi rivolta ad alcuni quartieri dell’I.C.P. meno studiati, come il Flaminio II, l’Appio I e II, il Tiburtino II, Ostia Mare, opera degli architetti: A. Limongelli, G. Guidi, C. Palmerini, P. Marconi, M. De Renzi, ecc. Nell’analisi si richiamano anche episodi noti, ma altrettanto eloquenti nell’ottica della contaminazione generatrice di ‘altra modernità’, come l’esperienza del Testaccio IV, Trionfale V, Città Giardino Garbatella e Aniene .
Simona Benedetti (a cura di) Gli studi di storia dell’architettura nelle ricerche dei dottorati italiani, «Bollettino del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura». Il volume costituito da tre annualità nn. 42,43,44 (anno 2005, 2006, 2007) costituisce una raccolta dei contributi della giornata seminariale - svoltasi presso la sede del Centro di Studi per la storia dell'Architettura (Roma, Casa dei Crescenzi - dicembre 2006), Gangemi Editore, Roma 2009 (pp. 1-432).
Questo triplice numero della rivista raccoglie i contributi del Seminario - svoltosi presso la sede della Casa dei Crescenzi nel dicembre 2006-, dedicato alla conoscenza delle ricerche svolte nei corsi di Dottorato di ricerca in Storia dell’Architettura attivati negli Atenei italiani che hanno aderito all’iniziativa (Firenze, Genova, Napoli – “Federico II” e “Seconda Università”- Palermo, Pescara, Reggio Calabria, Roma - “Sapienza”e “Roma Tre” - Torino, Venezia). La presentazione del Coordinatore di ciascun Dottorato precede la sequenza delle tesi dei dottorandi (del XVIII, XIX, XX ciclo).
Il panorama delle ricerche qui presentate mette in evidenza il diversificato quadro degli interessi e degli orientamenti per l’ambito storico-architettonico in atto nei Dipartimenti universitari, documentando la notevole importanza dell’estensione tematica e la molteplicità diversificata di sviluppi disciplinari fin qui maturati.
Simona Benedetti, INTRODUZIONE a: Gli studi di storia dell’architettura nelle ricerche dei dottorati italiani, «Bollettino del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura (a cura di Simona Benedetti). Il volume costituito da tre annualità nn. 42,43,44 (anno 2005, 2006, 2007) costituisce una raccolta dei contributi della giornata Seminariale - svoltasi presso la sede del Centro di Studi per la storia dell'Architettura (Roma, Casa dei Crescenzi - dicembre 2006), Gangemi Editore, Roma 2009 (pp. 21-22).
Il testo introduttivo costituisce, in parte l’illustrazione dell’organizzazione del volume stesso, in parte una riflessione a posteriori sulle tipologie di ricerca attualmente in corso, o appena terminate nei corsi di Dottorato di Ricerca italiani nel settore disciplinare di Storia dell’Architettura (ICAR 18). Sulla base dei dati emergenti, si fa un bilancio degli interessi espressi nelle ricerche svolte dai giovani studiosi. In fine l’auspicio di un incremento maggiore per i temi meno frequentati, ma altrettanto importanti nel prezioso quadro dei Beni Architettonici italiani. .
Simona Benedetti, Architettura d’interni: la biblioteca Alessandrina e il Museo Capitolino a Roma - con Appendice: Il rilievo del Palazzo Nuovo e l’analisi dei percorsi museali (di M. R. Dal Mas e rilievi di M. Di Cocco e D. Del Priore), in «Palladio», n. 45, 2010, pp. 31-56.
Il contributo analizza due esempi di architettura d’interni di età barocca, attraverso i quali si evidenziano due diverse categorie critiche vive nel corso del XVII e prima metà del XVIII secolo, in cui possono ricadere i due interventi. L’uno, l’assetto dell’arredo interno della Biblioteca Alessandrina nel complesso della Sapienza, pienamente barocco, è legato alla genesi progettuale e formativa dello spazio architettonico in cui è inserito; l’altro, la sistemazione espositiva del museo Capitolino nel palazzo Nuovo di Campidoglio, prende forma e vive, totalmente in funzione della sua destinazione d’uso a carattere espositivo, adattandosi alle necessità degli oggetti delle collezioni museali da esporre.
Lo studio dei due interventi storici d’architettura d’interni, è supportato dall’analisi archivistica e dall’attenta lettura delle sistemazioni in relazione allo spazio architettonico in cui prendono vita qualificandone gli interni.
Il contributo è frutto delle lezioni svolte nel corso del Dottorato di Ricerca in Architettura degli interni e Allestimento – Università di Roma “La Sapienza”- Facoltà di Architettura Valle Giulia a.a. 2006/2007.
L’appendice è costituita dal rilievo del palazzo Nuovo (aggiunge anche grafici relativi ai cassettoni dei soffitti), eseguito nel corso di Restauro (prof. Spagnesi ) da M. Di Cocco e D. Del Priore; e da un’analisi dei percorsi museali di M.R. Dal Mas.
Simona Benedetti, Itinerario culturale ed architettonico di Sandro Benedetti, in “Architettura del Cinquecento romano”(a cura di Laura Marcucci), Edizioni Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, maggio 2011, ISBN 978-88-240-10049-8, pp. 961-976.
Il contributo, inserito nel volume di cui sopra, si pone come riferimento biografico e bibliografico della figura di Sandro Benedetti; costituisce la sintesi dell’operatività dell’architetto progettista e storico dell’architettura. Sono presi in esame, in ordine cronologico dal 1958 al 2008, gli aspetti dell’attività svolta, considerando quelle componenti che hanno caratterizzato i 50 anni di operosa produzione. La struttura del contributo sintetizza altresì, per ciascuna annata, le cariche ricoperte e titoli conseguiti, le pubblicazioni, le opere architettoniche e urbanistiche realizzate.
Simona Benedetti (con Fabrizio Di Marco), Indice dei nomi ed Indice dei Luoghi, in “Architettura del Cinquecento romano” (a cura di Laura Marcucci), Edizioni Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, maggio 2011, ISBN 978-88-240-10049-8, pp. 927-959.
L'opera in due volumi (a cura di L. Marcucci) è edita dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato- Libreria dello Stato, realizzata con il contributo del Dipartimento di Storia dell'Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell'Università "Sapienza di Roma, della Scuola di Specializzazione in Restauro e Beni Architettonici dell'Università "Sapienza di Roma, del Dipartimento di Scienza Storia dell'architettura, Restauro e Rappresentazione dell'Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara, consta di quasi 1000 pagine.
Simona Benedetti, L’attività edilizia dei nuovi ordini religiosi nel Cinquecento in “Roma- Le trasformazioni urbane nel Cinquecento” vol. II, (a cura di Giorgio Simoncini), Olschki Editore, Firenze 2011 (pp. 37- 55), con n. 16 tavole illustrative e n. 2 tavole fuori testo (Tav I, II) tra p. 70 e 71; con Repertorio delle fabbriche dei nuovi ordini religiosi (a cura di Gaspar dos Reis Souza Lima - pp. 57-88): ISBN 978 88 222 6054 3
Lo studio svolto esamina il tema della ‘strategia urbana’ dei nuovi Ordini Religiosi (fondati nel corso del Cinquecento), attraverso l’analisi della localizzazione delle diversificate tipologie (chiese, conventi, ospedali, ricoveri, seminari, noviziati, ecc.) da essi realizzate nella città di Roma a partire dagli anni ’30-’40 del XVI secolo. Tale fenomeno è analizzato e spiegabile facendo riferimento alle specificità catechetico-vocazionali degli Ordini Religiosi considerati (predicazione, cura pastorale, istruzione, assistenza dei poveri, degli infermi degli orfani, ecc.). Il contributo evidenzia altresì una presenza significativa delle tipologie in esame nelle aree della città maggiormente popolata, e in zone prossime a percorsi e stanziamenti rappresentativi come la via papalis, il Quirinale, l’area capitolina; a riguardo significativo é lo stanziamento dei Gesuiti, e dei Teatini. Nella molteplice fioritura di esperienze spirituali - alla sequela dei fondatori dei singoli ordini-, è tangibile il processo di rinnovamento della Chiesa (in linea anche con il Concilio Tridentino); la quantità di opere architettoniche costruite in questo periodo, testimonia l’attività operativa da essi svolta nella città. Il contributo è stato presentato nei suoi contenuti anche nella giornata di studio svoltasi nell’ottobre 2009 presso in Dipartimento di Storia, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell'Università "Sapienza " di Roma. Sono da considerare complementari all'articolo sia le 16 pagine fuori testo tra p. 54 e 55 (di complessive 27 figure), che il Regesto delle opere pp. 57-88 (a cura di G. Souza Lima), che le tavole I e II (fuori formato) collocate dall'editore tra p. 70 e p. 71.
Simona Benedetti, L’orto botanico della ‘Sapienza’ di Roma (1660-1757): nuovi disegni e documenti in «Palladio» n. 48, luglio-dicembre 2011 (pp. 45-62).
Il contributo, basato sull’analisi della documentazione archivistica inedita (disegni e documenti), rintracciata presso l’Archivio di Stato di Roma, riesamina la vicenda dell’Orto Botanico dell’Archiginnasio della “Sapienza” di Roma dal 1660 al 1757. Nella prima parte si esamina il contesto sulla base di una serie di disegni planimetrici, che rappresentano il primo assetto del “Giardino dei semplici” (primo nucleo dell’Orto Botanico seicentesco dell’Università romana) - sistemato sul retro della Mostra del Fontanone dell’Acqua Paola-, del quale si ripercorre la crescita, con l’aggiunta e l’inserimento del padiglione pentagonale tardo seicentesco (opera di G.B. Contini). Nella seconda parte si analizzano ulteriori grafici (otto disegni) relativi al progetto di tre possibili tipologie per fontane: tipo di fontana compresa nel vuoto di un’arcata, fontana a tutto tondo (forse ipotizzata per il centro di aiuole), tipo di fontanella addossata a pilastro. Infine, a partire dagli elementi architettonici esistenti nel contesto dell’Orto Botanico settecentesco, lo studio rivolge l’attenzione alle ipotesi di contestualizzazione per cui furono elaborati tali disegni di fontane; di essi molto probabilmente potrebbe essere autore Nicola Michetti, architetto del Collegio dell’Archiginnasio della Sapienza dal 1724 al 1755, autore di numerosi interventi per la Sapienza e firmatario di numerosi mandati di pagamento durante il pontificato Lambertini.
Simona Benedetti, La Città Giardino Aniene: l’impianto di Gustavo Giovannoni e il contributo degli altri architetti in “L’altra modernità nella cultura architettonica del XX secolo – progetto e città nell’architettura italiana“ (a cura di Laura Marcucci), Gangemi Editore, Roma 2012, pp. 101-134, ISBN 978 88492 22227.
A conclusione del lavoro di riordino del materiale documentario scritto, conservato presso il Centro di Studi per la Storia dell’Architettura (Roma – sede in via Petroselli), il contributo mette in luce l’apporto progettuale di Gustavo Giovannoni per la Città-Giardino Aniene a Roma, realizzato tra il 1919 ed il 1928. In apertura si considerano le posizioni giovannoniane sull’impianto urbano da realizzare per il quartiere giardino, analizzando le numerose relazioni e scritti inediti, ora riordinati ed accessibili agli studiosi. In secondo luogo si analizzano i disegni di progetto e schizzi, relativi sia all’intero impianto, che al ponte Tazio (da realizzare sull’Aniene in connessione con la direttrice viaria della via Nomentana), che quelli relativi al lungo iter progettuale della chiesa degli Angeli Custodi, cuore percettivo e compositivo della piazza centrale (ora piazza Sempione). Notevole e significativo è il processo di consolidamento degli spazi architettonici e degli elementi decorativi della soluzione definitiva della chiesa, dosata e risolta in un richiamo costante al linguaggio architettonico dell’età barocca, in particolare sono espliciti riferimenti a Guarino Guarini. Nel percorso di definizione della soluzione costruita non sono assenti riferimenti alla tradizione medievale e rinascimentale, quest’ultima evidente specialmente nell’impianto ad edicola gigante della facciata. I numerosi grafici che si allegano vengono puntualmente analizzati e contestualizzati cronologicamente, in quanto messi in relazione agli altrettanto numerosi documenti scritti.
Nel contributo sono stati analizzati ed inseriti numerosi documenti e disegni inediti, rintracciati nell'Archivio Giovannoni, custoditi presso il Centro di Studi per la Storia dell'Architettura (Roma - via Petroselli).
Simona Benedetti (a cura di), Architetture di Carlo Rainaldi nel quarto centenario della nascita con saggi di: Maria Letizia Accorsi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Fernando Bilancia, Sabina Carbonara Pompei, Maria Celeste Cola, Roberta Maria Dal Mas, Ilaria Delsere, Gaspar dos Reis Souza Lima, Carmen Vincenza Manfredi, Tommaso Manfredi, Laura Marcucci, Antonio Russo, Yuri Strozzieri, Marisa Tabarrini; ( pp. 1- 336); Roma 2012, Gangemi Editore, ISBN:978-88-492-2477-1
A distanza di un cinquantennio dall’ultima monografia dedicata a Girolamo e Carlo Rainaldi, in occasione del quarto centenario della nascita di Carlo Rainaldi (4 maggio 2011), si è dato corso alla pubblicazione di ulteriori studi ed indagini archivistico-documentarie, nonché ad approfondimenti sulle opere di architettura a lui ascrivibili, proponendo una revisione critica, volta a valorizzare positivamente gli aspetti molteplici del suo operare, durante l’età barocca.
Il volume, realizzato con i fondi di ricerca dell’Ateneo Sapienza di Roma, si articola in tre parti: la prima è dedicata alla vicenda biografica aggiornata dell’architetto (che recepisce gli studi degli ultimi 50 anni) e ai rapporti diretti, nella fase di formazione, con l’esperienza operativa del padre Girolamo, integrata da ulteriori conoscenze documentarie su opere e fabbriche poco esplorate. La seconda parte è dedicata ad approfondimenti e revisioni interpretative di opere di Carlo Rainaldi (a Roma e fuori) ed alla poco nota, ma vasta attività professionale, svolta sia come architetto di ordini religiosi, di confraternite e anche ricoprendo cariche amministrative negli uffici cittadini. La terza prende in esame opere ed interventi, che qualificano la sua produzione più propriamente barocca (per i Teatini, per la committenza Savoia), compresi gli apparati effimeri in occasione di eventi e ricorrenze memorabili; un saggio critico, esamina tematiche spaziali, tipologiche, formali di svariate opere della copiosa produzione architettonica di Carlo Rainaldi individuando, nella parabola formativa, in cui si dispiega la sua personalità artistica, tre momenti principali, corrispondenti rispettivamente alla fase della formazione, ad una piena espressività barocca, ad un ultimo raffreddamento e semplificazione delle linee architettoniche leggibile come anticipazione del rinnovamento, cui volgerà l’architettura del secolo successivo. Per rendere percettibili e spazialmente apprezzabili le notevoli qualità formali di alcune opere, anche solamente progettate dall’architetto, sono state elaborate inedite ed innovative modellazioni virtuali sperimentali (inserite nel saggio critico), realizzate sulla base dei disegni d’archivio.
Con quest’opera Carlo Rainaldi viene nuovamente a pieno titolo rilanciato tra le principali personalità del Seicento romano, connotandone la sua ricca personalità artistica declinata in una molteplice espressività.
Il volume è stato presentato all’Accademia di S. Luca l’8 maggio 2013 – sono intervenuti: Francesco Moschini, Corrado Bozzoni, Augusto Roca de Amicis, Marcello Fagiolo, Paolo Portoghesi.
Simona Benedetti, La molteplice poetica di Carlo Rainaldi tra soluzioni barocche ed echi tardo-cinquecenteschi: progetti, modelli, architetture in Architetture di Carlo Rainaldi nel quarto centenario della nascita (a cura di Simona Benedetti) Roma 2012, Gangemi Editore, ISBN:978-88-492-2477-1, pp. 203-253.
Il contributo analizza criticamente una serie di temi che mettono in evidenza la molteplice capacità progettuale di Carlo Rainaldi, tra espressività tardo cinquecentesca e barocco maturo. Ciò viene esplicitato sia ripercorrendo la critica storiografica (anche internazionale) sul maestro barocco, sia rianalizzando puntualmente le opere a varie scale d'intervento: altari, chiese, facciate di chiese; opere da lui semplicemente progettate, realizzate e a volte anche demolite. I temi trattati si riferiscono: alla sperimentazione a pianta ovale, al significato spaziale della colonna libera, alla complessa grammatica spaziale delle opere minori, alla molteplice espressività nelle facciate delle chiese; in cui si svolge una puntuale lettura dei caratteri linguistico-formativi dell’architetto. Nel saggio sono inseriti sperimentali ed inediti modelli tridimensionali, relativi a soluzioni architettoniche progettate da Rainaldi, ma non costruite. Questi sono stati elaborati sulla base dei disegni d’archivio del maestro barocco, al fine di rendere spazialmente percepibili le forme architettoniche delle opere solamente disegnate, che potenzialmente sarebbero potute maturare se avessero preso forma. Tali modelli insieme alle analisi delle opere tutt’oggi visibili, rendono apprezzabili le duttili capacità progettuali della figura artistica del maestro barocco, a cui è dedicato tutto il volume (curato dalla sottoscritta). Esso complessivamente è frutto di un progetto di ricerca (2010) finanziata dall’Ateneo Sapienza di Roma nel 2011, guidata dalla sottoscritta in qualità di Responsabile del progetto.
Simona Benedetti, voci: Architettura dell’Arcadia; Architettura della Controriforma; Architettura Cristiana; Committente; Croce; Architettura Gesuitica in L’Architettura. Architettura, Progettazione, Restauro, Tecnologia, Urbanistica, Enciclopedia (a cura di G. Carbonara – G. Strappa), Edizioni UTET Scienze Tecniche– ISBN: 978-88-598-0032-3
Simona Benedetti, voci in Enciclopedia di Architettura (a cura di G. Carbonara – G. Strappa), Edizioni UTET:; Architettura protestante (in preparazione).
L’opera nella quale sono inserite le voci si articola in 4 volumi, di cui è prevista un’integrazione on-line.
Ogni voce è definita secondo i seguenti capoversi: Definizione, Generalità, Esempi in architettura, Bibliografia, ed è corredata da rispettive immagini.
Simona Benedetti, Testi relativi a siti e opere in “L’Atlante del Barocco in Italia – Lazio2, Provincia di Frosinone e Latina” (a cura di A. Roca De Amicis e B. Azzaro, G. Coccioli) Roma 2014, ISBN 978-88-8016-691-7 (pp. 54-57; 68-69; 96-97):
- Collepardo (Parrocchia SS. Salvatore; Certosa di Trisulti ; Santuario della Madonna delle Cese). pp. 54-57.
- Guarcino (Collegiata di S. Nicola o di S. Agnello, già S. Maria; Chiesa di S. Michele Arcangelo), pp. 68-69.
- Trevi nel Lazio (Collegiata di S. Maria; Oratorio d S. Pietro Eremita); pp. 96-97.
Per ogni opera elencata è stato elaborato un testo che, oltre a sintetizzare le fasi costruttive delle singole architetture, mette in luce, evidenziandoli, gli interventi e le trasformazioni realizzate in età barocca.
Simona Benedetti, Il Duomo di Lucca e le Volte in “Romanico e Gotico” Volume VI (a cura di C. Bozzoni), appartenente alla collana relativa ai “Capolavori dell’Architettura in Italia” (diretta da M. Fagiolo). Di questo volume si segnala il lavoro di segreteria della redazione e bibliografia (in collaborazione con N. Mannino); il volume è stato concluso nell’ottobre 2004, Edizioni De Luca (in corso di stampa).
I due contributi appartengono a diverse parti del volume in esame.
L’uno, a carattere analitico, riferito alla Chiesa di S. Martino a Lucca, inserito nella parte dedicata alle opere paradigmatiche del gotico italiano, illustra le fasi costruttive del cantiere medievale, evidenziando anche gli ultimi contributi emersi con i rilievi realizzati per i lavori di restauro.
L’altro, a carattere più critico, è inserito nella parte in cui si propone come approfondimento tematico su ricorrenti problematiche tipologico- espressive del periodo medievale. In questo caso si evidenzia l’apporto spaziale, tipologico, linguistico, simbolico, delle superfici voltate, con particolare attenzione anche agli elementi delle costolonature.
Simona Benedetti, L'eco della storia nei progetti di nuove chiese di Gustavo Giovannoni, in "Quaderni dell'istituto di Storia dell'Architettura”, N.S., 60-62, pp. 205-225, (2013-2014), Roma 2014...in
Il contributo è l’esito dell’integrazione e approfondimento dell’'intervento presentato al convegno “Giornate di studio in memoria di Arnaldo Bruschi (1928-2009)” (Dipartimento di Storia, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici, Roma 5-7 maggio 2011).
Il saggio esamina tre opere religiose di Gustavo Giovannoni: la chiesa degli Angeli Custodi a Roma (1922-25), Chiesa del Sacro Cuore a Salerno (1922), la chiesa di S. Giovanni a Formia (1935-47). Le tre opere - due realizzate e una no - sono state analizzate a partire dalla copiosa ed inedita documentazione grafica e scritta, custodita nel fondo Giovannoni presso il Centro di Studi per la Storia dell'architettura (Roma, Casa dei Crescenzi). L’analisi della genesi progettuale delle tre opere, per le quali sono state elaborate diverse versioni ed ipotesi, prima di giungere a quella realizzata, mostrano il profondo legame con l’esperienza e la conoscenza storica delle tipologie trattate. Infatti in queste novecentesche opere giovannoniane sono innegabili caratteri, impianti e linguaggi propri dell’architettura del passato medievale, rinascimentale e barocco italiano (riscontrabili negli elementi architettonici dei singoli progetti analizzati), seppur semplificati e fusi in una definizione che media sintatticamente i riferimenti storici. Tale operazione progettuale offre lo spunto per approfondire criticamente la figura di Giovannoni progettista negli anni Venti – Quaranta del Novecento tentando di comprendere il fenomeno italiano nel momento di transizione verso l’architettura della contemporaneità.
Simona Benedetti, Trasformazioni urbane e nuove costruzioni intorno alla Casa dei Crescenzi in “Bollettino del Centro Studi per la storia dell’Architettura” (cura di M. Docci e M.G. Turco), nn. 45-47, Gangemi editore, Roma 2015, pp. 133-163, ISBN 978-88492-3196-0.
Il contributo fa parte del volume monografico dedicato alla Casa dei Crescenzi e analizza le trasformazioni (demolizioni e ricostruzioni) avvenute nell’area urbana in cui sorge il manufatto architettonico. Unico edificio medievale rimasto in situ, escluso dalle demolizioni e dagli spostamenti attuati dal Governatorato negli anni Trenta del Novecento, poi divenuto sede del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura. Nel saggio si analizzano le soluzioni architettoniche dei palazzi degli Uffici del Comune di Roma (Anagrafe e altre Ripartizioni), che costituiscono le quinte urbane del nuovo asse viario della via del Mare (ora via Petroselli - ove sorge la Casa dei Crescenzi). Oltre al ruolo dei progettisti Ignazio Guidi e Cesare Valle, che elaborarono diversificate soluzioni attestate dalla documentazione dell’Archivio Valle, si analizza altresì la documentazione inedita sia relativa agli altri manufatti architettonici, attualmente esistenti nell’area, sia quella inerente alla destinazione d’uso dell’edificio demaniale concesso in uso a Gustavo Giovannoni come sede del nascente Centro di Studi per la Storia dell’Architettura.
Simona Benedetti, Tra Roma e Morbegno: personaggi e architetture nel tardo barocco in Il Colore dell’aria, (Atti del Convegno internazionale di studio La Collegiata di San Giovanni Battista in Morbegno. Un capolavoro barocco in restauro in cerca d’autore - Morbegno 25-26 Settembre 2014), ISBN 978-88-88058-214, Editore Società storica Valtellinese, Sondrio novembre 2015, pp. 182-223.
In riferimento al restauro in corso della Collegiata di S. Giovanni Battista a Morbegno, di cui è ancora ignoto l’autore progettista del meraviglioso spazio barocco, è stato organizzato un convegno. L’intervento presentato ha seguito tre principali linee di sviluppo: in prima istanza si sono analizzati elementi di somiglianza con l’opera di Carlo Rainaldi che presenta molti punti di tangenza con l’opera in esame; poi si è analizzata la somiglianza con la produzione architettonica di alcuni possibili architetti, che potrebbero avere avuto un ruolo decisivo nella progettazione o per provenienza o per vicinanza con una committenza con i luoghi del comasco (famiglie nobili e prelati legati anche al pontefice Odescalchi, originario proprio degli stessi luoghi). Tra questi sono emersi i nomi di Giovan Battista Contini, Carlo Fontana, Carlo Buratti, padre Andrea Pozzo, Gerolamo Quadrio, figure che avrebbero potuto elaborare un progetto per la chiesa morbegnese, poi lasciato in esecuzione a maestranze locali. In fine si sono presentati due disegni inediti (non firmati) relativi alla fabbrica del S. Giovanni Battista, rintracciati a Como; dallo studio delle corrispondenze e delle differenze con l’opera realizzata è stato possibile riconoscere in essi i disegni di progetto e non di rilievo.
Simona Benedetti, elaborazione dell'Apparato Illustrativo del capitolo ARCHITETTURE nel volume Sandro Benedetti. Le mie Architetture, Gangemi Editore, dicembre 2015, ISBN 978-88-492-3158-8; pp. 99-309.
Nel volume dal titolo Sandro Benedetti. Le mie architetture si è dedicato un capitolo specifico "Architetture", strutturato in una sequenza cronologica di opere, dal 1960 al 2012.
Ogni opera architettonica presa in esame nel volume è presentata da brevi testi introduttivi (di Mario Pisani) e da numerose illustrazioni ricercate, selezionate e adeguate alle necessità editoriali (da Simona Benedetti) tra cui: schizzi, disegni progettuali, prospettive, render, fotografie (di plastici e opere) ecc. rintracciate nell'archivio di Sandro Benedetti.
Le immagini selezionate attestano la qualità architettonico-progettuale e linguistica delle opere selezionate per il volume, nel quale la cospicua produzione architettonica di Sandro Benedetti si esplicita in svariate tipologie: ville, scuole, piani urbanistici, edifici d'abitazione, chiese, interventi di restauro in più di un cinquantennio di attività professionale.
L'apparato illustrativo costituisce il corpus del volume più significativo, nonchè maggiore in termini quantitativi.
Simona Benedetti, Una parabola progettuale in Sandro Benedetti. Le mie Architetture, Gangemi Editore, dicembre 2015, pp.331-334, ISBN 978-88-492-3158-8.
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In chiusura del volume Sandro Benedetti. Le mie Architetture sono stati segnalati, in una sequenza cronologica, i principali incarichi professionali realizzati durante un cinquantennio di attività.
Simona Benedetti - L. Cappelletti, Le chiavi del Paradiso. Primato petrino e devozione mariana di Sisto IV tra Cappella Sistina e S. Maria della Pace (Istituto Nazionale di Studi Romani), 2016, volume di pp.116 con n. 55 tavole illustrative fuori testo, ISBN 978-88-7311-513-7.
Il volume si struttura in due parti (ciascuna sviluppata in cinque capitoli) ed una postfazione,e un indice dei nomi.
(Prima parte di L. Cappelletti) A partire dalla esplicita indicazione che l’ignoto architetto, collocato sul fianco destro dell’affresco sistino della Consegna delle chiavi di Perugino, fa dell’edificio a pianta centrale che campeggia sullo sfondo, viene operata una completa rilettura iconografica e iconologica dell’intero affresco. Tenendo conto di tutta la migliore bibliografia sul tema e grazie anche alla considerazione di fonti inedite o mai considerate in relazione a tale affresco –– vengono riletti in particolare i due episodi evangelici sullo sfondo, la teoria dei dodici apostoli e dei personaggi dell’attualità di fine Quattrocento e soprattutto il gesto della consegna delle chiavi a Simon Pietro da parte di Gesù. La rilettura si allarga necessariamente anche alla Punizione di Core, Datan e Abiram, l’affresco di Botticelli posto in chiave tipologica dirimpetto alla Consegna delle chiavi, e alla serie dei 30/32 papi affrescati nel cleristorio.
Lo studio non manca di offrire inoltre spunti per una comprensione più adeguata anche degli altri affreschi quattrocenteschi della Sistina.
(Seconda parte di Si. Benedetti) Nell’ambito della revisione di lettura iconologica e iconografica dell’affresco della Consegna delle chiavi di Perugino nella Cappella Sistina, svolta da Lorenzo Cappelletti, si torna a riflettere anche sul significato dell’architettura dell’edificio rappresentato al centro dell’affresco.
In questo senso nel contributo di Simona Benedetti, in primo luogo, si ripercorrono i riferimenti alla trattatistica quattrocentesca in materia di edifici sacri, che possono aver influito nella determinazione dell’edificio ottagonale.
In seconda istanza, si considerano le principali fabbriche a pianta ottagonale costruite precedentemente all’edificio dipinto, che possono aver costituito un fondato riferimento per il Perugino nella Consegna delle chiavi.
In particolare tra le architetture, che possono avere avuto un’influenza determinante nella definizione iconografica della fabbrica ottagonale presente nell'affresco, la chiesa di S. Maria della Pace è quella su cui si concentra il presente studio. L'opera si realizzò nel cuore pulsante della Roma rinascimentale proprio contemporaneamente all’affresco in esame, con esso trova degli innegabili punti di tangenza e corrispondenze, sia storiche che figurative. A questo riguardo interessantissima risulta la connessione tra il motivo dell’edificazione della fabbrica e i fatti storici, i personaggi, gli eventi prodigiosi e le pratiche devozionali, che condizionarono lo svolgersi del cantiere del Templum Pacis negli ultimi anni del pontificato di Sisto IV.
La storicità del gesto della consegna delle chiavi a Pietro - avvenimento che si protrae nel tempo ad ogni elezione pontificia nello spazio fisico della Cappella Sistina - costituisce la centralità del messaggio iconografico dell'affresco del Perugino in cui, anche l’architettura, insieme ai personaggi rappresentati, strutturano una narrazione reale, estranea alle simbologie decontestualizzate dall’epoca propriamente sistina.
Della postfazione è autore Francesco Andreani.
Il volume è stato presentato il 14 aprile 2016 nella chiesa di S. Maria della Pace con interventi di Francesco Prosperetti e Claudio Strinati. E' stato recensito anche sull'Osservatore Romano (16 aprile 2016).
Simona Benedetti, Maria Grazia Turco, Marina Docci, Il progetto dei Cultori per Ostia. in Centenario Roma Marittima Cento Anni di Architettura. Atti del convegno (a cura di M. Atzeni,e F. Marchetti), giugno 2016, ISBN 978-88-98448-25-8 pp.15-33.
Il saggio elaborato dai tre autori si suddivide in tre parti ciascuna delle quali è stata elaborata da un singolo autore: L'Associazione artistica fra i cultori di architettura, protagonisti e progetti ( di Maria Grazia Turco); L'impianto urbano di Roma marittima: il contributo di Gustavo Giovannoni (di Simona Benedetti); L'espansione verso l'entroterra e il collegio navale IV novembre (di Marina Docci).
In particolare il saggio di S. Benedetti analizza il contributo di Gustavo Giovannoni prendendo in esame il materiale conservato presso l'Archivio Giovannoni. Relazioni, planimetrie, grafici assonometrici rappresentano l'impianto urbano di Ostia Nuova , la quale si configura con caratteri urbani di una vera e propria Città Giardino. Le relazioni analizzate fanno emergere le riflessioni avanzate sul "carattere artistico per assicurare dignità e bellezza all'espressione architettonica singola o collettiva" individuata da Giovannoni nella "varietà", nella distribuzione oculata degli edifici da disporre "negli incontri delle vie, nelle piazze, nei punti che costituiscono scena o quinta". Interessante altresì il tema degli "aggruppamenti variati e vivi" delle tipologie edilizie, talvolta riscontrabili in alcuni impianti popolari effettivamente realizzati nel decennio successivo al piano.
Simona Benedetti, Gustavo Giovannoni tra storia e progetto: bilancio di una mostra in Industria delle Costruzioni, 450, luglio-agosto 2016, pp.104-108, ISSN 0579-4900.
Il saggio sintetizza i contenuti della mostra Gustavo Giovannoni tra storia e progetto, organizzata dal Centro di Studi per la Storia dell'Architettura (Roma-Casa dei Crescenzi), in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Colosseo iI Museo nazionale romano e l'area archeologica di Roma, allestita dal 4 febbraio al 15 marzo 2016 allestita nei locali del Museo delle Terme di Diocleziano. In questa occasione è stata presentata per la prima volta al pubblico, una selezione ragionata del materiale presente nel ricchissimo archivio conservato presso la Casa dei Crescenzi, sede del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura, fondato da Giovannoni stesso nel 1939. La mostra dislocata in 5 sale ha mostrato i vari aspetti della poliedrica figura e attività di Gustavo Giovannoni: la biografia (prima sala), il rapporto con la storia (seconda sala), la sua produzione architettonica e attività urbanistica (terza sala), l'attività nel campo del restauro (quarta sala), i rapporti con le svariate istituzioni (quinta sala).
Simona Benedetti, Per una geografia territoriale dei Colli Albani, in Trasformazioni urbane sui colli abani nel secolo XVII . Espansioni territoriali e nuovi tracciati viari tra i pontificati di Urbano VIII e di Alessandro VII (1618 - 1667), Roma 2017, ISBN 9788868128036, Roma 2017, pp. 9-11.
Il testo costituisce l'introduzione al lavoro di ricerca (in gran parte inedito) di Marco Corsi in riferimento all'interrelazione urbanistico - territoriale tra i paesi di Castel Gandolfo-Albano-Genzano. Nella presentazione vengono sottolineati i principali elementi della ricerca, attraverso la quale è ora comprensibile l'espansione urbana sei-settecentesca di questi centri, considerando anche le relazioni esistenti tra varie committenze, gli artisti, i tecnici. La stampa del volume è stata realizzata con i fondi di Avvio alla Ricerca dell'Università Sapienza di Roma.
Simona Benedetti, Progetti d'architettura e allestimenti museali in Campidoglio tra XVI e XVIII secolo in Il Tesoro di Antichità Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento ISBN 978-88-492-3537-1, 2017, pp. 36-57
Il contributo sviluppa il tema del rapporto architettura/statuaria e architettura/allestimento che risulta davvero una costante in Campidoglio fin dagli albori dell'età moderna; infatti architettura e scultura, architettura e statuaria tra XV e XVIII secolo viaggiano di pari passo in quella volontà di decoro e di celebrazione del sito del Campidoglio, luogo simbolico per eccellenza, fin dalla fondazione della città al fine di sottolineare l'autorevolezza della localizzazione del potere civile, amministrativo, giudiziario degli uffici cittadini. Il rapporto tra architettura e reperti archeologici assume nei tre diversi secoli presi in esame, tre diverse connotazioni: nel XVI secolo la statuaria è parte integrante del progetto architettonico, nel XVII secolo gli elementi scultorei vengono utilizzati per definire decorativamente gli interni degli ambienti già realizzati, nel XVIII secolo invece si inverte la priorità giacché l'architettura viene concepita ‘in funzione’ della nobile e prestigiosa esposizione dei reperti antichi sui quali si concentra l'attenzione e il giudizio di valore. A quest'ultima fase risale la definizione del primo museo pubblico della storia, il Museo Capitolino del quale si ripercorrono le tappe decisive della sua definizione, si propongono gli inediti documenti che descrivono i lavori di messa in opera dell'allestimento guidato da Alessandro Gregorio Capponi, Presidente Antiquario e Filippo Barigioni, architetto designato per il progetto d'Allestimento di tutto il palazzo del quale sono inclusi nel contributi alcuni importanti grafici.
Simona Benedetti, Alessandro Specchi, Portico del Palazzo dei Conservatori con la Roma Cesi. Cat. 11. in Il tesoro di Antichità Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento (a cura di E. Dodero e C. Parisi Presicce), 2017, p. 67, 978-88-492-3537-1
Il contributo costituisce l'Illustrazione /spiegazione/comprensione del disegno autografo di Alessandro Specchi (CAT.12), esposto nella mostra " Il tesoro di Antichità, Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento" (Roma, Musei Capitolini , 7 dicembre-22 aprile 2018).
Il volume in cui è inserito il contributo illustrativo di un disegno (incisione dello Specchi) è sponsorizzato dall'Assessorato alla crescita culturale Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Musei Capitolini, Zetema progetto cultura
Simona Benedetti, Alessandro Specchi, Portico del palazzo dei Conservatori con i colossi Vitelleschi e Verospi - Cat. 12, in Il tesoro di Antichità Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento(a cura di E. Dodero e C. Parisi Presicce),Roma 2017, p. 68, ISBN 978-88-492-3537-1
Il contributo costituisce l'Illustrazione /spiegazione/comprensione del disegno autografo di Alessandro Specchi (CAT.12), esposto nella mostra " Il tesoro di Antichità, Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento" (Roma, Musei Capitolini , 7 dicembre-22 aprile 2018).
Il volume in cui è inserito il contributo illustrativo di un disegno (incisione dello Specchi) è sponsorizzato dall'Assessorato alla crescita culturale Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Musei Capitolini, Zetema progetto cultura
Simona Benedetti, Disegni di statue singole di soggetto mitologico destinate all'allestimento museale del grande salone nel Palazzo Nuovo, Attribuiti a Fliippo Barigioni - Cat 28 , in Il tesoro di Antichità Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento(a cura di E. Dodero e C. Parisi Presicce),Roma 2017, pp.139-142, ISBN 978-88-492-3537-1
Il contributo costituisce l'Illustrazione /spiegazione/comprensione del disegno autografo di Alessandro Specchi (CAT.12), esposto nella mostra " Il tesoro di Antichità, Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento" (Roma, Musei Capitolini , 7 dicembre-22 aprile 2018).
Il volume in cui è inserito il contributo illustrativo di un disegno (incisione dello Specchi) è sponsorizzato dall'Assessorato alla crescita culturale Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Musei Capitolini, Zetema progetto cultura
Simona Benedetti, Disegni di statue singole di soggetto mitologico destinate all'allestimento museale del grande salone nel Palazzo Nuovo, Attribuiti a Fliippo Barigioni - Cat 28 , in Il tesoro di Antichità Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento(a cura di E. Dodero e C. Parisi Presicce),Roma 2017, pp.138- 139, ISBN 978-88-492-3537-1
Il contributo costituisce l'Illustrazione /spiegazione/comprensione del disegno autografo di Alessandro Specchi (CAT.12), esposto nella mostra " Il tesoro di Antichità, Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento" (Roma, Musei Capitolini , 7 dicembre-22 aprile 2018).
Il volume in cui è inserito il contributo illustrativo di un disegno (incisione dello Specchi) è sponsorizzato dall'Assessorato alla crescita culturale Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Musei Capitolini, Zetema progetto cultura
Simona Benedetti (con I. Delsere, F. Di Marco), Architetture- Sezione III in Gustavo Giovannoni tra storia e progetto. Catalogo della mostra (a cura del Centro di Studi per la Storia dell'Architettura) Roma 2018, ISBN 978-88-7140-857-6, pp.75-116.
La sezione III - Architetture, terzo capitolo del volume "Gustavo Giovannoni tra storia e progetto", analizza e seleziona i grafici conservati presso il Centro di Studi per la storia dell'architettura (Fondo Giovannoni - Roma via Petroselli 54) mettendo in evidenza le svariate tipologie edilizie di cui il maestro si è occupato nella sua carriera di professionista che si estese in tutto il primo Novecento (1898 - 1947). Tra le principali opere illustrate dai bellissimi, e talvolta inediti, grafici a colori si menzionano le seguenti opere: edifici e quartiere di piazza Caprera, edificio della Birra Peroni, palazzetto Torlonia a Roma. interventi per la Citta' Giardino Aniene, Chiesa degli angeli Custodi, Chiesa di S. Giovanni a Formia, Chiesa del Sacro Cuore a Salerno, altare per la cattedrale di Salta (Argentina), edifici scolastici , progetto per un mercato coperto (sua tesi di laurea), cappelle funerarie, ecc.
Simona Benedetti (con I. Delsere, F. Di Marco, R. Dal Mas), Gustavo Giovannoni. L'opera architettonica nella prima metà del Novecento, volume realizzato con il lavoro di ricerca finanziato dall’Ateneo Sapienza con fondi 2013, di cui l’autrice è anche coordinatore del progetto di ricerca ISBN 978-88-98229-86-4, Campisano Editore, Roma 2018, pp. 1-320.
A distanza di 140 anni dalla nascita di Gustavo Giovannoni (1873-1947), considerando l’importanza e la caratura della figura di professionista-intellettuale di fama internazionale, operante nella cultura storico-architettonica del primo Novecento, testimoniato anche dai numerosi titoli accademici e onorificenze italiane e straniere ricevute ricoprendo cariche di alto livello, nonché fondatore della scuola di Architettura; in occasione anche del riordino dei fondi archivistici a lui ascrivibili (materiale documentario scritto e grafico conservato presso il Centro di Studi per la Storia dell’architettura - Roma, Casa dei Crescenzi), recentemente conclusosi da parte della Soprintendenza Archivistica, si è sviluppata una ricerca che ha approfondito aspetti meno indagati desumibili dall’analisi del materiale meno conosciuto ed inedito in riferimento alle opere architettoniche autografe realizzate o solamente progettate per approfondire la sua figura di professionista nel suo tempo. La storiografia sulla sua figura infatti lo ha prevalentemente valorizzato come eccellente urbanista, restauratore, teorico, storico, tralasciando studi specifici sull’opera di Giovannoni progettista e sulle architetture da lui realizzate.
Questo volume vuol presentare parte della sua produzione architettonica (realizzata o solamente progettata) estendendo l’analisi ad alcuni significativi nuovi interventi su preesistenze. Sono state prese in esame le principali tipologie edilizie (edilizia residenziale, scuole, chiese, edifici municipali, edilizia sismica, edilizia funeraria) per approfondire anche criticamente il rapporto con la cultura architettonica di un delicato momento di trasformazione, individuata recentemente come un’architettura di “altra modernità”.
Simona Benedetti, Il caso tardo barocco di San Giovanni Battista a Morbegno. Questioni aperte tra storia e restauro, in Ricerche 2013-2018. Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro della Architettura, Roma 2018, 978-88-492-3621-7 pp.23-24
Il contributo illustra sinteticamente la ricerca svolta sulla collegiata di S. Giovanni Battista a Morbegno (Sondrio) in Valtellina, opera barocca realizzata alla fine del XVII secolo. L' ignota paternità del progetto la particolare tipologia composta del modello planimetrico, le sue cospicue dimensioni, le problematiche insorte nel corso del restauro, hanno determinato la proposta del progetto d'ateneo del 2015 di cui si sintetizzano nel contributo sia le tematiche sviluppate che i risultati conseguiti (pubblicazioni, interventi convegni, ecc.) o in corso di conclusione.
Simona Benedetti, L'opera architettonica di Gustavo Giovannoni nella prima metà del Novecento in Ricerche 2013-2018. Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro della Architettura, Roma 2018, ISBN 978-88-492-3621-7 pp.21-22
Il contributo illustra sinteticamente la ricerca svolta su Gustavo Giovannoni, presentata come progetto d'Ateneo nel 2013, a distanza di 140 anni dalla sua nascita. Nel testo sono richiamati i temi svolti nella ricerca, legati prevalentemente allo studio e all'analisi dell'attività progettuale del maestro, esplicitatasi in molteplici tipologie edilizie (edilizia residenziale, scuole, chiese, edifici municipali, edilizia sismica, edilizia funeraria, ecc.) e ad alcuni interventi nuovi su preesistenze. Vengono elencati in chiusura gli esiti della ricerca confluiti nelle pubblicazioni ed iniziative svolte tra il 2013 ed il 2018.
Simona Benedetti, San Giovanni Battista a Morbegno l' esperienza matura dello spazio di Gerolamo Quadrio, Roma 2018 (e-book), ISBN 978-88-7140-916-0, pp.1-93.
L'interessantissima Collegiata del S. Giovanni a Morbegno, edificata tra il 1680 ed il 1714, oggi quasi completamente restaurata dalla Fondazione Isabel & Balz Baechi, risulta tra le opere dimensionalmente più grandi della Valtellina e sicuramente tra le fabbriche meno studiate per ciò che concerne gli aspetti architettonici (tipologia, spazialità, elementi tecnico-costruttivi) sui quali si sono sviluppati significativi studi e rivalutazioni solo negli ultimi anni, soprattutto a partire dal Convegno Internazionale tenutosi a Morbegno (SO) (25-26 settembre 2014). Il presente studio muovendo dai dati storici conosciuti e dall'analisi della fabbrica (progettata e costruita), ideata prima del 1680 (posa della prima pietra), espone un'ipotesi attributiva circa il suo progettista, riconoscendo a quest'opera architettonica un indiscusso valore di 'modello spaziale', che troviamo replicato successivamente sia nell'impianto tipologico, che negli elementi e/o soluzioni puntuali, in altre regioni dell'Italia settentrionale e nell'Europa centrale. I risultati che si propongono sono parte del lavoro di ricerca, sviluppato con il contributo dei fondi 2015 dell'Università Sapienza di Roma, che ha per titolo "Matrici di un impianto chiesastico tardo-barocco: il caso di S. Giovanni Battista a Morbegno e gli sviluppi europei.
Simona Benedetti, La Collegiata di San Giovanni Battista a Morbegno opera inedita di Gerolamo Quadrio, Edizioni Quasar Roma 2019 (in corso di stampa) di pp. 176 complessive
Il volume in doppia lingua italiano/tedesco vuole presentare l'attribuzione del progetto architettonico dell'interessantissima Collegiata del S. Giovanni a Morbegno, edificata tra il 1680 ed il 1714, oggi quasi completamente restaurata dalla Fondazione Isabel & Balz Baechi. Tale architettura viene analizzata puntualmente dallo studio svolto da Simona Benedetti giungendo così ad individuare il progettista dell'opera del tardo barocco valtellinese nella persona di Gerolamo Quadrio. Quest'ultimo, progettista della fabbrica ha concepito la splendida spazialità architettonica tra le ultimissime opere della sua carriera.
La Fondazione Isabel & Balz Baechi (con sede a Zurigo/Zollikon), sponsor del complesso cantiere di restauro dal 2012, ha voluto promuovere la stampa del volume riconoscendo l'importanza scientifica dello studio condotto e i notevoli risultati raggiunti . Nel volume sono state introdotte le immagini della Collegiata ormai quasi completamente restaurata.
Simona Benedetti, Due volti dell'architettura razionalista nella Città Universitaria di Roma: l'edificio dell'Istituto di Mineralogia e Geologia e l'edificio scomparso della Milizia Universitaria in Le città universitarie del XX secolo e la Sapienza di Roma: Alta cultura, Innovazione e Innovazione ( acura di B. Azzaro) (in corso di preparazione - stampa prevista nel 2019)
Il contributo propone una rilettura di due tra gli edifici principali che costituirono l'assetto della Città Universitaria piacentiniana del 1935: l'edificio dell'Istituto di Mineralogia, Geologia, e Paleontologia di Giovanni Michelucci e l'edificio della Milizia Universitaria (o Casermetta - poi demolita) di Eugenio Muontuori e Gaetano Minnucci.
Tali edifici occupano una posizione chiave nell'ambito dell’assetto planimetrico "basilicale" dell’intero complesso universitario e sono altresì rappresentativi dell'apporto dato dalle diverse generazioni di professionisti a cui Piacentini affida la progettazione degli edifici della Città Universitaria: Michelucci già tra i più affermati architetti italiani, Minnucci reduce dalle esperienze olandesi che lo avevano messo in contatto col nascente movimento moderno e Montuori da poco laureato alla Regia Scuola di Architettura di Roma ma già esponente di spicco del Gruppo degli Urbanisti Romani.
Linguisticamente le due architetture si sintonizzano sui toni di quelle circostanti procedendo l'uno ad una definizione di linee razionali volumetricamente definite, e l’altro concludendo lo spazio della piazza retrostante al Rettorato con una morbida curva concava, in asse rispetto all'impianto generale.
L'intervento si baserà sulla rilettura diretta dei documenti presenti nell'Archivio Storico dell'Ateneo Sapienza (talvolta inediti), attraverso i quali si analizzerà l'iter progettuale degli edifici, il carteggio, i grafici, le immagini fotografiche avvalendosi anche della ricostruzione tridimensionale dell'edificio scomparso della Casermetta per valutarne le qualità volumetrico-spaziali a conclusione dell'area verso viale Regina Elena .
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Simona Benedetti (con M. P. Sette), Il caso tardo barocco di San Giovanni Battista a Morbegno. Questioni aperte tra storia e restauro,, (in corso di preparazione, stampa prevista nel 2019)
Il volume comprende i risultati della ricerca svolta con i fontdi di Ateneo 2015, comprende i contributi multidisciplinari svolti sulla collegiata di S. Giovanni Battista a Morbegno (Sondrio) in Valtellina, opera barocca realizzata alla fine del XVII secolo. L'iniziale ignota paternità del progetto (ora disvelata dalla ricerca svolta), la particolare tipologia composta del modello planimetrico, le sue cospicue dimensioni, le problematiche insorte nel corso del restauro, hanno determinato l'interesse sul tema oggetto della ricerca. Nel volume si espongono i risultati conseguiti sui diversi aspetti posti dall'interessante opera barocca che si pone come modello internazionale "esportato"in Europa nel corso dei secoli successivi.
Simona Benedetti, M. Zammerini (a cura di) Architetture per il sapere e per il diletto. Itinerari nella Roma del Settecento, la pubblicazione del volume in preparazione deriva dai Fondi di Ricerca Multidisciplinare 2014 (contratto stipulato con Campisano Editore, stampa prevista nel 2019).
Il volume sarà strutturato con una prima parte relativa a temi che coinvolgono approfondimenti trasversali sulla città di Roma sei/settecentesca in cui è possibile cogliere profondi nessi tra architettura, urbanistica, scenografia.
Una seconda parte svilupperà in particolare il ruolo dell'Arcadia nello sviluppo dell' architettura tra fine Seicento e primo Settecento, approfondendo analisi sulle opere architettoniche, che evidenziano le posizioni teorizzate dai membri dell'Accademia stessa a partire dagli studi storiografici già sviluppati su tale vicenda.
Una terza parte sarà dedicata ad una puntuale mappatura, una catalogazione aggiornata delle principali architetture “per il sapere e per il diletto” sorte a Roma tra la fine del Seicento e la fine del Settecento (1690-1789), con l’intento di fornire un quadro sinottico di tali strutture e della loro distribuzione urbana, superando così la molteplice frammentazione dei contributi esistenti sull’argomento. La ricognizione sistematica seguirà un criterio tipologico con l’individuazione dei teatri (pubblici e privati), delle accademie e dei collegi, delle biblioteche e dei musei, con particolare attenzione a quelli tra essi destinati ad una fruizione pubblica, riconosciuta come caratteristica peculiare delle istituzioni culturali sorte nel XVIII secolo.
I contenuti di tale ricerca saranno presentati in forma di singole schede dedicate a ciascuna architettura, ognuna dotata di bibliografia specifica aggiornata, precedute da un saggio di inquadramento per ciascuna delle tipologie analizzate (teatri, accademie e collegi, biblioteche e musei).
Inoltre i risultati saranno graficizzati, su una base cartografica dell’epoca (pianta di G.B. Nolli o Catasto Pio-Gregoriano), fruibile sia in forma cartacea che probabilmente anche digitale, per delineare un quadro sintetico degli esiti della ricerca, singolarmente approfondibile per ciascuna delle tipologie trattate e delle singole architetture menzionate, configurandosi così anche come utile strumento di partenza anche per ulteriori approfondimenti negli studi successivi.
In particolare, ad integrazione della trattazione scritta relativa alla tipologia dei teatri, saranno inclusi nel volume i modelli tridimensionali di alcune rappresentazioni sceniche, tra le quali la ”Didone Abbandonata” di Pietro Metastasio e “La clemenza di Tito” di Pietro Metastasio, musicata da W.A.Mozart.
Altre ricerche che dovranno confluire in contributi editoriali :
- Ulteriori note sul Palazzo Nuovo di Campidoglio, (in corso di preparazione).
- Il Palazzo Senatorio in Campidoglio: nuove acquisizioni documentarie ed iconografiche (XVI-XVIII secolo) (in corso di preparazione - ricerca già svolta).
Roma 14 febbraio 2019